PAPERINO

personaggio cartone animato

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    Se Topolino è comparso nel mondo dei fumetti nel 1930, quattro anni dopo, nel 1934 nacque un personaggio destinato ad un altrettanto fortunatissimo successo: Donald Duck, che in Italia fu ribattezzato con il nome di Paolino Paperino o più semplicemente Paperino. Si tratta di un papero, (un paperino per l'appunto) ideato da Walt Disney e realizzato graficamente da Ub Iwerks, ma è grazie al bravissimo disegnatore Al Tagliaferro che Paperino acquistò quel segno grafico, buffo e caratteristico che contribuì a rendere le strip dell'epoca divertentissime ed esilaranti. Paperino veste perennemente con un abito blu alla marinara, con i bottoni dorati, e un cappellino che gli caratterizza il viso.
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    Inizialmente Paperino fece da spalla a Topolino, ma ben presto Walt Disney si rese conto che un personaggio ti queste potenzialità, meritava una testata tutta sua, con delle storie che dovevano vederlo come protagonista indiscusso. Così avvenne e Paperino continua ancora oggi a divertire grandi e bambini con le sue storie simpaticissime e avventurose. Il successo di Paperino è dovuto principalmente al suo temperamento, diametralmente opposto a quello di Topolino, che rappresenta un po' i difetti di ognuno di noi, infatti è un pasticcione, combinaguai, dispettoso, irascibile, testardo, pigro, fifone, ma si ingegna sempre nel trovare una soluzione che gli eviti un po' di fatica, a volte ci riesce, ma altre volte va' incontro ad un mare di guai, complicandosi la vita per una sciocchezza, soprattutto perché è perseguitato da una tremenda e proverbiale sfortuna. Paperino è stato protagonista di numerosissimi cortometraggi animati e il più delle volte, le storie avevano la funzione di esaltare le caratteristiche della sua personalità. Sono infatti divertentissime le storie che vedono il collerico Paperino alle prese con i suoi nemici di sempre: Cip e Ciop, due innocenti scoiattoli che però rovinano puntualmente le scampagnate organizzate da Paperino. Ma il film d'animazione più importante che vede Paperino protagonista insieme a Josè Carioca è senza dubbio "I tre Caballeros" un film del 1944 ambientato in America latina. Nel 1937 Paperino fu affiancato da tre personaggi che aggiunsero alla comicità delle storie un pizzico di avventura in più, fu circondato infatti dai tre nipotini molto svegli e in gamba: Huey, Dewey e Louie, che in Italia furono ribattezzati con i nomi di Qui, Quo e Qua. Inizialmente questi nipotini, un po come fecero Tip e Tap nei confronti di Topolino, si divertivano a combinare scherzi e dispetti al loro povero zio, che esasperato andava su tutte le furie e alla fine combinava sempre tantissimi guai, più di tutti i nipoti messi insieme.
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    In seguito si rivelarono essere un preziosissimo sostegno nei confronti di Paperino, capaci di tirare fuori lo zio, da situazioni complicatissime, grazie al loro ingegno e al loro intuito. I tre fanno anche parte del corpo di volontari delle Giovani Marmotte (una sorta di associazione Scout) dirette dal Gran Mogol e quando si trovano in difficoltà, consultano il loro immancabile "Manuale", fonte di ricchissimi spunti e di tante risorse per risolvere situazioni tecniche complesse.Paperino vive in una casettina con giardino nella città di Paperopoli e si arrangia a fare mille mestieri dal pompiere al gelataio, dall' incantatore di serpenti al pescivendolo ecc... Viaggia con una macchinetta rossa e blu in stile "Cabriolet" targata 313, grazie alla quale si avventura in situazioni e storie mozzafiato che entusiasmano e divertono i lettori. Fu comunque dopo la seconda guerra mondiale che alla famiglia dei paperi, si aggiunsero altri bellissimi personaggi, tutti caratterizzati spendidamente da Walt Disney. Nel 1947 grazie al nuovo e talentuoso disegnatore Carl Barks, Walt Disney diede vita, a tantissimi personaggi fra i quali primeggiò senza ombra di dubbio il ricchissimo e avarissimo zio di Paperino: Uncle Scrooge, che in Italia venne chiamato Paperon de Paperoni (da Mario Gentilini, il direttore di Topolino). Si tratta di un riccone che vive in un rifugio-cassaforte chiamato "Il deposito" contenete tanto denaro da doverlo conteggiare con una unità di misura del tutto eccezzionale: il fantastiliardo. Tutti questi soldi riempiono il 90% del deposito e il passatempo preferito di zio Paperone (è così che viene chiamato da Paperino e i suoi nipoti) è quello di tuffarsi dentro a questo mare di monete d'oro, grazie a un trampolino, ma soltanto lui è in grado di tuffarsi in quel modo, infatti qualsiasi altra persona rischierebbe di sbattere la testa e farsi molto male. Durante le sue "nuotate" ama ripetere "mi piace nuotare nel denaro, come un pesce-baleno, scavarci delle gallerie come una talpa e gettarmelo in testa come una doccia!".
