ENRICO RUGGERI

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    ENRICO RUGGERI



    Enrico Ruggeri (Milano, 5 giugno 1957) è un cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano.


    biografia


    Nel 1972, a 15 anni, fonda il suo primo gruppo, i Marmellata Friend, che nel 1974 si trasformano, con l'ingresso di Silvio Capeccia, in Champagne Molotov (nome che ricorrerà spesso nella prima parte della carriera solista). Nel 1977 dalla fusione degli Champagne Molotov e la band Trifoglio, nascono i Decibel, con cui incide nel 1978 il primo Album Decibel (comunemente noto come Punk a causa di una scritta presente sulla copertina); l'album, pubblicato per la Spaghetti Records è un insuccesso (poche centinaia di copie), e frutta anche una denuncia per vilipendio alla religione a causa del testo di Paparock che verrà camuffato in sede di missaggio rendendolo inintelligibile all'ascolto. Dopo il singolo Indigestione disko, e il ritorno di Silvio Capeccia, il successo arriva con la partecipazione a Sanremo con il brano Contessa (musica di Fulvio Muzio, testo di Ruggeri), e l'album Vivo da re, prodotto da Shel Shapiro, la cui title-track prenderà parte al Festivalbar di quell'anno.
    Nel 1981 Enrico Ruggeri intraprende la propria carriera solista prodotto da quello che diventerà il suo produttore storico, Silvio Crippa, e avviando la pluridecennale collaborazione con il chitarrista Luigi Schiavone. Ne scaturisce l'album Champagne Molotov per la casa discografica SIF (successivamente assorbita dalla CGD) che non ottiene il successo sperato anche a causa di problemi legali con la "Spaghetti Records" sul precedente contratto e sui dissapori con i suoi ex componenti. In questo periodo Ruggeri lavora anche come autore di alcuni cantanti pop come Diana Est (scrivendo per lei i testi delle canzoni dei primi due singoli Tenax, del 1982 e Le Louvre, del 1983), Den Harrow, Jock Hattle, Albert One.
    1983: è l'anno in cui inizia a farsi conoscere, grazie all'album Polvere e la single-track omonima che raggiungono un discreto successo, coronato dal secondo posto al Festivalbar e dalla partecipazione alla gara canora Azzurro. Il brano Il mare d'inverno, che inciderà soltanto l'anno seguente, è portato al successo da Loredana Berté, e lo impone come autore di eccellenza, aprendo gli orizzonti artistici di Ruggeri verso il genere cantautorale, pur senza rinnegare la matrice rock.


    Il consolidamento del successo (1984-1989)


    concerto-enrico_ruggeri


    « Parte piano il nuovo swing mentre corri impaziente sul ring »
    (Nuovo swing - Enrico Ruggeri)

    Nel 1984 Ruggeri torna al Festival di Sanremo con un altro successo, Nuovo Swing, che segna la svolta verso uno stile che echeggia lo stile degli chansonnier francesi. Segue l'album Presente, che mescola nuovi brani ad esecuzioni dal vivo, tra cui una cover di Vecchio frack di Domenico Modugno, che è anche in gara nel Festivalbar. Nella stessa edizione sanremese, produce il gruppo emergente dei Canton, scrivendo per loro Sonnambulismo, che sarà anche incisa in inglese.
    1985-1986: Dopo un breve sodalizio con Mimmo Locasciulli, Ruggeri conosce una stagione di prolifica ispirazione che lo vede pubblicare tre lavori nel giro di diciotto mesi, album che ne sanciscono definitivamente l'ingresso nel novero dei cantautori italiani più apprezzati. Tutto scorre (che tutt'oggi Enrico definisce il suo album più completo), il mini LP Difesa francese ed Enrico VIII, quest'ultimo il primo a fare il suo ingresso nella Top 20: inoltre, al Festival di Sanremo 1986 ottiene il premio della critica per Rien ne va plus, canzone in ritmo ternario con accompagnamento di fisarmonica. Ruggeri diventa anche uno degli autori più ricercati da numerose interpreti femminili, tra cui le più accreditate sono Fiorella Mannoia e Loredana Bertè.
    Nel 1987 si ripresenta a Sanremo con Gianni Morandi e Umberto Tozzi (sodalizio nato nell'ambito del progetto benefico della Nazionale italiana cantanti) con il brano Si può dare di più che vince la manifestazione. Segue un'ambiziosa tournée nei teatri italiani con l'orchestra filarmonica di Alessandria e la stessa sua band di fiducia, di cui resterà testimonianza nel doppio live Vai Rrouge!.
    Sempre in quell'anno è premio della critica a Sanremo Quello che le donne non dicono cantata da Fiorella Mannoia, la cui musica è di Luigi Schiavone, che saprà firmare molti altri successi tra i più acclamati di Ruggeri, che spesso figura come unico autore.
    Nel 1988 realizza l'album La parola ai testimoni, utilizzando piattaforme digitali e strumenti elettronici, ottenendo un discreto riscontro. L'anno seguente è la volta di Contatti, che presenta tre inediti e la coeva Il funambolo (scritta insieme a Riccardo Cocciante), orchestrati dalla filarmonica dell'allora Leningrado, insieme a cover di altri cantautori italiani: Ivano Fossati, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Sergio Endrigo, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, gli Alunni del Sole.


    Ritorno al Rock e i massimi successi (1990-93)

    « Con gli occhi bene aperti chiediamo un po' d' amore alla persona che vorremmo fare rimanere »
    (Mistero - Enrico Ruggeri)


    Nel 1990, con l'album Il falco e il gabbiano, Ruggeri svolta nuovamente verso sonorità più vicine al rock e sale verso i livelli di vendita più alti della carriera, grazie anche ai singoli Ti avrò e Punk (prima di te). Il dualismo antitetico tra i due volatili, oltre a costituire un vero e proprio logo, rappresenterà a chiare lettere la duplice identità artistica, della quale andrà fiero a dispetto di alcune critiche che gli verranno mosse da chi non condividerà il suo seguire due generi così contrastanti tra loro (il rock sanguigno di ispirazione punk, e la canzone d'autore intimista di scuola francese). Segue, l'anno dopo, il suo album di maggior successo, Peter Pan: 400.000 copie vendute in pochi mesi.
    Al culmine del successo, nel 1993 Ruggeri conquista per la seconda volta il Festival di Sanremo con il brano rock Mistero, da lui stesso considerato troppo di genere per ambire a una vittoria scontata[senza fonte]. Ad esso segue l'album La giostra della memoria, che è tra i primissimi a sperimentare la formula dell'album misto di vecchi brani, inediti, interpretazioni di brani scritti per altri ed esecuzioni live, tra cui alcune di queste inedite. Sempre nel 1993 partecipa, penultimo italiano della storia, all'Eurofestival con il brano Sole d’Europa, classificandosi al 12º posto.

    Progressive (1994-99)


    « Andiamo incontro all' avventura con le vele al vento, non è rimpianto né paura ciò che sento »
    (Ulisse - Enrico Ruggeri)


    Nel 1994 esce l'album Oggetti smarriti, che risente nei testi e nelle atmosfere della fine del matrimonio con la moglie Laura. L'album segna una certa evoluzione musicale.
    Nel 1996 la crisi nei rapporti con la casa discografica CGD (passata da qualche anno sotto il controllo dell'americana Warner) determina l'insuccesso dell'ambizioso e pregevole album concept Fango e stelle. Lo stesso album è stato presentato al Festival di Sanremo 1996, dove vi prende parte in extremis sostituendo Ornella Vanoni, e classificandosi al quindicesimo posto. Proprio in questa occasione, come vocalist, compare Andrea Mirò (al secolo Roberta Mogliotti), già in gara a Sanremo nelle edizioni 1987 e 1988, che sarà la futura compagna di vita: dopo una sparuta partecipazione, sempre come vocalist, nel brano del 1986 La medesima canzone, inizia così un percorso musicale collaborando alla stesura dei pezzi e degli arrangiamenti delle canzoni future di Enrico, fino a dirigere l'orchestra nell'edizione del 2002, quando presenterà Primavera a Sarajevo.
    Nel 1997, passato alla casa discografica PDU, incide Domani è un altro giorno. L'album guarderà anche al mercato estero inaugurando la serie di album in lingua spagnola, pubblicati a breve distanza. In questa occasione il titolo La gente con alma, si rifarà alla canzone La gente di cuore che nella versione italiana è cantata insieme a Marco Masini. Nel 1999 esce L'isola dei tesori, composto in prevalenza da alcuni brani più o meno famosi scritti in passato per altri interpreti e gruppi, alcuni con la partecipazione degli stessi artisti. Come bonus track figura anche La chanson de Mimie, versione francese de La poesia, che è stata scritta in occasione della partecipazione suo malgrado a Scherzi a parte, dove lo avevano fatto passare per un autore che copiava di sana pianta canzoni francesi, con tanto di intervento accusatorio del Gabibbo. Ruggeri, apprezzando la burla, ha deciso poi di inciderla, usando la base originale.


