Clint Eastwood

attore e regista

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    Clint Eastwood




    Clinton "Clint" Eastwood (San Francisco, 31 maggio 1930) è un attore, regista, produttore cinematografico e autore di colonne sonore statunitense, noto soprattutto per i suoi ruoli da "duro".

    Questi includono Dirty Harry, conosciuto in Italia come l'ispettore Callaghan, e l'Uomo senza nome nella cosiddetta trilogia del dollaro del regista romano Sergio Leone, padre del genere spaghetti-western.

    Biografia


    Le origini e l'inizio della carriera cinematografica

    Nato a San Francisco, in California, figlio di un operaio in una fabbrica di acciaio, Clinton Eastwood iniziò studi di Economia al Los Angeles College, ma lasciò dopo poco tempo. Prima di diventare un attore, passò un breve periodo nell'esercito degli Stati Uniti.

    I suoi primi ruoli come attore lo videro protagonista di alcuni B-movie come Tarantula e Francis in the Navy. Nel 1959 ottenne il suo primo incarico di una certa importanza grazie alla serie televisiva Rawhide; nel ruolo di Rowdy Yates, riuscì a farsi notare dal pubblico ed in poco tempo divenne un nome ed un volto familiare in tutti gli Stati Uniti.

    La svolta: Sergio Leone e la trilogia del dollaro

    La carriera di Eastwood ebbe una svolta grazie alla collaborazione con Sergio Leone; interpretò da protagonista prima Per un pugno di dollari nel 1964, quindi Per qualche dollaro in più nel 1965 e infine il terzo ed ultimo film della cosiddetta "trilogia del dollaro", Il buono, il brutto, il cattivo, nel 1966.

    La trilogia regalò ad Eastwood uno dei ruoli più importanti della sua carriera, quello dell'Uomo senza nome, ed i film, il terzo in particolare, oggi considerato il capolavoro di Leone, furono un grande successo internazionale. Grazie a queste straordinarie pellicole Eastwood si è guadagnato la fama del più grande attore western di tutti i tempi: la sua eccezionale espressione, il suo sorriso sottinteso, il suo carattere imperscrutabile esaltato dalla regia di Sergio Leone ne fanno un attore che rimarrà nella storia del cinema.

    I detrattori lo trovavano inespressivo e poco carismatico, famosa è la risposta che Sergio Leone dava a chi gli chiedeva perché gli piacesse Eastwood come attore: "Mi piace Clint Eastwood perché è un attore che ha solo due espressioni: una con il cappello e una senza il cappello". Il personaggio dell'Uomo senza nome, poi, presentava anche alcuni aspetti piuttosto caricaturali, come il ghigno costantemente ornato da un mezzo sigaro. Eastwood impiegò molto tempo a far dimenticare quello stereotipo.



    L'ispettore Callaghan

    La notorietà gli portò molte nuove occasioni, ma sempre nel ruolo del "duro".

    In Dove osano le aquile (Where Eagles Dare), 1968, ebbe il secondo compenso più alto, dietro solo a Richard Burton, 800.000 dollari, un'enormità rispetto a quanto veniva pagato precedentemente. Nonostante tutto, Eastwood cercò di diversificare i ruoli a seconda delle occasioni offerte, per non restare bloccato nello stereotipo che lo aveva reso famoso. La ballata della città senza nome (Paint Your Wagon) del 1969 era ancora un western, ma anche un musical; in I guerrieri (Kelly's Heroes), 1970, combinò il ruolo del "duro" con una forte componente umoristica. Il suo talento lo rese capace di interpretare ruoli tra loro diversissimi.

    In questi anni collaborò molto con il regista Don Siegel, regista di suoi diversi film e attore in un cameo nel thriller Brivido nella notte (Play Misty for Me), esordio di Eastwood alla regia.

    Il 1971 fu uno dei suoi anni migliori. Oltre a Brivido nella notte, fu protagonista di La notte brava del soldato Jonathan (The Beguiled), ma soprattutto ottenne un nuovo importante ruolo da "duro", quello dell'ispettore di polizia Harry Callahan (nelle versioni italiane modificato in Harry Callaghan) in Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (Dirty Harry), una delle più importanti interpretazioni di Eastwood. La pellicola diede inizio ad una serie di film d'azione con protagonisti poliziotti dalla pistola facile, un genere imitato ancora oggi.

    Eastwood continuò ad interpretare western, film d'azione e film polizieschi, inclusi i sequel di Dirty Harry: Una 44 Magnum per l'Ispettore Callaghan (Magnum Force), del 1973, Cielo di piombo, ispettore Callaghan (The Enforcer), 1976, Coraggio... fatti ammazzare (Sudden Impact), 1983 e Scommessa con la morte (The Dead Pool), 1988.

    Parallelamente, continuò a cimentarsi con la regia:Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josie Wales), 1976, fu un western che portò un grande contributo al genere. Verso la fine degli anni '70 Eastwood lavorò anche in varie commedie come Filo da torcere (Every Which way But Loose), 1978.

    Nel 1979 fu protagonista di "Fuga da Alcatraz" (Escape from Alcatraz) interpretando con notevole successo il detenuto Frank Morris, l'unico prigioniero che si suppone sia riuscito ad evadere dal carcere di massima sicurezza di Alcatraz.

