Rafael Nadal

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    Rafael Nadal Parera (Manacor, 3 giugno 1986) è un tennista spagnolo. Numero 1 del mondo nella classifica ATP dal 7 giugno 2010, è ritenuto uno dei più forti tennisti di sempre.Nella sua carriera ha vinto nove titoli del Grande Slam, la medaglia d'oro olimpica del 2008, 18 tornei ATP Masters 1000, e due Coppe Davis con la nazionale spagnola nel 2004 e nel 2009, contribuendo alla conquista di una terza nel 2008, ma senza partecipare alla finale a causa di un infortunio. Le sue numerose vittorie sulla terra rossa gli sono valse il soprannome di King of Clay (Re della Terra Battuta), e hanno portato molti a ritenerlo il miglior giocatore della storia su questa superficie.

    Nadal si è classificato n°1 del mondo dal 18 agosto 2008 al 5 luglio 2009, e di nuovo dal 7 giugno 2010, ed è stato il n°2, dietro al suo rivale Roger Federer, per 187 settimane, di cui 160 consecutive.Nel 2009 è diventato il primo giocatore della storia a detenere contemporaneamente tre titoli del Grande Slam su tre diverse superfici (terra battuta, erba e cemento), in più battendo Roger Federer nelle tre diverse finali. Nel 2010, dopo aver vinto lo US Open, è diventato uno dei sette giocatori ad aver completato il Career Grand Slam, il più giovane a farlo nell'era open. Inoltre è stato il secondo giocatore maschile della storia (il terzo in assoluto) a raggiungere il Career Golden Slam.


    Carriera
    Vita privataRafael Nadal Parera è nato a Manacor, sull'isola di Maiorca, da Sebastián Nadal e Ana María Parera. Ha una sorella minore di nome María Isabel. Nadal è nipote ex fratre dell'ex calciatore Miguel Angel Nadal, difensore del RCD Mallorca, del FC Barcelona e della nazionale spagnola. Nadal tifa in ambito calcistico per il Real Madrid, di cui è membro onorario, e per il RCD Mallorca, ed ha inoltre dichiarato di essere un forte simpatizzante dell'italiana Fiorentina. Avendo compreso il talento naturale di Rafael per il tennis, un altro zio paterno, Toni Nadal, ex-tennista professionista, iniziò a farlo giocare quando aveva appena tre anni, ed è sin da allora il suo allenatore. Lo spagnolo, anche dopo essere diventato professionista, ha continuato a vivere a Manacor, dove torna appena può per rilassarsi pescando e giocando a golf; qui ha anche conosciuto la sua ragazza, Maria Francisca "Xisca" Parello, che a volte lo segue durante i tornei. Nel 2008, l'osservatorio astronomico di Maiorca ha dedicato al tennista un asteroide, noto come 128036 Rafaelnadal, e nello stesso anno Rafa ha fondato una associazione benefica che porta il suo nome, la Rafa Nadal Foundation. Questa fondazione, il cui presidente è sua madre Ana María, ha come scopo lo sviluppo di azioni di assistenza sociale e di progetti cooperativi in Spagna e nei paesi in via di sviluppo. Sempre nel 2008, è stato il primo tennista maschile ad aver vinto il Premio Principe delle Asturie, dopo le tenniste Arantxa Sánchez Vicario, Steffi Graf e Martina Navratilova, per i suoi meriti sportivi. Nel 2010, la celebre cantante colombiana Shakira lo ha voluto come protagonista assieme a lei nel video del suo nuovo singolo Gypsy. Nello stesso anno, in occasione della sua partecipazione al torneo di Bangkok, Nadal ha partecipato al progetto Un milione di alberi per il Re, piantando un albero in onore del monarca Bhumibol Adulyadej. Ha dichiarato in un'intervista di essere agnostico.

    Gli iniziAll'età di 8 anni, Rafael praticava sia il calcio che il tennis, e in quest'ultima disciplina vinse un torneo regionale per under.Visto il notevole risultato, suo zio Toni intensificò gli allenamenti; Rafa colpiva di diritto usando entrambe le mani, e il suo allenatore gli insegnò a tirare come un mancino, per avere un ulteriore vantaggio sui campi da tennis. Infatti, nonostante oggi giochi a tennis con la mano sinistra, egli è destro.
    All'età di 12 anni, Nadal vinse i titoli spagnoli ed europei di tennis nel suo gruppo di età, nonostante continuasse a giocare a calcio.A quel punto suo padre gli fece scegliere quale dei due sport continuare, per evitare di danneggiare il suo rendimento scolastico:Rafa scelse il tennis, ma nonostante l'abbandono del calcio giocato continua tuttora a seguirlo.

    Quando aveva 14 anni, la federazione spagnola di tennis gli chiese di lasciare Maiorca per trasferirsi a Barcellona, in modo da continuare più efficacemente i suoi allenamenti. La famiglia di Rafa rifiutò la richiesta, in parte perché temevano che avrebbe influito sulla sua educazione,ma anche perché Toni Nadal disse che "Non voglio credere che occorra andare in America, o in altri posti per essere un buon atleta. Puoi riuscirci anche stando a casa."La decisione di rimanere a Maiorca fece sì che Nadal ricevesse un minore sostegno finanziario da parte della federazione, tuttavia suo padre coprì i costi. Nel maggio del 2001, Rafael riuscì a sconfiggere in un match di esibizione sulla terra rossa l'ex-vincitore di Wimbledon Pat Cash.

    Partecipò quindi a due eventi del circuito junior dell'ITF. Nel 2002, a 16 anni, Nadal raggiunse le semifinali del torneo juniores di Wimbledon, alla sua prima partecipazione.Sempre in quell'anno, Nadal vinse tutte le partite disputate per la coppa Davis giovanile, la sua ultima apparizione sul circuito giovanile ITF. Nell'aprile di quello stesso anno, Rafael vinse il primo match ATP, a Maiorca, contro Ramon Delgado, diventando il 9° under-16 a vincere un match nell'era Open. A fine 2002 era al 235º posto ATP, e a 17 anni compariva fra i primi 50 del mondo.Nel 2003, vinse anche il premio per il miglior esordiente ATP.

    2003 - 2004Nel 2003 arrivò in finale a Cagliari, sconfitto da Filippo Volandri, conquistò il prestigioso challenger di Barletta e poche settimane dopo giocò il suo primo torneo Master a Montecarlo, passando 2 turni; questa performance gli permise di entrare fra i primi 100 al mondo. Debuttò a Wimbledon e arrivò fino al 3° turno, primo Under 18 a raggiungere questo traguardo dai tempi di Boris Becker. Dopo un mese era fra i top 50. Nel gennaio 2004 raggiunse la sua prima finale ATP ad Auckland, ed un mese dopo esordì in Coppa Davis nel match contro la Repubblica Ceca; perse con Jiri Novak, ma vinse poi con Radek Stepanek. Nel torneo Master Series di Miami ottenne una prestigiosa vittoria, affrontando e battendo al terzo turno, in due set, il numero uno del mondo Roger Federer, iniziando la più interessante rivalità del tennis contemporaneo. Nei mesi successivi, a causa di una frattura all'anca[17], saltò praticamente tutta la stagione sulla terra rossa, incluso il Roland Garros. A Sopot, in agosto, conquistò il primo titolo ATP, mentre il 3 dicembre la sua vittoria su Andy Roddick fu decisiva per il quinto trionfo della Spagna nella Coppa Davis; Nadal divenne il più giovane vincitore nella storia del trofeo[33]. Chiuse la stagione al 48esimo posto della classifica mondiale.

    2005
    La stagione si aprì con la sconfitta al quarto turno all'Australian Open 2005, in cui perse contro Lleyton Hewitt, che avrebbe poi raggiunto la finale. Due mesi più tardi, Nadal arrivò in finale al Masters di Miami, dove fu sconfitto, nella rivincita dell'anno precedente, da Roger Federer in cinque set. Questi risultati sono considerati da molti osservatori come il punto di svolta della carriera di Nadal[34], dato che nei mesi successivi inizierà la scalata alla classifica.

    In primavera, infatti, inizierà il dominio di Rafael sulla terra rossa: con 24 vittorie consecutive, infrangerà il record di Andre Agassi di vittorie per un teenager. Conquistò infatti nel giro di due mesi il suo primo Masters di Montecarlo, il Master Series di Roma, dove vinse contro Guillermo Coria dopo una sfida infinita durata 5 ore e 14 minuti, e il Torneo Godó di Barcellona. Infine, alla sua prima partecipazione al Roland Garros, nel giorno del suo compleanno sconfisse Federer in semifinale, e due giorni più tardi, il 5 giugno, batté in finale Mariano Puerta, conquistando il suo primo Slam. Nadal divenne così il secondo tennista a vincere un torneo del Grande Slam alla prima partecipazione, dopo Mats Wilander nel 1982, e il primo teenager a farlo, dopo la vittoria di Pete Sampras allo US Open 1990. Questa serie di vittorie lo portò al 3º posto della classifica ATP.

    Tre giorni dopo, al torneo di Halle sull'erba, la serie di 24 vittorie consecutive di Nadal si interruppe bruscamente contro il tedesco Alexander Waske. Anche a Wimbledon il risultato non fu esaltante: eliminazione al secondo turno per mano di Gilles Müller, del Lussemburgo. Subito dopo il torneo, però, Nadal infilò una nuova serie di 16 vittorie consecutive in tre tornei, diventando, il 25 luglio, il n°2 del mondo; non scenderà più sotto questa posizione fino al 17 agosto 2009.

    La stagione sul cemento nordamericano iniziò con la vittoria in finale in Canada contro Agassi, e proseguì però con l'eliminazione al primo turno nel Masters di Cincinnati. Allo US Open Nadal era la testa di serie n°2, tuttavia fu eliminato al terzo turno dal n°49 del mondo James Blake, in quattro set. In settembre sconfisse Coria a Pechino, e vinse entrambe le partite in singolare contro l'Italia in Coppa Davis. Il mese successivo portò la quarta vittoria in un torneo del Masters Series, a Madrid contro Ivan Ljubičić, tuttavia un infortunio al piede gli impedì di disputare la Masters Cup di Shanghai, e pose fine al suo 2005.

