Nato nel 1968 a Roma, Niccolò Fabi (figlio del musicista e produttore Claudio Fabi) debutta da solista nel 1996 con "Dica", e nel 1997 si aggiudica il premio della Critica (categria Giovani) a Sanremo con “Capelli”, inclusa nell’albumdi esordio IL GIARDINIERE. Nel 1988 torna a Sanremo nei big con “Lasciarsi un giorno a Roma" e pubblica l’album NICCOLO’ FABI, al quale collaborano Frankie HI-NRG, Riccardo e Daniele Sinigallia, Cecilia Dazzi e Max Gazzè. Il duetto con Gazzé "Vento d'estate" è un successo di vendite. Nel 2000 esce il terzo album, SERENO AD OVEST, registrato in gran parte nel suo studio domestico, e Fabi è supporter nel tour italiano di Sting. Il quarto album, LA CURA DEL TEMPO, uscito nel 2003, è seguito da un lungo tour. Nel 2004 Niccolò partecipa al reading "Voci contro il potere", per la direzione artistica di Lucio Dalla; nel 2005 partecipa all'album "La fantastica storia del pifferaio magico" di Edoardo Bennato. Nel 2006 Niccolò Fabi festeggia 10 anni di carriera con il quinto album d'inediti, NOVO MESTO e con una raccolta, DISCHI VOLANTI. Dopo un progetto collaborativo nato per il web, VIOLENZA 124, Niccolò firma un nuovo contratto con la Universal che nel 2009 pubblica il nuovo disco di inediti SOLO UN UOMO. Nel luglio 2010 è costretto ad interrompere il tour per un immprovviso e grave lutto famigliare.
discografia
DISCOGRAFIA ESSENZIALE
IL GIARDINIERE 1997 Virgin NICCOLO’ FABI 1999 Virgin SERENO AD OVEST 2000 Virgin LA CURA DEL TEMPO 2003 Virgin NOVO MESTO 2006 Virgin DISCHI VOLANTI 96-06 2006 Virgin SOLO UN UOMO 2009 Universal
Il giardiniere è l'album d'esordio del cantautore romano Niccolò Fabi, pubblicato nel 1997.
Grazie alla sponsorizzazione dell'amico Riccardo Sinigallia, cantautore già affermato all'epoca, Fabi riesce a trovare una casa discografica disposta a produrre il suo primo album che, come accade spesso agli esordi, è una raccolta di alcune canzoni scritte nell'arco di molti anni della sua vita. Il successo estivo del singolo Dica l'anno precedente convince la Virgin a lanciare questo lavoro da cui sono estratti anche i singoli Parlami sempre, Capelli, Il giardiniere e Rosso. Capelli viene presentata al Festival di Sanremo 1997 dove vince il premio della critica nella sezione "Nuove proposte". Il successo del disco è sancito dal conseguimento del disco di platino.
Fabi si presenta subito come un autore leggero che tratta temi legati ai giovani, conditi con una buona dose di ironia. La sua immagine avvenente e scanzonata lo aiuta senza dubbio ad avvicinare agli inizi un pubblico giovane. Tuttavia anche le canzoni che sembrano affrontare i temi più leggeri nascondono delle interessanti riflessioni sulle relazioni di coppia, o sull'accettazione di se stessi, o sull'ipocrisia dei rapporti sociali: questi temi danno un'idea più completa del talento dell'autore, idea che emergerà in modo più marcato già nell'omonimo album successivo.
Fabi è coautore, con Sinigallia, della maggior parte dei testi e delle musiche, delle quale si occupa il più possibile personalmente, suonando spesso chitarra, basso e tastiere. I brani Sudore e Lalalla sono dei brevi pezzi strumentali in cui Fabi suona il basso. L'unico brano scritto interamente da Fabi è Ostinatamente.
