CLAUDIO BAGLIONI

biografia, discografia, new, foto, ecc...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    CLAUDIO BAGLIONI...



    Fai buon viaggio amore mio
    fai buon viaggio della vita
    finché c'è una strada e vai
    non è mai finita.
    Fai buon viaggio sogno mio
    nel miraggio di ogni giorno
    sia un incontro sia un addio
    un'andata od un ritorno.



    claudiouw7



    Il popolare cantante italiano Claudio Baglioni nasce a Roma il 16 maggio 1951, nel quartiere di Centocelle.
    A soli 14 anni vince il concorso locale di voci nuove.
    Solo due anni più tardi si esibisce in un teatro periferico di varietà, guadagnando con questa professione le sue prime 1000 lire.

    Nel 1968 compone le prime canzoni, tra cui "Signora Lia" e "Interludio"; l'anno precedente aveva scritto una suite musicale sul testo di una poesia di Edgar Allan Poe.
    Il suo primo contratto discografico arriva nel 1969, con la RCA e dura cinque anni. Con "Una favola blu" il giovane Baglioni partecipa a "Un disco per l'estate".

    Il suo primo album che si intitola semplicemente "Claudio Baglioni" viene pubblicato nel 1970. Due anni dopo, sua è la colonna sonora del film "Fratello Sole e Sorella Luna" di Franco Zeffirelli.
    Il cantautore scrive poi "Bonjour la France" che guadagna il primo posto nelle classifiche francesi. Del 1972 è una delle sue canzoni più rappresentative, "Questo piccolo grande" (con arrangiamenti di Tony Mimms).

    Nel 1974 Baglioni lavora a Parigi con Vangelis per l'album "E tu". Il disco, oltre che in Italia, è primo anche nelle classifiche sudamericane e vince il Festivalbar.
    Le collaborazioni internazionali continuano: suona e canta "Poster" con Astor Piazzolla.

    Firma poi nel 1978 un nuovo contratto con la CBS (che nel 1989 diventerà Sony). Un suo altro disco memorabile "Strada facendo", viene pubblicato nel 1981. Compone "Avrai", una bellissima canzone-poesia dedicata al figlio.
    Nello stesso anno parte il suo tour "Alé-oo" che raccoglierà un milione di spettatori e due concerti speciali all'Arsenale di Venezia su una piattaforma galleggiante e a piazza di Siena a Roma con 150.000 persone.
    L'album doppio "Alé-oo" venderà oltre un milione di copie.

    Nel 1985 Baglioni è invitato a Sanremo per ritirare, cantando dal vivo durante il Festival, il premio per la canzone del secolo assegnato dal pubblico italiano a "Questo piccolo grande amore".

    Esce poi l'album "La vita è adesso" (con arrangiamenti di Celso Valli): il disco permane per ben 18 mesi nelle classifiche arrivando a raggiungere l'incredibile cifra di 1.200.000 copie vendute.
    Il suo tour "Notte di note" parte da Cagliari per finire dopo 54 date a Roma in un doppio concerto per 80.000 persone. E' il primo spettacolo trasmesso in diretta televisiva.

    Nel 1986 parte il tour "Assolo" in cui Claudio Baglioni si esibisce in una singolare performance di tre ore in cui solo sul palco suona tastiere, chitarre e percussioni collegate con un sistema Midi.

    Due anni più tardi a Torino, per "Human Rights Now", Baglioni canta dieci sue canzoni tra cui "Ninna nanna di guerra" con Peter Gabriel e poi "Chimes of Freedom" di Bob Dylan e "Get up stand up" di Bob Marley con Bruce Springsteen, Sting, Tracy Chapman, Peter Gabriel e Youssou N'Dour.

    Nel 1990 esce "Oltre", un album di venti canzoni con molti grandi ospiti tra cui Pino Daniele, Paco De Lucia, Mia Martini, Oreste Lionello, Phil Palmer, Tony Levin.

    A cinque anni dalla pubblicazione di "Oltre" e a tre da quella dei due album live "Assieme" e "ancorAssieme", Claudio Baglioni torna al pubblico con un nuovo lavoro dal titolo "Io sono qui", ed è nuovamente un grande successo. Il tour che seguirà frantumerà molti record di repliche con frequenti "tutto esaurito".

    Esce poi "Attori e spettatori" un nuovo doppio album dal vivo, che comprende un nuovo arrangiamento di "Questo piccolo grande amore".

    Nel 1997 Baglioni raccoglie anche grandi successi come personaggio tv, affiancando il conduttore Fabio Fazio nella trasmissione "Anima mia", su Raidue.

    Per i 100 anni della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) nel 1998 scrive l'inno "Da me a te".
    Arriva anche nelle librerie pubblicando il libro fotografico "C'era un cavaliere bianco e nero" che ripercorre le tappe degli ultimi suoi tour.

    Il 6 giugno 1998 si avvera un suo sogno: canta allo Stadio Olimpico di Roma, in un concerto di tre ore davanti a 90.000 spettatori e un pubblico televisivo di 4.700.000 persone che lo seguono in diretta su Raidue. L'enorme successo lo porta a replicare il concerto "Da me a te" allo Stadio Meazza di Milano, poi a Palermo e Napoli.

    Del 1999 è il disco "Viaggiatore sulla coda del tempo". Il lavoro successivo è "Sono io, l'uomo della storia accanto" (2003), un disco intenso con suoni e testi molto immediati e comunicativi.
    L'ultima fatica di Claudio Baglioni è "Tutti qui", una speciale raccolta in cui il cantautore romano si racconta attraverso 40 anni di greatest hits.