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    Zio Paperone è terribilmente avaro e ama accumulare soldi senza spendere un centesimo, nè per se nè tantomeno per Paperino e Qui, Quo, Qua, anzi non perde occasione per sfruttarli e coinvolgerli in situazioni e avventure che dovrebbero andare a suo favore, illudendoli con la promessa di ottenere delle laute ricompense una volta portata a termine la missione. Nonostante sappiano benissimo che questo non accadrà e diffidino enormemente delle promesse dello zio, Paperino e i suoi nipoti hanno il cuore tenero e spesso e volentieri vengono catapultati nelle situazioni senza neanche rendersene conto.
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    Spesso zio Paperone ama raccontare ai suoi nipotini le sue avventure nel Klondike, quando era ancora un povero cercatore d'oro e doveva difendersi da ladri e lestofanti della peggior specie. Ama tutte le monetine del suo deposito dalla prima all'ultima, come se si trattasse delle sue figlie che chiama "sangue del mio sangue", ma quella alla quale tiene di più è sicuramente "la numero uno", cioè la sua prima monetina portafortuna, grazie alla quale sono arrivate in seguito tutte le altre. Questa monetina è presa di mira da una strega che ne ha individuato il suo grande potere magico, si tratta di Amelia la strega che amalia (Magica De Spell nell'originale americano), una papera vestita di nero, con i capelli lunghi e neri che vola a bordo di una scopa e possiede dei poteri ipnotici. Zio Paperone però sà come difendersi da queste arti magiche e spesso quando vede la strega svolazzare sopra il suo deposito, la prende a cannonate con un vecchio archibugio siutato nel terrazzo. Zio Paperone è sempre stato contraddistinto da un paio di favoriti che gli incorniciano il viso e da un paio di occhialini sopra il becco, veste sempre in redingote, ghette, cilindro e bastone da passeggio. Grazie a Carl Barks, che oltre alla realizzazione grafica di molti personaggi, ha scritto anche divertentissime storie, sono stati realizzati diversi capolavori fumettistici come: "Paperino e il gorilla", "Paperino e il mistero degli incas", "Paperino e il tempo che fu", "Zio Paperone e la gemma anatema". Se Paperino incarna vizi e virtù dell'uomo medio, zio Paperone rappresenta il tipico capitalista, pronto a sfruttare il lavoro degli altri senza pagarli adeguatamente, anche se bisogna riconoscerli un'innato senso degli affari e quando sa di poter ricavare il doppio, non esita a spendere.Divertono molto i suoi ragionamenti da taccagno, come la sua massima per eccellenza: "il tempo è moneta". Nonostante tutto, Paperone lo zio di Paperino è simpaticissimo proprio perchè è sincero e schietto nei suoi difetti che non nasconde dietro a un dito. Uno dei suoi più acerrimi nemici è Rockerduck, un riccone secondo solo a lui nel quantitativo di denaro. E' il suo rivale in affari e i due entrano spesso in competizione quando si tratta di raggiungere per primi un determinato businnes. Spesso nelle loro avventure zio Paperone e Paperino per difendere il tesoro del deposito ricorrono alle invenzioni di un loro parente inventore: Gyro Gearloose che in Italia fu inizialmente chiamato con il nome di Giro Ruotalibera, ma che in seguito fù ribattezzato come Archimede Pitagorico, una specie di gufo alto e longilineo, caratterizzato da dei capelli biondi, un cappellino verde e un paio di occhialini sopra i becco. Questo straordinario inventore, cugino di Paperino, riesce a stupirci con le sue ingegnose e fantascientifiche macchine che talvolta sfidano le leggi della fisica e della matematica, riuscendo a catapultare i personaggi persino a ritroso nel tempo oppure nello spazio. E' sempre accomapagnato da un piccolo robot con una testa di lampadina che si chiama Edy. Il più delle volte, però Archimede deve inventare dei marchingegni in grado di scoraggiare le iniziative della Banda Bassotti (in americano Beagle Boys), una banda di ladri irriducibili che tentano in mille modi di entrare nel deposito per rubare il denaro di zio Paperone, spesso e volentieri capeggiati dal leader del gruppo: nonno Bassotto, identico agli altri bassotti, con