JULES VERNE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted



    Maestro, quasi sogni avventurosi sognammo sulle trame dei tuoi libri!
    La Terra il Mare il Cielo l'Universo per te,
    con te, poeta dei prodigi, varcammo in sogno oltre la Scienza.
    (Guido Gozzano)



    JULES VERNE




    Romanziere ispirato dal progresso tecnologico, inventore di trame avveniristiche ed anticipatrici, Jules Verne nasce l'8 febbraio 1828 a Nantes da Pierre Verne, avvocato, e da Sophie Allotte, agiata borghese.
    A sei anni prende le sue prime lezioni dalla vedova di un capitano di lungo corso e a otto entra in seminario con suo fratello Paul. Nel 1839, all'insaputa della famiglia, s'imbarca come mozzo su una nave in partenza per le Indie ma viene ripreso dal padre al primo scalo. Il ragazzo dice di essere partito per portare una collana di corallo a sua cugina ma ai rimproveri del padre risponde che non viaggerà più che in sogno.
    Nel 1844 si iscrive al liceo di Nantes e dopo la maturità è avviato agli studi giuridici.....Si installa in un appartamento con un altro studente di Nantes, Edouard Bonamy: i due sono avidi di esperienze, ma essendo continuamente al verde sono costretti ad indossare lo stesso abito da sera a serate alterne.
    Nel 1849 conosce Dumas padre che gli consente di rappresentare una commedia in versi nel suo teatro. E' un buon esordio per il giovane che riscuote i consensi della critica.
    Jules non dimentica il diritto e l'anno dopo si laurea. Il padre lo vorrebbe avvocato, ma il giovane gli oppone un netto rifiuto: la sola carriera adatta a lui è quella letteraria.
    Nel 1852 pubblica su una rivista il primo romanzo avventuroso, "Un viaggio in pallone", e nello stesso anno diventa segretario di Edmond Sevestedel, direttore del Teatro Lirico, che gli permette di rappresentare nel 1853 un'operetta lirica di cui Verne ha scritto il libretto in collaborazione con un amico.
    Uno degli amici più cari del giovane scrittore è Jacques Arago, famoso viaggiatore del secolo XIX, che era solito raccontargli le sue avventure e fornirgli un'accurata documentazione dei luoghi da lui visitati: da questi colloqui sono nati con molta probabilità i primi racconti pubblicati sul giornale 'Musée des Familles'.
    Nel 1857 sposa Honorine Morel, vedova ventiseienne con due figli, e grazie all'appoggio del padre di lei entra in Borsa come socio di un agente di cambio. Questa tranquillità finanziaria gli permette di intraprendere i primi viaggi: nel 1859 visita l'Inghilterra e la Scozia e due anni dopo la Scandinavia.
    Siamo ormai agli inizi della vera carriera letteraria di Verne: nel 1862 presenta all'editore Hetzel "Cinque settimane in pallone" e firma con lui un contratto ventennale. Il romanzo diventa un best-seller e Verne può abbandonare la Borsa. Due anni dopo arriva "Viaggio al centro della terra" e nel 1865 "Dalla terra alla luna", pubblicato quest'ultimo sul serissimo "Giornale dei dibattiti".
    Il successo è enorme: grandi e piccoli, ragazzi e adulti, tutti leggono i romanzi di Jules Verne che arriveranno nel corso della sua lunga carriera al considerevole numero di ottanta, molti dei quali tutt'oggi sono capolavori immortali.
    Tra i più famosi citiamo: "Ventimila leghe sotto i mari" (1869), "Il giro del mondo in ottanta giorni" (1873), "L'isola misteriosa" (1874), "Michele Strogoff" (1876), "I cinquecento milioni della Begum" (1879).
    Dopo i suoi primi successi nel 1866 Verne affitta una casa in una cittadina sull'estuario della Somme. Compra anche il suo primo battello e con questo comincia a navigare nel canale della Manica e lungo la Senna.
    Nel 1867 si imbarca per gli Stati Uniti col fratello Paul sul Great Eastern, grande battello a vapore adibito alla posa del cavo telefonico transatlantico.
    Al ritorno inizierà a scrivere il già citato capolavoro "Ventimila leghe sotto i mari". Nel 1870-71 Verne partecipa alla guerra franco-prussiana come guardacoste, ma ciò non gli impedisce di scrivere: quando l'editore Hetzel riprenderà la sua attività avrà davanti a sè quattro nuovi libri.
    Il periodo che va dal 1872 al 1889 è forse il migliore della sua vita e della sua carriera artistica: lo scrittore dà un grande ballo in maschera ad Amiens (1877) in cui il suo amico fotografo-astronauta Nadar, che gli servì da modello per la figura di Michael Ardan (Ardan è l'anagramma di Nadar), esce dalla navicella di "Dalla terra alla luna" nel bel mezzo della festa; sempre in quest'epoca (1878) conosce Aristid Brinad, studente al liceo di Nantes.
    Ormai ricchissimo per la fortuna dei suoi libri in tutto il mondo, Verne ha i mezzi per conoscere direttamente i luoghi che ha descritto per informazione indiretta o ricreati con la sua fantasia. Compra uno yacht lussuoso, il Saint-Michel II, su cui si danno convegno i gaudenti di mezza Europa e viaggia a lungo nei mari del Nord, nel Mediterraneo, nelle isole dell'Atlantico.
    Un giovane la cui identità è tuttora incerta (c'è chi vuole si tratti di un nipote diseredato) tenta di ucciderlo con due colpi di rivoltella nel 1886. L'anziano scrittore cerca in ogni modo di mettere a tacere lo scandalo, ancora oggi poco chiaro. L'attentatore fu frettolosamente rinchiuso in un manicomio.
    Dopo quest'incidente Jules Verne, rimasto ferito, si abbandona alla sedentarietà: si ritira definitivamente ad Amiens dove viene eletto consigliere municipale nelle liste radicali (1889).
    Morirà ad Amiens il 24 Marzo 1905.



