RON

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    Ron

    Ron

    biografia

    Rosalino Cellamare, meglio conosciuto con lo pseudonimo Ron, nasce il 13 agosto 1953 a Dorno, in provincia di Pavia ma cresce a Garlasco, a pochi chilometri di distanza; il padre proviene dalla Puglia, esattamente da Trani e di professione commercia in olio d'oliva, mentre uno dei due fratelli, Italo, pianista (che in seguito suonerà anche in alcuni suoi dischi, ad esempio nell'album Dal nostro livello), lo avvicina alla musica.
    Inizia a partecipare ad alcuni concorsi, ed il primo di una certa rilevanza è, nel 1967, la quarta edizione della Fiera della Canzone Italiana di Milano (organizzata dal maestro Angelo Camis).
    In uno di questi concorsi (in cui canta 24 mila baci di Adriano Celentano) viene notato da un talent-scout della RCA Italiana: si reca a Roma con il padre, che firma il contratto (in quanto Rosalino è ancora minorenne) per la It di Vincenzo Micocci, distribuita dalla RCA.
    Il debutto discografico avviene solo con il nome di battesimo, Rosalino, a 16 anni al Festival di Sanremo nel 1970 in coppia con Nada cantando Pa' diglielo a Ma'.
    L'anno successivo presenta ad Un disco per l'estate una canzone scritta da Paola Pallottino e Lucio Dalla, Il Gigante e la bambina, che riscuote un discreto successo; incide inoltre una versione italiana di Father and son di Cat Stevens in italiano (Figlio mio, padre mio).
    Nello stesso anno scrive La storia di Maddalena: questa canzone viene incisa da Sofia Loren ed inclusa nella colonna sonora del film La mortadella di Mario Monicelli (con la stessa Loren, Gigi Proietti, Susan Sarandon e Danny DeVito); Lucio Dalla userà poi l'introduzione strumentale della canzone in L'auto targata «TO», dall'album Il giorno aveva cinque teste.
    Alla fine del 1971 scrive Piazza Grande insieme a Lucio Dalla per la musica e a Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti per il testo; Dalla la presenta al Festival di Sanremo 1972, e diventa uno dei brani più celebri del cantautore bolognese.
    Partecipa ad Un disco per l'estate con il brano Storia di due amici su testo di Umberto Donato, paroliere calabrese di Pizzo; scrive inoltre Oggi, domani, sempre per Vanna Brosio, che diventa la sigla del programma televisivo Adesso musica.
    Nel febbraio 1973 pubblica il suo primo album, usando da qui in poi anche il cognome: Il bosco degli amanti prende il titolo dell'omonimo brano su testo di Umberto Donato. A novembre esce Dal nostro livello: quest'ultimo, che contiene Era la terra mia e I bimbi neri non san di liquerizia, presenta canzoni con i testi tratti dai temi di alcuni alunni di una scuola elementare di Cinisello Balsamo. Dopo il singolo pubblicato nel 1976 (Evviva il grande amore, canzone con testo di Mogol e musica di Gigi Rizzi, che rimarrà inedita su album), Ron interrompe la sua carriera di cantante per dedicarsi al cinema. Tra il 1975 ed il 1979, infatti, interpreta i film Lezioni private di Vittorio De Sisti, L'Agnese va a morire di Giuliano Montaldo, In nome del Papa Re di Luigi Magni e Turi e i paladini di Angelo D'Alessandro, apparendo anche in singoli episodi di un paio di serie televisive, girate per la TV inglese e francese.
    Nel 1978 torna ad incidere, dopo il passaggio alla Spaghetti Records: Occhi verdi mari calmi, questo il titolo del brano, partecipa all'edizione di quell'anno del Festivalbar, con risultati modesti (pur anticipando le sonorità sviluppate nei dischi seguenti).
    Nel 1979 Lucio Dalla e Francesco De Gregori lo chiamano per curare gli arrangiamenti del loro tour Banana Republic, che raccoglierà centinaia di migliaia di spettatori nei più grandi stadi d'Italia e dal quale verranno tratti un disco e un film. Durante questi concerti, viene data la possibilità a Ron di esibirsi come solista in I ragazzi italiani e Come va.
    Nel 1980 esce l'album Una città per cantare, che contiene la canzone omonima, versione italiana di un brano del cantautore statunitense Danny O' Keefe, già incisa nel 1977 dal californiano Jackson Browne, ed altri brani scritti con Dalla, tranne Nel deserto con testo di De Gregori e Mannaggia alla musica, interamente di De Gregori.
    Ron durante i concerti "Guarda chi si vede"; alla voce ed alla chitarra Marco BoninoÈ il primo album in cui l'autore compare con lo pseudonimo "Ron".
    Sempre nel 1980 pubblica un Q-Disc dal titolo Canzone senza inganni, con Goran Kuzminac e Ivan Graziani, contenente tre loro canzoni ed l'inedito scritto insieme dal quale il disco prende il titolo.
    Il 1981 è l'anno di Al centro della musica, che ripete il successo del disco precedente e che contiene Si andava via, con un testo scritto dal cantautore Renzo Zenobi.
    Il 1982 è l'anno della vittoria al Festivalbar con Anima, contenuta nel disco Guarda chi si vede, registrato negli Stati Uniti. Sempre del 1982 è l'album Tutti cuori viaggianti, contenente Hai capito o no?, versione italiana di I can't go for that (no can do) del duo Daryl Hall & John Oates. L'album (cui partecipano gli Stadio, Lucio Dalla e Gianni Morandi) viene registrato dal vivo in studio, di fronte ad un pubblico di soli ammiratori e giornalisti.
    Nel 1983 esce l'ottimo Calypso, che include Sogno e Per questa notte che cade giù e vede la partecipazione di Jimmy Villotti, Mauro Malavasi e due componenti degli Stadio ovvero Ricky Portera e Fabio Liberatori.
