BEOWULF

POEMA EPICO ANGLOSASSONE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted


    BEOWULF








    Beowulf è un poema epico, completo ed anonimo, scritto in una variante sassone occidentale dell'anglosassone (o inglese antico). La datazione è tuttora incerta, tuttavia gli indizi più significativi raccolti dagli studiosi finora, tenderebbero a collocarla attorno alla metà dell'VIII secolo. Con i suoi 3182 versi, è il più lungo poema anglosassone. Ci è giunto attraverso un unico manoscritto, il Cotton Vitellius, conservato al British Museum. Il titolo Beowulf (dal nome dell'eroe del poema) fu attribuito a quest'opera a partire dal XIX Secolo. Non ci è stato tramandato nelle fonti nordiche nessun racconto che corrisponda a quello del "Beowulf". È dunque possibile che l'autore del poema inglese antico abbia rielaborato autonomamente materiale leggendario di origine nordica, creando un'opera originale sulla base di un patrimonio tramandato oralmente.



    Beowulf è uno dei poemi epici più antichi fra quelli sopravvissuti in lingua inglese arcaica. Il manoscritto in cui fu ritrovato è generalmente datato intorno all'anno 1000. Insieme al Beowulf, il manoscritto conservato alla British Library raccoglie altre opere di epoche diverse, accomunate dalla presenza di mostri e creature fantastiche. La trascrizione del manoscritto è opera di due amanuensi, ciascuno dei quali ha copiato circa metà del poema. Il manoscritto appartenne a Lawrence Nowell nel XVI secolo (ed è per questo noto anche come "Codice Nowell"); passò in seguito a Robert Bruce Cotton nel XVII secolo, e fu danneggiato da un incendio della Cottonian Library nel 1731.


    L'originale fu trascritto nel 1786 dallo studioso islandese Grímur Jónsson Thorkelin, che pubblicò la trascrizione nel 1815, su commissione del governo danese. Da allora, le condizioni del manoscritto originale sono ulteriormente peggiorate, e la trascrizione di Thorkelin è quindi diventata una fonte secondaria importante (sebbene talvolta messa in discussione, per esempio da Chauncey Brewster Tinker in The Translations of Beowulf). Può risultare sorprendente che la prima edizione del poema non sia stata opera di un inglese, ma bisogna tenere conto del fatto che l'argomento del poema lo rendeva, all'epoca, molto più interessante per gli scandinavi che per gli inglesi. Anche dal punto di vista linguistico il testo appariva di grande difficoltà per un inglese. In Scandinavia inoltre già dal XVII secolo si lavorava al recupero e all'edizione di testi medievali appartenenti al passato del mondo nordico, ed era dunque già diffuso un vivo interesse, anche di tipo filologico, per i monumenti del passato.
    Lo spelling del manoscritto pare sassone occidentale con alcuni influssi dialettali anglici, elemento comune ad altri manoscritti inglesi datati intorno alla fine del primo millennio. L'origine del poema è certamente antecedente, e secondo alcuni risalirebbe all'VIII secolo. Si trattava quasi certamente di un'opera tramandata oralmente (lo testimonierebbero anche alcuni elementi strutturali dell'opera, come la presenza di una sorta di "riassunto degli avvenimenti precedenti" ad aprire alcune sezioni chiave, a intervalli regolari). È dibattuta l'idea che l'opera originale fosse composta da un poeta pagano; alcuni dei riferimenti al Cristianesimo presenti nel poema appaiono in effetti rimaneggiamenti posteriori, forse introdotti dagli stessi copisti, tuttavia una parte della critica propende per una naturale adesione agli ideali del cristianesimo da parte dell'ignoto autore.
    Gli studi sulla collocazione storica del poema trovano comunque molti indizi anche nel contenuto specifico della narrazione. Beowulf è l'eroe di una tribù germanica della Svezia meridionale chiamata Geati, che libera il re della Danimarca da un terribile mostro. Se si considera che gli inglesi discendono principalmente da angli, sassoni e juti, e che queste ultime due tribù sono originarie della Danimarca meridionale e della Germania settentrionale, si comprende che Beowulf, per la cultura anglosassone, era un mito antico ma non antichissimo, che narra di un'origine (etnica e geografica) con la quale gli anglosassoni avevano ancora contatti, sia personali sia in termini dinastici.
    Pur essendo in gran parte opera di fantasia, il Beowulf cita alcuni personaggi ed eventi generalmente ritenuti storici, corrispondenti a un periodo a cavallo fra il 450 e il 600 d.C. In particolare, certamente storica è l'incursione del re Hygelac in Frisia, avvenuta intorno al 516, menzionata dal poema. Ma anche molti altri passaggi del poema (per esempio quelli su Hrothgar, Hrothulf e Ohthere) hanno corrispondenze in altre fonti nordiche considerate parzialmente attendibili dal punto di vista storiografico (per esempio l'Edda di Snorri, le Gesta Danorum, la fornaldarsaga), e alcuni hanno avuto persino riscontri archeologici (si pensi al ritrovamento della tomba di Ohthere a Vendel, in Svezia).
    Non risulta, viceversa, che il personaggio di Beowulf possa avere corrispondenze storiche. È stato ipotizzato che l'eroe del poema sia una variante di Bödvar Bjarki, l'orso da battaglia, un eroe norvegese citato, fra l'altro, nelle Gesta Danorum di Saxo Grammaticus. Beowulf potrebbe infatti leggersi come bee-wolf, "lupo-ape", forse una kenning (metafora) per "orso" (a causa dell'amore degli orsi per il miele).
    Il Beowulf fu per lungo tempo noto soprattutto agli studiosi dell'inglese arcaico, e considerato interessante quasi solo da un punto di vista strettamente linguistico. Nel 1936, J. R. R. Tolkien pubblicò un celebre articolo intitolato Beowulf: the monsters and the critics, che ebbe un'importanza fondamentale per far conoscere l'opera a un pubblico più ampio e rivelarne i meriti letterari.





