Jerry Lewis

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    « Ero sempre in ritardo a scuola, a causa dei fumetti. Facevo tardi a scuola e allora successe che, a forza di far tardi, dovetti frequentare la scuola serale di mattina all'alba. »
    (Jerry Lewis in "Artisti e modelle")

    Joseph Levitch (più noto col nome di Jerry Lewis) (Newark, 16 marzo 1926) è un attore, comico e regista statunitense, uno dei cosiddetti "mostri sacri" del grande schermo, considerato il comico per eccellenza del cinema statunitense del dopoguerra.



    Biografia


    Figlio di Dani e Rae Lewis, ebrei, con il padre attore nel Vaudeville, debutta sedicenne con sketches di pantomima in diversi spettacoli nei piccoli teatri di Brooklyn, nella grande mela. Il suo "numero" più famoso è quello che lo vede mimare muovendo le labbra a sincrono alcuni dischi famosi dell'epoca.

    Durante uno spettacolo, vista la obbligata assenza di un attore, Lewis decise di fare debuttare un amico, tale Dino Crocetti, meglio conosciuto come Dean Martin, e insieme diventano per dieci anni la coppia di attori più celebre dello spettacolo, un sodalizio portato avanti in teatro, al cinema e in televisione, interrotto per motivi personali nel 1957. Solamente nel 1976 i due si riappacificano, quando, durante una trasmissione condotta dallo stesso Lewis, il Telethon americano, l'amico di entrambi Frank Sinatra chiama di nascosto Martin sul palco. I due si riabbracciano davanti al pubblico in delirio.

    Negli anni '60 Lewis diventò anche regista dei suoi film, ottenendo una carriera da solista tra le più celebri nella storia del cinema.

    Lewis è anche noto per il suo impegno nel campo della beneficenza. In particolare è l'ideatore e il promotore della trasmissione-maratona televisiva Telethon a favore della Muscular Dystrophy Association (Associazione per la distrofia muscolare).

    L'attore ha subito le conseguenze delle scene spericolate girate nei film, come cadute, piroette, ecc, arrivando alla rottura di una vertebra nei primi anni sessanta; l'assunzione massiccia di steroidi lo fece ingrassare, fino a pesare 120 chili, subì poi una crisi di nervi dalla quale uscì a fatica, e venne colpito da una forte meningite virale, la cui intensità di dolore lo portò sull'orlo del suicidio. Nel 1983 Martin Scorsese lo chiamò per interpretare Re per una notte, accanto a Robert De Niro.

    In anni recenti ha subito diversi interventi al cuore, con quattro by-pass impiantati, e nel 1992 gli viene asportato un cancro alla prostata. Soffre di diabete e fibrosi polmonare. Nonostante gli acciacchi è ancora attivo sul palcoscenico (live show a Las Vegas e diversi seminari sul buonumore) e nella produzione cinematografica (è produttore esecutivo nei remake dei suoi storici film).

    Nel 1999 gli viene consegnato il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia

    Nominato al Golden Globe nel 1966.

    Ha una stella sulla Walk Of Fame.

    Vita privata

    si è sposato due volte;

    con la collega Patti Palmer, nel 1944, matrimonio che durò ben 38 anni, fino al divorzio nel 1982. Con la Palmer Lewis ebbe ben 6 figli, di cui il primo solamente a 19 anni.
    Nel 1983 con la ballerina SanDee Pitnick, con la quale nel 1992 adotterà una bambina, Danielle.

    I doppiatori italiani

    Il doppiatore ”storico” di Jerry Lewis fu Carlo Romano (1908-1975), noto anche come voce di Fernandel nei film della serie Don Camillo.