    Il successivo singolo Joe Temerario (1984) diventa sigla di Domenica In e viene usato da Mario Monicelli all'interno della sua pellicola Speriamo che sia femmina, nella quale Ron compare anche nella parte di se stesso. Fanno seguito due raccolte di successi a breve distanza l'una dall'altra.
    L'album successivo, del 1985, si intitola semplicemente Ron, e contiene le intense Parliamo un po'di te e Caterina nel quale duetta con l'esordiente Angela Baraldi. Nell'anno 1986 è la volta di È l'Italia che va (trainato dal successo del singolo omonimo) a cui seguirà, nel 1988, Il mondo avrà una grande anima, sua seconda antologia dal vivo, con l'inedito omonimo presentato a San Remo.
    Nel 1989 si dedica, in qualità di produttore, ad un giovane esordiente, Biagio Antonacci, ed al suo primo album: Sono cose che capitano nel quale anche la voce di Ron è presente nel duetto contenuto nella canzone che dà il titolo all'album.
    Nel 1990 scrive Attenti al lupo, che viene inciso da Lucio Dalla e che venderà un milione di copie.
    Un nuovo contratto discografico firmato con la WEA e il cantautore è pronto ad affrontare gli anni 90 con un disco intitolato Apri le braccia e poi vola, lanciato dal singolo Un momento anche per te destinato ad avere un buon successo commerciale.
    Nel 1992 pubblica un nuovo album, Le foglie e il vento, che riscuote ancora una volta un enorme successo. Molti i brani scelti come singoli, tra i quali Non abbiam bisogno di parole (che diventa una delle sue canzoni più famose) e A un passo dai miei sogni. Due anni dopo è la volta di Angelo, con i singoli Sono uguale a te, Tutti quanti abbiamo un angelo e Il sole e la luna.
    Nel 1996 al Festival di San Remo vince con Vorrei incontrarti fra cent'anni cantata in coppia con Tosca. Per l'occasione esce una nuova raccolta con alcuni dei suoi brani di maggior successo rivisitati con nuovi arrangiamenti, e con Ferite e lacrime, versione italiana di un successo dei Ten Sharp del 1992 intitolato You. Ferite e lacrime sarà il singolo scelto per la stagione estiva.
    Nel dicembre del 1996, Ron partecipa al Concerto di Natale in Vaticano con il brano inedito Natale tutto l'anno.
    Nel 1997 esce l'album Stelle e nel 1998 torna a San Remo con il brano Un porto nel vento.
    È del 1999 il 14º album di Ron: Adesso, scritto interamente in una baita di Livigno.
    Il 27 febbraio 2000, Ron festeggia i 30 anni di carriera con l'uscita di un doppio album (contenente duetti con Gianni Morandi, Biagio Antonacci, Tosca, Lucio Dalla e Jackson Browne) ed una trasmissione televisiva a lui interamente dedicata intitolata "Una città per cantare".
    Nel 2001 incide la hit Sei volata via, uscita dalla penna di Jovanotti. Nell'album che esce a breve distanza, intitolato Cuori di vetro, sono incluse canzoni scritte in collaborazione con Francesco De Gregori, Renzo Zenobi, Renato Zero, Gianluca Grignani e Carmen Consoli.
    Nel 2002 intraprende una serie di concerti assieme a Pino Daniele, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia; usciranno un doppio album e un DVD a ricordo degli stessi.
    Esce nel febbraio del 2004 Le voci del mondo, album concetto ispirato all'omonimo romanzo di Robert Schneider con musiche di Ron e testi di Alfredo Rapetti (in arte Cheope).
    Nell'ottobre del 2005, esce, in allegato al Corriere della Sera, l'album Ma quando dici amore, contenente 13 duetti con 14 grandi artisti della musica italiana e internazionale (Anggun, Claudio Baglioni, Samuele Bersani, Loredana Bertè, Luca Carboni, Carmen Consoli, Lucio Dalla, Elisa, Jovanotti, Mario Lavezzi, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Raf, Tosca) ed una traccia rom con Renato Zero (vedi sotto). L'intero ricavato della vendita dell'album, viene devoluto all'AISLA, associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, il cui presidente è il suo caro amico Mario Melazzini. Per dare ancora maggiore visibilità al progetto, nel 2006 torna al Festival di San Remo con il brano L'uomo delle stelle.
    Nel maggio del 2007 esce il singolo "L'amore è una bombola di gas" e comincia una lunga serie di concerti che lo porta da un capo all'altro della penisola. È sempre dello stesso anno, la collaborazione con Ivana Spagna e Tristan B - artista maltese - per l'album di quest'ultimo.
    Nell'ottobre del 2007 esce l'album "Rosalino Cellamare - RON - in concerto", registrato dal vivo con l'accompagnamento dell'Orchestra Toscana Jazz. L'album, trainato dall'unico inedito scritto da Renzo Zenobi (Canzone dell'acqua), è anche un DVD, dove, passeggiando per Garlasco, paese dove Ron ancora vive, viene intervistato da Natasha Stefanenko.
    È del maggio del 2008 il suo ultimo album di inediti "Quando sarò capace d'amare", che prende il titolo da una canzone di Giorgio Gaber del 1994. L'album contiene 10 canzoni scritte con importanti collaboratori come Neffa, Renzo Zenobi, Kaballà e suonate con Lucio Dalla e Alex Britti.
    Nell'aprile 2009 ha partecipato all'incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila.
    Nello stesso anno ha cantato nell'ultimo album di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Mia libertà" Quasi sicura la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2010, poi sfumata.



