NEW YORK la grande mela

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  1. tomiva57
     
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    New York



    Vi posto alcune foto fatte dalle mie figlie durante il loro viaggio a New York, però prima un po di storia.....

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    New York (anche Nuova York in italiano) è una città di 8.391.881 abitanti degli Stati Uniti d'America.

    Situata nello Stato omonimo, è la città più popolosa dell'Unione, nonché uno dei centri economici e culturali più influenti del continente americano e del mondo intero.

    Sorge su un'area di 1.214 km² alla foce del fiume Hudson nell'Oceano Atlantico. Situata in parte sulla terraferma e in parte su isole nella c.d. Baia di New York (New York Bay), è amministrativamente divisa in cinque distretti (borough): Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island.

    Di essi, uno è in terraferma (il Bronx, situato a nord di Manhattan); tre si trovano su di un'isola circondata dal mare (Staten Island, di fronte al New Jersey; Queens e Brooklyn, rispettivamente nell'estremità nord-occidentale e sud-occidentale dell'isola di Long Island) e uno, Manhattan, sull'appendice inferiore della penisola su cui si trova anche il Bronx, ma che da esso è separato dall'Harlem River, fiume-canale che collega l'Hudson all'East River. I cinque borough sono anche sedi di contea metropolitana: la contea di New York propriamente detta occupa l'intero territorio di Manhattan, quella di Kings Brooklyn, quella di Richmond Staten Island; le altre due contee (Bronx e Queens) sono omonime dei boroughs al cui territorio amministrativo si sovrappongono.

    L'area metropolitana di New York si trova all'intersezione di tre Stati (New York propriamente detto, New Jersey e Connecticut); l'intero agglomerato urbano conta 18.223.567 abitanti, mentre quello metropolitano è di 19.206.798 abitanti, che la rendono, secondo le stime, dalla terza alla sesta area urbana più popolata del mondo e dalla prima alla terza del continente americano (in concorrenza con Città del Messico e San Paolo del Brasile).

    Limitatamente ai confini comunali, invece, New York è stimata come tredicesimo comune più popolato del mondo, dopo Giacarta (Indonesia) e prima di Wuhan (Cina).

    Non appartengono a New York, né fanno parte della sua area metropolitana, ma gravitano intorno a essa per ragioni economiche e culturali, alcune città del confinante Stato del New Jersey come Jersey City, Newark e Hoboken, situate sulla riva occidentale dell'Hudson, proprio di fronte a Manhattan. La citata Newark è, tra l'altro, sede di uno degli aeroporti internazionali che servono New York, il Newark-Liberty, situato a soli 24 km da Manhattan.

    Gli abitanti di New York si chiamano New Yorkers, traducibile come newyorkesi, newyorchesi o, ormai raramente, novaiorchesi dal nome Nuova York con cui per molto tempo è stata chiamata la città in italiano.




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    la statua della libertà



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    mia figlia più giovane quando l'ha vista ne è rimasta delusa .....è piccola ....la immaginava più grande

    LA STATUA DELLA LIBERTA'



    La libertà che illumina il mondo (in. Liberty enlightening the world; fr. La liberté éclairant le monde), conosciuta più comunemente con il nome di statua della Libertà, è un monumento simbolo di New York e degli interi Stati Uniti d'America.

    Svetta all'entrata del porto sul fiume Hudson, sulla rocciosa Liberty Island (un tempo Bedloe's Island), come ideale benvenuto a tutti coloro che arrivano negli USA ed è costituita da un'armatura di acciaio rivestita di lastre di rame (modellate a martello e assemblate con rivetti), su un basamento granitico di provenienza sarda. È alta 93 metri (compresi i 47 m del piedistallo) ed è visibile fino a 40 chilometri di distanza. Raffigura una donna che indossa una lunga toga e sorregge fieramente in una mano una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell'altra stringe un libro recante la data del 4 luglio 1776 (giorno dell'Indipendenza americana); ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari e i sette continenti.

    Ideata da Édouard René de Laboulaye, costruita a Parigi su progetto di Frédéric Auguste Bartholdi e realizzata ingegneristicamente da Gustave Eiffel (il creatore dell'omonima torre), essa fu donata dai francesi agli Stati Uniti d'America in 1883 casse trasportate a New York per mezzo di una piccola nave (che dovette effettuare numerosi viaggi) e ivi assemblata, in segno di amicizia tra i due popoli e in commemorazione della dichiarazione d'Indipendenza di un secolo prima (1776), ma a causa del protrarsi dei lavori fu completata solo nel 1884 e inaugurata il 28 ottobre 1886, dieci anni dopo la ricorrenza.

    Durante le celebrazioni per l'inaugurazione, si formò spontaneamente la prima ticker-tape parade, evento divenuto tipico della cultura statunitense e legato particolarmente alla città di New York.

    Nel 1924 la statua divenne monumento nazionale insieme all'isola sulla quale è posta.



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    N.Y.stazione centrale



    questa foto proviene dal web, perchè le loro non erano nitide



    Grand Central Terminal (GCT) - a volte chiamato Grand Central Station o semplicemente Grand Central - è una stazione ferroviaria di testa a 42nd Street e Park Avenue a Midtown Manhattan a New York. Prende il nome e venne creata dalla New York Central Railroad nel periodo d'oro della del trasporto ferroviario a lunga percorrenza.

    È la stazione ferroviaria più grande del mondo per numero di banchine: 44, con 67 binari.

    Lo scalo si sviluppa su due livelli, entrambi sotto terra, con 41 binari al piano superiore e 26 a quello inferiore, anche se il numero totale dei binari lungo le banchine e quelli adibiti al ricovero dei mezzi (non serviti da banchina) supera i 100. Quando la nuova stazione Long Island Rail Road's, costruita sotto i livelli attuali, aprirà, Grand Central offrirà un totale di 75 binari e 48 banchine.

    Il terminal si estende su un'area di 19 ettari.

    Anche se il terminale è stato propriamente chiamato "Grand Central Terminal" dal 1913, molte persone continuano a riferirsi ad esso come "Grand Central Station" che oggi è il nome del l'ufficio postale nelle vicinanze o della fermata della metropolitana a servizio del Terminal.


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    N.Y. di notte panorama





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    ponte di brooklyn -passaggio pedonale
    l'hanno fatto a piedi andata e ritorno



    Il Ponte di Brooklyn,
    completato nel 1883 su progetto dell'ingegnere tedesco John Augustus Roebling, rappresenta oggi il primo ponte costruito in acciaio ed ha rappresentato per lungo tempo il ponte sospeso più grande al mondo. Collega tra di loro l'isola di Manhattan ed il quartiere di Brooklyn (un tempo due cittadine distinte dello Stato di New York, oggi due quartieri di New York) attraversando il fiume East River.


