FABRIZIO DE ANDRE...

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  1. Lussy60
     
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    Fabrizio De Andrè


    Questa di Marinella è la storia vera
    che scivolò nel fiume a primavera
    ma il vento che la vide così bella
    dal fiume la portò sopra a una stella




    biografia



    Fabrizio Cristiano De André nacque a Genova Pegli, in via De Nicolay 12, il 18 febbraio 1940. Leggenda vuole che sul grammofono di casa, per alleviare le doglie della moglie, il professor Giuseppe De André mettesse il Valzer campestre di Gino Marinuzzi, da cui anni dopo Fabrizio avrebbe tratto spunto per uno dei suoi primi brani, Valzer per un amore.

    A causa della guerra, che aveva indotto molta gente a sfollare, trascorse i primissimi anni della sua vita nella casa di campagna di Revignano d'Asti, in compagnia della madre (Luisa Amerio), del fratello Mauro e delle due nonne, mentre il padre fu costretto alla macchia per sfuggire ai fascisti che lo braccavano.

    Quel breve periodo fu sicuramente uno dei più importanti e formativi per lui: per il tipo di vita che condusse, libero e spensierato, e per alcuni incontri determinanti, come quello col fattore Emilio Fassio, che gli trasmise l'amore per gli animali e per un ambiente che Fabrizio ricercherà per tutta la vita. L'infanzia a Revignano d'Asti e i personaggi che la popolarono - come la piccola Nina Manfieri (cui molti anni dopo dedicherà la canzone Ho visto Nina volare) o i contadini Emilio e Felicina Fassio - rimarranno fonte di rimpianto e di ispirazione fino alla sua ultimissima produzione.

    Come ha raccontato la madre, "Fabrizio era felicissimo di correre per i campi, di seguire i contadini nel lavoro, di andare a caccia con loro... Finita la guerra eravamo tutti felici di ritornare in città. Lui era disperato... Aveva cinque anni. Fu una dura sofferenza per lui, abituato com'era a correre libero per i prati... Fin da piccolo non sopportava di veder la gente soffrire. Quando uscivamo insieme, ogni volta che incontravamo un mendicante mi obbligava a fermarmi e a dargli dei soldi" [In queste ultime parole emerge la spontaneità, direi quasi l'innatezza della dimensione solidaristica del futuro anarchico.

    Al termine del conflitto, la famiglia ritornò a Genova stabilendosi nella nuova casa di Via Trieste 13. Nell'ottobre del 1946 Fabrizio fu iscritto alla prima elementare presso l'Istituto delle suore Marcelline, che egli - manifestando fin da allora l'insofferenza agli spazi ristretti e alla disciplina, ma anche una vena ironica che saprà spesso trasformarsi in autoironia - ribattezzò "Porcelline". Vani essendo risultati i tentativi delle monache di indurlo a studiare, i suoi decisero di iscriverlo per l'anno successivo a una scuola statale: Fabrizio iniziò così la seconda elementare alla scuola Armando Diaz, in via Cesare Battisti 5.

    Nell'agosto 1948, a Pocol, sopra Cortina, incontrò per la prima volta Paolo Villaggio, allora sedicenne. I due simpatizzarono subito, ma i sette anni di differenza non permisero allora che quella simpatia sfociasse in una vera e propria amicizia. Paolo e Fabrizio si persero così di vista per ritrovarsi solo una decina di anni dopo sulle tavole di un palcoscenico; e da quel momento divennero inseparabili.

    Nell'estate del 1950, terminata la quarta elementare, Fabrizio trascorse l'ultima vacanza a Revignano. Il professore aveva infatti deciso di vendere il cascinale e di acquistare un appartamento ad Asti. Fabrizio soffrì moltissimo, perché a quel luogo erano legati i suoi più bei ricordi d'infanzia. Dentro di sé decise che, una volta diventato grande, avrebbe ricomprato il cascinale e comunque non avrebbe abbandonato quei posti che tanto amava. Quel desiderio lo avrebbe accompagnato negli anni a venire e, agli amici che aveva (e che avrebbe avuto) non mancò di confidare il desiderio di un'azienda agricola tutta per sé. Anni dopo realizzerà questo sogno, anche se al di là del suo mare, in Sardegna.

