PECHINO

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  1. gheagabry
     
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    E' chiaro che i Cinesi, avendo fatto a meno di noi per 5000 anni,
    pensano di poter continuare a farne a meno.
    Henry Kissinger,



    PECHINO




    Poche città hanno il fascino storico di Pechino: i suoi affollatissimi viali, le torri magnifiche e gli archi memoriali, i grandi palazzi ci dicono ogni cosa sulla lunghissima storia della capitale.
    Con la sua piazza centrale più grande del mondo, Piazza Tian'anmen, il fascino della sua Città Proibita, che è il più grande e meglio conservato palazzo imperiale del mondo, e una sezione perfettamente conservata della Grande Muraglia, così come il più grande complesso sacrificale del mondo - il Tempio del Cielo.
    Negli ultimi anni la Pechino antica, culla dell'impero Cinese e delle molteplici dinastie, è stata demolita per far posto a numerose nuove costruzioni che hanno reso la città una capitale moderna e all'avanguardia.
    Passeggiando lungo le strade di Pechino (e perchè no anche noleggianodo una bicicletta!), troverete che ha molto in comune con tutte le altre grandi metropoli del mondo di oggi. Ci sono grattacieli torreggianti, trafficatissimi centri commerciali e un interminabile flusso di traffico che rende la città più o meno la stessa, come le altre metropoli del pianeta...I luoghi commerciali più famosi e popolari ambienti commerciali sono prevalentemente situati vicino al Yansha Shopping Mall, di Tiananmen e Wangfujing Street, al Guomao Shopping Mall, presso Qianmen Street, Xidan Street, ecc..Tuttavia, anche se si trovano le catene multinazionali con le loro proprie marche da offrire, in nessuna altra zona sulla terra troverete una tale varietà di ristoranti gourmet cinesi che vi offrono il meglio
    tra gli otto stili diversi della cucina cinese, nonché piatti in perfetto stile occidentale.
    Sebbene ora Pechino sia una città moderna e alla moda con una piena vitalità e padrona del del 21° secolo, è ancora possibile sperimentare la vita e la cultura della "vecchia Pechino" tutta ancora da esplorare nei suoi angoli più nascosti e remoti: grazie ad alcuni quartieri, è rimasto intatto il sapore della storia. A dispetto dei suoi progressi, la città è orgogliosa della sua grande cultura storica e delle sue antichità.





    Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà.
    Napoleone, 1816



    ..... la storia .....



    Pechino vanta una lunga ed illustre storia iniziata circa 500.000 anni fa. Gli archeologi indicano che la città ha un’eredità umana che risale a 7000 anni fa, quando furono stati fondati luoghi come Zhoukoudian nella parte sud-ovest di Pechino, dove furono ritrovati i resti del conosciuto "Uomo di Pechino"..Le origini della città risalgono ad oltre 2000 anni fa, ed il suo reale significato viene attribuito ai primi anni della dinastia Zhou dell'ovest (11° secolo a.C.- 771 a.C.). Durante questo periodo l'imperatore diede ai signori delle terre il diritto di gestirle secondo le loro regole. Uno di questi feudi, chiamato "Città di Ji", era la capitale del regno Ji a quella epoca. Questa città fu la prima nella storia di Pechino. Nel periodo degli Zhou dell'est (476 a.C.- 221 a.C.), il regno di Ji non esisteva più: fu rimpiazzato dal regno Yan.
    Tuttavia, Ji rimase ancora la capitale.