    Costruzione


    La costruzione del ponte iniziò il 3 gennaio 1870, richiese la manodopera di 600 operai e costò 15,5 milioni di dollari dell'epoca. Durante i lavori 27 di essi persero la vita, la maggior parte per embolia gassosa dopo aver effettuato immersioni nelle camere di scavo sottomarine. Anche l'ingegner Roebling rimase vittima nel 1869 di un incidente durante l'attracco di un traghetto. Il suo posto venne preso dal figlio, Washington Roebling, che rimase a sua volta ferito e paralizzato parzialmente a causa di un'embolia gassosa. Venne aiutato nel completamento dell'opera dalla moglie, Emily Warren Roebling, che operò sotto la sua supervisione. Il ponte venne definitivamente aperto al transito il 24 maggio 1883.

    Il ponte è costituito da 4 cavi d'acciaio assicurati ad ancoraggi fissati ad apposite piastre (una per ogni cavo) contenute all'interno di calotte di granito alte fino a 3 metri e poste agli estremi del ponte stesso. Ogni cavo è composto da 5657 km di filo d'acciaio galvanizzato con zinco al fine di renderlo resistente al vento ed alla pioggia. Due piloni, posti a circa 300 metri dalle calotte, poggiano su cassoni grandi come 4 campi da tennis, e vengono utilizzati come punti di ancoraggio per i cavi grazie a piastre a sella poste sulle loro sommità. La base del ponte invece è costituita da travi di acciaio del peso di 4 tonnellate ciascuna assicurate a tiranti verticali (assicurati a loro volta a tiranti diagonali) il cui scopo è mantenerle in posizione.

    Il ponte una volta completato si presentava con una struttura a 5 corsie. In passato le due corsie esterne venivano impiegate per il transito di carrozze, le due corsie intermedie per il transito delle cabine della teleferica e la corsia centrale per quello dei pedoni. Oggi le corsie esterne ed intermedie (diventate 6 in totale, 3 destinate al traffico in direzione Brooklyn e 3 destinate a quello in direzione Manhattan) sono destinate ai mezzi a motore e quelle centrali sono per metà pista pedonale e per metà pista ciclabile.

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    cattedrale di S. Patrizio



    La Cattedrale di San Patrizio a New York (in inglese: St. Patrick's Cathedral) si affaccia sull'elegante 5th Avenue (all'incrocio con la 51st Street). Nel cuore di Manhattan, è situata a due passi dal Rockefeller Center ed è la chiesa principale dell'Arcidiocesi di New York. Venne costruita tra il 1853 ed il 1878 in stile neogotico secondo i piani dell'architetto James Renwick Jr. Segue gli schemi delle cattedrali medievali europee.


    La storia della cattedrale


    Il terreno sul quale sorge la chiesa fu originariamente destinato alla costruzione di una scuola cattolica (1813). Dato che il progetto fallì tre anni dopo, nacque sul posto un orfanotrofio diretto da una comunità di Trappisti in esilio,[1] i quali diressero l'istituto per alcuni anni. Più tardi, essi approfittarono della caduta di Napoleone per rientrare in Francia, sicché alla direzione dell'orfanotrofio subentrò la diocesi di New York.

    Accadde in seguito un fatto che si sarebbe rivelato molto importante per la costruzione della cattedrale: nel 1850 la diocesi di New York venne trasformata in arcidiocesi dal papa Pio IX. L'arcivescovo John Joseph Hughes decise di erigere un nuovo luogo di culto cattolico al posto dove sorgeva l'orfanotrofio. La nuova chiesa doveva prendere le veci della vecchia cattedrale di San Patrizio, edificio minore situato a Little Italy. Potrebbe stupire il fatto che questo tempio cattolico dovesse divenire una delle chiese più grandi degli Stati Uniti: la ragione di tutto ciò sta semplicemente nel fatto che a quei tempi gli irlandesi, cattolici, costituivano un quarto della popolazione di Manhattan.

    I lavori iniziarono nel 1858 ma furono ben presto sospesi a causa della Guerra di Secessione. Dopo che l'esecuzione fu ripresa, la cattedrale fu finalmente consacrata nel 1879. Le due torri campanarie furono terminate nel 1888.

    Pur non avendo davanti a sé una vera e propria piazza che la valorizzasse, durante i primi anni successivi al completamento, la cattedrale si ergeva in una posizione abbastanza libera.

    Lo sviluppo urbanistico di Manhattan, comunque, non si sarebbe fatto attendere a lungo.

    MOLTO BELLA ...DA VISITARE... L'INTERNO MERITA



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    empire state building




    L'Empire State Building
    è il più famoso grattacielo della città di New York e probabilmente del mondo. Con i suoi 381 metri di altezza (443,2 m se si considera anche l'antenna televisiva sulla sua cima), è stato il grattacielo più alto del mondo fra il 1931 (anno del suo completamento) ed il 1973, quando furono inaugurate le Torri Gemelle del World Trade Center.

    In seguito al crollo di queste ultime negli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, è tornato ad essere l'edificio più alto della città ed il secondo più alto degli Stati Uniti (dopo la Willis Tower di Chicago).

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    È stato proposto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno
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    Ellis Island
    è un isolotto alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. Antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, è stata la maggiore frontiera d'ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti.

    Il porto di Ellis Island ha accolto più di 12 milioni di aspiranti cittadini statunitensi (prima della sua apertura altri 8 milioni transitarono per il Castle Garden Immigration Depot di Manhattan), che all'arrivo dovevano esibire i documenti di viaggio con le informazioni della nave che li aveva portati a New York. Medici del Servizio Immigrazione controllavano brevemente ciascun emigrante, contrassegnando sulla schiena con un gesso, quelli che dovevano essere sottoposti ad un ulteriore esame per accertarne le condizioni di salute (ad esempio: PG per donna incinta, K per ernia e X per problemi mentali).

    Chi superava questo primo esame, veniva poi accompagnato nella Sala dei Registri, dove erano attesi da ispettori che registravano nome, luogo di nascita, stato civile, luogo di destinazione, disponibilità di denaro, professione e precedenti penali. Ricevevano alla fine il permesso di sbarcare e venivano accompagnati al molo del traghetto per Manhattan.

    I "marchiati" venivano inviati in un'altra stanza per controlli più approfonditi. "I vecchi, i deformi, i ciechi, i sordomuti e tutti coloro che soffrono di malattie contagiose, aberrazioni mentali e qualsiasi altra infermità sono inesorabilmente esclusi dal suolo americano" rammentava il vademecum destinato ai nuovi venuti. Tuttavia risulta che solo il due percento degli immigranti siano stati respinti. Per i ritenuti non idonei, c'era l'immediato reimbarco sulla stessa nave che li aveva portati negli Stati Uniti, la quale, in base alla legislazione americana, aveva l'obbligo di riportarli al porto di provenienza.

    Il picco più alto si ebbe nel 1907 con 1.004.756 di persone approdate.
    Dal 1917, modifiche alle norme d'ingresso, limitano i flussi immigratori. Viene introdotto il test dell'alfabetismo e dal 1924 vengono approvate le quote d'ingresso: 17.000 dall'Irlanda, 7.000 dal Regno Unito, 5.800 dall'Italia e 2.700 dalla Russia. La Depressione del 1929 diminuisce ulteriormente il numero degli immigrati, dai 241.700 del 1930 diventano 97.000 nel 1931 e 35.000 nel 1932. Contemporaneamente Ellis Island diventa un centro di detenzione per i rimpatri forzati: dissidenti politici, anarchici, senza mezzi e senza lavoro vengono obbligati a tornare al loro paese d'origine. Gli espulsi a forza dagli Stati Uniti sono 62.000 nel 1931, 103.000 l'anno successivo e diventano 127.000 nel 1933.