    "Cosa c’è di diverso infatti tra le attuali condizioni della esplorazione spaziale e l‘esplorazione del nostro pianeta al tempo di Cristoforo Colombo e delle sue così vulnerabili caravelle? Forse fra qualche centinaio di anni l’uomo avrà già esplorato una parte della galassia. E’ possibile nella stessa misura in cui ai tempi di Colombo poteva essere possibile prevedere un viaggio aereo tra l’Europa e l’America in poche ore, o ai tempi dei primi dirigibili prevedere un viaggio sulla luna in pochi giorni ed a pensarci bene anche lo stesso Giulio Verne non avrebbe mai potuto immaginare quanto profetici si sarebbero rivelati i suoi romanzi.
    La fantascienza ha una sua capacità profetica. Infatti, molti autori, come per esempio lo stesso Verne, hanno dato prova di saper vedere lontano nel tempo oltre che nello spazio e si sono cimentati in previsioni, più o meno attendibili, sul futuro dell'umanità."





    La scienza [...] è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere
    perché a poco a poco conducono alla verità.



    ......dalla Terra alla Luna.......



    "Miei cari ascoltatori, a stare a sentire certi cervelli limitati (mai aggettivo è stato più adatto), l'umanità sarebbe rinchiusa in un cerchio di Popilio che mai essa riuscirebbe a superare, essendo condannata a vegetare su questo globo senza alcuna speranza di slanciarsi un giorno negli spazi planetari! Sciocchezze! Si andrà sulla Luna e poi sui pianeti e sulle stelle come oggi si va da Liverpool a New York, facilmente, rapidamente, sicuramente, e l'oceano atmosferico sarà tra breve attraversato come gli oceani terrestri. La distanza non è che una parola relativa, e finirà per essere ridotta a zero."




    .....ventimila leghe sotto i mari.......



    "In quel momento, alcune acqueforti appese alle pareti, e che non avevo notato nella prima visita [nella stanza di Nemo] mi colpirono. Erano ritratti di quei grandi uomini della storia la cui esistenza non è stata dedicata che a una grande idea umana. Kosciusko, l'eroe caduto al grido Finis Poloninniae; Botzaris, il Leonida della Grecia moderna; O' Connell, il difensore dell'Irlanda; Manin, il patriota italiano; Lincoln, caduto sotto la palla di uno schiavista, e infine quel martire della liberazione della razza negra, John Brown, appeso al patibolo, come l'ha terribilmente disegnato la penna di Victor Hugo."

    "Prof. Arronaux: Voi amate il mare, capitano?
    Nemo: Sì! l'amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre. Il suo respiro è puro e sano. È l'immenso deserto dove l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza soprannaturale e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, professore, la natura vi si manifesta co i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale."



    ............la jangada...........



    "Un capitano dei boschi

    «Moblssthvuprudepmifhomvvvrgllqmont
    oogghqmeuvdatopnrifouroibamfmltgquz
    fzeprnqdspbrnmoqfrrniuvrsfpndquaggh
    qzipzniviihqsboqpnmiqzztdipzrdfrvnvl
    lrqqhivrsahnlepqnibgqvzflrinaaueohqbf
    gqqgforczrfnstzhaprqnrpntmhlfusfhoqb
    qonqptatdcpprgghqeouzuluaqnfnepznsp
    zmnrappqhnqnoqqrrfiquzlhe.»