    Nell'ottobre del 1951 Fabrizio iniziò le medie alla Giovanni Pascoli, nello stesso complesso scolastico che ospitava le elementari Armando Diaz. Ma, attratto com'era dal gioco e dalla vita di strada, non mostrava interesse allo studio, tanto da rimediare una bocciatura in seconda. Il padre, infuriato, decise allora di affidarlo ai rigidissimi gesuiti della Arecco, ma un deprecabile episodio con un padre "bulicio" (omosessuale) lo indusse poi a fargli terminare le medie nell'Istituto Palazzi", di cui era proprietario.


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    "Dopo le medie - ha raccontato ancora la madre - si iscrisse al liceo classico Colombo, che frequentò regolarmente fino alla licenza. Nelle materie letterarie andava abbastanza bene, anche se non studiava molto, ma in quelle scientifiche faceva fatica. Comunque non faceva proprio nulla per prendersi un bel voto; gli bastava la sufficienza... La sua passione era sempre la musica. Aveva avuto in regalo una chitarra e non la lasciava mai, neppure quando andava in bagno... Incominciò a scrivere qualche canzone, a cantarla".

    Proprio durante gli anni del liceo avvenne un'esperienza determinante per De Andrè: nella primavera del 1956, infatti, suo padre portò dalla Francia due 78 giri di Georges Brassens. Dall'incontro col grande cantautore francese, Fabrizio ricavò stimoli per la lettura di autori anarchici che non abbandonerà più: Bakunin e Malatesta, Kropotkin e Stirner. Inoltre, nel mondo cantato da Brassens, egli ritrovava quei personaggi così umili e veri che vivevano nei caruggi della sua città e che troveranno spazio, comprensione e dignità nelle sue canzoni.

    De André si iscrisse anche all'università, ma le sue scelte confermarono la scarsa propensione agli studi "ufficiali": frequentò medicina, poi lettere e infine giurisprudenza, senza laurearsi. Le sue giornate trascorrevano infatti tra musica, letture (Villon e Dostoevskij, sempre Bakunin e Stirner) e, soprattutto, serate in compagnia degli amici Luigi Tenco, Gino Paoli, Paolo Villaggio e altri. Affermerà in seguito, ricordando quel tempo: "Ebbi ben presto abbastanza chiaro che il mio lavoro doveva camminare su due binari: l'ansia per una giustizia sociale che ancora non esiste, e l'illusione di poter partecipare, in qualche modo, a un cambiamento del mondo. La seconda si è sbriciolata ben presto, la prima rimane".

    Intanto, nel 1958, aveva composto Nuvole barocche e E fu la notte, brani modesti scritti in collaborazione, che anni dopo Fabrizio definirà come "due peccati di gioventù". E infatti, già nell'estate del '60, scrisse insieme a Clelia Petracchi quella che ha sempre considerato la sua prima vera canzone, La ballata del Miche', che rimane, se non una delle più belle, una delle più note e, in considerazione dei soli vent'anni dell'autore, una delle più significative.

    Nel luglio 1962 sposò Enrica Rignon (detta Puny) e il 29 dicembre dello stesso anno nacque il figlio Cristiano. Fabrizio aveva appena ventitue anni, una famiglia e, più che un lavoro, un hobby poco redditizio. Ma una svolta nella sua carriera si verificò nel 1965, allorché Mina interpretò una sua composizione, La canzone di Marinella, che divenne immediatamente un best seller e lo impose all'attenzione generale. "Mi arrivano seicentomila lire in un semestre (per quegli anni una somma davvero considerevole) - dichiarò Fabrizio in un'intervista. - Allora ho preso armi e bagagli, moglie, figlio e suocero e ci siamo trasferiti in Corso Italia, che era un quartiere chic di Genova. Quindi chiusa la storia con la laurea e con tutto il resto. Da quel momento, cominciai a pensare che forse le canzoni m'avrebbero reso di più e, soprattutto, divertito di più".

