IL SOGNO........

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted



    La notte è silenziosa e nel suo silenzio
    si nascondono i sogni.
    -Kahlil Gibran-





    IL SOGNO


    "Trova il tempo per sognare,
    è il sentiero che porta alle stelle"


    Ecco finalmente insieme due parole magiche che si potenziano a vicenda: Tempo e Sogno.
    Kronos sviluppa e fa crescere il Sogno che ricambia regalandogli qualità e trasformandolo così in Kairòs. Ed è uno scambio senza fine che alimenta la vita creando la nostra realtà. E rendendola piacevole. Quindi, prima di continuare la domanda è d’obbligo: Sogni? Quanto tempo dedichi ai tuoi sogni? Perché troppo spesso, quando non hai un buon rapporto con Kronos, sei portato a concentrare la tua attenzione sulle cose che il mondo dichiara prioritarie, sul quotidiano scorrere di una vita che faticosamente fa capolino tra ostacoli, rabbie, lavoro, problemi. E finisci col dare credito al pensiero comune che ritiene velleitario ed inutile il sognare. “La realtà è altra cosa …. il mondo va avanti perché c’è chi come noi sta con i piedi per terra e pensa a lavorare.. devi essere concreto….i sogni sono il passatempo degli illusi…” Fermati. Togli l’audio alla tua vita, elimina questo fastidioso e pericolosissimo brusìo di fondo che accompagna le tue giornate e rifletti su quello che sto per dirti.
    Ogni cosa, ogni attimo, ogni possibilità, ogni evento della tua vita, della vita di tutti noi, è lì perché lo abbiamo prima sognato. Magari per un solo istante, ma lo abbiamo fatto. Sognare è l’attività più utile e produttiva che un uomo possa fare. Non è un caso se tutti i grandi pensatori, filosofi, poeti, scienziati, mistici di tutti i tempi siano concordi sull’importanza del sogno. E non soltanto per il gusto di esaltarne la bellezza, ma riconoscendone la concretezza. Sembra un ossimoro? Assolutamente no.
    Prendiamo Shakespeare. Il grande poeta e drammaturgo inglese alla fine del 1500 già diceva che “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni“. Ci sono voluti circa 500 anni per dimostrare la “verità scientifica” di questa frase che da Einstein in poi, e con lo sviluppo della fisica quantica, ha trovato la sua spiegazione. Pensiero, sogno, realtà sono energia, sono costituiti dagli stessi “mattoncini”, i quanta, e regolati dalle leggi della fisica. Sognare, immaginare, scoprire e disegnare con la fantasia una realtà fatta di cose, eventi, persone, azioni, emozioni, significa attivare un processo di costruzione, mettere in moto quello che con altro linguaggio si chiama “Legge di Attrazione”. Significa correlare la mente e l’universo... già San Francesco diceva che “pensiero e linguaggio sono la profezia della vita”. ..E cent’anni fa Napoleon Hill, il padre della filosofia del successo, diceva “abbi cara la tua visione e i tuoi sogni poiché sono i figli della tua anima, impronte indelebili del tuo successo finale” aprendo la strada al moderno management dell’eccellenza...Walt Disney, d’altronde, diceva “se puoi sognarlo, puoi farlo” e la sua metodologia lavorativa, fondata su tre modi di agire distinti di cui il primo è sempre il sogno, è considerata una strategia di eccellenza.
    Per restare in tema di sognatori e fiabe, cent’anni fa Lewis Carrol faceva dire alla Regina, in Alice nel paese delle meraviglie:
    “…Quando avevo la tua età io mi allenavo per lo meno mezz’ora al giorno, subito dopo la colazione del mattino, mi sforzavo di immaginare cinque o sei cose incredibili che avrebbero potuto incrociare il mio cammino, e oggi vedo che la maggior parte delle cose che ho immaginato si sono trasformate in realtà, compreso il fatto che sono divenuta regina proprio per questo.”
    Infine, ma solo per mettere a tacere quella vocina interna che ti confonde le idee accusandoti di pigrizia, solo un paio di lustri fa il sociologo Domenico De Masi ha elaborato il concetto di “ozio creativo”, riprendendo il pensiero degli antichi romani che nel dolce far niente, nel tempo dedicato al fantasticare senza impegno vedevano lo strumento per aprirsi alla dimensione creativa.
    E’ vero, sognare non ti garantisce il successo, perché i sogni non si realizzano da soli, ci vuole impegno, dedizione, passione. E, forse, potresti non farcela, potresti vivere una vita intera senza riuscire a realizzare ciò che vuoi. E’ un’ipotesi. Ma senza di essi hai l’assoluta certezza di non poter mai avere ciò che vuoi. E’ una condanna.
    Vivere senza sogni è molto peggio che vivere di sogni perciò …. riprendi a sognare e cerca il tuo sentiero che ti porta alle stelle!
    Diana Negri



    "Io ho disteso i miei sogni sotto ai tuoi piedi.
    Cammina dolcemente, perché tu cammini sui miei sogni."
    -William Butler Yeats-



