« Di quale sete ci disseteremo e quale luce ci raggiungerà al mattino di quale volo le nostre ali di cartone stanno volando già »
(Luca Barbarossa, Ali di cartone)
Luca Barbarossa
« e torneremo a camminare per le strade di ogni quartiere cresceremo i nostri figli gli insegneremo ad amare, a dimenticare mai »
Luca Barbarossa (Roma, 15 aprile 1961) è un cantautore italiano.
Biografia
Scoperto da Gianni Ravera che lo fece partecipare al festival di Castrocaro del 1980, firmò il suo primo contratto con la Fonit-Cetra. Come vincitore di Castrocaro partecipò di diritto al Festival di Sanremo 1981 con Roma spogliata, riscuotendo un buon successo e classificandosi a sorpresa al quarto posto. Nello stesso anno uscì il suo primo album, Luca Barbarossa, prodotto da Shel Shapiro, da cui venne tratto il 45 giri "Da stasera", che partecipò alla "Mostra Internazionale di Musica Leggera" di Venezia senza riscuotere lo stesso successo del singolo precedente. Partì quindi in tournée come spalla di Riccardo Cocciante.
Nell'estate del 1982 pubblicò il singolo La strada del sole che non ripeté l'exploit del singolo sanremese e risentì della crisi già in atto alla Fonit-Cetra. Questo portò Luca a firmare con la CBS, che prima di dargli la fiducia per un album intero gli fece pubblicare una serie di 45 giri: "Colore" nel 1984, "Vita" nel 1985 e "Via Margutta" nel 1986; quest'ultima segnò il suo rilancio attraverso il Festival, canzone che ritrae le atmosfere di una delle strade più famose della capitale, celebre per la presenza di numerosi pittori. Tornò quindi al Festival nel 1987 con Come dentro un film, titolo dell'album che finalmente la CBS pubblicò; pochi mesi dopo vinse Un disco per l'estate a Saint Vincent con Roberto, ritratto di un timido adolescente.
Nel 1988 la sua popolarità si accrebbe con la sua quarta partecipazione a Sanremo. In extremis decise di presentare, invece di Quartiere, un altro pezzo del suo nuovo lavoro 'Non tutti gli uomini': L'amore rubato trattava senza remore del tema della violenza sessuale, e gli valse il terzo posto dietro a Massimo Ranieri e Toto Cutugno. Fece scalpore una certa crudezza intorno al tema trattato: Luca ricevette in diretta televisiva i complimenti da Franca Rame e Dario Fo che gli inviarono un telegramma. Sempre lo stesso anno rappresentò l'Italia all'Eurofestival con Ti scrivo (Vivo). Altra canzone di successo fu Yuppies, satira sugli arrivisti della "Milano da bere" di quei tempi.
Nel 1989 fu la volta di Al di là del muro, il cui titolo profetico anticipò di pochi mesi l'evento della caduta del muro di Berlino, pur facendo riferimento alle barriere mentali: l'album conteneva anche una canzone dedicata a Nelson Mandela). Eros Ramazzotti scrisse insieme a lui e suonò la chitarra elettrica in Senza panico, canzone su un improbabile esodo apocalittico. Il brano Fine di un amore venne anche affidato, nello stesso anno, alla voce di Paola Turci che la incluse nel suo album.
Il 1992 lo vide trionfare come vincitore al Festival di Sanremo con Portami a ballare, brano dedicato a sua madre Annamaria, che superò la concorrenza di Mia Martini, data per favorita con Gli uomini non cambiano. L'album Cuore d'acciaio lo proiettò ai primi posti delle classifiche. La stessa title-track sarebbe dovuta essere la canzone prescelta per il Festival, proposito abbandonato poi a causa della sua durata, che superava il limite consentito dalle regole della manifestazione. Senza amore fu il singolo di quell'estate.
Nel 1993 uscì il disco "on stage" 'Vivo' (titolo ispirato alla omonima canzone del 1988.
Nel 1994 fu ancora al Festivalbar con Cellai solo te, canzone sui rapporti di coppia, intrisa di ironia a cominciare dalla grafia del titolo volutamente errata contenuta nell'album Le cose da salvare, che vede la partecipazione alle chitarre di Francesco De Gregori. Oltre alla cover di Shower the people di James Taylor, l'album conteneva una traccia intitolata Cercautore, dove Luca invitava gli acquirenti del suo disco a inviare un testo per questo brano dove Luca si limitava a canticchiare la melodia, indicando che avrebbe scelto i testi migliori per proporli durante i suoi concerti.
Al Sanremo del 1996 presentò quindi Il ragazzo con la chitarra, brano di matrice country. In quella edizione, riuscì anche a conferire con Bruce Springsteen, ospite d'onore della prima serata, intavolando una conversazione sui capisaldi del rock statunitense. Fece seguito l'album "Sotto lo stesso cielo" contenente tra le altre "Sette candele", che trattava sulle persecuzioni razziali verso gli Ebrei durante il fascismo.
Nel 1999 pubblicò Musica e parole con il singolo Segnali di fumo cantato in duetto con Tina Arena.
Nel 2001 fu la volta della sua prima raccolta di successi dal titolo Viaggio di ritorno con i brani inediti Viaggio di ritorno, Zerosei e Nessuno come noi.
Nel 2003 fu nuovamente a Sanremo con Fortuna, inserita nel disco omonimo.
Nel 2004 e nel 2005 fu tra gli invitati di O' Scià, la kermesse canora dell'isola di Lampedusa ideata da Claudio Baglioni.
I primi giorni di giugno del 2007 uscì, dopo 3 anni di silenzio, il singolo Aspettavamo il 2000, anticipazione dell'album che verrà distribuito l'anno successivo.
Il 12 settembre 2007 venne alla luce il nuovo sito web ufficiale (www.lucabarbarossa.it).
Alla fine di aprile 2008 venne pubblicato l'album Via delle storie infinite, che prende il titolo dall'omonimo brano trasmesso da alcune emittenti radio.
Nelle stagioni 2008/2009 e 2009/2010 fu protagonista di uno spettacolo di teatro canzone di grande successo, intitolato "Attenti a quei due" (il titolo è ispirato a quello dell'omonima serie televisiva), con l'attore Neri Marcorè.
Nello stesso anno ha cantato nell'album di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Mia libertà".
Dal gennaio 2010 è il conduttore di Radio2 Social Club, un programma di Radio2 trasmesso il sabato e la domenica dalle 11.00 alle 12.30, dallo studio U3 di via Asiago a Roma; in questo programma, ambientato in un immaginario locale dove si chiacchiera, si gioca e si fa musica (in ogni puntata ci sono ospiti musicali e non), Barbarossa è affiancato da Virginia Raffaele ed Andrea Perroni.