    Il 2005 fu insomma l'anno della consacrazione: conquistò ben undici tornei in stagione (Salvador, Acapulco, Montecarlo AMS, Barcellona, Roma AMS, Open di Francia, Bastad, Stoccarda, Montreal AMS, Pechino, Madrid AMS) su dodici finali disputate (solo Roger Federer fece altrettanto nel 2005), stabilendo il record di tornei Master Series vinti in un anno con 4 vittorie (record che condivide con Federer vincitore di 4 tornei Master Series nella stessa stagione e nel 2006). 8 dei tornei vinti si giocarono sulla terra rossa, gli altri sul cemento. Nel corso dell'anno, Nadal ottenne 79 vittorie, secondo soltanto alle 81 di Federer; vinse inoltre il Golden Bagel Award per i ben 12 set vinti per 6-0. Conquistò infine la più alta posizione in classifica a fine anno per uno spagnolo, e il premio ATP per il giocatore più migliorato.



    2006
    Allo US Open 2006.Il 2006 si aprì per lui con il forfait agli Australian Open sempre a causa degli stessi problemi fisici[40] , ma al suo ritorno sui campi, dopo aver perso in semifinale a Marsiglia da Arnaud Clement, vinse il torneo di Dubai in finale contro Roger Federer. L'inizio di stagione sul cemento si concluse con le eliminazioni in semifinale a Indian Wells (da James Blake), e al secondo turno a Miami (da Carlos Moya).

    Al ritorno del circuito sui campi di terra rossa europea, Nadal si aggiudicò nuovamente i Masters Series di Montecarlo, il torneo casalingo di Barcellona, e gli Internazionali d'Italia, battendo nelle finali di entrambi i Masters Series Roger Federer (al Torneo Godó batté Tommy Robredo). A Roma il torneo si concluse con un match in cinque set, dopo più di cinque ore di gioco, in cui Nadal annullò ben due match point allo svizzero. Con queste vittorie, eguagliò il record di 16 vittorie in tornei ATP di un teenager, appartenuto a Bjorn Borg. L'11 giugno 2006, Nadal batté nuovamente il rivale svizzero nella finale del Roland Garros, conquistando il suo secondo torneo dello Slam: la partita cominciò con due set brevi, finiti 6-1 prima per Federer e poi per Nadal; nel terzo set, Nadal vinse con un break di vantaggio per 6-4, e nel quarto arrivò a servire per il match. A questo punto però Roger recuperò il break di svantaggio, costringendo Rafa al tie-break, che vinse quest'ultimo per 7-4. Nadal divenne così il primo giocatore a sconfiggere Federer in una finale dello Slam[41]. Inoltre fu il primo della storia a realizzare il cosiddetto "Slam rosso" (vittorie nei tre più prestigiosi tornei su terra rossa, Montecarlo, Roma, Parigi) per due anni di seguito, confermandosi uno specialista della superficie. In particolare con il passaggio del primo turno al Roland Garros contro lo svedese Robin Soderling, stabilì il nuovo record di vittorie consecutive sulla terra rossa, 54, superando la striscia dell'argentino Guillermo Vilas: la serie aveva avuto inizio nel 2005 al Master Series di Montecarlo. In seguito a questo record, lo stesso Vilas commentò che tale risultato era meno impressionante del suo, in quanto le vittorie ottenute da Nadal erano distribuite in due anni, e includevano tornei di livello inferiore[42].

    Sull'erba, Nadal si infortunò alla spalla nella partita contro Lleyton Hewitt al torneo del Queen's[43]: costretto a ritirarsi, pose fine ad una serie di 26 vittorie consecutive. A Wimbledon Rafa rischiò l'eliminazione al secondo turno da parte dell'americano Robert Kendrick, passato dalle qualificazione, ma, dopo aver annullato due match point, riuscì a vincere al quinto set. Al turno successivo, Nadal affrontò e sconfisse in tre set l'ex n°1 del mondo Andre Agassi, in quella che fu l'ultima partita dell'americano al torneo londinese. Anche nei turni successivi Rafa vinse in tre set, arrivando alla finale contro Federer, già detentore del trofeo dal 2003. L'ultimo spagnolo a raggiungere la finale a Londra era stato Manuel Santana nel 1966. Lo svizzero, nella prima sfida con il suo rivale sulla sua erba, si prese la rivincita della finale di Parigi, battendo il mancino di Manacor in quattro set (6-0, 7-65, 62-7, 6-3).

    Il dopo Wimbledon fu deludente: Nadal venne eliminato nei primi turni nei tornei nordamericani del Canada e di Cincinnati, e sconfitto nei quarti dello US Open dal russo Mikhail Youzhny in 4 set. Nel resto dell'anno, partecipò soltanto a tre tornei. All'Open di Stoccolma fu eliminato inaspettatamente dal n°690 del mondo Joachim Johansson, mentre la settimana successiva, al torneo di Madrid di cui era campione uscente, fu eliminato da Tomáš Berdych ai quarti. Alla sua prima Masters Cup fu sconfitto da Blake nel Round Robin, ma vinse contro Nikolay Davydenko e Robredo, accedendo alla semifinale. Qui venne battuto in due set 6-4, 7-5 da Federer, concludendo anche questa stagione al secondo posto dietro lo svizzero. Dopo Agassi nel 1994-1995 fu il primo tennista a restare n°2 per due anni consecutivi.


    2007
    L'anno iniziò con la partecipazione a sei tornei sul cemento; nei primi due venne sconfitto in semifinale (al Chennai Open) e al primo turno (al Medibank International Sydney), per poi partecipare agli Australian Open, dove venne sconfitto ai quarti di finale dal cileno Fernando González, poi arrivato in finale. Dopo una nuova sconfitta ai quarti al Dubai Tennis Championships, dove difendeva la vittoria dell'anno precedente, riuscì, per la prima volta, a conquistare il Masters di Indian Wells, battendo in finale Novak Djokovic. Il serbo tuttavia si rifece battendolo pochi giorni dopo al Masters di Miami, ai quarti di finale.

    Sulla terra rossa, come sempre, Nadal diede il meglio di sè: al Master di Monte-Carlo vinse il suo terzo trofeo battendo ancora una volta in finale Roger Federer, e confermò poco dopo il suo dominio anche a Barcellona (finale con Guillermo Canas) e al Masters di Roma, sconfiggendo in finale González. Nel corso di questo torneo, inoltre, superò il record di 75 vittorie consecutive su una singola superficie (nel suo caso sulla terra), detenuto in precedenza da John McEnroe. La striscia si interruppe a quota 81, al torneo di Amburgo, dove, per la prima volta, Federer riuscì a batterlo sulla terra battuta. Nel frattempo, fra i tornei di Barcellona e Roma, i due si erano affrontati ancora una volta in un match di esibizione a Maiorca, chiamato Battaglia delle Superfici, su un campo per metà in terra battuta (la superficie preferita da Nadal) e per metà in erba (quella preferita da Federer). Anche in questa occasione, Nadal riuscì a imporsi sul rivale svizzero.[44].

    Nonostante la sconfitta di Amburgo, due settimane più tardi Nadal affrontò e sconfisse nuovamente Federer nella seconda finale del Roland Garros fra i due. Ottenne dunque per il terzo anno consecutivo il titolo (unico tennista dopo Björn Borg nell'era Open), col punteggio di 6-3, 4-6, 6-3, 6-4, cedendo proprio nell'ultima partita l'unico set perso nel torneo, e allungando la sua serie positiva sulla terra rossa parigina a 21 vittorie consecutive. Con questa vittoria il tennista maiorchino portò a 3 i titoli vinti nel grande Slam, in 13 partecipazioni (terzo nella statistica dopo John McEnroe e Jimmy Connors).


    Rafael Nadal nella finale del Roland Garros del 2007.Spostandosi sull'erba, ancora una volta Nadal fu eliminato dal torneo del Queen's ai quarti di finale, e, esattamente come l'anno precedente, raggiunse la finale del Torneo di Wimbledon, ancora una volta contro Federer. Rispetto all'anno precedente, tuttavia, la partita andò diversamente: per la prima volta in cinque anni infatti lo svizzero fu costretto ad un match in cinque set[45]. Alla fine Federer vinse con il punteggio 7-67, 4-6, 7-63, 2-6, 6-2, ma la partita mostrò i grandi progressi fatti da Nadal su questa superficie.
    Nel prosieguo di stagione, Nadal si aggiudicò il torneo di Stoccarda ma, come l'anno precedente, non brillò nella seconda parte di stagione: finì in semifinale a Montreal e al secondo turno a Cincinnati, per poi venir eliminato al quarto turno degli US Open, per mano del connazionale Ferrer in 4 set. Chiuse la stagione con la finale del torneo Master Series di Parigi Bercy (sconfitto da David Nalbandian per 6-4, 6-0), e con una nuova semifinale alla Masters Cup di Shanghai (ancora battuto da Federer per 6-4, 6-1), confermandosi al secondo posto del ranking.
    Durante tutta la seconda parte di stagione, Nadal dovette affrontare un infortunio al ginocchio che iniziò a perseguitarlo dalla finale di Wimbledon. Inoltre vi furono voci secondo cui l'infortunio al piede avuto nel 2005 avrebbe causato danni a lungo termine: le indiscrezioni sembrarono confermate da Toni Nadal, quando affermò che effettivamente il problema era "serio". Nadal e il suo portavoce smentirono tuttavia questa versione, che fu definita da Rafa stesso "totalmente falsa".