    Buddha paragonò i mondi interiori ed esteriori ai sogni perché in essi non c'è niente di duraturo. Tutti i fenomeni mentali e fisici appaiono, cambiano e poi scompaiono. L'umore, l'istruzione, l'educazione e l'ambiente danno colore alla nostra visione. Inoltre noi sperimentiamo solo le vibrazioni che i nostri sensi possono cogliere e quindi non percepiamo le cose come sono. Per esempio, se siamo felici tutto ci sembra bello e gradevole, ed in stati di infelicità tutto diventa terribile e difficile. La nostra percezione è quindi determinata sia da condizioni esterne sia da stati della mente che cambiano...C'è una certa saggezza nella condizione di sogno perché in questa noi siamo più consapevoli della natura irreale delle cose. La facilita' con la quale in un sogno guadagniamo o perdiamo un milione di dollari o siamo in grado di viaggiare ovunque, ci mostra veramente una profonda saggezza circa la comprensione della natura della mente.





    "Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni."
    (E. Roosvelt)



    ...nella mitologia....



    La forma più particolare di sogno è descritta come un personaggio capace di penetrare nella mente del dormiente per comunicargli il proprio messaggio. Molti dei sogni descritti da Omero sono di questo tipo. Il sogno stesso diviene un personaggio vero e proprio; normalmente esso è rappresentato da un giovane dotato di ali e di un corno, tramite il quale versa i sogni nelle menti degli uomini addormentati.
    Esiodo indica che i sogni erano figli della Notte. L'idea di una divinità specifica dei sogni chiamata Morfeo è più tarda e viene generalmente attribuita ad Ovidio, che nelle sue Metamorfosi diede un nome ai tre figli di Ipno, il sonno: Morfeo, Phobetor (Fobetore) e Phantasos (Fantaso). Nell'Iliade e nell'Odissea, infatti, troviamo invece un'altra divinità, Oniro, che riassume in sé le caratteristiche di tutte le altre. Morfeo, nelle sue apparizioni notturne, prendeva le forme delle persone o delle cose sognate. Egli quando inviava sogni popolati da forme umane portava sempre con sé un mazzo di papaveri con cui, sfiorando le palpebre dei dormienti, donava loro realistiche illusioni. Gli altri due quelli con animali (Fobetore) e paesaggi, case, oggetti inanimati (Fantaso). Spesso era rappresentato nell'atto di abbracciare il padre, Sonno.





    Il sogno è tutto quello che vorresti di buono oltre alla realtà che disegni tu.
    Il sogno è quando ti brillano gli occhi al solo pensiero che le tue idee possano superare i confini della vita e diventare verità....Il sogno è cuore, è vita...Il sogno è la base di oggi per un castello che vuoi costruire domani....Il sogno è grande o piccolo: l'importante è che sia tuo....Il sogno è lacrima, quando sai che è impossibile; ma il sogno è credere all'impossibile....Il sogno è tenersi per mano e crearsi il proprio mondo....Il sogno è lasciare le mani e capire di essere vicini...Il sogno è guardare oltre le stelle e vedere tutti quelli che sognano....Il sogno è crederci sempre. È chiudere gli occhi e immaginare accanto a sé un angelo, le sue mani, una sua carezza...Il sogno è forza d'animo per aver creduto davvero alla magia. Io l'ho capito stasera, guardando tutti i miei sogni, là. Per me e per il mondo. Per tutti quelli tristi che non sorridono più. Per tutti quelli a cui manca l'amore. Per quelli che hanno il coraggio di alzare le braccia e di arrendersi. Perché solo loro avranno vinto per sempre... sognando...





    .......poesia e sogno......


    Tu vedi cose che esistono e ti chiedi: perchè?
    Io sogno cose mai esistite e mi chiedo: perchè no?