    Sulla spinta di questo successo, nel 1966 vide la luce l'LP d'esordio: Tutto Fabrizio De André, contenente alcuni dei migliori brani scritti fino a quel momento, tra cui La canzone di Marinella, La guerra di Piero, Il testamento, La ballata del Miché, La canzone dell'amore perduto, La città vecchia, Carlo Martello.



    fabrizio.deandre


    Al 33 giri fece seguito nel 1967 Volume I, in cui spiccano Via del Campo, Bocca di rosa e Preghiera in gennaio: le prime due dedicate, con profondo senso di solidarietà e comprensione, a due figure di prostitute; la terza composta in occasione e a ricordo della tragica morte dell'amico Luigi Tenco, suicidatosi il 27 gennaio a Sanremo.

    Con questo album si aprì la stagione più prolifica della carriera di De André; a breve distanza uno dall'altro uscirono infatti: Tutti morimmo a stento (1968), Volume III (1968), La buona novella (1970), Non al denaro non all'amore né al cielo (1971), Storia di un impiegato (1973), Canzoni (1974) e Volume VIII (1975).

    Nel 1975 De André, che aveva sempre rifiutato il faccia a faccia col pubblico, esordì dal vivo nel locale simbolo della Versilia, "La Bussola". Nonostante i suoi timori (sembra che all'ultimo momento non volesse più salire sul palco), il concerto fu un vero e proprio successo.

    Coi soldi guadagnati acquistò un'azienda agricola nelle vicinanze di Tempio Pausania, in Sardegna. E nel 1977, dall'unione con Dori Ghezzi (la cantante milanese alla quale si era legato dal 1974, dopo la separazione dalla prima moglie), nacque Luisa Vittoria, detta Luvi. Subito dopo uscirono gli album Rimini (album) (1978), scritto in collaborazione con Massimo Bubola, e In concerto con la PFM (1979).

    La sera del 27 agosto 1979 Dori e Fabrizio furono sequestrati e rimasero prigionieri dell'Anonima per quattro mesi. La drammatica esperienza non cancellò tuttavia l'amore di Fabrizio per la sua terra d'adozione; tant'è vero che non vi è traccia di rancore nelle dichiarazioni da lui rilasciate dopo la liberazione: "I rapitori - disse - erano gentilissimi, quasi materni... Ricordo che uno di loro una sera aveva bevuto un po' di grappa di troppo e si lasciò andare fino a dire che non godeva certo della nostra situazione".

    Il 29 ottobre 1980, all'età di sessant'anni, moriva l'amato Brassens, ucciso da un tumore. De André ebbe a dire un anno dopo, durante un'intervista concessa al quotidiano "La Stampa": "Pur avendone avuto la possibilità, non ho mai voluto conoscerlo personalmente, per evitare che diventasse una persona e magari scoprirlo anche antipatico. Per me è stato un mito, una guida, un esempio; è grazie a lui che mi sono avvicinato all'anarchismo. Egli rappresentava il superamento dei valori piccolo-borghesi e insegnò anche ai borghesi certe forme di rispetto ai quali non erano abituati. I suoi testi si possono leggere anche senza la musica. Per me è come leggere Socrate: ti insegna come comportarsi o, al minimo, come non comportarsi".

    Dopo un periodo di riposo, il cantautore tornò all'attività con un album, Fabrizio De André (Indiano) (detto così per via del disegno di copertina), che contiene un brano, Hotel Supramonte, che è la rievocazione dei traumi e delle incertezze patiti durante il rapimento.



    fabrizio-de-andre


    Nel 1984 uscì Creuza de mä (album), da molti critici considerato il suo capolavoro. Il disco, che gli valse numerosi premi e riconoscimenti e che venne presentato al pubblico nel corso di una memorabile tournée col figlio Cristiano e con Mauro Pagani (della PFM), evoca suoni, profumi, voci, odori e sapori di tutto il Mediterraneo, ma è soprattutto - come lo ha definito Luigi Viva - "un canto d'amore a Genova".

    L'anno successivo Fabrizio fu colpito da un grave lutto: all'età di 72 anni moriva infatti suo padre, uomo influente e assai noto a Genova. In un'intervista all'amico Cesare G. Romana dirà: "Il problema non è che gli volevo bene, perché questo non finisce. Il problema è che lui ne voleva a me".
    Pochi anni dopo, nell'estate del 1989, morì il fratello Mauro, colpito da aneurisma. Aveva appena 54 anni, e Fabrizio fu naturalmente scosso dalla terribile notizia: "Alla morte di mio padre, almeno, eravamo preparati: era anziano. Ma Mauro...".

