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tomiva57.
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Fantasmi di città
Li si incrocia in un momento, poi non li si vede più.
Un'occhiata a tradimento, un secondo a tu per tu.
Assonnati o pensatori, non si sa.
Condannati a dei grigiori senza età.
Non ti chiedi dove stanno andando.
Cosa stanno rincorrendo?
Come va, fantasmi di città?
Sono sempre frettolosi, non si fermeranno mai.
Primi attori negli specchi, ma comparse nel via vai.
E il pensiero corre con velocità
ma il semaforo si è fatto rosso già.
E la mano stringe il suo volante,
è passato già il presente.
Come va, fantasmi di città?
I fanali già si accendono, la strada si fa scura
e si corre verso casa con un senso di paura.
Buonanotte, miei compagni di ansietà
e domani molto in fretta arriverà
ed ognuno varca il suo portone,
un po’ rifugio, un po’ prigione.
Come va, fantasmi di citta?
Ed ognuno varca il suo portone,
un po’ rifugio, un po’ prigione.
Come và, fantasmi di città?
L'ultimo pensiero
Se si potesse ritornare indietro saremmo tutti migliori
ed un qualsiasi dettaglio cambierebbe destini ed amori.
Ma questa vita ci costringe a discutere su un vecchio divano
e quella mano che mi davi da tenere ti serve per gesticolare.
Ed una notte che incombe minacciosa
su storie che perdono forma.
E non è detto che una donna torna;
c'è una valigia che si chiude già.
E se l'amore fosse una canzone, te ne avrei cantate tante.
E se l'amore fosse sangue ti darei la stilla più importante.
Ma non c'è amore che sostiene la logica di vite sbagliate
e si trascinano da mendicanti le ultime frasi degli amanti.
Ed una notte che incombe minacciosa
su storie tra il silenzio e il nero
e scivolando tra una spina e una rosa
ti porti l'ultimo pensiero.
E come un fiore su un vestito da sposa
ti sfiori l'ultimo pensiero
.