    2008
    Il 2008 cominciò con la finale al Chennai Open, dove riuscì a vincere soltanto un game contro il russo Mikhail Youzhny, e con la prima semifinale agli Australian Open, dove venne sconfitto dalla sorpresa del torneo Jo-Wilfried Tsonga. Arrivato al primo Masters Series di Indian Wells dopo le non brillanti prestazioni di Rotterdam, sconfitto al secondo turno da Seppi, e Dubai, eliminato ai quarti per mano di Andy Roddick, batté Tsonga e Blake prima di soccombere nettamente in due set a Novak Djokovic, che gli succederà quindi nell'albo d'oro del torneo. La settimana successiva perse ancora in finale nel Master di Miami, superato dal russo Nikolay Davydenko, che s'impose per 6-4 6-2. Dopo aver giocato e vinto a Brema in Coppa Davis contro Nicolas Kiefer, in aprile si aggiudicò per la quarta volta consecutiva il Master Series di Monte-Carlo, dopo aver battuto in sequenza Ancic, Ferrero, Ferrer, Davydenko e, per la terza volta consecutiva, Federer in finale, nonostante lo svizzero fosse avanti per 4-0 nel secondo set[47]. Il giorno dopo divenne il primo giocatore ad aggiudicarsi nella stessa edizione del torneo singolare e doppio, sconfiggendo insieme a Tommy Robredo la coppia formata da Mahesh Bhupathi e Mark Knowles, con il punteggio di 6-3, 6-3. A Barcellona confermò il poker di Montecarlo, sconfiggendo il connazionale Ferrer con il punteggio di 6-1, 4-6, 6-1.


    Rafael Nadal con il trofeo della Rogers Cup 2008.Al torneo Masters Series di Roma Nadal uscì al secondo turno, sconfitto dal connazionale Juan Carlos Ferrero con il punteggio di 7-5, 6-1, a causa di un problema di vesciche al piede. Si riprese però in tempo per vincere per la prima volta ad Amburgo, eliminando in semifinale Djokovic, e sbarrando la strada al campione uscente Federer.

    Al Roland Garros vinse per la quarta volta consecutiva, per la prima volta senza perdere un set, battendo in finale il solito Federer. Questo fu il match più a senso unico fra quelli disputati fra i due; Rafa concesse soltanto quattro game all'avversario, chiudendo 6-1, 6-3, 6-0: Federer non subiva un bagel (set finito 6-0) dal 1999[47]. Fu eguagliato così il primato dello svedese Björn Borg, che si impose per consecutivamente dal 1978 al 1981 nel torneo francese, e Nadal divenne il quarto giocatore, dopo Borg, Sampras e Federer a vincere uno Slam quattro volte di fila. Al torneo ATP del Queen's, test di avvicinamento in vista del torneo di Wimbledon, Nadal si dimostrò competitivo anche sull'erba, ed in finale sconfisse 7-66, 7-5 Djokovic, diventando il secondo spagnolo a conquistare un torneo su questa superficie dopo la vittoria a Eastbourne di Andres Gimeno nel 1972.

    A Wimbledon arrivò in finale dopo aver perso un solo set nel match contro Gulbis. Qui incontrò per la terza volta consecutiva Roger Federer, che non aveva ancora perso un set nel torneo e, dopo una partita che è considerata da alcuni la più bella della storia[48][49], spesso interrotta dalla pioggia, Nadal riuscì a vincere per 6–4, 6–4, 65–7, 68–7, 9–7, dopo aver avuto quattro match point, interrompendo così la striscia di vittorie sull'erba di Federer (65). Con questo primo torneo dello Slam lontano dalla terra battuta del Roland Garros, Nadal divenne il terzo giocatore dell'era open dopo Rod Laver e Borg a vincere nello stesso anno gli slam di Parigi e Londra (Federer lo imiterà l'anno successivo). Il 27 luglio conquistò anche il Toronto Master Series, battendo in finale il tedesco Nicolas Kiefer, con il punteggio di 6-3, 6-2, ed avvicinandosi ulteriormente alla vetta del ranking mondiale.

    Nel successivo torneo Master Series di Cincinnati arrivò in semifinale, dove però venne sconfitto nettamente da Novak Djokovic 6-1, 7-5. Grazie a questo risultato tuttavia, e alla concomitante e inaspettata sconfitta di Roger Federer al terzo turno, il tennista spagnolo si assicurò l'aritmetica certezza di diventare, dopo 160 settimane da n°2, il nuovo numero uno del mondo della classifica ATP. Rafael Nadal fu il 24° numero uno della storia del ranking, il terzo spagnolo dopo Juan Carlos Ferrero e Carlos Moya. A causa dell'inserimento in calendario del torneo olimpico ed il conseguente anticipo di quindici giorni dei due Masters Series nordamericani (novità che provocò un disallineamento del calendario), il sorpasso ai danni di Roger Federer avvenne solamente due settimane più tardi, il 18 agosto 2008. La consacrazione come numero 1 delle classifiche mondiali avvenne il 17 agosto 2008, al torneo Singolare maschile olimpico di Pechino, dove, sconfitto il cileno Fernando Gonzalez (6-3, 7-6, 6-3), si aggiudicò la medaglia d'oro[50]. Nadal divenne quindi il primo giocatore spagnolo ad aver vinto l'oro olimpico nell'era Open.

    Sui campi in cemento di Flushing Meadows si presentò come il grande favorito, ma venne eliminato in semifinale dallo scozzese Andy Murray, che a sua volta fu poi sconfitto in finale da Federer. Per Nadal questo fu comunque il miglior risultato raggiunto fino ad allora allo US Open. Nel periodo successivo, Rafael contribuì alla vittoria della Spagna in semifinale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti. Dopo l'eliminazione in semifinale al Masters di Madrid per mano di Gilles Simon, Nadal ebbe la matematica certezza di chiudere l'anno in prima posizione nel ranking mondiale, primo spagnolo a riuscirci[51]. Nel torneo Master Series di Parigi arrivò ai quarti di finale, ma dopo aver perso 6-1 il primo set contro il russo Nikolay Davydenko, si ritirò per un problema al ginocchio[52]. Il 3 novembre annunciò, dal suo sito internet, che non avrebbe preso parte alla Tennis Masters Cup di Shanghai, per evitare un peggioramento delle sue condizioni fisiche in vista della finale di Coppa Davis contro l'Argentina, programmata fra il 21 e il 22 novembre. Una settimana più tardi, tuttavia, Rafael comunicò che non avrebbe potuto partecipare nemmeno a questo torneo, a causa di una tendinite[53]: la squadra spagnola riuscì comunque ad imporsi, facendo conquistare il trofeo al n°1 del mondo per la seconda volta, nonostante la sua assenza.


    2009
    Il 2009 cominciò con la partecipazione al torneo Qatar ExxonMobil Open di Doha; al termine del primo incontro (6-0, 6-1 a Fabrice Santoro), ricevette il premio per la vittoria nell'ATP Tour 2008[54]. Eliminato ai quarti da Gaël Monfils, si rifece nel doppio, dove, assieme a Marc López, sconfisse il team n°1 del mondo formato da Daniel Nestor e Nenad Zimonjić, nel primo incontro in una finale fra il n°1 del singolare e il n°1 del doppio dal 1990[55].

    Nel primo Slam stagionale a Melbourne, Nadal riuscì a centrare l'obiettivo (mai raggiunto) della finale, dopo aver sconfitto al quinto set il connazionale Fernando Verdasco in un estenuante e combattuto incontro durato oltre 5 ore e 14 minuti[56]. In finale, dopo un match durato 4 ore e 23 minuti, e con i parziali di 7-5, 3-6, 7-63, 3-6, 6-2, sconfisse Federer, conquistando il suo primo slam sul cemento. Con questa vittoria, Nadal fu il primo spagnolo a trionfare in Australia, il quarto tennista a vincere uno slam per ogni superficie, dopo Connors, Wilander e Agassi, e, soprattutto, il primo della storia a detenere contemporaneamente tre titoli dello slam su tre diverse superfici.[57]


    Rafa agli Australian Open del 2009.Successivamente fu sconfitto in finale al torneo di Rotterdam da Murray con il punteggio di 3-6, 6-4, 0-6, anche a causa di un problema al ginocchio[58], che lo costrinse anche a saltare l'impegno successivo, al torneo di Dubai[59].

    In marzo, partecipò alla vittoria della Spagna sulla Serbia nel primo turno di Coppa Davis, battendo sulla terra rossa di Benidorm, in Spagna, Janko Tipsarević e Novak Djokovic. Nei tornei del World Tour, tornò al successo conquistando il BNP Paribas Open di Indian Wells, dove sconfisse nell'ordine Berrer, Tursunov, Nalbandian (contro il quale, dopo aver perso il primo set, fu costretto ad annullare cinque match point nel secondo, per vincere poi con un secco 6-0 al terzo) Del Potro, Roddick e, in finale, Murray, con un netto 6-1, 6-2, senza concedere palle break, in una partita condizionata dal forte vento. Nel secondo Masters 1000 di Miami venne eliminato nei quarti di finale da Del Potro con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-63, dopo aver insolitamente sprecato un vantaggio di 3-0 nel terzo set. Fu la prima sconfitta contro l'argentino nella carriera di Nadal[60].