    Ci furono, però, anche momenti lieti, come il matrimonio con Dori Ghezzi, celebrato nel dicembre del 1989 dopo quindici anni di convivenza; e ci fu anche il matrimonio di Cristiano.

    Nel 1990, dopo sei anni di silenzio, uscì il nuovo album Le nuvole (album), sicuramente il disco più apertamente politico di tutta la produzione del cantautore, che tocca il suo apice con La domenica delle salme.

    Nel 1991, a distanza di sette anni dal suo ultimo tour, Fabrizio tornò a calcare il palcoscenico con rinnovato successo, traendone l'LP dal vivo Fabrizio De André 1991 - Concerti.

    DE-ANDRE


    Nel 1992, anno delle Colombiane, Genova festeggiò con un'esposizione e lavori per svariati miliardi i cinquecento anni della scoperta dell'America: De André venne invitato a partecipare e ad esibirsi con Bob Dylan, ma rifiutò il benché minimo coinvolgimento, ricordando anzi lo sterminio degli Indiani d'America.

    Il 3 gennaio 1995, all'età di ottantatré anni, venne a mancare la madre Luisa, unica della famiglia a morire di vecchiaia.

    Nel 1996 uscì Anime salve, scritto in collaborazione con Ivano Fossati, che ruota intorno al duplice tema delle minoranze isolate e della solitudine. Nello stesso anno pubblica presso Einaudi Un destino ridicolo, romanzo scritto a quattro mani con Alessandro Gennari.

    Nel 1997 fu pubblicato Mi innamoravo di tutto, raccolta di vecchi brani scelti dall'autore, fra cui spiccano la versione originale di Bocca di rosa e La canzone di Marinella cantata in duetto con Mina.

    Nell'estate del 1998 fu costretto a interrompere il tour seguito ad Anime salve. La tac, eseguita il 25 agosto, non lasciava speranze: tumore ai polmoni.

    Appena pochi mesi dopo, alle ore 2.15 di notte dell'11 gennaio 1999, Fabrizio moriva presso l'Istituto Tumori di Milano, dov'era ricoverato, assistito sino all'ultimo momento dai suoi cari.

    Una folla commossa, di oltre diecimila persone, ha seguito i suoi funerali, svoltisi il 13 gennaio nella Basilica di Carignano, a Genova. Su quel mare di umanità svettavano la bandiera del Genoa (la sua squadra del cuore) e quella anarchica (a testimonianza e ricordo del suo "credo" politico, o meglio del suo "modo d'essere").



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    discografia



    1966 Tutto Fabrizio De Andrè (scheda) (testi)

    La ballata dell'amore cieco - Amore che vieni amore che vai -La ballata dell'eroe - La canzone di Marinella -Fila la lana -La città vecchia -La ballata del Michè - Canzone dell'amore perduto - La guerra di Piero -Il testamento

    1967 Volume I (scheda) (testi)

    Preghiera in gennaio - Marcia nuziale - Spiritual - Si chiamava Gesù - La canzone di Barbara - Via del Campo - La stagione del tuo amore (sostituì "Caro amore" dei primi dischi) - Bocca di Rosa - La morte - Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers (nuova esecuzione)

    1968 La canzone di Marinella


    1968 Tutti morimmo a stento (scheda) (testi)

    Cantico dei drogati - Primo intermezzo - Leggenda di Natale - Secondo intermezzo - Ballata degli impiccati - Inverno - Girotondo - Terzo intermezzo - Recitativo - Corale

    1968 Volume III

    La canzone di Marinella - Il gorilla - La ballata dell'eroe - S'i fossi foco (da un sonetto di Cecco Angiolieri) - Amore che vieni amore che vai - La guerra di Piero - Il testamento - Nell'acqua della chiara fontana - La ballata del Michè - Il re fa rullare i tamburi (da una canzone popolare francese del XIV secolo, traduzione di De Andrè).

