-
.
Michelle Williams
Michelle Ingrid Williams (Kalispell, 9 settembre 1980) è un'attrice statunitense.
Biografia
Nata nel Montana nel 1980 è la più piccola di cinque figli, trascorre la sua infanzia nella sua cittadina natale, fino a quando i suoi genitori, Larry e Carla, non decidono di trasferirsi in California, a San Diego.
All'età di 8 anni va con i suoi genitori a vedere uno spettacolo a teatro e ne rimane affascinata, tanto da decidere di diventare un'attrice. Nel realizzare il suo sogno è aiutata da questa sua nuova vicinanza a Hollywood, che le permette di entrare giovanissima nel mondo dello spettacolo. A 14 anni comincia a recitare nel film "Lassie" interpretando il ruolo di April e, dopo essere stata emancipata legalmente dai suoi genitori e trasferitasi a Los Angeles a soli 17 anni, le viene poi offerto il ruolo di Jen Lindley, una delle protagoniste della fortunata serie televisiva Dawson's Creek.
Nel frattempo continua a girare interessanti film indipendenti come Me Without You o The station Agent. Nel 2004 recita nel film I segreti di Brokeback Mountain insieme a Heath Ledger, col quale inizia una relazione conclusasi dopo circa 3 anni.[1] Con lo stesso Ledger, l'attrice ha avuto una figlia, Matilda Rose, nata il 28 ottobre 2005. Il ruolo di Alma Del Mar fa ottenere a Michelle una nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista. Si è diplomata alla "Santa Fe Christian High School". Nel gennaio 2008 l'attrice deve affrontare la morte dell'ex compagno e padre della figlia Matilda, Heath Ledger.
filmografia
Cinema
Specie mortale (Species, 1995)
Timemaster (1995)
Segreti (A Thousand Acres, 1997)
Kangaroo palace (1997)
Halloween 20 anni dopo (Halloween H20: 20 Years Later, 1998)
Le ragazze della Casa Bianca (Dick, 1999)
But I'm a Cheerleader (2000)
Prozac Nation (2001)
Perfume (2001)
Me Without you (2001)
Il delitto Fitzgerald (The United States of Leland, 2003)
The Station Agent (2003)
A Hole in One (2003)
Imaginary Heroes (2004)
La terra dell'abbondanza (Land of Plenty, 2004)
The Baxter (2005)
I segreti di Brokeback Mountain (Brokeback Mountain, 2005)
L'amore giovane (The Hottest State, 2006)
Io non sono qui (I'm Not There, 2007)
Sex List - Omicidio a tre (Deception, 2008)
Synecdoche, New York (2008)
Nel paese dei mostri selvaggi (Where the wild things are, 2008) - Voce
Senza apparente motivo (Incendiary, 2008)
Mammoth (2008)
Ashecliffe (2009)
Blue Valentine (2009)
Televisione
Baywatch nel ruolo di Bridget (1993) - telefilm
Una bionda per papà nel ruolo di J.J. (1994) - telefilm
Raising Caines nel ruolo di Trish Caines (1995) - telefilm
Quell'uragano di papà nel ruolo di Jessica Lutz (1995) - telefilm
A Mother's justice - My son is innocent nel ruolo di Donna (1996) - film tv
Dawson's Creek nel ruolo di Jen Lindley (1998/2003) - telefilm
L'ultima lezione del professor Griffin (Killing Mr. Griffin) nel ruolo di Maya (1997) - film tv
Women (1999) - film tv
. -
.
in Dawson's Creek
Jen Lindley
Jen viene da New York,ed è la più grande,l'unica ad avere 16 anni all'inizio della serie.Mandata a vivere con i nonni perchè scoperta dai genitori con un ragazzo nella loro stanza,Jen cattura subito l'attenzione di Dawson,e ne è catturata a sua volta!Capiamo subito che è più grande della sua età,che è molto in gamba,simpatica e dolce.Jen ha un rapporto molt complicato con sua nonna, a causa dello scontro ideologico/religioso tra le due:Jen è atea,mentre la nonna è molto religiosa.Dopo due brevi parentesi con Dawson e Pacey,Jen stringe una forte amicizia con Jack.Il suo carattere è forte e deciso anche se si sente,in alcuni casi,abbandonata dai suoi genitori.Il suo rapporto con Joey all'inizio non è dei migliori(infatti si contendono entrambe Dawson),in seguito invece imparano a volersi bene.. -
tappi.