    Gli anni della maturità (2000-)

    « Il fiume va più nero della sera, oltre la torre e l' università »
    (Primavera a Sarajevo - Enrico Ruggeri)


    Nel 2000 Ruggeri passa alla SONY-BMG. Esce L'uomo che vola. Il 2001 è l'anno delle reinterpretazioni in stile acoustic del doppio live La vie en Rouge. Nel 2002 partecipa con la ballata Primavera a Sarajevo al Festival di Sanremo: Andrea Mirò vi figura come autrice e direttrice d'orchestra. Il brano si ispira alla guerra in Bosnia-Erzegovina degli anni precedenti, riprendendo anche le sonorità di quelle regioni.
    Nel 2003, in coppia con Andrea Mirò, è ancora a Sanremo con Nessuno tocchi Caino, canzone contro la pena di morte, scritta dopo l'adesione all'omonima associazione, dove Enrico canta i pensieri del boia alle prese con ciò che per lui è solo il suo mestiere, e Andrea dà voce al condannato che spera in un atto di clemenza. Esce l'album Gli occhi del musicista.
    Nel 2004 in Punk prima di te, reincide i sei ottavi del primo album dei Decibel insieme a cover di brani punk e rock anni settanta di David Bowie, Lou Reed, Sex Pistols, Ramones. Sempre nel 2004 esce il primo doppio DVD dal vivo, Ulisse, per la Sony Music. Nel 2005 pubblica Amore e guerra mentre l'anno successivo esce la raccolta Cuore, muscoli e cervello, triplo cofanetto anch'esso diviso tra materiale edito e inedito, dove Ruggeri tenta di suddividere la sua opera nelle tre categorie che ne compongono il titolo. Di questo triplo cd uscirà anche una versione compatta in un unico disco.
    In corrispondenza del Natale 2007 esce un nuovo disco di cover natalizie dove Ruggeri interpreta a modo suo classici quali White Christmas e altri. Nel 2008 esce un nuovo disco di inediti Rock Show dove Enrico torna al rock e parla in prima persona delle esperienze di cantautore rock sulla strada da ormai 30 anni.
    Il 30 gennaio 2009 è uscito il lavoro dal titolo All in - L'ultima follia di Enrico Ruggeri, un triplo CD di brani inediti, tra i quali c'è anche il brano Incontri (Dimmi quand'è) che ha dato vita al jingle pubblicitario dell'Amaro Averna.
    Nell'aprile 2009 ha partecipato all'incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila. Sempre nel 2009 ha cantato nell'album di Claudio Baglioni "Q.P.G.A." nel brano Lungo il viaggio, che è il titolo originale della canzone meglio conosciuta col titolo di In viaggio.
    Il 18 dicembre dello stesso anno è stata ufficializzata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2010 nella sezione "Artisti", con il brano La notte delle fate. Contemporaneamente alla partecipazione al Festival di Sanremo, è uscito il suo ultimo album, intitolato La ruota, contenente appunto la canzone in gara. Dal 2003 pubblica praticamente un album all'anno. Infatti, negli ultimi 7 anni sono "usciti" ben sette album, compreso l'ultimo comprendente la canzone La notte delle fate che ha portato al Festival 2010.


    Scrittore e conduttore

    All'attività di musicista ed interprete, Ruggeri affianca occasionali attività di scrittore di racconti e poesie: nel 1989 pubblica La giostra (Forte Editore), nel 1994 , per pudore [pronunciato virgola per pudore] (Carte Segrete), nel 1997 Racconti e poesie (Stampa Alternativa), nel 2000 Piccoli Mostri (Feltrinelli). Nel 2006 ha condotto su Italia 1 la trasmissione Il Bivio, durata oltre un anno e riproposta nel 2007 e 2008.
    Nel novembre 2008 ha condotto un nuovo programma televisivo, Quello che le donne non dicono, un talk show che vede protagoniste assolute le donne nel quale Ruggeri portava la sua sensibilità e la conoscenza dell'universo femminile, e da mercoledì 1 luglio 2009 fino al 2010 ha condotto Italia 1 la trasmissione Mistero (attualmente condotta da Raz Degan). Da settembre 2010 è entrato a far parte della giuria del talent show X Factor di RAI 2. In questo contesto è stato autore, insieme a Fabrizio Palermo, dell’inedito “Atlantide”, cantato per la prima volta dal duo Kymera in occasione della semifinale del programma, il 16 novembre 2010. Fa parte della Nazionale Italiana Cantanti.
    Riguardo alle sue convinzioni politiche, Ruggeri ha recentemente dichiarato:
    « Io mi sento principalmente un uomo libero e generalmente critico nei confronti del potere, qualsiasi esso sia, e credo che questa sia una delle funzioni di un artista anche perché oggi, definirsi di destra o di sinistra, sia decisamente antistorico... Di volta in volta una persona che vive nel contesto civile prende delle posizioni, ha dei pareri, che possono essere considerati di destra o di sinistra a seconda delle contingenze, Voglio discutere caso per caso. Sull'Iraq, per esempio, posso avere un'idea di sinistra e sull'indulto di destra. »


    discografia

    Album

    1977 - Decibel
    1980 - Vivo da re
    1981 - Champagne Molotov
    1983 - Polvere
    1984 - Presente studio-live
    1985 - Tutto scorre
    1986 - Difesa francese
    1986 - Enrico VIII (in CD: Enrico VIII e Difesa francese)
    1987 - Vai Rrouge! (live)
    1988 - La parola ai testimoni
    1989 - Contatti
    1990 - Il falco e il gabbiano
    1991 - Peter Pan
    1993 - La giostra della memoria
    1994 - Oggetti smarriti
    1996 - Fango e stelle
    1997 - Domani è un altro giorno (ultimo LP)
    1998 - La gente con alma (in spagnolo)
    1999 - L'isola dei tesori
    2000 - L'uomo che vola
    2001 - La vie en rouge (doppio live)
    2003 - Gli occhi del musicista
    2004 - Punk prima di te
    2005 - Amore e guerra
    2006 - Cuore, muscoli e cervello (triplo)
    2007 - Il regalo di Natale
    2008 - Rock show
    2009 - All in - L'ultima follia di Enrico Ruggeri
    2009 - Il regalo di Natale (re-packaging con 3 inediti)
    2010 - La ruota

    Singoli 45 giri (Italia)

    Señorita / Un amore isterico - Fingo di dormire (1981)
    Polvere / Non cercare il sole (1983)
    Nuovo swing / Vecchia Europa / Il mare d'inverno (1984)
    Confusi in un playback / Con la memoria (1985 con Mimmo Locasciulli)
    Poco più di niente / La prima sigaretta (1985)
    Rien ne va plus / La partecipazione (1986)
    Si può dare di più / La canzone della verità (1987 con Umberto Tozzi e Gianni Morandi)
    Giorni randagi / Cuba (live in Canada) (1988)
    Ti avrò / Il volo del falco e del gabbiano § (1990)
    Notte di stelle / Punk (prima di te) (1990)
    Prima del temporale / Prima del temporale + (1992)
    § versioni strumentali del lato A
    + versione alternativa, pubblicata in precedenza sull'album di Luigi Schiavone La spina nel fianco, cantata ugualmente da Ruggeri.




    Edited by tomiva57 - 22/8/2012, 19:04
     
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    copertina_contessa



    Decibel (album)



    Decibel, pubblicato nel 1986, è la riedizione dell'album Vivo da re del gruppo dei Decibel .Enrico Ruggeri era il cantate del gruppo. Era l'inizio della sua carriera.

    Tracce

    1. Il mio show
    2. Supermarket
    3. Pernod
    4. Ho in mente te
    5. Sepolto
    6. Vivo da re
    7. Contessa
    8. A disagio
    9. Teenager
    10. Tanti auguri
    11. Peggio per te
    12. Decibel





    Contessa

    il primo grande successo di Enrico Ruggeri con i Decibel





    Vivo da re



    Edited by tomiva57 - 22/8/2012, 19:03
     
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    Il mio show







    Supermarket

     
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    A disagio







    Teenager

     
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    Champagne Molotov (album)



    Da Wikipedia

    Enrico-Ruggeri-Champagne-Molotov


    Champagne Molotov è il primo album da solista di Enrico Ruggeri, pubblicato come 33 giri dalla SIF nel 1981, ristampato dalla CGD nel 1984.

    « Carceri di ferro con le porte sbarrate, ecco il superuomo con le mani legate »

    (Vecchia Europa - Enrico Ruggeri)





    Il disco

    Fu realizzato da Ruggeri con pochi mezzi e la collaborazione di Luigi Schiavone. Ebbe uno scarso successo di vendite, anche a causa di problemi legali relativi allo scioglimento dell'ex gruppo dell'artista, i Decibel, che ne provocarono addirittura il sequestro dai negozi.

