-
tomiva57.
User deleted
POLVERE
« Troppi ricordi, è meglio esser sordi e forse è già tardi per togliere la polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi, coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà… »
(Polvere - Enrico Ruggeri)
Polvere è un album di Enrico Ruggeri, pubblicato dalla CGD nel 1983.
Il disco
L'album segnò il primo successo solista di Enrico Ruggeri grazie alla title-track omonima, dedicata al padre.
Tracce
Va tutto bene
Fuoco sui giocattoli
Polaroide
Il Rock ’n' Roll
Salviamo Milano
Gerarchie
Polvere
Un altro testo
Generazione combustibile
Qualcosa (per prenderti il cuore)
Non c’ è Penelope
Quindici righe
Da Wikipedia
Va tutto bene
Mi hanno che il momento critico l'hai passato
e che tra qulache mese mi avrai già dimenticato
mi hanno detto che sei sempre via
non hai più quella fotografia
che ti senti a tuo agio lontano dalla mia follia
Mi hanno detto che ti ti riempivo di problemi
e ti facevo uscire troppo dagli schemi
mi hanno detto che è tutto O.K.
che sei contenta di come sei
e che se mi conoscessi adesso non ti piacerei
Va tutto bene, se sai dimenticare
Va tutto bene, se sai ricominciare
una medicina c'è, e io scoprirò qual è
e potrò così difendermi da te.
Mi hanno detto che ricevi fiori e complimenti
e che fai discorsi molto intelligenti
e che non ti commuovi mai
che la tua strada stavolta la sai
che non fai fatica a conquistarti ciò che vuoi.
Va tutto bene, se sai dimenticare
Va tutto bene, se sai ricominciare
una medicina c'è, e io scoprirò qual è
e potrò così difendermi da te
Fuoco sui giocattoli
Gruppi organizzati di guerriere da cattura
con i cuori appesi a una metallica cintura
corrono in un lager, prima o poi ci accoglierà
vogliono mangiare sentimenti a sazietà.
Han studiato freddamente la coreografia
strumentalizzato ogni nostra poesia,
sono già partite per la loro nuova Anschluss
con le loro pelli ricoperte di Douss-Douss.
Fuoco sui giocattoli rimasti in mano a voi
scappano negli Usa i ballerini del Bolscioi
se tu vuoi andartene il tuo treno aspetta già,
ma le catene della mente, chi le scioglierà?
Un commando di ragazzi è già sull'altro fronte
sparano da rive opposte ed è crollato il ponte
tendono le mani per non scivolare giù
e i soccorsi adesso non si fan vedere più.
Muri - che ci dividono
muri - che non si spiegano
sordi che ti gridano le loro verità,
ma non ci si ascolta in questa pallida città.
Fuoco sui giocattoli, bruciamo un po’ anche noi
guerra e pace come nel romanzo di Tolstoi
spiegazioni inutili grondanti falsità
una rosa è già piantata, ma non crescerà.
Restano rovine lungo il campo di battaglia
ogni abbraccio è una scintilla persa nella paglia
una sigaretta si consuma assieme a te
folla o solitudine, che differenza c'è?
Muri - che ci dividono
muri - che non si spiegano
sordi che ti gridano le loro verità,
ma non ci si ascolta in questa pallida città.
Fuoco sui giocattoli rimasti in mano a voi
scappano negli Usa i ballerini del Bolscioi
se tu vuoi andartene il tuo treno aspetta già,
ma le catene della mente, chi le scioglierà?
Fuoco sui giocattoli, bruciamo un po’ anche noi
guerra e pace come nel romanzo di Tolstoi
spiegazioni inutili grondanti falsità
una rosa è già piantata, ma non crescerà
Polaroide
Non posso certo impedirti di andare via
e non mi serve a fermarti la fantasia.
E' stato un momento, un vecchio frammento
che un giorno scomparirà
nel mucchio delle storie senza età
Le nostre strade non si incrocieranno più
qualcuno cade, qualcuno si tira su.
Ti penserò un giorno guardandomi attorno,
ma ognuno continuerà
ad inseguire ciò che forse ha già.
