Michele Zarrillo (Roma, 13 giugno 1957) è un cantautore italiano.
Gli Esordi
Michele Zarrillo nasce a Roma il 13 giugno 1957, secondogenito di padre proveniente da Rionero in Vulture (Potenza) e da madre originaria di Corbara (Salerno). Artisticamente esordisce come chitarrista/cantante durante gli anni ’70 nelle cantine della periferia romana, suonando nel complesso pop I Piccoli Lord; entra poi nel gruppo rock progressivo Semiramis (in cui suona già suo fratello Maurizio) e partecipa allo storico raduno rock capitolino di Villa Pamphili nella primavera del 1972.
Nel 1974 è la voce solista del Rovescio della Medaglia, altro importante gruppo dell’avanguardia musicale di quel periodo; negli anni successivi si apre anche al mondo della musica pop pubblicando nello stesso periodo i primi due singoli da solista, con il nome d'arte (imposto dai discografici dell'epoca) Andrea Zarrillo.
Nel 1979 torna al suo vero nome e vince il Festival di Castrocaro con Indietro no, e compone le musiche di Sesso o esse per Renato Zero e Ricetta di donna per Ornella Vanoni (incisa anche da Roberto Vecchioni).
Nel 1981 esordisce al Sanremo con la canzone Su quel pianeta libero a cui fa seguito, l’anno successivo, in una discussa edizione del Festival, Una rosa blu, canzone che diventerà un successo molti anni dopo, e sarà inserita insieme ad altri 3 brani in una ristampa in cd dell'album "Sarabanda" nel 1998 intitolato proprio "Una rosa blu"
Dopo un altro 45 giri passato inosservato La Voglia di Volare e Valery, cambia casa discografica passando alla Fonit Cetra, e nel 1987 arriva finalmente la vittoria a Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” (dopo più di quindici anni di carriera) con il brano La notte dei pensieri. Il lato B del 45 giri, E intanto vivo, verrà inciso nello stesso anno anche in un duetto con Loretta Goggi, nell'album C'è poesia due, sempre della Fonit Cetra.
Il successo di questo brano non è però supportato adeguatamente dalla casa discografica e per Michele segue un periodo di pausa lungo quattro anni nonostante l’uscita, nel 1988, dell’album Soltanto Amici. Malgrado tutte le difficoltà e le apprensioni di quel periodo, Michele continua a credere in sé stesso ed a scrivere canzoni. Nascono così nuovi brani, tra cui Strade di Roma che più avanti darà inizio ad una nuova svolta.
Nel 1989 la vocalist della band dell’epoca gli presenta Vincenzo Incenzo, autore della parte letteraria della maggior parte dei brani pubblicati fino ad oggi. Questa nuova collaborazione con Incenzo fa sì che, pur in assenza di un contratto discografico, i brani per un eventuale futuro album siano già a buon punto.
Il Successo
Nel 1990 inizia una collaborazione con Alessandro Colombini, produttore storico della musica italiana (Battisti, Bruno Lauzi, PFM, Bennato, Dalla, Venditti) con il quale dà vita ad un progetto di lavoro, il cui primo risultato è la realizzazione dell’album Adesso, preceduto dalla partecipazione al Sanremo con la sopraccitata Strade di Roma, di cui Antonello Venditti firma parte del testo.
A Sanremo 1994 Michele Zarrillo presenta uno dei suoi brani migliori, dal titolo Cinque Giorni, che ottiene uno straordinario consenso popolare e di vendite, e diventa presto un classico della canzone italiana. Il successo di Cinque Giorni genera un nuovo album, Come uomo tra gli uomini. La successiva tournée teatrale conferma il formidabile momento artistico di Zarrillo, che nel 1995 si dedica interamente alla composizione dei brani per il nuovo album, che esce subito dopo il Festival di Sanremo 1996, al quale partecipa con L’elefante e la farfalla, canzone che darà il titolo all’album.