    Durante la Seconda guerra mondiale vi vengono detenuti cittadini giapponesi, italiani e tedeschi e il 12 novembre 1954 il Servizio Immigrazione lo chiude definitivamente, spostando i propri uffici a Manhattan. Dopo una parziale ristrutturazione negli anni ottanta, dal 1990 ospita il Museo dell'Immigrazione.

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    museo degli immigrati




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    Il Fuller Building, meglio noto come Flatiron Building ("ferro da stiro"), con i suoi 86,9 metri di altezza è stato uno dei più alti grattacieli di New York sin dal suo completamento nel 1902. Situato a Manhattan, l'edificio fu progettato dall'architetto di Chicago Daniel Burnham in stile Beaux-Arts su un lotto triangolare compreso tra la 23a strada, la 5th Avenue e Broadway guardando verso il Madison Square Park Conservancy.

    I newyorkesi furono subito attratti dall'edificio tanto da scommettere quanto a lungo sarebbe riuscito a resistere alle forti raffiche di vento che soffiano dove sorge. Il nome Flatiron fu coniato proprio dai cittadini della Grande Mela a causa della forma del palazzo che ricorda molto quella di un ferro da stiro (in inglese Iron). La punta dell'edificio è larga solamente 2 metri e si estende per 86,9 metri in altezza, divisi su ventidue piani. Il Fuller Building restò l'edificio più alto di New York City fino alla costruzione del Park Row Building.

    Attualmente il Flatiron Building è quasi un passaggio obbligatorio per i numerosi turisti della metropoli di New York che affollano anche i negozi di souvenirs e libri inerenti all'edificio, che attualmente ospita diversi uffici tra cui quello del National Historic Landmark.
    L'area limitrofa all'edificio viene chiamata Flatiron District.
    Nel luglio del 2006, il Fondo Michelangelo, di Sorgente Group Spa, ha acquistato il 17% del Flatiron Building. Successivamente, nel corso del 2009, lo stesso Fondo Michelangelo ha rilevato la maggioranza del grattacielo.


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    Il Rockefeller Center
    è un gruppo di 19 edifici commerciali di New York, sito in Manhattan, che si affaccia sulla fifth avenue a pochi passi dal Central park in direzione sud. Costruito dalla famiglia di banchieri statunitensi Rockefeller, è uno dei più grandi complessi privati del suo genere al mondo.

    Sul finire degli anni venti il magnate petrolifero John D. Rockefeller, Jr. cominciò a coltivare l'idea di costruire un nuovo complesso di edifici nella zona di Midtown, a New York. Il terreno su cui sarebbe sorto il complesso era di proprietà della Columbia University, con la quale Rockefeller stipulò nel 1928 un contratto di utilizzo della durata complessiva di 87 anni.

    I lavori di costruzione iniziarono il 17 maggio 1930: inizialmente avrebbero dovuto svolgersi in collaborazione con la Metropolitan Opera, che avrebbe edificato una nuovo teatro nella zona, ma in seguito al crollo di Wall Street del 1929, la Metropolitan si ritirò dal progetto, e Rockefeller rimase l'unico finanziatore.

    Il 1º novembre 1939 i lavori per la costruzione dei 14 palazzi in stile Art Deco del complesso erano terminati con successo.

    Tra gli anni '60 e '70 si aggiunsero altre 4 torri nella zona ovest del complesso, lungo la Avenue of the Americas.

    Nel 1985 la Columbia University cedette definitivamente il terreno su cui sorgeva il complesso al Rockefeller Group per 400 milioni di dollari. A partire dalla fine degli anni ottanta diversi proprietari si susseguirono:

    * Nel 1989 l'intero complesso venne acquistato dalla Mitsubishi Estate, compagnia immobiliare del gruppo Mitsubishi, che acquisì il controllo dell'intero Rockefeller Group.
    * Nel 1996 la proprietà passò a una cordata comprendente il gruppo Goldman Sachs (con il 50%), Gianni Agnelli, Stavros Niarchos, e David Rockefeller.
    * Nel 2000 l'ultimo passaggio di mano: la Tishman Speyer Properties, L.P. ha acquistato i 14 edifici originari per 1,85 miliardi di dollari.


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    rockefeller center statua d'oro






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    wall street -la via degli affari



    Wall Street è una importante arteria viaria di New York: situata nel quartiere di Manhattan, ha ospitato - ed ospita - la prima sede permanente della Borsa di New York (la New York Stock Exchange o NYSE).

    Rappresenta tuttora il centro del distretto finanziario di New York. Con il termine Wall Street si indica - per antonomasia - l'intero complesso dell'industria finanziaria statunitense.

    Wall Street prende il suo nome dalle mura della città ormai da tempo smantellate.

    Storia

    Il nome della strada deriva dal fatto che durante il XVII secolo essa formava il confine settentrionale dell'insediamento di New Amsterdam. Attorno al 1640 delle semplici recinzioni a paletti demarcavano le proprietà della colonia. Più tardi, per interesse della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali, Peter Stuyvesant, in parte utilizzando schiavi africani, fece costruire agli olandesi una più robusta palizzata. Successivamente scoppiò una guerra con gli inglesi, e nel 1653 venne creato un vero e proprio muro di terra e legname alto 3,5 metri e fortificato con palizzate. Il muro, una volta creato, fu rinforzato nel tempo, e impiegato in molteplici occasioni come difesa dagli attacchi di varie tribù indiane, di coloni del New England e degli inglesi. Nel 1685 degli ispettori pianificarono l'estensione di Wall Street lungo le linee della palizzata. Nel 1699 gli inglesi smantellarono il muro.

    Nel tardo XVIII secolo c'era un albero di platano americano in fondo a Wall Street, sotto il quale mercanti e speculatori si riunivano informalmente per commerciare. Nel 1792 i commercianti formalizzarono la propria associazione stilando il cosiddetto Buttonwood Agreement. Era l'origine del New York Stock Exchange.

    Nel 1889 l'originale bollettino giornaliero Customer's Afternoon Letter divenne il The Wall Street Journal ribattezzato con riferimento alla strada, ed è adesso un importante quotidiano finanziario internazionale pubblicato a New York. Per molti anni è stato il quotidiano più diffuso negli Stati Uniti, sebbene adesso sia secondo ad USA Today. È proprietà della Dow Jones & Company.


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    time square- piazza principale



    Times Square è uno dei maggiori incroci del distretto newyorkese di Manhattan, all'intersezione tra Broadway e la Seventh Avenue e si estende dalla West 42nd Street alla West 47th Street. Times Square è formata dagli isolati compresi tra la Sixth Avenue e la Eighth Avenue e tra la West 40th Street e la West 53rd Street formando la parte più a ovest dell'area commerciale di Midtown Manhattan.