    1969 Nuvole Barocche

    Nuvole Barocche - E fu la notte - Delitto di paese - Valzer per un amore - Per i tuoi larghi occhi - Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers - Il fannullone - Canzone dell'amore perduto - Geordie

    1970 Il pescatore (45 giri) (Incluso poi nella raccolta del 1976)


    1970 La buona novella

    Laudate Dominum - L'infanzia di Maria - Il ritorno di Giuseppe - Il sogno di Maria - Ave Maria - Maria nella bottega d'un falegname - Via della croce - Tre madri - Il testamento di Tito - Laudate Hominem


    1971 Non al denaro non all'amore nè al cielo

    Dormono sulla collina - Un matto - Un giudice - Un blasfemo - Un malato di cuore - Un medico - Un chimico - Un ottico - Il suonatore Jones


    1972-73 Fabrizio De Andrè (scheda) (Ed. Idea, Ristampa in album doppio di Tutto FdA e Nuvole Barocche)


    1973 Storia di un impiegato

    Introduzione - Canzone del Maggio - La bomba in testa - Al ballo mascherato - Sogno numero due - La canzone del padre - Il bombarolo -Verranno a chiederti del nostro amore - Nella mia ora di libertà


    1973 Fabrizio De André (scheda) (Ed. Fontana, poi Philips - ristampa di Tutto Fabrizio De Andrè)
    1973 Fabrizio De Andrè (scheda) (Ed. Fontana, poi Philips - ristampa di Nuvole Barocche)


    1974 Canzoni heda)

    Via della povertà - Le passanti (Les Passantes) - Fila la lana - Ballata dell'amore cieco - Suzanne - Morire per delle idee (Mourir pour des ides) - Canzone dell'amore perduto - La città vecchia - Giovanna d'Arco - Delitto di paese - Valzer per un amore


    1975 Volume 8

    La cattiva strada - Oceano - Nancy - Le storie di ieri - Giugno '73 - Dolce Luna - Canzone per l'estate - Amico fragile


    1976 Fabrizio De André (raccolta + Il pescatore)

    Il pescatore - Bocca di Rosa - Le passanti - Canzone dell'amore perduto - La cattiva strada - Un giudice - Il testamento - Verranno a chiederti del nostro amore

    1978 Rimini

    Rimini - Volta la carta - Coda di lupo - Andrea - Tema di Rimini (strumentale) - Avventura a Durango - Sally - Zirichiltaggia - Parlando del naufragio della "London Valour" - Folaghe


    1978 Fabrizio De André 1 & 2

    (Ed. Fontana, poi Philips - ristampa di Tutto Fabrizio De Andrè e Nuvole Barocche)

    1979 In concerto (con la PFM)

    Bocca di rosa - Andrea - Giugno '73 - Un giudice - La guerra di Piero - Il pescatore - Zirichiltaggia - La canzone di Marinella - Volta la carta - Amico fragile.

    1978 Fabrizio De André 1 & 2

    (Ed. Fontana, poi Philips - ristampa di Tutto Fabrizio De Andrè e Nuvole Barocche)

    1980 In concerto (con la PFM - (volume 2)

    Avventura a Durango - Presentazione (parlato) - Sally - Verranno a chiederti del nostro amore - Rimini - Via del Campo - Maria nella bottega del falegname - Il testamento di Tito.


    1980 Una storia sbagliata/Titti (scheda/testi) (45 giri) (entrambe di De Andrè - Bubola, ed. Ricordi) Non sono reperibili su CD. Una storia sbagliata è nel cofanetto di 14CD pubblicato nel 1999.


    1981 Fabrizio De André (Indiano)

    Quello che non ho - Canto del servo pastore - Fiume Sand Creek - Ave Maria (canto tradizionale sardo, adatt. A. Puddu) - Hotel Supramonte - Franziska - Se ti tagliassero a pezzetti - Verdi pascoli.