Il successivo lavoro, L'amore vuole amore (ottobre 1997), raccoglie tutte le più importanti canzoni di Michele con l’aggiunta di due brani inediti (L’amore vuole amore e Ragazza d’argento) e di nuove realizzazioni di tre canzoni significative del primo periodo (La notte dei pensieri, Una rosa blu e Su quel pianeta libero). Questi brani (in particolare Una rosa blu) ottengono un nuovo, strepitoso successo e portano l’album a quota 600.000 copie che, aggiunte ad oltre 120 concerti effettuati in un lungo e fortunato tour, portano alla definitiva consacrazione dell’artista. Nel frattempo in Spagna viene pubblicato l’album “Cinco dias”, (tutte le canzoni sono state ricantate in spagnolo) e la title track diventa una hit.
Intanto la versione italiana dell’album L’amore vuole amore viene distribuita anche in molti Paesi europei. L’eco dell’andamento positivo del percorso artistico di Michele fa sì che da metà novembre a metà dicembre ’98 Zarrillo si esibisca in alcuni concerti oltre oceano ottenendo un grande riscontro di pubblico e critica. Nel giugno 2000 Michele Zarrillo pubblica il nuovo album dal titolo Il vincitore non c'è, nel quale si dedica ad una ricerca musicale più approfondita, capace di far convivere il suo passato di musicista d’avanguardia con il pop d’autore. Nel corso di un tour teatrale, in un momento di profonda ispirazione, Michele compone L’acrobata, che viene presentato a Sanremo 2001. Questo brano va ad aggiungersi a quelli più significativi della sua vita artistica. Successivamente prende corpo un progetto al quale Michele Zarrillo pensa da tempo: realizzare un album dal vivo, il primo della sua lunga carriera.
A tal fine vengono effettuate le registrazioni nel corso di due concerti-evento che si tengono a Roma e Firenze, nei quali la band si arricchisce di una sezione di archi. Nel frattempo Michele compone alcune nuove canzoni. Tra queste, Gli Angeli, viene prescelta per il Festival di Sanremo 2002. L’album live viene pubblicato subito dopo il Festival con il titolo Le occasioni dell'amore. Nei due cd sono raccolti diciannove grandi successi e tre brani inediti realizzati in studio (la title track, Gli Angeli e Sogno), per oltre due ore di musica.
Nell’ottobre 2003, a tre anni di distanza dal precedente album da studio, viene pubblicato "liberosentire", che contiene dieci canzoni inedite. Con questo Michele Zarrillo conferma uno straordinario momento di crescita artistica, toccando, oltre all’amore, tematiche di carattere sociale, trattate con la consueta sensibilità e sincerità. Michele Zarrillo alterna i successivi impegni tra i concerti e la composizione di nuovi brani.
Nel 2006 pubblica il CD L’alfabeto degli amanti e lo stesso anno partecipa al 56° Festival di Sanremo, presentando il brano che da il titolo all'album. Con tale brano raggiunge la finale del festival che, quell'anno, prevedeva l'accesso alla finale solo di 8 canzoni su 30 partecipanti.
Nel 2008 partecipa ancora a San Remo con il brano dal titolo "L'ultimo film insieme". Segue la pubblicazione dell'album Nel tempo e nell'amore, una raccolta dei successi dal 1981 al 2008, in 2 CD, contenente la canzone presentata al Festival.
Nel maggio 2009 esce Michele Zarrillo Live - Roma, un cd più dvd frutto del concerto del 30 maggio 2008 al Palalottomatica di Roma. Il lavoro contiene il brano inedito L'amore infinito.