Sposato con Ingrid Salvat, è padre di tre figli, Valerio ,Flavio e Margot.
Da sempre ha al suo fianco il chitarrista e suo amico Mario Amici.
È il capocannoniere della Nazionale cantanti, con cui ha segnato 201 goal in 225 partite giocate.
Discografia
Album
* 1981 - Luca Barbarossa (Fonit Cetra) * 1987 - Come dentro un film (CBS, 450210 1) * 1988 - Non tutti gli uomini (CBS, 460803 1) * 1989 - Al di là del muro (CBS, 465991 1) * 1992 - Cuore d'acciaio (Columbia, 471378 1) * 1993 - Vivo (Columbia, 473719 1; dal vivo) * 1994 - Le cose da salvare (Columbia, 476959 2) * 1996 - Sotto lo stesso cielo (Sony Music) * 1999 - Musica e parole (Sony Music, 5099749507425) * 2001 - Viaggio di ritorno (Sony Music) * 2003 - Fortuna (Sony Music) * 2008 - Via delle storie infinite (Universo, US236)
45 giri
* 1981 - Roma spogliata/Se il letto mio volasse (Fonit Cetra, SP 1751) * 1981 - Da stasera/La vita vista da un aereo (Fonit Cetra, SP 1760) * 1982 - La strada del sole/Se potesse parlare la mia chitarra (Fonit Cetra, SP 1775) * 1984 - Colore/Belle le tue labbra (CBS, A 4443) * 1985 - Vita/Vita (versione strumentale) (CBS, A 6178) * 1986 - Via Margutta/Ognuno di noi (CBS, A 6904) * 1987 - Come dentro un film/Buonanotte (CBS, 650379 7) * 1988 - L'amore rubato/Vivo (CBS, 651414 7) * 1988 - Yuppies/Da grande (CBS, 651692 7) * 1989 - Al di là del muro/Sarò qualcuno (CBS, 655354 7) * 1992 - Portami a ballare/Ho fatto l'eroe (CBS, 657845 7)
CD singoli
* 1994 - Cellai solo te/La canzone del sole (Columbia, COL 660440 1) * 1996 - Il ragazzo con la chitarra/Union maid (Sony Music) * 1999 - Musica e parole/Ali di cartone (new version)/Musica e parole (instrumental)/Ali di cartone (instrumental) (Sony music, 6673822) * 1999 - Segnali di fumo (duetto con Tina Arena)/Foglia su foglia/Musica e parole (album version) (Sony music, COL 667685 2) * 2001 - Viaggio di ritorno/Stella segreta/Youppies 2001/Mandela 2001 (Sony music) * 2003 - Fortuna/Al lupo al lupo/Fortuna (instrumental) (Sony music)
45 giri pubblicati all'estero
* 1985 - Let It Be/Con i jeans e gli stivali (Melodia, C62 23383 007; pubblicato solo in Unione Sovietica)
...altre notizie....
L'attività di Luca dal 1981 al 2007
- Luca incide il suo primo singolo "Roma spogliata" che presenta al Festival di Sanremo. In settembre viene pubblicato il suo album "Luca Barbarossa", prodotto da Shel Shapiro e parte la sua prima tournée con Riccardo Cocciante.
1982 - Durante l'estate incide il singolo "La strada del sole".
1984 - Barbarossa incide per la CBS il singolo "Colore".
Luca Barbarossa a scuola1985 - Inizia la collaborazione con Antonio Coggio e nasce la bellissima "Via Margutta", brano presentato da Luca al Festival di Sanremo nel 1986.
1987 - Partecipa al Festival di Sanremo con il brano "Come dentro un film" dal quale prende il titolo il secondo album. Vince il Festival di Saint Vincent con il brano "Roberto" e per il migliore album.
1988 - Viene pubblicato il suo terzo album "Non tutti gli uomini" e si classifica al terzo posto al Festival di Sanremo con il brano "L'amore rubato". Conquista il primo posto delle classifiche di vendita con il singolo e con l'album.
Luca Barbarossa cantante di strada con Mario Amici1989 - A settembre viene pubblicato "Al di là del muro" suo quarto album. Di nuovo primo in classifica.
1992 - Vince il Festival di Sanremo con il brano "Portami a ballare". Viene pubblicato l'album "Cuore d'acciaio". Ancora primo nelle vendite con il singolo e con l'album.
1993 - Esce il primo album dal vivo di Luca: " Vivo".
1994 - Viene pubblicato l'album "Le cose da salvare".
1996 - Partecipa al Festival di Sanremo con il brano "Il ragazzo con la chitarra" tratto dall'album "Sotto lo stesso cielo", in uscita a fine febbraio. Luca Barbarossa in concerto con Gianni Morandi Luca Barbarossa e Riccardo Cocciantei
1996/97 - Inizia una lunga tournée in Italia di oltre 80 concerti. Viene pubblicato un secondo estratto dall'album, intitolato "Ali di Cartone". In questo periodo oltre alla sua attività dal vivo, Luca non perde contatto con i suoi impegni umanitari e si rende promotore di molte iniziative legate alla Nazionale Italiana Cantanti, sia dal punto di vista organizzativo che come componente della squadra. Collabora inoltre attivamente con Amnesty International ed Action Aid.
1998 - Parte una nuova tournée che sperimenta l'interazione attiva tra il musicista ed il suo pubblico, molte tappe di questo tour sono trasmesse in diretta da emittenti radiofoniche. Un insieme di "musica e parole" che sono il punto di partenza del suo successivo lavoro. Incontra in questo periodo Romano Musumarra, con il quale inizia a collaborare al nuovo disco che vedrà la luce nel 1999. E' il protagonista del grande concerto/evento "Tutti Giù Per Terra" di Roma, ai Fori Imperiali, realizzato in collaborazione con Amnesty International allo scopo di istituire un Tribunale Internazionale Permanente per i Diritti Umani.
1999 - Luca presenta un ciclo di 35 puntate di "Mezzogiorno Con ...", su RADIO DUE RAI; una nuova esperienza che lo pone a diretto contatto con gli ascoltatori e con lo sterminato "popolo" di Internet. Un fortunato e piacevole esperimento che Luca si ripromette di ripetere in futuro.