User deleted
GRAZIE . -
gheagabry.
User deleted
MICHELLE WILLIAMS
Michelle Williams, premiata con un Golden Globe e candidata agli Oscar 2012 come migliore attrice protagonista in My week with Marilyn, si racconta e rivela a Ciak i retroscena del film di Simon Curtis dedicato a Marilyn Monroe.
Marilyn una star e icona - «Ho letto molto - rivela la protagonista - e per quasi un anno ho consultato ogni libro possibile su di lei. Inoltre ho ascoltato decine di interviste, canzoni e discorsi di ringraziamento». La Williams, alla quale il mensile ha dedicato la copertina del prossimo numero, racconta anche il suo lavoro sull'aspetto esteriore. «Mesi prima - aggiunge - ho cominciato a provare i suoi abiti, vari rossetti e tante parrucche platino con cui imparare a sentirmi a mio agio. Volevo cogliere la sua anima, non essere un clone».
L'attrice è riuscita anche a cogliere la sostanza della star e icona. «Marilyn Voleva solo essere presa sul serio. La disperata mancanza d'affetto fin dall'infanzia l'aveva spinta verso la ricerca spasmodica della fama. Se avesse avuto un figlio forse avrebbe trovato il punto di equilibrio e non ci sarebbe mai stata quella tragica notte, quando morì nel 1962».
My Week with Marilyn
Titolo originale My Week with Marilyn
Lingua originale Inglese
Paese Regno Unito
Anno 2011
Durata 99 min
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2,35:1
Genere commedia drammatica
Regia Simon Curtis
Soggetto Colin Clark (diari)
Sceneggiatura Adrian Hodges
Produttore David Parfitt
Produttore esecutivo Bob Weinstein
Harvey Weinstein
Casa di produzione BBC Films
The Weinstein Company
Lipsync Productions
Trademark Films
UK Film Council
Fotografia Ben Smithard
Montaggio Adam Recht
Scenografia Donal Woods
Interpreti e personaggi
Michelle Williams: Marilyn Monroe
Kenneth Branagh: Sir Laurence Olivier
Eddie Redmayne: Colin Clark
Dominic Cooper: Milton H. Greene
Dougray Scott: Arthur Miller
Julia Ormond: Vivien Leigh
Judi Dench: Dame Sybil Thorndike
Emma Watson: Lucy
Derek Jacobi: Sir Owen Morshead
Toby Jones: Arthur Jacobs
Zoë Wanamaker: Paula Strasberg
TRAMA
Il film si fonda sui diari di Colin Clark che raccontano il periodo che Marilyn Monroe trascorse in Inghilterra nel 1957 per realizzare il film " Il principe e la ballerina " di cui era protagonista con Laurence Olivier
Nel 1956, fresco di studi compiuti in scuole come Eton e Oxford, Colin Clarke lavorava come assistente di Sir Lawrence Olivier sul set del film Il principe e la ballerina, nel quale Marilyn Monroe – appena sposatasi con Arthur Miller - recitava al fianco del grande attore inglese. Clark raccontò di quell'esperienza in un libro, tralasciando però di parlare di una specifica settimana che è invece al centro di My Week With Marilyn: una settimana in cui fu incaricato di prendersi cura dell'attrice che necessitava di un periodo di pausa per riprendersi dalle pressioni che sentiva sul set del film....recensione....
Provare a riportare in vita una leggenda, un mito del cinema come Marilyn Monroe era un’impresa ardua, se non impossibile. Ad accettare il complesso compito un’intensa Michelle Williams, straordinariamente somigliante alla Marilyn originale ma ovviamente incapace di replicare quell’energia, mista ad inquietudine, che la Monroe sprigionava ad ogni sguardo, movimento, sorriso.