    Gli anni ottanta: la transizione

    Col passare del tempo il ruolo di "duro" che lo aveva reso famoso cominciò ad essere sempre più difficile. Interpretò il suo quinto ed ultimo sequel di Dirty Harry, Scommessa con la morte. Nonostante un buon successo, il film non raggiunse un incasso al botteghino paragonabile a quello dei precedenti film.

    Alla fine degli anni ottanta Eastwood alternò film di scarso successo come Pink Cadillac (1989) e La recluta (The Rookie) (1990), di cui fu anche regista, a progetti più personali, come la regia di Bird (1988), una biografia di Charlie "Bird" Parker, grande sassofonista jazz e pioniere di un nuovo stile musicale, e Cacciatore bianco, cuore nero (White Hunter, Black Heart) (1990), una biografia romanzata della vita di John Huston.

    La rinascita e il trionfo

    Eastwood tornò a sorpresa nuovamente tra le grandi star di Hollywood negli anni novanta. Recitò e diresse il realistico e cinico western Gli spietati (Unforgiven) nel 1992, prendendosi il ruolo di un vecchio ex-pistolero, molto dopo le sue prime interpretazioni di questo genere. Il film ricevette nove nomination ai premi Oscar 1993, inclusa quella per il miglior attore per lo stesso Eastwood, e ne vinse quattro, tra i quali "miglior film" e "miglior regia". Nei titoli di coda era inserita una dedica particolare, "Dedicato a Sergio e Don", per ricordare il maestro del genere e suo scopritore Sergio Leone, che lo lanciò con la sua trilogia del dollaro, e Don Siegel, suo vero e proprio mentore.

    Ampliò ancora il suo repertorio con un film d'amore, I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County) (1995), e continuò a lavorare come regista, ricevendo molti apprezzamenti ed ottime critiche, come per Mezzanotte nel giardino del bene e del male (Midnight in the Garden of Good and Evil) (1997) e per Mystic River (2003).

    Il vero trionfo del cineasta Eastwood arriva agli Oscar 2005: il suo Million Dollar Baby porta a casa quattro statuette importanti, "miglior film", "miglior regia", "migliore attrice protagonista" a Hilary Swank e "miglior attore non protagonista" per l'amico Morgan Freeman, mentre Eastwood riceve la nomination ma non vince il premio come "miglior attore protagonista". Il film si aggiudica anche, poco prima, due Golden Globe, per la "miglior regia" e sempre per la "migliore attrice protagonista". Attualmente Eastwood è il regista più "vecchio" ad aver ricevuto l'Oscar per la miglior regia proprio con "Million dollar baby", all'età di 74 anni.

    Nel 2006 ritorna dietro la macchina da presa per iniziare un nuovo progetto: lavora infatti ad un dittico per il quale gira prima Flags of Our Fathers (due candidature e nessun Oscar) e in successione Letters from Iwo Jima, in lingua giapponese; quest'ultimo è vincitore ai Golden Globe come Miglior Film in Lingua Straniera e candidato dall'Academy come Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Originale per il 2007.

    Carriera politica

    Oltre alla sua carriera di attore, Eastwood è stato eletto sindaco di Carmel-by-the-Sea, California l'8 aprile 1986, ricevendo il 72% delle preferenze. Coprì l'incarico per due anni prima di declinare l'offerta per ricandidarsi nuovamente. In quel periodo, alcune autorevoli voci insistevano sulla possibilità che l'attore potesse candidarsi, come Ronald Reagan, per la carica di presidente degli Stati Uniti.

    Note

    * Parla l'italiano.
    * In Ritorno al futuro: Parte III di Robert Zemeckis, quando a Marty McFly, catapultato indietro nel tempo del Far West, viene chiesto il nome, questi risponde "Clint Eastwood", omaggiando l'icona del genere western; successivamente, quando Marty deve affrontare un duello con un pericoloso pistolero, si salva sfruttando lo stesso trucco usato da Eastwood nel film Per un pugno di dollari, una lamiera di metallo nascosta sotto il poncho come "antiproiettile". Alla fine del film, quando Marty torna nel presente, il dirupo nel quale si è lanciato con la locomotiva si chiama "Eastwood Ravine".
    * I Gorillaz hanno dedicato a Clint Eastwood due canzoni: una che ha come titolo proprio "Clint Eastwood" dall'album Gorillaz e "Dirty Harry" da Demon Days.
    * Solid Snake, il protagonista della nota serie di videogiochi Metal Gear Solid, si ispira fisicamente e caratterialmente a Clint Eastwood.
    * Clint Eastwood ha scelto da se il suo doppiatore italiano Michele Kalamera che l'ha sempre doppiato a partire dal film Il texano dagli occhi di ghiaccio fatte alcune eccezioni.
    * In tutti i film il personaggio interpreato dall'attore non muore mai, eccetto per i film La notte brava del soldato Jonathan e Honkytonk Man.