    Lo stile risente delle atmosfere dei dischi della band, con influenze punk ma anche atmosfere dichiaratemente influenzate da autori come Brian Ferry.

    La musica di Una fine isterica fu utilizzata con testo diverso per il brano Amore isterico, brano presente sul lato B del singolo Señorita.

    Champagne Molotov era il nome del gruppo fondato da Ruggeri ai tempi del Liceo nel 1974, e sarebbe successivamente divenuto il nome del gruppo dei suoi musicisti tra il 1983 e il 1987, che avrebbe avuto anche una breve carriera artistica separata.


    Tracce

    Una fine isterica

    Con te con me

    Competitiva

    ... e sorride

    Fingo di dormire



    Vecchia Europa


    Sono proprio un infantile

    Señorita

    Travel cheque

    Nostalgia


    Sempre giù

    Passato, presente, futuro



    clikka sul titolo per visualizzare i video



    Una fine isterica



    Edited by tomiva57 - 20/2/2012, 23:40
     
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    POLVERE



    Enrico-Ruggeri-Polvere



    « Troppi ricordi, è meglio esser sordi e forse è già tardi per togliere la polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi, coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà… »

    (Polvere - Enrico Ruggeri)




    Polvere è un album di Enrico Ruggeri, pubblicato dalla CGD nel 1983.


    Il disco

    L'album segnò il primo successo solista di Enrico Ruggeri grazie alla title-track omonima, dedicata al padre.


    Tracce

    Va tutto bene
    Fuoco sui giocattoli
    Polaroide
    Il Rock ’n' Roll
    Salviamo Milano
    Gerarchie
    Polvere
    Un altro testo
    Generazione combustibile
    Qualcosa (per prenderti il cuore)
    Non c’ è Penelope
    Quindici righe





    Da Wikipedia







    Va tutto bene


    Mi hanno che il momento critico l'hai passato
    e che tra qulache mese mi avrai già dimenticato
    mi hanno detto che sei sempre via
    non hai più quella fotografia
    che ti senti a tuo agio lontano dalla mia follia
    Mi hanno detto che ti ti riempivo di problemi
    e ti facevo uscire troppo dagli schemi
    mi hanno detto che è tutto O.K.
    che sei contenta di come sei
    e che se mi conoscessi adesso non ti piacerei
    Va tutto bene, se sai dimenticare
    Va tutto bene, se sai ricominciare
    una medicina c'è, e io scoprirò qual è
    e potrò così difendermi da te.
    Mi hanno detto che ricevi fiori e complimenti
    e che fai discorsi molto intelligenti
    e che non ti commuovi mai
    che la tua strada stavolta la sai
    che non fai fatica a conquistarti ciò che vuoi.
    Va tutto bene, se sai dimenticare
    Va tutto bene, se sai ricominciare
    una medicina c'è, e io scoprirò qual è
    e potrò così difendermi da te



    Fuoco sui giocattoli


    Gruppi organizzati di guerriere da cattura
    con i cuori appesi a una metallica cintura
    corrono in un lager, prima o poi ci accoglierà
    vogliono mangiare sentimenti a sazietà.
    Han studiato freddamente la coreografia
    strumentalizzato ogni nostra poesia,
    sono già partite per la loro nuova Anschluss
    con le loro pelli ricoperte di Douss-Douss.
    Fuoco sui giocattoli rimasti in mano a voi
    scappano negli Usa i ballerini del Bolscioi
    se tu vuoi andartene il tuo treno aspetta già,
    ma le catene della mente, chi le scioglierà?
    Un commando di ragazzi è già sull'altro fronte
    sparano da rive opposte ed è crollato il ponte
    tendono le mani per non scivolare giù
    e i soccorsi adesso non si fan vedere più.
    Muri - che ci dividono
    muri - che non si spiegano
    sordi che ti gridano le loro verità,
    ma non ci si ascolta in questa pallida città.
    Fuoco sui giocattoli, bruciamo un po’ anche noi
    guerra e pace come nel romanzo di Tolstoi
    spiegazioni inutili grondanti falsità
    una rosa è già piantata, ma non crescerà.
    Restano rovine lungo il campo di battaglia
    ogni abbraccio è una scintilla persa nella paglia
    una sigaretta si consuma assieme a te
    folla o solitudine, che differenza c'è?
    Muri - che ci dividono
    muri - che non si spiegano
    sordi che ti gridano le loro verità,
    ma non ci si ascolta in questa pallida città.
    Fuoco sui giocattoli rimasti in mano a voi
    scappano negli Usa i ballerini del Bolscioi
    se tu vuoi andartene il tuo treno aspetta già,
    ma le catene della mente, chi le scioglierà?
    Fuoco sui giocattoli, bruciamo un po’ anche noi
    guerra e pace come nel romanzo di Tolstoi
    spiegazioni inutili grondanti falsità
    una rosa è già piantata, ma non crescerà



    Polaroide

    Non posso certo impedirti di andare via
    e non mi serve a fermarti la fantasia.
    E' stato un momento, un vecchio frammento
    che un giorno scomparirà
    nel mucchio delle storie senza età
    Le nostre strade non si incrocieranno più
    qualcuno cade, qualcuno si tira su.
    Ti penserò un giorno guardandomi attorno,
    ma ognuno continuerà
    ad inseguire ciò che forse ha già.
    (Ma io) ti fermo qui, ti tengo qui, polaroide
    finchè vivrò ti guarderò, humanoide
    Il sorriso che adesso è sbiadito
    rimane malgrado te
    ed un piccolo tocco del dito
    ti lega per sempre a me.
    A volte sogno di non invecchiare mai,
    ma non esistono due Dorian Gray.
    Mi sono già illuso, ma è un capitolo chiuso
    …tutto poi si trasformerà
    perfino nel ricordo cambierà!
    (Ma io) ti fermo qui, ti tengo qui, polaroide
    finchè vivrò ti guarderò, humanoide
    Il sorriso che adesso è sbiadito
    rimane malgrado te
    ed un piccolo tocco del dito
    ti lega per sempre a me.
    (Ma io) ti fermo qui, ti tengo qui, polaroide
    finchè vivrò ti guarderò, humanoide






    Il rock n'roll

    Senza potersi spiegare,
    senza sorridere più
    seduto qui, solo con un synt
    come mi hai trovato tu.
    Vecchia mania, stimolante ed ingenua follia
    per nascondere o confondere la mia malinconia.
    Costretto già a sentire certe assurdità
    senza arrendermi a difendermi da chi non capirà.
    Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
    Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
    Quante pillole amare,
    veleno dentro al caffè
    Anafranil, una birra e un synt
    e poi cosa mi importa di te.
    Discografia, dove vendono la simpatia,
    dove sporcano e distruggono pezzi di fantasia.
    Vanno in galera quelli che hanno sbagliato una sera
    mentre è libero, ricco e celebre chi ha ammazzato un' idea!
    Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
    Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
    Una discografia, ciò che resta della vita mia
    non so fingere, non so ungere per spianarmi la via.
    Volo e volo male, un tacchino vicino a Natale
    non divertirò, non ti piacerò, ma non mi faccio comprare!
    Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
    Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll




    Salviamo Milano

    Non è così che possiamo ragionare
    finisce che ci facciamo troppo male
    dentro al Naviglio i discorsi del giornale
    allora è meglio il colorante artificiale.
    Salviamo Milano dal sole
    salviamola dalle troppe parole
    salviamo Milano dal mare, lasciamola stare.
    Sono già qui, e ci mischiano le carte
    sono già qui, e non c'è n'è uno che riparte
    funiculì, uno nessuno centomila
    funicolà, e non si mettono più in fila.
    Salviamo Milano dal pasto,
    salviamo almeno ciò che è rimasto
    salviamo Milano dai tanti che si fanno avanti.
    Salviamo Milano dal sole
    salviamola dalle troppe parole
    salviamo Milano dal mare, lasciamola stare.
    Salviamo Milano dal pasto,
    salviamo almeno ciò che è rimasto
    salviamo Milano dai tanti che si fanno avanti
    e non toccate i nostri Santi!