    Pur essendo più piccola della Piazza Rossa a Mosca, della Puerta del Sol a Madrid, degli Champs-Élysées a Parigi, di Trafalgar Square a Londra o di Piazza Tiananmen a Pechino, Times Square ha tuttavia raggiunto lo status di icona paesaggistica ed è divenuta un simbolo della sua città. Times Square è nota soprattutto per i grandi e numerosi cartelloni pubblicitari animati e digitali.

    Storia

    Prima e dopo la guerra di indipendenza americana, l'area dove oggi sorge Times Square era di proprietà di John Morin Scott, un generale della milizia di New York che servì sotto George Washington (l'uomo che sarebbe diventato il primo presidente degli Stati Uniti d'America). La residenza di Scott si trovava presso quella che oggi è la 43rd Street, circondata dalla campagna destinata alle coltivazioni e all'allevamento dei cavalli. Nella prima metà del XIX secolo diventò proprietà di John Jacob Astor che fece la sua seconda fortuna vendendo lotti di terreno agli hotel e altre aziende del settore immobiliare mentre la città cresceva rapidamente.

    All'inizio del Novecento, l'editore del New York Times Adolph S. Ochs spostò la sede del giornale presso un nuovo grattacielo nella 42nd Street a Longacre Square. Ochs convinse il sindaco George B. McClellan Jr. a costruire lì una stazione della metropolitana e l'area venne rinominata "Times Square" il giorno 8 aprile 1904. Appena tre settimane dopo comparve sul fianco di una banca all'angolo tra la 46th Street e Broadway il primo cartellone pubblicitario elettrificato.

    Il New York Times si trasferì in uffici più spaziosi dall'altra parte di Broadway nel 1913. Il vecchio edificio (Times Building) fu più tardi rinominato Allied Chemical Building. Ora conosciuto semplicemente come One Times Square, è famoso per la sfera che cade da una torre sul suo tetto alla mezzanotte del 31 dicembre per celebrare l'inizio del nuovo anno.

    La situazione cambiò con l'arrivo della grande depressione degli anni trenta tanto che in seguito venne considerato un quartiere pericoloso. La decadenza di Times Square e specialmente i suoi business per adulti diventarono il simbolo del declino di New York e della corruzione dagli anni sessanta fino agli inizi degli anni novanta.

    Negli anni ottanta iniziò un vero e proprio boom dell'edilizia commerciale nella zona come parte di un piano di sviluppo a lungo termine concepito dai sindaci Ed Koch e David Dinkins. verso la metà degli anni novanta il sindaco Rudolph Giuliani (1994–2002) condusse uno sforzo intenso per "ripulire" la zona, aumentare la sicurezza, rimuovere i teatri pornografici, gli spacciatori di droga e i lavavetri e aprire più attrazioni dedicate ai turisti e costruzioni di alto mercato.

    Nel 1990 lo stato di New York acquisì sei dei nove teatri storici nella 42nd Street. L'organizzazione non profit New 42nd Street fu scelta per sovrintendere il restauro. I teatri furono rinnovati per gli spettacoli di Broadway, destinati a scopi commerciali o demoliti.

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    per fare queste foto basta salire su delle gradinate .....messe apposta ..per la gioia dei fotografi




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    central parck- foto fatta dalla piattaforma panoramica Top of the Rock del Rockefeller Center, posta a a 70 piani sopra Midtown, splendida vista su Central Park

    La piattaforma panoramica Top of the Rock, posta a 70 piani sopra Midtown, è un luogo fantastico da cui ammirare la città, con una splendida vista verso Central Park a nord e verso l’Empire State Building a sud ed è decisamente migliore dell’osservatorio dello stesso Empire, sia perché meno affollato, sia perché solo da qui si può ammirare il grande vuoto di Central Park con i lussuosi palazzi circostanti.

    Inaugurata nel 1933, la terrazza è rimasta chiusa per quasi vent’anni (per favorire i restauri dello straordinario Rainbow Room, cinque piani più in basso) e riaperta al pubblico nel 2005.



    Central Park è il più grande parco (3,4 km², un rettangolo di 4 km × 800 m) nel distretto di Manhattan, a New York. Si trova nella Uptown, al centro tra i due quartieri residenziali, l'Upper West Side e l'Upper East Side, i quali prendono il nome dalla loro posizione rispetto al parco. Anche le strade che lo circondano prendono il suo nome: Central Park West, Central Park North, Central Park East e Central Park South.

    Central Park è un'oasi per gli abitanti di Manhattan che abitano nei grattacieli circostanti, ed è uno dei parchi cittadini più conosciuti del mondo, grazie anche alle sue comparse in numerosi film e telefilm. È chiamato il "polmone verde" di New York.

    Il parco, aperto nel 1856 fu progettato da Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux. Anche se il parco sembra naturale, è in gran parte opera dell'uomo. Il terreno preesistente presentava cave, allevamenti, paludi e baracche abusive, tanto da scoraggiare il sindaco di allora, Alexander Josephyn; tuttavia Vaux si fece avanti con un mandato al sindaco, affermando che bonificare tutta l'estensione del parco era possibile. Al suo interno attualmente si trovano diversi laghi artificiali, estesi sentieri, due piste da pattinaggio sempre artificiali, parchi giochi per bambini, prati utilizzati per numerosi sport. Il parco è un'oasi per gli uccelli migratori ed è quindi popolare fra i birdwatcher. La strada lunga 9,7 km che circonda il parco è frequentata da ciclisti, persone che fanno jogging e pattinatori a rotelle, specialmente nei fine settimana quando è vietato il transito alle auto.

    Ogni estate si tengono rappresentazioni teatrali all'aperto nel Delacorte Theatre, all'interno del parco. Fra gli altri eventi ospitati dal parco ci sono il traguardo della Maratona di New York e la festa di Mezzaestate.

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    la statua di balto



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    uno scoiattolo




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    stazione centrale

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    orologio stazione famoso per il film madacascar








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    fifth avenue -via dello shopping



    La Quinta Strada (ingl. Fifth Avenue) è un'arteria di New York, nel centro del borough di Manhattan. Affiancata da eleganti edifici con vista sul parco, residenze storiche e musei, è un simbolo della ricca New York. Nel tratto compreso tra gli incroci con la 34ª e la 59ª Strada è anche una delle strade più importanti del mondo per quanto riguarda lo shopping, al pari di Oxford Street a Londra, degli Champs-Élysées a Parigi, di Via dei Condotti a Roma, di Via Montenapoleone a Milano e di via Tornabuoni a Firenze, ed è una delle vie più care del mondo per i prezzi d'affitto.

    La Quinta Strada inizia al Washington Square Park nel Greenwich Village e continua verso nord attraversando il cuore della Midtown, lungo il lato più a est di Central Park, continuando nell'Upper East Side e Harlem dove termina presso l'Harlem River sulla 142ª Strada.

