SAN FRANCISCO

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  1. gheagabry
     
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    "Trasgressiva, cosmopolita, aristocratica e raffinata, sono gli aggettivi più appropriati per rendere omaggio al suo stile ineguagliabile.



    SAN FRANCISCO





    Un insieme di tanti mondi che sembrano essersi riuniti in un grande mosaico dove, fieri delle proprie tradizioni, convivono popolazioni giunte da luoghi lontani o semplicemente persone appartenenti a credo diversi e stili di vita differenti, tanto che basta un solo isolato a separare gli inconfondibili odori di China Town dall’aroma del caffè di casa nostra a North Beach, la spregiudicata e provocatoria Castro dall’aria festosa del centro america di Mission, o ancora l’essenza e l’originalità del sol-levante a Japan Center dalla sofisticata Haight Asbury con le sue case vittoriane e quel delicato tocco di snob.
    Frisco è da scoprire senza fretta, aggirandosi tra le strade rese familiari dal grande schermo, ma senza tralasciare i percorsi meno battuti alla scoperta di quei particolari che più volte restano sconosciuti al turista, e ricercare quegli angoli segreti dove scattare una foto indimenticabile ed assaporare la vera essenza culturale della baia. Sfidando anche il vento gelido che spira costante in ogni stagione dal Golden Gate, con raffiche che sembrano un pugnale che trafigge il cuore.
    La scoperta di San Francisco non può che partire dal suo quartiere più pittoresco, Chinatown.
    Il portale d’ingresso, il celebre Dragon’s Gate decorato con lanterne, dragoni e animali propiziatori, non è una semplice costruzione architettonica: varcare la soglia significa essere trasportati direttamente nel cuore del continente asiatico. Qui vive la più grande comunità cinese al di fuori dell’Asia, che in passato si chiuse al mondo esterno come una città nella città, con usi e costumi che si sono tramandati nel tempo e gelosamente custoditi...Ciò che resta oggi, oltre all’aspetto puramente turistico fatto di lampioncini che ornano le strade e negozietti turistici con ogni sorta di souvenir, sono i vari piccoli templi racchiusi tra le viuzze dove si respirano incensi e oli profumati, le antiche erboristerie con ogni sorta di medicine ed unguenti, piazze dove la gente si esercita nelle antiche arti di t’ai chi.
    Nella vicina North Beach si deve passeggiare senza meta, fermandosi in uno dei numerosi cafè per scambiare due chiacchiere, per capire che cosa attira da decenni gli artisti e perchè la zona è stata denominata Little Italy, fare colazione in una panetteria attratti dal profumo di pane appena sfornato, entrare nelle librerie per ripercorrere le origini della Beat Generation che qui ha avuto origine.
    Sviluppatosi attorno agli anni Cinquanta, questa corrente di pensiero attirò migliaia di giovani desiderosi di libertà, manifestandosi in una combinazione di ogni forma di arte, dalla letteratura, alla musica, alla pittura. Per finire salendo le ripide scalinate che portano fino a Russian Hill, tra parchi e case vittoriane che si affacciano sul sottostante Fisherman’s Wharf.
    La zona del porto è un luogo piacevole dove trascorrere qualche ora. Il famoso Pier 39 abbonda fin troppo di attrazioni forzate, ma la sua aria festosa sembra piacere ai leoni marini che hanno scelto uno dei suoi moli come fissa dimora.
    La particolarità più sorprendente di San Francisco è che ad ogni fermata di bus sembra di scendere in una città diversa. Si può risalire sulla mitica F fino al capolinea, oppure optare per le più veloci sotterranee Muni e raggiungere un altro mondo: Castro District, affiancato da Mission, quartieri vicini geograficamente ma così lontani idealmente.
    Trasgredire a San Francisco è normale, e a Castro è quasi d’obbligo: incontrerete più persone stravaganti qui in una settimana che in tutti gli States in un anno.
    L'orgoglio gay è manifestato senza pudore, senza vincoli di moralità, grazie alla mentalità libera dei suoi abitanti.
    A Castro sono iniziate tutte le lotte per ottenere i diritti più comuni, che da qui sono stati poi parzialmente estesi non senza difficoltà a tutto il resto del mondo. Confesso il mio approccio spinto da ironica curiosità nel pensare di vedere qualcosa di “diverso”.
    Al contrario, è proprio la normalità del luogo e della gente a sorprendere ed aprire la mente a chi ha avuto da sempre vedute troppo ristrette.
    A Mission è meglio recarsi il tardo pomeriggio, per riuscire a vedere con il chiaro i bei murales e nello stesso tempo attendere l’imbrunire, per ammirare il tramonto sulla baia, gustare gli squisiti burritos e vivere l’aria festosa del luogo e di una folle nottata in uno dei tanti locali etnici, dove impazzano i ritmi frenetici latino-americani.
    Tornando verso il centro è d’obbligo una sosta ad Alamo Square, splendido balcone sulla baia e sui grattacieli che fanno da sfondo alle “Sette Sorelle”, una fila di case vittoriane dalle candide facciate circondate da un tranquillo parco.
    Di fronte, nel mezzo della baia, appare come per incanto la mitica Alcatraz. Sembra vicinissima, eppure compare e scompare nella nebbia quasi fosse stregata. Ma la vista è sempre rapita dal leggendario Golden Gate Bridge. Il brillante colore arancione, i punti panoramici che ne permettono una visione indimenticabile, le campate che si perdono nella nebbia. Non si discute, questo non è un semplice ponte, ma uno status symbol non solo della città o della California, ma dell’America intera."

