RE ARTU' e il suo leggendario mondo

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  1. ZIALAILA
     
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    Tintagel - Il castello di re Artù



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    Secondo una delle tante leggende imperniate sul personaggio di Artù, il mitico sovrano della Britannia sarebbe nato verso la fine del V secolo, nel castello di Tintagel in Cornovaglia .
    Nel 1136 il cronista inglese Golfredo di Monmouth, nella sua Historia regum Britanniae, cita la fortezza di Tintagel come la tradizionale residenza di re Artù. Al di là delle leggende, tuttavia, ciò che concretamente esiste sono le rovine di un monastero celtico risalente agli inizi del VI secolo e i resti delle mura di un complesso fatto costruire a picco delle burrascose scogliere, intorno al 1145, dal conte Reginaldo di Cornovaglia, figlio illegittimo di Enrico I.

    La leggenda non presiede solo alla nascita di Artù: l’intera vita del sovrano è intessuta di miti, storie leggendarie, sortilegi. Ancor giovane, Artù conquistò il diritto di sedere sul trono della Britannia strappando dalla viva roccia la magica spada Excalibur: evento avvenuto nel 516 d. C., secondo la tradizione. Durante il suo regno Artù, capo delle forze della Britannia celtica, avrebbe conquistato ben dodici vittorie, delle quali l’ultima soltanto, quella di Mount Badon, è forse storicamente provabile. Secondo l’immaginazione dei suoi biografi, Artù conquistò mezzo mondo cristiano, dalla Scozia all’Irlanda, Islanda, Danimarca, Norvegia, fino alla Gallia e alla Spagna. E avrebbe preso anche Roma se, giunto alle porte della città eterna, non fosse stato informato che la sua patria era in rivolta e che Morded, suo nipote, aveva sedotto la sua sposa, Ginevra. Rientrò allora precipitosamente in patria con Galvano, suo ambasciatore, che fu ucciso durante lo sbarco. I due fedifraghi fuggirono, Ginevra nascondendosi in un convento, Mordred rifugiandosi presso la baia di Camban, in Cornovaglia, dove avvenne lo scontro finale. Artù, ferito a morte, consegno la spada Excalibur a sir Belvedere, con l’ordine di gettarla nell’acqua. Apparve allora un piccolo vascello con molte dame e una regina, che portarono l’eroe sull’isola di Avalon, dove si dice che egli ancora attenda, insieme alla sorella Morgana, di ritornare tra i suoi e guidarli alla vittoria.


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    Le rovine di quella che è diventata una grande attrazione turistica si ergono su uno sperone roccioso proteso nel mare, battuto dalle onde e dalle frequenti tempeste. Probabilmente le leggende sorte intorno a questo luogo sono state originate dallo stretto rapporto del luogo con le manifestazioni primigenie della natura, che qui si esprimono sotto forma di tempeste o di nebbie avvolgenti magicamente ogni cosa. O, forse, si tratta veramente di un luogo fuori dal tempo, dove per motivi inesplicabili si apre una porta su un altro mondo….



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22 replies since 23/1/2011, 15:16   12638 views
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