    L'infanzia e gli esordi

    Claudio Baglioni (nome all'anagrafe Claudio Enrico Paolo) nasce a Roma, il 16 maggio 1951, nella clinica Villa Bianca, figlio unico di Riccardo, ex contadino poi sottufficiale dei Carabinieri, e Silvia Saleppico, casalinga e sarta.
    Trascorre l'infanzia nel quartiere di Monte Sacro e l'adolescenza in quello di Centocelle, frequentando spesso d'estate le campagne dell'Umbria, terra natale dei suoi genitori, e del reatino, dove il padre temporaneamente presta servizio in caserma.
    La sua carriera artistica inizia nel 1964 quando, appena tredicenne, partecipa ad un concorso canoro di voci nuove organizzato da Ottorino Valentini a Centocelle, nella piazza San Felice da Cantalice, cantando il successo di Paul Anka Ogni volta e vincendo lo stesso concorso l'anno successivo con il brano I tuoi anni più belli di Gene Pitney.
    Nel 1965 partecipa anche ai Ludi Canori (in cui vince nella categoria Autori in coppia con Maria Pia Crostella cantando la canzone Siamo due poveri ragazzi) e due anni dopo è al Festival degli sconosciuti di Ariccia (organizzato da Rita Pavone e Teddy Reno), dove giunge in semifinale.

    Agonia e il debutto discografico

    Si iscrive all'istituto per geometri e riceve in regalo la sua prima chitarra con la quale inizia a suonare le canzoni di Fabrizio De André; il suo look di quegli anni (maglioni neri a collo alto, occhiali spessi e aria da intellettuale), causa il soprannome che gli viene affibbiato dagli amici del quartiere: Agonia.
    Intanto, desideroso di visibilità e sfruttando la passione per la musica per poter uscire dall'anonimato della vita di periferia, prende lezioni di pianoforte dal maestro argentino Nicolàs Amato (futuro traduttore in spagnolo di alcune sue canzoni di successo), suona in un complessino beat amatoriale (Les Images), e tenta alcuni esperimenti di teatro cantato con una compagnia chiamata Studio 10 ma senza gran successo.
    Al 1966 risale la prima esibizione professionale, in un teatro periferico di varietà, per una paga di 1.000 lire.
    Nel 1967 scrive una suite musicale su una poesia di Edgar Allan Poe, "Annabel Lee" .
    Nel luglio del 1968 partecipa al concorso "Fuori la voce", presentato da Pippo Baudo, in cui tra i concorrenti c'è anche una giovanissima Fiorella Mannoia. Nello stesso anno incontra Antonio Coggio, produttore e pianista, che diventerà il suo principale collaboratore negli anni a venire; ecco come il musicista ligure racconta la nascita del loro sodalizio: «Me lo presentò un collaboratore di Teddy Reno, che l'aveva notato al loro Festival degli sconosciuti; Claudio cantò Georgia on My Mind di Ray Charles al pianoforte. Come cantante prometteva molto, aveva modulazioni particolari».
    Nel 1969 ottiene il suo primo contratto discografico: dopo aver effettuato alcuni provini, la RCA Italiana gli propone un contratto di durata quinquennale, firmato dal padre Riccardo a causa della minore età del cantautore; l'allora direttore artistico della casa discografica, Zeppegno, affermerà poco dopo: «Tanto questo non farà mai niente».


    Gli anni settanta



    I primi difficili passi


    L'anno successivo viene pubblicato il suo primo 45 giri, Una favola blu/Signora Lia e il cantante prende parte a Un disco per l'estate con Una favola blu (brano scritto da Giulio D'Ercole e Alberto Morina per il testo e dal maestro Piero Melfa per la musica) ed alla sezione giovani del Festivalbar con Signora Lia, con scarso successo.
    È sempre del 1970 il suo primo album, Claudio Baglioni, ma le vendite vanno male ed il 33 giri viene ritirato dal commercio dopo pochi mesi; molte delle canzoni sono scritte insieme a Coggio, che così racconta come era organizzata la loro collaborazione: «Io mi mettevo al piano e Claudio imbracciava la chitarra. Buttavamo giù spunti, decidevamo cosa comunicare, poi lui preparava il testo ed insieme elaboravamo la musica. Infine lui rifiniva le parole, ed io sistemavo le note».
    Partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, dove viene fischiato e alla Caravella dei successi di Bari, dove il suo pezzo Notte di Natale è reputato troppo triste e contrario alla morale cattolica. Nel 1971, in aprile, alla Mostra dell'elettronica di Roma incontra la sua futura moglie e collaboratrice Paola Massari ed in settembre viene invitato al "Festival Internazionale" della cittadina polacca di Sopot, dove vince il premio della critica; l'anno si conclude con una tournée di dieci giorni in Polonia.
    Successivamente scrive alcuni brani per Mia Martini che la cantante interpreta nell'album Oltre la collina (nel brano omonimo, Baglioni è la voce fuori campo insieme a Loredana Berté) e, nel 1972, interpreta tre canzoni per la colonna sonora del film Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli e scrive pezzi per Rita Pavone, tra cui La suggestione, che viene anche incisa con un testo francese e con il titolo Bonjour la France e che, in febbraio, scala le classifiche francesi.
    Acquista la "mitica" Camilla, la Citroën 2CV gialla (che sarà immortalata nel 1973 sulla copertina del suo album Gira che ti rigira amore bello) e dopo altri due mesi di tournée in Polonia, in soli sette giorni, ultima i testi dell'album della sua svolta artistica.