    Stesa sul letto in un pomeriggio piovoso di settembre mi ritrovai a fissare per lungo tempo, quasi rapita dall'istante infinito, il cadere di gocce lungo il tronco di un grande albero posto innanzi ai miei occhi, oltre il vetro della finestra...Lo sguardo esitò a lungo su di un punto della corteccia levigata e pallida, ma lucida al contempo; le gocce, si susseguivano costantemente: una al secondo, svincolate dallo scrosciar della pioggia, ora più intenso, ora meno. Mi chiesi il perché di quella cadenza misurata, indipendente dalla quantità d'acqua rilasciata dalle nubi...Passò del tempo, io sempre lì ad osservare quel gocciolare e il suo tempo, sempre quello...All'improvviso accadde qualcosa che oserei chiamare l'imprevisto o meglio l'ancora sconosciuto, almeno per me, il non conosciuto che mi permise di conoscere...Un soffio di vento scosse la fronda e, subito, solo in quel punto a lungo studiato assistetti ad una piccola cascatella d'acqua che si riversò tutto a un tratto sulla corteccia. Il vento scosse anche un ramo dell'albero e m'accorsi che dietro alle sue foglie se ne celava un altro, più piccolo ma solido a forma di mezzaluna e posto proprio al di sopra del mio osservare, abbastanza incavato da riempirsi d'acqua per poi rilasciarla secondo la legge del troppo pieno in un moto costante e armonico.
    Grazie alla forza del vento, in un batter d'ali quel piccolo ventre si sgravò e io potei comprendere la metafora che muoveva la mia immaginazione, circa la raffigurazione dell'energia artistica in rapporto con l'uomo, come goccia sul tronco di un albero, là dove la goccia è il quantum di potenza artistica e il tronco lo spirito, l'anima, la mente, la vita, l'essere di ogni uomo.
    Entrando appieno nella culla della metafora, permango nella consapevolezza che tutti noi siamo punti della corteccia di uno stesso albero, nutriti costantemente da energia artistica che stilliamo nel nostro vivere, dal primo giorno all'ultimo...Creiamo inconsapevoli di creare, poetiamo inconsapevoli di poetare, artisti comuni nel consueto affaccendarci quotidiano. Poi, per qualcuno muta qualcosa.
    In un punto della corteccia ecco cadere una cascatella d'acqua, non sappiamo per quale grazia e perché quel soffio di vento si sia inserito come un accidente proprio in quel momento a far sì che un surplus di energia andasse a concentrarsi proprio là...Ecco allora che alcuni, molti nelle moltitudini, da artigiani della vita si trasformino in artisti, poeti della vita, capaci di recuperare da un lato la res amissa, la cosa perduta, e dall'altro di varcare nuovamente la soglia di quella casa vissuta
    che è in noi e che ospita nostro malgrado l'inconoscibile e l'indicibile umano...Accade così che l'inconoscibile divenga immagine e che l'indicibile divenga parola, quella parola celata, perduta o dimenticata che sta nel dialogo tra essere e essere....Ora il sogno dà voce all'immagine e la poesia rende onore alle parole, quelle vere piccole tessere che svelano nel linguaggio la dimora dell'esistenza, quelle parole in grado di lenire ogni contrasto e di armonizzare quel mondo apparentemente privo di senso che ci circonda.
    Poesia e sogno quali regni del simbolo.. attraverso una sorta di espressione metaforica pronta a ridefinire i connotati della parola vita, quella vita che di continuo fluisce e qualche volta chiede testimonianza, in veglia come in sonno, poiché siamo esistenze che di continuo conosciamo e sogniamo la realtà...Ogni volta che, seppur inconsapevoli, ci immergiamo in un sogno, raggiungiamo la porta della casa vissuta, sempre impugnamo il battente ma raramente ci ricordiamo di avere varcato la soglia, quel limine tra veglia e sonno, sonno e sogno, dentro e fuori, di cui il poeta è il custode, ove poesia/ sogno/ vita tornano a unirsi senza residui, al di là di ogni giudizio, compenetrandosi e fondendosi in un atto comunicativo.
    Poesia e sogno si prefiggono la stessa meta e la raggiungono, seppur con peculiarità espressive differenti...Entrambi fondano la loro potente fecondità sulla capacità di comprimere in un punto momento un istante particolare, caratteristico sempre di un insieme molto più ampio, esaltandone la profondità, il significato, l'ethos e la complessità, mettendo in contatto immagini lontane/ senza fili, pronte a spezzare la rigida dicotomia in cui siamo soliti considerare sogno e logica, veglia e sonno, giorno e notte, vita e morte.
    -Cecilia Manfredi-





    "I sogni sono illustrazioni dal libro che la tua anima sta scrivendo su di te."
    (A. Drew)



    .......frasi sparse........



    Tutti i grandi uomini sono dei sognatori. Vedono cose nella leggera foschia primaverile, o nel fuoco rosso della sera d’un lungo inverno.. Alcuni di noi lasciano morire questi grandi sogni, ma altri li nutrono e li proteggono; abbiatene cura nei giorni brutti affinchè portino il sole e la luce che viene sempre a chi spera col cuore che i propri sogni si avverino.
    -Woodrow Wilson-

    Le uniche cose che ti appartengono davvero sono i tuoi sogni e la libera volontà di vivere la vita
    nel modo in cui desideri farlo. Tutto il resto lo prendiamo soltanto in prestito.
    -Sergio Bambarén-


    “Al calar della notte , mentre il mondo tace, dopo una lunga giornata di mille perchè, ecco che cerco la quiete…Avvolta tra queste lenzuola lascio che la mia mente si liberi dei fantasmi del dì e che ritrovi rifugio nei sogni, nel loro mondo dorato e incantato dove niente è impossibile…Lì riesco persino a volare e, leggera come una rondine, vago da un luogo all’altro in cerca della felicità.”
    (Laura P.)


    Lasciami andare a vedere il sogno, la velocità, il miracolo, non fermarmi con uno sguardo triste. Questa notte lasciami vivere laggiù sull’orlo del mondo, solo questa notte poi tornerò.
    -Alessandro Baricco, da “Questa storia”-


    Dicono che c’è un tempo per seminare
    e uno più lungo per aspettare
    io dico che c’era un tempo sognato
    che bisognava sognare.
    -Ivano Fossati, da “C’è tempo”-





    ...una poesia....



