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Dori Ghezzi
Dori Ghezzi (Lentate sul Seveso, 30 marzo 1946) è una cantante italiana.
biografia
Gli esordi
Riccardo Del Turco e Dori Ghezzi nel 1968
Comincia ad interessarsi di musica sin da bambina. La sua carriera inizia, grazie un concorso regionale dove si presentò nel 1966 interpretando Io che non vivo di Pino Donaggio, vincendo la manifestazione.
Qui viene notata da alcuni discografici della Durium che le procurano un contratto.
Nel 1967 debutta al Festival delle Rose di Roma, dove arriva seconda proponendo una sua versione di Vivere per vivere, brano scritto da Francis Lai per la colonna sonora dell'omonimo film di Claude Lelouch. Alla fine del 1968 incide Casatschok (Giancarlo Guardabassi - Ciotti - Rubaschin), rifacimento del brano scritto dal russo Matvei Blanter Katjuša, che entra in classifica procurandole popolarità e ingaggi televisivi.
Partecipa a Canzonissima 1969, ma viene eliminata al primo turno.
Nel 1970 gareggia a Sanremo con Occhi a mandorla, in coppia con Rossano, ma non arriva in finale.
Dopo alcune cover di brani francesi e inglesi, nel 1972 Dori viene scelta da Wess (già bassista di rhythm and blues negli Airdales di Rocky Roberts), suo collega di scuderia della Durium, per incidere la versione italiana di United We Stand (Voglio stare con te), che verrà pubblicato su 45 giri, riscuotendo un grande successo.
La cantante continua, comunque, la carriera solista in parallelo con quella del duo, e nel 1972 pubblica il 45 giri Povero ragazzo composto da Roberto Vecchioni che reca nel retro Ed ora son sola scritta da Franco Cassano e Gilberto Ziglioli.
Nello stesso anno partecipa alla manifestazione "Un disco per l'estate 1972" per proporre Ma chi è che cos'è composta da Umberto Napolitano che riscuote un discreto successo anche in Jugoslavia.
Nel 1973, come solista, inciderà un singolo denominato Adamo ed Eva, una cover francese di Carrere tradotta da Luigi Albertelli ed Enrico Riccardi, che reca nel retro il brano Non ci contavo più, versione italiana di Ben di Michael Jackson, che la cantante presenta a "Canzonissima".
Il duo con Wess
La Durium, visto l'enorme successo della canzone Voglio stare con te, fa si che Wess e Dori Ghezzi diventino una coppia canora a tutti gli effetti. Infatti il duo diverrà uno dei più celebri e di maggior successo della musica leggera degli anni '70. Segue una grande quantità di hits discografici, con la partecipazione, vincendo, a importanti manifestazioni canore nazionali ed internazionali, quali Sanremo, Canzonissima e L'Eurofestival.
Nel 1975 Dori Ghezzi diviene la compagna di vita del cantautore Fabrizio De André e si trasferisce con questi in Sardegna, due anni dopo dalla loro unione nasce Luvi.
Il duo con Wess, dopo alcune altre incisioni, si scioglie.
1979: Il rapimento
De André con Dori Ghezzi e la piccola Luvi
In previsione della nascita della figlia Luisa Vittoria, Dori e Fabrizio De André si stabiliscono nella tenuta sarda dell'Agnata, a due passi da Tempio Pausania.
La sera del 27 agosto 1979, la coppia fu rapita dall'Anonima sequestri sarda e tenuta prigioniera nelle montagne di Pattada, per essere liberata dopo quattro mesi (Dori fu liberata il 21 dicembre, Fabrizio il 22), dietro il versamento del riscatto, di circa 550 milioni di lire, in buona parte pagato dal padre di Fabrizio De André, Giuseppe.
