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gheagabry.
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Easy Rider
Titolo originale Easy Rider
Paese USA
Anno 1969
Durata 94 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere drammatico
Regia Dennis Hopper
Soggetto Peter Fonda, Dennis Hopper, Terry Southern
Sceneggiatura Peter Fonda, Dennis Hopper, Terry Southern
Produttore Peter Fonda
Fotografia Laszlo Kovacs
Montaggio Donn Cambern
Effetti speciali Steve Karkus
Musiche
The Byrds
Hoyt Axton
Steppenwolf
Bob Dylan
Jimi Hendrix
John Keene
The Band
Scenografia Robert O'Neil
Interpreti e personaggi
Peter Fonda: Wyatt "Capitan America"
Dennis Hopper: Billy
Jack Nicholson: George Hanson
Phil Spector: Il contatto
Mac Mashourian: Guardia
Warren Finnerty: Rancher della Comune
Tita Colorado: Moglie del rancher
Luke Askew: Hippy sulla Highway
Luana Anders: Lisa
Sabrina Scharf: Sarah
Robert Walker Jr.: Jack (nei panni di Robert Walker)
Sandy Brown Wyeth: Joanne (nei panni di Sandy Wyeth)
Antonio Mendoza: Jesus
Karen Black: Karen
Robert Ball: Mimo 1
Carmen Phillips: Mimo 2
Ellie Wood Walker: Mimo 3
Doppiatori italiani
Pierangelo Civera: Wyatt "Capitan America"
Giancarlo Maestri: Billy
Luciano Melani: George Hanson
Premi
Festival di Cannes 1969: Miglior opera prima
Kansas City Film Critics Circle Awards 1970: miglior attore non protagonista (Jack Nicholson)
Easy Rider è un film del 1969, diretto da Dennis Hopper.
Interpretato dallo stesso Hopper e da Peter Fonda, nonché da uno straordinario Jack Nicholson, narra il viaggio attraverso l'America di due motociclisti, in totale libertà. Il film esprime una apologia della cultura e del mondo hippy. Alcune sequenze sono girate in 16 mm e poi ingrandite e sgranate[1].
È considerato da molti critici il film simbolo della New Hollywood. Ha vinto il premio per la miglior opera prima al 22º Festival di Cannes e ha guadagnato due nomination all'Oscar come Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore non Protagonista.
Film importante perché si inserisce nel contesto culturale di quegli anni, cultura di controtendenza e voglia di evasione - libertà da una società medio borghese. Il tema del viaggio percorre e traccia le linee generali del film.
Celebre la colonna sonora, composta da canzoni rock del periodo fine anni sessanta, e diventata un disco di grande successo che si tramanda tra le generazioni. Molti dei brani della colonna sonora sono stati raccolti nell'album dei Byrds Ballad of Easy Rider.
Nel 1969 è stato insignito del premio Caméra d'or al Festival di Cannes. Nel 1998 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Il film è stato girato nel 1967 in 6 settimane ma c'è voluto un anno e mezzo per montarlo.
Col successo ottenuto per l'interpretazione nel film, Jack Nicholson decise di proseguire la carriera di attore che in quel periodo voleva abbandonare per fare il regista.
Il film non si avvaleva di un vero e proprio copione: gran parte dei dialoghi sono improvvisati durante le riprese.
È il primo film in cui i protagonisti fumano tranquillamente marijuana senza poi commettere atti criminali. Gli attori fumano realmente sul set, e nella scena in cui Jack Nicholson dice: con tutti gli strati sociali e ride, la risata è dovuta al fatto che era sotto l'effetto della droga e nella versione originale la frase risulta quasi uno scioglilingua.
Durante la scena nella quale Fonda piange in cimitero vicino la statua della Madonna ripete più volte delle frasi non del tutto comprensibili: "Perché mi hai lasciato solo mamma". Sembra che quella battuta fosse stata detta casualmente durante una crisi del protagonista dovuto all'uso di LSD. La madre di Peter Fonda è realmente morta quando lui era ancora adolescente.
La moto usata da Peter Fonda nel film è il modello Captain America del 1969, è stata costruita da Ben Hardy meccanico afroamericano di Los Angeles che aveva costruito il Pan di The Wild Angels (dove conobbe Peter Fonda). Hardy acquistò per 500 $ l'una quattro Hydra Glide del '49, '50 e '52 a un'asta della polizia. Le chopperizzò su idea dell'attore (dalla rivista LowRide n 17, novembre 2009).
Quando Peter Fonda e Dennis Hopper, all'inizio del film, si fermano in una fattoria, Peter dice di venire da L.A. (Los Angeles). Il fattore non conosce però cosa lui intenda.
Il soggetto della pellicola è ispirato al film italiano Il sorpasso di Dino Risi, uscito negli Stati Uniti con il titolo The Easy Life.
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