    Al rientro in Europa, vinse ancora sulla terra rossa di Monte Carlo, battendo in finale Djokovic (6-3, 2-6, 6-1)[61]. Fu così il primo tennista a vincere lo stesso torneo ATP Masters Series per cinque volte consecutive. La settimana successiva ottenne il quinto successo consecutivo anche al torneo di Barcellona, battendo, nella replica della finale 2008, il connazionale David Ferrer per 6-2, 7-5[62]. Agli Internazionali BNL d'Italia di Roma, lo spagnolo si riprese lo scettro perduto l'anno precedente, battendo in finale il serbo Djokovic per la seconda volta in un mese (7-62, 6-2), e diventando il primo tennista a vincere per 4 volte il torneo italiano[63]. Conquistò così il 15° Masters della carriera, staccando Federer, allora fermo a 14 titoli. Lo svizzero tuttavia lo riagguantò nel giro di una settimana, battendolo in finale al Mutua Madrileña Madrid Open di Madrid per 6-4, 6-4, e interrompendo la striscia di 33 vittorie sul rosso dello spagnolo. La semifinale di quello stesso torneo, vinta al tie-break del terzo set contro Djokovic, e durata 4 ore e 3 minuti, divenne il match sui 3 set più lungo della storia. Allo slam parigino, Nadal partecipò partendo da grande favorito [64]. Al terzo turno, con la vittoria sull'australiano Lleyton Hewitt, stabilì il record assoluto di vittorie consecutive nel torneo (30, superando Chris Evert, fermatasi a quota 29, e Borg, a 28). Al quarto turno, tuttavia, venne sconfitto a sorpresa dallo svedese Robin Soderling (6-2, 62-7, 6-4, 7-62), fermandosi a 31 vittorie di fila nello slam sul rosso; si trattò della prima sconfitta della carriera di Nadal in un match a 5 set sul campo di terra battuta, dopo 48 vittorie in 48 partite. Si spezzò così il sogno di vincere il torneo parigino per la quinta volta consecutiva, e di superare così Björn Borg (e se stesso), fermo a quota 4. Il torneo fu quindi vinto da Federer, che conquistò il suo primo Roland Garros.

    Dopo l'inattesa sconfitta di Parigi, Nadal annunciò la sua assenza al torneo del Queen's, per il riacutizzarsi della tendinite ad entrambe le ginocchia.. A Londra per allenarsi sull'erba, Nadal fu sconfitto da Hewitt e da Wawrinka in due match di esibizione all'Hurlingham Club; il 19 giugno, a causa del persistere della tendinite, annunciò il forfait anche per il Torneo di Wimbledon. Una decisione molto sofferta e arrivata a sorpresa, che il giocatore giustificò dicendo di non voler partecipare al torneo più importante dell'anno senza la condizione per poterlo vincere. Il 5 luglio, con la vittoria di Federer nel torneo londinese, Nadal perse la prima posizione nel ranking a favore dello svizzero, tornando al n°2.
    Il rientro arrivò soltanto 70 giorni dopo, alla Rogers Cup di Montréal[68], dove Nadal tentò di difendere il titolo dell'anno precedente. Venne tuttavia eliminato ai quarti da Juan Martin del Potro, col punteggio di 7-65 6-1[69]. Il giorno seguente, con la vittoria di Andy Murray in semifinale, venne scalzato proprio dallo scozzese dalla seconda posizione nella classifica ATP, sotto la quale non scendeva dal 2005. Al successivo Master di Cincinnati venne eliminato in semifinale da Novak Djoković col punteggio di 6-1, 6-4. Allo US Open fu poi eliminato per mano dell'argentino, e futuro vincitore del torneo, Juan Martin del Potro, col punteggio di 6-2, 6-2, 6-2. Tuttavia, grazie alla sconfitta nei primi turni di Murray, riuscì a riprendere la seconda posizione nel ranking. Al Master di Shanghai giunse senza troppi problemi in finale, dove però fu battuto da Nikolaj Davydenko con il punteggio di 7-63, 6-3.
    Dopo aver disputato la Masters Cup, nella quale perse tutti e tre gli incontri del round robin, senza vincere nemmeno un set, chiuse la stagione aiutando la Spagna a conquistare la sua quarta Coppa Davis, battendo nel primo incontro di singolare Tomas Berdych con il punteggio di 7-5, 6-0, 6-2. Terminò l'anno in seconda posizione del ranking, ancora una volta dietro al rivale di sempre, Federer.



    2010
    Il 2010 di Nadal comincia con una finale persa al torneo di Doha, dove viene battuto in 3 set dal russo Nikolaj Davydenko, dopo aver sprecato alcuni match point nel secondo set della partita. Successivamente partecipa agli Australian Open dove interrompe la sua corsa ad cospetto di Andy Murray, non riuscendo a difendere il titolo conquistato l'anno precedente[70]. A causa di questa sconfitta, Nadal perde la seconda posizione del ranking ATP.

    A causa di un riacutizzarsi del problema ai tendini delle ginocchia è costretto a prendersi una pausa di un mese, e si ripresenta al tennis giocato nei due Masters 1000 primaverili americani. Sia ad Indian Wells, che a Miami deve però fermarsi alle semifinali, dopo aver ceduto rispettivamente ad Ivan Ljubicic e ad Andy Roddick. Si aggiudica però, in coppia con Marc Lopez, il torneo di doppio ad Indian Wells.


    Rafael Nadal al Mutua Madrileña Madrid Open 2010.La stagione su terra battuta si apre con la sesta vittoria consecutiva raggiunta al torneo di Monte-Carlo. Nel corso del torneo monegasco, Rafa lascia ai suoi avversari appena 14 game e nessun set in cinque incontri; in finale sconfigge Fernando Verdasco con il secco punteggio 6-0, 6-1. Grazie a questa vittoria Nadal diventa il primo giocatore dell'era open ad aggiudicarsi un torneo per sei volte consecutive. La settimana seguente rinuncia a partecipare al torneo di Barcellona, in cui era campione dal 2005, per riposare in vista degli impegni successivi; si lamenta infatti della eccessiva vicinanza fra i vari tornei in questo periodo dell'anno[72]. In questa stessa settimana, si sottopone inoltre ad una terapia per eliminare il leggero dolore al ginocchio sinistro che lo infastidiva dalla semifinale di Miami. L'intervento ha successo, e il dolore scompare completamente[73]. Agli Internazionali d'Italia di Roma, nel corso della semifinale, per la prima volta quest'anno sulla terra rossa è costretto ad un match al terzo set da Ernests Gulbis (6-4, 3-6, 6-4), il lettone che tre giorni prima aveva eliminato Federer dal torneo, rinviando ulteriormente la 21ª sfida fra i due rivali. Raggiunta la finale, vince per la quinta volta il torneo, battendo in finale David Ferrer per 7-5, 6-2, in un match interrotto per ben due volte dalla pioggia. Al torneo successivo di Madrid ancora una volta non perde un set fino alla semifinale contro Nicolas Almagro: battendolo, Nadal si riprende la seconda posizione nel ranking ATP. In finale sfida per la 21ª volta Federer e lo sconfigge 6-4, 7-65, aggiudicandosi il 18° Masters 1000 in carriera, e superando il record di Agassi, fermo a 17 vittorie[74]. Con questa terza vittoria consecutiva, dopo quelle di Montecarlo e Roma, diventa il primo giocatore nella storia ad aggiudicarsi i tre Masters sulla terra rossa nello stesso anno (nel 2005 aveva già vinto questi tre tornei, tuttavia allora Madrid si disputava su cemento indoor).

    Al torneo del Roland Garros riesce per la quinta volta in carriera a conquistare la finale, dove trova Robin Söderling; lo svedese l'aveva eliminato l'anno precedente al quarto turno, ponendo fine alla sua imbattibilità nello slam parigino, e durante questo torneo ha affrontato e sconfitto ai quarti Federer, arrestando a 23 la straordinaria serie dello svizzero di semifinali consecutive nei tornei dello Slam. In ogni incontro prima della finale, Rafa non ha lasciato nemmeno un set agli avversari (come nel 2007 e nel 2008). Nel match conclusivo vince con il punteggio di 6-4, 6-2, 6-4, conquistando il suo quinto titolo. Solo Borg nell'era open è riuscito a vincerne di più (6); inoltre è la seconda volta che lo spagnolo vince un torneo dello Slam senza perdere un set (come nel 2008). Con questa vittoria, grazie anche alla contemporanea eliminazione di Federer ai quarti, Nadal riconquista la 1ª posizione nel ranking mondiale, persa nel 2009, e si qualifica per primo al Master di fine anno.


    Rafael Nadal al Torneo di Wimbledon 2010.Al ritorno sull'erba dopo il 2008, viene eliminato ai quarti di finale da Feliciano Lopez (7-65, 6-4) al torneo londinese del Queen's. Al torneo di Wimbledon, dove torna dopo aver saltato l'edizione 2009, Rafa è testa di serie n°2. Dopo un primo match relativamente semplice contro il giapponese Kei Nishikori, al secondo e al terzo turno Nadal è costretto a due match al quinto set da Robin Haase e Philipp Petzschner, rimontando in entrambi i casi da uno svantaggio di 2 set a 1. Dopo aver rifilato un secco 3-0 al francese Mathieu, Nadal trova sulla sua strada Soderling, come nella finale del Roland Garros, e lo batte ancora una volta, arrivando alla semifinale contro Murray. Lo spagnolo lo batte agevolmente in tre set, ed accede per la quarta volta alla finale del torneo londinese, dove incontra il ceco Tomáš Berdych, giustiziere ai quarti di Federer e in semifinale di Djokovic. Berdych, alla sua prima finale in un torneo dello Slam, non conquista nemmeno un set, e Rafa si aggiudica per la seconda volta il torneo più prestigioso, con il punteggio 6-3, 7-5, 6-4.

    Dopo la pausa estiva, al torneo di Toronto Rafa disputa sia il singolare che il doppio: in quest'ultimo è in coppia con il numero 2 del mondo Novak Djokovic. Non accadeva da 34 anni (dai tempi di Connors/Ashe) che i primi due giocatori del singolare disputassero insieme un torneo di doppio. La coppia viene tuttavia eliminata al primo turno dalle wild card canadesi Vasek Pospisil e Milos Raonic. Nel singolare invece raggiunge la semifinale, ma viene sconfitto da Murray in appena due set. Anche a Cincinnati Nadal esce prematuramente, battuto ai quarti di finale dal cipriota Baghdatis (6-4, 4-6, 6-4). Allo US Open però lo spagnolo detta legge: raggiunta la sua prima finale negli Stati Uniti senza perdere un set, e perdendo soltanto due volte il servizio, batte nell'atto conclusivo Djokovic, che in semifinale aveva eliminato Federer, con il punteggio di 6-4, 5-7, 6-4, 6-2. Con questa vittoria Nadal diventa il più giovane giocatore dell'era open a completare il Career Grand Slam, avendo vinto tutti e quattro i tornei maggiori. Completa inoltre il cosiddetto Career Golden Slam, avendo vinto in carriera, oltre ai quattro Major, anche la medaglia d'oro olimpica; l'unico tennista a riuscirvi finora era stato Andre Agassi.

