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Ispa.
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BAROLO RISERVA, FONTANAFREDDA, PIEMONTE
Uve da cui è prodotto:
Nebbiolo.
Zona di origine:
è un Barolo frutto di un'attenta selezione di cantina, ottenuto da vigneti ubicati
nei comuni di Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto e La Morra.
Resa in vino:
65%. - Produzione media: 48 hl per ettaro.
Caratteristiche dei vigneti:
si tratta di vigneti di media e alta collina (300-400 m slm) di varie esposizioni,
impiantati su terreni di origine miocenico-elveziana e tortoniana, caratteristicamente ricchi di calcare e marne.
Vinificazione:
la fermentazione è tradizionale. Effettuata in tini di acciaio inox a cappello
galleggiante, con una durata medio-lunga (12-15 giorni) a temperatura controllata
(30-31 ° C). Segue una permanenza del mosto sulle bucce per ulteriori 15 giorni, per
ottimizzare la fase di estrazione delle sostanze polifenoliche e per favorire l'avvio
della successiva fermentazione malolattica.
Affinamento:
a termini di legge, per potersi fregiare della dicitura "Riserva", il Barolo deve
assicurare almeno 5 anni di affinamento prima di essere immesso al consumo. Di questi almeno 3 vengono trascorsi nelle grandi botti di rovere (di Slavonia e della Francia centrale). Segue poi l'imbottigliamento, con un affinamento che varia in funzione delle caratteristiche dell'annata ma che non è mai inferiore ai 24 mesi.
Conservabilità:
l'apice dell'affinamento si raggiunge dopo 8-10 anni dalla vendemmia e varia poi nella durata, anche sensibilmente, a seconda delle annate.
Caratteristiche organolettiche:
a "Riserva" vengono destinate solo le migliori partite di Barolo delle annate più
importanti, in grado di garantire la miglior evoluzione del vino in termini di qualità e capacità di resistere al passare del tempo. Il frutto del lungo affinamento, grazie soprattutto alle doti naturali di questi vini, si sostanzia in Barolo di gradazione alcoolica superiore alla media, ricchi di struttura, pieni e robusti, in grado di resistere bene negli anni. Nel calice, il Barolo "Riserva" è un vino che offre grandi emozioni: sin dal colore, rosso granato intenso, con riflessi mattone e, col tempo, appena appena d'arancio. Il profumo è netto e intenso, con sentori tipicamente di vaniglia, spezie, rosa appassita e sottobosco. Il sapore è caldo, morbido, pieno, vellutato e armonico, lungamente persistente.
Abbinamenti consigliati:
ideale l'accostamento a piatti di carni rosse, importanti, e a formaggi di media o
lunga stagionatura, ma può piacevolmente anche accompagnare il conversare di fine
pasto.
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tappi.
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GRAZIE ANTONIO . -
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grazie ispaaaa . -
neny64.
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grazie Antonio.........!!! . -
arca1959.
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GRAZIE ANTONIO . -
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GRAZIE ANTONIO . -
gheagabry.
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Come tutti sanno il Barolo è un vino relativamente giovane, che ha poco più di 170 anni ed è figlio del Risorgimento Italiano. Simbolicamente la madre fu Giulia Colbert, marchesa dei Falletti di Barolo, grandi proprietari fondiari con terreni tra Barolo, Serralunga d’Alba e Castiglione Falletto in gran parte condotti a vigneto.
Fu lei a richiedere la preziosa consulenza a Louis Oudart, un noto enologo francese di grande fama, per rendere il suo vino simile ai più nobili vini Francesi. Oudart capì rapidamente che il difetto stava in una fermentazione non completata, che produceva un vino dolce e instabile da bersi in fretta. I risultati positivi dell’enologo indussero Camillo Benso conte di Cavour, a chiamarlo al suo castello di Grinzane e anche il Re Vittorio Emanuele decise di convertire la tenuta di Fontanafredda, alla produzione del nuovo vino. Il Barolo era nato.
dal web.