MASSIMO RANIERI ...x...

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  1. tomiva57
     
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    Teatro festival: Ranieri e Sastri nell' opera da tre soldi

    Il celebre musical di Brecht per la regia di Luca de Fusco


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    Quanto la farsa sia contigua alla tragedia; quanto siano più pericolosi i banchieri dei rapinatori di banche; quanto il teatro insegni più della vita
    stessa; come la finzione dell'opera lirica sia funzionale all'etica di una classe sociale, e cosi via, con altri efficaci paradossi.

    A queste verità politiche e estetiche pensava Bertolt Brecht, scrivendo, nel 1928 la sua opera più nota, "L'opera da tre soldi", che da allora mantiene il suo fascino ironico, come si è visto ieri sera alla prima dello spettacolo diretto da Luca De Fusco, nel cortile monumentale dell'Albergo dei poveri, con un trio di formidabili protagonisti: Massimo Ranieri nel ruolo del gangster Mackie Messer, Gaia Aprea in quello della sua fidanzata Polly Peachum, e Lina Sastri in un cammeo di forte rilievo scenico, quello della prostituta Jenny delle Spelonche.

    A questo spettacolone con ventuno attori-cantanti in scena e dieci orchestrali del Teatro San Carlo in buca, il regista De Fusco affida il suo debutto come direttore del Teatro Stabile di Napoli, nonché la chiusura del Napoli Teatro Festival; una scommessa artistica e produttiva di grande rilievo, che verrà presentata la prossima settimana a Trieste per poi tornare in scena -. a Roma e altrove - dal gennaio in poi. La storia paradossale, che il testo di Brecht e le famose musiche di Kurt Weil raccontano, è più nota come leggenda che come realtà. Anche chi non ha potuto vederle cita le due edizioni famose firmate da Giorgio Strehler: negli anni Cinquanta con Tino Carraio e Milly; negli anni Settanta con Domenico Modugno e Milva: fantasmi di spettacoli e di attori, che da allora pesano su qualsiasi regista voglia tentare questa impresa.

    Consapevole di questo, De Fusco cura moltissimo l'aspetto musicale (con Ranieri in campo!), ordina e dirige con perizia i movimenti dei suoi numerosi interpreti, sceglie di ambientare la storia in un luogo che sembra il calco dello stesso Albergo dei Poveri, dove si svolge lo spettacolo; si affida per la scenografia alla video arte di Fabrizio Plessi e lascia campo libero alla fantasia in bianco e nero del costumista Giuseppe Crisolini Malatesta. Cosi si segue con divertimento il fluviale spettacolo di oltre tre ore (decisamente troppe!), dove il bandito Mackie Messer sposa segretamente Polly, figlia del re dei mendicanti Peachum; il quale, contrario alle nozze, lo denuncia con l'aiuto di un gruppo di prostitute. Mackie per una volta si salva, grazie all'amicizia solida e interessata con il capo della polizia Jackie la Tigre, Ma dopo un secondo arresto, va dritto alla forca. Senonché, proprio all'ultimo istante, un improbabile messaggero della regina sottrae al boia il sempre sorridente


    Mackie, insegnando al pubblico quanto siano vicini il Male e il Bene, quanto si confondano nella realtà le guardie e i ladri, e quanto la corruzione possa diventare consuetudine e legge (in teatro, mica nella vita!). Questa "morale" così scoperta e polemica Brecht la offre con forti sottolineature comiche e satiriche; vuole insomma divertire ed insegnare allo stesso tempo e sostanzialmente ci riesce anche dopo tanti anni, quando la regia si fa più ironica e tagliente. Resta da dire che - al di là dei tre protagonisti - tutti gli attori cantanti sono scelti oculatamente: da Ugo Maria Morosi (Peachum) a Margherita di Rauso (la signora Peachum) a tutti gli altri, a lungo applauditi a fine spettacolo, anche dal sindaco De Magistris.



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100 replies since 3/12/2010, 18:49   3633 views
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