    Dopo una breve pausa, iniziano tre settimane di intensa trasferta asiatica. Al torneo di Bangkok, cui partecipa per la prima volta, viene eliminato in semifinale da Guillermo Garcia-Lopez per 2-6, 7-63, 6-3. Lo spagnolo fa quindi il suo esordio al torneo di Tokyo, conquistando il settimo titolo della stagione dopo aver sconfitto in finale Gaël Monfils per 6-1, 7-5. A Shanghai, dove difendeva la finale raggiunta nel 2009, viene eliminato al terzo turno da Jürgen Melzer. Si interrompe quindi con questa centesima sconfitta in carriera (su 568 partite) la striscia di 21 quarti di finale consecutivi nei Masters 1000, iniziata ad Amburgo nel 2008.

    All'ultimo Masters di Parigi-Bercy lo spagnolo non si presenta per una lieve tendinite alla spalla sinistra, e torna sui campi dopo un mese di inattività all'ATP World Tour Finals di Londra. Qui per la prima volta in carriera raggiunge la finale dopo aver vinto tutte le partite del suo Round Robin ed aver eliminato in semifinale Murray in un match fra i più belli dell'anno[76]. Nell'atto conclusivo però si deve arrendere a Federer, che lo batte per 6-3, 3-6, 6-1, impedendogli di conquistare l'unico titolo di alto livello che manca al suo palmares. Durante il torneo gli viene anche assegnato lo Stefan Edberg Sportsmanship Award, premio per la sportività assegnato grazie al voto degli altri tennisti e degli addetti ai lavori, insieme a quello per la prima posizione nel ranking ATP[78]. Qualche settimana dopo diventa il nuovo campione del mondo ITF, il giornale L'Équipe lo nomina Campione dei campioni 2010, e il giornale Marca sportivo dell'anno e del decennio.


    2011
    Il nuovo anno si apre, proprio a capodanno, con la finale nel torneo di esibizione Mubadala World Tennis Championship di Abu Dhabi, dove batte Federer per 7-64, 7-63, e prosegue al Qatar ExxonMobil Open di Doha. Qui Rafa, sotto antibiotici per una forma di influenza[82], raggiunge la semifinale nel torneo di singolare, ma come nel 2010 viene sconfitto da Nikolay Davydenko. Nel doppio, in coppia con Marc López, riesce invece a vincere la finale battendo il duo italiano Bracciali/Seppi, e a conquistare il titolo per la terza volta in carriera dopo 2005 e 2009. All'Australian Open la sua corsa si ferma ancora una volta ai quarti di finale, e ancora una volta con il "contributo" di un infortunio, questa volta contro David Ferrer. Si interrompe quindi il sogno di vincere i quattro tornei dello Slam consecutivamente. Il nuovo stop, causato da uno strappo al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra, lo tiene fermo per dieci giorni[83]. Durante la pausa forzata, lo spagnolo si reca ad Abu Dhabi per ritirare il Laureus Sportsman of the Year Award 2011, assegnatogli per i suoi successi nella stagione passata[84].
    Il ritorno al tennis giocato avviene durante il primo turno di Coppa Davis, in cui contribuisce alla vittoria della Spagna per 4-1 contro il Belgio. La settimana seguente, a Indian Wells, raggiunge la sesta semifinale consecutiva e la terza finale nel primo Masters 1000 della stagione, battendo fra gli altri Juan Martín del Potro. Nell'ultimo atto del torneo si deve però arrendere a Djokovic, che lo sconfigge in tre set per 4-6, 6-3, 6-2. Nel secondo Masters sul cemento americano, il Sony Ericsson Open di Miami, la sfida si ripete: dopo aver eliminato Federer in semifinale, lo spagnolo incontra nuovamente Djokovic. Dopo un match combattutissimo ed estremamente equilibrato fino al terzo set, gli sono fatali un doppio fallo ed un errore in risposta alla seconda di Novak, e perde ancora contro il serbo una finale per la seconda volta consecutiva, con il punteggio di 6-4, 3-6, 64-7.



    Rivalità con Roger Federer
    Nadal e Federer hanno iniziato a giocare fra loro nel 2004, e questa rivalità ha segnato le carriere di entrambi:

    Sono gli unici due uomini nell'era Open ad aver disputato l'uno contro l'altro 7 finali del Grande Slam; Nadal è uscito vincitore in 5 casi, 3 volte sulla terra rossa del Roland Garros, una a Wimbledon ed una all'Australian Open.[85]
    La loro finale di Wimbledon 2008 è considerata come una delle più belle partite di tennis da molti esperti.[86][87]
    Molti critici considerano la loro rivalità come la più accesa nella storia del tennis.[88][89][90][91]
    Dieci delle 15 vittorie di Nadal su Federer sono arrivate sulla terra battuta. Globalmente, Rafa è in vantaggio nel testa a testa per 15-8, con i parziali 10-2 su terra rossa, 2-1 per Federer sull'erba, 4-4 sul cemento (3-0 per lo svizzero indoor, 4-1 per lo spagnolo outdoor).
    Il loro dominio è senza precedenti nella storia del tennis: a partire dal 2005, l'anno in cui Nadal si posizionò al secondo posto del ranking mondiale dietro allo svizzero, i due si sono aggiudicati 21 tornei dello Slam su 24 disputati (87,5%, 12-9 per Federer), e 31 tornei Masters Series/Masters 1000 su 53 disputati (58,5%, 18-13 per Nadal), chiudendo per sei stagione consecutive ai primi due posti della classifica.


    Caratteristiche tecniche
    Il gioco di Nadal è quello di un forte difensore, caratterizzato da colpi aggressivi, potenti e carichi di topspin, tirati dalla linea di fondo. Per rendere efficace questo stile, lo spagnolo necessita di doti fisiche notevolissime: velocità sia nella corsa che nel gioco di gambe, potenza muscolare, tenuta, equilibrio [92][93]. Grazie a queste caratteristiche, e alla capacità di colpire bene anche in corsa, Nadal è in grado di effettuare recuperi impressionanti, e di arrivare a tirare un vincente pur partendo da posizioni di difesa. Per conquistargli un punto occorrono, soprattutto sulla terra battuta, diversi colpi vincenti consecutivi, ed è necessario mantenere al minimo il numero di errori: Nadal infatti è in grado di sostenere lunghissimi scambi da fondo campo senza mai sbagliare, e questo gli permette di ottenere molti punti grazie agli errori non forzati degli avversari.


    Nadal esegue una volée.Nadal è in grado di giocare una drop volley molto efficace, anche grazie alla rapida rotazione impressa alla palla; molto spesso infatti questo colpo si trasforma in un vincente[94]. Vista la sua attitudine difensiva, lo spagnolo non utilizza spesso il gioco di volo, sebbene, come hanno notato diversi commentatori (fra i quali John McEnroe), esegua molto bene le volée; questo è stato infatti uno dei fattori che hanno contribuito alle sue due vittorie su quattro finali sull'erba di Wimbledon.

    Il diritto è probabilmente il suo colpo migliore, e viene effettuato utilizzando una presa semi-western. Il colpo è caratterizzato da un movimento molto ampio del braccio, che resta completamente disteso, e del busto. Le gambe sono ben distanziate fra loro, in modo da offrire una base più ampia da cui colpire la palla. Il movimento della racchetta è di quasi 360°: il suo braccio sinistro, dopo il colpo, prosegue nel movimento fino a portare la racchetta al di sopra della spalla destra (tradizionalmente il braccio dovrebbe avvolgersi intorno al busto, o al massimo attorno alla spalla opposta)[95][96]. Ma la caratteristica sicuramente più importante nel diritto di Nadal è l'esasperato topspin impresso alla palla dalla racchetta, molto maggiore di quello utilizzato da tutti i suoi contemporanei[97]. Uno studioso di tennis di San Francisco, John Yandell, ha utilizzato una telecamera ad alta velocità e un software apposito per misurare il numero di rivoluzioni effettuate da una pallina da tennis colpita a piena potenza da Nadal: «I primi tennisti su cui abbiamo effettuato la misura sono stati Sampras ed Agassi. Questi colpivano di diritto imprimendo una rotazione compresa fra 1800 e 1900 giri al minuto. Anche Federer colpisce con una grande rotazione, giusto? 2700 giri al minuto. Bene, abbiamo misurato un dritto di Nadal a 4900 giri al minuto. La sua media era di 3200.»[98] Il diritto di Nadal a volte non è troppo profondo, tuttavia il topspin compensa completamente questo problema, facendo rimbalzare molto più alta la palla, ed impedendo all'avversario di aggredire come potrebbe una palla troppo corta.[99] Nonostante i colpi in top siano predominanti, lo spagnolo può anche effettuare un diritto più profondo e piatto, che di solito utilizza come vincente; in questo modo la palla raggiunge, e a volte supera, i 160 km/h.