Tracce
1. Il giardiniere - 4:00 2. Capelli - 4:14 3. Ostinatamente - 5:07 4. Parlami sempre - 3:51 5. Senza rabbia - 4:07 6. Rosso - 3:33 7. Sudore - 0:32 8. Dica - 3:51 9. La cosa che già c'è - 3:40 10. Il vento - 4:17 11. Vorrei essere come te - 4:09 12. Lalalla - 0:30 13. Non ti amo più - 4:25
Video Ostinatamente
Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinatamente Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinata mia mente Sono solo e non mi sento neanche un poco di parlare e tanto meno di spiegare cosa è capitato ci fosse poi qualcosa da spiegare sembra tutto così assurdo quasi che qualcuno si sia divertito a farmi un dispetto non c’è mai una chiara ragione quando due persone si ritrovano distanti sempre meno amanti ma compagni di una storia in cui si è tralasciato o forse dimenticato il motivo reale per il quale si sta insieme e si finisce per farsi male Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinatamente Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinata mia mente Non c’è rabbia non c’è dolore c’è soltanto una tristezza così grande che mi sfonda il cuore chiedo venia per questa nenia ripetitiva e ostinata ma c’è un unico pensiero che ossessivamente segue ogni mio respiro da te dipendo mia eroina e metadone e lascio a queste note il compito di toccarti così che ciò che non faccio io possa fare una canzone Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinatamente Penso solo a te penso solo a te penso solo a te penso a te penso solo a te ostinata mia mente
Video Parlami sempre
Quattro secondi in silenzio mi bastano per fare una gabbia del tempo dove sta cambiando il senso di ciò che sta accadendo dammi un segnale un cenno qualcosa perché immaginare ciò che pensi non è facile fondamentalmente vorrei sapere se stai bene o no Chorus Parlami sempre e stammi vicino parlami sempre di te che già sei dentro di me di quello che hai fatto di quello che hai da fare parlami sempre di te che già sei dentro di me Parlami di un altra persona male in modo che io possa sentirmi tale e quale perché ci piace a tutti parlare male l’importante è sentire parlare Io personalmente non so che dire perdonatemi Chorus Parlami sempre e stammi vicino parlami sempre di te che già sei dentro di me di tutte le cose che ti fanno più paura parlami sempre di te che già sei dentro di me Fondamentalmente vorrei capire se mi ami o no
Soffocherò dentro di me il bisogno di urlare e i dubbi che ho lei mi vuole così, questo è il ruolo per me condannato a distinguermi per calma e virtù
Se non esce fuori adesso rischia di distruggermi ma non solo con il sangue si può esprimere
La mia rabbia di non aver coraggio mi fa rabbia non riuscire ad esprimere la mia rabbia di dover fare il saggio senza rabbia, ma sempre impassibile.
Sorriderò anche quando non mi va perché è quello che lei si aspetta da me e nasconderò la presunzione che ho educato da sempre a una falsa umiltà
Vorrei però non posso, vorrei tanto dirtelo che sto male non riesco più a nascondere
La mia rabbia di non aver coraggio mi fa rabbia non riuscire ad esprimere la mia rabbia per dover fare il saggio senza rabbia, ma sempre impassibile. sempre impassibile...
Mi fa rabbia non aver coraggio senza rabbia, io sempre impassibile sempre impassibile...
Video
Rosso
Hai presente quando sogni di morire per vedere chi verrà al tuo funerale per capire chi ti ha voluto bene e chi ti ha voluto male hai presente?
Chi ti vuole bene dopo di me? Chi ti vuole bene? e capire poi che hai sbagliato tutto che non manchi a nessuno lei non è vestita a lutto
Rosso, è un vestito rosso oggi quello che indossi per il mio funerale bella senza più pensieri come sei tranquilla nel giorno del mio funerale
Hai presente poi la figlia del dottore seduta in terza fila che piange e non si fa notare per non parlare del mio migliore amico che mentre il prete parla sta nel letto suo a dormire
Chi ti vuole bene dopo di me? Chi ti vuole bene? e vedere poi la donna del tuo cuore che assiste alla funzione senza il minimo dolore
Rosso, è un vestito rosso oggi quello che indossi per il mio funerale bella senza più pensieri come sei tranquilla nel giorno del mio funerale
Hai presente quando sogni di morire per vedere chi verrà al tuo funerale e capire poi che hai sbagliato tutto che non manchi a nessuno e lei non è vestita a lutto
Chorus
Ma rosso, è un vestito rosso oggi quello che indossi per il mio funerale bella senza più pensieri come sei tranquilla nel giorno del mio funerale"
Video
Dica
Mani nelle tasche e un chiodo nella mente esco fuori per vedere un po’ di gente mi manca l’equilibrio e mi appoggio a una vetture esce il proprietario con la faccia tesa e scura e mi dice:
"Dica..." E non si dice mai dica senza un perché ma mica avrà capito che mi sono perso per te
Cerco di spiegargli che la vita a volte è dura che ci sono dei momenti dove tutto fa paura ti senti vuoto e solo nel grigiore esistenziale hai bisogno di un sostegno economico e morale, ma dire...