Luca Barbarossa sul set del videoIntanto, al giro di boa dei vent'anni di attività artistica, Barbarossa si presenta con tutto il suo passato tra le mani e con un bel futuro in cui sperare. Stretto, ma mai soffocato, tra il piacere e il dovere di dirsi italiano e l'ambizione lecita di guardare al mondo del pop internazionale che tanto bene l'ha negli anni influenzato, l'artista romano giunge con "Musica e parole" al crocevia dei suoi desideri: un album che lo rappresenti al meglio, in bilico tra la migliore e più discreta scuola cantautorale espressa nei nostri confini e la magnificenza di quei suoni con i quali la scuola italiana reclama ormai un confronto alla pari. Attraverso undici canzoni modellate con il garbo di sempre ed elegantemente prodotte da Romano Musumarra (già con Celine Dion e avvezzo a costruzioni sonore destinate al mercato internazionale), le "parole" e la "musica" di Barbarossa si abbracciano in un'armonia che è frutto di oltre un anno di lavoro in sala di registrazione.
Luca Barbarossa con Tina ArenaA ribadire poi il desiderio di internazionalità che la confezione sonora garantisce a queste canzoni è la presenza della popstar australiana Tina Arena, protagonista in "Segnali di fumo", di un duetto dal passo intenso nel cui abbraccio di culture vive lo spirito dell'intero disco.
2001 - Luca torna al "grande pubblico" con un nuovo singolo, "Viaggio di ritorno", inedito biglietto da visita di una raccolta dal titolo omonimo (Viaggio di ritorno, 2001-1981 nei negozi dall'8 giugno) che ripercorre le tappe più significative di vent'anni di carriera artistica. Il disco, spaziando dalla nuovissima "Viaggio di ritorno" a "Via Margutta", comprese le inedite "Zerosei" e "Nessuno come noi", è un originale e riuscitissimo esempio di compilation interattiva.
La tracking list, infatti, è nata in rete sulla base delle preferenze espresse dai fan di Luca attraverso Kataweb. Il suo tour ottiene grandi consensi.
Luca Barbarossa Tour Fortuna 20032002 - Ad Aprile parte con il suo nuovo tour. Un lungo viaggio che vede Luca impegnato, fino alla fine dell'estate, per più di 80 date in giro per tutta l'Italia.
2003 - Luca Barbarossa partecipa alla 53 Edizione del Festival di Sanremo con il brano "Fortuna" inserito nell'omonimo album, nei negozi dal 6 Marzo. Parte per un lungo tour estivo che lo vede protagonista con la sua musica nelle maggiori città italiane. Durante l'estate Luca pubblica il nuovo singolo "Non era molto tempo fa", del quale viene realizzato un suggestivo video diretto da Francesco D'Argenzio.
Sempre nel 2003 compone, insieme a Musumarra, il brano per Luciano Pavarotti "Il Canto", che il tenore inserisce nel suo album "Ti adoro", pubblicato in tutto il mondo nell'ottobre 2003. Il 31 dicembre Luca partecipa al Capodanno 2003/2004 di Rai International, proponendosi durante le 4 ore di diretta sia nelle vesti di presentatore, sia in quelle di cantautore esibendosi dal vivo con la sua band.
2004 - Alla fine di maggio esce il nuovo singolo di Luca "Mai perfetto", che dà il via al nuovo tour estivo in Italia e all'estero.
In qualità di autore Luca Barbarossa ha scritto brani per Gianni Morandi, Luciano Pavarotti, Paola Turci, Tosca, Tina Arena, Alessandro Safina e i Dham.
Luca Barbarossa - Aspettavamo il 2000Ha avuto l'onore di ospitare nei suoi dischi Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, Roy Paci e Tina Arena.
2007 (Luglio) - Esce il nuovo singolo "Aspettavamo il 2000", distribuito unicamente attraverso i canali della rete Internet. Prevista per l'autunno, la pubblicazione del nuovo album.
2008 - Esce il nuovo album "Via delle storie infinite" che contiene dodici brani inediti interamente scritti da Luca.
Via delle storie infinite La realizzazione è curata da Adriano Pennino.
Di questo album vengono realizzati tre video : "Aspettavamo il 2000", "Via delle storie infinite" e "Un altro giorno".
Segue una fortunata torunée nel corso della quale Luca, in alcune occasioni, condivide il palco con un suo amico di grande talento: l’attore Neri Marcorè.
Insieme danno vita ad una serie d’incontri basati sull'improvvisazione e sulla condivisione di passioni comuni, musicali e non.
2009 - Neri Marcorè e Luca ancora insieme nel tour teatrale "Attenti a quei due".
....di lui hanno detto...
Luca Barbarossa
C'è bisogno, di tanto in tanto, di un bagno di umiltà. In tempi di recessione, anche in questo nostro fantasticare settimanale, è bene tornare coi piedi per terra, e rivolgere gli abituali complimenti ad un classico ragazzo della porta accanto, un bamboccione dalla faccia pulita, ed è per questo che l'odierno eletto, con sommo riconoscimento verso un competente suggeritore dell'hinterland fiorentino, ha le fattezze di:
Luca Barbarossa
Cantautore all'amatriciana, modi gentili e sguardo profondo di chi vi guarda nell'anima, e non solo nella scollatura della maglietta, di chi vi prende per mano con la stessa delicatezza con la quale accarezza il manico della sua chitarra, intonando serenate che hanno messo d'accordo generazioni di donne che si ritenevano lontane anni luce, soprattutto relativamente al suo spessore artistico, che è evidentemente inesistente. Ma non siamo qui per decantarne le doti canore, quanto per celebrare la sua perfezione logistica di partner, quello, cioè, che non vi rompe il cazzo se il lunedì sera ve ne state appiccicate per tre ore su raiDue a guardare X Factor, ma anzi partecipa alla visione commentando tecnicamente le performances dei Farias, quello che non fa una piega se, ammaliate da una Alessia Marcuzzi in versione fossa biologica, lo mandate dal pizzicagnolo a comprare l'activia, e magari vi torna con un vassoio di prugne della california (Sunsweet®, of course), che non esitereste un secondo a presentare ai vostri genitori e che non si da' alla fuga quando gli rivelate che, prima del matrimonio in chiesa, bisogna passare attraverso un corso gestito da un priore assetato di buoni principi. A questo punto, la questione è la seguente: Piace di più l'uomo zerbino dalla faccia pulita, oppure l'imprendibile spirito libero tendente alla dannazione eterna? ho tolto la risposta ..era indecente
Luca Barbarossa
Luca Barbarossa è il primo album pubblicato dal cantautore romano Luca Barbarossa
Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 1981 ed il buon risultato di vendita del 45 giri contenente la canzone partecipante alla manifestazione, Roma spogliata/Se il letto mio volasse, la Fonit Cetra pubblica dopo l'estate il primo album di Barbarossa, che viene promosso con la partecipazione della canzone Da stasera alla Mostra Internazionale di Musica Leggera, la canzone viene anche pubblicata su 45 giri, con molto meno successo di Roma spogliata.
