ANIMALI D'AUSTRALIA..e NUOVA ZELANDA

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  1. gheagabry
     
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    Il KEA


    Il Kea (Nestor notabilis) è un pappagallo che vive nelle zone montuose (1500-2000 metri di altitudine) dell'isola del Sud. Al contrario di altri esseri, non è in pericolo di estinzione ed il numero di soggetti esistenti è sconosciuto. Si pensa che ne sopravvivano dai 1000 ai 5000 uccelli. Il Kea vive in ambienti ostili; è considerato uno degli uccelli più intelligenti del mondo e, grazie alla sua curiosità, riesce a trovare sempre nuove fonti di cibo( vegetali, larve e insetti) anche quando questo scarseggia. Il problema nasce dal fatto che questi curiosi esseri attaccano anche pecore vive; ecco perché gli allevatori hanno chiesto ed ottenuto dal dal Governo il permesso di sterminare i Kea. Oggi si sta cercando di limitare i contatti tra uomo e pappagallo, eliminando le fonti di cibo a cui possono attingere: se i kea non trovassero cibo facilmente, dovrebbero passare tutto il tempo a cercarlo nelle foreste, e non farebbero più nessun danno nei centri abitati.


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    Il KAKA


    Il Kaka (Nestor meridionalis) è un grosso pappagallo di due differenti sottospecie: il Nestor meridionalis septentrionalis che vive a Nord della Nuova Zelanda, ed il Nestor meridionalis meridionalis), isediato a Sud. Il Kaka si nutre di bacche, semi e nettare. Il suo ruolo è importante nell'impollinazione dei fiori.

    Dal 1930 gli uccelli sono rimasti in poche aree e oggi il numero dei soggetti sta ancora diminuendo. Poiché hanno bisogno di molto spazio per sopravvivere, la distruzione delle foreste e l'introduzione di specie autoctone, hanno inciso negativamente sulla specie. Purtroppo il pappagallo si è evoluto in un ambiente privo di mammiferi, e quindi è una facile preda per donnole e gatti.


    IL KAKI


    Il Kaki è nativo della Nuova Zelanda, completamente nero tranne le lunghe zampe, color magenta. Per i Maori questa era una specie sacra di cui oggi sono rimasti pochi esemplari: nel 1981 erano rimasti solo 23 Kaki in tutto il Paese.

    Da quel momento iniziò un intenso programma per salvare la specie, come è successo per altri esseri: vennero catturati degli esemplari per farli riprodurre in cattività, mentre tutte le uova vennero incubate artificialmente, reintroducendo i piccoli dopo 3-9 mesi.


    Edited by gheagabry1 - 15/1/2020, 13:27
     
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18 replies since 13/12/2010, 22:00   30722 views
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