    Dal periodo dell'imperatore Qin Shi Huang che unificò la Cina nell'anno 221 a.C., Pechino diventò un punto strategico e un centro di comando locale nel nord della Cina. Negli anni che vanno dal 581 al 618 (dinastia Sui), Pechino fu chiamata Zhuo e aveva una popolazione di 130000 abitanti. Dal 618 al 907 (dinastia Tang), Pechino fu chiamata You. Durante queste due dinastie,
    la città non era solo un punto strategico militare ma anche la principale area commerciale.
    Nel 1115, l'etnia Nuzhen fu sconfitta dalla dinastia dei Song del nord (960-1127) la quale iniziò la dinastia Jin (265-420) e fondò la sua capitale, chiamata Zhongdu dei Jin. Il Palazzo imperiale, una costruzione di grande sfarzo, fu costruita durante questo periodo. Quella era la prima volta nella storia di Pechino in cui la città divenne realmente la capitale del regno.
    Il famosissimo ponte di Marco Polo (il ponte Lugou) fu costruito sotto la dinastia Jin.
    Il nome attuale della capitale risale a più di 500 anni fa durante la dinastia Ming (1368-1644). Nel 1403, Zhu Di salì al potere. Dopo ciò, spostò l'ex-capitale a Beiping e poi cambiò il suo nome in Beijing (Pechino). Nel 1406 la dinastia Ming ricostruì la città. L'originale palazzo imperiale costruito durante la dinastia Yuan, fu bruciato sotto la guida di Zhu Yuanzhang, nel periodo della dinastia Yuan. Il palazzo imperiale ricostruito nella dinastia Ming è la Città Proibita della moderna Pechino. La costruzione, il design, la struttura e le altre caratteristiche di questo edificio personificano la qualità eccellente della archittetura cinese di quella epoca.
    Durante la dinastia Qing , fu costruito il giardino botanico. Furono costruiti anche il Palazzo d'Estate (l'Antico Palazzo d'Estate), e molti altri giardini botanici . Il Palazzo d'Estate, il quale possiede un magnifico belvedere su laghi e fiumi, tipico dei villaggi della Cina settentrionale, conserva ancora quella atmosfera. Il 10 ottobre 1911 la Rivoluzione Democratica Borghese fece il suo ingresso in Cina e, nel febbraio dell'anno successivo, l'imperatore della dinastia Qing fu costretto ad abdicare, segnando così la fine dell'era feudale delle dinastie e la storia di Pechino come capitale dell'impero.

    Il primo ottobre 1949, fu fondata la Repubblica Popolare della Cina e Pechino tornò ad essere ancora una volta la capitale. La storia dell'antica città voltava pagina. La storia della capitale è la storia di tutta la nazione. Come capitale imperiale da molte generazioni e oggi la capitale della Cina moderna, Pechino è lo spaccato della storia cinese e del suo presente. Pechino è una città arcaica con 3000 anni di prosperosa civiltà ma, contemporaneamente, è anche un formidabile collante fra tradizione e progresso. Oggi, Pechino appare al mondo nella sua nuova e affascinante veste in chiave moderna, cambiando giorno dopo giorno.




    Ignorate chi lo nega, per la Cina è il tempo di splendere.
    China Daily


    ......la città proibita......



    La Città Imperiale era conosciuta anche con il nome di Città Proibita poiché l'accesso era vietato al popolo. Costituisce il massimo esempio di architettura cinese. E' tale e quale la ideò e costruì tra il 1407 ed il 1420 Yongle, il 3° imperatore della dinastia Ming: è formata da circa 10.000 edifici e si estende su una superficie di 5 km. quadri.
    Complesso architettonico grandioso, la Città proibita è una città nella città che nella disposizione dei suoi palazzi riflette il potere assoluto e il ruolo cosmico dell’imperatore, Figlio del Cielo. Nel volgere di cinque secoli, la Città purpurea - dove nel 1644 s’insedia la dinastia manciù dei Qing - è il cuore pulsante e sacro dell’Impero di Mezzo. In cinque secoli, nonostante i mutamenti politici, l’evoluzione della società e i rivolgimenti della storia, la vita ritualizzata della Città proibita
    continua immutabilmente a seguire un modello che sfida il tempo.
    Si attraversano grandi piazze e padiglioni. Si incontrano sculture in pietra che rappresentano animali mitologici come la "Chimera d'oro" che era posta a protezione di ogni ingresso di dimora imperiale, la "Fenice" o il "Drago tartaruga" simbolo di longevità.
    La zona nord-ovest della città è una successione di corti e palazzi, in parte inacessibili ai visitatori, in cui vivevano le concubine, le favorite e gli eunuchi. Oggi la maggior parte di questi edifici è adibita a museo dove sono custodite collezioni di oggetti preziosi, avori, sete, porcellane, ori e pietre preziose che facevano parte del tesoro imperiale.


    A sud di Pechino sorge un tempio di mirabile bellezza: il Tempio del Cielo (Tiantan), costituito da tre edifici dove l'imperatore veniva a compiere sacrifici due volte l'anno. I sudditi dovevano stare chiusi in casa senza poter vedere la processione che proveniva dalla Città Proibita.
    Questo bellissimo complesso presenta costruzioni in marmo bianco, legno, ceramiche policrome e tetti fatti da tegole blu e sormontati da sfere dorate.