    Gerarchie

    Ti ricorderai di me? "La memoria che cos'è?"
    Forse il tempo offuscherà dubbi, ansie, verità.
    Credi che domanderai? Credi che rinuncerai?
    Ma il dolore non si scorda mai.
    Qualche vestito in più, tutto cambia, ieri non è più qui,
    e tu, già domani non sarai più così.
    Gerarchie, rosso di sera, ma sempre un'altra frontiera
    polizie, contrarietà, no non puoi volare c'è la forza di gravità.
    Gerarchie, leggi per noi, ma combatti se vuoi
    utopie, nella realtà, che ti fa sperare ma più in là.
    Qualche bambino in più, sta crescendo ma non come vuoi tu,
    tu, si sta innamorando di una TV.
    Gerarchie, rosso di sera, ma sempre un'altra frontiera
    polizie, contrarietà, no non puoi volare c'è la forza di gravità







    Polvere

    Piano americano
    e sfioro il tavolo con una mano.
    Pomeriggio strano,
    e un desiderio che è fuggito lontano.
    Polvere, gran confusione, un grigio salone,
    in quale direzione io caccerò la
    polvere dai miei pensieri?E quanti misteri
    coi pochi poteri che la mia condizione mi dà.
    Aria un po’ viziata,
    quella finestra andrebbe spalancata.
    Tela rovinata,
    e la cornice tutta consumata.
    Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi
    e forse è già tardi per togliere la
    polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi
    coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà.
    Non mi cercare, chè non mi riconoscerai









    Un altro testo

    Siede impassibile, distaccato e cortese
    incomprensibile, con la sua faccia da inglese.
    Domande banali, frasi di circostanza,
    risposte uguali ripetute ad oltranza.
    Chissà cosa gli passa per la mente
    cosa starà pensando adesso?
    Forse a qualcosa in cui anche lui
    non ha avuto successo.
    Ecco perché quando suona tiene gli occhi chiusi
    ecco perché quando parla fa discorsi astrusi
    ecco perché non risponde sulla sua vita privata
    forse perché la sua vita è molto malata.
    Ferma la musica, non mi va di ballare
    ci sono cose di cui non si può mica parlare.
    Persona pubblica, sola come un vecchio
    armonia impossibile, non basta avere orecchio.
    In fondo i nostri problemi
    sono sempre i più gravi, è normale,
    ma questa massima non ti aiuta
    se ti fai male.
    Ecco perché per la strada sembra distaccato,
    sembra che stia ascoltando, ma lui se n'è già andato
    ecco perché nei ricordi lascia uno spazio nero,
    forse perché lui ha perduto per davvero.
    Tiene vicino al suo letto
    sempre una sedia vuota
    meglio così, sarà il pretesto
    per un altro testo. (2 volte)






    Generazione combustibile

    Oggi vado al party, chi mi accompagnerà?
    E se arrivo tardi forse qualcuno mi noterà.
    Eccomi qui, con le mie scarpe blu
    giacca di jeans per una chance in più.
    Beviamo un po’ per cominciare
    e poi facciamoci notare.
    Generazione combustiblie,
    la situazione è insostenibile.
    Cosa cerco non lo so
    certo non mi muoverò
    ma non mi divertirò.
    Siamo qui a parlare per non dirci niente,
    uno che racconta mentre l'altro non lo sente.
    Dentro la tua gonna blu
    dici di sentirti su
    ma ti va stretta sempre più.
    Ridiamo un po’ per mascherare
    ciò che non è ma può sembrare.
    Generazione combustibile
    la situazione è insostenibile.
    Qui si vive per metà
    mai nessuno riuscirà
    a spostarsi un po’ più in là.
    Generazione combustibile
    la situazione è insostenibile.
    Qui si vive per metà
    mai nessuno riuscirà
    a spostarsi un po’ più in là








    Non c'è Penelope


    Mi piacerebbe rimanere con te
    e dirti le cose che ti aspetti,
    ma si è fatto buio attorno a me
    e i muri sono diventati stretti.
    Resta un triste alieno col bicchiere pieno
    e un altro giorno in meno che è fuggito già.
    Essere o avere non lo so
    viaggio in una carrozza grigia
    senza sapere dove andrò
    e intanto ho già perso la valigia.
    Senza più pudore vendo il mio dolore
    un simulatore che ha scoradto Freud.
    Bambina mi dispiace, stavolta io non sono più capace
    ho fatto scena muta, la maschera mi è già caduta
    con troppa ispirazione il genio annega nella confusione
    intanto è già mattina, è vuota la mia ultima lattina.
    Non c'è Penelope, non esiste pià
    è già scappata con un divo della TV.
    Tutto il passato laverò
    ma la mia vasca è già piene di piranas
    e distutto a casa tornerò
    come i brasiliani dalla Spagna.
    Un milite ignoto col bicchiere vuoto
    non si mette in moto il mio Shuttle.
    Bambina mi dispiace, stavolta io non sono più capace
    ho fatto scena muta, la maschera mi è già caduta
    con troppa ispirazione il genio annega nella confusione
    intanto è già mattina, è vuota la mia ultima lattina
    Non c'è Penelope, non esiste pià
    è già scappata con un divo della TV





    Quidici righe

    Non tornerà, non tornerà
    non mi ha certo detto parole di speranza,
    forse nemmeno si ricorderà
    di un cielo, di una coperta e una stanza.
    E quando le anime le lasci da sole
    si mettono a fare rumore.
    E la notte si allunga e non finisce mai,
    e di giorno vorresti dormire,
    e diventa il tuo letto una sala s'aspetto
    di un treno che non può arrivare.
    Nemmeno stasera ti chiama;
    per forza, lei non chiamerà più.
    Ma quando una donna non ti ama
    sta vendicando un'altra
    che non hai amato tu


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    ruggeri_4



    Edited by tomiva57 - 20/2/2012, 23:28
     
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  7. tomiva57
     
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    Presente


    931607-enrico-ruggeri-presente---studiolive



    A1. Vecchio Frac 3:22
    A2. Vivo Da Re 3:49
    A3. Contessa 2:29
    A4. Senorita 2:25
    A5. Il Rock 'n' Roll 2:54
    A6. Polvere 3:14
    B1. Nuovo Swing 4:10
    B2. La Donna Vera 3:13
    B3. Qualcosa 3:20
    B4. Non Cercare Il Sole 4:39
    B5. Il Mare D' Inverno 5:00




    "Presente" è un album di Enrico Ruggeri uscito nel 1984. È composto da una parte registrata in studio e di una parte "live".
    La parte "studio" comincia con "Nuovo Swing", canzone tra le più eseguite di Ruggeri, nella quale il ritornello ("Parte piano il nuovo swing...") ha una melodia completamente diversa dalle strofe, come sottolineato proprio dal testo. "La donna vera" ricorda musicalmente il Ruggeri degli esordi. "Qualcosa (per prenderti il cuore), già contenuta nell'album "Polvere", è qui presente in versione remix, con effetti techno molto pronunciati. "Non cercare il sole" ha toni molto punk, sia nella musica che nel testo, che sembra celebrare una sorta di individualismo menefreghista.
    "Il mare d'inverno", interpretato in altre sedi anche da Loredana Bertè, è senz'altro uno dei brani migliori del cantautore.
    La parte "live" si apre con "Vecchio Frack", il celebre successo di Domenico Modugno a cui Ruggeri dà un'interpretazione molto personale, con un arrangiamento basato sull'elettronica. Questp sulle prime lascia sconcertati, poi ci si fa l'orecchio. I brani successivi ("Vivo da re" -in cui si dà forse un ruolo eccessivo alle percussioni-, "Contessa", "Señorita", "Il Rock 'n' Roll", "Polvere") erano presenti, in versione "studio", in album precedenti.



    da: leonardo.it









    Vecchio frack


    E' giunta mezzanotte,
    si spengono i rumori,
    si spegne anche l'insegna
    di quell'ultimo caffè
    Le strade son deserte,
    deserte e silenziose;
    un'ultima carrozza cigolando se ne và..
    Il fiume scorre lento
    frusciando sotto i ponti,
    la luna splende in cielo,
    dorme tutta la città.
    Solo va….un uomo in frack.
    Ha il cilindro per cappello,
    due diamanti per gemelli,
    un bastone di cristallo,
    la gardenia nell'occhiello.
    E sul candido gilet,
    un papilon,
    un papilon
    di seta bleu.
    S'avvicina lentamente,
    con incedere elegante.
    Ha l'aspetto trasognato,
    malinconico ed assente.
    Non si sa da dove vien,
    né sove và.
    Di chi sarà
    quel vecchio frack?
    "Bonne nuit-bonne-nuit
    bonne nuit.
    Buona notte",
    va dicendo ad ogni cosa:
    ai fanali illuminati,
    ad un gatto innamorato
    che randagio se ne va.
    E' giunta ormai l'aurora,
    si spengono i fanali,
    si sveglia a poco a poco
    tutta quanta la città.
    La luna s'è incantata,
    sospresa, impallidita;
    pian piano scolorandosi nel cielo sparirà.
    Sbadiglia una finestra
    sul fiume silenzioso
    e nella luce bianca
    galleggiando se se van
    un cilindro, un fiore, un frack.
    Ha il cilindro per cappello,
    due diamanti per gemelli,
    un bastone di cristallo,
    la gardenia nell'occhiello.
    E sul candido gilet,
    un papilon,
    un papilon
    di sea bleu.
    Galleggiano dolcemente
    e lasciandosi cullare
    se ne scende lentamente
    sotto i ponti, verso il mare.
    Verso il mare se ne va;
    di chi sarà
    di chi sarà
    quel vecchio frack?
    Adieu-Adieu
    Adieu
    Addio al mondo,
    ai ricordi del passato,
    ad un sogno mai sognato,
    ad un abito da sposa
    primo ed ultimo suo amor