    - dal web -





    La città dai tanti nomi...San Francisco era originariamente conosciuta come Yearba Buena, nome di origine spagnola che significa “erba buona” o “pianta aromatica buona”. Si deve al giornalista Herb Caen l’appellativo “Bagdad sulla baia“, mentre “The city that Knows How” è un altro dei famosi soprannomi della città.




    ...... nella storia......



    La California è stata scoperta dallo spagnolo Cortes, da cui prende anche il nome, ma è solo nel 1579 che il corsaro inglese Francis Drake approda molto vicino alla baia di San Francisco. Non è però chiaro il motivo per il quale la baia di San Francisco venne esplorata solamente nel XVII secolo da alcuni missionari spagnoli che la chiamarono appunto baia di San Francisco e vi insediarono il primo villaggio, costruirono la prima chiesa (ovviamente consacrata a San Francesco d'Assisi, e la prima fortificazione.Nel 1848 San Francisco era ancora solo un piccolo villaggio di pescatori. La sua posizione era piuttosto privilegiata, ma lontana dalle ricche rotte europee. Un giorno un certo John Marshall trova, a circa 220 km di distanza dalla città una pepita d'oro e la consegna al suo capo, lo svizzero Hohn Sutter. Per alcune settimane la notizia rimane segreta ma poi la voce si sparge. E' l'inizio della corsa all'oro. Pionieri ed avventurieri ma anche commericanti e perditemo accorono in città da ogni parte del mondo in cerca di fortuna. In soli due anni la città passa da circa 1.000 anime a oltre 25.000. Tra gli altri accorrono in città numerosissimi asiatici, i cui discendenti si trovano ancora numerosi nella città.





    Le sue case di San Francisco, sormontate qua e là da inquietanti grattacieli, restano per la maggior parte commisurate all'uomo, e i loro toni pastello, azzurro, bianco, rosa o verde pistacchio, conferiscono alle vie l'aspetto di un gelato misto.
    Yourcenar, Marguerite




    ...nella letteratura...



    Insieme alla nebbia e alla tecnologia, anche la cultura e la letteratura sono parte integrante della vita degli abitanti di San Francisco. L’apertura e l’originalità che da sempre caratterizzano questa città l’hanno resa centro del movimento Beat negli anni Cinquanta e di quello Hippie negli anni Sessanta, l’hanno resa casa per alcuni dei più acclamati scrittori statunitensi – come Jack Kerouac, Allen Ginsberg, Amy Tan, Dave Eggers e Michelle Tea.
    La più celebre mappa letteraria è senz’altro quella di San Francisco, i cui contorni geografici e le cui aree sono scandite e definite dalle citazioni di incipit di opere relative alla più vivace delle città della West Coast, culla della Beat Generation e crocevia di molti influssi culturali.La mappa, creata da Ian Huebert per il San Francisco Chronicle.




    .....i caffé.....



    San Francisco è rinomata per i suoi caffè, ben 300 disseminati in tutta la città. È qui che fu inventato il famoso Irish coffee. Il Caffè Trieste fu il primo caffè di San Francisco, inaugurato nel 1956, e la leggenda vuole che gran parte della sceneggiatura della trilogia de Il Padrino sia stata scritta proprio qui da Francis Ford Coppola.





    ..il Golden Gate Bridge...