    Leggenda metropolitana

    Una leggenda metropolitana, derivata dalla somiglianza fisica tra i due, sostiene che Clint Eastwood sia in realtà figlio illegittimo dell'attore Stan Laurel: quest'ultimo ha effettivamente avuto un figlio, nato lo stesso giorno di Eastwood (31 maggio 1930) e morto nove giorni dopo la nascita. Si dice che il corpo del bambino fu cremato, ma la leggenda sostiene invece che la sua morte sia stata una messinscena e che il bambino sia stato dato in adozione ai coniugi Eastwood: la madre di Clint, interpellata sull'argomento in occasione della sua presenza alla cerimonia degli Oscar, non ha nè confermato nè smentito.

    filmatologia


    Attore

    * La vendetta del mostro (Revenge of the Creature), non accreditato, regia di Jack Arnold (1955)
    * Francis in the Navy, regia di Arthur Lubin (1955)
    * Lady Godiva (Lady Godiva), non accreditato, regia di Arthur Lubin (1955)
    * Tarantola (Tarantula), non accreditato, regia di Jack Arnold (1955)
    * Come prima, meglio di prima (Never Say Goodbye), non accreditato, regia di Jerry Hopper (1956)
    * Esecuzione al tramonto (Star in the Dust), non accreditato, regia di Charles F. Haas (1956)
    * Scialuppe a mare (Away All Boats), non accreditato, regia di Joseph Pevney (1956)
    * Vita di una commessa viaggiatrice (The First Traveling Saleslady), regia di Arthur Lubin (1956)
    * Due gentiluomini attraverso il Giappone (Escapade in Japan), non accreditato, regia di Arthur Lubin (1957)
    * La squadriglia Lafayette (Lafayette Escadrille), regia di William A. Wellman (1958)
    * L'urlo di guerra degli apaches (Ambush at Cimarron Pass), regia di Jodie Copelan (1958)
    * Rawhide, Serie Tv di 217 episodi (1959-1966)
    * Per un pugno di dollari, regia di Sergio Leone (1964)
    * Per qualche dollaro in più, regia di Sergio Leone (1965)
    * Il buono, il brutto, il cattivo, regia di Sergio Leone (1966)
    * Impiccalo più in alto (Hang 'Em High), regia di Ted Post (1967)
    * Le streghe nell'episodio Una sera come le altre, regia di Vittorio De Sica (1967)
    * L'uomo dalla cravatta di cuoio (Coogan's Bluff), regia di Don Siegel (1968)
    * Dove osano le aquile (Where Eagles Dare), regia di Brian G. Hutton (1969)
    * La ballata della città senza nome (Paint Your Wagon), regia di Joshua Logan (1969)
    * Gli avvoltoi hanno fame (Two Mules for Sister Sara), regia di Don Siegel (1970)
    * I guerrieri (Kelly's Heroes), regia di Brian G. Hutton (1970)
    * La notte brava del soldato Jonathan (The Beguiled), regia di Don Siegel (1971)
    * Brivido nella notte (Play Misty for Me), regia di Clint Eastwood (1971)
    * Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo, (Dirty Harry), regia di Don Siegel (1971)
    * Joe Kidd (Joe Kidd), regia di John Sturges (1972)
    * Lo straniero senza nome (High Plains Drifter), regia di Clint Eastwood (1973)
    * Breezy (Breezy), non accreditato, regia di Clint Eastwood (1973)
    * Una 44 Magnum per l'Ispettore Callaghan (Magnum Force), regia di Ted Post (1973)
    * Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot), regia di Michael Cimino (1974)
    * Assassinio sull'Eiger (The Eiger Sanction), regia di Clint Eastwood (1975)
    * Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josey Wales), regia di Clint Eastwood (1976)
    * Cielo di piombo, ispettore Callaghan (The Enforcer), regia di James Fargo (1976)
    * L'uomo nel mirino (The Gauntlet), regia di Clint Eastwood (1977)
    * Filo da torcere (Every Which Way But Loose), regia di James Fargo (1978)
    * Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz), regia di Don Siegel (1979)
    * Bronco Billy (Bronco Billy), regia di Clint Eastwood (1980)
    * Fai come ti pare (Any Which Way You Can), regia di Buddy Van Horn (1980)
    * Firefox - Volpe di fuoco (Firefox), regia di Clint Eastwood (1982)
    * Honkytonk Man (Honkytonk Man), regia di Clint Eastwood (1982)
    * Coraggio... fatti ammazzare (Sudden Impact), regia di Clint Eastwood (1983)
    * Corda tesa (Tightrope), regia di Richard Tuggle (1984)
    * Per piacere... non salvarmi più la vita (City Heat), regia di Richard Benjamin (1984)
    * Il cavaliere pallido (Pale Rider), regia di Clint Eastwood (1985)
    * Gunny (Heartbreak Ridge), regia di Clint Eastwood (1986)
    * Scommessa con la morte (The Dead Pool), regia di Buddy Van Horn (1988)
    * Pink Cadillac (Pink Cadillac), regia di Buddy Van Horn (1989)
    * Cacciatore bianco, cuore nero (White Hunter Black Heart), regia di Clint Eastwood (1990)
    * La recluta (The Rookie), regia di Clint Eastwood (1990)
    * Gli spietati (Unforgiven), regia di Clint Eastwood (1992)
    * Nel centro del mirino (In the Line of Fire), regia di Wolfgang Petersen (1993)
    * Un mondo perfetto (A Perfect World), regia di Clint Eastwood (1993)
    * Cento e Una Notte (1995)
    * Casper (Casper), cameo, regia di Brad Silberling (1995)
    * I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County), regia di Clint Eastwood (1995)
    * Potere assoluto (Absolute Power), regia di Clint Eastwood (1997)
    * Fino a prova contraria (True Crime), regia di Clint Eastwood (1999)
    * Space Cowboys (Space Cowboys), regia di Clint Eastwood (2000)
    * Debito di sangue (Blood Work), regia di Clint Eastwood (2002)
    * Million Dollar Baby (Million Dollar Baby), regia di Clint Eastwood (2004)
    * Gran Torino, regia di Clint Eastwood (2008) - post-produzione

