Roberto Benigni

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  1. gheagabry
     
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    Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla,
    come in una favola c'è dolore,
    e come una favola, è piena di meraviglia e di felicità.
    (Giosuè adulto)


    LA VITA E' BELLA



    Lingua originale italiano, inglese, tedesco
    Paese di produzione Italia
    Anno 1997
    Durata 120 min
    107 min (versione ridotta)
    Colore colore
    Audio sonoro
    Rapporto 1,85:1
    Genere commedia, drammatico
    Regia Roberto Benigni
    Soggetto Roberto Benigni, Vincenzo Cerami
    Sceneggiatura Roberto Benigni, Vincenzo Cerami
    Produttore Elda Ferri, Gianluigi Braschi
    Casa di produzione Cecchi Gori Group, Melampo Cinematografica
    Distribuzione (Italia) Cecchi Gori Distribuzione
    Fotografia Tonino Delli Colli
    Montaggio Simona Paggi
    Effetti speciali Giovanni Corridori
    Musiche Nicola Piovani
    Scenografia Danilo Donati
    Costumi Gaelle Allen

    Interpreti e personaggi

    Roberto Benigni: Guido Orefice
    Nicoletta Braschi: Dora
    Giorgio Cantarini: Giosuè Orefice
    Giustino Durano: Eliseo Orefice
    Horst Buchholz: dottor Lessing
    Amerigo Fontani: Rodolfo
    Sergio Bustric: Ferruccio Papini
    Lydia Alfonsi: signora Guicciardini
    Pietro De Silva: Bartolomeo
    Marisa Paredes: madre di Dora
    Andrea Nardi: tappezziere
    Giuliana Lojodice: direttrice
    Francesco Guzzo: Vittorino
    Gina Rovere: governante di Dora
    Gil Baroni: prefetto
    Omero Antonutti: voce introduzione

    Riconoscimenti

    1999 - Premio Oscar
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    Miglior colonna sonora a Nicola Piovani

    1998 - Premio BAFTA
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni


    Il titolo del film è tratto da una frase del testamento di Lev Trotsky. La frase intera è:
    « La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore. »




    TRAMA


    Guido Orefice (Benigni) è un giovane ebreo che si trasferisce in quel di Arezzo per lavorare come cameriere in un albergo dove è già impiegato suo zio Eliseo (Durano). Durante il viaggio Guido incontra Dora (Braschi), una maestra elementare di cui si innamora a prima vista e che trasformerà nella sua “Principessa”. L’esuberanza di Guido gli creerà qualche problema in città e sul lavoro, specialmente con i militari fascisti tra cui c’è il borioso Rodolfo (Fontani), che Guido scoprirà in seguito essere il fidanzato di Dora. Questo non fermerà Guido che dopo una corte serrata riuscirà a conquistare la sua “Principessa” e a sposarla. nascerà così il piccolo Giosuè (Cantarini) la cui infanzia coinciderà purtroppo con l’entrata in vigore delle vergognose “Leggi razziali fasciste”, provvedimenti che porteranno Guido e la sua famiglia in un lager nazista. Sarà qui che Guido cercherà in tutti modi di proteggere il figlio dal tragico orrore che li circonda, trasformando la deportazione e la prigionia in un sorta di avventuroso gioco a premi. (cineblog.it)

    Guido spiega a modo suo al figlio Giosuè un cartello affisso sulla vetrina di un negozio:

    Giosuè: Perché i cani e gli ebrei non possono entrare babbo?
    Guido: Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare Giosuè, eh. Là c’è un negozio, là, c’è un ferramenta no, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli eh, eh… e coso là, c’è un farmacista no: ieri ero con un mio amico, un cinese che c’ha un canguro, dico “Si può entrare?”, dice “No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo”. Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire oh?!
    Giosuè: Ma noi in libreria facciamo entrare tutti.
    Guido: No, da domani ce lo scriviamo anche noi, guarda! Chi ti è antipatico a te?
    Giosuè: I ragni. E a te?
    Guido: A me… i visigoti! E da domani ce lo scriviamo: “Vietato l’ingresso ai ragni e ai visigoti”. Oh! E mi hanno rotto le scatole ’sti visigoti, basta eh!