Gli anni ottanta: il ritorno da solista
Dopo quest'esperienza, che segna la vita di entrambi, Dori riprende la sua carriera artistica come solista registrando nel 1980 il 33 giri Mamadodori, album dedicato a Luvi che viene pubblicato sotto una nuova etichetta discografica, la Fado, appositamente creata per l'occasione ("Fado" sta per Fabrizio e Dori).
Nel 1983 ritorna a Sanremo con Margherita non lo sa, che ottiene il terzo posto, nonché un grande successo di vendite. Il brano incluso nell'album Piccole donne, è composto e prodotto da Oscar Prudente con la partecipazione artistica di Ivano Fossati, che suona in alcuni brani. Vola via, presentata a "Saint Vincent Estate" e Piccole donne, presentata a Vota la voce e Festivalbar sono gli altri singoli estratti dal 33 giri Piccole donne.
Nel 1984 partecipa alla terza edizione della gara canora Premiatissima, trasmessa da Canale 5.
Nel 1986 passa alla Ricordi e pubblica il singolo Nessuno mai più (cover di Love you forever dei Giuffria), con cui partecipa al Festivalbar. Il retro del 45 giri era Spezzacuori, dal repertorio di Massimo Bubola.
Nel 1987 è ancora a Sanremo con E non si finisce mai, tratto dall'album Velluti e carte vetrate; in estate presenta a Riva Del Garda il brano Cercarti (musica P.Cassano - testo A.Cogliati), una delle sue interpretazioni più intense.
Nel 1989 partecipa per l'ultima volta al Festival di Sanremo con Il cuore delle donne, pubblicando l'omonimo album.
Il 7 dicembre 1989 a Tempio Pausania, Dori sposa Fabrizio De André dopo sedici anni di convivenza.
Il ritiro dalle scene e la Fondazione De André
Nel 1990 deve interrompere la sua carriera artistica a causa di un problema alle corde vocali, e decide di abbandonare le scene. Nel 2005, intervistata da Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, la cantante ha dichiarato, inoltre, la sua forte paura delle esibizioni in pubblico.
Tuttavia, fa alcune eccezioni: prima accettando, nel 1992, il ruolo di corista nel tour di De André Uomini e donne e successivamente collabora ancora con il marito nell'album Anime salve (1996): la si può sentire nella coda del brano Khorakanè, e insieme alla figlia Luvi nei cori di altri due brani: Dolcenera e A cumba. Un'altra eccezione Dori la farà nel 2002 cantando il brano Il suonatore Jones per Fernanda Pivano, inserito nel documentario A farewell to Beat dedicato alla scrittrice, prodotto da Fandango e diretto da Luca Facchini. Nel 2008 Fiorello la ospita in una puntata della trasmissione radiofonica Viva Radio 2, dove ha ricantato dopo tanti anni i suoi due più grandi successi Un corpo e un'anima e Margherita non lo sa.
L'11 gennaio 1999 muore il marito Fabrizio De André. Dopo la scomparsa, Dori si è dedicata alla tutela e all'amministrazione del patrimonio artistico del cantautore e, attraverso la Fondazione Fabrizio De André Onlus a lui dedicata coadiuvata dal Centro Interdipartimentale di Studi Fabrizio De André presso l'Università di Siena, a una sempre più vasta partecipazione del pubblico, promuovono eventi e iniziative con una particolare attenzione al rispetto filologico della sua arte.
Wess
Il 21 settembre 2009 muore in USA il suo partner musicale degli esordi, Wesley Johnson, conosciuto come Wess, per una crisi asmatica.