    Questo piccolo grande amore: arriva il successo


    È nel 1972 infatti che esce, dopo l'insuccesso di alcuni singoli da lui eseguiti, l'album Questo piccolo grande amore, uno dei primi esempi di concept album italiani (un disco in cui le canzoni sono legate insieme da un filo narrativo comune), che lo consacra al successo contribuendo all'identificazione di Baglioni come cantautore romantico e dei buoni sentimenti per antonomasia, nonostante le evoluzioni artistiche di cui il cantautore sarà protagonista negli anni a venire. Il singolo raggiunge in poco tempo le 800.000 copie vendute e rimane primo in classifica per molte settimane; 13 anni più tardi il brano sarà proclamato da una giuria popolare "canzone italiana del secolo" e per questo premiata al Festival della canzone italiana di Sanremo. La censura dell'epoca colpisce il brano sostituendo "nudi" e "cose proibite" con le più rassicuranti parole "soli" e "le scarpe bagnate" (questa è la versione pubblicata sul 45 giri, mentre nel 33 è possibile ascoltarla senza censure). Il celebre pezzo è anche protagonista di una querelle giudiziaria per la causa intentata da Ricky Gianco che accusa il cantautore romano di plagio, ma il giudice, anche avvalendosi della consulenza del maestro Ennio Morricone, dà ragione a Baglioni.
    Collabora con Nada, scrivendo per lei due canzoni, che la cantante utilizzerà soltanto ventidue anni più tardi inserendo una prima versione di Chissà se mi pensi e Me sò magnata er fegato, nel suo album del 1994, Malanima.
    Il 4 agosto del 1973 sposa la Massari (anche se, per non deludere le fan, la notizia verrà resa pubblica solo alcuni anni più tardi) e, subito dopo le nozze, esce il suo quarto album, Gira che ti rigira amore bello, che non ripete il successo dell'album precedente, anche se contiene alcuni dei brani singoli più fortunati del cantautore.
    Nel 1974 vola a Parigi per registrare il suo quinto album, E tu..., altro grande successo discografico. L'omonimo singolo, che rimane primo in classifica per 14 settimane, dà il titolo ad un album di grande impatto musicale per la qualità degli arrangiamenti e composto con la collaborazione di Vangelis, vince il Festivalbar.
    Dal 1975 al 1978 Baglioni pubblica altri tre album: Sabato pomeriggio (1975) album che lo consacra ancora una volta al successo con arrangiamenti di Luis Bacalov, Solo (1977) (che conclude il burrascoso rapporto di lavoro con la RCA) e E tu come stai? (1978). Quest'ultimo lavoro, che segna il suo passaggio alla CBS, su richiesta della vecchia casa discografica viene sequestrato per un breve periodo dai negozi, in seguito ad uno spiacevole contenzioso legale. Nel 1980 realizza una versione dell'album in francese ("Un peu de toi") non riscuotendo però particolare successo presso il pubblico transalpino.
    Durante questi anni, Baglioni esegue concerti in gran parte dell'Europa, in tutto il Sud America, negli USA e in Canada, conseguendo record assoluti di vendite. A poco piu di 25 anni ha già all'attivo svariati milioni di dischi venduti.


    Gli anni ottanta


    I record discografici


    Dopo tre anni di silenzio, nel 1981 esce Strada facendo, (sedici settimane consecutive primo in classifica, con un totale di un milione di copie vendute), album che, anche grazie all'enorme successo del singolo di lancio, gli consente di vincere il premio come Miglior cantante dell'anno al concorso Vota la Voce ed il premio quale Miglior cantautore assegnato dall'Associazione Critici Discografici. Successivamente si esibisce in un mini-tour di sedici tappe nei palasport.
    Dalla sua unione con Paola Massari, il 19 maggio 1982, nasce Giovanni, cui il padre dedica la canzone Avrai, tra le più belle del cantautore e registrata in soli due giorni nello studio di Paul McCartney a Londra; il singolo viene pubblicato il 9 giugno. Della nascita del figlio, Baglioni dirà poco dopo:
    « Diventare padre mi ha fatto riscoprire le cose belle della vita e il fatto che dopo tanti anni sia ritornato ad esibirmi su un palcoscenico è dipeso in gran parte da questo. Ho sentito l'esigenza di rituffarmi in mezzo al mio pubblico per ragalargli la mia musica, la mia felicità, il mio modo di essere musicista. »
    (Famiglia TV, 12 dicembre 1982)
    .
    E infatti, nell'estate del 1982, è protagonista della prima tournée di un cantante italiano negli stadi, Alè-oò, che totalizza un pubblico di oltre un milione di persone. D'ora in poi le sue tournée saranno veri e proprio eventi di massa. Tra le date più suggestive del tour vanno ricordate quella all'Arsenale di Venezia, riadibito per l'occasione ad uso civile dopo 1.000 anni, e quella di Roma, nel concerto di Piazza di Siena (120.000 spettatori), da cui viene tratto un resoconto video in due puntate trasmesso dalla RAI. A dicembre esce Alè-oò, doppio album live a documentare l'omonimo tour di successo: vende oltre un milione di copie.
    Nel 1984 si esibisce da solo in un concerto all'arena di Verona davanti a 20.000 persone, sotto un violento temporale.
    Nel 1985 esce La vita è adesso. L'album vende 1.200.000 copie rimanendo in classifica per 18 mesi, risultando di fatto il più venduto in assoluto dell'intera discografia del cantautore romano. A giugno parte il tour "Notti di Note" destinato a superare il record del tour precedente. Per un totale di oltre un milione di spettatori esso si conclude a Roma in un doppio concerto allo stadio Flaminio di cui la seconda data trasmessa in diretta tv dalla Rai. È il primo concerto mandato in diretta dalla televisione.
    Nel 1986 parte il tour "Assolo", in cui il cantautore si esibisce da solo sul palco suonando tutti gli strumenti, collegati con la nuova tecnologia MIDI. L'anno successivo vede la luce il triplo live Assolo, sintesi discografica della sua innovativa tournée, per il quale si avvale della collaborazione di Pasquale Minieri, seguito nel 1987 dal libro Assolo, non solo.


    I fischi di Torino: punto di svolta

    Nel 1988 inizia le registrazioni del nuovo album, in sale di incisione in Italia e all'estero. L'8 settembre 1988 partecipa, come rappresentante italiano, al concerto di Amnesty International a Torino, concerto che vede come ospiti artisti di fama mondiale ritenuti impegnati socialmente come Youssou N'Dour, Tracy Chapman, Sting, Peter Gabriel e Bruce Springsteen; Baglioni viene giudicato inadatto all'evento da una parte del pubblico e viene contestato mentre esegue Strada facendo.
    Così, il quotidiano La Repubblica, il giorno dopo, scrive dell'accaduto:

    « ...E così quando l'autore di "Piccolo grande amore" è apparso sulla scena, dopo l'intervallo seguito all'esibizione di Youssou N'Dour, è stato accolto da una bordata di fischi. Mentre volavano sul palco ortaggi e migliaia di mani si levavano in alto con tutte le dita piegate a pugno tranne il medio. Poi, quando un Baglioni, pallido come uno straccio, si è un po' sciolto sul terreno a lui congeniale della melodica "Strada facendo" almeno una parte del pubblico ha mostrato meno ostilità. Si sono creati due fronti tranquillamente contrapposti, impegnati ad applaudire e a fischiare. Ma ormai la situazione era irrimediabilmente compromessa e il povero Baglioni, così malamente giocato da chi incautamente aveva spinto per avventurarlo in questo tipo di concerto, ha dovuto a tratti disertare la scena per sottrarsi alle intemperanze di un pubblico che non gli ha perdonato un atto di tardivo coraggio forse non del tutto disinteressato. E quando ha concluso con "Ninna nanna" e altri motivi non ha neppure avuto il privilegio di farsi applaudire dai vip arrivati allo stadio intorno alle 20... »
    (Repubblica, 9 settembre 1988)

    .
    E così, Edmondo Berselli commenterà, qualche anno dopo, nel suo saggio Canzoni - Storie dell'Italia leggera:
    « Claudio esaurisce la sua performance con quella trionfale mestizia che prende i grandi interpreti, i grandi clown, i grandi lirici, e anche gli spettatori, tutti noi, fantasmi dell'amore, nostalgie divine, essenze sentimentali, "noi sogni di poeti". (...) Tira una maledetta aria di poesia, molto vicina alla tristezza, quasi ai confini con la depressione. »
    (Edmondo Berselli, Canzoni - Storie dell'Italia leggera)
    Questo episodio lascia il segno sul cantautore che inizia un periodo di forzato isolamento dalla scena pubblica (tornerà a suonare in uno stadio soltanto 3 anni dopo) che lo porterà ad una significativa evoluzione musicale ed umana. Quasi a completare il suo periodo più nero sopraggiungerà, nel 1989, la separazione con la Massari, già collaboratrice, compositrice e corista in alcuni suoi album.


    Gli anni novanta

    L'evoluzione di "Oltre"

    Nell'ottobre del 1989 iniziano le prenotazioni per il suo nuovo disco, sebbene l'artista, non ancora soddisfatto del proprio lavoro, continui a rimandare l'uscita dell'album, prevista infine per ottobre 1990. La data di pubblicazione viene poi ulteriormente spostata, così come viene modificato il titolo dell'album (inizialmente doveva essere Un mondo più uomo sotto un cielo mago).
    Intanto il cantautore, mentre rincasa a bordo della sua Porsche in una piovosa serata romana, rimane vittima di un incidente automobilistico, andando a schiantarsi contro il muro di Villa Fendi alla Camilluccia e riportando ferite alle mani, al viso, alle labbra e alla lingua. Pochi giorni dopo, il cantante, appena dimesso dalla clinica dove era stato ricoverato, appare in TV al Maurizio Costanzo Show, visibilmente dimagrito e provato dalla brutta esperienza. Il 16 novembre 1990, esce finalmente Oltre, album che ospita artisti di fama nazionale e internazionale come: Paco de Lucia, Pino Daniele, Mia Martini, Youssou N'Dour, Didier Lockwood e Oreste Lionello e che rappresenta uno spartiacque nella carriera dell'artista. Accolto inizialmente con freddezza da una parte della critica ma anche del pubblico, Oltre dà a Baglioni l'opportunità di dismettere i panni del cantore dei buoni sentimenti e di tentare una svolta più intimista, poetica e di sperimentazione linguistica e musicale.
    Nel 1991 suona a sopresa in alcune discoteche . Poi dà inizio a un concerto itinerante su un camion nella periferia romana. In seguito,Baglioni esegue un doppio concerto allo Stadio Flaminio di Roma; la prima data è trasmessa in diretta tv conseguendo un record di ascolto. Il concerto viene eletto "Miglior concerto dell'anno nel mondo" dalla rivista inglese Billboard grazie all'innovativa concezione del palco, posizionato al centro dello stadio e aperto in ogni direzione.
    Nel gennaio del 1992 parte da Firenze il tour Oltre il concerto che dopo 51 date e 400.000 spettatori si conclude sempre a Firenze 4 mesi dopo.Oltre il concerto è molto di più di un semplice concerto: accompagnato da una mostra,incontri culturali e seminari,è caratterizzato dalle collaborazioni con giovani musicisti ( palchi vengono messi a disposizione degli allievi delle scuole di musica popolare di tutta Italia ). L'annuale sondaggio tra i lettori di "Sorrisi e Canzoni" decreta Oltre il concerto miglior tour dell'anno. A maggio dello stesso anno parte la continuazione estiva della tournée che prende il nome di "Assieme,sotto un cielo mago"A luglio esce "Assieme,(Oltre il concerto)" e il 28 settembre prende il via "Ancorassieme",l'ultima parte del tour,dopo il quale esce un album live dallo stesso titolo,che conclude trionfalmente un anno di concerti.
    Nel settembre del 1993 partecipa al "Concerto contro la mafia", "Giù la maschera" a Palermo dopo l'uccisione dei giudici Falcone e Borsellino e delle loro scorte.
    Nel 1994, è ospite del 34° Festival Internacional de la Cancion de Vina del Mar, in Cile. Compone e canta Acqua nell'acqua, sigla ufficiale della VII edizione dei Campionati mondiali di nuoto.
    È del 1995 l'album Io sono qui che rappresenta probabilmente il vertice della maturità artistica di Claudio Baglioni. Completamento ed esito di Oltre e meno complesso e strutturato di quest'ultimo, Io sono qui, attraverso una musica dove ritmico e melodico si regolano a vicenda in modo uniforme, rappresenta un interessante esperimento musicale: il succedersi dei brani dell'album infatti, separati da intermezzi solo voce o piano, corrisponde idealmente allo scorrere di un immaginario film che l'autore racconta in musica.
    Il singolo che dà il nome all'album viene presentato il 23 settembre con un inusuale concerto su un camion giallo ai 1.500 metri d'altitudine della piana di Castelluccio di Norcia, in Umbria.
    Tale è il successo dell'album che un suo brano, Le vie dei colori, viene rappresentato sotto forma di fumetto, in cui Baglioni assume le sembianze di Dylan Dog.
    In questo stesso anno fonda ClaB, l' Associazione Artistico Culturale che nel giro di poco tempo raggiunge un altissimo numero di iscritti (17.000) e con la quale nasceranno iniziative particolari e assolutamente inedite, come raduni, vidiocassette e cd solo esclusivamente per gli associati. Il 28 dicembre 1995 viene convocato, al Palazzetto dello Sport di Roma, il primo raduno del fans club.
    È di questo periodo il curioso caso di un cantante, Anonimo Italiano (al secolo Roberto Scozzi) che si esibisce mascherato e canta con un timbro vocale straordinariamente simile a quello di Baglioni, mietendo anche un buon successo nell'album d'esordio; il cantautore romano però non gradisce, e lo diffida legalmente.
    Il 27 ottobre 1996 viene invitato in qualità di ambasciatore della FAO al World Food Day Concert che, riunisce artisti di calibro internazionale, in un evento musicale tenutosi a Roma davanti al Colosseo; la sigla Koinè è la sua composizione per l'avvenimento.
    Al Concerto di Natale del 1996 nella sala Nervi del Vaticano, canta Avrai davanti a Giovanni Paolo II, accompagnato dall'Orchestra Filarmonica di Torino.