    Regista

    * The Beguiled: The Storyteller (1971) (cortometraggio)
    * Brivido nella notte (Play Misty for Me) (1971)
    * Lo straniero senza nome (High Plains Drifter) (1973)
    * Breezy (Breezy) (1973)
    * Assassinio sull'Eiger (The Eiger Sanction) (1975)
    * Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josey Wales) (1976)
    * L'uomo nel mirino (The Gauntlet) (1977)
    * Bronco Billy (Bronco Billy) (1980)
    * Firefox - Volpe di fuoco (Firefox) (1982)
    * Honkytonk Man (Honkytonk Man) (1982)
    * Coraggio... fatti ammazzare (Sudden Impact) (1983)
    * Il cavaliere pallido (Pale Rider) (1985)
    * Vanessa (Vanessa in the Garden) (1985) episodio della serie TV Storie incredibili (Amazing Stories)
    * Gunny (Heartbreak Ridge), regia di Clint Eastwood (1986)
    * Bird (Bird) (1988)
    * Cacciatore bianco, cuore nero (White Hunter Black Heart) (1990)
    * La recluta (The Rookie) (1990)
    * Gli spietati (Unforgiven) (1992)
    * Un mondo perfetto (A Perfect World) (1993)
    * I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County) (1995)
    * Potere assoluto (Absolute Power) (1997)
    * Mezzanotte nel giardino del bene e del male (Midnight in the Garden of Good and Evil) (1997)
    * Fino a prova contraria (True Crime) (1999)
    * Space Cowboys (Space Cowboys) (2000)
    * The Blues: Piano Blues (Piano Blues), documentario di una serie di sette dirette da vari registi (2002)
    * Debito di sangue (Blood Work) (2002)
    * Mystic River (Mystic River) (2003)
    * Million Dollar Baby (Million Dollar Baby) (2004)
    * Flags of Our Fathers (Flags of Our Fathers) (2006)
    * Lettere da Iwo Jima (Letters from Iwo Jima) (2007)
    * Changeling (2008)
    * Gran Torino, (in post-produzione) (2008)
    * The Human Factor, (in pre-produzione) (2009)

    Colonne sonore

    * Bronco Billy (Bronco Billy), regia di Clint Eastwood (1980)
    * Honkytonk Man (Honkytonk Man),regia di Clint Eastwood (1982)
    * Per piacere... non salvarmi più la vita (City Heat), regia di Richard Benjamin (1984)
    * Gunny (Heartbreak Ridge), regia di Clint Eastwood (1986)
    * Gli spietati (Unforgiven), regia di Clint Eastwood (1992)
    * Un mondo perfetto (A Perfect World), regia di Clint Eastwood (1993)
    * I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County), regia di Clint Eastwood (1995)
    * Potere assoluto (Absolute Power), regia di Clint Eastwood (1997)
    * Fino a prova contraria (True Crime), regia di Clint Eastwood (1999)
    * Space Cowboys (Space Cowboys), regia di Clint Eastwood (2000)
    * Mystic River (Mystic River), regia di Clint Eastwood (2003)
    * Million Dollar Baby (Million Dollar Baby), regia di Clint Eastwood (2004)
    * Flags of Our Fathers (Flags of Our Fathers), regia di Clint Eastwood (2006)
    * Lettere da Iwo Jima (Letters from Iwo Jima), regia di Clint Eastwood (2007)
    * Grace is Gone, regia di James C. Strouse (2007)
    * Changeling (Changeling), regia di Clint Eastwood (2008)

    Discografia

    * Unknown Girl (singolo, 1961)
    * Rowdy (singolo)
    * For You, for Me, for Evermore (singolo)
    * Rawhide's Clint Eastwood Sings Cowboy Favorites (LP)
    * Kelly's Heroes (colonna sonora)
    * Cowboy in a Three Piece Suit (singolo)
    * Stop That Train (1983)