discografia
Album Con i Semiramis
* 1973 - Dedicato a Frazz
Solista
* 1982 - Sarabanda (CBS) * 1988 - Soltanto amici (Fonit Cetra, LPX 196) * 1992 - Adesso (RTI Music) * 1994 - Come uomo tra gli uomini * 1996 - L'elefante e la farfalla * 1997 - L'amore vuole amore * 2000 - Il vincitore non c'è * 2001 - Il vincitore non c'è - Sanremo Edition * 2002 - Le occasioni dell'amore * 2003 - Liberosentire * 2006 - L'alfabeto degli amanti * 2008 - Nel tempo e nell'amore * 2009 - Michele Zarrillo Live - Roma
45 giri
* 1976 - Maledetta signora/E poi st'amore matto (Aris, AN 410; inciso come Andrea Zarrillo) * 1976 - Il vero amore/I miei cari sentimenti (Aris, AN 426; inciso come Andrea Zarrillo) * 1979 - Indietro no/Quanto (CBS, 7277) * 1980 - Più forte/Troppo amore (CBS, 8520) * 1981 - Su quel pianeta libero/Strano (CBS, 9532) * 1981 - Non è finita/Sarabanda (CBS, A 1226) * 1982 - Una rosa blu/Venere (CBS, A 1970) * 1983 - La voglia di volare/Valery (CBS, A 3317) * 1987 - La notte dei pensieri/E intanto vivo (Fonit Cetra, SP 1848) * 1987 - Dammi un po' di più/Sotto il cielo non c'è niente di nuovo (Fonit Cetra, SP 1859) * 1988 - Come un giorno di sole/Da quando l'aria sei tu (Fonit Cetra, SP 1862) * 1992 - Strade di Roma/Strade di Roma (strumentale) (RTI Music, 0702-7)
Quando incide il primo disco, Zarrillo ha già alle spalle una carriera più che decennale, prima nel gruppo pop I Piccoli Lord, poi nella formazione di rock progressivo dei Semiramis, poi nel Rovescio della Medaglia ed infine, dal 1976, come solista con il nome di Andrea Zarrillo e, dal 1979, con il suo vero nome. Nell'album vengono inclusi anche alcuni successi già pubblicati come 45 giri, come Indietro no (con cui ha vinto il Festival di Castrocaro nel 1979) o Su quel pianeta libero, che ha segnato il suo debutto al Festival di Sanremo 1981, o i due brani del singolo del 1980, Più forte e Troppo amore. I testi delle canzoni sono tutti del paroliere Paolo Amerigo Cassella, già collaboratore di Riccardo Cocciante (tranne per Indietro no, il cui testo è di Giancarlo Bigazzi), mentre le musiche sono dello stesso Zarrillo e di Totò Savio. Poche settimane dopo la pubblicazione del disco, Zarrillo partecipa al Festival di Sanremo 1982 con Una rosa blu, canzone che verrà pubblicata solo su 45 giri. L'album viene ristampato su cd da Sony(musica più) intitolato "Michele zarrillo" nel 1997. L'anno successivo esce in cd "una rosa blu" che altro non è che l'album "Sarabanda" con l'aggiunta proprio del brano "Una rosa blu" in versione originale del 1982 insieme ad altri brani del periodo rimasti fuori nella stampa dell'anno prima
Tracce
Testi di Paolo Amerigo Cassella e musiche di Totò Savio e Michele Zarrillo, eccetto per "Indietro no", il cui testo è di Giancarlo Bigazzi.
Sarabanda Non è finita Dormi Indietro no Quanto Su quel pianeta libero Strano Stop…non t’amo più Troppo amore Più forte
Zarrillo, nuovo singolo il 26 agosto La prima cosa che faro',anticipa disco in uscita il 20 settembre 22 agosto, 12:58
(ANSA) - ROMA, - Nuovo disco e nuovo singolo per Michele Zarrillo: esce il 20 settembre con il titolo 'Unici al mondo' (Sony Music), mentre il singolo che lo anticipa 'La Prima cosa che faro'' sara' in radio dal 26 agosto. 'Unici al mondo' frutto di un anno e mezzo di lavoro, contiene dieci brani inediti e arriva a distanza di cinque anni dal precedente disco, 'L'Alfabeto degli Amanti'. Il singolo 'La prima cosa che faro'' va ad arricchire il repertorio delle ballate d'amore di Zarrillo, su tutte 'Cinque giorni'.