    Il rovescio è un colpo sul quale lo spagnolo ha molto lavorato e, soprattutto a partire dalla stagione 2008, è migliorato moltissimo (in particolare quello incrociato), diventando uno dei suoi colpi migliori. Lo esegue a due mani: la mano dominante (la sinistra) utilizza una presa Continental, mentre la destra una semi-western, che facilita, come per il diritto, l'utilizzo del topspin. Nel rovescio bimane, la maggior parte del colpo viene eseguita dalla mano non dominante, che nel caso di Nadal è la destra. Tuttavia lo spagnolo è mancino solo nel tennis, dunque questo gli fornisce un buon vantaggio, visto che gli permette di avere un buon controllo sulla palla, oltre che di imprimere una grande potenza. Riesce dunque a conferire alla palla una buona velocità e a trovare, a volte, angoli molto stretti che spesso diventano colpi vincenti. Pochi giocatori hanno una forza sufficiente negli addominali per essere così aggressivi da una posizione prettamente difensiva.. Il difetto principale del suo rovescio bimane è, ovviamente, l'impossibilità di conferire rotazione all'indietro alla palla. Tuttavia Nadal ha imparato ad utilizzare il rovescio in back ad una mano, che impiega ormai molto spesso soprattutto sulle superfici veloci, dove questo colpo facilita di molto la gestione delle palle basse.
    Il suo servizio è caratterizzato da un movimento molto semplice, su cui lo spagnolo ha lavorato e sta ancora lavorando, con ottimi risultati. La velocità della sua prima di servizio è aumentata da circa 159 km/h del 2003 fino ai 185 km/h del 2008, e oggi (2010) supera abbondantemente i 210 km/h. Nadal è in grado di mantenere un'alta percentuale di prime, posizionate strategicamente.Per la seconda, invece, utilizza un colpo mancino in slice che si scontra con il rovescio destro degli avversari; in generale punta comunque ad ottenere un vantaggio strategico dal servizio, piuttosto che raccogliere punti diretti. Dal punto di vista degli ace, Nadal è rimasto a lungo più debole rispetto a molti altri giocatori del circuito. Tuttavia, a partire dagli US Open 2010, lo spagnolo ha cambiato la presa con cui eseguiva questo colpo, ottenendo velocità di punta molto più elevate (fino a 217 km/h), e mantenendo comunque alta la percentuale di prime di servizio.

    Un altro punto chiave del suo gioco sono la sua forza mentale e il suo approccio strategico alla partita. Nadal non perde mai fiducia indipendentemente dal punteggio, e questo gli permette di restare sempre concentrato per vincere ogni singolo punto: spesso in questo modo può recuperare da situazioni di momentaneo svantaggio. Lo spagnolo riesce a gestire in maniera strategica tutte le variabili esterne alla partita, come la superficie di gioco o le condizioni meteo. Quando gioca sulla terra, ad esempio, Nadal si muove circa 2-3 metri dietro la linea di fondo, mentre sull'erba o sul cemento si sposta molto più avanti, colpendo proprio all'altezza della linea, o anche da dentro il campo. Inoltre è capace di adattarsi alle tattiche e al gioco di chi ha di fronte, trovandone i punti deboli e sfruttandoli a proprio vantaggio; il suo diritto mancino in top, ad esempio, serve anche a mettere in difficoltà gli avversari sul lato del rovescio, che è il tallone di Achille di molti tennisti.

    Sebbene all'inizio fosse considerato soltanto uno specialista della terra battuta, Nadal ha dimostrato di essere estremamente competitivo su tutte le superfici, diventando il primo giocatore della storia a detenere contemporaneamente (per due volte) tre titoli dello Slam su erba, cemento e terra, e vincendo 5 Masters, 2 Slam e la medaglia d'oro olimpica sul cemento.Alcuni tuttavia si stanno interrogando sulla possibile durata della sua carriera che, a causa del suo stile di gioco molto dispendioso, potrebbe essere interrotta prematuramente dagli infortuni. Nel 2009, ad esempio, una tendinite alle ginocchia ha causato l'eliminazione prematura dello spagnolo dal Roland Garros, e il suo forfait ai Championships di Wimbledon. Lo stesso Nadal ha ammesso che giocare molto sul cemento è usurante, e ha più volte richiesto che il calendario dell'ATP venga modificato, riducendo il numero di tornei e aumentando le settimane di riposo.



     
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  2. gheagabry
     
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    If you can keep your head when all about you
    Are losing theirs and blaming it on you,
    If you can trust yourself when all men doubt you
    but make allowance for their doubting too,

    If you can wait and not be tired by waiting,
    Or being lied about, don’t deal in lies,
    Or being hated, don’t give way to hating
    And yet not look too good, nor talk too wise:

    If you can dream - but not make dreams your master,
    If you can think - but not make thoughts your aim;
    If you can meet with Triumph and Disaster
    And treat those two imposters just the same;

    If you can bear to hear the truth you¹ve spoken
    Twisted by knaves to make a trap for fools,
    Or watch the things you gave your life to, broken,
    And stoop and build them up with worn-out tools

    If you can make one heap of all your winnings
    And risk it all on one turn of pitch-and-toss
    And lose, and start again at your beginnings
    And never breathe a word about your loss;

    If you can force your heart and nerve and sinew
    To serve your turn long after they are gone,
    And so hold on, when there is nothing in you
    Except the Will which says to them: “Hold on!”

    If you can talk with crowds and keep your virtue,
    Or walk with kings, yet not lose the common touch,
    If neither foes nor loving friends can hurt you;
    If all men count with you, but none too much,

    If you can fill the unforgiving minute
    With sixty seconds’ worth of distance run
    Yours is the Earth and everything in it,
    And, what is more, you’ll be a Man, my son! [*]

    [If - Rudyard Kipling, 1910]

    Chissà se Nadal e Federer, l’anno scorso, prima della storica finale fiume di 4 ore e 48 minuti, hanno avuto la tranquillità emotiva di fermarsi un attimo a leggere questa poesia affissa nel corridoio che li ha portati al Campo Centrale.
    Un anno fa… tempus fugit… eppure, nonostante questa massima tanto inflazionata e ovvia, ci sono situazioni, luoghi e riti che sembrano sfuggire alle cure delle figlie di Temi.

    Rieccoci dove di eravamo lasciati! Stanno per riaprire i cancelli dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, in arte Wimbledon, e si comincia a respirare quell’aria di leggenda, di unicità e di magia che da sempre precede l’inizio del più importante torneo di tennis del mondo. Il Torneo…

    Wimbledon è molto di più di una giostra tennistica. E’, forse, l’evento sportivo più importante del Pianeta, quanto meno per tradizione, profondità dei rituali e capacità di sopravvivere alle mode e ai cambiamenti.
    La portata di tale evento si misura nel fatto che sia l’unica manifestazione sportiva che io segua, e sia l’unica gara alla quale abbia mai partecipato come spettatore. Il suo Centrale detiene con Wembley il primato di essere l’unico impianto sportivo di massa (e qui potremmo discutere) in cui io sia mai entrato.






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  3. gheagabry
     
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    Sciare su una pista artificiale in un centro commerciale? Nel Golfo Persico si può. Andare in gondola tra una stanza e l’altra dell’hotel? Nel Golfo Persico si può. Giocare a tennis sull’acqua? Nel Golfo Persico si può.

    Insomma gli eredi delle Mille e Una Notte utilizzano proprio la favola come strategia di marketing: favole moderne, aggiornate dalle nuove tecnologie, dove la non convenzionalità viene espressa da idee fantasiose, a volte anche un po’ eccessive, ma molto affascinanti.

    E’ così che due tennisti al top del ranking ATP, Rafael Nadal e Roger Federer si ritrovano a combattere un match sull’acqua per promuovere il torneo Doha ATP 250 che prende il nome dalla baia di Doha appunto, in Quatar, dove si disputa il torneo.

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    NADAL VINCE A ROMA

    NADAL - DJOKOVIC 7-5 6-3

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    fonte ilpost.it
     
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  7. gheagabry
     
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    Il settimo Roland Garros di Nadal

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    "E' un momento per me indimenticabile". Roland Garros è la sua seconda casa, eppure riesce ancora a commuoverlo. Il settimo sigillo consacra Rafael Nadal come il tennista sulla terra più forte della storia. Crolla anche il record di Bjorn Borg. In assoluto solo una donna ha centrato lo stesso traguardo, l'indimenticabile Chris Evert. Il Roland Garros incorona ancora una volta il suo re preferito. Il mancino spagnolo al termine dell'interminabile finale con Novak Djokovic, è salito sulle tribune ad abbracciare parenti e amici, e suo onnipresente zio, che è anche il suo coach. E' la quarta finale Slam consecutiva tra i due campioni, un record e non solo dell'Era Open. In poche settimane dopo Roma anche la finale di Parigi, a causa della pioggia, si conclude di lunedì. E anche oggi c'é stato il rischio di un altro stop. Sul cambio campo del 5-4 del quarto set, la giuria ha fatto sospendere il gioco per uno scroscio improvviso, tenendo però i giocatori in campo in attesa che smettesse.

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    Poco dopo il match è ripreso con il servizio di Djokovic. Sul 6-5 per Nadal il serbo però non ha avuto più la forza di rimontare, chiudendo addirittura con un doppio fallo. Parigi non muta le gerarchie del ranking mondiale. Il serbo resta n.1, davanti a Nadal e Federer, ma esce deluso da questa due giorni di finale. Forse se c'é qualcuno danneggiato dalla sospensione è lui. Ieri dopo aver perso le prime due partite 6-4, 6-3 era riuscito a rimontare vincendo la terza partita 6-2 e andando in vantaggio nel quarto 2-1. Sintomo forse del fatto che le energie migliori riesce a trovarle durante il match. Tant'é che oggi alla ripresa Nadal è apparso senz'altro più in palla, il serbo invece perfino in debito di ossigeno. E' incappato proprio in quello che doveva evitare: una partenza lenta e contratta. Vincendo otto dei primi dieci punti, Nadal ha così potuto ripareggiare immediatamente i conti, portandosi avanti per 3-2. Da quel momento fino alla conclusione, si è visto il miglior tennis di questa finale durata due giorni. Il game successivo, sul 5-5, è stato il più bello: Rafa è riuscito a tenere il servizio con un pallonetto lungo di Nole, dopo uno scambio incredibile. Chiamato di nuovo a servire per rimanere nel match, questa volta il serbo ha ceduto: sbaglia un diritto in uscita dal servizio per il 30-30, poi permette a Rafa di portarsi a match point e infine commette un doppio fallo, tanto imperdonabile quanto comprensibile. Ma per venti interminabili ore, dall'interruzione di ieri alla ripresa del gioco di oggi, la paura di perdere ha invaso l'entourage di Nadal. Lo stesso terrore ha poi finito per rendere questa vittoria forse la più dolce di tutta la sua carriera.

