SANDRO GIACOBBE

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  1. tomiva57
     
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    Signora Addio



    a

    Il Giardino Proibito (1975)


    E' questo il secondo Lp di Sandro Giacobbe. La volta precedente ci aveva proposto un concept album (SIGNORA MIA) che trattava di un amore difficile e contrastato tra un ragazzo ed una signora sposata e con prole.
    Ora Giacobbe torna all’attacco con un amore adolescenziale. A cominciare dalla copertina. Sul davanti una coppia di adolescenti scoprono i propri corpi nella penombra di un cespuglio; in quella interna la stessa foto, con i due ragazzi più adulti. Un amore che nasce da lontano (PICCOLA MIA PICCOLA) e che cresce nel tempo insieme alla medesima coppia (EPPURE L’IMMAGINAZIONE).
    Nella title track dell’album e nel singolo omonimo (grande successo di vendite) a bluffare questa volta è lui, perché è la storia di un tradimento perpetrato ai danni della ragazza.
    Lui le confessa di averla tradita (stasera sono in vena e ti racconto tutto) con la sua migliore amica (la tua migliore amica, chi l’avrebbe detto).
    Pentito di ciò che ha fatto spera che non ci siano ripercussioni (non dirmi che adesso quel fatto d’amore incrina la mia trasparenza) promettendole di non provarci più (io con lei non vado più).
    Nella canzone si scopre che è la vita, certe volte, a farci fare scelte sbagliate e a spingerci oltre le nostre intenzioni (se la voglia ti guarda negli occhi e ti prende per mano succede che poi non ti accorgi nemmeno di essere andato un po’ troppo lontano).
    La ragazza d’altronde non ha mai fatto il nome della sua amica durante quell’incontro (però non si è permessa mai di fare il nome tuo) ma lui stesso non sa se questo è stato un bene o un male, perché se l’avesse fatto probabilmente si sarebbe risvegliato da quella malia ed avrebbe rinunciato (per questo quando mi ha abbracciato non le ho detto no).
    Quell’atto d’amore, così come lo chiama nella canzone, di per sé è quindi inutile perché come dice il testo (nella mente, negli occhi, nel cuore ci sei tu infinito amore) e si giustifica dicendo che la vita è fatta anche di queste cose (scusa tanto se la vita è così, non l’ho inventata io).
    Musicalmente è davvero una canzone efficace, il testo è volutamente popolare ma comunque adatto al personaggio e al pubblico di Sandro Giacobbe e al suo repertorio a metà tra la canzone d’autore e il fotoromanzo per le masse.
    Il riff iniziale, in pratica l’introduzione, viene ripetuto ad ogni fine ritornello e questo rende la canzone nel suo insieme davvero accattivante. Una costante di Giacobbe che, dipenda da lui o dai suoi discografici e arrangiatori, ha sempre dato importanza alla composizione sta nei primi trenta secondi delle sue canzoni. SIGNORA MIA ha un’introduzione riconoscibile dalla prime note, IL GIARDINO PROIBITO lo stesso e ancora di più l’ottimo arrangiamento che verrà utilizzato per il brano GLI OCCHI DI TUA MADRE.
    Tutto il disco di Giacobbe ruota intorno a piccoli sentimenti adattabili a chiunque, se si spostano le età dei protagonisti. In alcune canzoni ci si può ritrovare il primo Baglioni (quello del periodo 1970-1973) e forse per questo alcuni critici malignamente lo avevano etichettato come "il fratello povero di Claudio Baglioni".
    La differenza sostanziale tra i due sta nelle possibilità avute e nelle circostanze, nella fortuna e nei collaboratori. Uno aveva a disposizione personaggi come Bacalov o Vangelis, l’altro Giancarlo Chiaramello e Danilo Vaona.
    Bravissimi anche questi ma di un altro livello.
    Uno aveva come cavallo di battaglia estivo IL GIARDINO PROIBITO e l’altro SABATO POMERIGGIO anche se in quel momento, questi due brani erano soltanto due canzoni abbastanza vicine nello stile e tutte e due con la stessa possibilità di successo: entrambe hanno partecipato ai medesimi spettacoli, alle stesse manifestazioni ed entrambi i dischi probabilmente erano stati acquistati anche dallo stesso tipo di persone. L’aureola di capolavoro, SABATO POMERIGGIO, l’ha guadagnata in seguito grazie a Baglioni che si è adoperato perchè continuasse a farlo rimanere un successo negli anni, riproponendola a spron battuto nei concerti e nei dischi dal vivo. Giacobbe non ha avuto questa stessa opportunità, come dice in una canzone di questo nuovo album: ci sono delle circostanze in cui tutto...
    SABATO POMERIGGIO è stata prima in classifica per quasi due mesi, sia nei 45 che nei 33, e in classifica per circa 5 mesi. IL GIARDINO PROIBITO tra le prime dieci esattamente lo stesso periodo.
    Tornando al disco in questione, i testi - seppur non "importanti" sono sempre garbati e suggeriscono qualche concessione alla voglia di strafare in modernità con allusioni e racconti anche particolareggiati di atti sessuali. Cosa che poco si confà a Giacobbe che è un ragazzo tranquillo e dai modi gentili.
    Le musiche, sempre gradevolissime. E in alcune canzoni tenta anche esperimenti per staccarsi da quell’aura di tradizionalità che lo circonda, cercando di trovare sonorità differenti, slegate da schemi consoni. Le canzoni meglio riuscite oltre alla title-track sono CIRCOSTANZE, LEI (abbastanza "disco"), UN'ORA E POI, PICCOLA MIA PICCOLA, SE ed il brano dedicato a Genova LA MIA CITTA' DI NOTTE.
    E’ un "cantante-cantautore" che può piacere sia alla ragazzina quindicenne che alla mamma. E va benissimo così.




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    Tracce:

    01 Circostanze (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    02 Eppure L'immaginazione (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    03 Storie Di Primavera (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    04 Un Ora E Poi (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    05 Il Giardino Proibito (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    06 Piccola Mia Piccola (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    07 Lei (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    08 Se (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    09 Stasera Dormirò Con Te (Pace-Avogadro-Giacobbe)
    10 La Mia Città Di Notte (Pace-Avogadro-Giacobbe)




    Pubblicato da Verdier il Vampiro
    cverdier.blogspot.it


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37 replies since 19/10/2010, 09:06   2680 views
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