    Edited by gheagabry - 9/2/2013, 17:07
     
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    Il bosco degli amanti




    Da Wikipedia

    Il bosco degli amanti è il 1° album del cantautore italiano Rosalino Cellamare

    Il disco

    Dopo aver inciso alcuni 45 giri, grazie anche al successo di Il gigante e la bambina, con cui aveva partecipato a Un disco per l'estate nel 1971, la It dà la possibilità a Rosalino Cellamare di debuttare con un album, pubblicato alla fine di febbraio del 1973.

    Gli unici brani già noti sono quello che dà il titolo al disco, Il bosco degli amanti (il titolo è lo stesso di quello di un film di Claude Autant-Lara del 1960), che è stato pubblicato su 45 giri a dicembre del 1972 e che racconta in maniera metaforica la storia di un aborto clandestino (il testo è scritto dal paroliere calabrese Umberto Donato, di Pizzo in Provincia di Vibo Valentia, insegnante), e la bella favola Principessa, già incisa in precedenza da Gianni Morandi che la presenta a Un disco per l'estate 1972 con poco successo, che viene anche incisa in svedese da Annifrid Lyngstad (futura componente degli ABBA) con il titolo Ska Man Skratta Eller Gråta e, anni dopo, vedrà una bella interpretazione di Angelo Branduardi (a cui è molto adatta musicalmente).

    La copertina dell'album raffigura un disegno in bianconero di Rosalino che sovrasta una serie di palazzi cittadini.

    Il disco, come molti di quelli della It, fu registrato allo Studio 38 dell'Apollo di Roma (casa discografica di proprietà di Edoardo Vianello); gli arrangiamenti e la produzione sono curati da Lucio Dalla.

    Nella copertina non sono citati i musicisti, tranne Marcella Bartoli, voce femminile nella title track, e le Baba Yaga nei cori; è però presumibile che lo stesso Rosalino suoni le chitarre e le tastiere.

    Oltre a quelle già citate, tra le canzoni possiamo citare Da sabato a lunedì, che descrive in maniera delicata la vita di una prostituta e che musicalmente ha un finale di organo con influssi progressive, Radar, storia di un cieco che è caratterizzata da un arrangiamento sperimentale, Senza sogni, senza amici, senza casa, ballata country, e Non svegliarti, che è invece una canzone d'amore.

    Questo album non è mai stato ristampato in CD.