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    Una partita che sembrava vinta sul 6-4, 6-3, 2-0 e quasi capovolta nel giro di otto game, tutti a favore di Djokovic che ha così inflitto a Nadal il peggior parziale della sua carriera al Roland Garros. Per la quarta volta nelle loro ultime cinque partite, la finale si è conclusa di lunedì. E' successo a New York per gli Us Open, a Melbourne per gli Australian Open, dove la partita è terminata ben oltre la mezzanotte, a Roma per gli Internazionali Bnl d'Italia e adesso a Parigi, dove c'era stato un unico precedente di una finale al lunedì, nel '73 tra il romeno Nastase e lo sloveno Pilic. Otto titoli a Montecarlo, sette a Parigi, sei a Roma, sedici finale Slam, di cui undici vinti, proprio come Borg e Rod Laver. Questi gli incredibili numeri di Nadal: quando vinse il primo Roland Garros era appena maggiorenne, oggi e' un uomo. Non c'é stato nessuno mai come lui sulla rossa di Parigi. Dopo Federer nel 2006 e nel 2007), Rafa nega a Djokovic il sogno di conquistare i quattro titoli dello Slam consecutivamente. Parigi resta l'unico 'buco nero' per Djokovic. Avrà modo di rifarsi: d'altronde era la sua prima finale. La realizzazione del sogno del Grande Slam forse è solo rinviato.(ansa)

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    foto dal ilpost.it
     
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    Nadal: mai fuori così presto dal 2005
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    Incredibile ma vero: Rafael Nadal è uscito da Wimbledon e lo ha fatto al secondo turno contro il numero 100 del ranking Rosol. "Succede", commenta il maiorchino che non usciva così presto dal 2005. Un vero e proprio record (negativo)

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    “E’ un sogno”. Incredibilmente vero, ci permettiamo di aggiungere noi. Queste le parole pronunciate da Lukas Rosol dopo la partita vinta con Nadal, lui che da numero 100 del mondo è riuscito ad imporsi sullo spagnolo. Una rivisitazione in chiave moderna della parabola di Davide contro Golia.

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    “Non so neanche dove mi trovo – ha continuato Rosol -. Non mi rendo ancora conto di quanto è accaduto. Mai avrei pensato di riuscire a battere Nadal. Non lo avevo mai affrontato prima di questa volta e non avevo mai giocato sul centrale a Wimbledon. Non sapevo cosa aspettarmi, quindi non è stato facile. Ma sono sopravvissuto”.

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    E forse ha fatto qualcosa in più che sopravvivere dato che Nadal non usciva così presto da un torneo del grande slam dal 2005 e non perdeva contro un numero 100 del ranking dal 2007, quando a sconfiggerlo fu il francese Nicholas Mahut (all’epoca numero 106) al torneo del Queen’s.

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    “Questo è lo sport”, commenta invece il maiorchino che non ha alcuna intenzione di rovinarsi la vita per questa sconfitta. “Succede – scriveva sul suo profilo Facebook -. Si vince e si perde. Ma nulla potrà cancellare questi ultimi 4 mesi, i migliori della mia carriera. Si gioca contro un avversario ispirato e sono fuori. Questo è tutto. Non è una tragedia. E 'solo una partita di tennis. Alla fine, questa è la vita. Ci sono cose molto più importanti. Certo, volevo vincere, ma ho perso. Questo è tutto”.

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    Certo, Rafa dovrà rimandare il suo progetto di tornare ad essere il numero 1 del mondo. C’è però chi sospetta che Nadal si sia lasciato battere per risparmiare energie importanti e iniziare subito la preparazione per Londra 2012. Un’ipotesi che, chi conosce Nadal, sisente di escludere perché vincere un torneo ti dà una carica incredibile, moralmente un successo è più importante di qualsiasi allenamento. Ti permette di scendere in campo il torneo seguente con maggiore fiducia, con maggior consapevolezza dei tuoi mezzi.

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    Però i dati sono impietosi: era dal 2005 che un numero 2 (Andy Roddick in quel caso) non usciva da uno slam così presto (era il Roland Garros, e lo statunitense venne sconfitto da Acasuso). L’ultimo numero 2 del mondo a perdere a Wimbledon su Marat Safin. Era il 2002. Per Nadal, un piccolo record anche questo, un record di cui avrebbe fatto volentieri ameno. Ma “questo è lo sport” ed è lo stesso maiorchino ad insegnarcelo.

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    Il ritorno di Rafael Nadal
    Le foto e i video della prima partita giocata dopo sette mesi dal tennista spagnolo, al torneo di Viña del Mar in Cile



    Martedì 5 febbraio il tennista spagnolo Rafael Nadal ha vinto una partita di doppio con l’argentino Juan Mónaco contro i cechi Frantisek Cermak e Lukas Dlouhy all’Open di Viña del Mar, in Cile, un torneo Atp 250 giocato sulla terra. Nadal e Mónaco hanno vinto per 6-3, 6-2 in poco più di un’ora. Rafael Nadal, che è uno fra i migliori tennisti al mondo, non giocava in un torneo dal 28 giugno scorso, quando era stato eliminato al secondo turno di Wimbledon dal ceco Lukas Rosol. Si era ritirato dalle competizioni successive – tra cui le Olimpiadi, la finale di Coppa Davis, gli US Open e gli Australian Open – a causa della sindrome di Hoffa al ginocchio sinistro, un’infiammazione di un cuscinetto di grasso su cui poggia la rotula, ed erano circolati a lungo dubbi persino sull’eventualità che sarebbe tornato a giocare. Oggi Nadal esordirà in singolare contro l’argentino Federico Delbonis.

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    Rafael Nadal nel doppio con l’argentino Juan Monaco contro i cechi Frantisek Cermank e Lukas Dlouhy, Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Lo spagnolo Rafael Nadal con l’argentino Juan Monaco nel doppio contro i cechi Frantisek Cermank (a sinistra) e Lukas Dlouhy a Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal serve durante la partita, Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal e Juan Monaco festeggiano un punto, Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal firma autografi dopo il doppio con Juan Monaco a Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal, Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal con un piatto commemorativo ricevuto dal sindaco di Viña del Mar Virginia Reginato, dopo il doppio con l’argentino Juan Monaco, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal in un momento della partita, Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Lo spagnolo Rafael Nadal con l’argentino Juan Monaco in un momento di pausa del doppio contro i cechi Frantisek Cermank e Lukas Dlouhy, Viña del Mar, 5 febbraio 2013 (MARTIN BERNETTI/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal firma autografi prima di un allenamento a Viña del Mar, 4 febbraio 2013 (RAUL ZAMORA/AFP/Getty Images)




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    Una torta per Rafael Nadal a Madrid
    Il campione spagnolo pubblica su Facebook la foto di una torta vista in una salai della Caja Magica e che lo ritrae. In realtà, però, la realizzazione, per quanto lusinghiera, non gli rende giustizia...

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    "Ho trovato questa torta in una delle sale del torneo. Che ve ne pare?". E' questa la domanda che Rafael Nadal, primo finalista del Masters 1000 di Madrid, pone ai suoi fan su Facebook e Twitter postando una foto che ad alcuni appare inquietante.

    Il fatto che lo stesso maiorchino lasci la questione nell'ambito del dubbio è sibillino: infatti la torta, per quanto sia un esercizio stilistico di alta pasticceria e abbia sicuramente richiesto molte ore di lavorazione, non è decisamente quella che si può chiamare un capolavoro. Si capisce chiaramente che la persona ritratta con questo dolce-scultura è proprio Rafa Nadal, ma in molti fanno notare che non gli assomiglia più di tanto e che in ogni caso non gli rende giustizia.

    Trovarsi di fronte a un proprio ritratto così "dolce" è certamente lusinghiero, ma il risultato forse poteva essere dei migliori. Non sembra un tantino inquietante questa torta?

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    Nadal fa cinquina, è pronto per Roma
    Nadal conquista il quinto titolo stagionale ed è pronto ad allungare la striscia al Foro Italico
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    CINQUINA RAFA — Rafa Nadal si è aggiudicato il quinto torneo della stagione (in sette finali), battendo in finale lo svizzero Stanislas Wawrinka 6-2 6-4. Si tratta del suo 55° titolo Atp, un ottimo viatico per l'agognato settimo sigillo sulla terra rossa del Foro Italico, dove ha giù trionfato sei volte, un record. Per il maiorchino si tratta del 23° Masters 1000 vinto in carriera (55° torneo complessivo) ma soprattutto del 40° titolo sulla terra rossa, risultato che gli consente di eguagliare Thomas Muster e portarsi a poche lunghezze dal primato di Guillermo Vilas (46). "Penso di aver disputato una gran partita, è stato il match che ho giocato con maggiore aggressività. È una vittoria speciale, se si considera il punto di partenza. È stata una stagione complicata", ha detto l'iberico, rientrato nel circuito a febbraio dopo 7 mesi di stop per problemi alle ginocchia. Le condizioni di forma non sono ideali nemmeno ora: "Ma il torneo è andato nel miglior modo possibile", ha detto preparandosi ad affrontare la nuova missione al Foro Italico.Per Wawrinka una piccola consolazione: domani tornerà nella Top Ten del ranking Atp, da dove mancava dal 6 ottobre 2008.

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    Nadal ha vinto a Roma
    Ha battuto lo svizzero Roger Federer e ha vinto per la settima vittoria gli Internazionali d'Italia di tennis

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    Il tennista spagnolo Rafael Nadal ha vinto la settantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia di Roma dopo aver battuto lo svizzero Roger Federer 6-1 6-3. Si tratta della settima vittoria per Nadal nel torneo di Roma, che fa parte dei tornei del World Tour Masters 1000 (prima chiamati Masters Series). Grazie a questa vittoria, Nadal si presenterà al Roland Garros – il torneo del Grande Slam che si gioca a Parigi sempre sulla terra rossa dal 21 maggio – al quarto posto della classifica ATP (Association of Tennis Professionals).