    Dopo la morte di Romano, Jerry venne naturalmente doppiato da altri. Qualche esempio:

    Oreste Lionello in Bentornato picchiatello e in Qua la mano picchiatello
    Manlio De Angelis in Re per una notte e in Cookie
    Cesare Barbetti (1930-2006) in Il valzer del pesce freccia
    Franco Zucca ne Il Commediante
    Massimo Dapporto e Teo Bellia nei programmi televisivi The Jerry Lewis Show e Ciao Jerry.
    Willy Moser nella versione a cartoni animati di The Jerry Lewis Show'
    In anni recenti, alcuni dei vecchi film interpretati di Lewis (come, per esempio, Il circo a tre piste) furono, più o meno malamente, “ridoppiati”. Fra i doppiatori che si alternarono nel dare la voce a Jerry in queste riedizioni, vanno almeno ricordati Teo Bellia, Roberto Del Giudice e Paolo Modugno.


    filmografia


    Stella di Jerry Lewis nell'Hollywood Walk of FameLa mia amica Irma (My Friend Irma) (1949)
    Irma va a Hollywood (My Friend Irma Goes West) (1950)
    Il sergente di legno (At War with the Army) (1950)
    Quel fenomeno di mio figlio (That's My Boy) (1951)
    Attente ai marinai! (Sailor Beware) (1952)
    Il caporale Sam (Jumping Jacks) (1952)
    La Principessa di Bali (Road to Bali) (1952)
    Il cantante matto (The Stooge) (1952)
    Morti di paura (Scared Stiff ) (1953)
    Occhio alla palla (The Caddy) (1953)
    I figli del secolo (Money from Home) (1953)
    Più vivo che morto (Living It Up) (1954)
    Il circo a tre piste (3 Ring Circus) (1954)
    Il nipote picchiatello (You're Never Too Young) (1955)
    Artisti e modelle (Artists and Models) (1955)
    Mezzogiorno... di fifa (Pardners) (1956)
    Hollywood o morte! (Hollywood or Bust) (1956)
    Il delinquente delicato (The Delicate Delinquent) (1957)
    Il marmittone (The Sad Sack) (1957)
    Il balio asciutto (Rock-a-Bye Baby) (1958)
    Il ponticello sul fiume dei guai (The Geisha Boy) (1958)
    C'era una volta un piccolo naviglio (Don't Give Up the Ship) (1959)
    Il villaggio più pazzo del mondo (Li'l Abner) (1959)
    Un Marziano sulla Terra (Visit to a Small Planet) (1960)
    Ragazzo tuttofare (The Bellboy) (1960)
    Il Cenerentolo (Cinderfella) (1960)
    L'Idolo delle donne (The Ladies Man) (1961)
    Il mattatore di Hollywood, (The Errand Boy) (1961)
    Sherlocko investigatore sciocco (It'$ Only Money) (1962)
    Le folli notti del dottor Jerryll (The Nutty Professor) (1963)
    Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo (It's a Mad Mad Mad Mad World) (1963)
    Dove vai sono guai (Who's Minding the Store?) (1963)
    Jerry 8 e 3/4 (The Patsy) (1964)
    Pazzi, pupe e pillole (The Disorderly Orderly) (1964)
    I sette magnifici Jerry (The Family Jewels) (1965)
    Boeing Boeing (1965)
    Linea rossa 7000 (Red Line 7000) (1965)
    3 sul divano (Three on a Couch) (1966)
    Stazione luna (Way... Way Out) (1966)
    Non alzare il ponte, abbassa il fiume (Don't Raise the Bridge, Lower the River) (1967)
    Il Ciarlatano (The Big Mouth) (1967)
    Jerryssimo! (Hook, Line & Sinker) (1969)
    Controfigura per un delitto (One More Time) (1970)
    Scusi, dov'è il fronte? (Which Way to the Front?) (1970)
    Bentornato picchiatello (Hardly Working) (1980)
    Comiche dell'altro mondo (Slapstick (Of Another Kind)) (1982)
    Re per una notte (The King of Comedy) (1983)
    Qua la mano picchiatello (Cracking Up) (1983)
    Mr. sabato sera (Mr. Saturday Night) (1992)
    Il valzer del pesce freccia (Arizona Dream) (1993)
    Il Commediante (Funny Bones) (1995)





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    2006 01:59 PM
    Jerry Lewis compie oggi 80 anni e regala un libro sull'amico Dean Martin


