Sophia Loren

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    SOPHIA LOREN

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    Roma 20-09-1934
    Sofia Scicolone

    BIOGRAFIA

    Sofia Scicolone, nome d'arte Lazzaro, aveva già all'attivo molti ruoli da comparsa e un'intensa attività nel mondo dei fotoromanzi quando per Africa sotto i mari (Giovanni Roccardi, 1953), fu costretta a scegliersi un altro pseudonimo. Le fu proposto di agghindare il nome con un complicato 'ph', mentre il cognome le derivò da quello della bella attrice svedese Marta Toren. Nata a Roma il 20 settembre 1934, trascorre l'infanzia e la giovinezza a Pozzuoli, paese natale della madre, Romilda, che da ragazza ha vinto un concorso indetto dalla Metro Goldwin Mayer come miglior sosia di Greta Garbo. Anche lei partecipa presto ad ogni genere di gare di bellezza. A Napoli viene eletta 'Principessa del mare', mentre nel 1951 a Salsomaggiore conquista il titolo di 'Miss Eleganza'. Non ancora ventenne firma un contratto di sette anni con Carlo Ponti, avviandosi a a scalare il successo grazie alle sue esuberanti doti fisiche e alla sua verve da napoletana verace (L'oro di Napoli, Vittorio De Sica, 1954). Contemporaneamente mostra di trovarsi a proprio agio anche per le strade di Roma (Peccato che sia una canaglia, Alessandro Blasetti, 1954). Forse perchè si ritrova vicina a Vittorio De Sica e a Marcello Mastroianni, due uomini, due artisti, che avranno un ruolo importante nella sua vita, non solo artistica. Considerata l'erede di Silvana Mangano e la diretta rivale di Gina Lollobrigida, nella seconda metà degli anni '50 parte alla conquista di Hollywood e dal cappotto a quadri di Agnesina che fa impazzire il fotografo Peppino De Filippo (Il segno di Venere, Dino Risi, 1955) passa ai sontuosi costumi di Orgoglio e passione (Stanley Kramer, 1957), accanto a Frank Sinatra e all'ufficiale inglese Cary Grant, sorpresi in piena era napoleonica. Dopo di loro incanta i divi hollywoodiani più maturi e popolari, come Clark Gable, John Wayne, William Holden ed Anthony Quinn, suo partner in Orchidea nera (Martin Ritt, 1958), film per cui vince il premio come migliore attrice protagonista alla Mostra di Venezia. Con Vittorio De Sica si aggiudica l'Oscar (La ciociara, 1960) per il ruolo di Cesira che all'inizio era stato offerto ad Anna Magnani.
    Nonostante la sua giovane età (quando gira il film ha venticinque anni) risulta particolarmente convincente e si guadagna l'incondizionata simpatia di un pubblico ormai abituato a seguire sui rotocalchi la sua tormentata storia d'amore con Carlo Ponti, all'epoca sposato con un'altra donna. Subito dopo soffre d'amore per Charlton Heston El Cid (Anthony Mann, 1961), e poi fa soffrire (non proprio per amore) Marcello Mastroianni con uno spogliarello interrotto in onore di un fioretto (Ieri, oggi, domani, Vittorio De Sica, 1963). Nel 1966 diventa la signora Ponti e, dopo tante attese deluse, nel dicembre del 1968 il matrimonio viene finalmente allietato dalla nascita di un primo figlio, Carlo jr, di lì a poco seguito da Edoardo, nato nel 1973, con il quale girerà Qualcosa di biondo (Maurizio Ponzi, 1984).
    Nella maturità, proprio i ruoli di madre le risulteranno particolarmente congeniali, come quello che interpreta nel film di Roger Hanin, Soleil (1997). Anche se nel corso della sua carriera recita a fianco di Gregory Peck, Paul Newman, Richard Burton, Omar Sharif, addirittura di Marlon Brando come clandestina a bordo di un transatlantico di lusso (La contessa di Hong Kong, Charlie Chaplin, 1967), solo per Mastroianni sembra disposta a fare di tutto. Traversa l'Europa fino in Russia per riabbracciarlo come marito creduto morto in guerra (I girasoli, Vittorio De Sica, 1970), gli chiede un po' d'amore quando è un omosessuale perseguitato dal regime fascista (Una giornata particolare, Ettore Scola, 1977). Per lui si spinge a sfidare i suoi sessant'anni riproponendo quel celebre spogliarello che stavolta viene interrotto non da un fioretto ma dal sonno improvviso di quell'invecchiato compagno di giochi (Prêt-a-porter, Robert Altman, 1994). Sempre nel 1994 le viene consegnato l'Oscar alla carriera, mentre nel 1997 il Capo dello Stato Italiano la nomina 'Cavaliere della Repubblica', dopo che ha appena stravolto la vita di due simpaticissimi brontoloni, Jack Lemmon e Walter Matthau, in That's amore - Due improbabili seduttori (Howard Deutch, 1996).
    Anche Venezia, nel 1998, la premia con il Leone d'Oro alla carriera. Un riconoscimento che non può direttamente ricevere, a causa di un improvviso malore, e che viene solennemente consegnato nelle mani di Carlo Ponti e dei suoi figli. Sulla soglia dei 70 anni la Loren arriva in Laguna, questa volta nelle vesti di madrina della serata di chiusura del festival. In inverno la vedremo nel film della Wertmuller Peperoni rossi e pesci in faccia.

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    «Scicolone, Lazzaro, Loren». La vita e la strepitosa carriera di Sofia Loren in una mostra al Vittoriano a Roma


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    La mostra 'Scicolone, Lazzaro, Loren', tre cognomi che racchiudono la storia di una donna speciale e di un mito, espone foto, i manifesti, premi, copioni, abiti di scena, lettere private, copertine, oggetti, calendari, dischi, fotoromanzi testimonianze di una carriera strepitosa, tutto oggetti appartenenti all'archivio personale di Sophia Loren e scelti da lei stessa per la mostra, più una parte messa a disposizione dalla collezionista Mina Fabbri. .La mostra già prenotata per futuri allestimenti anche all'estero,è stata curata da Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia.
    Il percorso della mostra, inizia dalla sezione intitolata Sofia Scicolone, con immagini e ricordi dell'infanzia, della famiglia, degli anni di scuola, della giovinezza a Pozzuoli, dei primi concorsi di bellezza, fino ai primi film.

    Segue la sezione dedicata a Sofia Lazzaro. La sezione espone foto, fotoromanzi, cineromanzi e film. La terza sezione, quella più importante, porta a Sophia Loren, con manifesti originali, locandine, copioni, copertine, lettere, costumi di scena, cappelli, dischi, libri, premi, ricordi dei colleghi attori, scatti fotografici di Secchiaroli e di Avedon. Segue ancora una sezione che espone una collezione di abiti creati da Giorgio Armani ed ispirati al fascino ed alla bellezza della diva.