    «La civiltà dell'immagine»


    Spesso ospite negli ultimi mesi del 1996 della trasmissione televisiva Quelli che il calcio condotta da Fabio Fazio e per la quale compone anche l'inno goliardico della squadra di calcio Atletico Van Goof, si riaccosta più assiduamente alla televisione che per anni aveva poco frequentato.
    È dell'anno successivo infatti la sua partecipazione come conduttore assieme a Fazio alla trasmissione televisiva di successo di Rai Due, Anima mia, in cui vengono scherzosamente rivisitati gli anni settanta. Sulla scia del grande successo della trasmissione, pubblica l'album Anime in gioco, in cui esegue sigle televisive degli anni settanta come UFO Robot, Sandokan, Heidi, ma anche successi come Il nostro concerto e, appunto, Anima mia (canzone dei Cugini di Campagna).
    Nel 1998 la FIGC, in occasione del suo centesimo anniversario, gli commissiona un inno, Da me a te, presentato a Parma in occasione dell'amichevole Italia-Paraguay. Compie un tour negli stadi di Roma, Milano, Palermo e Napoli, totalizzando 360 000 spettatori circa; il concerto viene anche trasmesso dalla RAI in diretta sia per l'esibizione all'Olimpico di Roma, per la prima volta concesso interamente alla musica leggera, sia per quella al Meazza di Milano.
    Nel settembre dello stesso anno si rende protagonista di un fatto curioso: nei giorni immediatamente precedenti un suo concerto al San Paolo di Napoli, travestito da artista di strada suona per quasi un'ora nella Galleria Umberto I e nella vicina via Toledo, senza essere riconosciuto dai passanti. Negli stessi giorni una sua visita a sorpresa in una libreria del centro cittadino aveva invece provocato un vero e proprio assalto di fans. Intervistato dalla redazione campana del TGR, commentando i due episodi Claudio Baglioni afferma: «è stata la riprova del fatto che viviamo, oramai, nella civiltà dell'immagine».
    Due anni dopo il successo di Anima mia, è ancora in tv a fianco di Fabio Fazio. Il 12 novembre 1999, in uno studio a forma di astronave inizia il programma L'ultimo valzer, ma la trasmissione non bisserà il grande successo della precedente.



    La trilogia dei colori


    In contemporanea con il programma esce il nuovo album Viaggiatore sulla coda del tempo. Il primo singolo tratto dall'album, Cuore d'aliante, verrà associato alla compagnia di telefonia mobile Omnitel, permettendo così agli utenti di ascoltare in anteprima il brano. In questo album l'artista è alla ricerca di una nuova dimensione musicale, di cui non è ancora convinto al cento per cento; questo suo disagio è evidenziato e trasmesso nel brano autobiografico A Clà.
    Il nuovo disco viene presentato negli hangar di quattro aeroporti italiani (Firenze, Milano, Napoli e Catania) che il cantante raggiunge tutti nello stesso giorno (30 ottobre 1999) a bordo di un ATR 42.
    Termina con questo album la cosiddetta trilogia dei colori, iniziata dieci anni prima con Oltre e proseguita con Io sono qui, testimonianza della profonda evoluzione artistica e anche umana del cantautore, rispetto ai suoi canoni passati.
    Grande successo di pubblico hanno avuto sempre le sue ultime tournée, veri e propri eventi di massa, in cui il cantante ha unito innovazione tecnico-scenica e tradizione (Tour Giallo nel 1995, Tour Giallo Elettrico e Tour Rosso nel 1996, Da me a te nel 1998, Tour Blu il viaggio nel 1999 , Sogno di una notte di note nel 2000 , Incanto tra pianoforte e voce nel 2001, Tutto in un abbraccio nel 2003, Crescendo nel 2003 e 2004, Cercando nel 2004 e 2005, Tutti qui nel 2006 e 2007).


    L'artista nel terzo millennio



    Il 31 dicembre 1999, l'artista è nuovamente in Piazza San Pietro a Roma per partecipare alla Notte del millennio con cui saluta il 2000 alle porte.
    Nel 2001 si aggiudica il premio "Internet Winner" per il maggior numero di contatti al suo sito web nell'ultimo anno (oltre 17 milioni), anche grazie al lancio di un'operazione che non ha precedenti in Italia: la vendita on-line di brani in formato MP3 registrati dal suo tour teatrale Incanto.
    Con questo tour Baglioni porta la musica leggera nei sancta sanctorum della lirica, proponendo concerti per soli pianoforte e voce, con intermezzi parlati in cui il cantante racconta aneddoti della sua vita personale ed artistica compiendo un viaggio a ritroso nella memoria, ispirato anche dalla morte del padre Riccardo, avvenuta pochi mesi prima. In uno di questi concerti (8 dicembre) suona al Teatro San Carlo di Napoli che, per la prima volta nella sua storia apre le porte alla musica popolare.
    La notte dell'Epifania del 2002, tra le rovine del Teatro Petruzzelli di Bari, esegue Per Incanto, con un testo ispirato alle composizioni del poeta indiano Rabindranath Tagore ed una melodia tratta dalla Cantata 147 di Johann Sebastian Bach.
    Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Commendatore della Repubblica nel 2003, anno di uscita di un altro disco in studio, Sono io, l'uomo della storia accanto e del riconoscimento per l'alto valore letterario dei suoi testi con il Premio Lunezia.