    Doppiatori Italiani

    * Doppiato da Oreste Lionello in: La vendetta del mostro
    * Doppiato da Ferruccio Amendola in: Come prima, meglio di prima
    * Doppiato da Gianfranco Bellini in: Esecuzione al tramonto
    * Doppiato da Enrico Maria Salerno in: Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, Impiccalo più in alto
    * Doppiato da Giuseppe Rinaldi in: Le streghe nell'episodio Una sera come le altre, Una 44 Magnum per l'Ispettore Callaghan
    * Doppiato da Luigi Vannucchi in: L'uomo dalla cravatta di cuoio
    * Doppiato da Luciano Melani in: Dove osano le aquile
    * Doppiato da Cesare Barbetti in: La ballata della città senza nome
    * Doppiato da Pino Locchi in: Gli avvoltoi hanno fame, La notte brava del soldato Jonathan, Joe Kidd, Lo straniero senza nome, Una calibro 20 per lo specialista, Per piacere... non salvarmi più la vita
    * Doppiato da Pino Colizzi in: I guerrieri, Brivido nella notte, Assassinio sull'Eiger
    * Doppiato da Nando Gazzolo in: Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo
    * Doppiato da Michele Kalamera in: Il texano dagli occhi di ghiaccio, Cielo di piombo, ispettore Callaghan, Filo da torcere, Bronco Billy, Fai come ti pare, Firefox - Volpe di fuoco, Honkytonk Man, Coraggio... fatti ammazzare, Corda tesa, Il cavaliere pallido, La recluta, Cacciatore bianco, cuore nero, Gli spietati, Un mondo perfetto, Casper, I ponti di Madison County, Potere assoluto, Fino a prova contraria, Space Cowboys, Debito di sangue
    * Doppiato da Antonio Colonnello in: Fuga da Alcatraz
    * Doppiato da Carlo Sabatini in: Gunny, Pink Cadillac
    * Doppiato da Dario Penne in: L'uomo nel mirino, Scommessa con la morte, Nel centro del mirino
    * Doppiato da Adalberto Maria Merli in: Million Dollar Baby

    Note

    Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior regista 1993
    Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film 1993
    Statuetta dell'Oscar Oscar alla memoria Irving G. Thalberg 1995
    Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior regista 2005




    Fonte(Wikipedia.it)
     
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    Clint Eastwood, giovedì 24 febbraio a partire dalle ore 19.00, è protagonista assoluto su Premium Cinema, il canale di Mediaset Premium delle grandi prime tv.

    Premium Cinema infatti, oltre ai film “Mystic River” e “Flags Of Our Fathers”, propone in anteprima assoluta per l’Italia, “The Eastwood Factor”, un documentario di 90 minuti, diretto da Richard Schickel e dedicato al grande attore e regista americano.
    Clint Eastwood protagonista del docu-film, a tu per tu con la telecamera, racconta i suoi successi da attore, regista e compositore e, ripercorre la sua carriera senza tralasciare nulla, dagli esordi nei film diretti da Sergio Leone ai suoi ultimi successi da regista.

    Morgan Freeman è la voce narrante che, da amico e collega di Eastwood, dipinge, da una prospettiva originale, un ritratto intimo del grande attore e regista a soprattutto racconta l’uomo.
     
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    “Non dimentichi quelli che non hai salvato.
    Sono proprio quei volti e quelle situazioni
    che faranno parte di te per sempre…”


    AMERICAN SNIPER



    Titolo originale American Sniper
    Paese di produzione Stati Uniti d'America
    Anno 2014
    Durata 132 min
    Colore colore
    Audio sonoro
    Rapporto 2.35 : 1
    Genere biografico, guerra, drammatico
    Regia Clint Eastwood
    Soggetto Chris Kyle, Scott McEwen, James Defelice
    Sceneggiatura Jason Hall
    Produttore Clint Eastwood, Bradley Cooper, Andrew Lazar, Robert Lorenz, Peter Morgan
    Produttore esecutivo Tim Moore, Jason Hall, Sheroum Kim, Bruce Berman
    Casa di produzione Warner Bros., 22 & Indiana Pictures, Mad Chance Productions, Malpaso Productions, Paragon Studios, Village Roadshow Pictures
    Distribuzione (Italia) Warner Bros.
    Fotografia Tom Stern
    Montaggio Joel Cox, Gary D. Roach
    Scenografia Charisse Cardenas, James J. Murakami

    Interpreti e personaggi

    Bradley Cooper: Chris Kyle
    Sienna Miller: Taya Renae Kyle
    Luke Grimes: Marc Lee
    Jake McDorman: "Bombarda"
    Kyle Gallner: Winston
    Sam Jaeger: Capitano Martens
    Cory Hardrict: "D" Dandridge
    Navid Negahban: Sceicco Al-Obeidi
    Brian Hallisay: Capitano Gillespie
    Eric Close: agente DIA Snead
    Eric Ladin: Squirrel
    Keir O'Donnell: Jeff Kyle
    Jonathan Groff: Reduce Mads
    Luis Jose Lopez: Sanchez
    Max Charles: Colton Kyle

    Premi e riconoscimenti

    2015 - Premio Oscar
    Nomination Miglior film per Clint Eastwood, Robert Lorenz, Andrew Lazar, Bradley Cooper e Peter Morgan
    Nomination Miglior attore protagonista per Bradley Cooper
    Nomination Migliore sceneggiatura non originale per Jason Hall
    Nomination Miglior montaggio per Joel Cox e Gary D. Roach
    Nomination Miglior sonoro
    Nomination Miglior montaggio sonoro
    2015 - Premio BAFTA
    Nomination Migliore sceneggiatura non originale per Jason Hall
    Nomination Miglior sonoro per Walt Martin, John Reitz, Gregg Rudloff, Alan Robert Murray, Bub Asman
    2014 - National Board of Review Awards
    Migliori dieci film dell'anno
    Miglior regista per Clint Eastwood
    2014 - American Film Institute Awards
    Migliori dieci film dell'anno
    2015 - Directors Guild of America Award
    Nomination Miglior Regista per Clint Eastwood
    2015 - Producers Guild of America Award
    Nomination Miglior Film per Clint Eastwood, Robert Lorenz, Andrew Lazar, Bradley Cooper, Peter Morgan



    American Sniper è un film del 2014 diretto da Clint Eastwood, è tratto dalla storia vera di Chris Kyle – un ex militare statunitense – ed è basato sulla sua autobiografia intitolata già “American Sniper” (cecchino americano).