    La Fifth Avenue fa scorrere il traffico verso sud dalla 135th Street fino a Washington Square Park. Fino agli anni sessanta la Fifth Avenue era percorribile nei due sensi di marcia per la maggior parte della sua estensione, oggi permette il traffico nei due sensi solo a nord della 135th Street. Tra la 124th Street e la 120th Street è interrotta dal Marcus Garvey Park e il traffico è deviato attorno il parco lungo la Mount Morris Park West.

    La Fifth Avenue è la linea di separazione per le streets di Manhattan. Per esempio separa la East 59th Street dalla West 59th Street. Essendo il punto di partenza per la numerazione delle sue Street, i numeri civici aumentano in entrambi i versi man mano che ci si allontana dalla Fifth Avenue, con 1 East 59th Street all'angolo della Fifth Avenue e 300 East 59th Street tre isolati più a est.



    atlasstatuanewyorkvediwikipedia
    atlas



    Atlas è un bronzo statua (Nunzio Pontorno è stato il modello) di fronte al Rockefeller Center a Manhattan , New York City , tra la Fifth Avenue di St. Patrick's Cathedral . Patrick's Cathedral . La scultura raffigura il greco antico Titano Atlante holding dei cieli. E 'stato creato dallo scultore Lee Lawrie con l'aiuto di Rene Paul Chambellan , ed è stato installato nel 1937.

    La scultura è in Art Deco stile, così come l'intero Rockefeller Center. Atlas nella scultura è di 15 metri di altezza, mentre l'intera statua è di 45 metri di altezza, alto come un palazzo di quattro piani. Pesa sette tonnellate, , ed è la più grande scultura al Rockefeller Center. L'asse Nord Sud della sfera armillare sulle sue spalle punti verso la Stella del Nord visto dal New York City.

    Quando Atlas è stato inaugurato nel 1937, alcune persone hanno protestato, sostenendo che sembrava Mussolini . Più tardi, il pittore James Montgomery Flagg ha detto che Atlas "sembra troppo come Mussolini pensa di sguardi".

    La statua è a volte associata al movimento oggettivista [ citazione necessaria ], in riferimento al lavoro rivolta di Atlante di Ayn Rand , anche se la statua precede il movimento.



    cicherestadelletorrigemelle
    ground zero




    Ground Zero, in inglese, è il termine con il quale si designa il luogo perpendicolare all'epicentro di una esplosione atomica o in generale, il luogo dove è avvenuta una massiccia deflagrazione. In italiano, il termine è divenuto per antonomasia l'area nella parte meridionale di Manhattan (New York City, Stati Uniti d'America) sulla quale, prima degli attacchi terroristici alle torri gemelle dell'11 settembre 2001, sorgevano gli edifici WTC1 e WTC2 (Torri Gemelle), appartenenti al complesso del World Trade Center

    Per il riassetto dell'area e la nuova edificazione di edifici è stato indetto un concorso, vinto dall'architetto polacco-americano, di origini ebraiche, Daniel Libeskind.

    Vi sorgerà il grattacielo One World Trade Center, precedentemente conosciuto come "Freedom Tower", che fino al tempo del progetto era destinato a diventare l'edificio più alto al mondo. Il primato virtuale non durò per molto in quanto altri progetti vennero sviluppati per grattacieli molto più alti (es. Burj Dubai).

    Il 20 aprile 2008 Ground Zero è stato teatro della prima visita di Papa Benedetto XVI negli Stati Uniti, che dinanzi alle autorità e a numerosi familiari delle vittime degli attentati, ha pregato ed ha acceso un lume di candela al centro della piazza in memoria delle vittime.


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    museo

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    oggetti ritrovati tra le macerie

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    progetto per la ricostruzione






    maidimenticare
    mai dimenticare




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    il toro simbolo di wall street



    Starbuckssolodanoinonesistequestacatenadicaff_maleicaffcomeacquasporcamaifrappbuoni
    starbuks

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    taxi .

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    camioncocacola

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    classico pulmino scuolabus americano

    corridoioscuolaamericanacomeneitelefilm
    ingresso di scuola americana






    statuawashington
    statua di washington




    vistadaltopoftherock


    paradisodeglimms_3pianidinegozio
    paradiso dei golosi

    negoziomms

    mmsnegozio_selfservisedicioccolatini_itubiarrivavanofinoalsoffittiperpoiproseguirealpianodisopra
    qualcuno vuole favorire? che colore -gusto vuoi?


    nbcfamosocanalesoprattuttoditelefilm_inquestonegozioceranotuttiigadgetpossibiliedinimmaginabili
    nbc

    Groundzerodoveceranoletorrigemelle
    ground zero

    Groundzero
    ground zero

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    in ogni angolo della città si possono vedere esposte le bandiere


    bandieraamericana



    Edited by tomiva57 - 10/7/2012, 18:00
     
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    grazie ivana.non sono mai stata a new york...ma..con le tue foto..e la tua spiegazione.e come..averla visitata...grazie anche a tua figlia...un bacione....
     
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  3. tomiva57
     
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    CITAZIONE (Lussy60 @ 9/1/2011, 11:02) 
    grazie ivana.non sono mai stata a new york...ma..con le tue foto..e la tua spiegazione.e come..averla visitata...grazie anche a tua figlia...un bacione....

    prego.....appena hanno tempo mi retringono le altre ....
     
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    grazie
     
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    ECCO ALCUNE FOTO.........

















     
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  6. tomiva57
     
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    grande antonio
     
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  7. Ispa
     
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    LA "NOSTRA" LITTLE ITALY A NEW YORK........









     
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  8. tomiva57
     
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    aspetto le prossime ..in attesa di poterne mettere altre anch'io
     
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  9. gheagabry
     
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    N E W Y O R K



    La città più famosa al mondo, perchè in tanti ne parlano ma tutti in modo diverso l’uno dall’altro. Forse perchè New York ti rimane dentro…per le sue mille sfaccettature che sono anche le tue e per le sue infinite contraddizioni,
    che a volte sono anche le tue.
    E come diceva un amico qualche mese fa:
    “ti consiglio vivamente di passare di lì almeno un paio di volte nella tua vita. Credo sia uno di quei posti che puoi apprezzare veramente solo lasciando in camera i vestiti da turista. Niente foto, niente code chilometriche per musei e niente Planet Hollywood. Solo un paio di cuffiette, I-pod in tasca e via a correre per Central Park. Un hamburger al volo da Five Guys sulla 6th all’angolo con la 55th e, passeggiando, fermarsi ad osservare per qualche secondo il fumo che esce dai tombini“.