    Tracce

    LATO A

    1. Il bosco degli amanti (testo di Umberto Donato; musica di Rosalino Cellamare) - 3:46
    2. Confuso è poco (testo di Gianfranco Baldazzi; musica di Rosalino Cellamare) - 4:35
    3. Da sabato a lunedì (testo di Gianfranco Baldazzi; musica di Lucio Dalla e Rosalino Cellamare) - 4:58
    4. Le colombe e i serpenti (si sposano al tramonto) (testo di Paola Pallottino; musica di Rosalino Cellamare) - 3:13
    5. Non svegliarti (testo di Gianfranco Baldazzi; musica di Rosalino Cellamare) - 4:10

    LATO B

    1. Principessa (testo di Sergio Bardotti e Gianfranco Baldazzi; musica di Rosalino Cellamare) - 4:16
    2. Leggende d'Oltrep;' (testo di Gianfranco Baldazzi; musica di Rosalino Cellamare) - 3:38
    3. Radar (testo di Gianfranco Baldazzi; musica di Rosalino Cellamare) - 4:55
    4. Senza sogni, senza amici, senza casa (testo di Gianfranco Baldazzi; musica di Rosalino Cellamare) - 4:48
    5. Rosa d'amore (testo di Gianfranco Baldazzi; musica di Rosalino Cellamare) - 2:36





    Il bosco degli amanti




    Principessa



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 17:36
     
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    ronlivello

    Dal nostro livello


    Da Wikipedia



    Dal nostro livello è il 2° album del cantautore italiano Ron.
    Il disco

    A soli otto mesi di distanza dal primo disco, Ron (che in quest'album si firma ancora con il nome di battesimo, Rosalino Cellamare) pubblica il secondo LP. In mezzo c'è stato un cambio di casa discografica, con il passaggio dalla It di Vincenzo Micocci alla casa madre, l'RCA Italiana.

    Il progetto di questo disco è particolare: infatti tutti i testi delle canzoni, scritti da Gianfranco Baldazzi, sono basati sui temi di alcuni alunni di una scuola elementare di Cinisello Balsamo.

    Pur riveduti, i testi mantengono l'ingenuità infantile, anche nel trattare tematiche politiche e sociali, come l'emigrazione in Era la terra mia, il pacifismo in Il carrarmato disarmato, le difficoltà dei bambini nell'ambiente scolastico in Disegno libero (dove la maestra butta via il disegno del bimbo sostenendo che è una porcheria), le difficoltà del lavoro operaio in La grande città industriale, il problema dell'abbandono scolastico in Alla fine della scuola o il razzismo in I bimbi neri non san di liquirizia.

    Le musiche e gli arrangiamenti sono curati dallo stesso Rosalino; tra i musicisti del disco è da ricordare il fratello di Rosalino, Italo Cellamare.

    La copertina dell'album raffigura una fotografia in bianconero di alcuni bambini, con in alto il nome dell'artista e in basso il titolo.

    Dal disco non viene tratto nessun 45 giri, la canzone che lo apre, I bimbi neri non san di liquirizia, è quella su cui si basa la promozione, e Rosalino la presenta anche in televisione, a Chissà chi lo sa?, il quiz per la tivù dei ragazzi presentato da Febo Conti.

    Un'altra canzone del disco, Era la terra mia, che musicalmente risente molto nell'arrangiamento delle sonorità di Neil Young, verrà ripresa in seguito nel disco dal vivo Tutti cuori viaggianti. L'album diventa anche uno spettacolo teatrale che Rosalino presenta in tour nella stagione 1973-1974.

    Quest'album non è mai stato ristampato in CD.

    I musicisti

    * Rosalino Cellamare: voce, pianoforte, chitarra, cori
    * Patrizio Diana: chitarra dodici corde
    * Italo Cellamare: organo, flauto, cori
    * Daniele Bergatin: basso
    * Tita Bonfico: batteria, bonghi, cori

    Tracce

    LATO A

    1. I bimbi neri non san di liquirizia - 2:55
    2. Era la terra mia - 4:32
    3. Il mio papà ed io - 3:15
    4. Disegno libero - 2:31
    5. Il carrarmato disarmato - 3:23

    LATO B

    1. La grande città industriale - 3:54
    2. Quelli delle medie - 3:20
    3. Alla fine della scuola - 3:30
    4. Da grande farò il maestro - 4:02
    5. La scuola che vorrei - 2:43






    I bimbi neri non san di liquirizia





    Era la terra mia




    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 17:44
     
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    rosalino-cellamare-esperienza


    Esperienze




    Esperienze è il 3° album del cantautore italiano Ron.

    Il disco

    In quest'album Ron si firma ancora con il nome di battesimo Rosalino Cellamare.

    I testi delle canzoni sono tutti di Gianfranco Baldazzi, mentre le musiche sono scritte dallo stesso Ron, gli arrangiamenti sono curati da Sergio Rendine, che chiama come coristi il gruppo vocale della Schola Cantorum di Edoardo De Angelis.

    L'album viene registrato negli studi della RCA, ed i tecnici del suono sono Giuseppe Bernardini e Paolo Venditti.