la sola eccezzione di una barbetta bianca e una pipa. I bassotti vengono rappresentati graficamente come dei banditi mascherati e provvisti di numero carcerario identificativo (176-176, 176-671, 176-761 e 176-617), ricamato sui loro maglioni rossi. Molto spesso vengono dissuasi nelle loro iniziative dai mille antifurti elettronici del deposito o dalle cannonate di zio Paperone e la conclusione delle loro avventure, destinate quasi sempre al fallimento è quella di essere rinchiusi in prigione e piangere come bambini. Ma se da una parte zio Paperone rappresenta l'avarizia, Qui, Quo, Qua l'arguzia, Archimede l'ingegno e Paperino la sfortuna esiste un'altro Papero che rappresenta in tutto e per tutto la fortuna, stiamo parlando naturalmente di Gastone (Gladstone nell'originale americano) il cugino fortunatissimo di Paperino, che non perde occasione per ostentare i privilegi che gode da parte della dea bendata, cosa che manda su tutte le furie lo sfortunatissimo Paperino. Gastone è bello, ricco ed elegante e potrebbe anche non lavorare in quanto gli capita spesso di trovare qualche portafoglio per strada o di vincere a qualche ricca lotteria. Così come per Topolino esiste Minnie, anche per Paperino esiste l'eterna fidanzata e questa è Paperina (Daisy Duck), una papera contraddistinta da un grosso fiocco sulla testa e da delle ciglia lunghe e folte. E' molto dolce, ma sa essere anche molto irascibile sopratutto quando Paperino ne combina una delle sue, è dotata di un grande senso pratico e come tutte le donne, riesce a ottenere sempre quello che vuole, quando si mette d'impegno. Cosi come Paperino, ha tre nipotine che sono l'alter ego di Qui, Quo e Qua, con i quali entrano spesso e volentieri in competizione, si chiamano Emy, Evy ed Ely.Come in molte famiglie, anche in quella dei paperi c'è una nonna, questa è Nonna Papera (Grandma Duck), contraddistinta da una folta crocchia e da un paio di occhiali rettangolari che tiene sopra il becco è famosa per le sue torte prelibate e per i suoi pranzi sopraffini, che cucina nella sua casa di campagna dove amministra una fattoria.C'è poi Paperoga, un cugino pigro, distratto e sempre con la testa fra le nuvole, che indossa un maglione e una cuffia rossa e porta dei capelli lunghi e malcurati. Ma così come Pippo può trasformarsi in Super-Pippo anche Paperino possiede un alter ego mascherato, la cui missione è quella del giustiziere mascherato, che ruba ai ricchi per dare ai poveri, stiamo naturalmente parlando di Paperinik, nato nel 1969 dalla fantasia di Elisa Penna. Non tutti però sanno che Paperinik è quindi un personaggio italiano, non è stato perciò ideato da Disney e Carl Barks. Elisa Penna prese spunto dalle tante parodie su Diabolik che imperversavano negli anni '60 ("Totò Diabolicus", "Dorellik" ecc...). Nonostante la sua ispirazione sia stata Diabolik, Paperinik è un mix di tanti personaggi quali Batman, Zorro, Arsenio Lupin ecc...Tutto ha inizio quando Paperino, vince erroneamente Villa Rose, il covo dell'ex ladro gentiluomo Fantomius (chiaramente ispirato al celebre ladro dai mille travestimenti Fantomas), venendo a conoscenza, tramite un diario, di tutti i segreti e i trucchi del ladro. Chiede aiuto ad Archimede, che ignaro di tutto, contribuisce a realizzare il rifugio sotterraneo, sotto casa di Paperino e tante piccole invenzioni utili all'eroe mascherato, comprese le varie maschere per i tanti travestimenti (proprio come Diabolik). Vestito con una tuta, il mantello e la maschera nera, indossa un paio di stivali con le molle che gli consentono di compiere dei balzi prodigiosi, usa diverse pistole con delle proprietà differenti (raggi parallizzanti, ipnotici ecc....) e possiede tantissimi marchingegni che gli consentono di arrampicarsi, volare, telecomandare ecc..., la stessa macchina 313 può diventare un fantastico bolide volante. Le avventure di Paperinik lo vedono protagonista di una testata tutta sua chiamata PK, le cui avventure e le trame, si discostano molto da quelle originarie del personaggio. Altri personaggi che fanno parte del mondo dei paperi sono: Pico de Paperis, un parente scienziato, Ciccio l'aiutante di Nonna Papera, Brigitta l'innamorata pazza di Paperon de Paperoni, Paperetta YeYe la simpaticissima teen agers, Moby Duck il marinaio e il delfino Porpi, Filo gigante e tantissimi altri che sarebbe impossibile elencarli tutti. Fra i tanti autori e disegnatori che hanno contribuito al successo italiano di Paperino ricordiamo Giovan Battista Carpi, Romano Scarpa, Claudio Cavazzano, Bruno Pezzin e tantissimi altri.