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    "Tutte le cose che ho scelto per questa mostra hanno un senso preciso - spiega la Loren - ricordo perfettamente tutti gli episodi cui sono legate. Quando sono arrivata qua per vedere com'era stato allestito tutto mi sono ripromessa di non commuovermi. Poi sono andata a casa e ho pianto". "Quando mi hanno detto che volevano allestire una mostra su di me mi sono meravigliata - aggiunge la Loren - lo considero un dono meraviglioso, non so se mi merito tutto questo. Ho lavorato tanto, non mi sono mai fermata. All'inizio il mio sogno era quello di fare l'attrice, fare delle belle cose, dare emozioni alla gente. Sono riuscita ad andare più in là e posso dire che ne è valsa la pena".
    E il ricordo della Loren, nel raccontare cinquant'anni della sua irresistibile carriera, - la miss dei concorsi di bellezza, l’attrice di fotoromanzi che «faceva resuscitare i morti», la diva internazionale che mutuò il nome d’arte dalla collega Toren, come le aveva suggerito il produttore Goffredo Lombardo - corre ai grandi che l'hanno accompagnata in questo viaggio strabiliante, ma un pensiero speciale, non senza un velo di commozione, Sofia lo dedica ad un altro grande del cinema italiano,a Marcello Mastroianni ("non lo dimenticherò mai"). Sophia Loren ha anche ricordato i momenti difficili degli inizi, gli anni in cui faceva la comparsa in film come "Quo Vadis", o l'attrice di fotoromanzi.

    Ricordi e testimonianze di una carriera perseguita con ostinazione, e sacrifici. "Sofia Scicolone sarà una grande attrice" scrisse da bambina nel suo diario di scuola.

    7 aprile 2006

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    FILMOGRAFIA


    Film
    Regista
    Anno
    Nine(attore)
    Rob Marshall
    2009

    Peperoni ripieni e pesci in faccia(attore)
    Lina Wertmuller
    2004

    Cuori estranei(attore)
    Edoardo Ponti
    2002

    That's Amore - Due improbabili seduttori(attore)
    Howard Deutch
    1995

    Pret-à-porter(attore)
    Robert Altman
    1994

    Sabato, domenica e lunedì(attore)
    Lina Wertmuller
    1990

    La ciociara (2)(attore)
    Dino Risi
    1989

    Madre coraggio(attore)
    Jeremy Paul Kagan
    1986

    Qualcosa di biondo(attore)
    Maurizio Ponzi
    1984

    Bocca da fuoco(attore)
    Michael Winner
    1979

    Obiettivo "Brass"(attore)
    John Hough
    1978

    Fatto di sangue tra due uomini per causa di una vedova (si sospettano moventi politici)(attore)
    Lina Wertmuller
    1978

    Una giornata particolare(attore)
    Ettore Scola
    1977

    Angela - Il suo unico peccato era l'amore(attore)
    Boris Sagal
    1977

    Cassandra Crossing(attore)
    George Pan Cosmatos
    1976

    La pupa del gangster(attore)
    Giorgio Capitani
    1975

    L'accusa è violenza carnale e omicidio(attore)
    André Cayatte
    1974

    Il viaggio (3)(attore)
    Vittorio De Sica
    1974

    Breve incontro (2)(attore)
    Alan Bridges
    1974

    L'uomo della Mancha(attore)
    Arthur Hiller
    1972

    Bianco rosso e...(attore)
    Alberto Lattuada
    1972

    La moglie del prete(attore)
    Dino Risi
    1971

    La mortadella(attore)
    Mario Monicelli
    1971

    I girasoli(attore)
    Vittorio De Sica
    1969

    Questi fantasmi (2)(attore)
    Renato Castellani
    1967

    C'era una volta(attore)
    Francesco Rosi
    1967

    La contessa di Hong Kong(attore)
    Charles S. Chaplin
    1967

    Arabesque(attore)
    Stanley Donen
    1966

    Lady L(attore)
    Peter Ustinov
    1965

    Judith(attore)
    Daniel Mann
    1965

    Operazione Crossbow(attore)
    Michael Anderson
    1965

    La caduta dell'impero romano(attore)
    Anthony Mann
    1964

    Matrimonio all'italiana(attore)
    Vittorio De Sica
    1964

    Ieri, oggi, domani(attore)
    Vittorio De Sica
    1963

    Boccaccio '70(attore)
    Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Federico Fellini, Luchino Visconti
    1962

    Il coltello nella piaga(attore)
    Anatole Litvak
    1962

    Madame Sans-Gene(attore)
    Christian-Jaque
    1961

    El Cid(attore)
    Anthony Mann
    1961

    La ciociara (1)(attore)
    Vittorio De Sica
    1960

    Olympia(attore)
    Michael Curtiz, Mario Russo
    1960

    La baia di Napoli(attore)
    Melville Shavelson
    1960

    La miliardaria(attore)
    Anthony Asquith
    1960

    Quel tipo di donna(attore)
    Sidney Lumet
    1959

    Il diavolo in calzoncini rosa(attore)
    George Cukor
    1959

    Desiderio sotto gli olmi(attore)
    Delbert Mann
    1958

    Orchidea nera(attore)
    Martin Ritt
    1958

    La chiave (1)(attore)
    Carol Reed
    1958

    Un marito per Cinzia(attore)
    Melville Shavelson
    1958

    Orgoglio e passione(attore)
    Stanley Kramer
    1957

    Timbuctù(attore)
    Henry Hathaway
    1957

    Il ragazzo sul delfino(attore)
    Jean Negulesco
    1957

    La bella mugnaia(attore)
    Mario Camerini
    1955

    La fortuna di essere donna(attore)
    Alessandro Blasetti
    1955

    Il segno di Venere(attore)
    Dino Risi
    1955

    Pellegrini d'amore(attore)
    Andrea Forzano
    1955

    Pane, amore e...(attore)
    Dino Risi
    1955

    L'oro di Napoli(attore)
    Vittorio De Sica
    1954

    Miseria e nobiltà (2)(attore)
    Mario Mattòli
    1954

    Attila(attore)
    Pietro Francisci
    1954

    Due notti con Cleopatra(attore)
    Mario Mattòli
    1954

    Il paese dei campanelli(attore)
    Jean Boyer
    1954

    La donna del fiume(attore)
    Mario Soldati
    1954

    Peccato che sia una canaglia(attore)
    Alessandro Blasetti
    1954

    Tempi nostri (Zibaldone n. 2)(attore)
    Alessandro Blasetti
    1954

    Un giorno in pretura(attore)
    Steno
    1953

    Aida(attore)
    Clemente Fracassi
    1953

    Carosello napoletano(attore)
    Ettore Giannini
    1953

    Ci troviamo in galleria(attore)
    Mauro Bolognini
    1953

    La domenica della buona gente(attore)
    Anton Giulio Majano
    1953

    Africa sotto i mari(attore)
    Giovanni Roccardi
    1953

    Il padrone del vapore(attore)
    Mario Mattòli
    1951

    E arrivato l'accordatore(attore)
    Duilio Coletti
    1951

    Luci del varietà(attore)
    Federico Fellini, Alberto Lattuada
    1951

    Milano miliardaria(attore)
     
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    Sophia Loren

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    Sophia Loren alla premiazione degli Oscar 2009. Statuetta dell'Oscar

    Oscar alla miglior attrice 1962
    Statuetta dell'Oscar Oscar alla carriera 1991

    Sophia Loren, nome d'arte di Sofia Villani Scicolone (Roma, 20 settembre 1934), è un'attrice cinematografica italiana.

