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DI RABBIA E DI STELLE, ALBUM DEL 2007
Il disco è saturo di dolore e disillusione e, dopo l'ascolto, la sensazione è che, nella quotidianità, la visione della realtà sia troppo ottimistica ovvero che ci sia la voglia di non soffermarci troppo sugli eventi negativi del nostro tempo. Il tentativo quindi è quello di illuminare la realtà per essere più sinceri, prima di tutto con se stessi. Il dito è puntato oltre che sulle ingiustizie del tempo anche al rapporto con i figli e all'amore. Questa volta però l'amore è un amore in declino, un amore che sconta le illusioni della gioventù, un amore che vive una realtà pensata diversa alla sua nascita. Il disco però non è "triste" ma risulta "vivo" e, tra filastrocche, spunti romantici e invenzioni, si fa ascoltare. Gli arrangiamenti sono di Lucio Fabbri e, per l’altra a metà, di Patrizio Fariselli.
1 La ragazza col filo d'argento 2 Non lasciarmi andare via 3 Neanche se piangi in cinese 4 O amore amore amore 5 Comici spaventati guerrieri 6 Amico mio 7 Questi fantasmi 8 Non amo più 9 Mond lader (mondo ladro) 10 Tu, quanto tempo hai? 11 Il cielo di Austerlitz 12 Il violinista sul tetto 13 Le rose blu
BRANO NUMERO 1 DI QUESTO SPLENDIDO ALBUM
LA RAGAZZA COL FILO D'ARGENTO
In questa canzone si apprezza la capacità di Vecchioni di scrivere testi che possono essere interpretati in più modi nella migliore tradizione di Bob Dylan e di Francesco De Gregori. La ragazza, come affermato da Vecchioni durante il tour 2008, è sua moglie con il "suo" filo d'argento sulla fronte che indossava il giorno che si sono conosciuti.
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