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Le Alpi, si sa, sono un muro di sasso, una diga confusa, fanno tabula rasadi noi che qui sotto, lontano, più in basso, abbiamo la casa;la casa ed i piedi in questa spianata di sole che strozza la gola alle rane,di nebbia compatta, scabrosa, stirata che sembra di paneed una strada antica come l' uomo marcata ai bordi dalla fantasie di un duomoe fiumi, falsi avventurieri che trasformano i padani in marinai non veri...Emilia sdraiata fra i campi e sui prati, lagune e piroghe delle terramare,guerrieri del Nord dai capelli gessati, ne hai visti passare!Emilia allungata fra l' olmo e il vigneto, voltata a cercare quel mare mancantee il monte Appennino rivela il segreto e diventa un gigante.Lungo la strada fra una piazza e un duomo hai messo al mondo questa specie d' uomo:vero, aperto, finto, strano, chiuso, anarchico, verdiano... brutta razza, l' emiliano!Emilia sognante fra l' oggi e il domani, di cibo, motori, di lusso e balere,Emilia di facce, di grida, di mani, sarà un grande piacerevedere in futuro da un mondo lontano quaggiù sulla terra una macchia di verdee sentire il mio cuore che batte più piano e là dentro si perde...passeggia un cane e abbaia al vento un uomo...Ora ti saluto, è quasi sera, si fa tardi, si va a vivere o a dormire da Las Vegas a Piacenza,fari per chilometri ti accecano testardi, ma io sento che hai pazienza, dovrai ancora sopportarci.... [ Don Chisciotte ]Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotentiper starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanzacome un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattuttod'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentosol'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo !Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortantee con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte,com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...[ Sancho Panza ]Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore...E' la più triste figura che sia apparsa sulla Terra,cavalier senza paura di una solitaria guerracominciata per amore di una donna conosciutadentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,ma credendo di aver visto una vera principessa,lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,non sappiamo dove siamo, senza pane e senza beree questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambiniproprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini...E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello:io che sono più realista mi accontento di un castello.Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza...[ Don Chisciotte ]Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:per i primi è indifferenza e disprezzo dei valorie per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri !L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passail nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...[ Sancho Panza ]A proposito di questo farsi d'ombra delle cose,l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifesele ha attaccate come fossero un esercito di Mori,ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastoriera chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ?Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un sognatore,credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimaneil solo metro che possiedo, com'è vero... che ora ho fame ![ Don Chisciotte ]Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,preferisco le sorprese di quest'anima tirannache trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...[ Sancho Panza ]Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorantee del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,dove regna il "capitale", oggi più spietatamente,riuscirà con questo brocco e questo inutile scudieroal "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?[ Don Chisciotte ]Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietroperchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ?Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?[ Insieme ]Il "potere" è l'immondizia della storia degli umanie, anche se siamo soltanto due romantici rottami,sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:siamo i "Grandi della Mancha",Sancho Panza... e Don Chisciotte !