    La laurea in architettura

    La mattina del 24 giugno 2004 l'artista viene proclamato dottore presso la facoltà di architettura "Valle Giulia" dell'Università La Sapienza di Roma con votazione di 108/110, discutendo una tesi sul restauro architettonico e la riqualificazione urbana del gasometro di Roma; per questo motivo riceve un plauso dal vicesindaco della città, Maria Pia Garavaglia, per «l'atto di profondo affetto» così dimostrato verso la città.

    Le grandi raccolte


    Il 2005 è un anno molto ricco di pubblicazioni, musicali e non: a gennaio viene edito il doppio album live Crescendo e cercando e un cofanetto omonimo con triplo DVD, risultato degli ultimi tour realizzati in giro per l'Italia tra il 2003 e il 2004; quindi, il 25 aprile in Spagna (dove il cantautore romano è molto seguito) e il 3 maggio in Italia, esce Todo Baglioni grandes éxitos en Español, raccolta di 14 successi in lingua spagnola, più la traccia Sabato pomeriggio in versione originale; ancora, edito da Bompiani, esce il libro Senza musica, una raccolta di scritti dal 1974, in cui il cantante racconta sé stesso ripercorrendo la sua carriera ultratrentennale.
    Nel luglio 2005 è tra gli aristi invitati al grande evento del Live 8, e si esibisce al Circo Massimo di Roma.
    Pochi mesi dopo esce Tutti qui - Collezione dal 1967 al 2005 che a meno di due mesi dalla pubblicazione è già triplo disco di platino e, che oltre all'inedito Tutti qui, comprende tutti i più grandi successi del cantautore e tre brani mai pubblicati prima, cioè Annabel Lee, La suggestione e Ci fosse lei, scritti da un giovanissimo Baglioni degli esordi.
    Infine per Einaudi viene pubblicato Parole e canzoni (curato da Vincenzo Mollica), libro che traccia un profilo dell'artista grazie anche ai contributi di Roberto Cotroneo, Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore e Walter Veltroni e presenta per la prima volta tutti i testi delle sue canzoni in un corpus completo.
    Prende parte attiva alle manifestazioni dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006: l'8 dicembre porta, in veste di tedoforo, la torcia olimpica da Piazza Navona a Campo de' Fiori. Compone Và , inno ufficiale della manifestazione. Il brano (Go nella versione inglese), è presentato la sera del 20 dicembre 2005 al Palasport Olimpico in un concerto-evento gratuito, organizzato dal TOROC e dalla città di Torino. In tale occasione, il cantautore dirige un'orchestra sinfonica di 52 elementi, un coro lirico ed uno di bambini eseguendo alcuni dei suoi più grandi successi dinanzi a un pubblico di 50 mila spettatori. Va' è eseguito anche nel corso della cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici Invernali, allo Stadio Olimpico di Torino (10 febbraio 2006). Anche in questa occasione il cantautore sale sul podio per dirigere l’orchestra che esegue l'inno.
    Il 31 marzo esce la seconda compilation Gli altri tutti qui, album contenente anche l'inno olimpico e tre brani inediti: Se la ragazza che avevi, registrata da Baglioni nel 1967; Amore amore un corno, scritta per Mia Martini nel 1971; Una storia normale, primissima versione del brano inciso da Gigi Proietti nel 1975 con il titolo Me so’ magnato er fegato.
    Nel mese di settembre 2006 riunisce in un evento musicale organizzato dalla Regione Lazio sull'isola di Ventotene tre musicisti di primo piano come Danilo Rea, Nicola Piovani e Luis Bacalov, e tiene un concerto nell'aula plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles, invitato per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sui problemi dell'immigrazione.
    Il 20 ottobre esce l'album Quelli degli altri tutti qui, in cui Baglioni ripropone grandi successi degli anni sessanta, riarrangiati per orchestra.
    Inoltre, nell'autunno 2006, scrive la prefazione di Che faccio, mi rifaccio? (edito da Sperling & Kupfer), libro scritto dal chirurgo estetico Marco Gasparotti.
    Il 30 aprile 2007 si conclude a Caserta, 'Tutti qui', il suo ultimo tour nei palasport delle principali città italiane; durante il tour, partito il 30 ottobre da Rieti, (il più lungo per numero di date per il cantautore, 83 tappe per 760.000 spettatori), Baglioni ripercorre musicalmente i suoi quarant'anni di carriera.
    Il 21 giugno presenta, durante un mini-concerto tenuto in un bar dell'isola di Lampedusa, il suo ultimo brano inedito inserito nell'omonima raccolta dal vivo Buon viaggio della vita.
    Il 1° settembre è uno degli artisti invitati all'Incontro nazionale dei giovani 2007 tenutosi a Loreto e il mese successivo si reca negli Stati Uniti ed in Canada per una mini-tournée di 8 tappe. Sempre nel 2007 il Corriere della Sera pubblica la raccolta completa di 12 CD del cantautore ripercorrendo con un cofanetto "a puntate" la sua storia in musica.
    Nel 2008 partecipa all'album di Elio e le Storie Tese, Studentessi, in cui esegue tre tracce, di cui una nascosta e incide un pezzo in lingua maltese (L’Aħħar Bidwi F’Wied il-Għasel), già eseguito dal vivo durante l'ultima edizione di O' Scià tenuta sull'isola mediterranea.