In un'intervista rilasciata subito dopo la notizia della morte di Wess la cantante dice: "Ricordo il periodo insieme come uno dei più belli e divertenti del mio lavoro. Era una persona squisita, un artista e un bassista forse neppure conscio delle sue grandi possibilità. Se posso definirmi una professionista lo devo a lui; da lui ho imparato il mestiere, lui era l’artista io la corista".
discografia
Discografia Solista
Album
1973 - Dori Ghezzi
1979 - Casatchock (Start, S 40060)
1980 - Mamadodori
1983 - Piccole donne
1987 - Velluti e carte vetrate
1989 - Il cuore delle donne
Singoli
1967 - Vivere per vivere/L'amore ha ucciso
1968 - Isabelle/Mi domandi con gli occhi
1968 - Pagina uno/L'ultimissima volta (Durium, Ld A 7579)
1968 - Casatshock/Per un anno che se ne va (Durium, Ld A 7606)
1969 - La mia festa/Fiori sul soffitto (Durium, Ld A 7646)
1970 - Occhi a mandorla/Un bacio no due baci no (Durium, Ld A 7668)
1970 - Quello là/Ma che strano tipo
1971 - Bluebirds over the mountain/Why don't you believe me - stampa internazionale
1971 - Gli occhi di quella/Why don't you believe me - stampa internazionale
1972 - Povero ragazzo/Ed ora son sola
1972 - Ma chi è che cos'è?/Uomo uomo
1972 - Quien sera como es/Ma chi è che cos'è - stampa argentina
1973 - Adamo ed Eva/Non ci contavo più
1980 - Mamadodori/Stringimi piano, stringimi forte (Fado, FDNP 3001)
1983 - Margherita non lo sa/Luna park (Fado, FAD 35001)
1983 - Vola via/Stella bionda (Fado, FAD 35003)
1983 - Piccole donne/Vola via (Fado, FAD 35003)
1986 - Nessuno mai più/Spezzacuori (Dischi Ricordi], SRL 11039)
1987 - E non si finisce mai/Cosa voglio da te (Dischi Ricordi], SRL 11050)
1989 - Il cuore delle donne/Che cielo vuoi (Fonit Cetra, SP 1873)
Discografia con Wess
33 giri
1973 - Wess & Dori Ghezzi (Durium, ms Al 77330)
1974 - Un corpo e un'anima (Durium, ms Al 77359)
1975 - Terzo album (Durium, ms Al 77370)
1976 - Amore bellissimo (Durium, ms Al 77382)
1976 - I nostri successi (Durium)
1977 - Insieme (Durium, LPS 40.020)
1979 - In due (Durium, ms AL 77403 )
2000 - Tu nella mia vita (Durium, LPS 40.101)
45 giri
1972 - Voglio stare con te/There's Gonna Be A Revolution (Durium, CN A 9332; lato A con Dori Ghezzi; lato B Wess & The Airedales)
1973 - Tu nella mia vita/Sentimento (Durium, CN A 9335)
1974 - Noi due per sempre/Se mi vuoi ancora bene (Durium, CN A 9336)
1974 - Un corpo e un'anima/Sempre tu (Durium, CN A 9338)
1975 - Era/...e siamo qui (Durium, CN A 9339)
1975 - E' l'amore che muore/Tutto bene (Durium, CN A 9340)
1975 - Uomo e donna/Cielo (Durium, CN A 9341)
1976 - Come stai, con chi sei/Più ti voglio bene (Durium, CN A 9343)
1976 - Amore bellissimo/La sola cosa che ho (Durium, CN A 9344)
1977 - Canzone a Leopardi/Come la prima sera (Durium, CN A 9346)
Edited by tomiva57 - 8/11/2013, 18:11. -
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Dori Ghezzi - 1974
Tracce:
ssie
A1 Io Sto Bene Con Te (Yesterday One More) 4:00
A2 Stagioni Fuori Tempo (Le Moribond) 3:15
A3 Ora E' Tardi 3:09
A4 Billy Non Far L'Eroe (Billy Don't Be A Hero) 3:45
A5 Jessie 3:21
B1 Mai (Mal) 4:09
B2 Che Fallimento (Dark Lady) 3:49
B3 Pero' Nel Buio 3:30
B4 Adesso Vai 2:50
B5 Proviamo A Innamorarci (Ca N'arrive Qu'aux Autres) 2:15
B6 Non Ci Contavo Piu' (Ben) 2:34
da: discogs.com
Non ci contavo più
Edited by gheagabry - 20/7/2016, 21:29. -
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Mamadodori
« ...Stringimi piano stringimi forte, fammi pensare più dolce la sorte, fammi sognare tutto quel che sarà mentre vola un aereo nell'azzurrità... »
(Stringimi piano stringimi forte)
Mamadodori è un album della cantante italiana Dori Ghezzi, pubblicato nel 1980.