    ....il film e il libro....


    Chris Kyle è stato il migliore cecchino della storia militare degli Stati Uniti: prese parte a quattro diverse fasi della guerra in Iraq, sopravvivendo a diversi attacchi nemici e vedendo morire molti suoi compagni. Quando tornò a casa soffrì di disturbo post-traumatico da stress (PTSD), una patologia che colpisce molti veterani di guerra: riuscì a uscirne, e nel 2012 raccontò tutta la sua storia in un’autobiografia.

    ...differenze...


    - Chris Kyle si arruola nei Navy Seal dopo una separazione sentimentale all'età di 30 anni. Kyle prendeva parte ai rodei. Nelle sue memorie lo racconta. Si spostava da una città all'altra per le gare. Fu costretto a lasciare quella attività dopo che venne sbalzato a terra da un cavallo selvaggio e trascinato per alcuni minuti fino a perdere conoscenza. Quell'episodio gli procurò numerose ferite e fratture, una delle quali al polso, dove gli vennero inseriti dei chiodi. Questo fu il motivo che lo spinse a bussare alle porte della marina per arruolarsi e non una delusione amorosa. Nel suo libro scrisse che fece il primo addestramento nel 1999. Era nato nel 1974. Significa che era entrato nei Navy Seal a 25 anni e non a 30 come detto nel film.
    - Chris Kyle sparò contro un bambino iracheno che stava per lanciare una granata contro i soldati americani
    Il film inizia con la scena in cui Kyle deve decidere se sparare a un bambino o lasciarlo vivo. Una donna esce da una casa durante un rastrellamento americano in una città irachena e porge una granata a un ragazzino invitandolo a lanciarla contro un gruppo di soldati americani. Kyle è costretto a ucciderlo, come farà anche con la donna. Questo è quello che si vede nel film. La realtà, però, fu diversa. In quella occasione Kyle uccise solo la donna e non il bambino. Non gli sparò. Come disse poi a Time nel 2013, non avrebbe voluto farlo anche con lei, ma lo fece perché doveva proteggere i marines che erano in strada.
    - Chris Kyle e sua moglie Taya si sposano dopo il primo turno di servizio in Iraq del Navy Seal
    Chris e Taya si incontrano poco dopo che lui si è arruolato. Dopo un'intensa relazione, i due si sposano. Questo avviene prima del primo turno di Chris in Iraq. Taya partorirà due figli, un bimbo e una bimba, durante le missioni di Kyle
    - Chris Kyle uccide un cecchino iracheno di nome Mustafa. Secondo lo sceneggiatore, Jason Hall, un cecchino iracheno di nome Mustafa esisteva veramente. Come Kyle, anche lui si conquistò la fama di infallibile sul terreno. Ogni colpo centrato sopra gli 800 metri era attribuito a lui. Kyle non lo menziona nel suo libro di memorie. Quando Hall chiese a Kyle di questa omissione, lui rispose che il cecchino aveva ucciso un suo amico e che quindi non intendeva mettere il suo nome nel libro. Nel film, Chris insegue Mustafa per ucciderlo e riesce a farlo con un colpo eccezionale nella sua quarta e ultima missione in terra irachena. In realtà, Kyle ha sempre affermato di aver ucciso Mustafa, ma di non esserne mai stato sicuro. Rivelò anche di aver sentito voci secondo le quali Mustafa era ancora vivo.
    Chris e Taya si separano durante una chiamata telefonica mentre lui si trova coinvolto in un conflitto a fuoco
    - Nel film, Taya chiama Chris per dirle che sta per avere un figlio. Kyle si trova però coinvolto in un conflitto a fuoco e non può procedere con la conversazione. A dispetto di quello che viene raccontato nel film, la realtà è che dopo l'interruzione di quella telefonata, Taya non riesce più a richiamare Kyle e riesce a sentirlo solo cinque giorni dopo. E per tutte quelle ore pensò che Kyle fosse morto.
    - C'era una taglia su Kyle di 20.000 dollari offerti a colui che avrebbe ucciso Chris Kyle. I nemici lo avrebbero potuto riconoscere per il tatuaggio che aveva sul braccio. In realtà, raccontò Kyle, c'era una taglia di 20.000 dollari su tutti i cecchini americani e non solo su di lui.
    - Kyle e i Navy Seals inseguivano un capo dei ribelli chiamato 'Il Macellaio'
    Non è vero. Non è mai esistito e Kyle non ne ha mai parlato nelle sue memorie. È stato inserito nella sceneggiatura a beneficio della trama del film.

    ...recensioni...