    QPGA, il ritorno


    Con il tour QPGA (novembre-dicembre 2008), Baglioni avvia un nuovo progetto iniziato con la riproposizione dal vivo, con nuovi arrangiamenti, del disco che, nel 1972 lo aveva consacrato al successo, Questo piccolo grande amore e dal cui acronimo prende il nome una serie di concerti nei teatri di Milano, Roma e Napoli. Il progetto prevede inoltre l'uscita di un CD (contenente, tra l'altro, inediti e brani originariamente destinati al disco originario del 1972 e poi scartati) e di un film, uscito nelle sale l'11 febbraio 2009, per la regia di Riccardo Donna, cui Baglioni ha contribuito con la colonna sonora. Subito dopo l'uscita del film viene dato alle stampe il libro QPGA, primo romanzo scritto dal cantautore.
    Il 12 giugno 2009 ha dato il via da Roma alla sua nuova tournèe dal vivo, intitolata Gran Concerto.

    Baglioni e il cinema

    Claudio Baglioni ha preso parte anche a due film, entrambi datati 1972. Nel primo, Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli, partecipa attivamente alla colonna sonora interpretando tre brani (Fratello sole, sorella luna, Canzone di San Damiano e Preghiera semplice). Nel secondo, Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico di Leandro Castellani, recita come comparsa interpretando la parte di un giovane pacifista ed esegue la canzone In viaggio nei titoli di coda.
    In un'intervista rilasciata dallo stesso Baglioni, il cantautore ha anche spiegato che sempre negli anni settanta fu messo in progetto un film che avrebbe dovuto avere come protagonisti, nella parte di due ragazzi di strada, lui e Lucio Battisti ma la cosa non andò mai in porto.
    L'11 febbraio 2009 è uscito il film Questo piccolo grande amore, per la regia di Riccardo Donna, a cui Baglioni ha contribuito scrivendo il soggetto e la sceneggiatura e con la colonna sonora.

    Baglioni e i concerti "strada facendo..."



    Alla fine del 1975, Baglioni si rende protagonista, assieme a Francesco De Gregori, di un concertino improvvisato nella piazza romana del Pantheon. Dopo un lauto pranzo, e forse complice anche il vino, i due cantautori si mettono a suonare pezzi di repertorio vario (dai Beatles a Bob Dylan, a Simon e Garfunkel), con le custodie delle chitarre aperte nella piazza, gremita di turisti. Vistisi quasi del tutto ignorati dai passanti, provano ad eseguire pezzi del proprio repertorio, ma il risultato non cambia. Commentando l'episodio, e sottolineando la delusione provata, Baglioni dichiarerà più tardi: «A me ci vollero un paio di giorni per riprendermi, a Francesco, che è più vanitoso, almeno un paio di settimane».
    Il 16 marzo 1991, alcuni mesi dopo l'uscita dell'album Oltre, e dopo aver imbastito concerti a sorpresa con dei veri e propri blitz in alcuni locali storici in varie zone d'Italia, Baglioni sale su un camion giallo, assieme alla sua band, e percorre la periferia romana (in particolare la zona di Centocelle, da cui giovanissimo era partita la sua avventura) per improvvisare un concerto on the road.
    Il 1° giugno 1998, pochi giorni prima del debutto del tour negli stadi Da me a te, sale, a Roma, sull'autobus 51 e improvvisa un live con la chitarra per poche decine di stupefatti viaggiatori; il 6 luglio replica a Milano sul tram 24 e, in settembre a Napoli su un autobus di Chiaia.
    Il 23 aprile 2007, alla vigilia della chiusura del suo tour "Tutti qui", tiene un concerto nei luoghi della sua gioventù. Il concerto, improvvisato, è tenuto nel quartiere romano di Centocelle dal balcone del primo piano della casa dell'amica di famiglia; nello stesso stabile Baglioni, da ragazzo, abitava nel piccolo attico.

    L'attività di solidarietà

    Il 10 ottobre del 1975 ha fondato, assieme a Mogol, Paolo Mengoli e Gianni Morandi, la Nazionale italiana cantanti, squadra di calcio da sempre impegnata in attività di solidarietà, con la quale ha disputato 8 presenze (dato aggiornato alla Partita del cuore del 12 maggio 2008 disputatasi allo Stadio Olimpico di Roma).

    Il 21 aprile 2009 Claudio ha partecipato alla registrazione del singolo Domani 21/04.09 voluto da Jovanotti e dai Negramaro per sostenere la ricostruzione dell'Aquila a seguito del terremoto.
    Il cantautore inoltre è l'ideatore della rassegna musicale O' Scià, che nell'isola di Lampedusa, sulla spiaggia della Guitgia, è giunta nel 2008 alla sua sesta edizione.

    claudio-baglioni



    Edited by tomiva57 - 9/4/2012, 09:15
     
    Top
    .
  2. lella06
     
    .

    User deleted


    GRAZIEEEEEEEEEEEE LUSSYYYYYYYYY
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    discografia..
    image
    Tracklist
    01. Notte di Natale - 2:58
    02. Quando tu mi baci - 1:47
    03. Lacrime di marzo - 2:36
    04. Isolina - 3:19
    05. Una favola blu - 3:01
    06. Il sole e la luna - 5.04
    07. I silenzi del tuo amore - 3:51
    08. Mia cara Esmeralda - 2:30
    09. Interludio - 3:06
    10. L'Africa ti chiama - 4:08
    11. 'Izia - 2:49
    12. Signora Lia - 3:01


    Release date - 18 Settembre 1970
    Casa Editrice - RCA

    Claudio Baglioni - Voce
    Ruggero Cini - Orchestra
    Maurizio De Angelis - Orchestra
    Cantori Moderni di Alessandroni - Coro
    Tino Fornai - Violino solista
    Edda dell'Orso - Voce solista

    Crediti album "Claudio Baglioni"
    Testi di Claudio Baglioni; musiche di Claudio Baglioni e Antonio Coggio; realizzazione a cura di Antonio Coggio; tecnico di registrazione e re-recording Giulio Spelta; foto di Romolo Fornai

    image
    .un cantastorie dei nostri giorni


    LATO A
    01. Io, una ragazza e la gente - 4:37
    02. Cincinnato - 3:45
    03. Notte di Natale - 2:55
    04. Se... casomai... - 4:52
    05. Isolina - 3:25
    06. I silenzi del tuo amore - 3:50
    LATO B
    07. ...E ci sei tu - 4:33
    08. Vecchio Samuel - 4:18
    09. Lacrime di marzo - 2:35
    10. Interludio - 3:04
    11. Signora Lia - 3:00
    12. Il Sole e la Luna - 4:57