    Il testo è fondato sull'allitterazione (non vi sono rime) e il metro è basato sul numero di accenti (quattro per verso) anziché sul numero di sillabe. Lo stile narrativo fa largo uso delle kenningar (tipiche di gran parte della letteratura antica nordeuropea) ovvero sul riferimento a personaggi, luoghi, eventi attraverso perifrasi e metafore canoniche (per esempio i "marinai" sono i "guerrieri del mare"). Le kenningar, che contribuiscono a conferire al testo un sapore fortemente allegorico, sono usate in modo sistematico; spesso, addirittura, più kenningar vengono combinate in un'unica frase, in costruzioni linguistiche spesso difficilmente penetrabili dal lettore moderno.



    Trama



    Anthony Burgess osserva che Beowulf è, essenzialmente, una storia di guerrieri. Più precisamente, rappresenta l'unico esempio di poema epico completamente basato sull'archetipo dello scontro fra l'eroe e il mostro (San Giorgio e il drago).
    Il poema si apre con la costruzione di un'immensa dimora per ordine del re danese Hrothgar a Heorot, il "Cervo". La splendida reggia attira l'attenzione di Grendel, un "vagabondo delle marche", un mostro gigantesco e sanguinario il cui aspetto viene descritto sempre indirettamente e a tratti, probabilmente un troll della mitologia nordica. Dopo aver studiato la vita nella reggia dall'esterno per qualche tempo, Grendel prende a far visita al Cervo ogni notte, mietendo molte vite a ogni suo passaggio.
    In soccorso al disperato re danese arriva Beowulf, nipote del re dei Geati (i Goti che abitavano, probabilmente, la Svezia meridionale). Anche dell'aspetto di Beowulf non si sa molto; certamente si tratta di un uomo molto giovane, fisicamente "eccessivo" (dotato di una statura e di una forza sovraumane, che lo fanno spesso apparire simile a quei giganti che la mitologia nordica ritrae sempre come ostili e pericolosi). Beowulf decide di affrontare Grendel a mani nude, e in un terribile combattimento riesce a strappare un braccio all'Orco e causarne la morte.
    I festeggiamenti al Cervo sono appena iniziati quando, la notte successiva, il palazzo viene visitato da una creatura altrettanto sanguinaria, la madre di Grendel; rappresentata come una donna mostruosa e gigantesca, che abita in una dimora subacquea nascosta nei paludosi e nebbiosi acquitrini di una "marca" remota e inquietante. Beowulf offrirà ancora il suo sostegno al re e si recherà, in una sorta di simbolica discesa agli inferi, a incontrare l'Orchessa, riuscendone ancora vittorioso. Tuttavia, è da evidenziare una escalation drammatica nel fatto che, per affrontare l'Orchessa, Beowulf, diversamente da quanto accaduto con Grendel, non rinuncia ad armi ed armature, anzi si affida esplicitamente alla cotta e alla sua spada (che peraltro si rivelerà insufficiente), ed alla fine riesce ad avere la meglio solo in virtù di una spada eccezionale e prodigiosa, trovata in una circostanza fortuita nell'antro del mostro durante la lotta, senza la quale sarebbe certamente perito nello scontro.
    In una subitanea accelerazione della narrazione, Beowulf, tornato in patria, diventa re dei Geati e regna pacificamente per 50 anni. Il suo regno viene però aggredito da un nuovo mostro, questa volta un drago (quest'ultimo noto con vari nomi quali il serpente di fuoco, il verme di fuoco o semplicemente il verme). La figura del drago di Beowulf rappresenta un esempio canonico a cui si è certamente ispirata molta letteratura successiva, anche contemporanea (si pensi ai draghi di Tolkien): il drago di Beowulf è una serpe alata e volante; sputa fiamme e custodisce un antico tesoro. Già anziano, Beowulf affronta il drago per proteggere il proprio regno; pur riuscendo a ucciderlo, morirà anch'egli nello scontro (come Thor è destinato a morire uccidendo il gigantesco serpente d'acqua).






    ...
     
    Top
    .
  2. gheagabry
     
    .

    User deleted


    Hroðgar





    Hroðgar compare in due poemi anglosassoni, il Beowulf e il Widsith. Il Beowulf dà il racconto completo di Hroðgar e di come l'eroe dei Geati Beowulf si rechi da lui per liberare il suo popolo dal mostro Grendel. Widsith nomina soltanto Hroðgar, Heorot, Hroðulf (figlio di suo fratello) e il loro nemico Ingeld, ma completa le informazioni date nel Beowulf nei casi in cui non siano totalmente soddisfacenti, come per esempio la storia della fine della sua faida con Ingeld.