    Il suo colore arancione si vede da lontano, fondendosi dolcemente con i toni caldi del tramonto. Ma anche quando il cielo è grigio, cosa ordinaria da queste parti, non si nasconde mai completamente. Stiamo parlando del Golden Gate Bridge, un colosso d'acciaio e bulloni sospeso tra cielo e mare, che è sempre lì, immobile, a vigilare su ciò che gli è intorno, come un vecchio guardiano mai stanco.
    Reso celebre dai film Hollywoodiani, spot pubblicitari e scenari di ogni tipo, il Golden Gate, accompagnato dall'immancabile penitenziario di Alcatraz all'orizzonte, suo fedele compagno, ha sempre rappresentato una location adatta a tutti: polizieschi o storie d'amore impossibili, trovano in questi luoghi la giusta collocazione.
    La sua enorme mole gli permette di collegare l'Oceano Pacifico con la baia di San Francisco per una lunghezza totale di ben 2,7 chilometri. Una cifra assurda se si considera che la costruzione di questo immane colosso risale al lontano 1937. Definito una delle moderne meraviglie del mondo, è stato per anni il ponte sospeso più lungo mai creato: record, questo, battuto solo in epoche recenti.
    È grazie a James Wilkins se il Golden Gate ha visto la luce. La sua volontà era quella di rendere la traversata della baia di San Francisco più confortevole e sicura di quanto lo fosse allora. Per fare questo, cosa mettere sopra a quel tratto di Oceano se non un ponte sufficientemente lungo da arrivare fino all'altra parte? Prima del Golden Gate si utilizzavano i ferry: imbarcazioni che, seppur affascinanti, non erano certo della massima praticità. Fu così che nel 1927 Joseph Strauss, che in fatto di ponti aveva esperienza da vendere, buttò giù i primi progetti cartacei. Ma solo nel 1933, e più precisamente il 5 Gennaio, i mastodontici lavori ebbero inizio. Il tutto si concluse in soli quattro anni, un tempo davvero da record, soprattutto viste le enormi dimensioni di quello che oggi è un vero e proprio simbolo della California.
    Il giorno dopo il completamento della grande opera il presidente Roosevelt diede il via al traffico dei veicoli che, ad oggi, a parte cinque giorni di chiusura a causa del forte vento, non si è mai fermato.



    ......una canzone.....



    se stai andando a San Francisco
    assicurati di metterti dei fiori tra I capelli
    se stai andando a San Francisco
    stai per incontrare brava gente laggiù

    per quelli che vengono a San Francisco, l’estate sarà incantevole
    nelle strade di San Francisco brava gente indossa fiori tra i capelli
    attraverso la nazione una strana vibrazione gente in movimento
    c’è un intera generazione con una nuova spiegazione gente in movimento

    per quelli che vengono a San Francisco
    accertati di mettere dei fiori tra i capelli

    Scott McKenzie



     
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  2. tomiva57
     
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    CHINATOWN

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    La Chinatown di San Francisco è il più antico ed uno dei più grandi tra i quartieri cinesi americani. Fu costruita negli anni cinquanta e si caratterizza per la notevole presenza di palazzi e monumenti costruiti secondo l'architettura cinese. Uno dei suoi simboli è la porta d'accesso (chiamata porta del drago) situata in Grant Avenue, anch'essa in stile cinese, composta da tre arcate e da due leoni collocati sui marciapiedi.
    Il quartiere fu completamente raso al suolo in seguito ad un terremoto nel 1906. Molte viuzze e passaggi segreti nascondono fumerie d'oppio e case chiuse. Il nuovo quartiere è solo una pallida imitazione del vero Chinatown. Piccolo consiglio: preferite il mattino o verso l'imbrunire (i negozi chiudono alle ore 22:00) per recarvi in questo dedalo di viuzze illuminate da lampioni. Ci si viene essenzialmente per immergersi in quest'atmosfera così particolare ed autentica. Gli appassionati di shopping non sapranno più dove sbattere la testa. Troverete tutto ciò che si può acquistare a Pechino o ad Hong Kong.



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    Chinatown: è una delle zone più turistiche della città, concentrata intorno a Grant Avenue: una passeggiata fra i suoi vicoli, un vero e proprio must, permetterà di scorgere le tipiche costruzioni cinesi, i draghi e i tanti negozi alimentari dove poter trovare veramente di tutto.

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  4. tomiva57
     
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    Haight-Ashbury


    Da Wikipedia

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    Haight-Ashbury è un quartiere di San Francisco, in California. Il nome ha origine dall'intersezione tra Haight Street e Ashbury Street. Le strade in questione sono state intitolate a Henry Huntly Haight, Governatore della California nel 1870, e ad uno dei consiglieri della città in quel periodo, il signor Ashbury: entrambi infatti hanno svolto un ruolo importante per la crescita del quartiere.

    Il quartiere di Haight Ashbury è stato il centro del movimento hippie negli anni sessanta, che è stato succeduto dal Beatnik, movimento sorto nel quartiere di North beach alcuni anni prima della famosa Summer of Love del 1967. La cultura hippie, tuttavia, è ancora presente, testimoniata dalle numerose luci psichedeliche che di sera illuminano le strade.