    «Il mio compleanno? Un giorno come gli altri, fedele alla mia regola base: il rapporto con la vita deve essere, sempre, una love story». Jerry Lewis compie oggi 80 anni, ma assicura di non avere una vera età e dice che si diverte amettere nel suo sito le foto da giovane scapestrato («ma mai davvero picchiatello») e a sentirsi ragazzo con la figlia adolescente Danielle alla quale ha dedicato il suo recente e bel libro «Dean Me» sul sodalizio con Dean Martin.
    Quando non sta a San Diego, in barca, vive a Las Vegas, dove sta per inaugurare un nuovo show room del suo Museo ricchissimo di materiali iconografici, video, gadget: i ricordi di una carriera memorabile. «Della California adoro il mare, l'Oceano, oltre al golf. Poi ovviamente amo i miei sette nipoti e i miei figli, tutti molto grandi tranne la biondaDanielle, l'ultimogenita. Sono anche bisnonno e questa è una gran gioia. No, lamalattia non mi ha cambiato, ho sempre lottato per essa impegnandomi nei seminari di medicina, esattamente come quando partecipo a quelli sull' umorismo. Tengo anche lezioni: non si è mai abbastanza vecchi per insegnare o imparare a sorridere».
    «Il dolore - osserva - fa scoprire che il corpo può non rispondere come vuoi ai tuoi desideri, può provocare pena, ma io ho sempre pensato, e questa resta una mia regola, che senza qualche dolore non ci sarebbe ragione di essere spesso davvero divertenti per gli altri e anche per se

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    stessi ».
    Non si sente affatto dimenticato dall'America, che lo sta celebrando con il lancio dei suoi film migliori in dvd. E continua a combattere in nome della medicina, delle nuove terapie, per i suoi Telethon. Ride: «Con Mickey Rooney faccio a gara per vedere chi si mantiene più giovane. Vedremo chi seppellirà l'altro, ma Mick ama lamondanità, andare alle serate degli Oscar, io sono un lupo mannaro di lettere. Mi considero uno scrittore che ama il cinema, ormai, anche se continuo a progettare film per qualche cammeo e come produttore. Ma la volgarità sarà bandita da ogni mio lavoro futuro: ne vedo troppa in giro e infatti spengo spesso la tv».
    Robert Altman, suo coetaneo con un cuore nuovo, ha appena dichiarato: «Non mi piace il sesso al cinema e penso possa essere raccontato meglio anche sullo schermo con una canzone che con corpi nudi»...
    «Concordo-replica Lewis- E aggiungo: non mi piacciono neanche tante esternazioni ed esibizioni di oggi contro il mio Paese e il Presidente. Chi dissente può agire. Intendo: lavorare per i poveri, per chi vuole integrarsi con onestà e non ne ha i mezzi in questo nostro grande Paese

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    al quale io sarò sempre grato».
    Gli piace vedere i film in dvd nella sua saletta ed è sempre a caccia di commedie garbate: «Sono rare - afferma - ma non mi perdo mai un film con Jim Carrey e penso proprio che assomigli molto al giovane che sono stato; apprezzo Martin Short, trovo bravo anche Will Ferrell, un attore di grande talento, e il protagonista di Vergine a 40 anni, Steve Carell. Poi sono ottimi Will Smith ed Eddie Murphy. Ma questi ragazzi sono tutti viziati da un eccesso di sarcasmo politico. Il mio preferito, anche come uomo, è Robin Williams. Mi sarebbe piaciuto essere diretto da lui anche in teatro e non mi perdo mai i suoi show a Las Vegas; anzi, a lui sono persino disposto a perdonare certe invettive politiche».
    E le attrici? «Nessuna è come Shirley MacLaine da giovane, ma Joan Cusack, per esempio, è una commediante di razza». Se avesse potuto o dovuto scegliere, al posto di Dean Martin, una partner femminile, chi avrebbe voluto? «Dopo Robin Williams travestito da donna, certamente penso che Shirley MacLaine avrebbe saputo seguire il ritmo del Jerry Lewis giovane. Il ritmo è tutto nella comicità e c'è stato un grande attore, longevo come me, George Burns, che ce lo ha insegnato».
    Perché ha sentito la necessità solo ora, vicino al traguardo degli 80 anni, di scrivere un libro sulla sua amicizia con Dean? «Perché talvolta, negli ultimi tempi, ho provato grande nostalgia (mai rimpianto) per quando ci incontrammo, nella primavera del 1945 a Broadway, e ancora non sapevamo che insieme avremmo provato a conquistare il mondo con una risata. Sono orgoglioso dei nostri film come dell'amicizia che ho provato per Scorsese, per quella che mi lega sempre a Spielberg».
    Pensa mai alla morte? «Spero di andarmene con grazia da ballerino e so che potrebbe accadere in qualsiasi momento. Spero sia un giorno lontano specialmente perché mia figlia Dani è giovane e ha bisogno di me. Inoltre guardo sempre al domani, anche quando mi rivedo nelle fotografie magro come un filo. Anche se in fondo- ora posso confessarlo - mi sentivo inadeguato e volevo crescere: per diventare un clown».
    Giovanna Grassi