    Nel poema epico Beowulf, Hroðgar è descritto come il costruttore della grande Heorot, e il re della Danimarca quando l'eroe dei Geati Beowulf arriva per sconfiggere Grendel.
    Quando è introdotto il personaggio di Hroðgar per la prima volta, si dice che fosse il secondo dei quattro figli di re Healfdene: aveva un fratello maggiore, Heorogar, che fu re prima di lui, un fratello minore, Halga, e una sorella, moglie del re di Svezia. La sorella non ha nome nel manoscritto e molti pensano che ci sia un errore di scrittura, ma sono stati suggeriti come nomi Signy e Yrsa.
    Il poema più avanti racconta che Hroðgar ebbe la meglio in una guerra e che perciò i parenti presero a seguirlo come guida. Era onesto e generoso: "Non infranse mai promesse, distribuì anelli e tesori alla sua tavola". Quando Beowulf condusse i suoi uomini in Danimarca, parlò di Hroðgar a una guardia e all'araldo di Hroðgar: lo chiamò "re di gran fama", "guerriero di gran fama" e "protettore degli Scylding" (il clan regnante), e lo descrisse come "vecchio e buono"; il poeta enfatizza che i Danesi "non trovavano colpe" in Hroðgar e che "per loro era un grande Re". Quando Beowulf sconfisse Grendel, Hroðgar ricompensò lui e i suoi uomini con grandi tesori, mostrando la sua gratitudine e generosità. L'autore dice che Hroðgar era così generoso che "nessun uomo poteva ingannare lui, che desiderava dire la verità.".
    Hroðgar era sposato con una donna di nome Wealhþeow, che era una Helming, probabilmente da intendere come "parente di Helm", colui che governava i Wulfing. Quando Hroðgar dà il benvenuto a Beowulf, parla della sua amicizia con la famiglia di Beowulf. Ha incontrato il padre di Beowulf, Ecgþeow, "quando governai inizialmente i Danesi" dopo la morte di Heorogar; piange il fratello caduto ("Era migliore di quanto lo fossi io!") e ricorda quando annullò la faida tra Ecgþeow e i Wulfing. Hroðgar ringrazia Dio per l'arrivo di Beowulf e per la vittoria su Grendel, e giura di amare Beowulf come un figlio.
    Il poema introduce Hroðulf (Hrólfr Kraki nelle fonti scandinave) come il maggior sostenitore e il braccio destro di Hroðgar; e apprendiamo successivamente che Hroðulf è il nipote di Hroðgar e che "l'uno era sincero con l'altro". L'informazione complementare che Halga, il fratello minore di Hroðgar, è il padre di Hroðulf ci è pervenuta dalle fonti scandinave, dove si dice che Halga inconsapevolmente ebbe un figlio da sua figlia Yrsa, che prima aveva sedotto o rapito; Yrsa stessa era stata il risultato del rapimento di un'altra donna.
    Wealhþeow diede a Hroðgar due figli, Hreðric e Hroðmund, e Hroðulf sarebbe diventato reggente se Hroðgar fosse morto prima che i suoi figli fossero cresciuti abbastanza. Dal momento che Hroðgar a quel tempo era un uomo anziano (dice a Beowulf che ha regnato per "cinquanta inverni" e i due figli di Wealhþeow non sono ancora adulti, sembra che Wealhþeow sia molto più giovane di Hroðgar e che non sia la sua prima moglie.
