ECCOMI..SONO NATO..(l'isola del neonato)

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  1. lussy601
     
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    Sonno bambino: quante ore deve dormire?


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    Il bisogno di sonno è diverso da bambino a bambino, perché è influenzato da tanti fattori tra cui il temperamento, innanzi tutto, poi l’età (più sono piccoli e più hanno necessità di dormire), gli stimoli esterni ricevuti, l’atmosfera familiare (se c’è serenità in casa è più probabile che il piccolo dorma di più e si svegli di meno durante la notte).
    A noi mamme piace, però, avere almeno un’indicazione di massima relativa alle ore di sonno che un bambino dovrebbe dormire in base alla sua età. Va però sottolineato che il criterio a cui attenersi per stabilire che “qualcosa non va” in relazione al momento della nanna non è certo quello della durata, ma piuttosto della qualità del sonno. Per esempio, non c’è nulla da preoccuparsi se un neonato dorme in un giorno 14 ore anziché 18 o 20, ma il suo sonno è sereno, la sua crescita è regolare e nelle ore in cui sta sveglio non appare irritato, né piange di continuo.
    Vediamo allora insieme quali dovrebbero essere i ritmi del sonno nei primi anni di vita del bambino:
    - da 0 a 4 mesi il bambino dorme da 16 a 18 ore nel corso delle 24 ore, senza rendersi conto dell’alternanza di giorno e notte, e i suoi risvegli risultano stimolati per lo più da esigenze nutritive;
    - da 4 a 6 mesi il sonno comincia a concentrarsi nelle ore notturne con una media di 10 ore contro le 4-5 ore dedicate ai riposini diurni secondo un ritmo sempre più simile a quello degli adulti;
    - da 6 a 12 mesi i pisolini diurni si riducono ulteriormente seguendo in genere lo schema 1-2 ore di sonno la mattina e 1-2 ore il pomeriggio, mentre la notte il piccolo arriva a dormire circa 11 ore. Questa regolarizzazione viene indotta anche dall’introduzione di nuove abitudini alimentari e cioè la sequenza dei pasti che l’avvio dello svezzamento comporta;
    - da 1 a 3 anni il sonno notturno si estende fino alle 12-13 ore e, di solito, proprio a questa età comincia a “saltare” il riposino della mattina mentre quello pomeridiano tende a permanere fino a circa 5-6 anni.





    Allattare al seno, riduce le ore di sonno?

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    La mancanza di sonno è uno dei problemi di cui spesso i neogenitori si lamentano, soprattutto durante i primi mesi quando è necessario allattare il piccolo anche durante la notte. Questo è necessario perché, l’apparato digerente del neonato non è ancora pienamente sviluppato e dunque non è in grado si soddisfare le esigenze del piccolo. In più se il piccolo è allattato al seno, il latte materno è più digeribile di quello artificiale e dunque è normale che i piccoli si sveglino con una frequenza maggiore di quelli allattati con il latte in formula.
    Per questo motivo molto spesso le neomamme pensano che proprio l’allattare al seno il piccolo possa essere “causa” di meno ore di sonno. In realtà, non c’è nessuna differenza in termini di mancanza di sonno per le mamme che allattano il proprio bambino al seno o con il biberon. A confermare questo è uno studio coordinato da Hawley Montgomery-Downs presso la West Virginia University da Morgantown che conferma come le neomamme che allattano al seno di notte dormono esattamente quanto le neomamme che, per scelta o per altri motivi, utilizzano il biberon e il latte in formula.
    La coordinatrice dello studio dichiara: “Ci sono evidenze scientifiche riguardanti il fatto che i neonati allattati al seno risposino meno ma nessuno aveva indagato ancora sulle loro madri; dati alla mano, non abbiamo trovato differenze significative riguardanti il sonno delle neomamme in relazione a come nutrono il loro bambino” e continua “…Molte mamme rinunciano ad allattare al seno perchè sostengono che solo così riescono a riposare e a dormire di più ma il latte materno è così importante tanto per il bambino quanto per la madre che abbiamo voluto verificare, volevamo avere delle prove empiriche.”
    Per affermare ciò sono state sottoposte ad osservazione 80 donne tra cui:
    27 hanno allattato esclusivamente al seno per almeno 12 settimane;
    18 hanno allattato esclusivamente con latte formulato;
    35 hanno utilizzato entrambi i metodi di alimentazione.
    A questo punto le neomamme hanno tenuto dei “diari del sonno” dove hanno riportato la qualità del sonno e il numero di volte che si svegliavano durante la notte, indossando anche dei dispositivi di controllo del sonno e segnalavano, durante il giorno, i momenti di sonnolenza.
    “Non siamo in grado di dire esattamente perché non c’è differenza, ma le donne che allattano possono essere forse più riposate perchè non devono alzarsi e preparare il latte oppure perchè continuano a farlo rimanendo al buio nel loro letto ” ha detto Montgomery-Downs.
    Dunque mamme, allattare al seno è un gesto meraviglioso e naturale, il più bel dono che una mamma possa fare al proprio piccolo dopo averlo messo al mondo, ed è per questo che è importante riuscire ad allattare il proprio bambino il più possibile, natura permettendo.
     
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65 replies since 13/3/2011, 18:55   11280 views
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