    È considerata universalmente come una delle più celebri attrici della storia del cinema. Entra a far parte della settima arte giovanissima e si impone ben presto, agli inizi degli anni cinquanta, come sex symbol grazie alla sua innata sensualità e un corpo da maggiorata. In pochi anni diventa una stimata attrice in tutto il mondo, soprattutto grazie al film La ciociara di Vittorio De Sica, che le fa vincere nel 1962 il Premio oscar come miglior attrice protagonista, fu la prima attrice non anglofona a vincere questo premio per un film non anglofono. Da Vittorio De Sica sarà diretta in altri film come Ieri, oggi, domani, famoso lo spogliarello finale, e Matrimonio all'italiana, per il quale riceverà una seconda nomination all'oscar; entrambi a fianco di Marcello Mastroianni, compagno di lavoro in quattordici film dal 1954 in Peccato che sia una canaglia al 1994 in Prêt-à-Porter, formando una delle migliori coppie della storia del cinema.

    Inoltre, durante la sua lunga carriera Sophia Loren è divenuta il simbolo della bellezza e del buon gusto dell'Italia nel mondo.

    Nel 1991 riceve da Gregory Peck l'Oscar alla carriera.

    Ha detto della sua vita:
    « Non ho mai cercato di rimuovere i miei ricordi, neppure quelli più tristi. Non capisco le persone che si nascondono dal loro passato: ogni evento che hai vissuto ti aiuta ad essere la persona che sei oggi »

    Biografia

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    Sophia Loren nel 1962, sul set del film franco-italiano Il coltello nella piaga.

    Sofia Villani Scicolone nacque a Roma dall'insegnante di pianoforte Romilda Villani e da Riccardo Scicolone, ingegnere mancato (si fermò a tre esami dalla laurea) che a lungo campò con compravendite immobiliari. I genitori non erano sposati e avevano un rapporto travagliato perché lui andava e tornava. La madre aveva vinto nel 1932 un concorso per andare ad Hollywood come sosia di Greta Garbo, ma, rimasta incinta, rinunciò a lasciare l'Italia. Il padre (figlio del marchese agrigentino Scicolone Murillo) riconobbe la paternità della bambina, che chiamò col nome di sua madre, Sofia, di origine veneta; tuttavia, rifiutò sempre di sposare Romilda, che si trovò ben presto in gravi ristrettezze economiche. Perciò la madre portò la piccola Sofia da Roma a Pozzuoli in provincia di Napoli, presso la sua famiglia. Qui Sofia trascorse l'infanzia e i primi anni dell'adolescenza, durante la guerra, in condizioni economiche precarie. A 15 anni tornò a Roma in cerca di successo, accompagnata dalla madre, e partecipò a vari concorsi di bellezza, fra cui Miss Italia del 1950 (che la premiò come Miss Eleganza, un titolo creato apposta per lei).

    Inoltre, posò per fotoromanzi e partecipò a diverse pellicole cinematografiche come comparsa o in ruoli marginali, che a poco a poco le portarono visibilità, essendo centrati sulle sue qualità estetiche. In un solo anno furono una quindicina i film nei quali fu scritturata.

    Affiancò anche Corrado, allora divo della radio, nella conduzione di Rosso e nero. Ma la svolta arrivò quando, sempre nel 1951, incontrò il produttore Carlo Ponti: lui la notò a un concorso di bellezza, dove lei era ospite, e il giorno dopo la ricevette nel suo studio per un colloquio. Carlo Ponti rimase subito colpito dalle sue potenzialità e le offrì un contratto di sette anni, trampolino di lancio del suo successo.

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    Sophia Loren e Marcello Mastroianni in una scena del film Peccato che sia una canaglia.

    La commedia degli anni cinquanta

    È da questo momento che la sua carriera prende il volo. Uno dei primissimi ruoli importanti col nome di Sophia Loren fu a fianco di Alberto Sordi interpretando una splendida Cleopatra e quello di una sua sosia in Due notti con Cleopatra di Mario Mattòli nel 1953.

    L'anno seguente girerà altri film in ruoli secondari come Carosello napoletano di Ettore Giannini, Un giorno in pretura nell'episodio Don Michele, Anna e il biliardo con Walter Chiari di Steno, oppure Tempi nostri con Totò di Alessandro Blasetti; ma il 1954 sarà anche l'anno decisivo per una svolta nella sua carriera interpretando ruoli da protagonista in celebri commedie. Importante fra tutti fu il ruolo della pizzaiola Sofia in L'oro di Napoli, che Vittorio De Sica le volle affidare soltanto poco dopo averla conosciuta e dopo un breve colloquio.




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    Sophia Loren in L'oro di Napoli nel 1954.

    Dello stesso anno è Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti dove incontra per la prima volta il suo partner per eccellenza Marcello Mastroianni. Qui interpreta una giovane ladra che cercherà con la sua esuberante bellezza di incastrare l'onesto tassista Paolo, che si difenderà con tutti i mezzi sia dalla giovane Lina e sia dal padre di lei, il professor Stroppiani interpretato da Vittorio De Sica. Il film è tratto da un racconto di Alberto Moravia.

    Nel 1955 i tre attori saranno protagonisti in La bella mugnaia, una simpatica commedia di Mario Camerini ambientata durante l'occupazione spagnola nel sud d'Italia. Dello stesso anno è Il segno di Venere diretto dal maestro Dino Risi, dove veste i panni di Agnese, che a causa della sua bellezza mette in ombra la cugina Cesira di minuto aspetto, interpretata da Franca Valeri. Nel cast figurano Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Raf Vallone e Tina Pica.



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    Con Vittorio De Sica nel film Pane, amore e... (1955). Scena del mambo.

    Con Vittorio De Sica, Tina Pica e ancora diretti da Dino Risi, sempre nel 1955, Sophia Loren sarà protagonista in Pane, amore e..., dove cercherà con ogni mezzo possibile di sedurre il Maresciallo Carotenuto affinché le conceda una proroga per rimanere nella sua casa. Il film ambientato a Sorrento e seguito di Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia (interpretati da Gina Lollobrigida da sempre indicata come la sua storica rivale cinematografica), rimane celebre per il sensuale mambo ballato da Sophia Loren per Vittorio De Sica.

    Il suo primo importante ruolo drammatico arriva per un film diretto da Mario Soldati e scritto tra gli altri da Pier Paolo Pasolini e Giorgio Bassani: La donna del fiume. La Loren da prova di una forte capacità interpretativa.