    Vivo da re


    Vivo da re,
    non ho bisogno più di quello che facevi tu per me.
    Mi alzo alle tre, mi guardo alla TV
    e sono sempre su, senza te.
    Sentiamoci ogni tanto, per ricordare noi,
    i vecchi compagni di scuola
    e i nostri vecchi eroi.
    No, lo sai, sto da solo io.
    Non crederai, ma sto da solo io.
    Io, dischi e turnèes,
    a casa quasi mai. E tu non ti annoierai? Dubito.
    Voglia di te? Mah, forse adesso si, vorrei averti qui subito.
    Telefonami ancora, confessa che ti va;
    qualcosa è rimastro nel tempo, non si cancellerà.
    Scappo via, ogni giorno sai,
    suono il mio rock senza fermarmi mai.
    Certo, pensandoci bene qualcosa mi manca,
    qualcuno che sfiori la mia faccia bianca.
    Può darsi che senta il bisogno di chi
    ha lasciato qualcosa di sé proprio qui.
    Muoio da un po’, non mi conosco più,
    non mi capisco più.Come mai?
    Stasera un'altra donna, a stento so chi è
    però inconsciamente io spero che un po’ assomigli a te.
    Scappo via, ogni giorno sai,
    suono il mio rock senza fermarmi mai.
    Sono sicuro che dentro qualcosa ti manca;
    di rose e di noia devi essere stanca.
    Che strade percorri toccando il cuscino?
    A volte, lo so, mi vorresi vicino,
    morendo un po’







    Contessa


    Non puoi più pretendere di avere tutti quanti attorno a te.
    Non puoi più trattare i tuoi amanti come fossero bignè.
    Vuoi solo le cose che non hai,
    parli delle cose che non sai,
    cerchi di giocare ma non puoi,
    pensi solamente ai fatti tuoi.
    Chi sei contessa?
    Tu non sei più la stessa.
    Vuoi che io rimanga nel tuo letto per poi sbattermi su e giù.
    Non ti lamentare se domani non ti cercheremo più.
    Ma vorrei soltanto averti qui,
    sei accattivante già così,
    ti difendi con il D.D.T.,
    fai pesare troppo quei tuoi 'si'.
    Chi sei contessa?
    Tu non sei più la stessa.
    Pensi che ogni cosa di concreto sia da riferire a te,
    tu fai la misteriosa per nascondere un segreto che non c'è.
    Ma nel tuo castello come va?
    Vivi la tua vecchia nobiltà,
    non sai neanche tu la verità,
    vendi a caro prezzo la realtà.
    Nel tuo castello come va?
    Vivi la tua vecchia nobiltà,
    non sai neanche tu la verità,
    vendi a caro prezzo la realtà






    Senorita

    Sempre immersa in tutti i tuoi progetti di città,
    sogni ad occhi aperti un poco di notorietà.
    Io non potrei proprio immaginarti in un ufficio,
    a consumare settimane in un noioso sacrificio.
    E tu che ti vedi quando un giorno sarai stella,
    sulle copertine sembrerai ancor più bella.
    Il trucco che rafforza quella tua espressione intensa,
    ma a tutte queste cose, la gente non ci pensa.
    Señorita, la tua vita
    comincerà domani, la cambierai domani.
    La fortuna e la luna,
    giocano a scomparire, per poter ritornare qui.
    Quante delusioni superate sorridendo,
    quante situazioni che pian piano van morendo.
    Splendide occasioni che da sempre vai cercando,
    ma gli amici attorno chiedono:
    "D'accordo, sì, ma quando?"
    E io che ti capisco e che vorrei fossi contenta,
    non è mia la colpa se la vita scorre lenta.
    E io, che in te ci credo ma non posso fare niente,
    amo quella tua follia che porti nella mente.
    Señorita, la tua vita
    comincerà domani, la cambierai domani.
    La fortuna e la luna,
    giocano a scomparire, per poter ritornare qui.
    …Io sono convinto che alla fine riuscirai.
    Scusa la retorica, ma non cambiare mai
    Sgrana ancora gli occhi, prendi tutto il mondo adesso.
    Dentro a quello sguardo riconosco un po’ me stesso.
    Señorita, la tua vita
    comincerà domani, la cambierai domani.
    La fortuna e la luna,
    giocano a scomparire, per poter ritornare….
    Señorita, la tua vita
    comincerà domani, la cambierai domani.
    La fortuna e la luna,
    giocano a scomparire, per poter ritornare qui





    La donna vera



    La donna vera non ti fa spiegare
    quello che c'è che non va.
    La donna vera non ti fa ricordare
    e non offende la tua dignità.
    La donna vera non si vendica,
    se necessario dimentica.
    La donna vera non ti compera
    facendoti morire, facendosi seguire.
    La donna vera non ti fa del male
    per ottenere potere.
    La donna vera non si mette a giocare
    per poter farti cadere
    La donna vera non si libera:
    lei è già libera con te.
    La donna vera non recrimina;
    ti tiene per la mano e parla molto piano.
    Ma un donna così merita tanto,
    non può vivere con mezzo uomo accanto,
    non può vivere soltanto di parole,
    non può credere a chi non sa cosa vuole,
    non può stare con chi pensa per se,
    non può stare con me.
    La donna vera non si fa aspettare
    per darti tutto il suo amore.
    La donna vera ti farà passare
    ogni profondo dolore.
    La donna vera ti dà l'anima
    e se ti guarda si illumina.
    La donna vera non si sente mai
    ma è sempre lì vicino, è sempre più vicino.
    Ma un donna così merita tanto,
    non può vivere con mezzo uomo accanto,
    non può vivere soltanto di parole,
    non può credere a chi non sa cosa vuole,
    non può stare con chi pensa per se,
    non può stare con me. (2 volte)





    Qualcosa

    Spesso l'amore è un castigo
    è il caso che punirà
    chi non sa rimanere da solo
    e grazie ad un'altra soffrire potrà
    Spesso la gioia è un inganno
    che il tempo cancellerà
    ti trascini con tutto il tuo affanno
    ma non riconosci la felicità
    Una porta si è aperta
    entra dentro se vuoi
    ma la cosa che non sarà certa
    è quando e in che stato tu uscirne potrai
    Stan cercando qualcosa
    che vorresti anche tu
    han trovato una scusa
    per prenderti il cuore
    e non renderlo più
    Stanco e troppo provato
    vita vissuta a metà
    lei che avevi da sempre cercato
    col tempo in un'altra si trasformerà
    Una luce si è accesa
    e più chiaro si fa
    ma la cosa che adesso ti pesa
    è che hai rinunciato alla tua libertà
    Stai perdendo qualcosa
    che non troverai più
    stai cercando una scusa per crederti vivo
    ma non vivi più
    Il calendario è impazzito
    nessuno sa dove va
    il tuo viso allo specchio è sparito
    e quello di un altro ora rifletterà
    Una nuova occasione
    si presenta per te
    ma forse in un'altra canzone
    che questa purtroppo è finita da sè
    Sta cercando qualcosa
    che vorresti anche tu
    ha trovato una scusa per prenderti il cuore
    e non renderlo più
    Stai perdendo qualcosa
    che non troverai più
    stai cercando una scusa per crederti vivo
    ma non vivi più








    Non cercare il sole


    Se ti senti indietro tira sassi contro il vetro, tu puoi.
    Se sei da solo prendi al volo tutto quello che vuoi.
    Se sei in mezzo ai tanti è meglio fare passi avanti, lo sai.
    E nella notte fai a botte;impara solo dai guai.
    Non cercare il sole, non ti scalderà;
    non fermarti allo stop.
    Spingi forte il tuo motore e correrà;
    punta subito al top.
    Se dai retta agli altri non ti muoverai
    e se aspetti sempre non migliorerai.
    L'ambizione spinga la tua volontà
    contro il gregge, con la forza di chi sa che poi vincerà.
    Insegui la tua inclinazione purchè vada in salita
    e cambia la tua situazione per un'altra riuscita.
    Giocati tutto e ricomincia senza chiedere aiuto;
    è già servito a qualche cosa perché almeno hai vissuto.
    Non cercare il sole, non ti scalderà;
    non fermarti allo stop.
    Spingi forte il tuo motore e correrà;
    punta subito al top.
    Se dai retta agli altri non ti muoverai
    e se aspetti sempre non migliorerai.
    L'ambizione spinga la tua volontà
    contro il gregge, con la forza di chi sa che poi vincerà.(2 volte)
    Non cercare il sole,
    non cercare il sole:
    non scalderà!