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    Posted by Ale:

    Una delle cose certamente più pittoresche di San Francisco è il quartiere di Haighy Ashbury. Voglio dire, bene o male il Downtown con i grattacieli si trova un po' d'appertutto, il quartiere gay c'è un po' dappertutto, Chinatown c'è un po' dapperttutto...ma questo perchè i cinesi sono effettivamente dappertutto. Invece, di quartieri prettamente hippie se ne trovano pochi. Se San Francisco è stata la madre del movimento dei capelloni, beh, qui si trovano ancora pezzi di placenta e cordoni ombelicali in giro per le strade. La zona è parecchio... bassa... gli edifici sono a 2 o 3 piani, simili a quelli a cui siamo abituati noi. Case e negozi si alternano come nelle tranquille cittadine nostrane, tuttavia ricoperte da colori vivaci e allegri. Decisamente hippie ^^

    Chiaro che la zona ci marcia sopra a questa sua fama: le boutique di souvenir non si contano, ci sono maglie arcobaleno ovunque -carine, anche, ma quanto ci si potrà avventurare nel Mission District con una cosa del genere addosso senza essere barbaramente e ispanicamente uccisi?-, e ci sono anche un sacco di negozi di vestiti usati! Probabilmente non me ne metterei mai uno addosso, chissà chi l'ha avuto prima, ma un paio di giri dentro me li sono fatti...incredibile le cose che si possono trovare ^^ qualcuno si è fatto fotografare con dei cappeli da cowboy in testa...ma c'era veramente di tutto, dai jeans alle maglie, dalle giacche alle scarpe.

    Meta d'obbligo, la casa di Janis Joplin -fate finta di conoscerla come faccio io-. Beh, è una casa. C'ha vissuto sta tipa. Carino........

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  5. gheagabry
     
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    Uno-dei-tram-di-San-Francisco-615x410
    © Ronnie Macdonald




    Cable cars, i tram di San Francisco

    di Andrea Lessona
    4 LUGLIO 2013


    Il roteare dell’acciaio sull’acciaio porta lento il tram di San Francisco in cima a Nob Hill. I freni stridono, la carrozza sobbalza e i passeggeri scendono ordinati all’ultima fermata: una delle zone residenziali più “in” della città californiana.

    Succede così ogni giorno quando oltre sette milioni di turisti all’anno provano l’ebbrezza del ricordo in movimento, e vedono sfilare Frisco dalle cable cars che percorrono le tre delle 23 linee originarie rimaste.

    La prima a vedere il primo tram di San Francisco correre sui suoi binari fu la Clay Street Hill Railroad, aperta il 2 agosto del 1873 ed entrata in funzione il 1° settembre. Ecco perché quest’anno si celebra il 135 anniversario della prima corsa. Il promotore dell’iniziativa fu Andrew Smith Hallidie, coadiuvato dall’ingegnere William Eppelsheimer.


    Un tram di San Francisco e l’isola di Alcatraz all’orizzonte
    Furono loro a inventare il sistema di trasporto a fune per vincere le ripide colline che delineano l’orizzonte della città statunitense e permettere a passeggeri e merci di arrivare a destinazione.
    Così vennero usate carrozze di aderenza agganciate con una pinza al cavo che scorre in un canale sotto il livello stradale. In questo modo i tram di San Francisco vengono trainati sulle rotaie da questa fune.

    Alle fermate e in discesa la vettura viene sganciata dal cavo e i freni entrano in azione. La cosa curiosa è vedere il conduttore scendere al capolinea mentre, aiutato dai turisti, fa ruotare la carrozza su una piattaforma girevole per invertirne il senso di marcia.

    È uno spettacolo cui si assiste lungo le tre linee rimaste di Union Square, Fisherman’s Wharf e California Street da dove si possono vedere la famosa isola di Alcatraz e lo spettacolare ponte del Golden Gate.

    Una volta i tram di San Francisco correvano in lungo e in largo per la città. Poi l’introduzione della corrente elettrica e i costi dimezzati li mandarono in pensione. Almeno sino al 1984 quando con investimenti massicci vennero rimessi sulle strade per regalare ai turisti un’emozione unica: viaggiare nel tempo sull’icona di Frisco e monumento nazionale.

    Le loro gesta e la loro storia sono custodite al Cable Car Museum all’angolo tra Mason Street e Washington Street: l’edificio in mattoni è sia museo, sia centrale operativa e di controllo delle tre linee.



    il reporter.com
     
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  6. gheagabry
     
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    Cable Car, San Francisco, California
    photo via quissim



    by http://bluepueblo.tumblr.com/
     
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5 replies since 4/2/2011, 02:13   1894 views
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