    Con La fortuna di essere donna (1956) di Alessandro Blasetti ritorna in coppia con Marcello Mastroianni in una divertente commedia degli anni cinquanta.

    La celebre copertina su Life del 1955 segna l'inizio della sua carriera internazionale, grazie alla sua prorompente bellezza, che non ha mai rischiato di offuscarne l'aspetto artistico, e l'indubbia bravura come attrice sia leggera che drammatica.

    Hollywood

    A partire dal 1956 recita anche in inglese in produzioni statunitensi di rilievo, affiancata da grandi star maschili di Hollywood. È questo il periodo di film come Il ragazzo sul delfino, Orgoglio e passione a fianco di Frank Sinatra e Cary Grant, con il quale, lei stessa afferma, ebbe un breve un flirt, oppure Timbuctù con John Wayne, La chiave con William Holden, il western Il diavolo in calzoncini rosa con Anthony Quinn, Un marito per Cinzia ancora con Cary Grant, o La miliardaria con Peter Sellers. Grazie a questi film e a tanti altri, Sophia Loren riuscì ad imporsi e farsi amare dal pubblico statunitense e di tutto il mondo, competendo con le grandi star femminili dell'epoca di Hollywood.

    Gli anni sessanta


    Divisa tra Italia e Hollywood, interpreta innumerevoli film di successo con le più grandi star mondiali, diretta da registi quali Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Ettore Scola, Dino Risi, Mario Camerini, Charlie Chaplin, Sidney Lumet, George Cukor, Michael Curtiz, Anthony Mann e André Cayatte. In particolare con De Sica, con il quale gira otto film, forma un ideale sodalizio, spesso completato dalla presenza di Marcello Mastroianni.

    La ciociara

    Nel tempo va sempre più affermandosi come una vera icona del cinema italiano nel mondo; la definitiva consacrazione come attrice arriva con il Premio Oscar 1962 per l'interpretazione del suo film-simbolo, La ciociara (film 1960), di Vittorio De Sica, in un ruolo che era stato rifiutato da Anna Magnani.


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    La ciociara, con la figlia Rosetta (Eleonora Brown)

    « Quando c'hai una figlia da tirar su, c'hai altro da pensa' »

    (Cesira si rivolge a Giovanni)

    Ambientato negli anni della seconda guerra mondiale, il film è tratto dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia. All'epoca Sophia Loren aveva solo 26 anni quando inaspettatamente Vittorio De Sica le propose il ruolo di Cesira. Un personaggio semplice e popolano, ma costituito da una grande venatura drammatica che riuscì a far emergere con straordiaria disinvoltura e naturalezza. Molteplici sono le scene emblematiche del film dove la Loren dimostra il suo straordinario istinto recitativo, come la scena dello stupro dentro una chiesa abbandonata, il momento del risveglio con l'abbraccio tragico di calore materno verso la figlia Rosetta pregante ed uno sguardo intenso e commovente, oppure la scena simbolo in cui Cesira sfoga la propria rabbia per la violenza subita, cadendo a terra in un pianto straziante quanto liberatorio. Riceve numerosi premi in tutto il mondo ed è considerato tutt'oggi come una delle più belle interpretazioni femminili di sempre.
    « Lo sapete quello che ci hanno fatto quei turchi che comandate voi altri? Lo sapete quello che c'hanno avuto il coraggio de fa' in un luogo consacrato, sotto gli occhi da' Madonna? Ditelo lo sapete? …Ladri cornuti figli di mignottaaa! »

    (Cesira disperata dopo lo stupro)

    Dopo il successo della Ciociara Sophia vola in Spagna per girare il kolossal El Cid, dove interpreta la bella Jimena, promessa sposa al leggendario condottiero El Cid Campeador interpretato da Charlton Heston; nel cast figura anche Raf Vallone. Del seguente anno è l'indimenticabile ruolo di una procace Zoe, nell'episodio La riffa, diretta da Vittorio De Sica, in Boccaccio '70. Successivamente girerà per lo stesso De Sica altri ruoli di inconfondibile bellezza e solarità.

    Nel 1967 a fianco di Marlon Brando, recita nella commedia La contessa di Hong Kong, ultimo film diretto dalla leggenda del cinema Charlie Chaplin. Dello stesso anno è C'era una volta..., un film favolistico ambientato nel sud del'600, diretta da Francesco Rosi e affiancata da Omar Sharif.

    Film di Vittorio De Sica e con Marcello Mastroianni

    Del 1963 è Ieri, oggi, domani, in cui interpreta tre ruoli divenuti celebri: Adelina, una giovane napoletana venditrice di sigarette di contrabbando che per sfuggire al carcere cerca di rimanere incinta più volte possibile; il secondo episodio è Anna, una signora milanese insoddisfatta della propria vita, cerca una consolazione in un amore extra-coniugale; il terzo episodio, probabilmente il più celebre è Mara, una prostituta che all'inizio cerca di sedurre un seminarista, ma poi comprende che dovrà aiutarlo nel suo cammino spirituale. Rimane nell'imaginario di tutti lo spogliarello che ci regala di fronte ad un sognante Marcello Mastroianni. Per questi ruoli riceverà il David di Donatello come migliore attrice protagonista, mentre il film ottiene numerosi premi, tra cui il Premio Oscar come miglior film straniero nel 1964.


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    Con Marcello Mastroianni in Ieri, oggi, domani (1963)



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    Con Marcello Mastroianni in Matrimonio all'italiana (1964)


    Del 1964 è invece, Matrimonio all'italiana, tratto dalla commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo.
    « Dummì, lo sai quando si piange? Quando si conosce il bene e non si può avere. E io bene non ne conosco: la soddisfazione di piangere non l'ho mai potuta avere. »

    (Filumena rivolta a Don Domenico che l'accusava di non averla mai vista piangere)

    Vittorio De Sica le assegna un altro celebre personaggio, quello della prostituta Filumena, complesso e battagliero. Una donna che cerca di rifarsi una vita credendo all'amore di Domenico Soriano (interpretato da uno splendido Marcello Mastroianni), e poi con ogni mezzo trova il modo per garantire un futuro ai suoi tre figli che ha nascosto per tutta la vita, sposando don Dummì. Un'eccellente interpretazione con celebri monologhi dove si evidenzia, soprattutto, l'istinto dell'essere madre e l'amore per i figli sopra ogni cosa. Per questo ruolo riceve una nomination all'Oscar.
    « "E' figli non si pagano!" »

    (Filumena Marturano)

    L'ultimo film, che vede protagonista la celebre coppia diretta da Vittorio De Sica è I girasoli. Un'appassionata storia d'amore tra Giovanna e Antonio, che li vede felici e innamorati nella prima parte fino a quando la guerra li dividerà per sempre. Un altro ruolo intenso e drammatico in cui, questa volta, presta la sua energia nel ritrovare suo marito fino in Russia, dove è dato per disperso. Nel 1970 riceve un altro David di Donatello come miglior attrice protagonista.