    1982 Fabrizio De André 1
    La canzone di Marinella - Valzer per un amore - La guerra di Piero - Delitto di paese - Per i tuoi larghi occhi - Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers - La città vecchia - Canzone dell'amore perduto - Il fannullon


    1982 Fabrizio De André 2

    Bocca di rosa - Il pescatore - La canzone di Marinella - Andrea - La città vecchia - Canzone dell'amore perduto - La guerra di Piero - La cattiva strada

    1984 Creuza de mä

    Creuza de mä - Jamin-a - Sidun - Sinan capudàn pascià - 'A pittima - A dumenega - Da a me riva


    1986 Fabrizio De André

    La canzone di Marinella - Andrea - La guerra di Piero - Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers - Bocca di Rosa - Il pescatore(live) - Creuza de mä - Fiume Sand Creek - Il testamento di Tito - Via del Campo - Quello che non ho - Amico fragile


    1987 Fabrizio De André (raccolta-cofanetto con Vol. I, Vol. III, Vol. 8 e Rimini)


    1989 In concerto con la PFM (ristampa in cofanetto doppio)


    1989 Fabrizio De André 1 & 2
    (Ed. Fontana, poi Philips - ristampa di Tutto Fabrizio De Andrè e Nuvole Barocche)


    1990 Le nuvole

    Le nuvole - Ottocento - Don Raffaè - La domenica delle salme - Megu Megun - La nova gelosia (ignoto) - 'A cimma - Monti di Mola

    1991 Il viaggio
    La canzone di Marinella - La ballata dell'amore cieco (o della vanità) - La guerra di Piero - (Valzer per un amore) Valzer campestre - La città vecchia - Il fannullone - La canzone dell'amore perduto - Fila la lana - E fu la notte - Amore che vieni, amore che vai - La ballata dell'eroe - Geordie - Il testamento - Nuvole Barocche - La ballata del Michè - Per i tuoi larghi occhi - Delitto di paese (l'assasinat) - Carlo Martello (ritorna dalla battaglia di Poitiers)



    1991 Concerti

    Don Raffaè - La domenica delle salme - Fiume Sand Creek - Hotel Supramonte - Se ti tagliassero a pezzetti - Il gorilla - La canzone dell'amore perduto - Il testamento di Tito - La canzone di Marinella - Creuza de ma - Jamin-a - Sidùn - Mègu Megùn - 'A pittima - 'A dumenega - 'A Cimma - Sinà n Capudàn Pascià - Le nuvole (mus.).



    1995 La canzone di Marinella

    La canzone di Marinella - La ballata dell'amore cieco (o della vanità ) - La guerra di Piero - (Valzer per un amore) Valzer campestre - La città vecchia - Il fannullone - La canzone dell'amore perduto - Fila la lana - E fu la notte - Amore che vieni, amore che vai - La ballata dell'eroe - Il testamento - Nuvole Barocche - La ballata del Michè - Per i tuoi larghi occhi - Carlo Martello (ritorna dalla battaglia di Poitiers)



    1996 Anime Salve

    Princesa - Khorakhamè (a forza di esser vento) - Anime Salve - Dolcenera - Le acciughe fanno il pallone - Disamistade - A cumba - Ho visto Nina volare - Smisurata Preghiera


    1997 Mi innamoravo di tutto

    Coda di lupo - La canzone di Marinella (con Mina) - Sally - La cattiva strada - Canto del servo pastore - Bocca di Rosa - Se ti tagliassero a pezzetti - Jamin-a - La canzone dell'amore perduto (live) - Il bombarolo - Ave Maria



    1999 De André in concerto

    Creuza de ma - Princesa - Khorakhamè (a forza di esser vento) - Dolcenera - L'infanzia di Maria - Il ritorno di Giuseppe - Il sogno di Maria - Tre madri - Il testamento di Tito - La città vecchia - Amico fragile - Il pescatore - Geordie - Via del campo - Volta la carta


    1999 La paura dura più dell'amore



    1999 Fabrizio De André - Opere complete - (box di 14CD)

    Raccolta di tutti i CD pubblicati da Ricordi e "Una storia sbagliata"


    2000 da genova

    Il suonatore Jones - Ottocento - Andrea - Verranno a chiederti del nostro amore - Canzone per l'estate - Hotel Supramonte - Don Raffaè - Amore che vieni amore che vai - Suzanne - La ballate del Michè - Canzone del Maggio - La guerra di Piero - Girotondo - Anime Salve

