Gianni Bella (Catania, 14 marzo 1946) è un cantautore italiano.
biografia
Cantante e chitarrista di alcuni gruppi catanesi, alla fine degli anni sessanta Gianni Bella si trasferisce al nord Italia al seguito della sorella Marcella, che muove i primi passi come cantante. Nel 1972 Marcella partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Montagne verdi, scritta da Gianni e Giancarlo Bigazzi. Mentre Marcella si impone tra le cantanti italiane di maggiore successo, Gianni comincia la propria carriera solista, sempre con l'aiuto del paroliere Bigazzi, e subito ottiene un buon esito partecipando a Un disco per l'estate 1974 con Più ci penso (che rimane dal 3 agosto al 23 novembre 1974 nella top ten italiana), manifestazione cui torna con minor successo l'anno successivo con Oh mama. Nel 1976 con la canzone Non si può morire dentro vince il Festivalbar, manifestazione cui torna con un buon successo due anni dopo cantando No. Negli anni ottanta, oltre all'attività di solista e di autore per la sorella, inizia la collaborazione con Mogol, che diventa suo paroliere e produttore, e alla fine degli anni novanta firma uno dei maggiori successi della carriera di Adriano Celentano: L'emozione non ha voce, grazie alla quale l'album Io non so parlar d'amore rimane per ben due anni nella top 50 italiana.
Partecipa al Festival di Sanremo nel 2001, presentando Il profumo del mare, e nel 2007 insieme alla sorella Marcella con Forever per sempre, singolo che avrà un buon riscontro di vendite. Il 17 gennaio del 2010 l'artista viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale San Giorgio di Ferrara, centro specializzato nella riabilitazione. Su Facebook viene creata un'apposita pagina che in poche ore fa registrare quasi 4.000 iscritti, a testimonianza dell'affetto e stima rimasti immutati negli anni da parte del suo pubblico. Dopo una degenza durata sette mesi, l'artista viene dimesso grazie ai notevoli miglioramenti ottenuti e si mette subito al lavoro insieme all'amico Mogol ed a Jeff Wesley per ultimare l'opera teatrale Storia di una capinera, tratta dall'omonimo romanzo di Giovanni Verga ed iniziata nel 2006.
E apri gli occhi, tanto non puoi sognare il tuo passato e chi non c’è più peccato che il balcone no ha più fiori se non … capelli li metterei e sarei bello, come lei per un po la scorderei e invece piano – dico no stasera io dovrei prostituirmi uscire con un’altra, un’altra te ballare come un orso e divertirmi invece li ho lasciati tutti là in pizzeria non ho più vent’anni senza te e camminando – dico no No No, no, no… e quando tornerai non ti spogliare perché anche un uomo solo può dir di no e fuori della porta vestita d’aria a piangere a pregare io ti lascerò! essere bella non ti da diritto di far male col sale in bocca ti dirò – no No No, no, no… e mi ribello a tutti avertamente hai pacche di rivesti che hai lasciato tu al modo di guardare un altro e non dir niente sarò anche maschilista ma non ne posso più con mani forti e dolce anch’ io ma del mio sesso non ne faccio un dio vorrei vederti e dirti no No, no, no…
Sanremo, l’omaggio di Mogol al reggiano Gianni Bella
18 febbraio 2011
Il cavriaghese ha scritto, insieme al grande paroliere, il testo della canzone cantata ieri da Morandi. “Gianni si sta riprendendo, dopo l’ictus è ancora in grado di creare”
SANREMO – Benigni a cavallo, il contratto di Morandi, il duetto Tricarico – Toto Cutugno, le primedonne Belen e Canalis, ma soprattutto un lungo, commosso ringraziamento a Gianni Bella, paroliere, artista di Cavriago, colpito da ictus un anno fa e autore della canzone “Rinascimento” su testo di Mogol, ascoltata ieri sera, giovedi’, per la prima volta sul palco dell’Ariston. Questo il ricco menu proposto dal Question time condotto da Lamberto Sposini oggi su Rai1.
“Gianni Bella ha visto la puntata – spiega Mogol – Ha riso tanto e si è emozionato troppo, e allora lo abbiamo fatto rincasare nel pomeriggio. Però devo dire che la parte destra del cervello, quella della creatività, e’ rimasta intatta, non attaccata dall’ictus, e Gianni può creare, da compositore quale è. Si dice che Gianni è fratello di Marcella Bella, ma io penso che Marcella sia la sorella di Gianni”. Questa dichiarazione spontanea di Mogol e’ stato senza ombra di dubbio il momento piu’ toccante del question time. Ospiti Gianni Morandi e Mogol in questa penultima puntata del programma che segue giorno per giorno la manifestazione canora. Sposini saluta pubblico e giornalisti: “Buongiorno a tutti, sono davvero orgoglioso anche come italiano della puntata straordinaria a cui abbiamo assistito ieri sera. A questo tavolo potete vedere due persone fondamentali per la Rai, Simona Ercolani, tra gli autori del Festival, e il presidente Mauro Mazza”. Si parte con Benigni. Record di ascolti per il Festival. Sposini chiede a Morandi se era emozionato, “Ma dal punto di vista esistenziale, non da quello di presentatore sul palcoscenico”. Chiamato in causa, l’eterno ragazzo risponde che si’, non poteva non esserlo, e loda il direttore artistico Gianmarco Mazzi, vero artefice della puntata. Nel frattempo e’ diventata legge, notizia di oggi, la festa nazionale del 17 Marzo. Dopo tante polemiche ha prevalso il senso di Unita’ del Paese. Benigni a cavallo ha fatto sentire l’orgoglio di appartenenza, l’onore di essere italiani a tanti connazionali che ormai lo hanno perso. Ieri dunque si è raggiunto il culmine delle emozioni. Che evidentemente si sono riverberate anche oggi nei protagonisti. Gianmarco Mazzi e’ stato riconfermato nel suo ruolo di direttore artistico. E Gianni nazionale? E’ lo stesso presentatore ad incalzare Mauro Mazza: “Voglio fare come Roberto con Bossi. Mauro allora, il soggetto qual è? Il mio contratto! Lo vogliamo rinnovare? Tira fuori il contrattino!” – ha esclamato Gianni nell’ilarita’ generale. “Ieri sera ho capito che il nostro amore per la patria era solo sopito – ammette Mogol – lo dobbiamo a Roberto Benigni questo rinnovato amore, che mi ricorda non solo nelle parole come spessore, ma anche nel ridere e nel piangere Charlie Chaplin”. Nel frattempo, salgono le quotazioni di gradimento per Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis, “coppia di fatto”, come da definizione della bella argentina. A Eli manca l’Italia e le tremavano le gambe ieri, ascoltando cosi’ tanti brani storici, dedicati al suo Paese.