    Un'altro splendido luogo da visitare è il Palazzo d'Estate che si trova a circa 20 km. da Pechino, delimitato a nord dalla "Collina della Longevità" ed a sud dal lago Kunming:
    qui la corte imperiale veniva a trascorrere il periodo estivo.
    Lungo la riva del lago vi è una galleria in legno lunga 728 metri coperta e decorata con pitture tutte diverse che rappresentano paesaggi, scene mitologiche ed episodi storici immortalati nella letteratura cinese.
    Al termine della galleria si scorge nelle acque del lago un battello di pietra. Poichè nel 1860 le truppe anglo-francesi distrussero la residenza, l'imperatrice Cixi, venti anni dopo, iniziò le opere di ricostruzione dirottando, per lo scopo, fondi che erano stati destinati allo sviluppo di una moderna flotta navale: per ricordare il fatto, Cixi fece ironicamente costruire questo battello
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    La Cina di cui mi parlava non era quella del primo arrivato né tanto meno quella delle riviste patinate. Era un mondo perduto di cui lui aveva trovato la chiave... Era il paese dell’alcol e dei deserti di ghiaccio, della sabbia infuocata e dei Buddha viventi, delle strade accidentate e delle luci velate, un mondo in cui ci si poteva perdere e mai più ritrovarsi.
    - Luc Richard, Viaggio nella Cina proibita -



    .....l'Opera di Pechino.....



    Il nome dell'opera di Pechino in cinese è Jingju, Jing significa Beijing cioè Pechino, Ju significa drama. Essa ha una storia di oltre 200 anni. L'Opera di Pechino, una delle maggiori scuole teatrali della Cina, è un sintesi di canti, recitazione, danza, acrobazia, un insieme di musica, costumi, letteratura, arte figurativa e scenagrafia, un riuscito connubio tra simbolismo e realismo. Nel canto, gli schemi sono fissi, ma il ritmo è ricco e vario, capace di esprimere i sentimenti e la psicologia dei differenti personaggi in differenti situazioni. Le parti recitate comprendono dialoghi e monologhi. Va ricordato che sia i dialoghi sia i monologhi sono composti nel dialetto di Pechino. Qualche volta un brano ben interpretato o anche una frase iniziale ben recitato in tono di dialetto di Pechino scatena l'entusiasmo del pubblico e scoppia l'applauso e il grido di Bravo.

    L'Opera di Pechino segue regole movimenti fissi, come lisciare la barba, aggiustare il cappello, rimboccare una manica e fare un passo. I costumi sono sempre quelli della dinastia Ming, anche se l'azione sisvolge in un altro periodo e sono adeguati alla posizione sociale e alle caratteristiche del personaggio, imperatore, funzionario o generale, gente comune, ragazza che ha del talento, principessa, studioso, spadaccino, vecchio e giovane, uomo o donna, leale o perfido. Le armi usate sono stilizzate e anche gli altri oggetti che appaiono sulla scena non sono realistici, in quanto non interferiscono nella rappresentazione. Il suonatore di tamburino, usato solamente per l'Opera di Pechino, è il direttore di orchestra, composta da strumenti a percussione, a corda e a fiato, e nello stesso tempo è anche il direttore degli attori. In linea di massima, si possono distinguere quattro ruoli principali: Sheng che significa Uomo, Dan che significa Donna, Jing che significa la Faccia dipinta, Chou che significa il Clown. Queste due ultime categorie di personaggi portano un trucco molto pesante simile a una maschera che, in base al diverso simbolismo dei colori, rivela il carattere del personaggio: il rosso rappresenta la fedeltà, il rosso chiaro l'onestà e l'anzianità, il purpureo la serietà e la prudenza, il nero la risoluzione e l'inflessibilità, il bianco l'astuzia e la saggezza,
    il giallo l'abilità e la saggezza, il blu l'audacia e l'arroganza, il verde l'indomabilità e la crudeltà.
    Nell'Opera di Pechino, particolarmente spettacolari sono le scene di combattimento, che richiedono agli attori una grandissima abilità acrobatica e fanno intuire agli spettatori quanto sia lunga e difficile la loro preparazione. Un modo di dire molto significativo dice: un minuto di esibizione sopra il palcoscenico ha bisogno di dieci anni di esercizi sotto il palcoscenico.





    ...la grande muraglia.....



    Viene giustamente definita la più colossale realizzazione dell'uomo "La Grande Muraglia", ovvero la Wanlichangcheng che tradotto significa "il lungo muro dei 10.000 li" dove il "li" corrisponde a circa 500 metri. La sua costruzione iniziò nel 150 a.C. e durò più di 10 anni coinvolgendo 300.000 uomini. La muraglia ha un'altezza media di 7-8 metri, una larghezzqa di 6,5 alla base e 5,5 sulla sommità interrota ogni 200 metri da una torre: il parapetto verso nord, che doveva difendere l'impero dalle orde dei barbari che provenivano dalle steppe mongoliche, era merlato, mentre quello a sud era liscio.
    Oltre che per difesa questo immenso serpente aveva anche la funzione di via di comunicazione scorrevole e sicura.
    Questa impresa colossale costò la vita a migliaia di persone, ma dimostrò al mondo intero la straordinaria civiltà e l'immensa potenza raggiunta dall'antico impero cinese.