     
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    PAPERINIK – (Dal 1969)

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    Paperinik è un personaggio immaginario dei fumetti Disney Italia creato da Elisa Penna, dallo sceneggiatore Guido Martina e dal disegnatore Giovan Battista Carpi, apparso per la prima volta nel 1969 su Topolino.

    Si tratta dell’alter ego supereroe di Paperino, personaggio all’apparenza pigro e sfaticato, ma che di notte indossa un costume e diventa un giustiziere mascherato. Paperinik ha principalmente due scopi: riscattarsi di ciò che subisce come Paperino e proteggere i cittadini di Paperopoli da ciò che può minacciarli.

    Le Origini

    Ideato dallo sceneggiatore Guido Martina (noto come il Professore nell’ambiente fumettistico), e dal disegnatore Giovan Battista Carpi, da un’idea della redattrice Elisa Penna, Paperinik fa il suo esordio nella storia Paperinik il diabolico vendicatore, edita per la prima volta su Topolino nn.706-707 dell’8 e 15 giugno 1969.

    Già nel 1949, nella storia di Carl Barks Paperino e il superdinamo, Paperino aveva vestito i panni del supereroe divenendo SuperSnooper. Ma si trattò di un episodio a sé stante, mentre l’invenzione degli autori italiani è divenuta con il tempo un’identità segreta stabile e duratura, ancora oggi protagonista di trame e testate, e nota anche al di fuori dell’ambito italiano (vedi sezione Paperinik nel mondo).

    super-snooper

    Nell’universo Disney Paperino non è l’unico personaggio che possieda un’identità segreta. Oltre al giustiziere Primula Rossa o allo spadaccino Zorro, all’epoca della pubblicazione della prima storia di Paperinik esistevano già storie in cui Pippo, grazie alle super-arachidi, diveniva SuperPippo, paladino dei deboli a Topolinia mentre solo in seguito sono stati introdotti nelle strisce disneyane altri analoghi “eroi mascherati” come, ad esempio, Paperinika, alter ego di Paperina e Paper Bat, identità segreta diPaperoga.

    All’inizio, secondo quanto pensato da Elisa Penna, il personaggio doveva essere una parodia di Diabolik delle sorelle Giussani, sulla falsariga di Dorellik interpretato nel1967 in televisione e al cinema dal cantante-attore Johnny Dorelli. Fu poi Guido Martina che, comprendendo le potenzialità di un personaggio mascherato, decise di realizzare una storia solida dai tratti noir, supportato dai disegni di Giovan Battista Carpi.

    Evidentemente influenzato dallo stesso Diabolik, nel personaggio confluirono anche aspetti della figura dell’eroe del romanzo d’appendice francese, come Rocambole, Arsenio Lupin e soprattutto Fantômas, ma sono evidenti anche le influenze degli eroi pulp del fumetto americano come The Shadow e Batman. L’armamentario di Paperinik, che nelle storie classiche viene solitamente fornito da Archimede Pitagorico, richiama alla memoria le armi sfoggiate nei romanzi e nei film di James Bond.