Scritto per noi da Lara Ferrari, inviata al festival de Il Giornale di Reggio
Non si può morire dentro
Se il nostro amore è un altro fallimento non me la prenderò con te con lui o con il vento perché son stato io a sollevarti il mento perché non ti comprai e adesso non ti vendo.
tu, bella e triste tu mi dicesti quanto ti lasciai non si può morire dentro e morendo me ne andai ora sono qui dopo un anno l' ho capito che non si può morire dentro e morivo senza te
abbracciami anche tu ci son troppe persone sen io lo farei l' amore qui alla stazione ma non restare lì a buttar via i minuti il mondo tu lo sai è degli innamorati
tu chi nascondi tu se c' è un altro dillo pure qui non si può morire dentro e sorridersi così anche senza te bella sì ma triste non sarai non si può morire dentro e restando morirei un puntino tu la tua storia scrivere vorrei ma non si può morire dentro e restando morirei uh uh uh ....
A1 Non Si Può Morire Dentro A2 Vivrò Vivrai A3 Sole Nell'Anima A4 I Sogni Di Un Robot B1 Più Ci Penso B2 Oh! Mama B3 Guarda Che Ti Amo B4 Eppure Più Bella B5 T'Amo
In questi gg. tempestosi e forieri di disastri da clima tropicale, provatevi a riascoltare "Dolce uragano" di un Gianni Bella d'annata, quando ancora aveva il capello afro...I miei ricordi musicarelli sul Nostro, risalgono addirittura al 1976, a una rotonda, un jukebox, e a una ragazzina con un minibikini, un corpo sottile e diafano, i capelli mossi, Patrizia mi sembra si chiamasse: guardavamo con mestizia il tramonto dell'ultimo giorno di mare, e io le sfioravo timidamente la mano. Ad un tratto, tanto per metterci il carico da 11, qualcuno mette una monetina nel juke e attacca "Non si può morire dentrooooooooooooo..." spompando i vecchi altoparlanti. Gianni Bella mi ha sempre emozionato con le sue canzoni, almeno fino a questo vetusto Lp.
Certo, i "figli della luna", o quelli che comunque hanno il lato B troppo suonato o chiacchierato, nell'Italia canterina sono proprio tanti -Ron, Pezzali, Dalla, Morandi, Zero, Britti, Carboni, Nek, Bersani, Povia, Ramazzotti, Elio, Malgioglio,Concato, Zarrillo, Scialpi, Bosé, Ferro, Fortis, Battiato, Nannini, Baglioni, Marco Carta, Carmen Consoli, Morgan... Una lista infinita insomma.. ma tra tutti questi Gianni Bella è stato sempre, come dire romantico e garbato che i suoi testi poetici a tal segno che sembrano dedicati a donne vere. E che dire poi di tutte le bellissime canzoni che Bella ha scritto per Marcella e i Beans, o decine di altri nomi famosi? L'album ha un certo mood melanconico, e oltre alla strafamosa radiofonica title track, c'è Chi dorme più, che si dimena tra profezie ecologiste quanto mai attuali -, l'allegra e strapaesana Quando mi sposerò, e il soul mixato con ubbie leopardiane di Sabato.
Recensione scritta da Valeriorivoli per DeBaser.it
Tracce:
Dolce Uragano Agati Sabato Jesus Christ Quando Mi Sposerò Innamorarsi Fondersi Al Ladro Chi Dorme Più
Questo amore....è il sesto album del cantante Gianni Bella del 1981
Arrangamenti :Celso Valli Produzione: Giancarlo Bigazzi per Luna Tecnico del suono: G.F.Longo Transfer: M.Inazadi Supervisore: A.Zitelli Registrato negli studi Idea Recording Milano Realizzazione ufficio grafico CGD Messaggerie musicali
Tracce:
A1 Dolce Uragano 3:48 A2 Agatì 3:47 A3 Sabato 3:47 A4 Al Ladro 4:34 A5 Quando Mi Sposerò 3:01 B1 Questo Amore Non Si Tocca 4:24 B2 Innamorarsi 3:52 B3 Fondersi 3:47 B4 Jesus Christ 3:19 B5 Chi Dorme Più 4:18