ANIMALI DEL DESERTO

fauna e vita..oltre la sabbia

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  1. Lussy60
     
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    scorpione del deserto

    scorpione

    Le caratteristiche generali degli scorpioni

    L'aspetto generale degli aracnidi che compongono l'ordine degli scorpioni è familiare a molti. si riconoscono immediatamente dai pedipalpi molto sviluppati, costituenti che le molto robuste, e dalla coda formata dagli ultimi 5 segmenti dell'addome e terminate con un aculeo collegato a ghiandole velenifere.

    Spesso la puntura dello scorpione provoca arrossamenti e un gonfiore locale ma talora possono provocare la morte anche dell'uomo oppure può sopravvenire vomito,gravi convulsioni e delirio che però scompaiono in breve tempo. Le specie tropicali sono molto pericolose specialmente quelle del genere centrurus del Messico la cui puntura è spesso mortale, anche per l'uomo (soprattutto se la sua resistenza fisica è debole).





    Il veleno degli scorpioni è un liquido trasparente che paralizza il sistema nervoso,il cuore e il cervello.

    Gli scorpioni si possono trovare sotto i sassi o su una corteccia di legno ,nei buchi delle muraglie e altri luoghi oscuri . Essi non attaccano mai l'uomo ,ma lo pungono se si sentono minacciati.
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    Gli scorpioni si nutrono di insetti che cacciano o che incontrano avvertendone la presenza attraverso il tatto più che alla vista,la quale è assai modesta:esso incurvando la coda sul dorso,punge la sua vittima con l'aculeo velenifero.









    cammelli e dromedari....



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    Marocco e Sahara. Un’esperienza da vivere.

    Attraverso i ricordi, le emozioni e i sogni continui, vi racconterò di un viaggio, di un’esperienza che raccoglie alcune informazioni di una tradizione lontana, sia dal punto di vista geografico, sia dal punto di vista culturale. L’arrivo in Marocco, la vita con i cammelli, a fianco agli Imazighen.

    Cammelli e dromedari, essenziali per alcune popolazioni, e soprattutto per le popolazioni nomadi, possono trasportare una media di 150 kg ciascuno. Gli Imazighen (gente libera) hanno una lunga tradizione nomade, di cui vanno orgogliosi.

    Durante le ore più calde del giorno gli Imazighen montano le tende per ripararsi dal sole. La conversazione è l’unico intrattenimento. Alcuni di essi viaggiano fin da bambini, per settimane, attraverso lunghe rotte commerciali, trasportando merci verso il nord Africa. E in questi casi la figura del cammello si rivela essenziale: per sopravvivere bisogna far affidamento su di essi. Per questo gli Imazighen hanno un’inclinazione al benessere e alla cura dei loro animali. Tolleranti e pazienti, i cammelli instaurano forti legami con i loro padroni. Nonostante questa loro caratteristica in alcune circostanze possono diventare estremamente pericolosi.

    I cammelli sono animali ben organizzati; le loro narici si chiudono per non far entrare sabbia o polvere durante i viaggi; anche le ciglia sono fatte in modo che sabbia e polvere non entrino negli occhi dell’animale. Nelle loro gobbe (serbatoi) vi sono grandi riserve d’acqua che consentono loro di stare a lungo senza bere.

    Al tramonto gli Imazighen allestiscono le tende per la notte, e i cammelli sono liberi di girare (ma non si allontanano mai).

    I turbanti che gli uomini usano per coprirsi il capo sono indumenti fondamentali dell’abbigliamento del deserto. La testa viene protetta dal sole cocente; occhi e bocca dalla sabbia.

    D’estate le temperature raggiungono oltre i 40° all’ombra, ma i cammelli si adattano con facilità. Il paesaggio desertico cambia spesso aspetto, ma caldo e aridità restano sempre. I pozzi d’acqua sono alimentati da sorgenti sotterranee, una vera salvezza per chi viaggia! Secondo la legge del deserto, i pozzi appartengono a tutti.

    Ogni famiglia nomade vive unita. La tenda adibita a cucina è separata dalla dimora principale, in cui la famiglia vive e dorme. Nonostante l’apparenza, la donna nomade desidera tutte le comodità della città: tv, frigorifero e acqua corrente. Alcuni uomini invece non lascerebbero mai completamente il deserto.






    Dromedario - Camelus dromedarius

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    Origini e caratteristiche del Dromedario
    Classe: Mammiferi
    Ordine: Artiodattili
    Famiglia: Camelidi
    Genere: Camelus
    Specie: dromedarius
    Il Dromedario è diffuso in Asia, Africa settentrionale e, introdotto dall'uomo, anche in Australia. Durante la dominazione araba era presenta anche in Sicilia e Spagna (Andalusia).
    In base ai resti fossili ritrovati, l'animale popolava alcuni millenni or sono anche l'America del Nord, ma è assai probabile il suo addomesticamento sia avvenuto nella Penisola Araba tra il IV e il V millennio a.C., diventando indispensabile per i nomadi beduini delle aree steppose e desertiche (per la soma e per la produzione di latte, carne e pellame).
    Di esso si utilizza pressoché tutto: carne (molto digeribile), grasso (molto apprezzato quello della gobba), latte (2-14 litri al giorno), pelle (elastica e morbida), pelo (per la produzione di tessuti pregiati) e sterco (disseccato al sole, viene impiegato come combustibile).
    In molti Paesi arabi del Golfo, il dromedario viene impiegato come animale da corsa, su percorsi molto lunghi e rettilinei, in quanto non ama effetuare rapide evoluzioni e curve.
    La riottosità dell'animale non lo ha reso particolarmente adatto all'impiego bellico e ad esso gli Arabi hanno quasi sempre preferito il cavallo (i guerrieri arabi giungevano sui luoghi della battaglia cavalcando il dromedario e trascinandosi dietro il cavallo, per montare questo al momento del combattimento).
    Il mantello può assumere le più diverse sfumature del beige, giungendo a tonalità assai scure, fin quasi al nero o al contrario, assai chiare, fino al bianco ed al pezzato. Le femmine sono particolarmente apprezzate per il carattere meno irrequieto e per la produzione di latte. Può vivere fino a 40-50 anni.


    Edited by gheagabry1 - 23/1/2023, 23:04
     
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