L'album, prodotto dall'ex cantante dei The Rokes, Shel Shapiro, viene registrato agli Stone Castle Studios di Carimate, ed il tecnico del suono è Ruggero Penazzo; per Roma spogliata venne invece utilizzata la base del 45 giri (registrata allo Studio Mammuth di Roma) a cui vennero aggiunti il pianoforte suonato da Antonello Venditti, la pedal steel guitar di Roberto Colombo e la voce di Barbarossa (che ricantò la traccia), tutti registrati allo Stone Castle.
Le canzoni sono tutte scritte da Barbarossa, e sono di proprietà delle Edizioni musicali Usignolo, la copertina, curata da Jolanda Lanero, ha sul fronte una fotografia del cantautore accovacciato.
Nella ristampa su CD sono state incluse come bonus tracks Se il letto mio volasse e La strada del sole
I musicisti
Nella camicia interna dell'album i musicisti sono in realtà suddivisi canzone per canzone; per motivi di comodità sono stati qui invece raggruppati insieme
* Luca Barbarossa: voce, chitarra * Claudio Bazzari: chitarra elettrica, chitarra acustica in Piazza Navona * Mario Amici: chitarra acustica * Sandro Centofanti: piano Yamaha in Con i jeans e gli stivali, piano fender in Se potesse parlare la mia chitarra e Sarà l'età; pianoforte e sinth in Da stasera * Shel Shapiro: piano Yamaha in Piazza Navona, Un bicchiere(#1) e Castoro; clavinet e tamburello in Da stasera; piano Fender in Roma spogliata * Gigi Cappellotto: basso in Con i jeans e gli stivali, Sarà l'età e Da stasera * Paolo Donnarumma: basso in Piazza Navona, Se potesse parlare la mia chitarra, Un bicchiere(#1) e Castoro * Piero Montanari: basso in Roma spogliata * Walter Scebran: batteria * Aldo Banfi: synth in Roma spogliata * Antonello Venditti: pianoforte in Roma spogliata * Tino Fornai: violino in Roma spogliata * Luciano Ciccaglioni: chitarra acustica in Roma spogliata * Bruno Bergonzi: percussioni in Sarà l'età * Roberto Colombo: pedal steel guitar in Piazza Navona e Roma spogliata * Claudio Pascoli: flauto in Piazza Navona, sax in La vita vista da un aereo * Andrea Tosi: fisarmonica in Piazza Navona * Marco Ferradini, Silvio Pozzoli, Lella Esposito e Naimi Hackett: cori
LATO A
1. Con i jeans e gli stivali 2. Piazza Navona 3. La vita vista da un aereo 4. Se potesse parlare la mia chitarra 5. Un bicchiere(#1)
LATO B
1. Roma spogliata 2. Castoro 3. Sarà l'età 4. Da stasera 5. Se il letto mio volasse 6. La strada del sole
Con i jeans e gli stivali da cow-boy guardavamo le ragazze dentro al bar “Passo a prenderti alle nove se tu vuoi una macchina qualcuno mi darà una macchina qualcuno mi darà” Un tre sette verso sera non sta male con le moto parcheggiate fuori al bar ogni tanto si va a qualche funerale fino a che qualcuno non si sposerà fino a che qualcuno non si sposerà E le lune che passavano in quel bar tra le stecche da biliardo e la voglia di città con la vita con la vita che non va E le lune che appassivano in quel bar tra le stecche da biliardo e le corse giù in città con la vita con la vita che non va La domenica alle quattro in discoteca si finisce quasi sempre a pugni in faccia e mio padre sulla fronte ha un’altra ruga certamente stamattina è andato a caccia certamente stamattina è andato a caccia Alle ragazze che camminano su e giù prima o poi qualcuno fischierà “Guarda quella con i pantaloni blu è carina e mi hanno detto che ci sta è carina e mi hanno detto che ci sta” E le lune che passavano in quel bar tra le stecche da biliardo e la voglia di città con la vita con la vita che non va con la vita con la vita che non va che non va E la vita la vita la vita la vita e la vita di provincia è questa qua
A Piazza Navona due chitarre e un po’ di fuoco la bambina è incantata dalle luci e dai colori e dalla voglia di conoscerti di più ma quella sera c’eri anche tu tra quella gente c’eri anche E tra i tappeti e gli orecchini e tanto vino in mezzo al cerchio due occhi enormi da bambino troppo belli per non rivederli più e quella sera eri proprio tu dentro quegli occhi c’eri proprio E una canzone un po’ stonata un chilo d’uva e giù nel letto tanto amore e tenerezza senza parlare per sentire di più A Piazza Navona sacchi a pelo e un po’ di fumo la signora è divertita dal cappello e dalle smorfie e quello scemo che non la finisce più Ma quella volta c’eri solo tu tra quella gente c’eri solo E una canzone un po’ stonata un chilo d’uva e giù nel letto tanto amore e tenerezza senza parlare per sentire di più A Piazza Navona E qualche frase un po’ scontata un invito e due spaghetti e tanto amore e tenerezza senza fiatare per sentire di più a Piazza Navona
Come dentro un film è il secondo album pubblicato dal cantautore romano Luca Barbarossa
Il disco
Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 1987 con la canzone Come dentro un film, la CBS decide di pubblicare il secondo disco di Barbarossa, che in realtà era pronto da tempo: l'uscita era stata rimandata in vista di Sanremo, tant'è che il numero di catalogo, 450210 1 è inferiore a quello di dischi pubblicati alcuni mesi prima (Assolo di Claudio Baglioni ad esempio, che viene pubblicato ad ottobre del 1986, ha come numerazione 450364 1).
Oltre alla title track, sono già conosciute Via Margutta, presentata a Sanremo l'anno precedente, e Buonanotte, lato B di Come dentro un film; la canzone scelta per promuovere l'album fu Roberto, un delicato ritratto di un adolescente, che è diventata una delle canzoni più note di Luca Barbarossa.
Il disco viene registrato nello Studio Libero di Roma, di proprietà di Antonio Coggio, che è anche il tecnico del suono, oltre che il produttore e l'arrangiatore (tranne che per Intanto la radio e Amore come stai, arrangiate da Maurizio Tirelli).
La copertina del disco raffigura al centro una fotografia di Barbarossa, su sfondo nero, mentre all'interno la camicia contiene un disegno di Carlo Frisardi.