    Non respingere i sogni perché sono sogni.
    Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce.
    La realtà è un sogno. Se sogniamo che la pietra è pietra, questo è la pietra.
    Ciò che scorre nei fiumi non è acqua, è un sognare, l’acqua, cristallina.
    La realtà traveste il sogno, e dice: “Io sono il sole, i cieli, l’amore”.
    Ma mai si dilegua, mai passa, se fingiamo di credere che è più che un sogno.
    E viviamo sognandola.
    Sognare è il mezzo che l’anima ha perché non le fugga mai
    ciò che fuggirebbe se smettessimo
    di sognare che è realtà ciò che non esiste.
    Muore solo un amore che ha smesso di essere sognato
    fatto materia e che si cerca sulla terra
    Pedro Salinas



    Solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi,
    e’ da sempre cosi’ e cosi’ sara’ per sempre.
    John Keating, da “L’Attimo fuggente”





    .
     
    Top
    .
  2. gheagabry
     
    .

    User deleted



    "Si, è vero, io stesso sono vittima di sogni svaniti, di speranze rovinate, ma nonostantre tutto oggi voglio concludere dicendo che io ho ancora dei sogni, perchè so che nella vita non bisogna mai cedere.
    Se perdete la speranza, in un modo o nell'altro, perderete quella vitalità che rende degna la vita, perderete quel coraggio di essere voi stessi, quella qualità che vi fa continuare nonostante tutto.
    Ecco perchè io ho ancora un sogno..."
    (Marting Luther King)


     
    Top
    .
  3. gheagabry
     
    .

    User deleted




    I sogni più veri sono quelli che non hanno forma e spazio,
    quelli in fondo al cuore, che non si possono raccontare, disegnare,
    scrivere ma bensì sono quelli che una volta avverati sanno rendere felice le persone.




    .


    Un sogno d'ombra è l'uomo.
    (Pindaro)

     
    Top
    .
  4. gheagabry
     
    .

    User deleted




    Dormo
    ma cuore e mente
    sono inquieti
    poi
    come balsamo
    arriva il sogno
    e una luce
    calda
    avvolgente
    mi accoglie
    come nuvola
    morbida
    mi protegge
    mi fa sperare
    dissolve
    ogni nebbia
    ogni confuso pensiero...



    dal web
     
    Top
    .
  5. gheagabry
     
    .

    User deleted




    Questo film lo dedichiamo ai folli.
    Agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane,a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
    Costoro non amano le regole, specie i regolamenti e non hanno alcun rispetto per lo status quo.
    Potete citarli, essere in disaccordo con loro;
    potete glorificarli o denigrarli ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli,
    perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità.
    E mentre qualcuno potrebbe definirli folli noi ne vediamo il genio;
    perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo
    lo cambiano davvero.
    (Dario Fo per Spot Apple)




    .
     
    Top
    .
  6. gheagabry
     
    .

    User deleted



    A tutti noi serve un sogno dove rifugiarci, un posto lontano nel nostro cuore dove troviamo ciò che ci è negato...dove l'illusione diventa speranza e dove siamo capaci di tutto.
    (anonimo)



    .
     
    Top
    .
  7. gheagabry
     
    .

    User deleted




    "Tutto ciò che è o che è stato è nato da un sogno"



    .
     
    Top
    .
  8. gheagabry
     
    .

    User deleted



    Ogni raggio dell'alba prenda per mano i tuoi sogni notturni,i più belli,e li conduca nella realtà.



    .
     
    Top
    .
  9. gheagabry
     
    .