    Hroðgar piomba nella depressione e nella disperazione dopo che la madre di Grendel ha attaccato la reggia e ucciso il migliore amico e consigliere di Hroðgar; ma quando Beowulf lo incita a non abbattersi e gli dice che "è meglio vendicare i nostri amici che piangerli eccessivamente", Hroðgar balza in piedi e ringrazia Dio per le sagge parole di Beowulf, e conduce Danesi e Geati all'attacco del piccolo lago nel quale la madre di Grendel vive.
    Dopo che Beowulf ha sconfitto la madre di Grendel, Hroðgar lo ricompensa di nuovo, e poi fa una predica nella quale mette in guardia Beowulf dall'arroganza e dalla negligenza verso Dio.
    Beowulf si appresta a ritornare a casa, e Hroðgar lo abbraccia e dice piangendo che non si sarebbero mai più rivisti (perché Hroðgar è un uomo molto vecchio). Questa è l'ultima apparizione di Hroðgar nel poema.
    Quando Beowulf racconta la sua avventura al suo signore, Hygelac, dice che Hroðgar aveva anche una figlia, Freawaru; non è chiaro se Freawaru fosse figlia anche di Wealhþeow o fosse nata da un matrimonio precedente. Poiché i Danesi erano in conflitto con gli Heaðobard, il cui re Froda era stato ucciso in guerra dai Danesi, Hroðgar mandò Freawaru a sposare Ingeld figlio di Froda, in un vano tentativo di far cessare la faida.
    Beowulf predice a Hygelac che Ingeld si sarebbe rivoltato contro suo suocero Hroðgar. Precedentemente nel poema, l'autore ci dice che la reggia di Heorot era stata alla fine distrutta da un incendio:
    « ...Lì s'ergeva la reggia, / alta, gran frontone, il caldo impeto aspettando / di fiamme furiose. Né è lontano quel giorno / quando suocero e genero saranno in faida / per la guerra e l'odio che li risveglieranno »
    (Beowulf, vv. 81-85)
    Vi è la tentazione di interpretare che la nuova guerra con Ingeld porterà all'incendio della reggia di Heorot, ma il poema separa le due cose. Secondo il Widsith, Hroðgar e Hroðulf sconfiggono Ingeld, e se si deve credere alle tradizioni scandinave Hroðgar stesso viene ucciso da un parente (nella Hrólfs saga kraka ok kappa hans e nella Saga degli Skjöldungar) o dal re di Svezia (nelle Gesta Danorum), ma viene vendicato dal fratello minore Halga. Halga muore in una spedizione dei Vichinghi; Hroðulf gli succede e la sua fama si accresce, e in accordo con la sua stessa saga (cioè la Hrólfs saga kraka ok kappa hans) e con altre fonti (Chronicon Lethrense, Gesta Danorum e Saga degli Skjöldungar) il cugino e/o cognato di Hroðulf, Heoroweard, uccide Hroðulf (è forse questo l'evento a cui ci si riferisce come l'incendio di Heorot?). Heoroweard stesso muore in questa battaglia, e secondo due fonti (Chronicon Lethrense e Gesta Danorum) questo accade solo poche ore dopo, con un atto di vendetta da parte di un uomo fedele a Hroðulf chiamato Wigg. Questa è l'uccisione che determina la fine della dinastia degli Scylding.