    Gli anni settanta

    Nessuna attrice italiana ha mai raggiunto una così solida e duratura popolarità internazionale. Al successo professionale si aggiunge la gioia della maternità quando, dopo due tentativi sfortunati, nascono due figli: Carlo Jr. nel 1968 e Edoardo nel 1973.

    Nel 1971 è protagonista della commedia La mortadella di Mario Monicelli con Gigi Proietti e Danny DeVito (suo primo ruolo cinematografico). Dello stesso anno è il film La moglie del prete, diretta da un altro grande regista della commedia all'italiana Dino Risi, ancora una volta in coppia con Marcello Mastroianni. Nel 1972 veste i panni di una suora nella commedia di Alberto Lattuada Bianco, rosso e..., a fianco di Adriano Celentano.

    Nel 1974 torna sul grande schermo con un ruolo drammatico ed intenso, diretta per l'ultima volta dal grande regista che la rese celebre Vittorio De Sica, in Il viaggio. Il film è tratto da una novella di Luigi Pirandello e come partner maschile è presente Richard Burton. Per questa interpretazione si aggiudica il suo quinto David di Donatello.


    Una giornata particolare



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    Antonietta legge I tre moschettieri, il libro regalatole da Gabriele, disubbidendo al marito che la chiama dalla camera da letto.

    Del 1977 è il film Una giornata particolare del maestro Ettore Scola, in coppia con Marcello Mastroianni. Interpreta Antonietta, una madre di sei figli che trascorre la propria esistenza chiusa in casa, anche nel giorno particolare (il 3 maggio 1938, in cui Hitler visita la capitale italiana). Un personaggio fragile e sottile che attraverso sguardi carichi di passione verso il suo inquilino Gabriele, e profondi silenzi, Sophia Loren fa emergere la disperazione di questa donna celata dietro conformismi nell'epoca del fascismo, tratteggiando, così, uno dei più riusciti personaggi della sua carriera, in uno dei più bei film del cinema italiano. Vince il sesto David di Donatello, nella ventiduesima edizione del premio.
    « Mettersi con un'istruita. È come se mio marito… è come dire alla moglie che è una mezza calzetta, un'ignorante. Vero è vero, io a scuola ci sono andata poco o niente e una lettera come quella anche quando gli volevo bene non gliel'ho mai scritta… perché non la so scrivere. Un ignorante gli puoi fare qualunque cosa... non c'è rispetto! »

    (Antonietta parla a Gabriele di suo marito)

    Dagli anni ottanta ad oggi

    Il 15 aprile del 1978, un'inchiesta della Tributaria coinvolge l'attrice ed il marito Carlo Ponti: avrebbero portato all'estero 10 miliardi di lire, con il paravento di film in coproduzione.

    Nel 1982, a seguito di vecchi problemi con il fisco italiano, viene persino incarcerata con l'accusa di frode fiscale restando per 17 giorni nel penitenziario di Caserta. Le responsabilità della frode sono state poi attribuite al suo commercialista, ma il danno di immagine verso l'opinione pubblica italiana non è stato così facile da rimediare.

    Per il resto gli anni ottanta si segnalano quasi esclusivamente per partecipazioni a produzioni televisive: Sophia: Her Own Story tv-movie autobiografico per la televisione americana tratto dal suo omonimo libro, Madre coraggio (1986), Mamma Lucia e il remake de La ciociara (1988), di Dino Risi: l'unica deludente eccezione è il film Qualcosa di biondo (1984) in cui recita accanto al figlio Edoardo.




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    Sophia Loren in una scena del film Ieri, oggi, domani.

    Nel 1994 Robert Altman l'ha voluta in Prêt à porter: trent'anni dopo replica, con arguta ironia, lo spogliarello per Marcello Mastroianni di Ieri, oggi e domani. Per l'interpretazione fu candidata a un Golden Globe.

    L'anno successivo è stata la partner di Jack Lemmon e Walter Matthau in That's amore - Due improbabili seduttori, mentre nel 1997 ha interpretato la mamma di un ragazzo ebreo che vuol diventare comunista in Soleil di Roger Hanin.

    Verso la fine del 2001, viene scelta come testimonial per la campagna pubblicitaria "L'ultima buona azione della Lira".

    Nel 2002 è stata la protagonista di Cuori estranei, diretta dal figlio Edoardo Ponti, e nel 2004 di Peperoni ripieni e pesci in faccia di Lina Wertmuller: ma i maggiori successi li riscontrerà con le fiction Francesca e Nunziata (2001), sempre della Wertmüller, e La terra del ritorno (2004), in coppia con Sabrina Ferilli. Ha preso parte nello spot pubblicitario della TIM, insieme a Christian De Sica e all'ex velina Elisabetta Canalis, dove interpretava una suora.

    Nel 2006 ha posato per il Calendario Pirelli 2007.

    Nel febbraio 2007 esce il film Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, la cui colonna sonora contiene la traccia Zoo be zoo be zoo interpretata da Sophia.

    Il 22 febbraio 2009, durante la notte degli Oscar, ha premiato, insieme ad altre attrici, la vincitrice della statuetta nella categoria di miglior attrice protagonista, Kate Winslet. Infine, sempre nel 2009, dopo diversi anni di assenza dalla cinematografia, è chiamata da Rob Marshall per interpretare la madre del protagonista in Nine, omaggio musical a 8½ di Fellini.

    Nel 2010 torna in TV ed è la protagonista della miniserie La mia casa è piena di specchi, ispirata al romanzo autobiografico della sorella Maria Scicolone. Sophia, in un'operazione unica nel suo genere, interpreta sua madre Romilda.

    Risiede attualmente a Ginevra.

    Premi e riconoscimenti

    Tra i riconoscimenti ricevuti figurano la Coppa Volpi, vinta nel 1958 per Orchidea nera di Martin Ritt, il premio per la migliore interpretazione al Festival di Cannes nel 1960 per La ciociara, il BAFTA quale attrice internazionale dell'anno e il già citato Oscar nel 1962 per La ciociara.


    Nel 1991, in Francia, è stata insignita della Legion d'Onore; lo stesso anno le è stato assegnato l'Oscar alla carriera. Nel 1994 ha ottenuto anche l'Orso d'Oro alla carriera al festival di Berlino. Nel 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro l'ha insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica.

    Nel 1998 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia e il Globo d'oro alla carriera che le viene assegnato dalla stampa estera in Italia. La star internazionale però era assente a causa di problemi di salute e a ritirare il premio al Lido c'erano il marito Carlo Ponti e i suoi due figli.

    Nel 2003 riceve lo IOMA alla carriera.

    Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla cerimonia di apertura di Torino 2006 portando, per la prima volta nella storia, insieme ad altre 7 celebri donne, la bandiera olimpica.

    Il 20 ottobre 2007 riceve il premio Premio Campidoglio a Roma.

    Il 21 maggio 2009 entra nel Guinness dei Primati come l'attrice italiana più premiata al mondo.

    Hollywood e gli oscar



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    Le impronte di Sophia Loren sul piazzale del Grauman's Chinese Theatre, Los Angeles (California).