    "Il mondo è diviso in pecore,lupi e cani da pastore. I primi pensano che nel mondo non esista il male e quindi vengono attaccati, i secondi sono il male e attaccano per primi, i terzi sono nati per difendere le pecore dai lupi....quindi nati per difendere quel che amano".........E' una frase "spartiacque" del neofilm di Eastwood.
    "Classico polpettone" reazionario e guerrafondaio che farà discutere,"America Sniper" è la storia vera di Chris Kyle arruolatosi per vocazione nei famigerati "Navy Seals" e diventato durante la guerra in Iraq il cecchino più letale della storia americana.
    Come ribadito prima, il classicismo di "American Sniper" risiede nella tematica "Dio,patria,famiglia" risaltante qui a piè pari, come nell'intera cinematografia dell'ottantaquattrenne Eastwood. Riferimenti che qui appaiono esagitati nell'interpretazione di un Bradley Cooper in versione mascellone texano e macho da rodeo, sfoggiante quella retrograda virilità da giovane maschio yankee.
    Pur abbondando negli stereotipi tipici del "parterre" Eastwoodiano, "American Sniper" parla del lancinante conflitto interiore che pervade i giovani soldati al fronte, tormenti che appaiono descritti nel rapporto di Kyle con la moglie Taya interpretata con la giusta sensibilità da Sienna Miller.
    Aspetti che possono apparire retorici e fuorvianti di fronte alla durezza del film, ma Eastwood restituisce a noi uno spicchio americano terribilmente veritiero,raccontato con stile fazioso e sfrontato, spostando l'asse registico in una guerra tra americani "civili" contro musulmani "selvaggi".
    Sono temi che faranno molto discutere data l'attinenza "unpolitically correct" tratteggiata da Eastwood nel rapporto dei soldati con la popolazione irachena. Ma "American Sniper" pur svolgendo il compito da film manicheista e molto "yankee" ha un aderenza impressionante al realismo crudo e spietato nella facciata,non disposto certamente a scendere a compromessi con i gusti del pubblico. Il coraggio del vecchio Clint è proprio quello di dire la sua, di non dimostrare più nulla se non urlare una verità personale senza smentirla. "Dio, patria e famiglia" sono tre parole presenti in ogni angolo d'inquadratura,che sia nella campagna texana o in una clinica ospedaliera oppure nelle polverose e disastrate città irachene Eastwood pone nelle gesta di Kyle la voce del verbo a stelle e strisce. Innegabile è la presenza di una violenza selvaggia,"giustificata" da Kyle (ed Eastwood) in un senso di protezione verso la madrepatria, colpisce così la struttura di personaggi come archetipi di una storia americana odierna, frutto della tragedia dell'11 settembre e di un quotidiano che da allora in poi non è stato più lo stesso. Kyle una volta in Iraq diviene vera e propria "macchina da guerra", infallibile nel colpire donne e bambini come "bersagli", con un battesimo di fuoco "benedetto" dai commilitoni ma, maledetto dallo stesso Kyle.
    La regia di Eastwood in questo caso non indugia, non arretrando di un millimetro e mostrando l'orrore della guerra, la sua "utilità " nel difendere valori che per Clint sono sacri e democratici. Impressionanti appaiono le sequenze in cui Kyle mira verso un bambino, tornando coi flashback ad un infanzia tipicamente americana,servita da Eastwood secondo i canoni a lui cari del patriarca rigido e virile, delle corse da bovari di rodeo, per approdare infine al sacrosanto arruolamento nelle forze armate americane.
    Siamo cosi' sbalzati ai tempi di "Gunny", al militarismo accentuato ed esaltato in pieno stile "Sgt Hartman" per poi ritrovarci nelle sofferenti lande irachene a combattere l'Islam e i suoi sudditi. La vita di Kyle è ripresa come quella di ogni soldato che si "rispetti", infallibile e duro sul campo quanto amorevole marito/padre, Eastwood quando affronta il "binario" famiglia sembra pero' scendere a patti con lo spettatore. Se la parte iniziale è pervasa di uno sguardo da cecchino "reazionario", la seconda sembra sfiorare il delicato tema dello stress post-traumatico di cui si ammalano i reduci.
    Pur non dichiarandolo apertamente Eastwood mostra lo sguardo vitreo di Cooper sottomesso da tensione e alienazione, Kyle pur essendo a casa vive un eterno conflitto, come una guerra infinita che rimbomba nel cuore consigliandoli di proteggere i suoi compagni di reparto. Una lettura che restituisce uno scampolo di umanità a personaggi che nonostante la durezza delle loro azioni rimangono divisi tra dovere e affetti da preservare.
    "American Sniper" è un film nato per dividere, da vedere assolutamente con uno sguardo imparziale, nella sua spietatezza ci trasporta nel cuore di una nazione trafitta al cuore e (11 settembre) di un orgoglio patriottico che diviene reazionario e guerrafondaio. Eastwood con "American Sniper" verte verso una rigidità dei valori americani, chiarificando nelle gesta "eroiche" di Kyle il ruolo del suo paese verso il mondo. L'onesta' filmica risiede proprio nel costruire una storia vera senza scendere a compromessi e inutili ipocrisie,dando vita ad un film dall'incedere a tratti documentaristico, dove la telecamera scende giù in strada o su una terrazza per accompagnare Kyle nel gioco di vite al massacro.
    Ci appare così l'immagine di un enorme campo di battaglia, dei fischi delle pallottole, di laceranti ferite, orrende mutilazioni e cadaveri nella polvere, è la voce stessa della guerra che parla attraverso il fucile a "stelle e strisce" della leggenda Kyle, eroe per la nazione e commilitoni, marito e padre solo a meta', tormentato dai demoni interiori di ogni reduce,quelli che finiscono per ammazzarti in un poligono da tiro.......
    (GIMON 82, www.filmtv.it/)