"Dica..." E’ un po’ una cortesia detta senza umiltà non sarà mica il solito problema della formalità "Dica..." E non si dice mai dica senza un perché "Dica..." Ma chi ti dice Dica non si fida di te...
Ritorno dal mio giro e ti trovo sotto casa mi domandi come sto ti dico come vuoi che vada non puoi darmi più il tuo amore ma pretendi di restare una mia amica per sempre...
"Dica..." E non si dice mai dica senza un perché ma mica avrai pensato che sia un altro pezzo per te
Video
La cosa che già c'è
L’erba degli altri è sempre la più verde ne sei convinto o no che quello che manca è sempre più bello di quello che c’è già la strada nuova la strada vecchia è sempre dura la scelta se quello che voglio è tra le mie mani o nella mia testa
Chorus
La cosa che già c’è adesso la voglio perché già c’è per questo l’ho scelta per me e per te viva la cosa che già c’è
Avere una casa trovarsi un mestiere non era la priorità ma adesso ho una chiave nella mia tasca e questo mi basta
Chorus
La cosa che già c’è adesso la voglio perché già c’è per questo l’ho scelta per me e per te viva la cosa che già c’è
Come si somigliano le cose interessanti
Chorus
La cosa che già c’è adesso la voglio perché già c’è per questo l’ho scelta per me e per te viva la cosa che già c’è
o il vento ce l’ho mi manca certo un po’ di terra e di sicuro non solo quella però io il vento ce l’ho che mi soffia nei capelli che mi nutre di risposte io il vento ce l’ho non sono brutto oppure bello non dico peggio oppure meglio dico io il vento ce l’ho che mi spinge verso l’alto com’è caldo quando soffia il vento
Io il tempo ce l’ho per capire quando è il momento di andare via senza un lamento poi ritroverò il mio ritmo nel respiro e nel battito del cuore lascio allontanare la voracità imparando ad aspettare prima o dopo tutto arriverà io il tempo ce l’ho per guardare fisso il sole fino a che tramonterà il tempo
Io il senso ce l’ho del successo e del potere della nobiltà del fiore non mi abbasserò posso avere anche i piedi ma non la faccia sulla terra voglio ringraziare per quello che ho sono stato fortunato e non lo scorderò io il senso ce l’ho me lo ripeto tutto il tempo l’importante nella vita è cercare il senso
Vorrei essere come te La metà delle parole che dico sono delle tue parole la metà dei gesti che faccio li ho visti fare dalle tue mani la metà dei vestiti che metto li ho presi dentro il tuo cassetto ma tutte le cose che scrivo dopo un po' mi fanno schifo
Ma tu ti diverti a guardarmi mentro faccio finta di buttarmi
La metà che mi manca di meno è di non portare il reggiseno la metà che mi manca di più è il tuo hobby dei commenti
ma tu guardi avanti e sorridi quando ti dico che vorrei essere come te e mi insegnarai a distrarmi perché sei potente e puoi cambiarmi
Vorrei essere come te Vorrei essere come te Sei la metà che manca a me Vorrei essere come te Vorrei essere come te Sei la metà che manca a me
Vorrei essere come te
La metà delle parole che dico sono delle tue parole la metà dei gesti che faccio li ho visti fare dalle tue mani la metà dei vestiti che metto li ho presi dentro il tuo cassetto ma tutte le cose che scrivo dopo un po' mi fanno schifo
Ma tu ti diverti a guardarmi mentro faccio finta di buttarmi
La metà che mi manca di meno è di non portare il reggiseno la metà che mi manca di più è il tuo hobby dei commenti
ma tu guardi avanti e sorridi quando ti dico che vorrei essere come te e mi insegnarai a distrarmi perché sei potente e puoi cambiarmi
Vorrei essere come te Vorrei essere come te Sei la metà che manca a me Vorrei essere come te Vorrei essere come te Sei la metà che manca a me
Non ti amo più
Non ti amo più Non ti amo più (dieci volte). Detto e ridetto così mi hanno insegnato che un uomo innamorato è più nobile e più forte e affronta sicuro anche la morte vive del suo sentimento e non chiede alcun risarcimento anzi tanto è solo nel suo amore quanto come un cavaliere va in battaglia per soffrire e per offrire il proprio cuore perché solo quando ama lui si sa sentire vivo mentre penso tutto questo io mi rendo conto che Non ti amo più (sei volte) Un poeta che non ama non può essere un poeta di che parla di che scrive a chi dedica i suoi versi e il suo dolore? Quindi è condannato ad essere deluso tradito, lasciato a vivere un amore mai ricambiato Ma a me piacciono le tette tutte senza distinzione perché io sono volgare perché a me piace scopare e allora mi domando sono forse io un poeta se mi rendo conto che Non ti amo più (dieci volte) Non c'è prigione più dura da sopportare che il timore di ferire la persona che ti ama tu mi ami? tu mi ami? mi ami? Tu mi ami Io non ti amo più