    Dopo l'oscar come migliore attrice del 1962, Sophia Loren riceve nel 1991 un secondo oscar, per la carriera. A presentare la splendida attrice a salire sul palco degli Academy è stato l'attore Gregory Peck, che a sua volta ricevette l'ambito premio dalla Loren nel 1963. Alla fine della premiazione l'attrice ha ringranziato con un semplice:
    « Grazie America! »

    Ritorna a sfilare sul più prestigioso tappeto rosso nel 1999. Durante la serata annuncia la vittoria di Roberto Benigni per il suo capolavoro La vita è bella come miglior film straniero. Sophia in tutta gioia, dopo aver aperto la busta, urla al mondo intero il nome:
    « Roberto! Roberto! »

    e la contentezzza di Benigni esplode in tutto il teatro andando a ritirare la stautetta scavalcando le poltrone dei presenti di fronte. Lo scorso 4 maggio l'Academy of Motion and Pictures Arts and Sciences di Los Angeles ha voluto celebrare la straordinaria carriera dell'attrice italiana con una serata a lei interamente dedicata. Sul red carpet di Hollywood hanno sfilato personaggi di fama come Billy Cristal, John Travolta, Joe Champa e Cristian De Sica per ripercorrere insieme a lei la sua lunga carriera con documenti tratti dai suoi migliori film al Samuel Goldwin Theater di Beverly Hills. La Loren è apparsa in forma smagliante con un meraviglioso abito Armani. Inoltre emozionata ha dichiarato:
    « Ognuno non è mai contento. Vuoi sempre fare di più e trovare la cosa giusta nel momento giusto. Amo immensamente la mia carriera, la mia famiglia... sono nata per questo.. e sono triste quando non lavoro per uno o due anni »

    Alle fine della serata ha ringraziato suo marito, il produttore Carlo Ponti:
    « Devo tutto a mio marito Carlo Ponti. Carlo è stato un maestro, ha creduto in me come da sola non sarei mai stata in grado di fare, questa serata è anche per lui. »

    Vita privata

    Con Carlo Ponti la Loren si sposò due volte: prima nel settembre 1957, ma poiché il divorzio all'epoca non era legale in Italia e i due sposi rischiavano accuse di concubinaggio (Loren) e bigamia (Ponti), si trasferirono in Francia dove divennero cittadini francesi. Allora, Ponti poté divorziare dalla moglie Giuliana Fiastri e quindi lui e Sofia Loren si sposarono una seconda volta il 9 aprile 1966 a Sèvres e da cui ebbe due figli, che oggi l'hanno resa nonna di tre nipoti.

    Walk of Fame

    Vinti:

    Stella per il suo contributo all'industria cinematografica

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    La stella di Sophia Loren sulla Hollywood Walk of Fame


    Premio Oscar

    Vinti:

    Miglior attrice, per La ciociara (1962)
    Oscar alla carriera, (1991)

    Nomination:

    Miglior attrice, per Matrimonio all'Italiana (1965)

    Golden Globe

    Vinti:

    Miglior attrice del mondo, (1964)
    Miglior attrice del mondo, (1965)
    Miglior attrice del mondo, (1969)
    Miglior attrice del mondo, (1977)
    Golden Globe alla carriera, (1995)

    Nomination:

    Miglior attrice in un film commedia o musicale, per La baia di Napoli (1964)
    Miglior attrice del mondo, (1966)
    Miglior attrice in un film commedia o musicale, per Matrimonio all'Italiana (1965)
    Miglior attrice del mondo, (1971)
    Miglior attrice non protagonista, per Prèt-à-Porter (1994)

    David di Donatello

    Miglior attrice protagonista, per La ciociara (1961)
    Miglior attrice protagonista, per Ieri, oggi e domani (1964)
    Miglior attrice protagonista, per Matrimonio all'Italiana (1965)
    Miglior attrice protagonista, per I girasoli (1970)
    Miglior attrice protagonista, per Il viaggio (1974)
    Miglior attrice protagonista, per Una giornata particolare (1978)
    Premio speciale, (1984)
    Premio alla carriera, (1999)

    Nastro d'Argento


    Vinti:

    Miglior attrice protagonista, per La ciociara (1961)
    Miglior attrice protagonista, per Una giornata particolare (1978)

    Telegatto

    Vinti:

    Premio alla carriera, (2001)

    Curiosità

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    Iniziò a usare nomi d'arte dopo essere stata scritturata da Carlo Ponti, nel 1951. Per un po' si fece chiamare Sofia Lazzaro. Poi, Sophia Loren, così da presentarsi in modo più "internazionale": fu il produttore Goffredo Lombardo a darle il cognome Loren "ispirandosi" a quello dell'attrice svedese Marta Toren (allora le attrici svedesi erano molto in voga).
    In Italia il suo pseudonimo alcune volte viene italianizzato e dunque l'attrice è spesso indicata (ma solo nel nostro Paese) anche come Sofia Loren senza il ph anglofono.
    Assieme a personaggi come Bill Gates è tra le star che possiedono un appartamento nell'esclusiva Trump World Tower, il grattacielo più lussuoso di New York.
    Il ruolo di Cesira ne La ciociara era stato offerto, in un primo momento ad Anna Magnani mentre la Loren avrebbe dovuto interpretare la figlia Rosetta e la regia del film inizialmente era stata affidata a George Cukor.
    Nel 1981 la Loren rifiutò il ruolo di Alexis Carrington del celebre serial televisivo Dynasty (al suo posto fu presa Joan Collins); quattro anni dopo rifiutò anche quello di Francesca Gioberti nel serial Falcon Crest (che fu poi interpretato dalla sua rivale cinematografica di sempre, Gina Lollobrigida).
    Spesso nei suo film si è cimentata con il canto e le sue canzoni sono state raccolte recentemente in un CD.
    È titolare della Collezione Carlo e Sophia Ponti, un'importante collezione di opere d'arte contemporanea, situata a Marino.
    È una grande tifosa della SSC Napoli.
    Francesco Guccini le ha dedicato la canzone Fantoni Cesira, pubblicata nell'album Opera buffa del 1973.
    Il cantante Gigi D'Alessio ha scritto e interpretato una canzone dedicata a lei intitolata Donna Sofì.
    È stata chiamata nel 1999 da Mohammed Al-Fayed per l'apertura dei saldi di Harrods.
    È stata la madrina del battesimo delle più recenti navi da crociera della compagnia MSC Crociere, più precisamente la MSC Musica, la MSC Orchestra, la MSC Poesia e la MSC Fantasia.
    Anna Magnani, Renata Tebaldi, Arturo Toscanini, Andrea Bocelli, Enrico Caruso, Rodolfo Valentino e Sophia Loren risultano essere le uniche personalità italiane ad avere una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, la famosa strada di Hollywood dove sono incastonate oltre 2000 stelle a cinque punte che recano i nomi di celebrità onorate per il loro contributo - diretto o indiretto - allo star system e all'industria dello spettacolo.
    Nel 1999 Sofia Loren è risultata una delle 25 più grandi star femminili del cinema americano di tutti i tempi, precisamente 21ma, in base ad un sondaggio dell'American Film Institute: AFI's 100 Years... 100 Stars, unica italiana a figurare tra le star più note, sia fra le attrici e gli attori, sia fra i registi, nei primi cento anni di vita del cinema.