    Cosa aggiunge American Sniper alla filmografia di Eastwood o al cinema in generale? Come film di guerra direi nulla di originale in rapporto a quanto visto in precedenza. Abbiamo il cervo ucciso come ne Il Cacciatore, l’addestramento urlato e il cecchino nemico di Full Metal Jacket, i deliri di onnipotenza del superuomo nietzchiano di Apocalypse Now, la fratellanza tra commilitoni di Platoon, il sonoro strabordante di Black Hawk Down, la tempesta di sabbia di Mission Impossibile IV, la sindrome post traumatica da stress di Nato il 4 di Luglio, i patriottismi repubblicani di World Trade Center. Insomma non vedo una immagine tempo, una inquadratura che produca senso, una sola domanda tra una scena e un flashback. La scelta biografica ingabbia Clint in un percorso accidentato che per tre quarti si svolge tra gli spari e le esplosioni delle quattro missioni che vedono protagonista l’eroe di guerra Chris Kyle Bradley Cooper, piuttosto monolitico e monoespressivo per tutto lo svolgimento della narrazione..... (Snaporaz68,www.filmtv.it)
     
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  5. gheagabry
     
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    Jersey Boys




    locandina


    Un film di Clint Eastwood. Con John Lloyd Young, Erich Bergen, Michael Lomenda, Vincent Piazza, Christopher Walken


    Dallo spettacolo di Broadway al cinema, la parabola di Frankie Valli e della sua travagliata ascesa nello show business vista da Clint Eastwood.
    Emanuele Sacchi


    Frankie e Tommy sono amici fraterni, che si arrangiano con qualche lavoretto illegale per il boss Gyp De Carlo. Ma Frankie è dotato di una voce straordinaria, tale da convincere persino il boss sul suo talento unico: nel giro di breve tempo, insieme a Bob e Nick, i due formeranno i Four Seasons, destinati a sbancare nel mondo del pop anni Sessanta.
    Il rapporto privilegiato tra Clint Eastwood e la musica non è una novità: autore di diverse colonne sonore e di racconti di vita e suono come "Bird" o "Honkytonk Man", innamorato di ogni genere alla base della cultura americana. Come tale, anche del rock anni '50 misto al doo-wop - quello che Frank Zappa chiamava vaseline rock e scimmiottava con la finta band Ruben And The Jets -, che deve aver esercitato sull'ottantaquattrenne regista un fascino tale da convincerlo ad accettare la scommessa (l'ennesima di una carriera inarrestabile) di trasporre su grande schermo il successo di Broadway Jersey Boys. Storia tutta italo-americana di gang, furtarelli e ragazzi che diventano uomini, quella che idealmente sembrerebbe destinata a finire tra le mani di Martin Scorsese, anziché in quelle da cowboy urbano di Eastwood. Clint, invece, mostra rispetto per la materia e non tradisce lo spirito dello show, mantenendo anche l'espediente dei personaggi che si rivolgono alla macchina da presa. Una timidezza inconsueta, quella di Eastwood nei confronti dello script di John Logan e Rick Elice, che rende Jersey Boys una creatura a più teste, divisa tra momenti in cui ambire a qualcosa di più (quel sinistro alone di morte al lavoro che Clint sfiora, senza riuscire ad afferrarlo come in Space Cowboys) ed altri in cui hanno la meglio le esigenze di script, di pubblico o della produzione (tra i produttori esecutivi lo stesso Frankie Valli). Varie anime collidono senza mai riuscire ad amalgamarsi in maniera compiuta: il biopic musicale, la tentazione di un Glee ambientato negli anni della brillantina e il romanzo scorsesiano in chiave duplice, sul New Jersey e il difficile background italo-americano da un lato (Mean Streets) e l'epopea del Brill Building dall'altro (Grace of My Heart). Proprio l'ingresso in scena del Brill Building, tempio del pop e luogo in cui la storia della musica cambierà irreversibilmente, è ripreso con un sontuoso carrello verticale, che ad ogni nuovo piano del palazzo scopre un genere nascente di pop music. Seppur geniale, uno sprazzo isolato, che fa il paio con ben calibrati momenti di bromance tra i membri della band, prima che a prevalere definitivamente sia un copione sovraccarico di avvenimenti, con sequenze come quella della fuga di Francine, figlia di Frankie, di un'ordinarietà difficile da ascrivere a un regista come Eastwood. Un episodio inevitabilmente minore nella filmografia di Clint, ma sintomatico di uno spirito incapace di sedersi sugli allori senza assumersi dei rischi.



    Video

    fonte:http://www.mymovies.it/

     
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  6. AChiman2
     
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