Basato sui due diari scritti da Colin Clark, The Prince, The Showgirl and Me, My Week With Marilyn ci riporta nella Londra del 1956, mostrandoci il dietro le quinte e le riprese del film Il principe e la ballerina, diretto e interpretato da Laurence Olivier e con protagonista lei, la leggendaria Marilyn Monroe, diva d’altri tempi, qui omaggiata e raffigurata al meglio, nei limiti della finzione e della riproducibilità cinematografica. Perché Marilyn era Marilyn, e nessun’attrice potrà mai riportarla in vita, se non il suo immortale ricordo, ancora oggi intatto. La donna più famosa al mondo, la star più celebrata, ricca e ricercata di Hollywood, la ragazza più ammirata e amata dagli uomini di tutto il Pianeta, con 3 matrimoni alle spalle, 30 anni appena all’anagrafe, una carriera apparentemente inaffondabile, ma un male di vivere che la divorava giorno dopo giorno, tanto da arrivare a spegnerla lentamente.
Una sfida persa in partenza? Probabilmente sì, ma Simon Curtis e Michelle Williams hanno deciso di scontrarsi con il probabile destino dicendo sì a questo My Week With Marilyn, intrigante titolo che ci porta a conoscere il volto nascosto della diva che ancora oggi, a cinquantanni dalla sua morte, profuma di leggenda.
La Marilyn reale, privata, apparentemente svampita, ossessionata dalla proprie insicurezze recitative e incapace di accettare i tanti complimenti che chiunque le orbitasse attorno le vomitava addosso. Per poi lasciarla sola, in totale solitudine. La Marilyn narcotizzata giorno e notte dagli uomini del suo staff, in modo da riuscire ad ‘addomesticarla’, e soprattutto la Marilyn femme fatale, incapace di frenare la propria micidiale sensualità, frantumando cuori in successione.
Grazie ad uno script brillante, tanto divertente quanto drammatico nel mostrarci la Monroe sconosciuta agli occhi dei più, Curtis e Adrian Hodges, responsabile dell’adattamento cinematografico, sono riusciti a mostrare uno spezzato convincente della Marilyn tante volte raccontata, e troppo spesso taciuta. Straordinariamente british nell’anima, il film ‘omaggia’ non solo l’attrice ma anche quel cinema mai dimenticato, fatto di divi e attori memorabili, riportando sul grande schermo personaggi come Laurence Olivier, interpretato da un magnifico Kenneth Branagh, Vivien Leigh, ovvero Julia Ormond, e Sybil Thorndike, ‘rinata’ grazie ad un’adorabile Judi Dench.
Proprio grazie alla superba prova dell’intero cast il film resiste alle difficoltà dell’impresa impossibile, andando ad impattare contro quel volto e quel corpo che hanno segnato un’epoca. Michelle Williams è eccellente nel rappresentare le incredibili insicurezze che rendevano Marilyn così speciale, ma l’aurea della Monroe era ed è tutt’ora irreplicabile, tanto da trovare probabilmente ‘forzata’ l’insistenza con cui la Williams viene portata ad ‘essere’ Marilyn, finendo ovviamente per uscire sconfitta dall’impresentabile incontro.
Esploso in tv grazie a I Pilastri della Terra, Eddie Redmayne, si conferma l’ennesimo prodotto vincente della cinematografia britannica, con Emma Watson piacevole e sempre più promettente ‘comparsa’. Tecnicamente ineccepibile, tanto nei costumi, quanto nelle scenografie e nella curata fotografia, My Week With Marilyn ha soprattutto il merito di ridare luce ad una star scomparsa mezzo secolo fa, ma ancora oggi prepotentemente tra noi. Perché semplicemente indimenticabile. E mai più riproducibile. Che Hollywood se ne faccia una ragione…
(cineblog.it).