ANIMALI DEL DESERTO

fauna e vita..oltre la sabbia

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  1. gheagabry
     
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    "...i cammelli, regali, maestosi, solenni veleggiano con sdegno
    lasciando sul sentiero solo un'impronta leggera come una foglia.
    I cammelli, instancabili e intelligenti, che sanno il loro nome
    e riconoscono la voce dei loro cammellieri; nobili creature..."
    Tratto da 'La Notte dei Leoni'
    di Kuki Gallmann



    IL CAMMELLO



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    Il cammello si distingue dagli altri camelidi perché possiede due gobbe, formate da masse di tessuto adiposo, una sulle spalle e una sul groppone. Il pelame folto, lanoso, rossiccio-bruno, forma una lunga frangia sotto il collo e nella parte alta delle zampe anteriori.
    Nei cammelli il corpo è sorretto da gambe lunghe ed esili, terminate da piedi in cui due sole dita sono funzionali, e poggiano al suolo, mediante un largo cuscinetto elastico calloso. Non vi sono veri zoccoli, ma piuttosto unghie. Piedi fatti in questo modo, sono perfettamente adatti per camminare sulle sabbie desertiche e scalare ripidi pendii scivolosi.
    Pare che i pochi branchi di cammelli che vivono tuttora liberi nel deserto di Gobi siano costituiti da animali selvatici; ma all'infuori di questi pochi , il cammello è noto solo allo stato domestico.
    I cammelli sono erbivori. Le loro piante preferite sono asciutte, spinose, salate o amare. Quando altre sorgenti nutrienti non sono disponibili, il cammello può alimentarsi di ossa, pelle di altri animali, o comunque di generi differenti di carne. Nelle circostanze più estreme, può mangiare corda, sandali e perfino le tende. La capacità del cammello di alimentarsi con una vasta gamma di alimenti gli permette di vivere nelle zone con vegetazione disseminata Ha la bocca dura in modo da poter spezzare gli oggetti taglienti quali le spine.
    Questo mammifero è' una specie molto resistente al freddo, ed è capace di stare per parecchi giorni senza acqua. Quando l' acqua è disponibile, bevono per sostituire soltanto la quantità che manca nel loro corpo. Questo quantitativo può variare da niente a 100 litri. Per bere 100 litri di acqua gli occorrono soltanto dieci minuti.
    Il cammello ha la capacità di soddisfare ugualmente la sua sete con acqua salata. Nei mesi invernali le piante riescono a fornirgli l' acqua necessaria.
    L' habitat del cammello è costituito principalmente dai deserti dell' Asia. Le temperature vanno dai -29 gradi in inverno ai 38 in estate.
    La gravidanza dura circa un anno, il nato è sempre unico. L' età della maturità sessuale varia, ma solitamente la raggiungono intorno ai tre - cinque anni. La femmina può dare alla luce un cammellino ogni anno. Il piccolo è precoce, avendo la capacità di mettersi in piedi e camminare solo dopo alcune ore dalla nascita. Il giovanotto rimane con la propria famiglia per tre - cinque anni, fino a che non raggiunge egli stesso la maturità sessuale.
    Il cammello è fonte di nutrimento, mezzo di trasporto e di scambio per il nomade. La dote di una donna o la ricchezza di uno sceicco, vengono calcolati in base ai cammelli. I beduini si dissetano con il latte di cammella, mangiano la sua carne, si coprono con la sua pelle si fanno la tenda con il suo pelo. In casi d' emergenza gli si introduce in gola un' asticella per fargli rigettare acqua. Le corse del cammello sono uno sport popolare nel Marocco.