“Unici al Mondo”, il nuovo album di Michele Zarrillo
Martedi 20 settembre è uscito il nuovo album di Michele Zarrillo “Unici al Mondo” (su etichetta Sony Music), che arriva a cinque anni dal precedente (“L’alfabeto degli amanti”), a cui avevano fatto seguito un “best” e un cd + dvd live. Nel nuovo album, frutto di un anno e mezzo di lavoro, dieci nuove canzoni che lo confermano musicista e compositore elegante e raffinato, teso alla ricerca nei contenuti, negli arrangiamenti e nelle soluzioni armoniche, che danno al progetto nuova linfa e un respiro internazionale.
“Ognuno di noi è unico al mondo, ognuno ha una storia, un destino, una via, ognuno ha il suo tempo”: suona come uno slogan, in “Unici al Mondo” l’originalità, l’irripetibilità dell’individuo e del suo mondo sono il concept che unisce le nuove canzoni.
La centralità dell’uomo con le sue emozioni, le pulsazioni da vivere in un futuro da costruire insieme, tra illusioni e aspirazioni, condivise con il prossimo, con la persona amata, con un figlio. Temi intimistici e sociali si alternano nel disco, i cui testi sono firmati da Giampiero Artegiani, suo amico “storico” con cui ha condiviso gli inizi del percorso musicale nella band “Semiramis” e che, dopo tanti anni, è tornato a scrivere con il cantautore.
L’album suona immediato, di grande respiro musicale, che spazia dalla migliore melodia italiana ai suoni che richiamano alcuni angoli del mondo. Le canzoni: “Unici al Mondo”; “La prima cosa che farò”; “In questo tempo”; “Dolce incanto”; “Il mio amico timido”; “Quei due”; “La piccola mela”; “Malinconica solitudine”; “Nati in Africa”; “Scegli la preghiera”.
Nel nuovo disco “Unici al mondo” c’è tanta musica e poesia, come nelle migliori canzoni d’amore da sempre “marchio di qualità” di Zarrillo, “La prima cosa che farò” e “Dolce incanto”. O come nella filastrocca dedicata al figlio nato da poco, “La piccola mela”. Ma ci sono anche attimi di riflessione, come nel brano “In questo tempo”, che esprime amarezze e speranze dell’uomo, che da sempre aspira ad un mondo migliore, e “Il mio amico timido”.
“E’ un disco che vuole raccontare i sentimenti, il sentire comune dei nostri tempi, che è sempre prevalente nelle mie canzoni”, dice Zarrillo del nuovo progetto, “c’è molto amore – d’altra parte è il volano dell’arte fin dalla notte dei tempi, è l’amore che spinge a “creare”, a scrivere canzoni, come nel mio caso. Le storie sono lo spunto, che siano felici o piene di sofferenza. Eppoi la musica è fondamentale nel disco.
È stato fatto un grande lavoro musicale in studio, lungo e meticoloso, cosa che di questi tempi è poco usuale: viviamo tempi, infatti, in cui tutto è fatto di corsa e scompare altrettanto velocemente, spesso senza arrivare al grande pubblico. Si bada più alla superficialità, alla parte esteriore, quindi a cosa rappresenta un artista, più che alle sue “opere”, di cui siamo carenti a livello internazionale già da qualche tempo (a parte qualche rara eccezione). Non è facile divulgare, far conoscere (come sarebbe giusto) i dischi, siamo come in un imbuto culturale, a discapito del pubblico”.
“La prima cosa che farò” è il singolo che ha anticipato in radio l’uscita del disco. Una ballata tra le più belle ed ispirate del cantautore romano (che ci riporta alle emozioni di “Cinque Giorni”, per intenderci), la composizione musicale di questo brano è condivisa con Roberto Guarino, con cui ha realizzato e arrangiato il disco. Il lavoro di ricerca musicale, di sperimentazione, è ancora più presente in “Dolce Incanto” e in “Malinconica Solitudine”, pop-jazz per entrambe.