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    Edited by tomiva57 - 20/2/2012, 17:49
     
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  8. tomiva57
     
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    Il mare d'inverno


    Il mare d'inverno
    è solo un film in bianco e nero visto alla TV.
    E verso l'interno,
    qualche nuvola dal cielo che si butta giù.
    Sabbia bagnata,
    una lettera che il vento sta portando via,
    punti invisibili rincorsi dai cani,
    stanche parabole di vecchi gabbiani.
    E io che rimango qui solo a cercare un caffè.
    Il mare d'inverno
    è un concetto che il pensiero non considera.
    E' poco moderno,
    è qualcosa che nessuno mai desidera.
    Alberghi chiusi,
    manifesti già sbiaditi di pubblicità,
    Macchine tracciano solchi su strade
    dove la pioggia d'estate non cade.
    E io che non riesco nemmeno a parlare con me.
    Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via.
    Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia.
    Mare mare, non ti posso guardare così perché
    questo vento agita anche me,
    questo vento agita anche me.
    Passerà il freddo
    e la spiaggia lentamente si colorerà.
    La radio e i giornali
    e una musica banale si diffonderà.
    Nuove avventure,
    discoteche illuminate piene di bugie.
    Ma verso sera, uno strano concerto
    e un ombrellone che rimane aperto.
    Mi tuffo perplesso in momenti vissuti di già.
    Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via.
    Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia.
    Mare mare, non ti posso guardare così perché
    questo vento agita anche me,
    questo vento agita anche me.
    Questo vento agita anche me,
    questo vento agita anche......



    Edited by tomiva57 - 20/2/2012, 17:51
     
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  9. tomiva57
     
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    TUTTO SCORRE


    ruggeri_tuttoscorre


    Tutto scorre, pubblicato nel 1985, è un album del cantautore Enrico Ruggeri.


    Il disco

    È l’album della maturità artistica per Enrico Ruggeri, che entra decisamente nel novero dei cantautori più stimati. Secondo Ruggeri soffrì a livello di vendite per la mancanza di un vero brano di traino, anche se alcuni brani sono ancora apprezzati in concerto ben oltre vent’anni dopo e l’album è molto amato dai fan di lunga data.




    Curiosità e note discografiche


    A Mia moglie è una cover di un brano di Charles Aznavour ed è contenuta solo nella versione su Compact-disc. Vedasi anche l’album Vai Rrouge!.

    La prima sigaretta (lato B del singolo Poco più di niente) è un brano presente solo sulla versione CD, ma non sulla versione LP

    L'anno successivo all'uscita del disco, Ruggeri incide un duetto assieme a Loretta Goggi di Poco più di niente, presente solo nell'album C'è poesia del 1986 della stessa cantante.


    Brani:

    1) Il futuro è un'ipotesi
    2) In trincea
    3) La vita corre ancora
    4) Beneficio d'inventario
    5) Da questa vecchia casa
    6) Poco più di niente
    7) Non sono incluse batterie
    8) Savoir-faire
    9) Fantasmi di città
    10) L'ultimo pensiero
    11) A mia moglie
    12) La prima sigaretta


    Note
    La versione su lp non contiene gli ultimi 2 brani





    Il futuro è un'ipotesi


    Non farmi tornare nemmeno una volta in quel bar,
    non farmi sentire mai più quell'odore di chiuso.
    Si, lo so che io ti avevo un pò illuso,ma sai quante volte parlando io illudo anche me.
    Ti ho visto addentare un panino dentro all'autogrill:
    a volte un dettaglio può uccidere una poesia.
    Si, lo so che in questi casi è sempre colpa mia:
    l'amore inventato non vale il ricordo di lei.
    Ma visto che lei non c'è più non possiamo di certo fermarci:
    noi uomini forti sappiamo a che santo votarci.
    In nome di cosa, non so, ma noi teniamo duro,
    teniamo nascosto il passato e pensiamo al futuro.
    ........ma il futuro cos'è?
    Il futuro è un'ipotesi,
    forse il prossimo alibi che vuoi,
    il futuro è una scusa per ripensarci poi.
    Il futuro è una voglia, non si sa se sincera,
    il futuro è una donna che probabilmente spera,
    fino a quando, chissà?
    Tu quando mi metto a parlare non capisci mai,
    oppure mi prendi alla lettera e sbagli risposta.
    Sì, lo so che starmi accanto molto spesso costa,
    ma sai quante volte mi costa restarmene qui.
    Ma il futuro è un'ipotesi,
    forse il prossimo alibi che vuoi,
    il futuro è una scusa per ripensarci poi.
    Il futuro è una voglia, non si sa se sincera,
    il futuro è una donna che probabilmente spera.
    Ma il futuro è un'ipotesi,
    forse il prossimo alibi che vuoi,
    il futuro è una scusa per ripensarci poi.
    Il futuro è una voglia, non si sa se sincera,
    il futuro è una donna che probabilmente spera,
    fino a quando, chissà?
    Ma il futuro è un'ipotesi






    In trincea

    Pronti con i numeri e le agende,
    chi si sente solo non si arrende.
    Fuori incontro a notti tutte uguali
    e al rientro l'uomo dei giornali.
    E la luce violenta le persiane
    Mentre un cane sfiora i muri.
    E il male che ti fai comme lo curi?
    Dentro al letto gli occhi bene aperti
    e i parquet che sembrano deserti.
    E d'inverno festeggi i capodanni
    senza danni o novità,
    non ti rendi conto che sei gia....
    In trincea !A incrociare le vite in giro.
    In trincea!A giocare partite al tiro a segno bendati
    come soldati
    con una giornata in libertà,
    con curiosità.
    "Mi amerai più di qualsiasi cosa?"
    E' come dire "Conto qualche cosa?"
    Ed il tempo che intanto morde il freno
    come un treno sul binario
    e un calendario ti ha portato già....
    In trincea!A sporcarti le mani solo.
    In trincea!Con lo stesso domani che ti bussa alle porte,
    vinca il più forte.
    Forse un cuore è andato in mano a chi
    non è già più qui.(2 volte)
    In trincea!A incrociare le vite in giro.
    In trincea!A giocare partite.
    In trincea!A sporcarti le mani.
    In trincea!Con lo stesso domani.
    In trincea!A incrociare le vite in giro.
    In trincea!.....








    La vita corre ancora


    Come sono solo, come un bambino quando arriva il gelo,
    che si appoggia a una finestra ad osservare il cielo
    e i palpiti nervosi di una citta.
    Come sono solo, e l'ultimo indirizzo ha preso il volo.
    E gioco coi ricordi come attraverso un velo
    e parlo alle ragazze della TV.
    Canto l'amore perchè mi fa paura
    e finche dura canterò.
    Scrivo di donne perchè non le comprendo
    e forse mi nascondo un pò.
    La vita corre ancora, la vita che ti dà
    dei brutti quarti d'ora, ma delle intensità.
    La vita che stupisce, la vita che si vende,
    la vita che finisce, la vita che riprende.
    Come sono solo, bicicletta incatenata a un palo.
    E guardo le automobili e non mi muovo più,
    ma faccio di necessità virtù.
    Canto il passato perchè rimanga ancora
    E la Signora che mi aspetta
    che staccherà la mela mai matura
    che non arrivi così in fretta....da me.
    La vita corre ancora, la vita che ti dà
    dei brutti quarti d'ora, ma delle intensità.
    La vita che stupisce, la vita che si vende,
    la vita che finisce, la vita che riprende.
    La vita corre ancora, la vita che ti dà
    Dei brutti quarti d'ora, ma delle intensità.
    Come sono solo.....come sono solo











    Beneficio d'inventario


    Stargli dietro è proprio impossibile:
    ha il pensiero troppo mutevole.
    Ciò che dice è sempre la verità,
    ma chissà se poi durerà.
    Resta qui, ma forse è già scappato via,
    dice 'sì', ma solo per follia,
    giurerà che non potrà lasciarti mai
    ma porterà soltanto grossi guai, non lo sai?
    Lui è la contraddizzione,
    lui è l'occhio del ciclone;
    vi presenta sempre nuove identità.
    Si è già alzata la marea
    mentre ha già cambiato idea;
    cosa sta per dire proprio non si sa, non si sa.
    Chi gli vive accanto si esaspera,
    trova sempre sotto una maschera.
    Ma non sta fingendo, è sempre lui:
    quei discorsi sono solo suoi.
    Ti amerà, ma solo per un attimo,
    cuore che è un pattino che va.
    Parlerà con tutto quel suo fascino,
    morirà, poi si trasformerà, rinascerà.
    Si rinnova e non si pente,
    si distingue tra la gente
    ma rimane incomprensibile per noi.
    Beneficio d'inventario,
    anche se racconta serio
    qualche cosa che sentire tu non vuoi, ma lo fai!
    Lui è la contraddizzione,
    lui è l'occhio del ciclone;
    vi presenta sempre nuove identità.
    Si è già alzata la marea
    mentre ha già cambiato idea;
    cosa sta per dire proprio non si sa, non si sa.
    Si rinnova e non si pente,
    si distingue tra la gente
    ma rimane incomprensibile per noi.
    Beneficio d'inventario,
    anche se racconta serio
    qualche cosa che sentire tu non vuoi, ma lo fai!
     