    User deleted



    RIFLESSIONI


    ... IL TEMPO E I SOGNI ...
    … “Se un giorno doveste trovarvi di fronte ad un dilemma di questo tipo, cosa scegliereste?” Gli studenti si guardarono a lungo negli occhi cercando di capire dove la parabola del ragionamento del professore potesse parlare. Quel docente era riconosciuto da tutti essere un genio nel suo campo; le traiettorie dei suoi ragionamenti spesso portavano al paradosso, allo stallo della mente tanto erano contorti. Eppure quella volta illuminò la vita di quei studenti con un quesito che sarebbe di fatto riecheggiato nelle loro menti per sempre … dopo che il brusio causato dalla curiosità per quell’incipit appena accennato, il professore, tirando su gli occhiali sul naso col gesto del suo dito medio, pronunciò finalmente l’amletico dilemma: “Se voi poteste, vi piacerebbe possedere una macchina del tempo, oppure una macchina dei sogni?”… strano il quesito, ma ricco di molteplici implicazioni. Era più importante avere una macchina grazie alla quale poter cavalcare attraverso il tempo, dominandone gli accadimenti, oppure possedere una macchina grazie alla quale poter in continuazione produrre sogni e quindi sognare e vivere nell’estasi della fantasia?” Spazio e tempo, emozioni e fantasia si alternavano in quelle riflessioni; la classe era piombata nel più totale silenzio e nessuno riusciva ad argomentare, a proporre un ragionamento significativo. Gli scontenti della propria vita vissuta, e i freddi razionali con quel quesito vedevano messe a nudo le loro peculiarità. Mentre per i primi era fondamentale poter ripercorrere il tempo per non commettere più errori; gli altri erano attratti da quella sfera mai visitata dell’irrazionalità, del fantasia. Quanto quel questito avesse spostato la profondità della personale percezione venne fuori nei giorni, nei mesi, negli anni successivi. Alfine finì quell’anno scolastico senza che nessuno avesse avuto modo di riparlare di quel quesito … e l’insegnante andò via senza ascoltare le loro impressioni. Ancora oggi rifletto su quella domanda … avere una macchina del tempo consentirebbe di avere sempre una seconda possibilità alle scelte; certo sarebbe bello da un lato, ma toglierebbe alla vita vissuta tutta la sua naturalezza, toglierebbe l’errore che è parte fondamentale nell’esistenza di ogni uomo; avere invece la macchina dei sogni, ci donerebbe fantasia in quantità, ma al tempo stesso ci toglierebbe la meraviglia e lo stupore per l’inaspettato … Credo che non vorrei nessuna delle due macchine, perché entrambe toglierebbero il sale della nostra esistenza, che risiede nella capacità di sbagliare e in quella di stupirci … la vita è bella così com’è e nessuna macchna potrà mai sostituirsi alla sua imprevedibiltà … Buona giornata … Vi abbraccio fortissimo … .
    (Claudio)



    Il colore dei sogni

    Pitto con sfumate
    tinte d'anima
    i sogni
    del mio destino.
    Variopinti desideri
    spremuti
    su tavolozza fiorita
    del mio domani.
    Li coloro
    con tinte d'allegria
    vivaci come l'arcobaleno
    in mezzo alla tempesta.
    E ancora ascolto l'emozioni
    nella città grigia
    ove tutto par esser
    scolorita tristezza.
    Non m'arrendo
    a questo deprimente avvenire
    che vuol rubarmi i sogni
    per oscurarmi il cuore.


    (Altramusa)



    -
     
    Top
    .
  10. gheagabry
     
    .

    User deleted



    ... LA NONNINA RACCONTA ...
    … La sedia a dondolo cigola accompagnando con la sua ripetitiva nenia le parole che la nonna lascia liberarsi in quell’aria fresca di quella serata estiva alla luce delle stele. I nipotini, avvinghiati in un abbraccio collettivo sono rapiti dai grandi occhi dell’anziana nonnina; una cicala ci ricorda della natura intorno a noi mentre di lontano si sento i fragori della serata del paesino li vicino … brividi percorrono la schiena dei giovani ragazzi seduti intorno alla nonna; la sua sedia a dondolo cigola sempre più frequentemente mentre la luna sorniona ci carezza col suo raggio carico di tenera dolcezza … Amici miei, buon risveglio … Vi abbraccio fortissimo … e, ovviamente, Buona Estate a tutti ….
    (Claudio)



    Solo un sogno cullato saprà dipingere la grigia realtà;
    Solo una realtà di colori, saprà ridarti la voglia di vivere;
    Pertanto vivi sognando e sogna vivendo
    è questo il segreto della vita.
    Cerca il tuo sogno è tra le sue braccia la vita;
    Chiama il tuo sogno nella sua luce il tuo stabile sorriso.
    Vivi il tuo sogno tra i suoi sentieri alberati gli anni creduti persi:
    Apri le ali dei tuoi sogni,
    la realtà non conta il vero,
    essa è ammantata dal grigiore voluto da chi ci vuole figli scaltri
    e tu ne aggirerai l’inganno
    immergendoti nel sogno di una vita;
    Sogna quando l’anima ha sete di speranza;
    Sogna e nel grigiore del vivere tu coglierai i colori;
    Il sogno è quell’aquilone che non ha mai teso al cielo;
    Il sogno è quel sorriso che non mai stretto al cuore;
    Il sogno è quella stella non hai mai osato sfiorare:
    Sogna e di quel sogno alimenterai la tua vita.
    Lascerai che il suo scorrere come limpido ruscello ti trascini in un vortice di inusuali piaceri,
    e quando cullata dal suo dondolare ti sentirai attraversare dal suo dolce canto,
    ti concederai pienamente al suo vibrare,
    ed in quel sentire tu ascolterai la tua più grande emozione.
    Sogna e nel volo tu ritroverai il sentiero di luce che a te è riservato.

    Sognerò! - Disse la sirena alla luna.
    E di questo sogno che ora stringo al petto farò sentiero per i miei giorni avvenire.

    Piccola sirena non conta cosa nei farai dei sogni, in essi c’è la preziosità dell’istante e di quell’istante dovrai cogliere l’essenza, al domani non rivolgere pensiero, perché al domani sempre e solo chiederai di offrirti altri sogni.
    La sirena cullava il suo sogno e nei suoi occhi di luce si sentiva trasportare lontana in mondi incantati e pieni di stelle, unguento miracoloso per il suo cuore afflitto ed affamato di felicità.
    - Luna ma se il sogno non diverrà realtà, di cosa allora potrà avere certezza il mio cuore?