    Onorificenze

    Dama di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Dama di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana
    — Roma, 26 giugno 1996.



    SOPHIA LOREN DARA' LA VOCE A MAMMA TOPOLINO IN "CARS 2"


    ( agi.it) - Sophia Loren dara' la voce al personaggio di Mamma Topolino in "Cars 2", il nuovo e atteso film targato Disney-Pixar in uscita il 22 giugno in 3D. L'interpretazione dell'attrice, due volte Premio Oscar ("La ciociara" di Vittorio De Sica nel 1962, Oscar alla Carriera nel 1991), realizzata in un vivace accento napoletano, verra' adottata anche in altri 21 Paesi: Francia, Spagna, Portogallo, Russia, Kazakhstan, Brasile, Argentina, Cile, Colombia, Messico, Venezuela, Bolivia, Porto Rico, Ecuador, Panama, Paraguay, Peru', Uruguay, Hong Kong, Taiwan e Giappone. Un prezioso omaggio che Disney-Pixar regala ai fan di tutto il mondo. ...



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    Filmografia

    non accreditata:

    Cuori sul mare, regia di Giorgio Bianchi (1950)
    Quo vadis?, regia di Mervyn LeRoy (1951)
    Anna, regia di Alberto Lattuada (1951)
    Ergastolo, regia Luigi Capuano (1952)

    come Sofia Scicolone:

    Il voto, regia di Mario Bonnard (1950)
    Io sono il Capataz, regia di Giorgio Simonelli (1951)
    Milano miliardaria, regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi e Marino Girolami (1951)
    Il mago per forza, regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi e Marino Girolami (1951)
    Il sogno di Zorro, regia di Mario Soldati (1952)

    come Sofia Lazzaro:


    Le sei mogli di Barbablù, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1950)
    Tototarzan, regia di Mario Mattòli (1950)
    Il padrone del vapore, regia di Mario Mattòli (1951)
    Lebbra bianca, regia di Enzo Trapani (1951)
    Era lui... sì! sì!, regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi e Marino Girolami (1951)
    La favorita, regia di Cesare Barlacchi (1952)
    È arrivato l'accordatore, regia di Duilio Coletti (1952)

    come Sophia Loren:

    Luci del varietà, regia di Federico Fellini e Alberto Lattuada (1951)
    Pellegrini d'amore, regia di Andrea Forzano (1953)
    La tratta delle bianche, regia di Luigi Comencini (1953)
    Due notti con Cleopatra, regia di Mario Mattòli (1953)
    La domenica della buona gente, regia di Anton Giulio Majano (1953)
    Africa sotto i mari, regia di Giovanni Roccardi (1953)
    Ci troviamo in galleria, regia di Mauro Bolognini (1953)
    Carosello napoletano, regia di Ettore Giannini (1954)
    Un giorno in pretura, regia di Steno (1954)
    Tempi nostri, regia di Alessandro Blasetti (1954)
    Il paese dei campanelli, regia di Jean Boyer (1954)
    Peccato che sia una canaglia, regia di Alessandro Blasetti (1954)
    Miseria e nobiltà, regia di Mario Mattòli (1954)
    Attila, regia di Pietro Francisci (1954)
    Aida, regia di Clemente Fracassi (1954)
    L'oro di Napoli, regia di Vittorio De Sica (1954)
    Il segno di Venere, regia di Dino Risi (1955)
    La bella mugnaia, regia di Mario Camerini (1955)
    Pane, amore e..., regia di Dino Risi (1955)
    La donna del fiume, regia di Mario Soldati (1955)
    La fortuna di essere donna, regia di Alessandro Blasetti (1956)
    Il ragazzo sul delfino (Boy on a Dolphin), regia di Jean Negulesco (1957)
    Orgoglio e passione (The Pride and the Passion), regia di Stanley Kramer (1957)
    Timbuctù (Legend of the Lost), regia di Henry Hathaway (1957)
    Desiderio sotto gli olmi (Desire Under the Elms), regia di Delbert Mann (1958)
    La chiave (The Key), regia di Carol Reed (1958)
    Orchidea nera (The Black Orchid), regia di Martin Ritt (1958)
    Un marito per Cinzia (Houseboat), regia di Melville Shavelson (1958)
    Quel tipo di donna (That Kind of Woman), regia di Sidney Lumet (1959)
    Il diavolo in calzoncini rosa (Heller in Pink Tights), regia di George Cukor (1960)
    La baia di Napoli (It Started in Naples), regia di Melville Shavelson (1960)
    La miliardaria (The Millionairess), regia di Anthony Asquith (1960)
    Olympia (A Breath of Scandal), regia di Michael Curtiz (1960)
    La ciociara, regia di Vittorio De Sica (1960)
    El Cid, regia di Anthony Mann (1961)
    Boccaccio '70, episodio La riffa, regia di Vittorio De Sica (1962)
    Madame Sans-Gêne, regia di Christian-Jaque (1962)
    I sequestrati di Altona, regia di Vittorio De Sica (1962)
    Il coltello nella piaga (Le couteau dans la plaie), regia di Anatole Litvak (1962)
    Ieri, oggi, domani, regia di Vittorio De Sica (1963)
    La caduta dell'impero romano (The Fall of the Roman Empire), regia di Anthony Mann (1964)
    Matrimonio all'italiana, regia di Vittorio De Sica (1964)
    Operazione Crossbow (Operation Crossbow), regia di Michael Anderson (1965)
    Lady L, regia di Peter Ustinov (1965)
    Judith, regia di Daniel Mann (1965)
    Arabesque, regia di Stanley Donen (1966)
    La contessa di Hong Kong (A Countess from Hong Kong), regia di Charlie Chaplin (1967)
    C'era una volta..., regia di Francesco Rosi (1967)
    Questi fantasmi, regia di Renato Castellani (1968)
    I girasoli, regia di Vittorio De Sica (1970)
    La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971)
    La moglie del prete, regia di Dino Risi (1971)
    Bianco, rosso e..., regia di Alberto Lattuada (1972)
    L'uomo della Mancha (Man of La Mancha), regia di Arthur Hiller (1972)
    Il viaggio, regia di Vittorio De Sica (1974)
    L'accusa è violenza carnale e omicidio (Verdict), regia di André Cayatte (1974)
    La pupa del gangster, regia di Giorgio Capitani (1975)
    Cassandra Crossing (The Cassandra Crossing), regia di George Pan Cosmatos (1976)
    Una giornata particolare, regia di Ettore Scola (1977)
    Angela - il suo unico peccato era l'amore... il suo unico amore era il figlio (Angela), regia di Boris Sagal (1978)
    Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova, si sospettano moventi politici, regia di Lina Wertmüller (1978)
    Obiettivo Brass (Brass target), regia di John Hough (1978)
    Bocca da fuoco (Firepower), regia di Michael Winner (1979)
    Qualcosa di biondo, regia di Maurizio Ponzi (1984)
    La ciociara, regia di Dino Risi (1988)
    Sabato, domenica e lunedì, regia di Lina Wertmuller (1990)
    Prêt-à-Porter, regia di Robert Altman (1994)
    That's amore - Due improbabili seduttori (Grumpier Old Men), regia di Howard Deutch (1995)
    Soleil, regia di Roger Hanin (1997)
    Cuori estranei (Between Strangers), regia di Edoardo Ponti (2002)
    Peperoni ripieni e pesci in faccia, regia di Lina Wertmüller (2004)
    La terra del ritorno, regia di Jerry Ciccoritti (2004)
    Nine, regia di Rob Marshall (2009)
    La mia casa è piena di specchi, regia di Vittorio Sindoni (2010)