    GRENDEL

    image





    Grendel come mostro

    Sebbene lo scontro Beowulf-Grendel sia spesso indicato come una delle incarnazioni più "pure" del topos mitologico della battaglia fra l'eroe e il mostro (San Giorgio e il Drago), esso è probabilmente l'essenza perfetta del male: un aspetto mai visibile, una forza sovrumana ed attività notturna bastano già per far immaginare la sua natura sfuggevole ed allo stesso tempo inumana. Diretto "discendente di Caino" e quindi "in continua guerra contro Dio", mostra parte della sua corporatura solo col braccio mozzato nello scontro con Beowulf: un arto quasi animale con cinque dita provviste di artigli duri come il ferro, impossibili da scalfire. Anche se probabilmente non si potrà mai capire che cos'era esattamente, recenti studi e scoperte di parole chiave nel poema dimostrano che Grendel potesse essere qualcosa di simile ai troll o più selvaggi orchi.


    Ruolo nel Beowulf

    Come primo antagonista del poema, Grendel appare fin dalle prime pagine come un'orrida creatura che improvvisamente terrorizza ogni notte la reggia del re danese Hrothgar, "Il Cervo". Ben presto noto dappertutto per la sua incredibile ferocia, in molti cercano di fermarlo, ma come dice il re "al mattino ne rimanevano solo i cadaveri ricoperti di sangue". Quando ormai le speranze erano finite, un guerriero dei Geati di nome Beowulf accorre ad aiutare il monarca e una volta giunto nella sua reggia, sfida la notte successiva il demone, che dopo un combattimento "alla pari" fra uomo e bestia, riesce a strappargli il braccio con la sola forza delle mani, mettendolo in fuga e condannandolo all'inevitabile morte per dissanguamento.


    .
     
    Top
    .
  3. gheagabry
     
    .

    User deleted




    GEATI



    I Geati erano una tribù germanica del nord, una tribù di Goti abitanti della Götaland ("terra dei geati" o dei Goti, appunto) situata nella moderna Svezia. Il nome è sopravvissuto in alcuni toponimi svedesi, come Västergötland e Östergötland, che significano rispettivamente "terra occidentale dei geati" e "terra orientale dei geati", o come quello della città di Göteborg. Vengono nominati per la prima volta da Claudio Tolomeo nelle sue cronache, ma l'opera principale per cui sono ricordati è il Beowulf, in cui l'eroe viene detto appunto "il geata".
     
    Top
    .
  4. tomiva57
     
    .

    User deleted


    grazie gabry
     
    Top
    .
3 replies since 15/11/2010, 00:29   1402 views
  Share  
.