Il disco
L'album, suo primo vero lavoro da cantante solista, nasce dopo l'esperienza del rapimento avvenuta nel 1979. Prodotto da Oscar Prudente, pubblicato dall'etichetta Fado appositamente creata per l'occasione ("Fado" sta per Fabrizio e Dori), l'album è dedicato alla figlia Luvi, partendo dalla title-track Mamadodori. Contrariamente a quanto può sembrare dallo stile dei pezzi, nessun brano porta la firma del compagno (e poi marito) di Dori Fabrizio De Andrè, che comunque collabora alla realizzazione dell'album.
Tracce
Mamadodori (Cristiano Minellono – Oscar Prudente)
Il gatto (Cristiano Minellono – Rodolfo Grieco)
Anni fa (Cristiano Minellono – Gino De Stefani)
Viva l'amore (Cristiano Minellono – Angelo Sotgiu)
Mio signore(wo-ya-ya) (Cristiano Minellono – T.Osei)
Era notte (Cristiano Minellono – Oscar Prudente)
Buongiorno (Cristiano Minellono – Gino De Stefani)
Stringimi piano stringimi forte (Massimo Bubola)
Mi mandi in bianco (Young Girl) (Sue Saad e James Lance) – Adattamento di Cristiano Minellono
da Wikipedia
foto: dorighezzi.alteravista.org
Mamadodori
Il gatto
Anni fa
Edited by tomiva57 - 17/7/2013, 16:12. -
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grazie ivana . -
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Mio signore(wo-ya-ya)
Era notte
Buongiorno
Edited by tomiva57 - 17/7/2013, 16:17. -
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Stringimi piano stringimi forte
Edited by tomiva57 - 17/7/2013, 16:20. -
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tomiva57.
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Piccole donne
« ...Una stella bionda,
una stella buona,
una stella bionda
quando sbagli ti perdona... »
(Stella bionda)
Piccole donne è un album della cantante italiana Dori Ghezzi, pubblicato nel 1983.
Il disco
L'album viene messo in commercio successivamente alla partecipazione al Festival di Sanremo 1983 di Dori Ghezzi con il pezzo Margherita non lo sa che ottiene un terzo posto al festival e buon successo di vendite.
Altri singoli estratti e portati al Festivalbar e ad altre manifestazioni canore di quell'anno sono la title-track Piccole donne e Vola via.
Va segnalata la partecipazione artistica di Ivano Fossati che suona la chitarra in alcuni brani. Tutti i pezzi sono firmati per la musica da Oscar Prudente e la stesura di tutti i testi è affidata al paroliere Oscar Avogadro, che in molti testi, coerentemente al titolo del disco, fa riferimenti all'universo femminile, raccontando di "piccole donne" e dei loro pensieri e sentimenti.
Tracce
Testi di Oscar Avogadro (tranne ove indicato diversamente), musiche di Oscar Prudente.