LATO A
1. Alba 2. Roberto 3. Finalmente un amore 4. Intanto la radio 5. Buonanotte
LATO B
1. Come dentro un film 2. Amore come stai 3. Smetterà di piovere 4. Via Margutta 5. Tramonto
FINALMENTE UN AMORE Testo e musica Luca Barbarossa
Avremo dei figli e poi un ombrellone sul mare un pianoforte una nuova canzone che potranno imparare e chiusa nei nostri cuori la voglia di andare voglia di andare via chiusa nei nostri cuori una vecchia poesia Avremo una casa e poi Natali da festeggiare una coperta un maglione di lana per andare a sciare e quello che adesso è lontano sarà sotto i tuoi occhi o chiuso dentro una mano stringimi forte amore ho fatto un sogno un po’ strano E se hai trovato un amore non buttarlo via insieme anche a un errore cosa vuoi che sia se finalmente è un amore non gettarlo via anche se senti un dolore amore guardalo in faccia e lascialo andare via apri le braccia amore voliamo via Avremo un giardino e poi un cane da accarezzare una parete di libri un camino per poterci scaldare un giorno svegliandoci insieme ci sorprenderemo ancora a volerci bene dammi la mano amore restiamo insieme E se hai trovato un amore non buttarlo via insieme anche a un errore cosa vuoi che sia se finalmente è un amore non gettarlo via anche se senti un dolore amore guardalo in faccia e lascialo andare via apri le braccia amore voliamo via
Video
Roberto
Roberto pensava: "Se mi lavo i capelli sara' piu' facile farsi notare! Questa sera alla festa devo avere il coraggio di chiederle di ballare, la stringero' piu' forte che posso per farla sentire al sicuro stando attento a non diventare rosso se qualcuno mi prende in giro. Mamma, adesso devo andare non stare alzata, non ti preoccupare e' tanto tempo che aspettavo questo momento e che pregavo, Mamma, quanto ti ho voluto ma adesso sto crescendo e forse non avrò bisogno dei tuoi occhi e del tuo aiuto." Roberto pensava: "Se mi guardo allo specchio ancora non so chi sono: somiglio a mio padre, senz'altro, ma forse non sono un uomo e guardo le donne per strada e mi sembrano tutte belle che quando ci penso solo, a letto, ho i brividi sulla pelle. E mamma, sai, la festa, volevo dirtelo... non e' che sia andata bene... Lei non e' neanche venuta, senza avvertirmelo forse non sa che stiamo insieme... Tanto la vedo domani, domani domani all'entrata di scuola, magari con un po' di fortuna riesco a trovarla da sola, la porterò a mangiare un cornetto di quelli che scottano ancora... mi chiedo se quello che chiamano amore e' questo nodo che mi prende alla gola... Mamma, adesso devo andare se faccio tardi non mi so svegliare, ci avrei giurato che eri alzata un po' in pensiero, un po' arrabbiata. Mamma, forse mi hai cresciuto, ma adesso sto piangendo: sembrava tutto facile con i tuoi occhi e col tuo aiuto..." Roberto pensava: "Se mi infilo nel letto nessuno saprà più dove sono nessuno verrà più a cercarmi per chiedermi se sono un uomo"
Video
BUONANOTTE Testo e musica Luca Barbarossa Buonanotte a questa notte fratello mio a questa notte che da grandi non fa più paura buonanotte a chi è seduto in aeroplano e la notte se la porta via a Genova o a Milano buonanotte a chi ha già acceso la televisione per far finta di non esser rimasto da solo buonanotte ai bambini già addormentati speriamo che questa notte non li abbia spaventati E buonanotte a chi l’amore non lo fa più e vive aspettando ieri anche se ieri non ritorna più e buonanotte amore lontano amore fermo alla stazione con un biglietto per andare al contrario e una valigia tenuta insieme dall’emozione Buonanotte a questo viaggio fratello mio a questa stanza quest’albergo così lontano buonanotte chiudi bene la finestra stanotte forse sognerai di nuovo di far l’amore con la tua maestra Buonanotte a chi l’amore non lo fa più e vive aspettando ieri anche se ieri non ritorna più e buonanotte amore lontano amore fermo alla stazione con un biglietto per andare al contrario e una valigia tenuta insieme dall’emozione Buonanotte amore lontano amore fermo alla stazione con un biglietto per andare al contrario e una valigia tenuta insieme dall’emozione
COME DENTRO UN FILM Testo e musica Luca Barbarossa
Non è vero che non ho rimpianti e se potessi tornare indietro come su una pellicola correggerei il passato riguarderei le scene che ho vissuto e tutto quello che non ho capito ripeterei le parti che non ho mai imparato Non è vero che mi sta bene quello che ho fatto fino adesso andrebbe certo meglio se riavvolgessi il nastro andrei a cercare cose che ho perduto cancellerei le volte che ho mentito doppierei le frasi, le frasi che ho sbagliato E come dentro un film un giorno mi vedrai arrivare tra luci e riflettori accesi e scene da smontare e gira il nastro gira e non lo so fermare amore che per sbaglio non t’ho saputo amare e corre il nastro corre senza aspettare adesso che t’ho perduto… Non è vero che non ho mai pianto che non ho perso né sbagliato ma sbaglierei di nuovo se ritornassi indietro magari faccio in tempo a riparare senza trucchi e senza rigirare le scene che non ho saputo recitare E come dentro un film un giorno ti verrò a cercare tra luci e riflettori accesi per farmi perdonare e gira il nastro gira e non lo so fermare amore che per sbaglio non t’ho saputo amare e corre il nastro corre senza aspettare adesso che t’ho perduto... E gira il nastro gira e non lo so fermare amore che per sbaglio non t’ho saputo amare e corre il nastro corre senza aspettare adesso che t’ho perduto... adesso lo puoi spezzare
Video
SMETTERA DI PIOVERE- feat. Paola Turci
Testo e musica Luca Barbarossa
