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Come nasce un papà
Quando nasce un figlio, nasce anche suo padre. Un’esperienza che suscita emozioni molto intense, di cui spesso un uomo diventa consapevole quando stringe a sé per la prima volta il suo bambino.
I suoi TIMORI
La paternità non è vissuta da tutti in modo semplice e lineare, perché a volte genera paure inaspettate. Ma un uomo deve imparare a riconoscerle per poterle superare con efficacia.
Esclusione
1. SENTIRSI ESCLUSO
Per alcuni neopadri, il rapporto “esclusivo” tra madre e neonato può -a trattiprovocare una sensazione dolorosa di esclusione da un’intesa molto importante, di cui il padre dovrebbe, invece, essere partecipe a pieno titolo.
_ In tal caso, è bene prendere atto di queste emozioni e parlarne con la propria compagna. Solo il dialogo, infatti, aiuta a superare il disagio iniziale.
_ Quando un uomo arriva a comprendere che, nelle prime fasi di vita, è naturale per un neonato essere tanto “attaccato” (anche fisicamente, ma non solo) alla sua mamma che gli riserva cure esclusive, può sentirsi più libero e disegnarsi un nuovo ruolo all’interno del triangolo relazionale che si è appena costruito.
In prova
2. NON ESSERE ALL’ALTEZZA
Quando nasce un figlio, un padre deve sempre mettersi alla prova in una serie di compiti nuovi, per i quali non esiste manuale o scuola che fornisca gli apprendimenti necessari. Non basta leggere su un libro di puericultura come si fa il bagnetto oppure come si cambia il pannolino, perché il salto dalla teoria alla pratica non è mai facile…
_ Il fatto è che avere il proprio figlio tra le mani, così piccolo, indifeso e fragile, suscita in molti uomini (e non solo) la paura di fargli male, anche solo sfiorandolo. Parlando con i papà, si resta spesso colpiti dalla sensazione di inadeguatezza che sperimentano quando devono concretamente accudire il loro bambino.
Ostacoli
Tra l’altro, il pianto frequente del neonato manda in crisi molti, che in quel comportamento vedono la conferma della loro presunta incompetenza. In questi casi, alcuni padri preferiscono passare il testimone alla mamma o alla suocera (“loro sono bravissime, sanno sempre come si fa”). Ma va detto che anche la neomamma è forse alla prima esperienza ed è altrettanto timorosa di sbagliare.
_ Altri papà, particolarmente spaventati dall’idea di non farcela preferiscono “rifugiarsi” nel lavoro, che li sottrae alle nuove ansie e responsabilità domestiche. Ma “spostano” solo il problema.
_ Per superare questo scoglio, il neo-papà deve sentirsi protagonista di un ruolo e di funzioni molto specifiche, diverse e complementari rispetto a quelle materne ma comunque indispensabili per un figlio.
Compiti
I suoi COMPITI
Oltre a supportare amorevolmente la partner, il neopapà dovrebbe svolgere alcune funzioni specifiche in tutto il primo anno di vita di suo figlio.
UNO “STABILIZZATORE EMOTIVO”
Molte donne raccontano che nei giorni seguenti al parto sono turbate da una strana tristezza, accompagnata dal bisogno di piangere. Questo periodo di disagio ha breve durata e si risolve spontaneamente se la neomamma ha la fortuna di avere vicino a sé persone che sanno sostenerla adeguatamente.
_ Il papà, in questa situazione, serve a rassicurare, sostenere e proteggere. Riprendere subito il lavoro, lasciando a casa la compagna con il piccolo, rischia di rivelarsi un clamoroso autogol…
COSA PUO' FARE SUBITO
Dopo la dimissione dall’ospedale, il papà può rimanere in casa con la neomamma e il neonato per qualche giorno. Con questa scelta, dimostra di voler partecipare a pieno titolo alla nuova vita familiare che si inaugura con l’arrivo di un figlio.
Distacco
UN “FACILITATORE DELL’ESPLORAZIONE”
Le cure materne aiutano il neonato a costruirsi una base sicura: gli danno, cioè, la saldezza interiore per andare alla scoperta del mondo. Per molte mamme, tuttavia, è molto faticoso imparare a separarsi dal proprio bambino tenendo a bada le forti emozioni che si provano in occasione dei primi naturali, fondamentali distacchi.
_ Nei processi di separazione il papà può giocare un ruolo chiave, fornendo la giusta sicurezza alla mamma e la necessaria tranquillità al bambino, permettendogli così di aprirsi sereno al mondo esterno.
_ Per esempio, molti padri sono particolarmente efficaci nel far addormentare i propri bambini, che invece rimangono svegli e vivaci quando sono tenuti in braccio dalla mamma.
Gioco
UNO SPECIALE COMPAGNO DI GIOCO
Da sempre, l’attività ludica e il gioco corporeo vedono i padri in prima linea. Lo sanno bene i figli maschi, che almeno per i primi 5 anni di vita cercheranno di misurare la crescita della loro forza attraverso frequenti lotte “corpo a corpo” col padre, che quasi sempre terminano con coccole e grandi risate.
_ Il papà insomma, ha quel fondamentale e prezioso ruolo di preparare il figlio all’incontro col mondo che lo aspetta fuori dalle pareti domestiche.
i.
Poesia per il papa'
La forza delle idee
Rieccomi papà
dopo un anno sono qua,
per scrivere di getto
quasi senza prender fiato,
la mia lettera d'auguri
fatta sol dei miei pensieri.
GRAZIE per il tuo sostegno,
per le idee ed il tuo impegno.
E crescendoti vicino
vedo in me che sono bambino,
quella forza del pensiero
che ogni uomo fa più vero.
(Rosalba)
Edited by Lussy60 - 8/12/2011, 23:41.