Niccolò Fabi, il “Solo Tour 2011″
Scritto da Tiziana Marzano in Concerti, Live, Musica, Musica dal vivo, Musica Italiana, Pop il 28 aprile 2011
Originale, è l’unica parola che viene in mente partecipando al Solo Tour di Niccolò Fabi: la novità del suo nuovo progetto live, che lo porterà in giro per l’Italia fino ai primi di Giugno, dipende dall’atmosfera creata, che si può definire con due soli aggettivi, “intimistica e soffusa”.
Il fine ultimo di Fabi è fare in modo che protagonista assoluta della scena sia la musica, unica interlocutrice col pubblico. Insomma, nel tour del cantautore romano iniziato agli inizi di Aprile la musica la fa da padrona, in uno spettacolo che mescola tre elementi: teatro, musica e poesia cantautorale.
Niccolò Fabi accompagna la sua musica con un insieme di effetti ed elementi ideati per creare un’atmosfera accogliente e familiare: dal divano allo specchio, armonizzati dall’inclusione di chitarre, armonica e tamburo. La scena è sistemata a semicerchio e balzano alla vista i palloncini colorati, blu e rossi, simboli ben noti al suo pubblico.
Con la sua musica, vuole portarci per mano lungo il cammino della riflessione interiore e della ricerca del proprio “io”. Il motto di base di Niccolò Fabi è: lasciarsi trasportare dalle note. Nell’insieme si può cogliere la personalità insolita di un cantante, che è soprattutto un uomo dai sentimenti profondi e questo è ciò che lo rende uno degli artisti più umani del panorama musicale italiano. Ѐ un musicista al passo con i tempi,che sa rinnovarsi e forse è per questo motivo che nella scaletta del tour, non ci sono le hit che hanno segnato tutto il suo percorso musicale, ma anche tutti quei brani utili al viaggio interiore che vuole affrontare insieme al pubblico.
Lui stesso ha dichiarato: “Stavolta però non ci sono canzoni nuove, ma solo una vita nuova: ho deciso di intraprendere questo tour da solo perché desidero studiare, entrare nei miei pezzi e conoscerli fino in fondo bene prima di voltare pagina”. Fra quei testi ci sono la stupenda “Costruire”, “E non è” e “Negozio di Antiquariato” in una versione inedita.
Giovedì, 28 Aprile 111
La musica di Niccolò Fabi riaccende il Grandinetti
Lamezia Terme - Torna dal vivo Niccolò Fabi con un nuovo grande tour sabato 7 maggio alle 21.30 nel Teatro Grandinetti. Continua così la rassegna "Fatti di Musica Radio Juke Box", venticinquesima edizione del miglior live d'autore italiano, ideata e diretta da Ruggero Pegna, grazie al Comune lametino. In città Niccolò Fabi riceverà il "Riccio d'Argento" dell'orafo Gerardo Sacco, prestigioso riconoscimento di "Fatti di Musica" attribuito ai migliori live d'autore dell´anno. Si riapre così alla grande musica dal vivo la più prestigiosa struttura della città recentemente divenuta di proprietà comunale. Il concerto di sabato sarà dedicato alla costruzione del reparto di pediatria che il cantautore ha deciso di realizzare a Chiulo, in Angola, dopo la morte improvvisa della figlia, avvenuta lo scorso anno proprio quando Fabi era atteso a Lamezia come super ospite del Demofest. Inoltre, come tutti gli eventi della rassegna, sarà anche dedicato al sostegno dell'Associazione italiana sclerosi multipla. A meno di due anni dal tour "Solo un uomo", album da lui stesso definito «un nuovo inizio, una nuova vita», e dopo il progetto benefico "Parole di Lulù" ideato e realizzato in collaborazione con "Medici con l'Africa Cuamm", il cantautore torna sul palco con un nuovo concerto. Lasciato alle spalle un periodo che lo ha segnato, ma senza dubbio arricchito, Niccolò Fabi sceglie di cimentarsi in uno spettacolo che si trasformerà in un abbraccio con i sui numerosissimi fan. È il suo modo di ringraziare il pubblico che lo segue e lo sostiene da sempre, restituendo emozioni, come solo un artista riesce a fare, in un concerto dove la potenza della parola, di cui Niccolò è abile plasmatore, si presta a raccontare l'uomo nei suoi aspetti più alti ma anche più bassi. La tappa di Niccolo Fabi al Grandinetti è l´unica per Calabria, Basilicata, Campania. Tra le altre tappe Firenze, Bologna, Verona, Roma, Catania, Palermo, Roma e Milano.