    Paperinik-disegno-1

    Nella prima storia, Paperinik il diabolico vendicatore, Paperino, per colpa di un errore del postino, entra in possesso di Villa Rosa (che in realta era stata vinta da Gastone Paperone), dimora segreta del ladro gentiluomo Fantomius (il cui nome sembrerebbe un esplicito riferimento a Fantômas). Qui rinviene il suo diario segreto, le sue armi e il suo costume, un completo nero con un cinturone alla Batman. Con qualche piccola variazione (una V blu sul petto e un disco di metallo come borchia) questo sarà il suo primo costume, il cui mantello originale, completamente nero, sarà sostituito successivamente da uno blu all’esterno e rosso all’interno.

    Con la seconda (Paperinik alla riscossa) e ancor più con la terza storia (Paperinik torna a colpire), entrambe disegnate da Romano Scarpa, viene poi introdotta la mascherina nera che serve per distogliere l’attenzione dai lineamenti del viso e rendere quindi difficile il riconoscimento del papero sotto la maschera (tale riconoscimento, però, è reso difficile anche dal confronto caratteriale tra Paperinik e Paperino: uno grintoso e vincente, l’altro apparentemente pigro e perdente).

    Paperinik non è dotato di superpoteri e fa affidamento su armi ed altri dispositivi, meccanici ed elettronici (un po’ come Batman, dal quale ha anche “copiato” il segnale luminoso proiettato nel cielo: un pipistrello, simile a quello dell’eroe di Gotham City, ma con il cappello da marinaio).

    Paperinik

    Nasconde la propria attrezzatura nel suo covo sotterraneo segreto, situato sotto la casa di Paperino. Esso “esordisce” in Paperinik alla riscossa e viene ulteriormente sviluppato in Paperinik torna a colpire (in modo particolare in una vignetta quadrupla). Nemmeno i nipotini sanno del covo, al quale si accede tramite un ascensorenascosto nell’armadio nella camera da letto di Paperino. Il rifugio ha anche un’uscita segreta che porta al camino sul tetto della casa, dal quale Paperinik esce per la sua ronda notturna, che solitamente inizia a mezzanotte: per questo motivo sia lui che altri personaggi chiamano la mezzanotte l’ora di Paperinik.

    I primi strumenti che Paperinik adopera sono quelli che facevano parte dell’armamentario di Fantomius, che Paperino trova a Villa Rosa. Primi fra tutti gli stivaletti a molla: un paio di stivali gialli dall’aspetto ordinario, dotati di molle sulla suola, grazie ai quali compie le sue ronde saltando da un tetto all’altro e acquista maggiore agilità nell’affrontare i nemici. In alcune occasioni gli stivali sono anche dotati di ventose per arrampicarsi sui muri: talvolta funzionano alla perfezione (Paperinik e il festival di Sanromolo), mentre in altri casi si staccano all’improvviso con effetto comico.

    In seguito, in molte delle sue avventure Paperinik sarà aiutato da numerosi, ingegnosi marchingegni - talvolta un po’ improbabili – fornitigli (talvolta su richiesta, ma più spesso di propria iniziativa) da Archimede Pitagorico. In alcune storie Archimede non conosce l’identità segreta del supereroe, in altre invece sembra essere a parte del segreto, infine in alcune avventure è Paperinik a cancellargli la memoria a breve termine grazie alle Caramelle cancelline, o Car-can (o alla Poof-car-can, la versione spray) un’invenzione dello stesso Archimede.

    Paperinik-disegno-2

    Il gadget più importante creato da Archimede è la 313-X, versione potenziata della classica 313 di Paperino.

    Per volare, oltre alla sua 313-X, Paperinik in alcune storie usa uno zaino a razzo (Paperinik divo del cinema), ma più spesso si affida a due mini-razzi montati ai lati della cintura (Paperinik e i raggiri dei V.A.M.P.I.R.I.).

    Una rubrica speciale sull’armamentario di Paperinik è stata pubblicata sull’Almanacco Topolino N.280 del 1980.

    Il papero mascherato dimostra di sapersela cavare anche senza la sua attrezzatura: ad esempio, in Paperinik a mani nude, la Banda Bassotti gli ruba l’auto e le armi, ma l’eroe riesce comunque a fermare i malviventi. In altri casi (come in Paperinik e il ritorno a Villa Rosa) usa armi fasulle per intimorire i propri avversari.