    Tra le canzoni del disco sono particolarmente significative la title track, che racconta la vicenda di un amante che, quando la sua lei torna dal marito, si sente tradito (e che viene pubblicato anche come 45 giri con sul retro la canzone Fenomeni naturali), Colori, forme e voci, molto elaborata musicalmente, e la suite Non ti lascio andare via, che è la più lunga canzone mai incisa da Ron, con i suoi più di undici minuti; il brano La mia scimmia verrà nel 1976 utilizzato come retro del 45 giri Evviva il grande amore.

    La copertina dell'album raffigura un disegno di un ponte, realizzato dallo studio Dojimi e Botti.



    Tracce

    LATO A

    1. Esperienze - 4:19
    2. Tuo fratello (che fa i computers) - 4:20
    3. Colori, forme, voci e odori - 4:57
    4. La mia scimmia - 3:20

    LATO B

    1. Non ti lascio andare via a) I discorsi della luna (1ª parte) b) Non ti lascio andare C) Guarda quanta gente... d) I discorsi della luna (2ª parte) - 11:30
    2. Fenomeni naturali - 4:01
    3. Il ponte - 2:30


    da Wikipedia
    foto: vitodallatorre.blogspot.com





    Esperienze





    Tuo fratello (che fa i computers)





    La mia scimmia



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 17:51
     
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    Ron(una%20citt%C3%A0%20per%20cantare)



    Una città per cantare




    Una città per cantare è il 4° album del cantautore italiano Ron, il primo ad essere pubblicato con questo pseudonimo.

    Il disco

    A cinque anni di distanza dal precedente LP, periodo in cui Ron ha pubblicato qualche 45 giri e, soprattutto, ha partecipato come arrangiatore e musicista al tour Banana Republic di Lucio Dalla e Francesco De Gregori ed al relativo disco), Ron pubblica il suo quarto 33 giri nella primavera del 1980 per l'etichetta di Alessandro Colombini.

    Il titolo è tratto da quello della canzone che apre il lato A, una cover di The Road, canzone scritta ed incisa nel 1972 dal cantautore statunitense Danny O' Keefe (contenuta nel suo album Breezy stories), poi incisa come cover nel 1977 dal californiano Jackson Browne nel suo album più conosciuto, Running on Empty, e tradotta da Lucio Dalla; proprio Dalla, con De Gregori e Ricky Portera degli Stadio, collabora al disco che, di fatto, viene registrato come una sorta di appendice alla tournèe dell'anno precedente.

    Tra gli altri musicisti coinvolti è da ricordare la Premiata Forneria Marconi al completo; l'orchestra d'archi è invece arrangiata e diretta da Gian Piero Reverberi.

    L'album viene registrato agli Stone Castle Studios di Carimate, ed il tecnico del suono è Ezio De Rosa, che effettua anche il mixaggio insieme a Colombini.

    Dal disco viene tratto il 45 giri Una città per cantare/Nuvole; la canzone Come va?, già pubblicata su 45 giri per due volte (come retro di Occhi verdi, mari calmi e poi di I ragazzi italiani) è reincisa in una nuova versione, mentre qualche mese dopo, in occasione del Q concert realizzato con Ivan Graziani e Goran Kuzminac, verrà reincisa Io ti cercherò.

    La canzone Tutti cuori viaggianti darà il titolo, nel 1982, ad un disco dal vivo di Ron.

    Francesco De Gregori, autore di Mannaggia alla musica, ne registra una versione durante le registrazioni dell'album Viva l'Italia, che però resterà inedita fino al 2006, quando verrà inclusa nella raccolta tripla Tra un manifesto e lo specchio; lo stesso De Gregori ha comunque riproposto spesso la canzone dal vivo, ed è stata anche inclusa nel 1994 in un disco dal vivo, Bootleg.

    Il disco è stato ristampato in CD dalla Dischi Ricordi (CDOR 8710)

    I musicisti

    * Ron: voce solista, chitarra acustica, pianoforte
    * Francesco De Gregori: voce in Una città per cantare
    * Lucio Dalla: voce in Una città per cantare, sax, clarino
    * Flaviano Cuffari: batteria
    * Paolo Donnarumma: basso
    * Ricky Portera: chitarra elettrica
    * Claudio Bazzari: chitarra elettrica
    * Aldo Banfi: synth

    e con la Premiata Forneria Marconi:

    * Franz Di Cioccio: batteria
    * Patrick Djivas: basso
    * Franco Mussida: chitarre
    * Flavio Premoli: tastiere
    * Lucio "Violino" Fabbri: violino

    Tracce

    LATO A

    1. Una città per cantare - (testo italiano di Lucio Dalla; testo originale e musica di Danny O' Keefe - 4:20
    2. Come va - (testo di Lucio Dalla; musica di Rosalino Cellamare) - 4:08
    3. Nel deserto - (testo di Francesco De Gregori; musica di Rosalino Cellamare) - 4:06
    4. Io ti cercherò - (testo di Lucio Dalla; musica di Rosalino Cellamare)- 4:05

