Fotosintesi clorofiliana

Appunto dettagliato dello svolgimento della fotosintesi clorofilliana

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    Fotosintesi

    Consiste in una sequenza di reazioni che trasformano l’energia solare in energia chimica e utilizzano essa per sintetizzare una molecola organica (zucchero) a partire da molecole inorganiche (Co2 – H20). Essa è essenziale per la vita: i carboidrati prodotti sono fonte di energia della maggior parte delle forme di vita. La formula è opposta a quella della respirazione a testimonianza della stretta connessione tra le due: esse sono in un certo senso complementari. (6)Co2 + (6) H20 + luce = C6H12O6 + (6)O2
    Essa avviene nelle piante ma anche in alcuni batteri procarioti. Nelle piante eucariote avviene nei cloroplasti. Essi sono circondati da due membrane e contengono dei tilacoidi, impilati gli uni sugli altri formando i grani, collegati dagli intergrani. Tilacoidi e grani sono immersi nello stroma. La fotosintesi è formata da più di 70 reazioni biochimiche che avvengono in due fasi:

    1) Fase luminosa
    l’energia solare viene catturata e convertita in energia chimica, che viene immagazzinata nell’ATP e nel NADPH (simile al NADH). L’energia solare si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche e si trasmette in unità chiamate fotoni di diversa lunghezza d’onda (minore la lunghezza maggiore l’energia). La luce è formata da un ampio insieme di radiazioni di diversa lunghezza, detto spetto elettromagnetico. La luce può essere riflessa, trasmessa, assorbita, solo quest’ultima è usata nella fotosintesi. Le molecole organiche in grado di assorbire la luce sono i pigmenti: ne esistono vari tipi, ognuno dei quali assorbe radiazioni di una determinata lunghezza d’onda e riflette tutte le altre. I pigmenti principali delle piante sono le clorofilla (a – b) e i carotenoidi (carotene e xantogille) contenuti nei cloroplasti. I pigmenti sono organizzati in fotosistemi costituti da centinaia di pigmenti antenna, che assorbono l’energia della luce e la convogliano nel centro di reazione e da un centro di reazione, che trasformano l’energia luminosa in chimica. Quando l’energia luminosa arriva attraverso i pigmenti antenna al centro di reazione essa eccita gli elettroni della clorofilla che vengono espulsi e ceduti all’accettore primario di elettroni. Nella fotosintesi sono coinvolti due tipi di fotosistemi, 1 e 2 che assorbono la luce diversamente e usano gli elettroni diversamente. Il centro di reazione del fotosistema 1 è chiamato P700 , del 2 è P680. Gli elettroni eccitati dalla luce dal fotosistema II sono ceduti all’accettore primario e trasferiti poi da questo tramite una catena di elettroni (durante il trasporto si libera energia utilizzata per produrre ATP: fotofosforilazione) al fotosistema I. Questo buco creato dai due elettroni viene colmato da una molecola d’acqua che rimpiazza gli elettroni con due H+ derivati dall’idrogeno e libera l’ossigeno (fotolisi dell’acqua). I due fotosistemi sono collegati da una catena di molecole mediante la quale una coppia di elettroni passa dal centro di reazione II al I. Gli elettroni eccitati dalla luce del fotosistema I, rimpiazzati da quelli provenienti dal fotosistema II, vengono trasferiti dall’accettore primario tramite una seconda catena di trasportatori al NADP+ che si riduce a NADPH acquistando 2 elettroni e uno ione H+. Si sono formati così ATP (fotosistema I) che servirà nella fase oscura per trasformare l’anidride carbonica in zucchero, e NADPH che fornisce l’idrogeno necessario per la trasformazione.

    2) Fase oscura:

    l’energia chimica dell’ATP e del NADPH viene usata per sintetizzare una molecola di zucchero a partire da anidride carbonica e acqua (organicazione del carbonio). Lo zucchero è prodotto traite il ciclo di Calvin Benson, indipendente dalla luce, che si svolge nello stroma (citosol per batteri). La molecola che da inizio ad esso è il ribulosiobifosfato (Rubp, 5 atomi carbonio): 6 molecole di esso si fissano con 6 di anidride carbonica (instabile – intermedio) tramite un enzima, formando 12 molecole di acido fosfoglicerico (PGA) che viene ridotto da NADH e ATP in 12 molecole di fosfogliceraldeide (PGAL): 10 rimangono nel ciclo riformando 6 molecole di ribulosiobifosfato, 2 sono il prodotto del ciclo, utilizzate per sintetizzare carboidrati.



    ...................appunto breve...

    Fotosintesi clorofilliana: la trasformazione della luce

    La fotosintesi clorofilliana viene effettuata dalle alghe e dalle piante e permette agli organismi autotrofi di sfruttare l’energia solare per costruire molecole organiche ricche di energia, in particolare gli zuccheri. La pianta ricava l’acqua dal terreno, essa attraversa le radici, il fusto e arriva alle foglie, qui si incontra con l’anidride carbonica proveniente dall’aria, allora l’acqua più CO2 (anidride carbonica) in presenza di luce e di clorofilla si trasformano in una reazione anabolica di costruzione creando il glucosio più O2 come materiale di scambio.

    Le piante utilizzano il glucosio per formare le altre biomolecole (proteine, carboidrati, lipidi, vitamine ecc…), poi utilizza il glucosio per la respirazione cellulare, ed infine trasformano il glucosio per creare l’amido (molecole di riserva) e cellulosa (nella parete vegetale).
    La fotosintesi clorofilliana è una reazione anabolica endoergonica.
     
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    La fotosintesi dove avviene? Nel cloroplasto, un organulo specializzato fatto di tante lamelle chiamati tilacoidi (tipo sacchi appiattiti). Ogni pila di tilacoidi si chiama grano.



    Il cloroplasto è fatto di grani e di una matrice, che è il suo citoplasma, lo stroma.
    Cosa c'è dentro ognuno di questi tilacoidi? Dentro i tilacoidi ci sono i pigmenti.

    I pigmenti sono delle sostanze chimiche fotosensibili. La clorofilla è uno di questi ma non è l'unico.

    Esistono due tipi di clorofilla: la A e la B. I pigmenti quindi sono sostanze che giocano con la luce. Questi sono sensibili ad alcune lunghezze d'onda della luce. (Infatti la luce bianca si può scomporre in diversi colori che hanno una diversa lunghezza d'onda, in base alla quale si distinguono i colori).

    Un oggetto appare di un colore che è quello che questo respinge. La clorofilla per esempio, assorbe le lunghezze d'onde del rosso, del blu ma respinge quella del verde.

    I pigmenti sono i primi attori, quelli che svolgono un ruolo importante, le molecole fotosensibili. Quando la specifica lunghezza d'onda li colpisce, quella che loro accolgono, fa sì che i loro elettroni vengano sbalzati. Gli elettroni infatti possono passare di livello, possono passare da una molecola ad un'altra, sono particelle mobili...

    Questi pigmenti contenuti in quei sacchetti, e sono tantissimi, ricevendo la luce bianca e assorbendo la lunghezza d'onda che a loro interessa, fanno sbalzare i loro elettroni da una molecola ad un'altra.

    Ma non è solo una molecola che fa tutto questo gioco, c'è dietro tutto un sistema di pigmenti (che sta nei tilacoidi).
     
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1 replies since 15/12/2010, 20:13   500 views
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