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  10. tomiva57
     
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    Da questa vecchia casa

    Quante macchie sopra quie muri
    e la luce con le strisce
    ed i volti sempre più scuri
    di chi non mi capisce.
    Mi nascondo tra le vecchie tende
    per guardare i marciapiedi
    tra la gente che si difende
    vivo, ma non mi vedi?
    So che ti ritroverò
    e non mi muoverò
    da questa vecchia casa
    non traslocherò
    e non mi arrenderò,
    ti aspetto già da un po’.
    Il tempo non mi pesa,
    non ti perderò.
    Dietro al muro sento il vecchio piano
    che faceva sottofondo;
    io capivo che eri già lontano,
    via, verso lo sfondo.
    Ma so che ti ritroverò
    e non mi muoverò
    da questa vecchia casa
    non traslocherò
    e non mi arrenderò,
    ti aspetto già da un po’.
    Il tempo non mi pesa,
    non ti perderò.
    C'è una porta che rimane aperta
    per sentire ogni rumore
    per un'altra soluzione incerta
    tuo senza rancore.
    Ma so che ti ritroverò
    e non mi muoverò
    da questa vecchia casa
    non traslocherò
    e non mi arrenderò,
    ti aspetto già da un po’.
    Il tempo non mi pesa,
    non ti perderò







    Poco più di niente

    Caffe? Grazie, ma non ne voglio questa sera.
    Lo so, vado a dormire presto, oppure salto il pasto e scappo via.
    E tu, che non mi chiedi niente e stai in cucina.
    E tu, nemmeno mi rispondi, oramai non ti offendi neanche più.
    E non mi guardi mai, ti vedo e non ci sei.
    Poco dolore, molto rancore.
    Stiamo pensando forse a un vecchio amore?
    Non c'è più l'ombra di un sorriso,
    abbiamo già deciso.
    E si separano gli sguardi,
    abbiamo fatto tardi.
    Ma qual è stato il momento e perché
    tutto si è rotto dentro?
    Ma qual è stato l'istante? Perché
    non c'è rimasto poco più di niente?Niente…
    Si, cambi vestiti e la pettinatura
    però sai che non si torna indierto, che non si aggiusta il vetro rotto in due.
    Amore solo per abitudine e stanchezza.
    Cos'è, solo un'interiezione, piccola ribellione a questa età?
    Troppi momenti in cui solo l'invidia altrui
    ci fa fermare, ci fa restare
    mentre la mente se ne vuole andare….
    E si dimentica il passato,
    quello che è stato è stato.
    E si separano le mani,
    siamo così lontani.
    Ma qual è stato il motivo per cui
    niente rimane vivo?
    Ma qual è stato l'istante? Perché
    non c'è rimasto poco più di niente? Niente.. (2 volte)



     
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  11. tomiva57
     
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    Non sono incluse batterie

    Questo mestiere di essere umano
    si fa più complicato
    e c'è qualcosa che ci sfugge di mano:
    un sogno incontrollato.
    Si perde la sete di verità
    oppure la forza della volontà.
    Le circostanze cambiano
    e sta giarando il vento
    e le persone che si muovono;
    e spesso non le sento.
    La vita si fa difficile,
    ti trovi di nuovo vulnerabile.
    Non sono incluse batterie,
    le forze mancano
    se gli altri non ci caricano più.
    Non sono incluse batterie,
    le luci scendono,
    nessuno sa dove le vendono.
    Autosufficienti mai, sempre instabili.
    Mai troppo contenti noi e sempre fragili,
    sempre più fragili.
    Autodifesa dipinta sui volti
    e sempre sulla strada.
    Sempre al recupero di beni tolti
    e accada quel che accada
    "Dammi la mano, ti voglio già",
    ma quale prezzo questo mano avrà?
    Non sono incluse batterie,
    le forze mancano
    se gli altri non ci caricano più.
    Non sono incluse batterie,
    le luci scendono,
    nessuno sa dove le vendono. (2 volte)






    Savoir-faire

    Non esiste gioa che la vita ti darà
    che potrà eguagliare ciò che ti negherà;
    ma non ci muoviamo più, ci diamo del tu.
    Ci conosciamo troppo, ma non ci capiamo mai,
    stiamo sempre insieme, ma non ci cerchiamo mai;
    senza troppa fantasia vogliamo andar via.
    Mutamenti, come un boomerang che tornerà
    e i discorsi che si stancano un po’.
    Cambiamenti, voli dentro alla normalità
    fino al giorno in cui non ti troverò.
    Savoir-faire
    l'amour, la guerre
    laissez-moi trouver à qui parler.(2 volte)
    Gli altri che contornano la nosrta vanità,
    mentre ci agitiamo come scimmie in libertà
    per non ritrovarci mai da soli con noi.
    Le ricerche in un mare di complessità,
    dentro cause che conosci anche tu.
    Frasi perse, soluzioni di continuità
    e una voce che non sentirò più.
    Savoir-faire
    l'amour, la guerre
    laissez-moi trouver à qui parler. (4 volte)



     
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  12. tomiva57
     
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    Fantasmi di città

    Li si incrocia in un momento, poi non li si vede più.
    Un'occhiata a tradimento, un secondo a tu per tu.
    Assonnati o pensatori, non si sa.
    Condannati a dei grigiori senza età.
    Non ti chiedi dove stanno andando.
    Cosa stanno rincorrendo?
    Come va, fantasmi di città?
    Sono sempre frettolosi, non si fermeranno mai.
    Primi attori negli specchi, ma comparse nel via vai.
    E il pensiero corre con velocità
    ma il semaforo si è fatto rosso già.
    E la mano stringe il suo volante,
    è passato già il presente.
    Come va, fantasmi di città?
    I fanali già si accendono, la strada si fa scura
    e si corre verso casa con un senso di paura.
    Buonanotte, miei compagni di ansietà
    e domani molto in fretta arriverà
    ed ognuno varca il suo portone,
    un po’ rifugio, un po’ prigione.
    Come va, fantasmi di citta?
    Ed ognuno varca il suo portone,
    un po’ rifugio, un po’ prigione.
    Come và, fantasmi di città?






    L'ultimo pensiero


    Se si potesse ritornare indietro saremmo tutti migliori
    ed un qualsiasi dettaglio cambierebbe destini ed amori.
    Ma questa vita ci costringe a discutere su un vecchio divano
    e quella mano che mi davi da tenere ti serve per gesticolare.
    Ed una notte che incombe minacciosa
    su storie che perdono forma.
    E non è detto che una donna torna;
    c'è una valigia che si chiude già.
    E se l'amore fosse una canzone, te ne avrei cantate tante.
    E se l'amore fosse sangue ti darei la stilla più importante.
    Ma non c'è amore che sostiene la logica di vite sbagliate
    e si trascinano da mendicanti le ultime frasi degli amanti.
    Ed una notte che incombe minacciosa
    su storie tra il silenzio e il nero
    e scivolando tra una spina e una rosa
    ti porti l'ultimo pensiero.

    E come un fiore su un vestito da sposa
    ti sfiori l'ultimo pensiero


     
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  13. tomiva57
     
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    A mia moglie


    Quando l'aratro dell'età
    i nostri visi segnerà
    coi lunghi solchi che vi avrà
    scavato,
    i nostri figli, grandi ormai,
    saranno andati via di qui
    per aumentare in fondo a noi
    il vuoto.
    Quando ogni gesto nascerà
    più lento nell'intimità
    per tutto il tempo che sarà passato,
    parlarti allora non sarà
    pensare a quello che verrà,
    ma ricordare tutto ciò
    che è stato.
    A passi lenti tu verrai
    con me per viali di azzalee,
    senza avvenire con le idee
    più chiare.
    Non sarà facile però,
    malgrado quello che dirò,
    negare il tempo che non può
    tornare.
    Quando la nostra vita in due
    progetti nuovi non avrà,
    avremo un libro da poter
    aprire:
    memorie scritte insieme a te,
    senza concluderle perchè
    solo il finale mancherà
    ancora.
    Quando il mio tempo sfiorerà
    la soglia dell'eternità
    e qualche cosa mi dira
    'Ci siamo',
    quando guardandoti vedrò
    che senza il nostro amore, no,
    non avrai più quei giorni tuoi
    di prima,
    quando più calmo sembrerò
    e la tua mano cercherò,
    perchè il mio polso batterà
    più piano,
    dopo aver accettato Dio,
    prima di andarmene, lo so,
    un'altra volta, se potrò,
    io ti dirò come un addio
    'Ti amo.....'