Smetterà prima o poi di piovere proprio sopra la mia testa smetterai anche tu di piangere appoggiandoti alla finestra Passerà questo momento questa strana sensazione che ci fa sentire soli anche in mezzo alla confusione Passerà questa paura di restare senza amici senza un'avventura passerà in un momento proprio come passa il tempo Prendi tutto e scappa via prendi tutto e vai lontano se non c'è nessuno pronto a prenderti per mano prendi tutto e vola via proprio come un aeroplano ma porta sempre insieme a te una chitarra una canzone e me Smetterà prima o poi di piovere proprio dentro i miei pensieri camminerai senza nasconderti dietro i tuoi capelli neri Passeranno queste nuvole questi giorni addormentati che ci guardano soffrire dai vetri umidi e appannati Passerà questa paura di restare senza amici senza un'avventura passerà in un momento proprio come passa il tempo Prendi tutto e scappa via prendi tutto e vai lontano se non c'è nessuno pronto a prenderti per mano prendi tutto e vola via proprio come un aeroplano ma porta sempre insieme a te una chitarra una canzone e me E prendi tutto e vai lontano prendi tutto e vola via come un aeroplano prendi tutto e scappa via prendi tutto e vai lontano se non c'è nessuno pronto a prenderti per mano prendi tutto e vola via proprio come un aeroplano ma porta sempre insieme a te una chitarra una canzone e me
Video
VIA MARGUTTA Testo e musica di Luca Barbarossa
Sta cadendo la notte sopra i tetti di Roma tra un gatto che ride e un altro che sogna di fare l'amore sta cadendo la notte senza fare rumore Sta passando una stella sui cortili di Roma e un telefono squilla nessuno risponde a una radio che parla è vicina la notte sembra di accarezzarla Amore vedessi com'è bello il cielo a via Margutta questa sera a guardarlo adesso non sembra vero che sia lo stesso cielo dei bombardamenti e dei pittori, dei giovani poeti e dei loro amori consumati di nascosto in un caffè Amore vedessi com'è bello il cielo a via Margutta insieme a te a guardarlo adesso non sembra vero che sia lo stesso cielo che ci ha visto soffrire che ci ha visto partire che ci ha visto Scende piano la notte sui ricordi di Roma c'è una donna che parte un uomo che corre forse vuole fermarla si suicida la notte non so come salvarla Amore vedessi com'è bello il cielo a via Margutta questa sera a guardarlo adesso non sembra vero che sia lo stesso cielo dell'oscuramento e dei timori dei giovani semiti e dei loro amori consumati di nascosto in un caffè Amore sapessi com'era il cielo a Roma qualche tempo fa a guardarlo adesso non sembra vero che sia lo stesso cielo la stessa città Che ci guarda partire e volerci bene che ci guarda lontani e poi di nuovo insieme prigionieri di questo cielo di questa città che ci ha visto soffrire (eco) che ci ha visto partire (eco) che ci ha visto (eco) È vicina la notte sembra di accarezzarla
anche di questa non c'è nessun video ...peccato...
TRAMONTO
Testo e musica Luca Barbarossa
È bastato un raggio di sole per alzarci dal letto cantare una canzone È bastato un raggio di sole per guardarci negli occhi parlare d'amore Ora che il sole è lontano ti stringo più forte ti tengo per mano lo so che non sei mia ma almeno stanotte non andare via
Non tutti gli uomini è il terzo album pubblicato dal cantautore romano Luca Barbarossa Il disco
Il terzo album di Barbarossa viene pubblicato dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 1988 con una canzone che fa scalpore per il testo che affronta il tema della violenza sulle donne, L'amore rubato: il cantautore riceve in diretta televisiva i complimenti da Franca Rame e Dario Fo che gli mandano un telegramma, e la canzone, pubblicata anche su 45 giri, riscuote un buon successo. Sempre nello stesso anno partecipa all'Eurofestival con Ti scrivo (canzone già pubblicata con il titolo Vivo sul lato B di L'amore rubato), ed entrambe le canzoni sono contenute nell'album. Vi è anche un'altra canzone già nota, Belle le tue labbra, che nel 1984 era stata incisa come retro di Colore e che qui è presente in una nuova versione. La canzone di maggior successo radiofonico del disco è Yuppies, satira leggera ma pungente sugli arrivisti della "Milano da bere" degli anni '80; altre canzoni da ricordare sono Quartiere, che descrive la vita di un borgo cittadino, e la title track. Tutte le canzoni sono scritte da Luca Barbarossa, mentre gli arrangiamenti sono curati da Pinuccio Pirazzoli e la produzione è di Antonio Coggio.
LATO A
1. Quartiere - 4' 20 2. Non tutti gli uomini - 3' 31 3. Se ci fosse il sole - 3' 37 4. Da grande - 4' 19 5. Belle le tue labbra - 3' 20
LATO B
1. Yuppies - 4' 09 2. L'amore rubato - 4' 20 3. Vivo - 4' 59 4. Il tuo giorno - 4' 08
Belle le tue labbra ti prego tienile qui stasera appoggiate sulla mia spalla qui davanti al televisore belle le tue labbra calde come il sole belle le tue labbra e questo nostro amore Quest'amore con le valigie quest'amore senza una casa quest'amore che non finisce quest'amore come mi pesa e quest'amore senza dormire senza chiedere dove vai quest'amore senza parole quest'amore che racconterai Belle le tue labbra le tue mani senza segreti amore che per aspettarmi anche stanotte sei rimasta in piedi amore che mi guardi dimmi come mi vedi belle le tue labbra amore mentre mi sorridi Mi sorridi senza parlare amore che domani è festa e tu potrai dormire ti chiudo la finestra così non entra il sole è bello mentre dorme questo nostro amore Quest'amore con le valigie quest'amore senza una casa quest'amore che non finisce quest'amore come mi pesa e quest'amore senza dormire senza chiedere dove vai quest'amore senza parole quest'amore che racconterai Belle le tue labbra le tue mani senza segreti amore che per aspettarmi anche stanotte sei rimasta in piedi amore che mi guardi dimmi come mi vedi belle le tue labbra amore mentre mi sorridi
Al di là del muro è il quarto album pubblicato dal cantautore romano Luca Barbarossa
Il disco
Dopo il successo dell'LP Non tutti gli uomini, Barbarossa realizza con lo stesso staff il disco successivo, pubblicato nel 1989 e registrato nello Studio libero di Roma di proprietà del produttore Antonio Coggio, che è anche il tecnico del suono dell'album: Al di là del muro, che è il titolo della canzone che viene pubblicata anche su 45 giri insieme a Sarò qualcuno.
Come nei 33 giri precedenti, Barbarossa alterna canzoni con testi impegnati come Mandela, dedicata a Nelson Mandela che, in quel periodo si trovava ancora in prigione, o Se tu sei come me, a riflessioni sullo scorrere del tempo come Ingannando il tempo o sulla solitudine come Solo come te, e ad una canzone d'amore tra le più intense scritte dal cantautore romano, Fine di un amore (che verrà anche reincisa qualche anno dopo da Paola Turci).