Dedicata al piccolo di “Casa Zarrillo”, al nuovo arrivo, “La piccola mela” è una filastrocca di un Papà alle prese con la meraviglia della nascita. Produttore e musicista nel nuovo progetto, Michele Zarrillo appare di nuovo all’apice della sua creatività artistica, in un momento di grande rinnovamento, sia dal punto di vista musicale, sia nei contenuti.
Capace di scrivere alcune “perle” della nostra musica, è un artista che, da sempre, pone al centro delle proprie composizioni la ricerca della qualità, con sincerità, senza compromessi, guardando al di là delle mode del momento e prendendosi tutto il tempo necessario per realizzare al meglio le sue opere: questo lo stile con cui ha consegnato alla musica italiana canzoni “evergreen” come “Cinque giorni”, “Una rosa blu”, “La notte dei pensieri”, ma anche “L’elefante e la farfalla”, “Il canto del mare”, “Strade di Roma”, “L’amore vuole amore”, “Ragazza d’argento”, “L’Alfabeto degli Amanti”, e “L’acrobata”, tra le altre.
Dal prossimo dicembre il cantautore sarà in teatro per presentare dal vivo “Unici al Mondo”: prodotto dalla Color Sound, il tour partirà il 3 dicembre da Torino (Teatro Colosseo). Tra le altre date, il 12 dicembre, Firenze (Teatro Saschall); il 13 dicembre, Milano (Teatro Smeraldo); il 20 gennaio, Bologna (Teatro Manzoni); il 21 gennaio, Roma (Gran Teatro); il 27 gennaio, Padova (Gran Teatro Geox).
Michele Zarrillo è in ospedale per un infarto. Il cantautore italiano è stato colto da malore nella mattinata di ieri quando ha avvertito delle fitte allo stomaco e al petto. Allarmatosi è corso al Pronto Soccorso del Policlinico Sant'Andra di Roma dove i medici, accolto in codice giallo, hanno confermato l'infarto. Il cantante, tra qualche giorno 56enne, è in terapia intensiva e pare che le cure sta già dando dei miglioramenti. E' probabile che debba essere sottoposto ad operazione chirurgica per l'inserimento di uno stent, ma i medici stanno ancora valutando le sue condizioni che al momento rimangono stabili.
Michele Zarrillo pare essere rimasto lucido e cosciente per tutto il tempo ed ha ccomentato con un laconico "Sono sereno e tranquillo", rassicurando fan e pubblico.
Il cantautore tranquillizza i fan: "Sono uscito dalla terapia intensiva"
09:46 - Dopo l'infarto e la grande paura, Michele Zarrillo tranquillizza tutti. Il cantautore, infatti, è sempre sotto osservazione ma adesso sta meglio: "Cari amici, come molti di voi avranno appreso - dice all'Ansa - ho subito un danno fisico molto importante. Dopo il timore iniziale, per i giorni passati in terapia intensiva, le mie condizioni di salute sono tornate ad essere, per il momento, sotto controllo". La settimana scorsa Zarrillo era stato ricoverato al Sant'Andrea di Roma in seguito ad un infarto e ora vuole rassicurare le persone che hanno contattato l'ospedale per avere informazioni sul suo stato di salute. "Voglio esprimere la mia gratitudine per la vicinanza e l'affetto sincero che ho sentito in questi giorni - aggiunge il cantante - e spero di poter ringraziare tutti presto personalmente. Scusate il ritardo, ma ritenevo di dover parlare solo a fronte di notizie certe".