    La prima sigaretta


    E si inseguono divere strade,
    si trasformano le convinzioni.
    Una nuova vita prene piede,
    si dimenticano i vecchi suoni.
    E si prova a camminare avanti,
    ci si dà la mano con i guanti,
    si considera un secondo fine,
    le risposte rimandate sine die.
    Ma ti ricordi a scuola,
    una parola sola
    e d'improvviso un nodo in gola andava via?
    Pensa che avevamo fretta
    con la prima sigaretta al bar.
    La ragazza della fila accanto
    la si riconoscerebbe appena
    ed il primo della classe ha pianto,
    ma non si ripete più la scena.
    E si dice "Come sono stanco",
    ma un fucile è pronto sotto al banco.
    E si dice "Come sono solo"
    se qualcuno sta prendendo il volo già.
    Ma ti ricordi almeno
    uno scrittoio pieno
    e quello sguardo mentre un treno andava via?
    Qualcun altro adesso aspetta
    con la prima sigaretta al bar.
    E si guarda l'erba del vicino
    e si cerca un portafoglio pieno.
    Quanti attimi ci venderemo
    per un premio che non vinceremo mai?
    Ma ti ricordi a scuola,
    una parola sola
    e d'improvviso un nodo in gola andava via?
    Pensa che avevamo fretta
    con la prima sigaretta al bar.
    Ma ti ricordi almeno
    uno scrittoio pieno
    e quello sguardo mentre un treno andava via?
    Qualcun altro adesso aspetta
    con la prima sigaretta al bar


     
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  14. tomiva57
     
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    18131704_enrico-ruggeri-lascia-le-canzoni-ai-testimoni-0


    Enrico Ruggeri lascia ‘Le canzoni ai testimoni’




    Pubblicato da Livia Ranieri

    ‘Le canzoni ai testimoni’ di Enrico Ruggeri è un cd fuori dal comune, che si distanzia non solo da tutti i precedenti album dell’autore milanese, ma anche da tutti i dischi attualmente in commercio, in quanto raccoglie quattordici interpretazioni delle sue hit da parte di vari artisti del panorama ‘alternativo’ musicale italiano. Tra i personaggi che hanno preso parte a questo lavoro vi sono Boosta dei Subsonica, Diego Mancino, Bugo, Dente e Andrea Mirò. Rouge ha volutamente evitato di chiamare colleghi stranoti proprio perchè non voleva realizzare “un album stucchevole di duetti”.
    E in effetti ‘Le canzoni ai testimoni’ è qualcosa di diverso, di originale e di nuovo, in cui Ruggeri si definisce un semplice ospite. Tra i successi della sua trentennale carriera ritroviamo ‘Tenax’ (in collaborazione con i Serpenti), ‘Quello che le donne non dicono’ (L’Aura), ‘Il mare d’inverno’ (Boosta), ‘Contessa’ (Marta Sui Tubi) e ‘Mistero’ (Rezophonic). Su ‘Tenax’, il primo singolo che ha anticipato l’uscita del cd, c’è da dire che si tratta quasi di un inedito, visto che era stato cantato nel 1982 da Diana Est, ma mai inciso in prima persona da Ruggeri.


    18041941_enrico-ruggeri-ospite-nel-suo-cd-le-canzoni-ai-testimoni-0


    Il nuovo disco "è un gran flop" Viva la sincerità di Ruggeri
    Enrico si sfoga su Facebook: ""Vendo pochi cd, non sta andando come credevo". E il manager lo scarica: "E' un harakiri"





    Chi l’ha detto che la musica e l’industria discografica sono al centro di polemiche solo durante il Festival di Sanremo? I riflettori sul palco dell’Ariston si sono appena spenti, eppure martedì si è aperta una breccia nel web: un nuovo segnale, a richiamare l’attenzione sul calo delle vendite di dischi e su un mercato che sta cambiando a discapito degli artisti veri. Ad accendere il fuoco un signor cantautore, che ha regalato successi a colleghe come Fiorella Mannoia e Loredana Bertè e che Sanremo lo ha vinto ben due volte: Enrico Ruggeri. L’artista milanese ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook: non si è servito di internet per aggiornare il suo pubblico sulle date del tour, o per promuovere un disco. Tutt’altro. In assoluta sincerità, l’autore de Il mare d’inverno e Mistero ha dichiarato che il suo ultimo album, Le canzoni ai testimoni, non sta andando bene, interrogandosi sulle ragioni del flop.

    Nel disco, uscito a fine gennaio, Enrico Ruggeri ripropone i suoi più grandi successi coinvolgendo un gruppo di giovani artisti: in Quello che le donne non dicono, per esempio, l’autore duetta con L’Aura, mentre in Contessa è accompagnato dalla band “Marta sui Tubi”. Tra le altre partecipazioni, gli Africa Unite, i Linea 77, Dente e Bugo.

    Uno dei poeti della musica leggera italiana, insomma, ha voluto offrire una maggiore visibilità a chi sta cercando di affermarsi nel panorama discografico. Ma l’operazione non ha avuto fortuna, stando almeno a quanto Ruggeri stesso scrive su Facebook: «Tutti i cantanti sono soliti snocciolare cifre quasi sempre gonfiate sulle loro vendite. Io invece voglio essere sincero: il mio nuovo cd non sta andando bene. Tutti mi fanno i complimenti, tutti dicono di averlo ascoltato, ma le vendite sono molto più basse della mia media».

    Una vera delusione per un artista famoso che crede nei giovani e scommette concretamente su di loro (con lo stesso spirito, Ruggeri ha fatto parte della giuria del talent show X Factor, edizione 2010). «Mi sembra strano – ha continuato il cantautore –, proprio in un momento in cui grazie a Facebook e Twitter ho instaurato un rapporto continuativo e cordiale con decine di migliaia di persone. Non posso pensare che tutti questi miei amici vogliano solo interagire con me senza aver voglia di sentirmi cantare. E non voglio pensare che tutte queste persone lo abbiano scaricato illegalmente».

    Il post pubblicato da Enrico Ruggeri ha raccolto oltre 250 commenti, la maggior parte dei quali sono messaggi di sostegno a chi ha voluto denunciare ancora una volta la piaga della pirateria e le falle di un sistema che, evidentemente, non tutela la musica. Ma c’è anche chi è molto contrariato dallo sfogo on line di Ruggeri: Silvio Crippa, suo agente da 35 anni. «Non condivido questa uscita di Enrico – ci ha detto Crippa al telefono –: ci siamo appena mandati a quel paese proprio per questa ragione. Che pretendeva, di vendere 20milioni di copie in poche settimane? Forse, era abituato male. Le assicuro che lui non ha ragione di lamentarsi. E in ogni caso, non si può fare pubblicamente harakiri in questo modo. Certo, ha fatto bene a denunciare la pirateria, ma ha sbagliato contesto e modo».

    di Giovanni Luca Montanino
     
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  15. tomiva57
     
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    Difesa francese (album)



    Da Wikipedia


    -Difesa-Francese

    Difesa francese è il quinto album di Enrico Ruggeri, pubblicato nel 1986, dalla CGD.

    Il disco

    Il titolo, come dimostra la dedica sopra riportata, è un omaggio sia al gioco degli scacchi (la difesa francese è una delle possibili sequenze di mosse iniziali), sia, come affermato da Ruggeri, un riconoscimento alla tradizione della canzone francese. È un mini LP di cinque brani, che segue la partecipazione al Festival di Sanremo 1986 con Rien ne va plus, che ottiene il Premio della Critica.

    La retrocopertina riporta un capitolo di storia degli scacchi intitolato come l'album e indicato come "capitolo quinto" riferito alla numerazione della discografia di Ruggeri solista. Tuttavia, nell'album seguente, saranno conteggiati anche i due album incisi con i Decibel, e la nuova numerazione giustificherà così il titolo Enrico VIII.

    I cinque brani, pubblicati anche su CD, saranno ripubblicati su CD insieme al successivo album Enrico VIII, inseriti nel mezzo della relativa tracklist pur mantenendo il loro ordine.

    Tracce

    Rien ne va plus
    La medesima canzone
    La prima sigaretta
    Dalla vita in giù
    Cuba
    Gli uomini piccoli

    Il brano La prima sigaretta è presente solamente nella versione MC, e nelle stampe su CD del solo album prima che venisse inglobato a Enrico VIII, oltre a essere pubblicata nell'album Tutto scorre su analoghi supporti.



    ..clikka sul titolo per visualizzare i video

     
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98 replies since 5/2/2011, 18:17   2120 views
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