    16 marzo 2006

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    Jerry Lewis sviene in albergo, ricoverato d'urgenza a New York


    20120614_jerry_lewis


    NEW YORK - l leggendario attore Jerry Lewis, 86 anni, è stato ricoverato d'urgenza in un ospedale di New York dopo essere svenuto martedì in una camera dell'albergo Waldrof Astoria, poco prima di una serata in onore di Tom Cruise. L'attore, uno dei 'mostri sacrì del cinema comico Usa, doveva consegnare a Cruise il prestigioso premio Icon del Friars Club, e a sua volta avrebbe dovuto ricevere un premio. Ora secondo il suo agente, sta bene. Dopo il ricovero, a quanto pare dovuto ad una crisi ipoglicemica, c'è stata una certa confusione sulle sue condizioni. In un primo momento si era detto che sarebbe stato dimesso ieri, poi oggi. Un portavoce del Friars Club ha affermato che «Jerry Lewis è davvero dispiaciuto di aver preso la consegna del premio Icon a Tom Cruise, ma oggi sta molto meglio ed è tornato in albergo, e ringrazia tutti per gli auguri che gli hanno rivolto». Ma Candi Cazau, amico e agente di Jerry Lewis ha detto al New York Post che «è stato trattenuto una notte in più, »per precauzione«. Jerry, ha aggiunto, »si lascia assorbire completamente dal lavoro, e dimentica anche di mangiare. È diabetico ed è importante per lui mantenere alto il livello dello zucchero nel sangue«. Ora però, ha aggiunto, »si sente benissimo ed è ansioso di tornare al lavoro«.

    Fonte:dal web
     
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    GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Jerry Lewis – comico, attore e regista – è morto a 91 anni a Las Vegas. Variety, a cui la morte di Lewis è stata confermata da un suo agente, ha scritto che Lewis aveva da anni diversi problemi di salute, e aveva già avuto due infarti e un tumore alla prostata. Lewis è noto soprattutto come attore comico, ma è stato anche un apprezzato personaggio televisivo e uno stimato regista, definito dai Cahiers du Cinema – una rivista cinematografica francese, interessata soprattutto al cinema colto e d’autore – il “regista totale”. Lewis è però famoso soprattutto per quello che ha fatto in coppia con Dean Martin.

    Lewis era nato a Newark, in New Jersey, il 16 marzo 1926: sua madre era una pianista e suo padre un cantante e attore di vaudeville, un genere teatrale di origine francese, in cui si mettevano in scena commedie leggere. I genitori di Lewis erano immigrati russi di religione ebraica. A causa del lavoro dei genitori Lewis dovette cambiare spesso scuola, per seguirli da una città all’altra. In quegli anni ebbe molti problemi: a 13 anni causò – non è ben chiaro né come né perché – un’esplosione durante una lezione di chimica. Al preside che lo rimproverò con quella che Lewis disse essere stata un’osservazione antisemita, Lewis rispose con un pugno.