    Che si può dire di New York? Che è una città stupenda? Sì, lo è, ma in un suo modo particolare. È ostica come un ostrica e bisogna aprirla con fatica e fiducia per trovare i tesori che contiene. Entusiasmante e seducente, New York bisogna trattenersi qualche giorno per assaporarla. Imperdibili: il tramonto davanti alla Statua della Libertà, il Moma (Museum of Modern Art - ingresso gratuito il venerdì pomeriggio), una passeggiata fra gli scoiattoli a Central Park (magari imbiancato dalla neve), il negozio di giocattoli Fao Schwarz, un musical a Broadway, Pier 17 e il Ponte di Brooklyn, il Finance District con la Borsa più famosa del mondo a Wall Street, l’Empire State Building ed il Chrysler (celebri grattacieli dei primi del Novecento che ormai hanno un fascino antico), una Messa gospel possibilmente ad Harlem.
    New York si può girare tranquillamente in metropolitana e con l’efficientissima rete di trasporto pubblico, ma pratici e accessibili sono anche i famosissimi taxi gialli, disponibili giorno e notte. E giorno e notte sono aperti i supermercati che offrono tutto, dai generi alimentari ai medicinali.
    New York è anche la città dei grandi contrasti: a Manhattan, sotto i meravigliosi palazzi delle grandi firme e davanti alle vetrine più scintillanti del mondo, è facile incontrare barboni rannicchiati per terra. E queste realtà così contrapposte fanno riflettere.
    Tornando ai “must”…è divertente prendere la funivia per Roosevelt Island, in Second Avenue all’incrocio con la Sessantesima (con il biglietto della metropolitana) per provare l’ebbrezza, non costosa, di viaggiare ad alta quota fra i grattacieli. Con lo stesso sistema vale la pena imbarcarsi sul ferry per Staten Island, come fanno i newyorkesi che lavorano a Manhattan ma vivono a Staten, possibilmente al tramonto…per ammirare la Miss più famosa degli Stati Uniti: Miss Liberty. Divertente un aperitivo, sempre al tramonto, nel bar panoramico e girevole “View”, dell’Hotel Marriott a Broadway. Buono il panino di Woody Allen alla Carnegie Deli 854W 7th - 55th St. Spese pazze e molto contenute, armati di pazienza, tempo e buona volontà, ai magazzini Daffy’s e XXI Century.
    Ma New York non è solo Manhattan. E’ anche Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island, gli altri distretti. Con caratteristiche, elementi distintivi, segreti, popolazione, illustri nascite e architetture così diverse da rendere ogni borough unico ed inimitabile.
    Il Bronx è la dimora di diverse minoranze etniche. Tra gli edifici famosi di questo distretto, imperano la chiesa di St. Jerome (sulla centotrentottesima strada) e lo Yankee Stadium, sulla riva destra del fiume Harlem. Storicamente il Bronx vanta una cattiva fama, come uno dei quartieri più violenti e pericolosi al mondo, ma in realtà non la merita.
    Staten Island ha una parte "storica", caratterizzata da inconfondibili abitazioni unifamiliari e piccole villette in stile coloniale dell’inizio 900; un vasto e popoloso quartiere di edilizia popolare, sorto nel secondo dopoguerra, chiamato "projects", abitato in massima parte dalla popolazione di colore e di origine ispano-americana e la piccola collina di Fort Hill, la zona residenziale.
    E ancora Queens e Brooklyn, musica e ponte. Questo e molto altro è New York. E’ vita…che va vissuta almeno una decina di giorni. Per assaporarne gli aspetti più unici.


    (dal web)





    Natale a New York nel centro del mondo!



    "Raccontare una vacanza nella Grande Mela è davvero difficile. Il bello di New York è che potresti startene tranquillamente fermo in un angolo a guardare, poichè già questo è uno spettacolo senza paragoni. Al ritorno non si fa altro che pensare a questa magnifica metropoli e al suo bagliore ed è difficile per me oggi descrivere in un solo post i tutto ciò che ho visto e le emozioni che ho provato. Siamo partiti la seconda settimana di novembre: la città si preparava ad affrontare il Natale ed era meravigliosa, non oso immaginare cosa può significare trascorrere le festività a New York, per questo se avete dubbi in merito a dove trascorrere le imminenti vacanze natalizie, non esitate ad organizzare un piacevole week-end a New York!


    Città multietnica, dove il giorno non sembra mai finire, dove la sua gente convive pacificamente e percorre le sue strade con l’immancabile beverone in mano, un fiume di persone ovunque tu vada, strade gremite di taxi gialli.. ecco l’immagine salendo le scale della metro a Times Square… il primo colpo al cuore. Siamo circondati da grattacieli che toccano il cielo, siamo tutti col naso all’insù.
    Times Square, il centro di Manhattan, il vero centro dell’universo, un posto che ci ha lasciato subito a bocca aperta … siamo stati catturati dalle sue luci, le sue pubblicità, i suoi coloratissimi negozi. Non dimenticheremo mai quel posto unico e inimitabile, sempre illuminato che sprizza energia da tutti gli angoli, sempre in piena evoluzione, attraversato ogni giorno da milioni di persone. Allora che dire… mettetevi il primo paio di scarpe comode, abbonamento metro in tasca e si parte… potete scegliere qualsiasi zona da Harlem a Wall Street, passando per i quartieri più caratteristici come Chinatown e Little Italy o entrare in uno dei suoi famosi musei, come ad esempio il MOMA, museo di arte moderna che farà rimanere “a bocca aperta” anche i meno intenditori d’arte e di quadri.


    Il terzo giorno siamo andati al Central Park , il polmone verde di Manhattan, dove si affacciano i palazzi più lussuosi ed eleganti della città. Per poterlo visitare in maniera differente abbiamo fatto il giro in carrozza, è un parco diverso da tutti gli altri, è un vero e proprio mondo a sé: ci sono due ristoranti, due piste di pattinaggio sul ghiaccio, uno zoo.. tutto circondato da uno sfondo fatto di tantissimi grattacieli illuminati che rendono l’atmosfera frizzante, esaltante ed unica. Un’altra sera usciamo per raggiungere il Brooklyn Bridge a piedi. La sagoma imponente si staglia di fronte a noi. Il poter camminare sul famoso Ponte di Brooklyn, il primo ponte sospeso costruito in acciaio e il più lungo del mondo, visto tante volte in fotografie, libri e film. Sembrava un sogno, eravamo sul Ponte più fotografato di New York, sotto di noi le auto circolavano veloci, abbiamo fatto tantissime foto per poter cogliere ogni minimo particolare di quello scenario meraviglioso..Mettetevi in testa che a New York si cammina, cammina, cammina e cammina… E’ una città da girare il più possibile a piedi, perché ovunque vi troviate, basta guardarsi attorno, e il bello è tutto lì. Non c’è angolo di questa incredibile città che non riservi una sorpresa, qualcosa di interessante da vedere, e sicuramente qualcosa di insolito."




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  10. gheagabry
     
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    "I love New York.
    Eccola la Statua della Libertà, anzi "La libertà che illumina il mondo", alta in tutto 97 metri, donata dai Francesi alla fine dell'Ottocento, e diventata ben presto uno dei monumenti più famosi del mondo.
    E' il benvenuto della città a tutti quelli che ci arrivano dal mare.

    Si erge inconfondibile sulla piccola Liberty Island, alla foce del fiume Hudson, di fronte all'oceano, e accanto all'altra isola famosa, Ellis Island.

    Partire o arrivare a New York dal mare, penso sia una delle emozioni più intense che si possano provare. E le nuove crociere ci fanno questo "regalo"!

    Cosa dire di New York? ...da che parte iniziare? vi dico la sensazione prepotente che ho avuto io la prima volta che ci sono stata. Di una città che "conoscevo" , che sentivo mia e familiare.
    Perché New York nei suoi aspetti più immaginifici la conosciamo dai film moderni e dai vecchi documentari, dagli spot , dalla cronaca tv e dalla letteratura.

