LIBRI E GIOCHI D'INFANZIA

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  1. Lussy60
     
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    Giochi per bambini


    Mettiti in gioco con… la Matematica

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    Ora la matematica diventa un gioco da ragazzi!

    Grazie a Vannini Editrice che ha progettato in collaborazione con il Centro studi matematita dell’Università degli Studi di Milano il nuovo gioco educativo in scatola “Mettiti in gioco con … la Matematica”.

    Il Centro matematita adotta un approccio informale alla materia, promuovendo nuove soluzioni per la comunicazione e l’apprendimento della disciplina scientifica.

    Il fine principale è quello di riconoscere la matematica nella vita di ogni giorno, rendendola visibile.
    Questo importante obiettivo è riproposto in modo divertente nel gioco in scatola.

    Il gioco, il cui simbolo è proprio un paio di occhiali, richiede il superamento di prove avvincenti e risposte a quesiti sulla materia suddivisi in 5 livelli di difficoltà crescenti in modo che persone con un diverso livello di apprendimento possano giocare insieme (per un totale di 1320 domande).

    Il gioco, che può essere utilizzato a scuola, ma anche per un pomeriggio di sfide appassionanti con gli amici e in famiglia, è stato pensato per i bambini della scuola primaria e il biennio della scuola secondaria.
    Piace a grandi e piccoli, perché arricchito da accattivanti illustrazioni e colori vivaci dalla matita di Andrea Valente.

    La scatola gioco contiene anche un libretto per avvicinare i ragazzi alla matematica, un ulteriore strumento che li porta ad incentivare la capacità di osservazione e ad essere autonomi.

    Il messaggio del gioco è “Sei capace di fare molta più matematica di quanto immagini!”.
    Permette quindi di superare più facilmente la nota diffidenza di alcuni studenti verso questa disciplina.

    “Mettiti in gioco con.. la Matematica” è anche un utile strumento didattico, soprattutto in vista delle prove INVALSI, fonte di preoccupazione per alunni e docenti.
    Le prove INVALSI, infatti richiedono molte capacità: implicano un’attenta lettura del testo, richiedono di trarre informazioni dalle figure, spingono a cogliere le relazioni tra le informazioni fornite, invitano a recuperare informazioni precedentemente acquisite.

    Non tutti gli studenti sono in grado di costruire un legame diretto tra quello che gli viene insegnato teoricamente rispetto a ciò che devono concretamente utilizzare, ma con “Mettiti in gioco con… la Matematica” costruire i nessi diventa un approccio naturale, una logica di consuetudine.

    Il gioco è entrato a far parte anche delle proposte laboratoriali del centro matematita in piccolo e grande formato con un grande tabellone (4x4m) per renderlo ancora più interattivo.

    Il gioco è stato presentato in anteprima in occasione di due manifestazioni italiane molto importanti “Bergamo Scienza” e il Festival della Scienza di Genova in cui ha suscitato molto interesse tra docenti, operatori e famiglie, oltre che tra bambini e ragazzi che per primi hanno avuto occasione di sperimentarlo.


    Come scegliere i videogiochi per bambini



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    1 bambino italiano su 4 gioca anche tre ore al giorno con i videogiochi.

    E' quanto emerge dall'indagine condotta dal Centro Studi Minori e Media di Firenze sul rapporto tra i più piccoli e i videogiochi.

    Intorno all’uso dei videogiochi si sono quindi aperte discussioni sulla loro validità o meno, soprattutto a livello psicologico.

    La realtà virtuale che essi propongono fa bene o male ai più piccoli?

    I videogame incidono anche sull'umore dei ragazzi: chi gioca ammette di cambiare umore a seconda dei risultati ottenuti.

    Ai genitori spetta la scelta dei videogiochi da permettere e vietare.

    L'idea che il computer, o qualsiasi altro dispositivo di gioco, siano in sé anche dei giocattoli è fuorviante. Il computer è uno strumento che fa funzionare dei giocattoli, ma i giocattoli veri e propri sono i giochi che dal computer vengono resi possibili.

    Nei giochi tradizionali, quando un bambino chiede di giocare, spesso il genitore gli chiede "A che cosa?", prima di rispondergli che può farlo.

    Non sempre avviene la stessa cosa quando un bambino chiede di giocare con il computer.

    Nel campo dei giochi tradizionali è relativamente facile orientarsi. C'è l'esperienza e si tratta di giochi facilmente osservabili. Si vede subito a cosa i bambini giocano, è facile intuire la presenza di rischi o di elementi diseducativi, anche in un gioco sconosciuto.