una rosa blu sulla pelle tua mi ricordi londra snob e bionda con un filo di follia dicono di te pare che ci stai che ti scaldi presto che poi tutto il resto e non ti leghi mai ma se fossi mia io ti legherei con un laccio il cuore che ti faccia male quando te ne vai io sulla pelle io te lo scriverei che mi piaci perche' sei come sei col tatuaggio con quella rosa blu che e' il tuo coraggio e la tua risorsa in piu' e ti racconto di me di lei ma chi se ne frega ma si doveva andare cosi' e non mi accorgo nemmeno che vuol dire ti amo e s'e' aperta di piu' la rosa sul tuo seno una rosa blu che non va piu' via dolce e un po' perversa come un po' diversa e' la tua fantasia una rosa blu come non ce n'e' ma una cosa rara sono io stasera che la chiedo a te io sulla pelle io me lo scriverei l'amore in macchina no non c'e' magia un tatuaggio perche' va dove vai al mare o dove si puo' purche' scappare via e mi racconto di te di lei ma chi se ne frega ma si' doveva andare cosi' e non mi accorgo nemmeno che ti ho detto ti amo quando s'apre di piu' sul seno la tua rosa blu se fossi mia ti legherei a un laccio al cuore e non ci sei al mare o dove c'eri tu mi punge la tua rosa blu dolce e un po' perversa la tua fantasia ma una rosa blu sulla pelle mia me ne accorgo adesso passo dopo passo che non va piu' via che non va piu' via piu' via che non va piu' via che non va piu' via
Cinque giorni
Cinque giorni che ti ho perso quanto freddo in questa vita ma tu non mi hai cercato più troppa gente che mi chiede scava dentro la ferita e in me non cicatrizzi mai faccio male anche a un amico che ogni sera è qui gli ho giurato di ascoltarlo ma tradisco lui e me perché quando tu sei ferito non sai mai oh mai se conviene più guarire o affondare giù per sempre amore mio come farò a rassegnarmi a vivere e proprio io che ti amo ti sto implorando aiutami a distruggerti cinque giorni che ti ho perso mille lacrime cadute ed io inchiodato a te tutto e ancora più di tutto per cercare di scappare ho provato a disprezzarti a tradirti a farmi male perché quando tu stai annegando non sai mai oh mai se conviene farsi forza o lasciarsi andare giù nel mare amore mio come farò a rassegnarmi a vivere e proprio io che ti amo ti sto implorando aiutami a distruggerti se un giorno tornerò nei tuoi pensieri mi dici tu chi ti perdonerà di esserti dimenticata ieri quando bastava stringersi di più parlare un po' e proprio io che ti amo ti sto implorando aiutami a distruggerti.
Soltanto amici è il secondo album di Michele Zarrillo.
Il disco
Dopo l'incisione dei primi 45 giri e del primo album, Zarrillo non riesce a bissare il successo di Su quel pianeta libero ed Una rosa blu, per cui la vecchia casa discografica, la CBS, non gli rinnova il contratto ed il cantautore passa alla Fonit Cetra. Il rilancio passa nuovamente per Sanremo, dove ritorna con un nuovo look (capelli corti e barba) nel 1987 con La notte dei pensieri, bella canzone con la quale vince (dopo più di quindici anni di carriera....) nella categoria giovani. L'anno successivo torna ancora al Festival con Come un giorno di sole, che viene inclusa nel suo secondo album, intitolato Soltanto amici. Le canzoni del disco sono scritte da Giampiero Artegiani per i testi e dallo stesso Zarrillo in collaborazione con Luigi Lopez per le musiche. L'album non ottiene un grande riscontro commerciale.
Tracce
Testi di Giampiero Artegiani e musiche di Luigi Lopez e Michele Zarrillo.