    E quindi ci appartiene già! E' nostra!
    Dal Ponte di Brooklyn al Central Park, dall'Empire State Building a Times Square al Guggheim Museum al Moma a Times Square... e la Quinta Strada?
    Tutto ci sembra allo stesso tempo nuovo ma anche conosciuto.

    E la gioia della scoperta è ancora più emozionante e allegra...

    Mitica davvero, New York! I suoi grattacieli sono bellissimi, i grandi magazzini irresistibili, i musei straordinari, è bella di giorno e di notte, facile da girare, stra-ricca e con aspetti paesan-provinciali, modernista e modernissima ma anche già decadente, americana che più non si può, ma tanto europea... irresistibile!

    Mi piace col sole e con la pioggia, con il cielo azzurro e l'aria tersa, le nuvole che corrono come girate a passo uno e si specchiano sulle pareti riflettenti dei grattacieli...

    Non si può non aver visto New York! Ok, ok, sono di parte... I love New York!

    Ah, sì, quasi dimenticavo: sapete che Manhattan l'ha "scoperta" un italiano? L'esploratore fiorentino Giovanni da Verrazzano, che arrivò su quest'isola nel 1524, e, come si usava allora, se ne impossessa, in nome del re di Francia, che gli aveva pagato il viaggio. Ma il re snobbò questa conquista, perché gli sembrava un territorio senza alcun interesse, solo una foresta abitata da selvaggi e senza tesori evidenti.

    Oltre un secolo dopo un olandese lungimirante compra tutta l'isola per un pugno di fiorini, per farla diventare porto per le merci provenienti dall'Europa... E' da lì che ha inizio la vertiginosa ascesa di NY, forse ancora oggi - nonostante tutto e al di là delle statistiche - la città più importante del mondo"






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  11. gheagabry
     
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    LA STATUA DELLA LIBERTA'





    Il primo incontro con l’America per chi, tra la fine dell’800 ed i primi 20 anni del ‘900, lasciava tutto e si trasferiva negli Stati Uniti in cerca di fortuna era con lei, che all’epoca si chiamava Liberty Enlightening The World. Molti migranti raccontano che vederla alleggeriva il cuore dalla paura e dalla preoccupazione accumulata in giorni di navigazione verso il Nuovo Mondo.

    La Statua della Libertà, che si erge nel mezzo del New York Harbor su Liberty Island (un tempo chiamata Bedloe Island) è un omaggio del popolo francese a quello americano. Questa colossale opera rappresenta Libertas, la dea romana della libertà da ogni tipo di oppressione, e i simboli di ciò la percorrono dalla testa ai piedi, assieme a numerosi dettagli poco conosciuti.




    Lady Liberty è un’opera di stile neoclassico realizzata in acciaio e ricoperta di rame, creata da Frédéric Auguste Bartholdi con il supporto dell’ingegnere strutturale Gustave Eiffel (sì, proprio lui, quello della Torre). La sua costruzione iniziò in Francia nel 1875, utilizzando la tecnica a sbalzo. I lavori terminarono nel 1884, anno in cui la statua fu presentata al popolo americano, in Francia. In seguito fu smantellata, divisa in 350 pezzi imballati in 214 casse e spedita in America via nave.

    La testa della Statua della Libertà è un concentrato di simboli e aneddoti. Innanzitutto non è chiaro chi fu la modella utilizzata per il volto. La madre di Bartholdi, Charlotte, alla quale era legatissimo? Sua moglie Jean Emilie Baheux? O ancora la socialite antesignana Eugenie Boyer, vedova del magnate delle macchine da cucire Isaac Singer?



    Appoggiato sulla sua testa c’è un diadema a 7 raggi e 25 “pietre” (che sono le finestre dalle quali si ammira il panorama). I raggi rappresentano alternativamente i 7 mari (Artico, Antartico, Atlantico del Sud e del Nord, Pacifico del Sud e del Nord, Indiano) o i 7 continenti (America del Sud e del Nord, Europa, Asia, Africa, Antartide, Australia); i 25 gioielli simboleggiano sia le pietre naturali presenti al mondo e i raggi del paradiso che risplendono sulla terra.

    L’aneddoto: uno dei 7 raggi è stato spostato di qualche grado perché a causa dei venti aveva creato un piccolo buco nel braccio destro della statua.


    La statua indossa una veste con stola proprio come Libertas, la dea adorata dai romani. Non tutti sanno però che questa veste, così come il resto della statua, un tempo era marrone. E’ infatti a causa della salsedine che ha ossidato il rame che Lady Liberty ha acquisito quel suo colore verdino. L’ossidazione cominciò a notarsi nel 1900 e già dal 1906 la statua era completamente ricoperta da questa patina.

    L’abito della statua è, per così dire… estivo. La copertura in rame che ricopre tutta la statua è infatti sottilissima: circa 2,5 cm (come due monete da un cent sovrapposte). Se poi si volesse fare un vestito delle dimensioni di quello della statua servirebbero più o meno 3400 metri di stoffa.

    L’aneddoto: con gli anni alcune parti della copertura in rame sono state sostituite perché usurate. Il materiale sostitutivo fu preso dal tetto di un’azienda del vicino New Jersey, che grazie alla sua vicinanza al mare aveva raggiunto la stessa gradazione di verde della statua.




    La torcia che la statua regge con la mano destra rappresenta l’Illuminazione e la bruciante passione per la libertà. Poco poeticamente in un primo tempo si provò ad utilizzarla come faro per le navi che entravano nella baia di NY, ma la sua luce era troppo fioca; i vari e costosi miglioramenti all’impianto elettrico non riuscirono ad ovviare a questo problema, e la statua non fu mai utilizzata come “lighthouse”.

    Nel 1916, durante la prima guerra mondiale, alcuni sabotatori tedeschi fecero esplodere della dinamite nel poco distante deposito di Black Tom, in New Jersey. Gli edifici della vicina Ellis Island subirono gravi danni, e la stessa cosa capitò al braccio destro della statua, che perse vari bulloni. La torcia, che era uno dei punti panoramici preferiti dai turisti, venne chiusa al pubblico perché non più sicura.

    L’aneddoto: nel 1916 la torcia originale della statua fu sostituita da una i cui costi di manutenzione fossero più bassi. L’originale si trova oggi nel museo all’interno del piedistallo del colosso

    Con la sua mano sinistra, Libertas regge una tavola sulla quale è riportata la Data della Dichiarazione di Indipendenza Americana (4 Luglio 1776) in numeri romani (che rappresentano la legge). La forma di questa tavola per alcuni assomiglia ad una chiave di volta, che in architettura rappresenta la pietra senza la quale tutto crollerebbe; per estensione quindi, la tavola che Lady Liberty tiene nelle mani può significare che senza legge e senza libertà il mondo è destinato a fallire.