    I videogiochi funzionano diversamente. L'azione è virtuale, non si vede, si svolge dietro il monitor e dentro la mente di chi ci è seduto davanti.

    In queste pagine vengono presentati alcuni strumenti utili ad orientarsi nella scelta dei videogiochi. E' importante che i ragazzi capiscano che scegliere i videogiochi adatti a loro rientra nella giurisdizione dei genitori.


    La confezione del gioco


    Sulla confezione dei giochi dovrebbe essere indicata l'età consigliata per il prodotto.

    Di solito vengono riportati i dati di altri sistemi di classificazione, come il PEGI o l'ESRB, di cui si parla nel paragrafo successivo.

    Già è qualcosa, anche se si tratta di un'indicazione ad affidabilità limitata.

    La confezione dà inoltre molte informazioni sulla natura del gioco.

    Descrizione e immagini sono utili a capire il contenuto. Ancora di più lo è l'impostazione grafica generale. Forse è soprattutto questa che aiuta a capire a quale tipo di pubblico si rivolga il prodotto.

    Attenzione, non a quale fascia d'età, ma proprio a quale tipo di persone. Da come il gioco viene presentato si capisce se sia rivolto a giocatori che cercano emozioni forti, scene raccapriccianti, trame sofisticate...


    Sistemi di classificazione dei videogiochi in base all'età


    Esistono e si possono consultare in rete le classificazioni che indicano per ciascun videogioco l'età a partire dalla quale possono essere consigliati.

    Il PEGI (Pan European Game Information) è sponsorizzato dalla Commissione Europea.

    E' consultabile anche in italiano. Si digita il nome del gioco e vengono visualizzate in maniera concisissima l'età minima consigliata e la natura degli eventuali contenuti inadatti (linguaggio scurrile, contenuti violenti, osceni, ecc.).

    Un altro sistema di classificazione è il sistema ERSB (Entertainment Software Rating Board), che funziona all'incirca allo stesso modo. E' un po' meno severo di PEGI e un po' più preciso (solo un po').

    Il sistema ERSB dà informazioni anche su libri, film ed altre forme di divertimento o intrattenimento, ospita interventi ed opinioni dei visitatori. Purtroppo è consultabile solo in inglese.

    Recensioni di videogiochi
    Il limite dei sistemi di classificazione è che aiutano ad escludere ciò che è inadeguato ma non a scegliere ciò che è più adatto. Sarebbe opportuno invece che i genitori fossero in grado di scegliere i videogiochi in positivo, in base all'utilità educativa che possono avere per i bambini.

    Esistono videogiochi intelligenti, stimolanti, istruttivi, e videogiochi semplicemente stupidi.

    Non abbiamo trovato in Internet siti che recensiscano i videogiochi dal punto di vista dell'educatore, a parte quelli che parlano di giochi didattici.

    Non mancano tuttavia recensioni generali fatte dal punto di vista del giocatore. Parlano degli aspetti tecnici: grafica, musica, impatto emozionale...

    Anche queste possono servire a capire qualcosa di più sul gioco: trama, obbiettivi, azioni richieste per raggiungerli, scenario.

    Le recensioni possono essere cercate con i tradizionali motori di ricerca.

    I siti dei produttori
    I videogiochi più commercializzati hanno quasi tutti un proprio sito ufficiale.

    Dalla descrizione che ne dà il produttore, si può capire a chi è indirizzato il gioco, i suoi contenuti, i messaggi che può dare, le abilità che può stimolare, i rischi che può presentare.

    - Youtube

    Su YouTube si trovano molti trailer (filmati) che mostrano videogiochi in azione. Da questi trailer ci si può fare un'idea dei contenuti del gioco.

    - Siti specializzati

    Siti specializzati danno, oltre le recensioni, anche le "soluzioni" dei giochi. Guidano attraverso il gioco, suggerendo mosse e trucchi per vincere. Questi percorsi guidati offrono panoramiche accurate dei contenuti. Indirettamente danno informazioni non solo sui contenuti inadatti, ma anche sulla presenza di caratteristiche interessanti dal punto di vista educativo.

    Due di questi siti sono Ludus e Next Game.

    - Wikipedia

    Di molti videogiochi si trova la descrizione anche in Wikipedia, specialmente nell'edizione in lingua inglese.

    - Amazon


    Sempre per chi conosce l'inglese, Amazon, negozio online, vende anche videogiochi. Nella scheda del prodotto si trovano recensioni fatte dagli acquirenti, che possono contenere informazioni utili dal punto di vista dell'educatore.
     
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