    2000 Mediterraneo

    Creuza de mà - Via del Campo - Don Raffaè - Sidun - Monti di Mola - Parlando del naufragio della London Valour - Rimini - A Dumenega - Da a me riva - Zirichiltaggia

    2000 Peccati di gioventù

    La canzone dell'amore perduto - La ballata dell'amore cieco - La canzone di Marinella - Delitto di paese - Fila la lana - Il fannullone - La ballata del Miche' - Il testamento - Amore che vieni, amore che vai - La guerra di Piero - Valzer per un amore - Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers - Geordie - La ballata dell'eroe - Per i tuoi larghi occhi - La citta' vecchia


    2001 ed avevamo gli occhi troppo belli

    Elogio della solitudine (discorso) - Princesa e i Rom (discorso) - A fianco degli indiani (discorso) - Se ti tagliassero a pezzetti (canzone) - Ai figli della luna (discorso) - Le maggioranze (discorso) - Un discorso sulla libertà (discorso) - I carbonari (canzone)


    2001 Fabrizio De Andrè in concerto Vol. 2

    Jamin-a, Le acciughe fanno il pallone, La domenica delle salme, Disamistade, Fiume Sand Creek, Sidun, Anime salve, Don Raffaè, Ho visto Nina volare, A cùmba, Bocca di rosa, Smisurata preghiera


    2005 In direzione ostinata e contraria

    DISCO 1: Amore che vieni amore che vai, La città vecchia, Via del Campo, Bocca di Rosa, La canzone di Marinella, Ballata dell´amore cieco o della vanità, Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, La guerra di Piero, La ballata dell´eroe, Il pescatore, Canzone dell´amore perduto, La ballata del Miché, Preghiera in gennaio, Valzer per un amore, Si chiamava Gesù, Il sogno di Maria, Ave Maria, Il testamento di Tito, Inverno, Girotondo, Terzo intermezzo, Recitativo (Due invocazioni e un atto d´accusa), Corale (Leggenda del Re infelice)

    DISCO 2: La collina, Un giudice, Un ottico, Il suonatore Jones, Introduzione, Canzone del maggio, Il bombarolo, Verranno a chiederti del nostro amore, La cattiva strada, Giugno ´73, Canzone per l´estate, Amico fragile, Andrea, Volta la carta, Titti, Una storia sbagliata, Geordie

    DISCO 3: Fiume Sand Creek, Hotel Supramonte, Se ti tagliassero a pezzetti, Creuza de mä
    Sidún, Â duménega, La domenica delle salme, A çimma, Don Raffaè, Khorakhané (A forza di essere vento ), Prinçesa, Ho visto Nina volare, Anime salve, Smisurata preghiera, Cose che dimentico (versione live inedita cantata con Cristiano De André )


    2006 In direzione ostinata e contraria 2

    DISCO 1: La stagione del tuo amore - Nell'acqua della chiara fontana - S'i' fosse foco - Fila la lana - Il re fa rullare i tamburi - Spiritual - La canzone di Barbara - Il testamento - Delitto di paese - Il gorilla - Cantico dei drogati - Leggenda di Natale - Ballata degli impiccati - Laudate dominum - L'infanzia di Maria - Il ritorno di Giuseppe - Maria nella bottega di un falegname - Tre madri - Laudate hominem

    DISCO 2: Un malato di cuore - Un medico - Un matto (dietro ogni scemo c'è un villaggio) - Al ballo mascherato - Canzone del padre - Nella mia ora di libertà - Suzanne - Le passanti - Via della povertà - Oceano - Le storie di ieri - Avventura a Durango - Sally - Coda di lupo - Rimini - Zirichiltaggia (Baddu tundu) - Parlando del naufragio della London Valour

    DISCO 3: Quelle che non ho - Canto del servo pastore - Franziska - Ave Maria - Sinàn Capudàn Pascià - D'a me riva - 'A pittima - Jamin-à - Le nuvole - Ottocento - Monti di Mola - La nova gelosia - Mégu Megùn - Dolcenera - Le acciughe fanno il pallone - 'A Cùmba - Disamistade



    Edited by tomiva57 - 26/2/2013, 14:28
     
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