    cammello



    Secondo una credenza popolare molto diffusa, i cammelli userebbero le curiose gobbe che hanno sul dorso per conservare l’acqua, così da consentire a queste “navi del deserto” di percorrere grandi distanze sotto al sole cocente senza alcun bisogno di bere. Le gobbe dei cammelli non sono riserve d’acqua, ma veri e propri serbatoi di emergenza in cui conservare il grasso, da cui possono trarre le energie quando il cibo scarseggia. La maggior parte dei mammiferi immagazzina il grasso in eccedenza in uno strato omogeneo, generalmente collocato intorno agli organi vitali, così da proteggerli e mantenerli al caldo. I cammelli, però, vivono in ambienti aridi caratterizzati da temperature diurne molto alte e, a differenza di molti altri loro colleghi mammiferi, hanno la continua esigenza di eliminare il calore in eccesso...L’evoluzione di questa specie li ha messi in grado di sviluppare un sistema alternativo per accumulare il grasso. Invece di essere distribuito in maniera più o meno omogenea lungo tutto il corpo, nei cammelli il grasso viene immagazzinato sul dorso: in due gobbe per i cammelli Asiatici, in una soltanto per i dromedari arabi.
    I mammiferi sono esseri viventi a sangue caldo e hanno quindi la necessità di mantenere una temperatura corporea costante. Per questo motivo, gestiscono con molta attenzione la loro esposizione al sole, evitando una permanenza eccessivamente prolungata ai raggi solari. Come gli esseri umani, alcune specie possono anche fare affidamento sulla sudorazione per regolare la temperatura. Costretti a vivere in ambienti molto caldi, i cammelli passano buona parte della loro vita sotto al solleone con temperature che oscillano tra i 30°C e i 50°C. Per sopravvivere i cammelli sudano ma, anziché perdere umidità dal circolo sanguigno come accade agli esseri umani e a moltissimi mammiferi, perdono uniformemente l’acqua da tutti i tessuti del loro corpo. Così facendo, un cammello può perdere fino al 25% del proprio peso corporeo prima di rischiare la propria salute. Raggiunta un’oasi, il cammello può poi rifocillarsi bevendo fino a 200 litri d’acqua in pochissimi minuti.



    ......il latte.....



    Nel mondo arabo è molto diffuso, ma potrebbe presto diffondersi anche nei paesi occidentali. Il latte di cammello secondo gli esperti ha delle proprietà importanti per la salute...In Tunisia la gente percorre centinaia di chilometri per procurarsene un po’....In Etiopia ed in Somalia i pastori, soprattutto le donne, sono disposti a viaggiare 12 ore per andare a venderlo a Gibuti,
    In un’altra parte del globo è considerato un potente toccasana contro parecchie malattie, e nei paesi del Golfo si crede abbia addirittura poteri afrodisiaci.
    A Dubai esiste un’azienda che commercializza tavolette di cioccolato al latte di cammella , si chiama Al Nasma che significa la quale brezza, una piacevole brezza per i viaggiatori del deserto....è la prima compagnia al mondo a realizzare questa prelibatezza, che fino a poco tempo fa era ad appannaggio esclusivo dei buongustai arabi.



    camello_latte-2



    Gli uomini sono animali molto strani: un miscuglio del nervosismo del cavallo,
    della testardaggine di un mulo e della malizia di un cammello
    (Thomas Henry Huxley)



    ......nella storia.....



    Il Cammello rappresenta, nelle regioni in cui viene allevato, il simbolo dello stato di benessere: fin dai tempi biblici la ricchezza di un individuo e di una tribù veniva calcolata dal numero dei cammelli posseduti(era usanza dare cammelli in cambio di una moglie).
    La diffusione di questo animale ha origini antiche (su un bassorilievo di Babilonia sono raffigurati uomini nell’atto di porre un carico sul dorso di un cammello) e si deve alla sua adattabilità perché si ambienta velocemente e si riproduce con facilità...La via della seta, importante rotta commerciale fra il Mediterraneo e l’Estremo Oriente, fin dai tempi di Alessandro Magno, era possibile grazie al cammello battriano, almeno nei tratti più difficili. Nel 955 a.c. la regina di Saba che andava in visita a Re Salomone fece il viaggio sui cammelli. Nel 577 a.c. la carica di 300 cammellieri dell’esercito di Ciro decise le sorti della battaglia di Timbra da lui combattuta contro Creso.