Niccolò Fabi è il secondo album di inediti dell'omonimo cantautore romano Niccolò Fabi, pubblicato nel 1998.
Al contrario dell'album d'esordio Il giardiniere, che contiene parecchie canzoni dal testo leggero e ironico, in questo lavoro Fabi comincia a mostrare anche il suo lato più intimo e riflessivo. L'album è anticipato dalla sua participazione al Festival di Sanremo 1998, dove non è più tra i giovani e presenta Lasciarsi un giorno a Roma. Il resto dell'album vanta numerose collaborazioni in fase di scrittura e di esecuzione, tra le quali Daniele e Riccardo Sinigallia, Cecilia Dazzi; spiccano inoltre i duetti con Max Gazzè in Vento d'estate, secondo singolo, e con Frankie Hi-NRG MC in Immobile. L'album è impreziosito anche dal pezzo Il male minore, terzo singolo estratto, cover di Barely breathing del cantautore americano Duncan Sheik.
L'album è stato premiato con il disco d'oro.
Tracce
1. Lasciarsi un giorno a Roma - 4:38 2. Vento d'estate - 3:48 (con Max Gazzè) 3. Il sole è blu - 5:08 4. Il male minore - 4:09 5. Monologhi paralleli - 4:19 6. Immobile - 3:47 (con Frankie Hi-NRG MC) 7. Perché mi odi - 3:39 8. Assenza di gioia - 4:15 9. C'è qualcosa in te che io mi ero perso - 3:58 10. Sangue del mio sangue - 3:33
Video
Lasciarsi un giorno a Roma
Non ho visto nessuno andare incontro a un calcio in faccia con la tua calma, indifferenza sembra quasi che ti piaccia camminare nella pioggia ti fa sentire più importante perché stare male è più nobile per te ricordati che c'è differenza tra l'amore e il pianto fatti un regalo almeno ogni tanto e poi se puoi fai finta che è normale non riuscire a stare più con me cerca un modo per difenderti una ragione per pensare a te la vita può cambiare in un momento mi fa paura e anche se il pavimento del paradiso sei per me… fai finta che è normale non riuscire a stare più con me c'è soltanto un modo per riprendersi lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi… e qual è il grado di dolore che riesci a sopportare prima di fermare l'esecuzione e chiedere soccorso a me che non ti do un motivo ancora per restare nella storia di una storia che non c'è. fai finta che è normale non riuscire a stare più con me cerca un modo per difenderti una ragione per pensare a te lasciarsi un giorno lasciarsi un giorno a roma un giorno lasciarsi e poi dimenticarsi lasciarsi un giorno lasciarsi un giorno a roma un giorno a roma lasciarsi e poi dimenticarsi
Video
Vento d'estate
Ho lasciato scappar via l'amore l'ho incontrato dopo poche ore è tornato senza mai un lamento è cambiato come cambia il vento Vento d'estate io vado al mare voi che fate non mi aspettate forse mi perdo Ho pensato al suono del suo nome a come cambia in base alle persone ho pensato a tutto in un momento ho capito come cambia il vento Vento d'estate io vado al mare voi che fate non mi aspettate forse mi perdo Ho lasciato scappar via l'amore l'ho incontrato dopo poche ore è tornato senza mai un lamento è cambiato come cambia il vento Ho pensato al suono del suo nome a come cambia in base alle persone ho pensato a tutto in un momento ho capito come cambia il vento Vento d'estate io vado al mare voi che fate non mi aspettate forse mi perdo Vento d'estate io vado al mare io vado al mare non mi aspettate mi sono perso
Nel 2010 ha perso la piccola Lulù, a due anni per una meningite fulminante, ma adesso Niccolò Fabi è pronto a sorridere ancora alla vita. Perché diventerà di nuovo papà. La compagna Shirin Amini (artista e pittrice di origini iraniane) - come anticipa "Diva e Donna" che li immortala colorati e sorridenti - è infatti in dolce attesa. Dopo il grande dramma, il cantante è pronto a ricominciare anche con un nuovo album che uscirà dopo l'estate. "Un dolore devastante che mi attanaglia la gola - scriveva nella sua pagina Facebook - è la conseguenza dell'esperienza più inaccettabile orrida ingiusta. Amici vi sto per scrivere quello che non avrei mai voluto scrivere. Questa notte una sepsi meningococcica fulminante ha portato via nostra figlia Olivia".