    RECENSIONE


    Fin dove può arrivare l’amore di un padre, che deve a tutti i costi nascondere il dolore delle atrocità di una realtà circostante ostile e oltremodo pericolosa? Ce lo racconta Roberto Benigni, splendidamente ispirato, dopo il flop de “Il mostro” (1994), con “La vita è bella”, pellicola del 1997, attraverso cui, l’attore/regista descrive in maniera del tutto originale la tragedia dell’Olocausto, oltremodo sfruttata dal cinema, rievocando in parte la sua esperienza di figlio di un ex deportato.
    È una fiaba dai risvolti a volte comici, e per questo da alcuni duramente criticata, quella che vede per protagonista l’ebreo toscano Giulio Orefice, cameriere poeta, che viene deportato in un campo di concentramento con il figlioletto Giosuè, nato dall’amore con la maestrina Dora, che nonostante non sia ebrea, decide di seguirli. È così che, a partire da questa semplice vicenda comune a tante altre, che Benigni, qui anche in veste di sceneggiatore insieme a Vincenzo Cerami, costruisce un impianto narrativo commovente, senza scadere nel facile e patetico pietismo, che lascia sullo sfondo gli orrori della guerra e pone come tema portante la grande fantasia messa a punto da un genitore disperato che deve a tutti i costi camuffare un vissuto insostenibile per evitare che il proprio bambino venga distrutto dal terrore. Nonostante alcune pecche della pellicola, prima tra tutte la facile retorica, “La vita è bella” è un inno ai sentimenti veri e puri, quelli ispirati dall’affetto famigliare e dall’amore che supera la diversità e le distanze, ottimamente espresso da Benigni e dalla Braschi (coppia perfetta sul set e nella vita). La prigionia diventa un gioco a premi, così come la guerra è un gioco folle, indispensabile da giocare per sopravvivere, nonostante le difficoltà del percorso perché in fondo ‘la vita è bella’ anche laddove sembra non esserci speranza e l’unica flebile luce è quella rappresentata dall’affetto dei propri cari. Meritati i tre Oscar (sette sono state le candidature), andati nel 1999 alla Miglior Colonna Sonora di Nicola Piovani, al Miglior Film Straniero e al Miglior Attore Protagonista, oltre ai cinque Nastri d’Argento, i nove David di Donatello e il Gran Premio della Giuria al 51° Festival di Cannes.
    (Salvatore Buellis, ecodelcinema.it)

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    Riconoscimenti [modifica]