(Ma io) ti fermo qui, ti tengo qui, polaroide
finchè vivrò ti guarderò, humanoide
Il sorriso che adesso è sbiadito
rimane malgrado te
ed un piccolo tocco del dito
ti lega per sempre a me.
A volte sogno di non invecchiare mai,
ma non esistono due Dorian Gray.
Mi sono già illuso, ma è un capitolo chiuso
…tutto poi si trasformerà
perfino nel ricordo cambierà!
(Ma io) ti fermo qui, ti tengo qui, polaroide
finchè vivrò ti guarderò, humanoide
Il sorriso che adesso è sbiadito
rimane malgrado te
ed un piccolo tocco del dito
ti lega per sempre a me.
(Ma io) ti fermo qui, ti tengo qui, polaroide
finchè vivrò ti guarderò, humanoide
Il rock n'roll
Senza potersi spiegare,
senza sorridere più
seduto qui, solo con un synt
come mi hai trovato tu.
Vecchia mania, stimolante ed ingenua follia
per nascondere o confondere la mia malinconia.
Costretto già a sentire certe assurdità
senza arrendermi a difendermi da chi non capirà.
Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
Quante pillole amare,
veleno dentro al caffè
Anafranil, una birra e un synt
e poi cosa mi importa di te.
Discografia, dove vendono la simpatia,
dove sporcano e distruggono pezzi di fantasia.
Vanno in galera quelli che hanno sbagliato una sera
mentre è libero, ricco e celebre chi ha ammazzato un' idea!
Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
Una discografia, ciò che resta della vita mia
non so fingere, non so ungere per spianarmi la via.
Volo e volo male, un tacchino vicino a Natale
non divertirò, non ti piacerò, ma non mi faccio comprare!
Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
Come stanno trattando male il Rock 'n' Roll
Salviamo Milano
Non è così che possiamo ragionare
finisce che ci facciamo troppo male
dentro al Naviglio i discorsi del giornale
allora è meglio il colorante artificiale.
Salviamo Milano dal sole
salviamola dalle troppe parole
salviamo Milano dal mare, lasciamola stare.
Sono già qui, e ci mischiano le carte
sono già qui, e non c'è n'è uno che riparte
funiculì, uno nessuno centomila
funicolà, e non si mettono più in fila.
Salviamo Milano dal pasto,
salviamo almeno ciò che è rimasto
salviamo Milano dai tanti che si fanno avanti.
Salviamo Milano dal sole
salviamola dalle troppe parole
salviamo Milano dal mare, lasciamola stare.
Salviamo Milano dal pasto,
salviamo almeno ciò che è rimasto
salviamo Milano dai tanti che si fanno avanti
e non toccate i nostri Santi!
Gerarchie
Ti ricorderai di me? "La memoria che cos'è?"
Forse il tempo offuscherà dubbi, ansie, verità.
Credi che domanderai? Credi che rinuncerai?
Ma il dolore non si scorda mai.
Qualche vestito in più, tutto cambia, ieri non è più qui,
e tu, già domani non sarai più così.
Gerarchie, rosso di sera, ma sempre un'altra frontiera
polizie, contrarietà, no non puoi volare c'è la forza di gravità.
Gerarchie, leggi per noi, ma combatti se vuoi
utopie, nella realtà, che ti fa sperare ma più in là.
Qualche bambino in più, sta crescendo ma non come vuoi tu,
tu, si sta innamorando di una TV.
Gerarchie, rosso di sera, ma sempre un'altra frontiera
polizie, contrarietà, no non puoi volare c'è la forza di gravità
Polvere
Piano americano
e sfioro il tavolo con una mano.
Pomeriggio strano,
e un desiderio che è fuggito lontano.
Polvere, gran confusione, un grigio salone,
in quale direzione io caccerò la
polvere dai miei pensieri?E quanti misteri
coi pochi poteri che la mia condizione mi dà.
Aria un po’ viziata,
quella finestra andrebbe spalancata.
Tela rovinata,
e la cornice tutta consumata.
Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi
e forse è già tardi per togliere la
polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi
coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà.
Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
Un altro testo
Siede impassibile, distaccato e cortese
incomprensibile, con la sua faccia da inglese.
Domande banali, frasi di circostanza,
risposte uguali ripetute ad oltranza.
Chissà cosa gli passa per la mente
cosa starà pensando adesso?
Forse a qualcosa in cui anche lui
non ha avuto successo.
Ecco perché quando suona tiene gli occhi chiusi
ecco perché quando parla fa discorsi astrusi
ecco perché non risponde sulla sua vita privata
forse perché la sua vita è molto malata.
Ferma la musica, non mi va di ballare
ci sono cose di cui non si può mica parlare.
Persona pubblica, sola come un vecchio
armonia impossibile, non basta avere orecchio.
In fondo i nostri problemi
sono sempre i più gravi, è normale,
ma questa massima non ti aiuta
se ti fai male.
Ecco perché per la strada sembra distaccato,
sembra che stia ascoltando, ma lui se n'è già andato
ecco perché nei ricordi lascia uno spazio nero,
forse perché lui ha perduto per davvero.
Tiene vicino al suo letto
sempre una sedia vuota
meglio così, sarà il pretesto
per un altro testo. (2 volte)
Generazione combustibile
Oggi vado al party, chi mi accompagnerà?
E se arrivo tardi forse qualcuno mi noterà.
Eccomi qui, con le mie scarpe blu
giacca di jeans per una chance in più.
Beviamo un po’ per cominciare
e poi facciamoci notare.
Generazione combustiblie,
la situazione è insostenibile.
Cosa cerco non lo so
certo non mi muoverò
ma non mi divertirò.
Siamo qui a parlare per non dirci niente,
uno che racconta mentre l'altro non lo sente.
Dentro la tua gonna blu
dici di sentirti su
ma ti va stretta sempre più.
Ridiamo un po’ per mascherare
ciò che non è ma può sembrare.
Generazione combustibile
la situazione è insostenibile.
Qui si vive per metà
mai nessuno riuscirà
a spostarsi un po’ più in là.
Generazione combustibile
la situazione è insostenibile.
Qui si vive per metà
mai nessuno riuscirà
a spostarsi un po’ più in là
Non c'è Penelope
Mi piacerebbe rimanere con te
e dirti le cose che ti aspetti,
ma si è fatto buio attorno a me
e i muri sono diventati stretti.
Resta un triste alieno col bicchiere pieno
e un altro giorno in meno che è fuggito già.
Essere o avere non lo so
viaggio in una carrozza grigia
senza sapere dove andrò
e intanto ho già perso la valigia.
Senza più pudore vendo il mio dolore
un simulatore che ha scoradto Freud.
Bambina mi dispiace, stavolta io non sono più capace
ho fatto scena muta, la maschera mi è già caduta
con troppa ispirazione il genio annega nella confusione
intanto è già mattina, è vuota la mia ultima lattina.
Non c'è Penelope, non esiste pià
è già scappata con un divo della TV.
Tutto il passato laverò
ma la mia vasca è già piene di piranas
e distutto a casa tornerò
come i brasiliani dalla Spagna.
Un milite ignoto col bicchiere vuoto
non si mette in moto il mio Shuttle.
Bambina mi dispiace, stavolta io non sono più capace
ho fatto scena muta, la maschera mi è già caduta
con troppa ispirazione il genio annega nella confusione
intanto è già mattina, è vuota la mia ultima lattina
Non c'è Penelope, non esiste pià
è già scappata con un divo della TV
Quidici righe
Non tornerà, non tornerà
non mi ha certo detto parole di speranza,
forse nemmeno si ricorderà
di un cielo, di una coperta e una stanza.
E quando le anime le lasci da sole
si mettono a fare rumore.
E la notte si allunga e non finisce mai,
e di giorno vorresti dormire,
e diventa il tuo letto una sala s'aspetto
di un treno che non può arrivare.
Nemmeno stasera ti chiama;
per forza, lei non chiamerà più.
Ma quando una donna non ti ama
sta vendicando un'altra
che non hai amato tu
clikka sul titolo per visualizzare i video
Edited by tomiva57 - 20/2/2012, 23:28.