    LATO B

    1. Nuvole - (testo di Lucio Dalla; musica di Rosalino Cellamare) - 4:28
    2. Mannaggia alla musica - (testo e musica di Francesco De Gregori)- 4:30
    3. Hai deciso tu - (testo di Lucio Dalla; musica di Rosalino Cellamare) - 3:28
    4. Tutti cuori viaggianti - (testo di Lucio Dalla; musica di Rosalino Cellamare)- 4:30


    Da Wikipedia
    Foto: elettrovintage.it







    Una città per cantare - full album



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 17:59
     
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  6. tomiva57
     
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    ron-al_centro_della_musica-front


    Al centro della musica


    Album di Ron del 1981


    Tracce:

    Si Andava Via 3:48
    Una Freccia In Fondo Al Cuore 4:43
    Fate Attenzione 4:27
    Ricordo Di Nuvole 2:25
    Stelle Di Dicembre 4:13
    Al Centro Della Musica 5:10
    Cosi Bugiarda 4:01
    Mare Lontano 4:23
    Due Ragazzi 5:18



    fonte: qpratools.com





    Si Andava Via




    Una Freccia In Fondo Al Cuore





    Stelle Di Dicembre



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:12
     
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  7. neny64
     
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    Al Centro Della Musica

    Ti avevo visto angelo
    cadere in mezzo al traffico
    poi alzarti e piangendo
    con gli occhi guardare in su
    Ti ho vista dietro un angolo
    cambiarti in fretta l'abito
    e camminare
    ma che fatica non sai dove andare
    e sopratutto non voli piu'
    La strada bagnata sembra il cielo
    gli occhi delle case le sue stelle
    notte fonda che mistero
    che malinconia
    a forza di guardarti
    sento gia' che sarai mia
    Possiamo farci compagnia
    tu senza ali io senza fortuna
    che differenza c'e'
    Povero angelo povero me
    In mezzo a una citta' che russa
    una citta' parcheggio
    tra facce sconosciute
    noi camminiamo ci fermiamo
    senza accorgerci arriviamo
    al centro esatto della musica...
    Ed é una musica che colpisce
    questa musica ti guarisce
    ti riportera' lontano
    per ricominciare il volo
    ma io sto qui e rimango solo
    con una luce che svanisce
    il cuore a pezzi e i suoi pezzi
    nella mano
    povero cuore
    povero e mio
    come vorrei provarci anch'io
    a volare
    salire sempre piu su
    volare dentro un angolo
    cambiarmi in fretta l'abito
    ed imparare
    ad non avere tristezza
    a non saper dove andare
    a salutare e non tornare piu'
    Volare come un'elica di una aeroplano
    Poi passare sull'America che
    da qui e' cosi' lontano
    conservare un po' di forza
    un po' di fiato
    per volare nella musica
    che ancora nessuno ha mai suonato
    E sotto una citta' che dorme
    una citta' parcheggio
    senza parole senza coraggio
    e allora giù in mezzo al traffico
    per vedere cosa succede
    per scoprir se per un attimo
    qualcuno mi vede
    E ancora giù fino a quell'angolo
    con un grosso batticuore
    con gli occhi un po' bagnati
    e il cuore al posto del motore.






    Cosi Bugiarda






    Due Ragazzi



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:18
     
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  8. tomiva57
     
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    ronguarda


    Guarda chi si vede - 1982

    Tracce:


    Anima
    Facce
    Donna Americana
    Lascia Stare
    Botte
    Lasciarmi Qui
    Cosa Farò
    Occhi Da Chi S'è Visto


    fonte: ebay.it









    Guarda chi si vede - Album Completo



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:25
     
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    Tutti cuori viaggianti - 1982

    Tracce:

    1 Tutti cuori viaggianti
    2 Cosa sarà
    3 I ragazzi italiani
    4 Era la terra mia
    5 Occhi di ragazza
    6 Hai capito o no?
    7 Piazza grande
    8 Una freccia in fondo al cuore
    9 Il gigante e la bambina
    10 Tutti cuori viaggianti (Parte 2)


