ECCOMI..SONO NATO..(l'isola del neonato)

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  1. Lussy60
     
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    Il mondo visto dal neonato


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    Aria, luce, freddo, rumori e grandi spazi al posto del calduccio e della piacevole intimità del ventre materno: quando il bebè viene al mondo per lui cambia tutto.

    Brrr ... che freddo

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    Nel pancione: l’elemento in cui il neonato si muove nei primi nove mesi nella pancia della madre è l’acqua. Già dopo dieci settimane dal concepimento il piccolo nuota con le mani nel liquido amniotico. La sua “capsula spaziale” ha una temperatura costante e piacevole di 37 gradi, inoltre nel liquido amniotico si ha quasi la sensazione di assenza di gravità.

    Nel mondo: appena venuto al mondo il bambino per la prima volta sente l’aria sulla pelle. L’involucro protettivo e caldo non c'è più. Ecco perché subito dopo la nascita viene avvolto in panni riscaldati. Aspettate a spogliarlo, perché il neonato ha bisogno di circa un’ora prima di poter sopportare l’aria sulla pelle.


    Che confusione!

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    Nel pancione: dalla 20a settimana circa di gravidanza il bambino riesce a sentire. E nella pancia c’è sempre molto da ascoltare: il rumore del sangue, i gorgoglii e i singhiozzi nello stomaco e nell'intestino, il battito del cuore della madre.

    I rumori esterni sono sempre coperti dal sottofondo sonoro nella pancia. E anche quando la mamma si riposa o dorme il bambino viene cullato dolcemente.

    Nel mondo: tutti i rumori sono forti per il neonato e al tempo stesso tutto si fa insolitamente silenzioso. Le voci, le porte che sbattono, tutto arriva senza filtri all’orecchio del neonato e poi torna improvvisamente ad essere tutto silenzioso.

    Ai neonati questo potrebbe fare paura perché sono abituati a suoni costanti nella pancia. È per questo motivo che amano dormire sulla pancia della mamma o del papà e avvertire nuovamente il battito cardiaco.


    Ho fame! Ho sete!

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    Nel pancione: nel liquido amniotico il bimbo viene nutrito in continuazione e in maniera equilibrata in base ai suoi bisogni. Verso la fine della gravidanza lo stomaco si esercita a riempirsi e svuotarsi: il piccolino beve liquido amniotico e lo elimina nuovamente, ma non conosce ancora la fame e la sete.

    Nel mondo: il parto costa un grande dispendio di energia ed è faticoso per il bambino. Ecco perché ha innanzitutto bisogno di riposare e non di mangiare. Però è importante che già in sala parto venga avvicinato al seno.

    Nelle prime due ore di vita l’istinto di suzione nel bambino è particolarmente marcato. Succhiando acquista fiducia nel mondo: la mamma è ancora qui e si preoccupa per me.


    Accarezzami ancora un po'

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    Nel pancione: già dalla 12° alla 16° settimana di gravidanza il bambino sviluppa il senso del tatto; avverte come le sue minuscole manine e piedini tocchino l’involucro del sacco amniotico.

    A partire dalla 20° settimana, il piccolo ha spesso le mani sulla bocca e sulle guance. Questo stimola le terminazioni nervose della bocca e prepara all’attività di suzione. Ma il piccolo è così strettamente in contatto con la madre nella pancia che la sua pelle non conosce ancora altri stimoli esterni.

    Nel mondo: è un momento indimenticabile quando la madre accarezza suo figlio per la prima volta. La sensazione del primo contatto non la dimenticheranno mai. Molte ostetriche e assistenti al parto ne sono convinte: anche per il bambino questo primo contatto è importante.

    Il consiglio: dopo la nascita niente fretta. Tieni il neonato per il tempo che ritieni necessario e poi aspetta ad accettare visite, prima fai tante carezze e coccole al piccolo.


    Uffa, devo anche respirare


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    Nel pancione: non solo l’alimentazione ma anche l’ossigeno viene fornito in continuazione al bambino mediante il cordone ombelicale. Non conosce il bisogno di respirare. Il sangue del feto è sempre saturato con una quantità sufficiente di ossigeno.

    La circolazione funziona ancora “al rovescio”: il sangue ricco di ossigeno proveniente dal cordone ombelicale scorre verso il cuore, viene pompato al corpicino e infine le grandi arterie dello stomaco restituiscono il sangue alla madre per il rifornimento.

    Nel mondo: appena la testa è fuori il naso e la bocca sono liberi e per la prima volta il neonato inspira aria. In questo istante viene iniziata una nuova circolazione, i polmoni si distendono e iniziano a fornire ossigeno al sangue. Il respiro regolare è un’arte che il bambino deve apprendere ed esercitare. Nel sonno respira molto spesso in modo piatto e leggero. E si affanna in cerca di ossigeno quando ne sente il bisogno.


    Quanto spazio!

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    Nel pancione: con le gambe piegate e la testolina reclinata nelle ultime settimane prima del parto il bambino riesce a malapena a muoversi. È come un pulcino nell’uovo. Si trova in uno spazio ristretto, caldo, protetto e a contatto con il corpo.

    Nel mondo: da un momento all’altro il bambino è circondato da tanto spazio. Allarga le braccia e non si scontra con niente. Allunga le gambe e non avverte resistenza. Sulla testa avverte spazio libero invece di una capsula ossea. Questa nuova libertà per il neonato è spesso irritante. Per questo motivo si calma quando viene preso in braccio.

    Molti bambini trovano conforto anche quando indossano sottili berrettini. Non solo per il calore, l’involucro sulla testa fornisce anche un sostegno. Alcuni bebè cercano così tanto un sostegno da spingere con tutta la forza verso l’alto nella culla; si spingono contro la copertura della culla o contro le sbarre del lettino per ricreare la sensazione del grembo materno.

    Articolo tratto da Eltern







    Edited by Lussy60 - 19/3/2013, 11:34
     
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