    Puoi disegnare la pelle di una tigre, non le sue ossa.
    Puoi disegnare il viso di un uomo, ma non il suo cuore.
    Antico Proverbio cinese



    ......la leggenda dello yin e yang........



    Chang E e suo marito Hou Yi, il prodigioso arciere, vivevano durante il regno del leggendario imperatore Yao (2000 a.C. circa).
    Hou Yi era un valente membro della Guardia Imperiale che maneggiava un arco magico e scoccava frecce magiche.
    Un giorno nel cielo apparvero dieci soli. La gente sulla terra non riusciva più sopportare il caldo e la siccità che ormai continuavano da diversi anni.
    L’imperatore decise allora di chiamare Hou Yi ordinandogli di tirare ai soli
    in soprannumero per eliminarli dal cielo e soccorrere così la popolazione.
    Facendo uso della sua abilità, Hou Yi ne abbattè nove lasciandone solo uno. La sua fama si diffuse, allora, fino giungere alla Regina Madre d’Occidente (Xi Wang Mu) nei lontani Monti Kunlun. Essa lo convocò al suo palazzo per ricompensarlo con la pillola dell’immortalità, ma avvertendolo così:
    "Non devi mangiare la pillola immediatamente. Prima devi prepararti per 12 mesi con la preghiera e il digiuno".
    Essendo un uomo diligente, egli prese a cuore il consiglio e iniziò i preparativi nascondendo, prima di tutto, a casa sua la pillola. Sfortunatamente fu chiamato d’improvviso per una missione urgente.
    In sua assenza, la moglie Chang E notò una luce fioca e un dolce odore emanare da un angolo della stanza. Una volta presa la pillola nella mano, non riuscì a trattenersi dall’assaggiarla. Nel momento in cui la ingoiò la legge di gravità perse il suo potere su di lei. Poteva volare!
    Non molto tempo dopo sentì suo marito ritornare e terrorizzata volò fuori della finestra.
    Arco e frecce in mano, Hou Yi la inseguì per mezzo cielo, ma un forte vento lo riportò a casa.
    Chang E volò dritta sulla Luna , ma quando arrivò, ansimava così forte per lo sforzo compiuto, che sputò l’involucro della pillola, la quale si tramutò istantaneamente in un coniglio di giada,
    mentre Chang E divenne un rospo a tre zampe.
    Da allora vive sulla luna respingendo le frecce magiche che il marito le tira.
    Hou Yi si costruì un palazzo sul sole ed essi si vedono il quindicesimo giorno di ogni mese.
    Chang E e Hou Yi, simboli, rispettivamente della luna e del sole, sono divenuti espressione di yin e yang, negativo e positivo, buio e luce, femminile e maschile, ossia della dualità che governa l’universo.





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  2. tomiva57
     
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    palazzo d'estate


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    centro direzionale-dall'alto si riconoscono le Twin Towers di Pechino, proprio di fronte al famosissimo e rinnovato Silk Street Market; poco più avanti, nella strada che porta a Piazza Tian an men, sulla destra si staglia il Beijing World Trade Center. Di fronte stanno ultimando una delle torri più alte di Pechino.


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    - stadio nazionale-o Nido di Rondine, che ha ospitato le gare di atletica e le cerimonie di apertura e chiusura. Lo Stadio Olimpico di Pechino 2008 Può ospitare 91mila spettatori, che si ridurranno a 80mila dopo i Giochi.


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    Cubo d'acqua: è lo Stadio del nuoto di Pechino 2008, 17 mila posti, ha ospitato le gare di nuoto, tuffi e nuoto sincronizzato.


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    Il Beijing University of Technology Gymnasium, è lo Stadio che ha ospitato le gare di ginnastica ritmica e badminton di Pechino 2008.


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    grande muraglia

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    panorama



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    stazione ferroviaria

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    tempio



     
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  3. tomiva57
     
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    Pechino, aperto al pubblico il mega museo
    31 maggio-2011


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    La facciata del Museo Nazionale di Storia di Pechino



    Aperto a Pechino il piu' grande museo del mondo.

    Con una superficie di circa 192 mila metri quadrati, il Museo Nazionale di Storia si trova sul lato ovest di piazza Tiananmen.

    L'enorme area espositica e' stata aperto nel marzo 2011 prima solo per gruppi, poi al grande pubblico.

    All'interno ci sono opere dell'arte tradizionale cinese ma anche oggetti provenienti dall'estero.
     
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2 replies since 17/4/2011, 11:34   1386 views
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