    L'uomo che teneva in mano il documento il cui ultimo paragrafo era formato da questa strana accozzaglia di lettere, dopo averlo riletto attentamente rimase qualche minuto sopra pensiero. Il documento comprendeva un centinaio di righe che non erano neppure divise in parole, e aveva tutta l'aria di essere stato scritto da anni. Il tempo aveva già steso la sua patina giallastra sul foglio di carta spessa, coperto da quei geroglifici.
    Con quale criterio erano state scritte quelle lettere?
    Soltanto quell'uomo avrebbe potuto dirlo. Poiché questi linguaggi cifrati sono come le serrature delle casseforti moderne e si difendono nello stesso modo. Le combinazioni di cui sono suscettibili si contano a miliardi, né basterebbe la vita intera di un calcolatore per trovarle tutte. Occorre la «parola» per aprire la cassaforte; occorre il «numero» per leggere un crittogramma di questo genere. Infatti, come vedremo, il documento doveva sfidare i tentativi più ingegnosi e in circostanze molto gravi.
    L'uomo che aveva riletto il documento era un semplice capitano dei boschi."





    ........ il giro del mondo in 80 giorni .......



    "PHILEAS FOGG E PASSEPARTOUT SI ACCETTANO RECIPROCAMENTE, L'UNO COME PADRONE, L'ALTRO COME DOMESTICO
    Nell'anno 1872, la casa segnata con il numero 7 di Saville Row, Burlington Gardens - nella quale mor Sheridan nel 1814 - era abitata da Phileas Fogg, esq. uno dei membri pi originali e pi in vista del Reform Club di Londra, nonostante il suo apparente proposito di non far nulla che potesse attirare l'attenzione altrui. A uno dei pi grandi oratori che onorano l'Inghilterra, succedeva dunque quel Phileas Fogg, personaggio enigmatico, del quale non si sapeva nulla, tranne ch'era un gran galantuomo e uno dei pi bei gentlemen dell'alta societ inglese. Si diceva che somigliasse a Byron - per la sua testa, perch, quanto ai piedi, non aveva il minimo difetto - ma un Byron con baffi e favoriti, un Byron impassibile, che avrebbe potuto vivere mille anni senza invecchiare."




    Non è solo nei romanzi di Giulio Verne,
    che si scende nelle profondità del mare o che si sale vicino alle stelle;
    anche nella realtà della vita quotidiana si compiono ogni giorno meraviglie strabilianti.
    (Francesco Olgiati)





    .
     
    Top
    .
  2. gheagabry
     
    .

    User deleted






    Giulio Verne, tra viaggio e fantasia
    di Francesco Bizzini

    In pratica un compendio vivente del concetto di viaggio. Quando ancora non si navigava attraverso una tastiera e le cose da sapere partivano quantomeno dal primo passo posto uscendo fuori di casa in direzione della più vicina biblioteca. Un abisso di differenze se paragoniamo l’accessibilità moderna della cultura telematica.

    Ma una stanza impolverata al giovane Jules Verne non bastava, tant’è che divenne da subito una preoccupazione per i genitori che lo videro sparire a undici anni nel tentativo d’imbarcarsi clandestinamente su di un vascello. Una fuga solo rimandata visto che i libri di giurisprudenza (materia che il padre professava aspettandosi che suo figlio facesse altrettanto) presto fecero posto ai libri della Biblioteca Nazionale parigina dove il futuro scrittore macinò chili di carta informandosi su diversi casi scientifici e storici.

    Mattone dopo mattone stava costruendo la propria fantasia, una fantasia che sa di veggenza visto che, oltre ad essere indicato tra i padri della letteratura fantascientifica, azzeccò con assoluta precisione diversi passi avanti dell’uomo del futuro.

    Basti pensare al sottomarino di Ventimila leghe sotto i mari o il razzo-navicella contenuto nel libro Dalla terra alla luna, manoscritto che secondo i suoi biografi fu consegnato nelle mani di un nipote con la promessa di tenere d’occhio il futuro per verificare se le sue previsioni sarebbero state rispettate.

    Previsioni che ovviamente non solo coincisero genericamente: Verne indovinò con esattezza il paese che per primo lancio uno shuttle verso il pianeta luna, il numero degli astronauti impiegati, il mese della missione, il luogo del rientro e la tecnica impiegata, cioè l’ammaraggio. E dulcis in fundo, la zona di partenza della sua navicella fu fantasiosamente ambientata a solo cento chilometri dall’odierna base di Cape Kennedy.

    Il resto si perde nelle pagine di avventure che uniscono in una stretta calorosa l’amore per i viaggi con la passione per la scienza che si tramuta spesso in fantascienza suggellando così una triplice stretta di mano tra l’avventura di un Giro del mondo in ottanta giorni, la traversata oceanica di Una Città galleggiante e la discesa nel ventre del pianeta sulle ali di una pergamena ritrovata in un vecchio libro.

    Una passione trasmessa sul filo della penna, viva anche quando Jules si spense ultrasettantenne oramai cieco e bloccato dalla paralisi. Un esempio che supera il libro, l’uomo e la storicità buttandosi a capofitto nel futuro. Perché qui viaggiare e immaginare sono squisiti sinonimi.

    (il reporter)



    .
     
    Top
    .
1 replies since 9/4/2011, 01:18   642 views
  Share  
.