    Nelle avventure facenti parte delle serie PK, le classiche armi di Paperinik si dimostrano inefficaci fin dal primo numero, e l’eroe dovrà procurarsene di nuove, molto più fantascientifiche (come lo scudo Extransformer), create dal computer Uno e dal geniale miliardario Everett Ducklair. I vecchi trucchi fanno comunque diverse apparizioni, rivelandosi ancora utili (ad esempio in PKNA #8 e PKNA Speciale 98), per poi sparire definitivamente in PK – Pikappa, serie nella quale Villa Rosa e le armi di Fantomius non esistono.

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    Paperinik_by_FaGian1-834x900



     
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    L'antieroe Paperino festeggia 80 anni.

    Nato da Walt Disney il 9 giugno 1934 come Donald Fauntleroy Duck. Una grande festa si prepara a Paperopoli e tra gli appassionati di fumetti: il 9 giugno, data individuata dai biografi più accreditati, Paolino Paperino festeggerà 80 anni. Il simpatico personaggio nato dalla fantasia di Walt Disney nel 1934 con il nome di Donald Fauntleroy Duck si misurò nella sua prima apparizione cinematografica nelle vesti di Donald Duck (in italiano Paperino) diventando uno dei personaggi Disney tra i più amati da grandi e piccini. Ma la prima apparizione avvenne nelle strisce The wise little hen (La gallinella saggia) di Ted Osborne e Al Taliaferro, pubblicate sui quotidiani statunitensi il 16 settembre 1934. Il papero bianco con becco e zampe arancioni, che indossa una blusa e un berretto da marinaio, senza pantaloni, è infatti un pasticcione sfortunato, pigro, squattrinato, nelle cui rocambolesche avventure è più facile immedesimarsi, a differenza delle storie che riguardano il sempre vincente Topolino. Paperino è stato definito l'antieroe per eccellenza, l'incarnazione dell'uomo medio moderno, con le sue frustrazioni, i suoi difetti, le sue nevrosi, che sprizzano però simpatia da tutte le piume. Il disegnatore Carl Barks decise di creare attorno a lui un universo narrativo distinto da quello di Topolino, collocandolo in una città diversa e appioppandogli una famiglia di personaggi, a cominciare da un certo zio ricco, Paperon de Paperoni. La scuola di fumettisti italiani ha poi continuato ad arricchire il personaggio di sfaccettature, comprimari e situazioni ricorrenti, prediligendo in alcuni casi il suo lato più sfortunato e sfaticato. Ed è in risposta a tutto questo che Paperino ha voluto dimostrare a tutti e a se stesso di essere in grado di combinare qualcosa di utile, assumendo l'identità segreta del giustiziere Paperinik, o dell'agente segreto DoubleDuck. Secondo l'albero genealogico ideato da Don Rosa in base alle indicazioni dei fumetti di Carl Barks, Paperino è figlio di Ortensia de Paperoni (sorella di Paperon de' Paperoni) e Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera). Ha una sorella gemella, Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua. Tanti i cugini, tra i quali il fortunato Gastone e lo scienziato Paperoga. Una fidanzata eterna, Paperina (Daisy Duck). Nelle prime immagini create dal disegnatore Dick Lundy il papero appariva diverso, più alto. Ma nel giro di pochi anni quel personaggio secondario delle serie di cartoni denominate da Disney 'Silly Simphonies' divenne un beniamino del pubblico. Nel 1937 Donald Duck venne ridisegnato con fattezze più tonde, un po' più piccolo grazioso.
    Fu un successo planetario. Il 15 aprile del 1938, nel cartoon "I nipoti di Paperino" comparvero Qui, Quo e Qua (negli Usa erano Huey, Duey e Louie). Per Donald Duck-Paperino la famiglia fu completa.
    Nella sua blusa da marinaio Paperino nella vita ha cambiato mille mestieri. Ora, come regalo di compleanno, il settimanale Topolino che uscirà domani con un numero da collezione (il n.
    3054), farà debuttare Paperino come direttore, affidandogli la rubrica della posta, le interviste e l'editoriale. Il numero è impreziosito dalla copertina firmata dal maestro Giorgio Cavazzano e conterrà quattro nuove storie a fumetti, oltre a una gallery di inedite tavole firmate da importanti artisti, tra cui Bozzetto e Manara.(Ansa)
     
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