    Non bastano tutti i cammelli del deserto per comprarti un amico.
    - proverbio arabo -



    .....miti e leggende....



    “…Si può vivere sotto una tenda, ma è meglio dormire sotto il cielo e guardare le stelle negli occhi.”
    Potrebbero essere i versi di un poeta romantico, invece solo le parole di un antico proverbio Tuareg. Nomadi per natura, i Tuareg sono figli del vento e delle stelle; la volta celeste è per loro una sorta di mappa che li guida nei loro spostamenti e li aiuta a prevedere la stagione delle piogge. Seduti sulle dune osservano il cielo ... I Tuareg hanno una profonda conoscenza del cielo stellato e, come molti popoli nel mondo, hanno individuato delle costellazioni cui hanno associato una serie di miti e leggende. Le principali non hanno nomi di segni zodiacali, né nomi rubati alla mitologia greca, ma prendono quello dagli animali più familiari ai Tuareg - come il cammello e il cane-, o dalla fauna selvatica- come avvoltoio, gazzelle, scorpione.
    L’Orsa Maggiore, ad esempio, è detta “la cammella” e l’orsa minore “il piccolo cammello”; una leggenda narra che la cammella Fakrou, del profeta Salih, venne uccisa da alcuni malvagi e trasformata in costellazione, mentre i suoi uccisori sarebbero stati trasformati, per punizione, in animali....Un’altra leggenda riconosce nella Grande e Piccola Orsa, la cammella e il suo cammellino che succhia il latte e che ogni sera, prima del ritorno delle cammelle, viene attaccato con la zampa anteriore a un picchetto in legno infisso vicino alle tende.



    il-cammello-nel-deserto



    Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli»..... San Girolamo, traduttore del testo, interpretò la parola "Kamel", come il cammello, quando in realtà il greco "Kamel" è una corda spessa con la quale le navi sono ormeggiate alle banchine.



    Siamo tra la fine del 1060 e gli inizi dell'anno 1061. I normanni intendono perseguire un ambizioso obiettivo: liberare l'isola dal dominio saraceno e restituirla alla Chiesa di Roma...L'occasione per invadere l'isola viene offerta al Conte Ruggero d'Altavilla, quando nel febbraio del 1061 si trova in Calabria, a Mileto. È quì, infatti, che riceve la visita di Ibn at-Timnah, che chiede aiuto per combattere il forte esercito del cognato signore di Enna (Ibn al Awas) presso cui si è rifugiata la moglie Maimuna. In cambio dell'appoggio, Timnah offre a Ruggero il dominio su tutta la Sicilia. La leggenda vuole che Ruggero, battuto il piccolo drappello che proveniva da un vicino castello, entrasse nella città di Messina a dorso di un cammello sottratto ai saraceni. Di tale cammello si sarebbe conservata in città la pelle per alcuni secoli. Riferiscono i cronisti che il simbolo di un cammello, per molti anni, venne portato in processione durante le feste dell'Assunta e durante le feste patronali i genere. La tradizione rivive soprattutto in agosto, in occasione della passeggiata dei "GIGANTI" Mata e Grifone.



    "Affida il tuo cammello alla provvidenza di Dio, ma legalo prima ad un albero"
    proverbio arabo


    ...una fiaba araba.....



    Una volta un cammello, mentre attraversava la steppa, vide ai suoi piedi nell’erba una minuscola formica. La piccolina trasportava un grosso fuscello, dieci volte più grosso di lei.
    Il cammello restò un bel pezzo a guardare come la formica si dava da fare, poi disse:
    - Più ti guardo e più ti ammiro. Tu porti sulle spalle, come se niente fosse, un carico dieci volte più grosso di te. lo invece non porto che un sacco, e le ginocchia mi si piegano. Come mai?
    - Come mai? – rispose la formica, fermandosi un momento. – Ma è semplice: io lavoro per me stessa, mentre tu lavori per un padrone.
    Si rimise il fuscello sulle spalle e riprese il suo cammino.



    foto-cammello4



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    Edited by gheagabry1 - 23/1/2023, 23:01
     
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