     
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  6. gheagabry
     
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    50 anni fa Sophia vince l'Oscar con la Ciociara
    Non c'era Sophia Loren, la sera del 9 aprile 1962, a ritirare l'Oscar per la migliore interpretazione femminile che a furor di popolo la platea dell'Academy Awards le assegnò per 'La Ciociara' di Vittorio De Sica, prima attrice a vincerlo non recitando in lingua inglese. In palcoscenico fu l'inglese Greer Garson a stringere la statuetta e la notizia arrivò invece a Sophia all'alba del giorno successivo, dalla voce di Lello Bersani che bussava alla casa romana di Carlo Ponti con al seguito i microfoni della Rai. La storia dice che per anni l'intervista rimase nei cassetti perché i dirigenti della tv pubblica giudicarono sconveniente l'abbigliamento in vestaglia della diva che, inoltre, non aveva ancora regolarizzato la sua posizione matrimoniale con il produttore e pigmalione Ponti. Ma per il cinema italiano quella fu una notte da ricordare: non solo si riaffermava il primato del neorealismo, tanti anni dopo i tronfi di 'Ladri di biciclette', ma quel film coronava un percorso di successo partito nel dicembre di due anni prima con gli applausi del pubblico alla 'prima' romana e proseguito con una raffica di riconoscimenti, dal Premio a Cannes nel '61 fino al David di Donatello, dal Nastro d'Argento ai Bafta inglesi, tutti nel segno di Sophia. Realizzato ad appena tre anni dall'uscita del romanzo di Alberto Moravia, il film era una coproduzione italo-francese che garantì Jean-Paul Belmondo per il ruolo di Michele a fianco di un cast di stelle italiane (da Carlo Ninchi a Raf Vallone, da Andrea Checchi a Pupella Maggio, da Vincenzo Musolino a Renato Salvatori), capaci all'unisono di recitare con la semplicità dei non professionisti della grande ventata neorealista. Oggi il film resta un capolavoro di forza espressiva e di emotività immediata che mette al centro l'indissolubile forza di una madre e una figlia, l'allora giovanissima ed esordiente Eleonora Brown che presto preferì gli studi e il matrimonio alla professione. Per la sua parte si era pensato all'inizio proprio alla Loren che poi accettò di invecchiarsi e vestire i panni laceri di Cesira quando Anna Magnani rifiutò di farle da madre sullo schermo. Nel 1989 Sophia si riprese il ruolo per il remake televisivo firmato da Dino Risi. Rispetto al romanzo di Moravia gli aggiustamenti della sceneggiatura di Cesare Zavattini sono contenuti e rispettosi, anche se la dimensione emozionale prende volutamente il sopravvento e più forte si fa la metafora che mette sullo stesso piano due donne martirizzate dalla violenza della guerra e un paese, l'Italia, che cerca di rialzarsi dopo essere stato messo in ginocchio dalla furia cieca degli eserciti.(Ansa)
     
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    Loren-De Sica insieme sul set: una mostra li celebra


    MOSTRACINEMA1
    Una sequenza di «Ieri, oggi, domani»
    L'attore e regista Vittorio De Sica e la celeberrima Sofia Loren, protagonisti insieme della rassegna "Tutti De Sica", visibile fino al 28 aprile al Museo dell'Ara Pacis di Roma. Un sodalizio che De Sica stringe con la Loren scegliendola spesso come attrice per i suoi film. Nelle vesti di regista, De Sica riesce a far emergere da subito le caratteristiche umane di Sofia (riproduzione foto pepi).

    MOSTRACINEMA2
    Dal film «L’oro di Napoli»
    Grazie a questa mostra, una delle coppie più celebri del cinema italiano viene ricordata attraverso foto di scena e fuori dal set, locandine dei film, costumi di scena, copioni. Testimonianze dalle quali emerge anche un profondo legame umano tra i due (riproduzione foto pepi).

    MOSTRACINEMA3
    Una sequenza di «Ieri, oggi, domani»
    Un articolo a pagina 35 del Giornale di Sicilia del 27-2-2013 (riproduzione foto pepi).

     
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    Roma, Sofia Loren al cocktail di Damiani con Pascale e Marini


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    (foto di Rino Barillari)



    Fonte:foto.ilmessaggero.it
     
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    Sophia Loren, a 80 anni ancora sul red carpetr


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    Sophia Loren per Deux Jours Une Nuit nell'ambito del Festival del Cinema di Cannes

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    Sophia Loren insieme al figlio Edoardo Ponti e all'attore Enrico Loverso

    Foto: A.Raffin/Kikapress.com © Gossip.it




    Ha quasi 80 anni ma "ancora tanta energia". Sophia Loren è stata applaudita dai fan ieri sul red carpet del film "Two Days, One Night" ieri a Cannes, dove si sta svolgendo il 67esimo Festival del Cinema. La veterana del grande schermo italiana ha sfilato per i fotografi in un lungo abito scintillante insieme al figlio Edoardo Ponti, che alla kermesse ha portato il suo nuovo cortometraggio, "La voce umana", in cui recita proprio la madre.

    "Quale attrice non sogna di interpretare 'La voce umana'?", ha raccontato Sophia, intervistata da La Repubblica, "È il monologo più bello e straziante che esprime tutti i tormenti d'amore d'una donna. Attrici di tutto il mondo lo hanno rappresentato, la prima volta che l'ho visto era Anna Magnani, magnifica, insuperabile. Allora ero troppo giovane, la protagonista deve avere addosso i segni di una vita vissuta, non può essere una ragazza". Tante altre bellezze meritevoli del testimone della Loren hanno calcato il tappeto rosso, da Alessandra Ambrosio, in un abito bianco firmato Atelier Versace, ad Amber Heard, in maglia bianca e lunga gonna dorata, Victoria Silvstedt, Eva Herzigova, Marion Cotillard e Aishwarya Rai.

    scritto da Graziana Mirabile il 21/5/2014


    Fonte:
    http://www.gossip.it/news/sophia_loren_a_8...l?ID=1400679050
     
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