Anche musicalmente il disco è vario, e passa da brani lenti come la già citata Fine di un amore ad altri decisamente più rock come la title track o Senza panico, arricchita dalla chitarra elettrica suonata da Eros Ramazzotti, in cui Barbarossa immagina la fine del mondo.
Tutte le canzoni sono scritte da Luca Barbarossa, e sono una coedizione tra le edizioni musicali CBS Songs e le edizioni musicali Calycanthus; gli arrangiamenti sono curati da Pinuccio Pirazzoli e la produzione è di Antonio Coggio.
La foto di copertina è invece opera di Maria Pia Giarrè, all'epoca legata al cantautore; lo stesso scatto viene usato anche per la copertina del 45 giri tratto dall'album, Al di là del muro/Sarò qualcuno.
Tracce
LATO A
1. Al di là del muro - 4' 20 2. Mandela - 3' 31 3. Ingannando il tempo - 3' 37 4. Solo come te - 4' 19 5. Fine di un amore - 3' 20
LATO B
1. Se tu sei come me - 4' 09 2. Non credere alle canzoni - 4' 20 3. Senza panico - 4' 59 4. Sarò qualcuno - 4' 08
Al di là del muro Come siamo bravi come siamo bravi che la sera non usciamo mai come siamo bravi come siamo bravi che neanche ci tocchiamo più evitiamo malattie inutili bugie rapporti senza futuro come siamo bravi noi al di qua del muro Come siamo seri come siamo seri davanti alla televisione c'è tutto anche la droga nei documentari AIDS e trasgressione eppure era diverso a volte ti sentivi perso sempre meglio che sicuro come siamo buoni adesso al di qua del muro Vivere, vivere qui non si usa più piangere, ridere qui non si sbaglia più questa paura d'amare spiegamela tu questa paura di andare AL DI LÀ DEL MURO al di là del muro al di là del muro non se ne può più Come siamo bravi come siamo bravi evitiamo le paure come siamo bravi come siamo bravi allacciamo le cinture ci metteremo il casco anche per andare a piedi viaggiare sul sicuro come siamo bravi noi al di qua del muro al di qua del muro al di qua del muro Vivere, vivere qui non si usa più piangere, ridere qui non si sbaglia più questa paura d'amare spiegamela tu questa paura di andare AL DI LÀ DEL MURO al di là del muro
Luca Barbarossa vince il Festival di Sanremo 1992 con il brano "Portami a ballare" e viene pubblicato l'album "Cuore d'acciaio". A Sarà primo nelle vendite con il singolo e con l'album.
Tracce:
Andare avanti Cuore d'acciaio Dove si va si va E' vita Forse no Gerundio Ho fatto l'eroe Portami a ballare Senza amore Tergicristallo
Ho solo questo piccolo cuore impreciso mediocre avventore protetto da carte di credito orari d’ufficio interessi privati Solo un piccolo cuore sbiadito da sane abitudini buone maniere conversazioni senza pericolo giorni feriali da dimenticare Solo un piccolo cuore lasciato a metà solo un piccolo cuore che mai nessuno ricorderà Non ama non vive non muore questo misero cuore impaurito corre a nascondersi in fretta per non mostrarsi ferito È qui che rimane sospeso in attesa costante di gravità addestrato a contare i minuti con ossessiva puntualità Solo un piccolo cuore vissuto a metà solo un piccolo cuore che mai nessuno ricorderà Vorrei avere un cuore d’acciaio e occhi duri da puntare addosso come lame taglienti pronte a ferire come cannoni pronti a colpire Un cuore sempre in viaggio con la sabbia tra i piedi e giorni di cammino per arrivare al mare per arrivare al mare Un cuore che nessuno mai nessuno possa dimenticare Solo un piccolo cuore indeciso anonimo astante smarrito attento a non mettersi in gioco per non vedersi sconfitto Non soffre non parla non sente è qui e ti lascia partire è qui che ti perde per sempre senza nemmeno provare a gridare È solo un piccolo cuore che batte a metà solo un piccolo cuore che mai nessuno ricorderà Vorrei avere un cuore d’acciaio e occhi duri da puntarti addosso come lame taglienti pronte a ferire come cannoni pronti a colpire Un cuore sempre in viaggio con la sabbia tra i piedi e giorni di cammino per arrivare al mare per arrivare al mare Un cuore che nessuno mai nessuno possa dimenticare
Senza amore
Ma quanti giorni ho visto andare lentamente senza amore diventa inutile perfino respirare ti vesti in fretta e scappi via aumenti il ritmo di lavoro per non pensare quasi più cerchi un amico come fosse oro questa sera no non posso stare solo Senza amore senza amore senza amore non si può no senza amore senza amore senza amore io non vivrò Troppo tempo ho visto passare stancamente senza amore adesso basta sai non posso più aspettare ti cercherò ovunque sei Nascosta al buio di un locale tra la musica e un caffè per strada oppure fuori dalle scuole ti cercherò perché non posso più restare Senza amore senza amore senza amore non si può no senza amore senza amore senza amore io non vivrò Giorno dopo giorno pioggia dopo pioggia attimo per attimo vita contro vita io io ti cercherò notte dopo notte sogno dopo sogno stella dopo stella muso contro muso io io ti troverò Nascosta al buio di un locale tra la musica e un caffè per strada oppure fuori dalle scuole ti troverò perché non posso più restare Senza amore senza amore senza amore non si può senza amore senza amore senza amore non si può senza amore senza amore senza amore io non vivrò
Al di la del muro Andare avanti Come dentro un film Cuore d'acciaio Fine di un amore L'amore rubato Mandela Portami a ballare Roma spogliata Se tu sei come me Senza amore Via Margutta Vivo Yuppies
Vivo Testo e musica di Luca Barbarossa
Scusa se ti scrivo ma sai con le parole non sempre si riesce a dire quello che si vuole sarà per timidezza o per paura di sentire troppo chiaramente quello che ci fa soffrire Scusa se ti scrivo non ci siamo più sentiti per non correre il pericolo di sorprenderci feriti chissà per quante volte senza neanche rendercene conto avremo camminato a pochi metri in pieno centro Scusa se ti scrivo ma adesso cosa mi rimane un pugno di ricordi una foto col tuo nome scritto nella neve mentre guardi verso l'obiettivo e coi tuoi occhi mi sorridi e mi fai sentire vivo vivo, vivo vivo, vivo, vivo anche senza te e troverò un motivo per continuare a vivere vivere Scusa se ti scrivo ma sai non c'è poesia a dire che ti amo sulla tua segreteria sarò rimasto indietro ma quello che ho nel cuore non voglio che su un nastro si possa cancellare Scusa se ti scrivo ma dimmi cosa mi rimane parlare dei ricordi giocare col tuo nome scritto sopra un muro senza neanche un buon motivo è soltanto che a gridarlo mi fa sentire vivo vivo, vivo vivo, vivo, vivo vivo, vivo, vivo anche senza te e troverò un motivo per continuare a vivere vivere, vivere
Le cose da salvare è il settimo album discografico ufficiale e sesto in studio del cantautore Luca Barbarossa pubblicato nel 1994.