    1999 - Premio Oscar
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    Miglior colonna sonora a Nicola Piovani
    Nomination Miglior film a Elda Ferri e Gianluigi Braschi
    Nomination Migliore regia a Roberto Benigni
    Nomination Migliore sceneggiatura originale a Roberto Benigni e Vincenzo Cerami
    Nomination Miglior montaggio a Simona Paggi
    1998 - Premio BAFTA
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    Nomination Miglior film non in lingua inglese a Roberto Benigni, Elda Ferri e Gianluigi Braschi
    Nomination Migliore sceneggiatura originale a Roberto Benigni e Vincenzo Cerami
    1998 - David di Donatello
    Miglior film
    Migliore regia a Roberto Benigni
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    Migliore sceneggiatura a Roberto Benigni e Vincenzo Cerami
    Miglior produttore a Elda Ferri e Gianluigi Braschi
    Migliore scenografia a Danilo Donati
    Migliore fotografia a Tonino Delli Colli
    Migliori costumi a Danilo Donati
    Nomination Miglior sonoro a Tullio Morganti
    Nomination Miglior colonna sonora a Nicola Piovani
    1999 - Premio César
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - Las Vegas Film Critics Society Award
    Miglior film straniero
    Migliore regia a Roberto Benigni
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    1999 - Premio Lumière
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - Directors Guild of America
    Nomination DGA Award a Roberto Benigni
    1998 - European Film Award
    Miglior film a Gianluigi Braschi e Elda Ferri
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    2000 - Premio Goya
    Miglior film europeo
    1999 - Screen Actors Guild Award
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    Nomination Miglior cast
    1999 - Chicago Film Critics Association Award
    Miglior film straniero
    Nomination Miglior film
    Nomination Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    1999 - Critics' Choice Movie Award
    Miglior film straniero
    Nomination Miglior film
    1999 - Kansas City Film Critics Circle Award
    Miglior film straniero
    1998 - Festival di Cannes
    Grand Prix Speciale della Giuria a Roberto Benigni
    Nomination Palma d'Oro a Roberto Benigni
    1998 - Nastro d'argento
    Migliore regia a Roberto Benigni
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    Miglior attore non protagonista a Giustino Durano
    Miglior soggetto originale a Roberto Benigni e Vincenzo Cerami
    Migliore sceneggiatura a Roberto Benigni e Vincenzo Cerami
    1999 - Satellite Award
    Nomination Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1998 - Ciak d'oro
    Ciak d'oro al miglior film - La vita è bella
    Ciak d'oro alla miglior regia - Roberto Benigni
    Ciak d'oro al miglior attore protagonista - Roberto Benigni
    2000 - Awards of the Japanese Academy
    Miglior film straniero
    1998 - AFI Fest
    Miglior film a Roberto Benigni
    Nomination Gran Premio della Giuria a Roberto Benigni
    1999 - Amanda Award
    Nomination Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - National Board of Review Award
    Migliori dieci film stranieri
    Premio Speciale a Roberto Benigni (Per la regia)
    1999 - American Comedy Award
    Attore protagonista più divertente a Roberto Benigni
    1998 - Athens International Film Festival
    Premio del Pubblico a Roberto Benigni
    1999 - Australian Film Institute
    Miglior film straniero a Roberto Benigni e Arnon Milchan
    2000 - Blue Ribbon Award
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - British Independent Film Award
    Nomination Miglior film straniero
    1999 - Chlotrudis Award
    Migliore regia a Roberto Benigni
    Nomination Miglior film
    Nomination Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    Nomination Migliore sceneggiatura a Roberto Benigni e Vincenzo Cerami
    2000 - Cinema Writers Circle Award
    Miglior film straniero
    1999 - Czech Lions
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - Film Critics Circle of Australia Award
    Nomination Miglior film straniero
    1999 - Florida Film Critics Circle Award
    Miglior film straniero
    1999 - French Syndicate of Cinema Critics
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1998 - Ft. Lauderdale International Film Festival
    Miglior film a Roberto Benigni
    Migliore regia a Roberto Benigni
    Miglior attore protagonista a Roberto Benigni
    1999 - German Film Award
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    2000 - Grammy Award
    Nomination Miglior colonna sonora a Nicola Piovani
    1999 - Guild of German Art House Cinemas
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - Harry Award
    Nomination Harry Award
    1999 - Montréal World Film Festival
    Premio del Pubblico a Roberto Benigni
    1999 - Online Film Critics Society Award
    Miglior film straniero
    Nomination Miglior film
    1999 - PGA Award
    Nomination Migliori produttori dell'anno a Elda Ferri e Gianluigi Braschi
    1999 - Palm Springs International Film Festival
    Premio del Pubblico a Roberto Benigni
    2000 - Robert Festival
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - San Diego Film Critics Society Award
    Miglior film straniero a Roberto Benigni
    1999 - Southeastern Film Critics Association Award
    Miglior film straniero
    1998 - Toronto International Film Festival
    Premio del Pubblico a Roberto Benigni
    1998 - Vancouver International Film Festival
    Film più Popolare a Roberto Benigni
    1998 - Warsaw International Film Festival
    Premio del Pubblico a Roberto Benigni
    1998 - Jerusalem Film Festival
    The Jewish Experience - Best Feature: La vita è bella di Roberto Benigni
     
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8 replies since 26/9/2010, 14:21   799 views
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