Dovrei pentirmi Il sorriso delle stesse stelle Dammi un po' di più Da quando l'aria sei tu Soltanto amici Come un giorno di sole Sotto il cielo non c'è niente di nuovo Ci sarò La radio dava un vecchio disco di soul
Sei come il vento, ma non ti sento. un cielo mio. per quanto soffri le nubi nere non vanno via. sarò sbandato ma vivo bene, a modo mio. tu vuoi cambiarmi, modificarmi, a gusto tuo. immagine chiara dal cielo, non mi sta bene, non mi conveniente! a pensarci mi viene da ridere, non avertene a male, non è per te! ma come può un vento leggero abbattere il muro del mio pensiero? io non voglio sprecare un minuto, se questo è sbagliato, dimmi perchè. dovrei pentirmi, dovrei pentirmi secondo te? incriminarmi, autoaccusarmi, chissà di che! dentro agli amori che ho vissuto delle piccole bugie. oh ragazza premurosa, non capisce, non lo sa. che i momenti della vita non ritorneranno mai, oh mai. dovrei pentirmi, ma stai a sentirmi. che non ci vedi, che non sorridi non è da te! l'immagine chiara del cielo ci fa pensare, ci fa capire. che la vita ci passa davanti, rimorsi e rimpianti. dovrei pentirmi, dovrei tradirmi, secondo te? incriminarmi, autoaccusarmi, chissà di che? dovrei pentirmi, ma stai a sentirmi, pensa per te! hai gli occhi chiari, ma non ci vedi nemmeno te!
Il sorriso delle stesse stelle Ti ricordi l'estate passata quella canzone che cantavi anche tu che nasceva dai pensieri spero che non la dimentichi piu' e c'era lei, il primo amore e c'era lei, dentro al tuo cuore quanta strada ho mangiato con gli occhi e quanta strada per venire da te per sentire il tuo respiro e le tue mani tese verso di me e c'eri tu, il mio amore e c'eri tu, dentro al mio cuore sotto al sorriso delle antiche stelle in quella notte che non scordo piu' era una notte fatta di fiammelle e c'eri pure tu per questo amore, per questo amore che mi spezza il cuore, mi fa cantare quanta polvere sopra le ruote e quanto sole per raggiungere te per ascoltare il tuo saluto e lasciarti qualche cosa di me e adesso ci sei tu, ci sei tu e anche tu, anche tu oh, ti ricordi........ sotto il sorriso delle stesse stelle quante fiammelle, non le conto piu' sotto il sorriso delle stesse stelle ci sei pure tu per questo amore, il nostro amore che ci spezza il cuore, ci fa cantare e ci sei tu, ci sei tu, e anche tu, anche tu...... ti ricordi l'estate passata quella canzone che cantavi anche tu, puoi cantarla anche tu e anche tu, anche tu e ci sei tu, ci sei tu .
Ci risiamo, lo sapevo, non capisci che scherzavo, quando ho detto la tua amica, bella donna, mm che gran donna. ogni tanto fa vedere generose scollature e non posso non guardare, non per questo non ti amo più. non per questo non sei meglio tu. e giorno dopo giorno ci sei, tu che spezi gli infiniti miei. un respiro vale di più da quando l'aria sei tu. resta il fatto doloroso che per niente metti il muso, mi dispiace mi ferisci. sono un uomo io,. mi colpisci. dillo chiaro, sei una donna o sei un - con la gonna? ho il diritto di saperlo dal momento che spetta a me l'esclusiva di stare con te. che giorno dopo giorno ci sei tu che spezzi i limiti miei, colpo di fortuna per me d quando vivo con te. che giorno dopo giorno mi dai, senza farmi chiedere mai ma un respiro costa di più da quando l'aria sei tu. che giorno dopo giorno mi dai, senza farmi chiedere mai. ma un respiro costa di più da quando l'aria sei tu. aria,da quando l'aria,l'aria,l'aria sei tu!