L'album contiene fra l'altro Cellai solo te, brano pubblicato come singolo, e le cover Shower the People e La canzone del sole.
Tracce:
Appesi ad un filo Cellai solo te Cercautore / Onda controvento Disperato blues Dolce tramonto El conquistador Ho bisogno di te L'angelo custode La canzone del sole Le cose da salvare Sciogli l'amore - Shower the people Sogno leggero
Appesi ad un filo
Siamo appesi ad un filo siamo appesi ad un filo come panni bagnati siamo appesi ad un filo appesi ad un filo come amori sbagliati pomodori lasciati in terrazza sotto il cielo a seccare c i sentiamo importanti ci prendiamo sul serio ci diamo perfino le arie ma Siamo appesi ad un filo appesi ad un filo non puoi farci niente non sei tu che decidi non sono io che decido se fa freddo o c’è il sole puoi soltanto infilarti una giacca un cappotto e un cappello se piove più forte se piovono pietre hai voglia ad aprire l’ombrello Siamo appesi ad un filo e se il filo si spezza sono guai amore ti amo amore ti giuro noi non ci lasceremo mai siamo appesi ad un filo e per questo stringiamoci forte restiamo vicini a sfidare la vita a sfidare la sorte Siamo piccole cose siamo come formiche come punti nel cielo ci agitiamo gridiamo imprechiamo siamo buffi davvero come foglie rimaste sui rami in autunno a tremare restiamo aggrappati a lottare col tempo con questo vento che continua a soffiare Siamo appesi ad un filo e se il filo si spezza finiamo col sedere per terra ma non è un buon motivo per vivere male per vivere in guerra Siamo appesi sospesi umiliati ed offesi ognuno con accanto i suoi guai amore ti amo amore ti giuro noi non ci lasceremo mai siamo solo orchestrali comuni mortali peccatori da non condannare Ognuno ha un segreto bottiglie di vetro che attraversano il mare ognuno ha un segreto bottiglie di vetro che attraversano il mare Siamo appesi sospesi umiliati ed offesi peccatori da non condannare Ognuno ha un segreto bottiglie di vetro che attraversano il mare ognuno ha un segreto bottiglie di vetro che attraversano il mare ognuno ha un segreto bottiglie di vetro che attraversano il mare
CELLAI SOLO TE Testo e musica Luca Barbarossa
Vado in palestra per farmi più bello un’ora di lampada mi si cuoce il cervello per sentirmi dire che sono volgare che tu preferisci il tipo intellettuale Leggo di tutto di arte e di storia mi tengo informato imparo Dante a memoria a memoria correggo il mio accento ti parlo per ore mi dici che palle sembri un professore un professore un professore Ma t’hanno mai detto che ti viene mai il dubbio che non penserai mica che cellai solo te cellai solo te cellai solo te Compro la moto per portarti al mare mi dici che il casco che il casco non ti fa respirare allora affitto una spider da duecento cavalli te ne esci che il vento ti rovina i capelli i capelli i capelli Ma t’hanno mai detto che ti viene mai il dubbio che non penserai mica che cellai solo te cellai solo te cellai solo te Sarai pure bella sì avrai tutto quello che ogni uomo vorrebbe per sé ma sei incontentabile irraggiungibile faccio i salti mortali e nemmeno ti accorgi di me Ma t’hanno mai detto che ti viene mai il dubbio che non penserai mica che cellai solo te cellai solo te cellai solo te cellai solo te cellai solo te cellai solo te
Prova a guardarti intorno e dimmi oggi che giorno è sempre la stessa scena che si ripete non c’è nessuno mai che frena e si chiede dove vai. dove vai fermati qui con me e dimmi sale da dentro te la voglia di gridare al mondo scendo questa volta lo sai penso m’arrendo mi basta così mi sento un’onda controvento dentro a un mare che prova ad affondare le mie parole risalgo allora controvento e mi accorgo che sto cercando di arrivare li da te li da te giorno dopo giorno corri dietro agli anni tuoi ma quanto fuoco sotto ai nostri piedi per la strada poi cerchi qualcuno e gli chiedi dove va dove va mi ritrovo da solo ai confini del mondo o forse sto correndo una corsa che no non fa per meeee mi sento un’onda controvento dentro un mare che prova ad affondare le mie parole risalgo allora controvento e mi accorgo che sto cercando di arrivare li da te mi sento un’onda controvento dentro un mare che prova ad affondare le mie parole risalgo allora controvento e mi accorgo che sto cercando di arrivare lì da te lì da te
DOLCE TRAMONTO
Dolce tramonto d’autunno t’accende di mille colori di mille pensieri d’amore che sfiorano il viso come raggi di sole come trascorri i tuoi giorni ti basta guardarli passare oppure ti sembrano sassi lanciati sui vetri e noi sotto a scappare Dimmi che fai per non sentire il tempo che passa per non guardare gli anni cadere senza lasciare un segno diverso quant’è che non scrivi quant’è che non piangi quant’è che non corri a piedi nudi in un prato che non esci di casa che non cerchi qualcosa che non parli di te quant’è che non vivi quant’è che non piangi quant’è che non corri a piedi nudi in un prato che non esci di casa che non cerchi qualcosa quant’è che non sogni e non parli di te Dolce tramonto d’autunno mi basta saperti felice pensarti lontana e distratta magari nascosta a due passi da me a volte mi sveglio pensando a quando mi hai detto partiamo soltanto in mezzo alla gente possiamo imparare ad amarci di più voglio un figlio da te che porti i tuoi occhi nel mondo che dica le cose che ha dentro che parli il tuo accento anche quando non c’è dov’è che nascondi le cose che senti i nostri ricordi le canzoni i momenti quant’è che non provi in una notte d’autunno a cantare per me Quant’è che non vivi quant’è che non piangi quant’è che non corri a piedi nudi in un prato che non esci di casa che non cerchi qualcosa Che non parli di te quant’è che non vivi quant’è che non piangi che non ti addormenti sfiorando le stelle che non stringi il cuscino e non aspetti qualcuno quant’è che non sogni e non parli di te E non parli di te e non pali di te