Piccole donne
Vola via
Stella bionda – Testo di Oscar Avogadro e Carlo Facchini
Luna park
Margherita non lo sa
Notte
Quando dormi
Ma che festa sarà
da Wikipedia
foto web
Piccole donne
Vola via
Stella bionda
Una stella per chi va e per chi rimane solo
per Maria che non vuol dire la sua età nelle notti senza cielo
una stella bionda che comunque vada ti disegna l'onda illumina la strada
e per gli amori che si spengono al mattino come lucciole d'agosto
una stella che d'accordo col destino ti rimetta il cuore a posto
per chi è seduto sopra un treno che non parte e crede d'esser arrivato
per chi non sa che gli truccavano le carte e pensa quant'è sfortunato
una stella bionda una stella buona una stella bionda quando sbagli ti perdona
e per te che hai gli occhi chiari come i miei ma stai guardando più lontano
una stella per il giorno in cui vorrai lasciare andare la mia mano
una stella bionda che assomiglia al sogno una stella bionda quando ne hai bisogno una stella bionda una stella buona ti disegna l'onda quando sbagli ti perdona..
Edited by tomiva57 - 17/7/2013, 16:55. -
tomiva57.
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Margherita non lo sa
Un amore una bugia
Ali per scappare via
Delusioni senza età
Le ritrovi un po' più in là
Sotto questo cielo
Marinai con gli occhi chiari
Nostalgie di desideri
Poliziotti senza orari
Ballerine e giocolieri sotto questo cielo
Margherita non lo sa
Che la vita è tutta qua
E continua a non trovarsi nello specchio
Margherita veste male
Dice niente di speciale
E sorride accarezzandosi il ginocchio
Chissà quando finirà
Questo inverno col suo gelo
Quando il mare dormirà
E la luna ballerà sotto questo cielo
Margherita non lo sa
Ma capisce che non va
Si nasconde dietro un'altra sigaretta
Poi mordendosi la mano
Dice adesso dove andiamo
Inseguita come sempre dalla fretta
Quando il mare dormirà
E la luna ballerà sotto questo cielo
Margherita è una bugia
Margherita amica mia
E di chi ha paura di spiccare il volo
è soltanto un'illusione
Affacciata ad un balcone
Che diventa donna sotto questo cielo
Margherita.. -
tomiva57.
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Velluti e carte vetrate
« ...Giorni chiari, i miei respiri nei tuoi,
giorni scuri nuvole sopra di noi...
Batte in testa incontenibile una gran voglia di te...
Come velluti e carte vetrate io e te... »
(Velluti e carte vetrate)
Velluti e carte vetrate è un album della cantante italiana Dori Ghezzi, pubblicato nel 1987.
Il Disco
L'album, primo lavoro di Dori per la casa discografica Ricordi, esce dopo la presentazione al Festival di Sanremo 1987 del pezzo E non si finisce mai, che ottiene un buon successo come singolo. Altri brani estratti come singoli sono Cercarti e Vanità, presentati a varie manifestazioni canore di quell'anno. Tutti i pezzi dell'album, molto raffinati e curati negli arrangiamenti, sono stati scritti per la musica da Piero Cassano e per i testi da Adelio Cogliati.
Tracce
Testi di Adelio Cogliati (tranne ove indicato diversamente), musiche di Piero Cassano.
Solo un momento
E non si finisce mai
Donne senza età
Cercarti
Vanità
Mi manchi tu
Cosa voglio da te – Testo di Adelio Cogliati e Claudia Ferrandi
Velluti e carte vetrate
da Wikipedia
foto web
Solo un momento
E non si finisce mai
Cercarti. -
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Vanità
Cosa voglio da te
Velluti e carte vetrate. -
tomiva57.
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Il cuore delle donne
« ... Il cuore delle donne cambia età, è un albero d'inverno e fiorirà, il cuore delle donne sei tu che non tremi più... »
(Il cuore delle donne)
Il cuore delle donne è un album della cantante italiana Dori Ghezzi, pubblicato nel 1989.
Il Disco
L'album segna l'ultimo lavoro dell'artista, che dopo questo LP non inciderà più nessun pezzo. Il disco contiene la canzone title-track Il cuore delle donne che Dori portò al Festival di Sanremo di quell'anno. Inoltre è presente nell'album anche il singolo Atlantic bar presentato al Festivalbar dall'artista. Ritorna a scrivere per Dori il paroliere Oscar Avogadro, che si occupa della stesura dei testi di tutti i pezzi come per l'album Piccole donne del 1983. L'album si distacca relativamente dallo stile e dalle sonorità dei lavori precedenti della cantante, mostrando una certa evoluzione artistica dell'interprete.