    La Statua indossa un paio di grossi sandali ed è rappresentata nell’atto di camminare calpestando una catena. Se risulta noto il motivo di questa rappresentazione (libertà dalle oppressioni), lo è di meno un dettaglio di questi suoi piedoni: se la statua potesse camminare oggi come oggi avrebbe… l’alluce valgo. La prima falange dell’alluce è infatti più corta di quanto dovrebbe essere: nel tempo questa particolarità crea una mancanza di stabilità nella caviglia; il piede cerca di sopperire spingendo verso l’esterno le dita, che a lungo andare si deformano causando una deformazione. Possiamo perciò dedurre che Libertas non porta i sandali perché sono le calzature tipiche del periodo classico, ma perché le fanno male i piedi!

    L’aneddoto: il sandalo della Statua è lungo circa 7,6 metri. Usando la misurazione femminile standard possiamo affermare che porti l’879 di scarpe.


    Se la statua è un omaggio dei Francesi agli Americani, il suo basamento è Yankee al 100%. Nel progetto originale di Richard Morris Hunt, il piedistallo doveva essere completamente costruito in granito, opzione costosissima che venne ben presto abbandonata; si decise di utilizzare colate di cemento ricoperte di lastroni di granito. Poiché il Congresso aveva rifiutato di procedere allo stanziamento del denaro necessario per la costruzione si pensò di indire una raccolta fondi spingendo ogni americano a donare ciò che poteva per questa causa; a capo di questa campagna si mise Joseph Pulitzer che ogni giorno, sul suo giornale New York World, sollecitò gli americani a dare anche solo mezzo dollaro sostenendo che la statua non era un omaggio dei miliardari Francesi a quelli Americani, ma del popolo francese a quello americano e che questo appello andava preso personalmente.

    L’aneddoto: nell’agosto del 1885 finalmente il goal di 100.000 dollari per la costruzione del piedistallo fu raggiunto. Si è calcolato che in media gli americani abbiano donato 83 centesimi a testa.

    - La statua è alta 46,84 metri. Se si considera anche il piedistallo i metri diventano 93,47.
    - La sua testa è lunga 5,26 metri e larga, da orecchio a orecchio, 3,05 metri.
    - La distanza tra gli occhi è 0,76 metri e la sua bocca è 0,91 metri.
    - La sua mano è lunga circa 5 metri, e il dito indice circa 2,33 metri.
    - Pesa 225 tonnellate, di cui almeno 90 sono di rame e 125 sono di acciaio.
    - I gradini per raggiungere la corona sono 354 (22 piani).

    E’ possibile visitare l’interno della Statua, anche se le liste d’attesa sono piuttosto lunghe; sono infatti permessi un massimo di 30 visitatori all’ora, e solo 10 persone alla volta possono salire fino alla testa.

    Alla fine del 2011 la statua verrà chiusa al pubblico per compiere delle opere di manutenzione; affrettatevi allora! In alternativa, potete decidere di visitare solo il Piedistallo, che oggi è un museo. Al suo interno ci sono due mostre principali: la Statue Of Liberty Exhibit che esplora la storia ed i simboli di questo colosso, dove si possono ammirare particolari della statua a grandezza naturale (il volto ed il piedone), e la Torch Exhibit, che include la torcia originale della Statua della Libertà e la sua fiamma.

    Ci sarebbero ancora moltissime cose da raccontare sulla Statua della Libertà; dagli aneddoti riguardanti la sua costruzione, ai film, libri ed eventi storici in cui essa appare, al fatto che molti la ritengano una dea massonica dalla testa ai piedi fino all’impresa di David Copperfield, che la fece sparire nel 1983.




    dal web




    La costruzione della Statua della Libertà è stato originariamente concepito mentre Frederic Auguste Bartholdi, l'architetto, era in visita nel paese d'Egitto. Questo è il luogo dove vide la costruzione del Canale di Suez ed era anche il luogo stesso dove ha ottenuto la sua ispirazione e la motivazione a costruire una colossale statua di un giorno.

    Non sapeva che sarebbe stata la Statua della Libertà, il simbolo stesso che sarà presto considerata e riconosciuta come uno dei simboli più importanti degli Stati Uniti.

    Per questo progetto, ha cercato l'assistenza di Gustave Eiffel, un ingegnere francese che ha progettato anche il famoso Torre Eiffel, per la corretta progettazione della struttura della Liberty e della forma.

    dal web

    E, proprio come qualsiasi altro progetto monumentale, ci sono stati molti ritardi a seguito della Statua della Libertà e del piano di costruzione originale questo Bartholdi impedito di presentare agli Stati Uniti sulla quarta di luglio, anno 1876.

    Tuttavia, una parte della statua che era finito è stato esposto presso la Centennial Exposition di Philadelphia, che ha fatto sorgere l'opportunità di Bartholdi per raccogliere fondi per la realizzazione del basamento che servirà come base della statua della Libertà. La testa è stato anche costruito e finito appena in tempo per fare la sua presentazione formale al pubblico in occasione dell'Esposizione di Parigi del trenta giugno, anno 1878.

    Dopo un anno, il brevetto di progettazione per la statua è stata finalmente rilasciata a Bartholdi, e alcuni dei contenuti originali di tale conto brevetto sono ancora quello che possiamo vedere in generale sulla completato Statua della Libertà si includig una figura ammantata femminile che è in possesso di una torcia che simboleggia l'illuminazione del mondo.

    Il piedistallo della statua è stato completato anche il 1886 negli Stati Uniti dopo che il processo di finanziamento è stato completato. Una volta che la Statua della Libertà costruzione era stata completata in Francia, la statua fu smontata e poi è stato messo in cassette separate pronti per essere trasportati. Fu solo dopo il completamento del piedistallo negli Stati Uniti che il secondo progetto di costruzione Statua della Libertà ha iniziato, che è stata la ricomposizione di tutte le parti.

    Ci sono stati molti materiali utilizzati per la costruzione di successo della Statua della Libertà. Una combinazione di terracotta, gesso, leghe speciali di metalli, ferro bassorilievo e alcuni altri elementi flessibili e forti sono state utilizzate per costruire la Statua della libertà. La costruzione della struttura scheletrica è stato realizzato da Eiffel ed è stato fatto con successo attraverso l'uso di graticole che hanno fornito la forma e la forma del progetto.

    Maurice Koechlin, una segretaria di fiducia di Eiffel, aiutati anche sulla finitura dei dettagli molto intricato per il progetto, ed entrambi alla fine divenne di successo nel determinare la giusta dimensione della statua e il materiale necessario per essere utilizzato per costruire e costruire la statua.

    Dopo essere stato messo fuori la Francia nel 1885, Lady Liberty finalmente arrivato nel porto di New York e un anno più tardi, dopo diversi mesi che le sue parti rimasto dentro le casse, è stato rimontato con successo entro quattro mesi. La Statua della Libertà tutta la costruzione fu portata a termine nel mese di luglio 1886 e con la pietra angolare su cui il quinto del mese di agosto dello stesso anno. Infine, 10 anni oltre la sua data di scadenza, la Statua della Libertà è stata dedicata al pubblico dal compianto presidente Grover Cleveland il 28 ottobre 1886.






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  12. tomiva57
     
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