Video Ci sarò Dormi tranquilla amore caro ci sono io vicino a te non preoccuparti del futuro tesoro fidati di me il lavoro va bene la bambina e' già qui vorrei starci più insieme, questo si...questo si e' fortunata questa figlia se crescerà vicino a te lasciarla ad altri e' un grosso sbaglio sei d'accordo con me ( oh, no ) tu rinunci a te stessa, tu dai molto di più eppure dici non mi interessa se ci sei anche tu ci sarò, ci sarò lungo i viali riscaldati dal sole ci sarò, ci sarò nei momenti delle prime parole ci sarò ma ti assicuro che di giorni ne avrai da spendere per te e far passare pochi inverni sara' giusto perchè (oh ! ) la vedremo fiorire proprio come tu vuoi e avrà tutto l'amore che vorrà, che vorrai ci sarò, ci sarò lungo i viali riscaldati dal sole ci sarò, ci sarò nei momenti delle prime parole ci sarò............ giuro che insieme a voi ci sarò ci sarò
Video La radio dava un vecchio disco di soul Lo farai lo farai la prima volta e cosi' e così da li' non avrai più scelta vieni via , via da questo imbroglio se lo fai una volta.......non sarai più tu. se lo specchio e' rotto, non riflette più che farai che farai solo in quel giardino penserai penserai a te, a quand' eri bambino e inseguivi il vento vento che ti portava su respiravi sulla scia degli aquiloni e tuo padre da laggiù che teneva le tue mani non te lo ricordi più forza scemo, tirati su forza amico caro alzati su dammi la mano amico vieni via dai e dai e la radio dava.....non ricordo più come vuoi non andiamo a casa ma giura che giura che ormai questa storia e' chiusa arriviamo al mare solo li' tu ritroverai d'improvviso il profumo della vita e non costa niente sai forza uomo tirati su forza amico caro alzati su dammi la mano amico vieni via dai e dai via tutto come una volta ti ricordi che...... la radio dava un vecchio disco di soul
Adesso è il terzo album di Michele Zarrillo, pubblicato nel 1992 dalla RTI Music (etichetta discografica del gruppo Mediaset).
L'Album
Il disco esce dopo la partecipazione di Zarrillo al Festival di Sanremo 1992 con Strade di Roma. I testi delle canzoni sono interamente scritti da Vincenzo Incenzo (nuovo paroliere di Zarrillo) ad eccezione di quello del brano sanremese, firmato da Incenzo con Antonello Venditti. Le musiche, invece, sono tutte composte dallo stesso Zarrillo. L'album contiene anche Innamorando, altro brano che, insieme alla title track, nel corso del tempo assumerà una certa rilevanza nella discografia dell'artista. Adesso è inoltre il primo lavoro di Zarrillo prodotto da Alessandro Colombini: per il cantautore romano rappresenta il nuovo punto di partenza che darà la svolta alla sua carriera.
Tracce
Strade di roma Io senza pietà Io ti volevo difendere E poi perdemmo il paradiso I giorni di una vita Il segreto di una donna Amarsi è nell'istinto naturale Adesso Innamorando
da wikipedia foto web
Video
Strade di Roma
Mi rivedo sognante e vibrante nel centro di Roma a guardar vetrine. Tra i negozi la gente la fretta dell'ora di punta tu mi passi accanto. Non ti accorgi di un uomo che adesso cammina da solo in questa sera che soffia silenzio e nostalgia oramai non c'è proprio nessuno sulla via. Camminando per strade deserte nel centro di Roma mi diverto tanto. Ci ripenso mi guardo mi sfido la strada e' un mistero cento lire in cielo da quale parte si va la mia anima è nuda come i manichini in vetrina dove la gente misura soltanto vanità ma il mestiere di vivere adesso mi salverà e chissà tu dove sei stasera, con chi dividerai la mela chissà tu cosa fai stasera e con chi scioglierai la vela. Ma perché quando un uomo è da solo diventa più vero che strano pensiero in questa notte che va tra i sobborghi di antiche ringhiere i mercati le chiese si è perduto un uomo ma presto rinascerà la mia anima sbatte nei vicoli come un giornale che un vento ubriaco trascina stanotte chissà dove va ma la voglia di vivere ancora mi salverà ma chissà tu dove sei stasera, con chi dividerai la mela chissà tu cosa fai stasera e con chi scioglierai la vela la mia anima e nuda presto rinascerà in questa notte fottuta presto rinascerà ma che dici che mangi che guardi che scherzi che ridi giro randagio tra i resti più belli di questa città ma il mestiere di vivere adesso mi salverà.