    Piccola sirena ma il cuore non ha fame di certezze, le certezze sono la zavorra dell’anima, voli libero il tuo sentimento di domani, e nel cielo dei cieli esso si staglierà come stella luminosa, stanne certa. Vivi il tuo sogno con pienezza senza preoccuparti del domani.
    Hai ragione luna, vivrò questo meraviglioso sogno come fosse l’ultimo, o forse è il primo? A dire il vero non lo so neanche io, sapresti dirmi tu dall’alto della tua saggezza, se esso è il mio primo sogno o forse l’ultimo?
    Non importa, ne che esso sia il primo e neppure che sia l’ultimo, ad una sola cosa ora dovrai guardare al sogno che culli tra le braccia, questo solo importa.

    - Luna sei bella, io vorrei camminare sino a te ma non possiedo gambe, anelo raggiungerti sentendo il vivere sotto la pianta dei piedi.
    Piccola sirena sogna i tuoi piedi e vienimi incontro, sarò ad attenderti tra la porta che divide il sogno dalla realtà, è quello il punto in cui mi è concesso di abbracciarvi, ma dovrai giungerci con i tuoi piedi.
    La sirena chiuse gli occhi ed incominciò a sognare e vide se stessa alzarsi da quello scoglio dove era arenata da troppo tempo, ora era davvero felice in quel sogno possedeva i piedi, ed ora poteva raggiungere la sua luna.
    Per un attimo però fu tentata di riaprire gli occhi e si ritrovò di nuovo seduta sullo scoglio, e la voce premurosa della luna disse:

    Cara continua a tenere gli occhi chiusi, questo sogno non vuole che tu veda, lasciati trasportare dalle emozioni e dal sentire che ti suggerirà la pianta del tuo piede.
    La sirena stringendo al petto il suo sogno, prese a camminare nel sentiero alberato di un vivere di luce e guidata dal proprio sentire raggiunse una porta, il varco era aperto e la luna lì ad attenderla:
    Entra cara eri attesa, ora puoi anche aprire gli occhi.
    La piccola sirena aprì gli occhi e si trovò immersa in un vivere fatto di luce e sogni. -Dove sono Luna?
    Sei nel mondo della luce, solo attraverso un sogno davvero amato e cullato è possibile accedere a questo vivere.
    La sirena fece per guardare al sogno che aveva stretto tra le braccia sino ad un istante prima, non trovandolo più. Fu allora che chiese alla luna .
    Luna è il mio sogno? Lo avevo stretto coccolato e nutrito per tutto il cammino, dov’è ora?

    Cara il tuo sogno è la tua vita, accarezzerai sogni, avrai visioni, vedrai centauri chiederti amore e cavalcherai unicorni per raggiungere le stelle e il sole, ma niente di estraneo potrà mai avere accesso nella tua sacra dimora, ogni sogno è strada per il vivere di luce a cui ogni cuore è destinato. Quel sogno è qui tra la miriade di sogni che hai cullato nella tua esistenza. Cercalo ormai appartiene alla tua vita.
    La piccola sirena guardò con emozione ai suoi sogni creduti persi, ritrovandoli tutti vivi e colmi di una grande luce, ed in quel mondo dorato fatto di profumi magia e sentieri sempre nuovi e colorati, la sirena dimenticò il suo mare di lacrime e visse il vivere per come era giusto viverlo, nel sorriso e nella gioia di un unico grande sogno, la vita.

    (Favola tratta dal libro: LE FAVOLE DELL’ANIMA)




    .
     
    Top
    .
  11. gheagabry
     
    .

    User deleted




    ... RACCONTI STRAMBI ...
    … In questi giorni di meritata vacanza spesso la nostra mente è lasciata libera di volteggiare e seguire traiettorie del tutto particolari, uniche. E’ come se dopo tanto stress, tanti ragionamenti e strutture rigide nelle quali la mente è costretta nel corso della vita di tutti i giorni, essa si adagi su una bellissima amaca e, rilassandosi, inizi a volare a lasciarsi andare. Le sue ali sono pensieri leggeri, il vento che la sospinge è il desiderio di sognare e la rotta che essa segue è il desiderio, è il bisogno di librarsi, volteggiare negli ampi spazi che la mente, libera dai vincoli della razionalità, sa creare e mostrare. Sguardo fisso verso l’orizzonte mentre la mente è libera di volare, di cercare e provare quelle emozioni che rendono unici e irripetibili quegli attimi di assoluta gioia. Vi faccio dono questa mattina di un racconto trovato sul web; strano, particolare, forse senza un senso, o forse ricca di nascoste e leggere carezze … spero vi piaccia … Vi abbraccio fortissimo … e, ovviamente, Buona Estate a tutti ….
    (Claudio)



    ... L'ISOLA DELLE BOTTIGLIE ...

    Sognando ho attraversato mari in burrasca. Sognando ho visto delfini e uccelli del mare danzare assieme. Sognando ho visto la terra, un'isola. Sognando la tartaruga gigante era pronta ad accoglierti per poi raccontarti la storia di quella terra che in verità era un'isola.