    fonte: rateyourmusic.com





    Tutti cuori viaggianti

    Buona notte per questa notte
    che è una notte da ricordare
    buona notte e domani buon giorno,
    dare un tiro e guardarsi intorno
    Sentire un fischio che ti chiama,
    voltarsi senza farsi pregare
    all’ora che si vuota la strada
    scendere e farsi comperare
    Buona notte a un lucido cielo di stelle
    o a una baracca senza tetto
    a quattro stracci ridipinti male
    che messi insieme fanno festa nazionale
    Ai muri bianchi senza quadri
    e alle stelle che li vanno a trovare
    alle sirene del mondo
    perché insieme si mettano o suonare
    Buona notte a quelli che vivono di musica
    e qualche volta perdono i capelli
    agli animali feroci e stanchi,
    ai ladri con i capelli bianchi
    ai sogni veloci della notte, buona notte
    buona notte a tutti quanti, buona notte
    Alle giovani nubi senza cielo
    che non sanno dove andare
    buona notte agli uccelli
    che gli strappano i fianchi per farle volare
    Alle canzoni buonanotte,
    perché è bello avere da cantare
    a quelli che non sanno sciare
    ma ci vanno così per provare
    A quelli che stanno per cominciare una cosa
    o che trattengono il fiato perché passi
    ai cuori duri duri come i sassi
    A quelli che non tornano piú indietro
    quelli decisi che dormono con gli occhi di vetro
    buona notte, buona notte a tutti quanti buona notte
    Buona notte tu che ti fermi,
    buona notte a te che vai avanti
    buona notte sulla terra,
    buona notte a tutti quanti
    Tutti cuori viaggianti…
    tutti cuori viaggianti…
    tutti cuori viaggianti







    Cosa sarà

    Cosa sarà
    Cosa sarà che fa crescere gli alberi
    la felicità
    che fa morire a vent'anni
    anche se vivi fino a cento
    cosa sarà a far muovere il vento
    a fermare il poeta ubriaco
    a dare la morte per un pezzo di pane
    o un bacio non dato
    Cosa sarà
    che ti svegli al mattino e sei serio
    che ti fa morire ridendo di notte
    all'ombra di un desiderio
    Cosa sarà
    che ti spinge ad amare una donna
    bassina e perduta
    la bottiglia che ti ubriaca
    anche se non l'hai bevuta
    Cosa sarà
    che ti spinge a picchiare il tuo re
    che ti porta a cercare il giusto
    dove giustizia non c'è
    Cosa sarà
    che ti fa comprare di tutto
    anche se è di niente che hai bisogno
    Cosa sarà
    che ti strappa dal sogno
    Cosa sarà
    che ti fa uscire di tasca
    dei no non ci sto
    ti getta nel mare
    e ti viene a salvare
    Cosa sarà
    che dobbiamo cercare
    che dobbiamo cercare
    Cosa sarà
    che ci fa lasciare
    la bicicletta sul muro
    e camminare a sera
    con un amico a parlare del futuro
    Cosa sarà
    questo strano coraggio
    o paura che ci prende
    e ci porta ad ascoltare
    la notte che scende
    Cosa sarà
    quell'uomo e il suo cuore benedetto
    che sceso dalle scarpe
    e dal letto si è sentito solo
    e come un uccello
    che in volo si ferma
    e guarda giù





    I ragazzi italiani



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:32
     
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    Occhi di ragazza






    Hai capito o no?





    Piazza grande


    Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
    sulle panchine in Piazza Grande,
    ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è.
    Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me,
    gli innamorati in Piazza Grande,
    dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.
    A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
    A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io.
    Una famiglia vera e propria non ce l'ho
    e la mia casa è Piazza Grande,
    a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.
    Con me di donne generose non ce n'è,
    rubo l'amore in Piazza Grande,
    e meno male che briganti come me qui non ce n'è.
    A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
    Avrei bisogno di pregare Dio.
    Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
    a modo mio quel che sono l'ho voluto io
    Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
    sotto le stelle in Piazza Grande,
    e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.
    E se non ci sarà più gente come me
    voglio morire in Piazza Grande,
    tra i gatti che non han padrone come me attorno...,
    ...attorno a me.



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:40
     
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  11. tomiva57
     
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    Una freccia in fondo al cuore






    Il Gigante E La Bambina


    Il gigante e la bambina sotto il sole contro il vento
    in un giorno senza tempo camminavano tra i sassi
    camminavano tra i sassi
    il gigante e' un giardiniere la bambina e' come un fiore
    che gli stringe forte il cuore con le tenere radici
    con le tenere radici con le tenere radici.
    e la mano del gigante su quel viso di creatura
    scioglie tutta la paura e' un rifugio di speranza
    e' un rifugio di speranza e' un rifugio di speranza.
    del gigante e la bambina si e' saputo nel villaggio
    e la rabbia da' il coraggio di salire fino al bosco
    di salire fino al bosco di salire fino al basco
    il gigante e la bambina li han trovati addormentati
    falco e passero abbracciati come figli del signore
    come figli del signore come figli del signore.
    ma nessuno puo' svegliarli da quel sonno tanto lieve.
    Il gigante e' una montagna la bambina adesso e' neve,
    la bambina adesso e' neve, la bambina adesso e' neve!
    Camminavano tra i sassi sotto il sole contro il vento
    in un giorno senza tempo il gigante e la bambina
    il gigante e la bambina il gigante e la bambina
    camminavano tra i sassi sotto il sole e contro il vento.



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:48
     
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    Q Concert (1980)





    Q Concert è un album di Ivan Graziani, Ron e Goran Kuzminac pubblicato nel 1980.