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    Rafael Nadal
    (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)


    Si tratta del sesto torneo vinto da Nadal dall’inizio dell’anno, dopo quello di San Paolo, Acapulco, Indian Wells, Barcellona e Madrid, il ventiquattresimo in un torneo del World Tour Masters 1000. Per Roger Federer si tratta invece della terza sconfitta su tre nelle finali giocate nel torneo di Roma, l’ultima nel 2006, proprio contro Nadal.

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    Rafael Nadal
    (FILIPPO MONTEFORTE,FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal
    (FILIPPO MONTEFORTE,FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal
    (GABRIEL BOUYS,GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal
    (GABRIEL BOUYS,GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
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    Rafael Nadal
    (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)



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    Nadal ha vinto il Roland Garros
    L'ottavo della sua carriera, un record: ha battuto in finale David Ferrer per tre set a zero

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    Il tennista spagnolo Rafael Nadal, battendo il connazionale David Ferrer per tre set a zero con il punteggio di 6-3 6-2 6-3, ha vinto il Roland Garros, l’ottavo della sua carriera (un record). È il primo tennista a vincere per otto volte uno stesso torneo del Grande Slam. Nadal ha vinto in tutto dodici tornei del Grande Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open) diventando il terzo tennista nella storia per numero di vittorie.

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    Rafael Nadal
    (AP Photo/David Vincent)


    Il record, fino a oggi, era detenuto dallo stesso Nadal insieme con Roger Federer e Pete Sampras: gli ultimi due hanno vinto per sette volte il torneo di Wimbledon. Da quando ha esordito nel torneo di Parigi, nel 2005, Rafael Nadal non è riuscito ad arrivare in finale soltanto una volta, nel 2009, quando perse contro lo svedese Robin Soderling. Le vittorie di Nadal in questi anni hanno anche consolidato il primato dei tennisti spagnoli, che con quattordici vittorie hanno vinto più Roland Garros di tutti quelli degli altri paesi.

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    (AP Photo/Michel Euler)


    A legittimare ancor di più questa vittoria di Nadal è stata anche la bellissima partita vinta in semifinale contro Novak Djokovic, al quinto set. Nonostante Nadal fosse il favorito, la sua vittoria non era scontata anche per la grande prestazione fisica necessaria in partite così lunghe, di tre set su cinque: Nadal ha ricominciato a giocare soltanto a febbraio, dopo un anno in cui ha subito molti infortuni alle ginocchia.

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    Durante il secondo set un uomo, con una maschera, ha fatto un’invasione di campo con un fumogeno acceso.
    (Julian Finney/Getty Images)


    Durante il secondo set c’è anche stato un momento di tensione causato da un’invasione di campo da parte di una persone con una maschera in volto, a petto nudo, e con un fumogeno acceso in mano, mentre un’altra è rimasta nelle file vicine al campo. L’uomo è stato subito fermato dagli agenti della sicurezza, ma Nadal è sembrato un po’ scioccato, anche se poi ha ripreso a giocare normalmente. Anche sulle tribune di un altro campo vicino al “Philippe Chatrier” (dove si è giocata la finale) c’è stata una protesta: sulle tribune del campo “Suzanne Lenglen”, un gruppo di cinque manifestanti, sempre con una maschera in volto e con dei fumogeni accesi, hanno iniziato a fare cori contro il presidente francese François Hollande, esibendo uno striscione per chiedere le sue dimissioni.

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    Rafael Nadal
    (Julian Finney/Getty Images)
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    Rafael Nadal
    (KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
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    Spain’s Rafael Nadal celebrRafael Nadal
    (AP Photo/Christophe Ena)



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    Nadal ha vinto gli US Open
    Ha battuto Djokovic in 4 set e ha vinto così il suo 13esimo Slam: foto e video

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    Rafael Nadal con il trofeo
    (AP Photo/Darron Cummings)


    Il tennista spagnolo Rafael Nadal, 27 anni, ha vinto il torneo degli US Open battendo il serbo Novak Djokovic in quattro set (6-2, 3-6, 6-4, 6-1) e in 3 ore e 21 minuti. È la seconda volta nella sua carriera che Nadal vince gli US Open ed è la tredicesima volta che vince uno Slam, cioè uno dei quattro tornei in assoluto più importanti del tennis (oltre agli US Open, sono Wimbledon, gli Australian Open e il Roland Garros).

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    Novak Djokovic e Rafael Nadal con i trofei del secondo e primo posto
    (Matthew Stockman/Getty Images)


    La finale non è stata lunga quanto si pensava – nel 2012 agli Australian Open Nadal e Djokovic giocarono per sei ore – ma è stata più equilibrata di quanto non suggerisca il punteggio. Nadal ha giocato benissimo il primo set: dopo la partita ha detto di aver pensato, alla fine del primo set, che la partita vera sarebbe iniziata in quel momento, dato che non sarebbe stato in grado di mantenere ancora quel livello di gioco. Successivamente Djokovic ha rischiato di più e lo ha messo in difficoltà, fino ad arrivare a vincere il secondo set grazie anche a un break ottenuto durante uno spettacolare scambio da 54 colpi.



    Djokovic ha iniziato bene anche il terzo set, ottenendo subito un altro break, ma poi Nadal ha ritrovato continuità e ha ripreso in mano la partita, vincendo sia il terzo che il decisivo quarto set. Con la vittoria di stanotte Nadal ha vinto tutte le 22 partite giocate in questa stagione sul cemento, un risultato più che significativo: non solo perché il cemento non è la sua superficie preferita (lo è invece per Djokovic) ma anche perché è tornato pochi mesi fa da un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fermo sette mesi e che lo mette alla prova soprattutto sulle superfici dure. «Per via di una serie di cose questa stagione è stata la più emozionante della mia carriera», ha detto Nadal dopo la partita. «Ho dovuto fare tutto perfettamente per ottenere questa possibilità.

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    Rafael Nadal e Novak Djokovic insieme al tennista australiano Rod Laver prima dell’inizio della partita
    (Clive Brunskill/Getty Images)


    Ho giocato contro uno dei migliori giocatori della storia, l’attuale numero uno al mondo, sulla sua superficie preferita. Sapevo che avrei dovuto essere quasi perfetto per vincere».

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    Rafael Nadal
    (Mike Stobe/Getty Images for the USTA)


    Con la vittoria di stanotte Nadal è diventato il terzo tennista ad aver vinto più Slam (13) nella cosiddetta “era Open” – il superamento della distinzione tra giocatori professionisti e amatori - dopo lo svizzero Roger Federer (17) e lo statunitense Pete Sampras (14). Nadal in carriera ha vinto anche una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino del 2008 e insieme ad Andre Agassi è l’unico tennista ad aver vinto tutti i quattro tornei dello Slam e l’oro alle Olimpiadi in singolare. Quest’anno Nadal è arrivato in finale per dodici volte su tredici tornei.

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    Novak Djokovic e Rafael Nadal si stringono la mano dopo la partita
    (Matthew Stockman/Getty Images)



    Alcuni momenti importanti della partita



    Novak Djokovic, che ha 26 anni, rimane per il momento al primo posto della classifica ATP dei tennisti professionisti, dove si trova dall’11 novembre 2012, da 98 settimane. Rafael Nadal si trova invece al secondo posto, dopo essere risalito dalla quinta posizione raggiunta a fine gennaio, dopo un lungo ritiro per infortunio. Secondo molti Nadal presto si riprenderà anche il primo posto in classifica. Lui e Djokovic si sono affrontati stanotte per la 37esima volta, la sesta in un torneo del Grand Slam: nessuna coppia di tennisti si è mai scontrata così tanto.

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    Rafael Nadal dopo la vittoria
    (Al Bello/Getty Images)
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    Rafael Nadal
    (Mike Stobe/Getty Images for the USTA)
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    Rafael Nadal
    (Al Bello/Getty Images)
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    Rafael Nadal al momento della vittoria
    (Chris Trotman/Getty Images for the USTA)
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    Rafael Nadal
    (AP Photo/Darron Cummings)
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    Rafael Nadal
    (AP Photo/David Goldman)
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    Rafael Nadal
    (AP Photo/Charles Krupa)
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    Rafael Nadal con il trofeo
    (AP Photo/Darron Cummings)




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    Eurosport - Nadal, miglior atleta spagnolo della storia
    Il riconoscimento arriva dal quotidiano sportivo "Marca" attraverso un sondaggio effettuato tra i lettori. Nadal precede Indurain e Pau Gasol
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    Tredici vittorie nei Grandi Slam, 60 titoli ATP e più di 100 settimane in testa al ranking mondiale: i numeri di Rafael Nadal, cui dobbiamo anche aggiungere un oro olimpico conquistato a Pechino 2008 e 4 Coppe Davis (2004, 2008, 2009, 2011), sono impressionanti, e valgono l’elezione ad atleta spagnolo più forte di tutti i tempi.

    La benedizione arriva dal quotidiano Marca attraverso un sondaggio effettuato tra i lettori: il tennista maiorchino ha raccolto il maggior numero di preferenze, piazzandosi davanti a Miguel Indurain, il mitico ciclista che vinse per 5 volte il Tour de France, unico a riuscirci nell’impresa assieme a Eddy Merckx, Jacques Anquetil e Bernard Hinault. Sul gradino più basso del podio si insedia invece Pau Gasol, cestista dei Los Angeles Lakers, primo spagnolo a vincere un anello NBA (proprio con i gialloviola), campione del mondo nel 2006 e bi-campione d’Europa (2009 e 2011).

    Il riconoscimento di Marca e del pubblico spagnolo arriva alla fine di una stagione strepitosa, in cui Nadal è riuscito a mettersi alle spalle il lungo stop per infortunio al ginocchio ritornando al vertice del tennis mondiale: quest’anno Rafa ha vinto 10 titoli (compresi il Roland Garros, ottavo successo e record storico, e lo US Open) con un record complessivo di 75 vittorie e 7 sconfitte.


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