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    Nelle scuole in cui andò dopo quell’episodio e nei primi lavori che svolse da ragazzo, sembra che Lewis riuscì a moderare l’irrequietezza. Mentre lavorava come maschera in una sala cinematografica e teatrale di New York iniziò per esempio a farsi notare improvvisando sketch comici negli intervalli degli spettacoli. Lewis saltò il servizio militare perché aveva un timpano perforato e nel 1944, a 18 anni, fece la sua prima tournée teatrale. Sempre nel 1944 sposò Esther Calonico (vero nome della cantante Patty Palmer) e nel 1946 iniziò la collaborazione con Martin. Si dice che il duo comico nacque quando poco prima di un suo spettacolo Lewis propose a Martin – già suo amico – di prendere il posto di un attore assente. Dopo alcuni spettacoli in giro per gli Stati Uniti e dopo un programma radio per CBS Lewis e Martin iniziarono a fare film insieme: il primo è La mia amica irma, del 1949. Un altro famoso film della coppia – tra i sedici in cui recitarono insieme tra il 1949 e il 1956 – è Il nipote picchiatello, che nella versione originale si intitola You’re Never Too Young. Nel 1956 Lewis e Martin si separarono, soprattutto perché la casa di produzione dei loro film – la Paramount Pictures – si accorse, facendolo notare a Lewis, che gran parte del successo era dovuta a lui più che a Martin e che quindi Lewis poteva esistere e “funzionare” da solo. E così fu. Uno dei primi e più apprezzati ruoli del Lewis “solista” fu quello in Il cenerentolo, una sorta di Cenerentola al contrario, diretto Frank Tashlin e uscito nel 1960.Lewis iniziò poi la sua carriera da regista, dirigendo e interpretando Ragazzo tuttofare, L’idolo delle donne, Il mattatore di Hollywood, Jerry 8¾ e Le folli notti del dottor Jerryll, che è probabilmente il suo film più famoso, in cui – come altre volte nella sua carriera post-Martin – interpreta due personaggi. In questo caso quello di un impacciato professore universitario e del seducente Buddy Love, lo “sciupafemmine” in cui si trasforma.

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    Da regista Lewis fu anche il primo a usare il video assist, una tecnologia che permetteva di mostrare su uno schermo visibile dal regista quello che l’operatore vedeva nella cinepresa. Lewis lo usò soprattutto per quelle situazioni in cui doveva dirigere se stesso e ha spiegato che, mentre recitava riusciva a guardare con la coda dell’occhio quello che veniva ripreso.

    Dagli anni Settanta in poi Lewis ha continuato a recitare e dirigere film: lo ha fatto però con meno frequenza e con pochi risultati rilevanti dal punto di vista di pubblico e critica. Lewis è però molto famoso per aver creato nel 1966 e condotto per anni il Jerry Lewis MDA Telethon, un programma televisivo per la raccolta di fondi a favore della lotta contro la distrofia muscolare. Nell’edizione del 1976 c’era ospite Frank Sinatra che invitò sul palco il suo amico Dean Martin, che si esibì per la prima volta dopo vent’anni con Lewis.
    Nel 1980 Lewis divorziò da Calonico, con cui aveva avuto sei figli, e sposò la ballerina Sandee Pitnick, che ha 24 anni meno di lui. Negli ultimi anni Lewis ha avuto molti problemi fisici: ha avuto problemi alle ossa (hanno a che fare con i numerosi infortuni durante le riprese di alcuni suoi film), si è sottoposto a diversi interventi al cuore, ha avuto un cancro alla prostata e, a un certo punto, è arrivato a pesare 120 chili.
    Negli anni ha avuto anche molti problemi dovuti alle sue opinioni spesso sessiste ed omofobe. È stato criticato per aver offeso gli omosessuali e i disabili e per aver detto che non gli piaceva che ci fossero donne comiche e che le vedeva più utili come “macchine sforna bambini”. Lewis ha sempre provato a scusarsi o giustificarsi, dicendo in molte occasioni di essere stato frainteso.



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3 replies since 3/10/2010, 21:29   948 views
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