    Il disco

    L'album contiene una canzone inedita, Canzone senza inganni, cantata insieme dai tre cantautori, e tre brani del loro repertorio da solisti reincisi, quindi in versioni diverse da quelle già note: Dada (originale nell'album Viaggi e intemperie) di Ivan Graziani, Io ti cercherò (originale nell'album Una città per cantare) di Ron e Tempo (originale nell'album Ehi ci stai) di Goran Kuzminac
    Goran Kuzminac, Ivan Graziani e Ron durante il tour del 1980


    Tracce

    LATO A

    Canzone senza inganni - 6:08
    Dada - 5:18

    LATO B

    Io ti cerchero' - 4:41
    Tempo - 4:29





    Canzone senza inganni




    Io ti cercherò

    Io ti cercherò
    Stella
    In ogni continente
    Stella
    Caduta per le strade
    Tra la gente
    E di strada ne farò
    Tanta
    Portandomi una rosa
    Nera
    Da dare a quella stella
    Luminosa.
    Tu che vivevi lontano
    Nello spazio profondo
    E vedevi dall'alto
    Le città del mondo
    Sei caduta cercando
    Una notte normale
    Con un po' di dolore
    Una notte d'amore
    Ed è per questo,
    Per questo, per questo
    Che ti sto cercando.
    Io ti ho visto già
    Stella
    Quella notte in aeroplano
    Non sapevo di averti vicino
    Mentre andavo lontano
    Tu non vivi lontano
    Nello spazio profondo
    Ma tu sei una donna
    Come tante nel mondo
    Non c'è niente di strano
    Ma rimane il mistero
    Di una notte diversa
    Ma diversa davvero
    Ed è per questo,
    Per questo, per questo
    Tu non vivi lontano
    Nello spazio profondo
    Ma tu sei una donna
    Come tante nel mondo
    Non c'è niente di strano
    Ma rimane il mistero
    Di una notte diversa
    Ma diversa davvero
    Ed è per questo,
    Per questo, per questo
    Che ci stiamo cercando
    Tu non vivi lontano
    Nello spazio profondo
    Ma tu sei una donna
    Come tante nel mondo
    Non c'è niente di strano
    Ma rimane il mistero
    Di una notte diversa
    Ma diversa davvero
    Ed è per questo,
    Per questo, per questo
    Che ci stiamo cercando
    Non c'è niente di strano
    Ma rimane il mistero
    Di una notte diversa
    Ed è per questo,
    Per questo, per questo
    Che ci stiamo cercando



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:49
     
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    Calypso

    Calypso - 1983

    Tracce:

    Sogno (4:12)
    La Nave Va (3:54)
    Arriverò A Mezzogiorno (3:50)
    Nervi A Pezzi (3:34)
    Cielo Nero (3:25)
    Per Questa Notte Che Cade Giù (4:36)
    Treno (3:40)
    Li Ho Visti Là (4:06)
    Faccia Da Schiaffi (4:04)
    Isola In Mezzo Al Mare (4:17)





    Sogno





    La Nave Va





    Arriverò A Mezzogiorno


    Pronto sono a Modena,
    hello hello amore mio,
    ma non stupirti è logico,
    chi sono... ma sono io.
    Prendi le chiavi fammi il pieno,
    ma no che non dicevo a te,
    è che non sento, non ti sento,
    metti giù, richiamo io.
    Che luce strana, i fari nel buio,
    e in più, stanotte
    non c'è in giro nessuno.
    La radio accesa
    che trasmette un lento,
    se potessi mi fermerei un momento.
    Come si chiama quella stella,
    non mi ricordo più,
    ci sono i fari anche nel cielo
    che puntano in giù.
    Che impressione questa notte
    non ripartirei mai... oh! oh!
    Pronto sono a Rimini,
    vedessi quante luci in mezzo al mare,
    ma cosa c' entra,
    lo so che non c'entra niente,
    avevo solo bisogno di parlare,
    magari dirti di un fatto strano,
    sono qua, ma mi sento
    come fossi lontano,
    fra tutta questa gente
    che si guarda appena,
    che parla, parla,
    ma non dice niente.
    Io mi fermerei, ci fossi almeno tu,
    giro la macchina e torno,
    sì, sì, torno indietro,
    arriverò a mezzogiorno
    ma almeno ti vedo.
    Pronto sono a Modena,
    hello, lo so che è presto amore mio,
    lo so che è logico,
    chi sono... ma sono io.



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 18:56
     
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    Nervi A Pezzi





    Cielo Nero




    Per Questa Notte Che Cade Giù



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 19:11
     
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    Treno




    Li Ho Visti Là



    Edited by tomiva57 - 24/2/2014, 19:15
     
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50 replies since 23/10/2010, 14:34   3547 views
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