Dopo la tragedia Niccolò ha chiamato a raccolta una numerosa schiera di amici musicisti per un grande concerto ("Parole di Lulù") per ricordare la figlia e ha pubblicato anche un libro. Adesso Fabi e la compagna sono pronti a diventare di nuovo genitori, perché come canta Niccolò "attesa e inaspettata arriva la seconda vita".
Non tornare più rimani per sempre con me non tornare più perché ogni cosa dipende da te il sole è blu qualcuno vuole uccidermi le formiche si riproducono accanto a me non tornare più rimani adesso non tornare più perché è troppo il bisogno di te vattene non tornare più rimani per sempre con me non tornare più perché adesso io voglio per me la possibilità di andare lontano da qui e vedere di nuovo il sole del colore che è non tornare più rimani per sempre con me non tornare più perché è troppo il bisogno di te vattene
Video Il male minore
So a che cosa pensi è chiaro ormai per me il gusto troppo amaro delle tue lacrime parlando di una stella hai detto non andare via ma i buchi neri in fondo sono stelle in avaria e la tua confusione è tutto quel che ho ci si nasconde dietro a spiegazioni ma non c'è niente da capire né da nascondere tu non riesci a stare seria neanche ora che ti sto per dire ciao non riesco a respirare come mai non so che sto cercando se tu non cerchi come me non posso più aspettare e non imparo mai non credo che sia il giusto prezzo da pagare se questo è il prezzo che ti dai e tutte le domande su come si sta non hanno mai a che fare con la verità cos'è questa attrazione il dolore che mi da e non c'è niente da capire sulla colpa che si da a chi dice ciao come fai a decidere se non sai decidere cosa fai te ne vai o no dove c'è ossigeno qui non c'è ossigeno
Perchè mai mi dovrei fidare dell'imprudenza delle tue promesse? E anche se ti saprò aspettare non so se io ne ho bisogno. Vedi, non mi manca niente, ma vivo senza di te. Inseguire la tua presenza è sempre stato inutile. Così intanto io ti guardo da lontano. Goia io ti sto aspettando, e vivo bene solo mentre dormo. Sono giorni che sento l'assenza di te cosa posso dare in cambio a chi ti cerca dentro di me la mia ipotesi di coerenza nel rimanere come sto chi si sente bene adesso alzi la mano gioia io ti sto aspettando vivo bene solo mentre dormo sono giorni che sento l'assenza di te
Sereno ad ovest è il terzo album di inediti del cantautore romano Niccolò Fabi, pubblicato il 21 aprile 2000. Dopo il successo immediato che ha ricevuto con i primi due album, Fabi si prende una pausa di 2 anni al termine dei quali pubblica questo lavoro, che è il primo in cui scrive e suona le canzoni il più possibile da solo. Ha l'opportunità di presentare le canzoni dell'album ai fan di Sting durante 7 date del suo tour europeo, e questo gli dà una visibilità internazionale che prima non aveva. Il successo ricevuto durante queste apparizioni spingono Fabi, l'anno successivo, a tradurre in spagnolo alcune canzoni di quest'album. Il singolo di traino dell'album, nonché la canzone più orecchiabile, è la seconda traccia Se fossi Marco. Nella settimana successiva al 21 aprile Sereno ad ovest ha debuttato al 22º posto nella classifica di vendita italiana Fimi/Nielsen. Il secondo singolo è il brano che apre l'album, Qualcosa di meglio.