    Alla tartaruga non sembrava vero che tu fossi li con lei, tu e non qualcun altro aspettava te ed aveva un compito importante una..la storia di quell'isola.

    Quest'isola non si trova nelle cartine perchè lei si mostra al mondo per poche ore, all'aurora e si chiama isola delle bottiglie. Ogni bottiglia conteneva un messaggio per lo più speranze. Ora dei compiti da assolvere se in mare vuoi di nuovo andare. Devi raccontare di quest'isola, devi raccogliere tutte le bottiglie lanciate dalle navi e sistemarle portando loro rispetto perchè a togliere il tappo ne esce un messaggio di un amato, di un disperato, di un saluto, di una fine, e di un grazie, di un buon cuore, perchè dentro ogni foglio e ogni riga c'è la mano di un uomo. Dopo averle sistemate prendine una ed è ora tuo dovere ascoltare le parole e dar fine a quel disegno di speranza.

    Scelsi la bottiglia e lessi:"io non so se questo messaggio serà letto come io feci, ma spero per quanto strano io sia che questa richiesta venga ascoltata". "Ho sentito molte storie e altrettanti finali, ho sentito storie di amanti ingiustamente separati, di uomini che hanno perso qualcosa a volte la parola a volte il senno. Ho sentito molti finali ma nessun inizio. Inizio è inizio la prima nota di un canto d'amor, è inizio la decisione di partire, è inizio la prima parola di una poesia, è inizio il primo pensiero per una grande opera, è inizio il primo bacio di una mamma al mattino, è inizio il primo passo per una corsa, è inizio il primo esempio, è inizio il primo aiuto, è inizio il primo giorno dell'anno. Per me caro mio lettore è inizio dare forza al tuo primo pensiero, quello più grande, inizio è per me ora dirti vai comincia e ricomincia, è inizio la prima orma lasciata sulla sabbia e poi tutte le altre fino a qui, è per me inizio dirti che oggi hai trovato la tua prima spalla come successe a me per dirmi parti non aver paura io sono affianco a te." "Ora prima di partire prendi la mia bottiglia e lasciane una tua con il tuo primo inizio...caro mio lettore..." Prendi e lascia ma non dimenticare il tuo inizio.

    Cosa ho voluto dire con questa insensata storia venuta fuori da qualche macaco posto del mio cervello! Io avevo voglia di scrivere questa storiella. Ora penso...basta mete o arrivi, quale è il mio inizio? Proprio non lo so, forse questa storiella che anche io dovevo raccontare e consegnare con rispetto il messaggio con la domanda ma quale è il tuo inizio?

    Vi auguro di avere tanti inizi di prime partenze o arrivi per non smettere di sognare anche se qualche bottiglia è caduta a mare.

    Vi auguro una buona vita.


    (Dal Web)





    .
     
    Top
    .
  12. gheagabry
     
    .

    User deleted





    Quel posto cambia e si muove. Come il vento, come le nuvole.

    Come le tracce del cuore, non c'è sosta in quel luogo.

    Quel luogo è così distante da essere troppo lontano.


    Le mani della gente non lo raggiungono, così viene soltanto venerato.


    Quel luogo è un nobile signore, che non incontra mai nessuno.


    Con i cambiamenti, noi perderemo quel luogo così nobile.


    Non tutti lo desiderano. Però non saremo mai tristi.


    Sempre, questo è sempre lo stesso luogo. Molto lontano.


    Quel luogo è sepolto da tanta neve. Come un castello in rovina.

    Come un'ombra, la figura viene proiettata lontano.






    dal web
     
    Top
    .
  13. gheagabry
     
    .