Tracce
Testi di Oscar Avogadro (tranne ove indicato diversamente), musiche di Mauro Paoluzzi.
Il cuore delle donne – Testo di Oscar Avogadro e Roberto Ferri
Invece tu
L'altra metà
Si può fare – Cover del brano Wicked woman di Heatlie Bob/adattamento di Oscar Avogadro
Atlantic bar
Eppure l'attrazione
Che cielo vuoi
Dietro l'ultimo rock
da Wikipedia
foto i.ebayimg.com
Il cuore delle donne
Invece tu
Atlantic bar. -
tomiva57.
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La discografia di Dori Ghezzi e Wess la potete trovare nel post di Wess. -
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LE INTERVISTE DEL VENERDÌ
Dori Ghezzi
«La mia fortuna è stata avere tanti amici Fabrizio? Non amava vincere né perdere»
di Edoardo Segantini
Dori nonna. Le due parole convivono difficilmente, perché Dori Ghezzi («Bo» per il marito Fabrizio de André) l’aspetto della nonna proprio non ce l’ha. Mantiene la sua consueta aria di eterna ragazza, dolce e determinata. Il neonato, figlio di sua figlia Luisa Vittoria (Luvi) e del suo compagno Robin, si chiama Demetrio come Demetrio Stratos, il cantante degli Area con cui Fabrizio e Dori collaborarono negli anni Settanta. Il nome è stato scelto dal padre, ma esiste anche una correlazione musicale: gli Area facevano parte, con Finardi, una giovanissima Nannini e la stessa Dori Ghezzi, allora in coppia con Wess, di un gruppo di cantanti riuniti nell’agenzia di spettacolo di Adele Di Palma (agente storica di Fabrizio), che organizzava i tour e i concerti. «Essere nonna è bellissimo — dice Dori, seduta nel salotto della sua casa milanese, in zona Fiera — ma avrei voluto diventarlo prima, quando avevo più energie e più tempo davanti a me. E’ un bambino con grandi occhi e uno sguardo intenso. A pochi mesi è già molto alto, ovvio che non mi assomiglia». Di Luvi il padre Fabrizio diceva che ha «la lacrima in gola»: una voce melodiosa e ricca, che dai genitori ha preso l’intonazione, la limpidezza e la profondità, mescolandole con una sua speciale eco dolorosa. Non ha voglia di esibirsi ancora? «Per ora canta solo per il suo bambino. Penso che, come mamma, sarà più brava di me: non autoritaria, ma un po’ più severa, o almeno aspirante tale». Dori Ghezzi è una donna impegnata, intensamente, nella Fondazione De André. Un ruolo in cui esprime le sue qualità di organizzatrice e promotrice instancabile, prolungando nel tempo la memoria e l’attualità culturale di Fabrizio de André, girando per l’Italia e l’Europa, dove la portano gli eventi legati all’artista scomparso nel 1999. «Accanto a Fabrizio — dice — credo di aver esercitato una funzione positiva: ma quanto al ruolo della Fondazione non so, lui ha lasciato un segno così profondo che la sua eredità sarebbe stata comunque indelebile».