Tracce
Qualcosa di meglio - 4:11 Se fossi Marco - 4:02 Acqua - 4:43 Zerosei - 3:52 Scherzo - 4:27 La politica - 3:50 Sembravi - 4:09 Lunedì - 3:32 10 centimetri - 4:03 Il mio stato - 5:04
Video
Qualcosa di meglio
Video Se fossi Marco
Sereno ad ovest
da: rockol.it
Il ventaglio di possibilità è piuttosto ristretto. O Fabi ha voluto dirci: “Parliamo tanto di me”, e armato di piccone ha scavato più che poteva nella propria caverna. Oppure, Fabi ha voluto dirci: “Questo sono io, questi siete voi”, per farci scoprire che scava, scava, il giovane maschio italiano tra i venti e i trentasei (mettiamo lì un numero, via) messo di fronte alle più disparate situazioni, finirà per perdersi sempre negli stessi labirinti. Terza, ultima, inevitabile: entrambe le ipotesi sono buone, e questo spiega anche un titolo come “Sereno ad ovest”, che è già abile espressione di un disagio “carino” e non detto (a est e a sud che tempo fa?). Se il pensiero è debole, la musica è da sottoporre a cura ricostituente - ma la sensazione è che sia volutamente ed eloquentemente scarna, con melodie e arrangiamenti più poveri rispetto all’album precedente. La malinconia di “Lasciarsi un giorno a Roma”, già piuttosto contenuta, dolce rassegnazione di fronte all’apparentemente inevitabile sfuggire di tutto (il tempo, le passioni, il tram, ogni cosa) viene ulteriormente diluita in idee musicali blande e smussate di ogni angolo con cui ci si possa tagliare. Solo “Zerosei”, che ricorda un po’ i Cure, provoca qualche piccolo sussulto, ma per tutto l’album si rimane seduti, con lo sguardo perso nel vuoto, guidati da Niccolò in un mondo di sentimenti che non sbocciano in amore per la paura di dissolversi in lacrime, in reazioni emotive forti. “La politica”? Secondaria rispetto al titanico sforzo di governare la propria vita sentimentale (eh, altro non ci aspettavamo). Alla fine del disco ci si chiede se davvero Fabi, che con il “Principe” condivide un qualche sofferto e carismatico distacco, sia davvero il De Gregori della sua generazione. Senza ermetismi, e senza folgoranti ricordi di ragazze di Roma “la cui faccia ricorda il crollo di una diga”. In parte, sì: Fabi dà l’impressione di scavare nella sua miniera senza darsi pena di trovare gioielli, convinto che per essi non ci sia posto, nella Silicon Age. Ma certo, alla fine di “Se fossi Marco” viene da dire: “Se fossi Niccolò mi darei una bella scossa. E toglierei gli specchi di casa”. Da segnalare che se entro il 31 luglio 2000 vi collegate a un sito segnalato in una “netcard” contenuta nel cd e seguite le istruzioni, grazie a una partnership (o come cavolo si dice) potete scaricare gratuitamente un brano inedito, “Ostinatamente”. Ci spiace ridacchiare dello sponsor, che si sa, è Dio, ma questa trovata della canzone che scade come la maionese davvero ci mancava.
La politica La politica non è più la ginnastica delle mie idee è forse strano a dirsi ma il mio governo unico sei tu vorrei un medico solo per me che curi le mie cellule se invecchiano ma per le rughe del mio spirito il rimedio è semplice sei tu della fisica che non so conosco solo il mio disordine e la tua gravità che il fuoco è anche scientifico e che tra il legno e la cenere sei tu il mio orgoglio l'alleanza la mia soddisfazione sei tu
Se avessi saputo che tu non avresti mai avuto stima di me avrei passato molto più tempo con il tuo cane se avessi saputo che ci saremmo dimenticati così facilmente ti avrei guardato con meno attenzione sembravi forte più di me sembravi sicuro più di me sembravi convinto come me sembravi felice accanto a me se avessi capito che la mia forza sarebbe stata la tua disgrazia non saremmo rimasti alleati solo nella sconfitta avrei voluto che tu scegliessi me non per come sono ma malgrado come sono sembravi forte più di me sembravi sicuro più di me sembravi convinto come me sembravi felice accanto a me