    User deleted





    L' Isola che non c'è - La Fantasia



    La nostra “Isola che non c’è”, il nostro personale mondo perfetto, l’iperuranio a cui aspiriamo, oppure conosciuta come: fantasia.
    Cos’è la fantasia? La fantasia io la chiamo spesso “compagna di vita”, perché è quella condizione mentale in cui il nostro “io” fanciullo è stato coccolato, è quello schermo onirico che ci protegge dai pugnali di raziocinio della vita, è quel rifugio cui tutti bramiamo che d’adulti ci sfugge; la fantasia crescendo ci appare troppo puerile e sciocca e l’abbandoniamo prematuramente, si, perché non si è mai troppo grandi per spogliarci dalla fantasia.
    “La fantasia è un posto dove ci piove dentro” diceva Italo Calvino, “chi è normale non ha molta fantasia” aggiungeva Edoardo Bennato, “la coerenza è l’ultimo rifugio delle persone prive d’immaginazione” asseriva Oscar Wilde, ogni grande letterato – poeta – fisico si è espresso su questa “genialità” della mente umana, e tutti la esaltano e la rendono indispensabile per l’uomo, si, perché la fantasia è un precursore di ogni grande progetto, inventiva, opere e tant’altro, e ne abbiamo un vitale bisogno.
    Se solo chiudessimo gli occhi, e tornassimo in quei magici momenti della nostra età fanciullesca, ricorderete come la nostra fantasia lavorava come una macchina industriale nel nostro laboratorio d’emozioni (cervello) ancora incontaminato, e sicuramente menzionerete come ci sentivamo pronti ad affrontare il tiranno più inquietante di questo mondo, di volare come superman o di combattere con Capitan Uncino, e tutto ciò, ci rendeva felice; una felicità fallace, direte! Forse si, ma chi ha mai detto che la felicità dev’essere per forza radicata negli insipidi e crudi terreni di questo mondo?
    Ognuno di noi ha i suoi “sogni” che custodisce nello scrigno dei propri desideri, uno scrigno lastricato dai veli della fantasia, che rendono magico un posto che in realtà non esiste ma che è dentro di noi, sembra il "Paradosso di Russel", ma non è così, perché la fantasia siamo noi a plasmarla dentro di noi, sono i pastelli della nostra vita che ci permettono di colorare questo mondo in bianco e nero, decidere le sfumature, le ombre, i riflessi e tutto quello che ci occorre per renderlo sfavillante.
    La nostra “Isola che non c’è”, in cui come nel film di “Hook”, (ove c’è un Peter Pan invecchiato), dobbiamo tornar a visitare, e se l’adulta età ha giocato brutti scherzi dobbiamo scrollarci via di dosso la polvere del mondo e inondarci della polvere magica di “Campanellino”, polvere che ci farà essere felici e d’un tratto i nostri piedi si solleveranno da terra e cominceremo a volare:

    “Seconda stella a destra
    questo è il cammino,
    e poi dritto fino al mattino
    poi la strada la trovi da te,
    porta all'isola che non c'è.”
    (E.Bennato)

    Si, dobbiamo tornare a volare, anche se ci siamo dimenticati come si fa, la nostra “Isola” ci aspetta, perché non si è mai troppo vecchi o stanchi per tornarci, la vera vecchiaia è l’uomo che si svuota di questo nettare puro e lucente: la fantasia.
    Torniamo a sognare, a sfiorare la luna con un dito, a camminare ad un palmo da terra, a quel punto l' abbiamo trovata la nostra Isola che non c’è.

    Ispy, dal web






    Quali che siano i vostri sogni, quali che siano le vostre possibilità...
    cominciate. Nell'audacia c'è genio, forza e magia.”
    -Goethe-





    .
     
    Top
    .
  14. gheagabry
     
    .

    User deleted




    sognare-amore



    ,
    .Il sogno è tutto quello che vorresti di buono oltre alla realtà che disegni tu. Il sogno è quando ti brillano gli occhi al solo pensiero che le tue idee possano superare i confini della vita e diventare verità. Il sogno è cuore, è vita. Il sogno è la base di oggi per un castello che vuoi costruire domani. Il sogno è grande o piccolo: l'importante è che sia tuo. Il sogno è lacrima, quando sai che è impossibile; ma il sogno è credere all'impossibile. Il sogno è tenersi per mano e crearsi il proprio mondo. Il sogno è lasciare le mani e capire di essere vicini. Il sogno è guardare oltre le stelle e vedere tutti quelli che sognano. Il sogno è crederci sempre. È chiudere gli occhi e immaginare accanto a sé un angelo, le sue mani, una sua carezza. Il sogno è forza d'animo per aver creduto davvero alla magia. Io l'ho capito stasera, guardando tutti i miei sogni, là. Per me e per il mondo. Per tutti quelli tristi che non sorridono più. Per tutti quelli a cui manca l'amore. Per quelli che hanno il coraggio di alzare le braccia e di arrendersi. Perché solo loro avranno vinto per sempre... sognando.




    .
     
    Top
    .
  15. gheagabry
     
    .

    User deleted




    Sono l'unico uomo sulla terra e forse non c'è terra né uomo.
    Forse un dio m'inganna.
    Forse un dio mi ha condannato al tempo, quella lunga illusione.
    Sogno la luna e sogno i miei occhi che vedono la luna.
    Ho sognato la sera e la mattina del primo giorno.
    Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
    Ho sognato Virgilio.
    Ho sognato la collina del Golgota e le croci di Roma.
    Ho sognato la geometria.
    Ho sognato il punto, la linea, il piano ed il volume.
    Ho sognato il giallo l'azzurro e il rosso.
    Ho sognato la mia fragile infanzia.
    Ho sognato le mappe e i regni e quella pena nell'alba.
    Ho sognato l'inconcepibile dolore.
    Ho sognato la mia spada.
    Ho sognato Elisabetta di Boemia.
    Ho sognato il dubbio e la certezza.
    Ho sognato il giorno di ieri.
    Forse non ebbi ieri, forse non sono nato.
    Forse sogno di aver sognato
    Sento un po' di freddo, un po' di paura.
    Sul Danubio à ferma la notte.
    Continuerò a sognare Cartesio e la fede dei suoi padri.

    George Luis Borges



    .
     
    Top
    .
72 replies since 31/3/2011, 18:50   4049 views
  Share  
.