Il senso dei soldi
Il senso pratico di Dori (e il particolare senso del denaro del marito) emergono bene da un episodio che risale al periodo in cui lei e Fabrizio stavano avviando l’attività di allevatori nella proprietà dell’Agnata, vicino a Tempio Pausania, in Sardegna, dove poi sarebbero stati rapiti. «Eravamo a Como, ospiti di Krikor Mintardjan, il fondatore della casa discografica Durium, e della sua compagna Liliana Azzolini (amica storica di Dori e oggi suo braccio destro nella Fondazione, ndr) e si giocava a poker, un gioco che a Fabrizio, bravissimo a scopone scientifico, non piaceva. Lui non amava vincere né perdere, e quella sera perse parecchio. A fine partita, con un sorriso impacciato, mi disse: “Bo, ti secca fargli un assegno?” Gli risposi: “Non preoccuparti, hai perso solo il valore di una vacca gravida”». Dori Ghezzi ha vissuto in mezzo a gente di talento (compreso il suo): la musica e le voci di Fabrizio, Cristiano e Luvi; l’intelligenza professionale del cognato Mauro, celebre avvocato, e del suocero Giuseppe de André, tra i principali imprenditori italiani del dopoguerra. «Ma soprattutto — dice — ho avuto e ho la fortuna di avere tanti amici, che si sono visti nei momenti di gioia e in quelli bui. Per non scordare nessuno tra i viventi, cito solo Fernanda Pivano, di cui spesso riprendo a leggere i diari, e che ci ha lasciato nel 2009, a 92 anni. Mi manca la sua vivacità, il suo calore, la sua apertura mentale. La sera era lei che portava fuori me, e non il contrario. Da quando se n’è andata, devo ammetterlo, mi sono un po’ chiusa». Lo scirocco scuote le piante della terrazza che circonda l’appartamento, in un piovoso pomeriggio milanese. «Fabrizio era un genovese irriducibile, cresciuto nello splendore di Villa Paradiso ad Albaro — spiega Dori —. Amava questa casa ma non Milano, almeno all’inizio, perciò aveva voluto una barriera vegetale che gli precludesse la vista esterna. In seguito, col tempo, aveva imparato ad apprezzare la città e le sue molte virtù».
Quello che amo
Che musica sente oggi, a proposito, Dori Ghezzi? «Mi piacciono i grandi artisti del passato, come Nat King Cole e Muddy Waters, ma anche alcuni interpreti di oggi. Sulla scena internazionale, la più bella voce in assoluto è quella di Paolo Nutini, il cantautore scozzese di origine italiana, di 27 anni». Al cinema va poco, i film li vede soprattutto in tivù. E dalla tivù arriva una novità: entro l’anno prossimo, se i contatti in corso andranno a buon fine, dovrebbe essere realizzata la fiction su Fabrizio de André, con la regia di Luca Facchini, già autore di un documentario su Fernanda Pivano (A Farewell to Beat). Il racconto copre l’arco di tempo che va dall’inizio della sua carriera fino all’uscita dell’album Le nuvole, nel 1990.
L’ingratitudine
«La sceneggiatura, scritta da Luca con Francesca Serafini e Giordano Meacci, è già pronta. Così come sono stati individuati alcuni attori: nella parte di Luigi Tenco, ad esempio, abbiamo avuto la disponibilità di Filippo Timi. Ci piacerebbe Valerio Mastrandrea per un’altra parte molto importante. Inoltre abbiamo avviato contatti con un altro attore famoso che reciterà nella parte di Giuseppe de André, il padre di Fabrizio, che nella storia gioca un ruolo chiave; mentre non abbiamo ancora scelto il nome di chi indosserà i panni del protagonista e miei». Dori non commenta le affermazioni di Francesca, figlia di Cristiano de André, che, ospite di una trasmissione televisiva (Domenica Live) ha accusato il padre e la stessa Dori — nota per la sua generosità in famiglia e fuori — di averla abbandonata. Però racconta un aneddoto orientale sul tema dell’ingratitudine umana: «Un tale incontra un amico e gli dice: “Lo sai che Tizio parla tanto male di te?” “Strano — ribatte l’altro —: non gli ho mai fatto del bene...”». e-mail: [email protected]
4 dicembre 2014 | 21:02
Fonte:
© http://www.corriere.it/cultura/14_dicembre...f49797245.shtml.