    Release date - ? Settembre 1971
    Casa Editrice - RCA

    Claudio Baglioni - Voce
    Antonio Coggio - Orchestra
    Cantori Moderni di Alessandroni - Coro
    Ruggero Cini - Orchestra
    Edda Dell'Orso - Voce solista
    Tino Fornai - Violino solista
    Paolo Ormi - Orchestra

    Crediti album "Un cantastorie dei giorni nostri"
    Testi di Claudio Baglioni; musiche di Claudio Baglioni e Antonio Coggio; realizzazione di Antonio Coggio; tecnico della registrazione e del re-recording Giulio Spelta; foto di Romolo Fornai
    image
    questo piccolo grande amore

    LATO A
    01. Piazza del Popolo - 1:58
    02. Una faccia pulita - 3:16
    03. Battibecco - 4:00
    04. Con tutto l'amore che posso - 3:33
    05. Che begli amici!... - 4:19
    06. Mia libertà - 3:50
    07. La prima volta - 5:13
    LATO B
    08. Quel giorno - 3:21
    09. Io ti prendo come mia sposa - 1:47
    10. Cartolina rosa - 3:11
    11. Questo piccolo grande amore - 5:36
    12. Porta Portese - 5:12
    13. Quanto ti voglio - 3:09
    14. Sembra il primo giorno - 3:12
    15. Con tutto l'amore che posso (finale) - 1:46


    Release date - 1 Ottobre 1972
    Casa Editrice - RCA

    Claudio Baglioni - Voce, chitarre
    Toto Torquati - Pianoforte, pianoforte stonato
    p. elettrico, clavicembalo, organo, sintetizzatore
    Antonio Coggio - Pianoforte, clavicembalo
    Luciano Brigidi - Basso elettrico
    Massimo Buzzi - Batteria, percussioni
    Ciro Cicco - Batteria, percussioni
    Silvano Chimenti - Chitarre
    Franco Carli - Chitarre
    Silvano Chimenti - Banjo
    Sandro Centofanti - Percussioni
    I Cantori Moderni di Alessandroni - Coro
    Sandro Centofanti (detto "Centrostrilli")
    Maria Grazia e Silvana, Alberto, Marcella
    Carlo l'ingegnere, Rino, Tiziana, Gilda, Walter
    Paola (pallotta), Tony, Carloski, Roberto Davini
    (il flipparol perdente), Luigiggetto - Coro

    Crediti album "Questo piccolo grande amore "
    Testi di Claudio Baglioni; musiche di Claudio Baglioni e Antonio Coggio; arrangiamenti e direzione d'orchestra di Tony Mimms; copertina di Paola Massari, Francesco Logoluso, Claudio Baglioni, Lello e Peppe; realizzazione di Antonio Coggio; tecnico di registrazione Franco Finetti
    Il "tutto" è stato registrato tra l'incredulità generale nello Studio C della RCA a Roma dal 27 agosto al 30 settembre del 1972.

    image


    gira che ti rigira amore bello

    LATO A
    01. Gira che ti rigira - 1:58
    02. 70, 80, 90, 100... - 2:09
    03. W l'Inghilterra - 3:34
    04. Io me ne andrei - 5:11
    05. E apri quella porta - 4:39
    06. Ragazza di campagna - 4:46
    LATO B
    07. Casa in costruzione - 3:17
    08. Miramare - 4:52
    09. Amore bello - 5:48
    10. Lettera - 3:05
    11. Gira che ti rigira (finale) - 5:02


    Release date - ? Maggio 1973
    Casa Editrice - RCA

    Claudio Baglioni - Voce
    Toto Torquati - Tastiere
    Giuliano Guerrini - Basso
    Massimo Buzzi - Batteria
    Luciano Ciccaglioni - Chitarre
    Maurizio De Angelis - Chitarre

    Crediti album "Gira che ti rigira amore bello"
    Testi di Claudio Baglioni; musica di Claudio Baglioni e Antonio Coggio; arrangiamenti e direzione d'orchestra di Tony Mimms; realizzazione di Antonio Coggio; tecnico della registrazione Franco Finetti; collages dello Studio IM; art direction di F. Logoluso; fotoriprodizioni dello Studio GL
    image
    e..tu..

    LATO A
    01. E Tu... - 4:40
    02. Oh Merilù - 4:12
    03. E me lo chiami amore - 5:08
    04. Ad Agordo è così - 3:48
    05. Ninna nanna nanna ninna - 4:55
    LATO B
    06. Chissà se mi pensi - 3:56
    07. A modo mio - 3:51
    08. Il mattino si è svegliato - 3:33
    09. Quanta strada da fare - 4:16
    10. Canto - 2:58

    Lilian Davis, Jean Pier Savelli, Rosa Carnier,
    Pepe Gilbert, Philippe Patron, Vasilis Konstantinidis
    Patrick Hernandez, Aurelie Benazra, Martine Tourreil
    Alekos Karakantas, Patrick Margueron, Graziella Madriga
    e Frederique Gegenbach - Coro

    Release date - ? Giugno 1974
    Casa Editrice - CBS

    Claudio Baglioni - Voce, chitarre, percussioni
    Aldo Frank - Pianoforte, piano elettrico
    Toto Torquati - Pianoforte
    Antonio Coggio - Pianoforte, celesta
    Raymond Gimenes - Chitarra acustica ed elettrica
    Slim Pezin - Chitarra 12 corde
    Marc Chantereau - Vibrafono
    Antoine Russo - Tromba
    Georges Gireno - Sax
    Pierre Gossez - Sax
    Jean Luis Chautemp - Sax, flauto
    Jean Charles Capon - Violoncello
    Paola Massari - Voci
    Vangelis Odysseas Papathanassiou - Batteria, piano elettrico
    bongos, tumbe, Hammond, Harpsicord, sintetizzatore
    arpa, timpani, flauto, marimba, vibrafono, clavicembalo
    clavinet, Sound Effects

    Crediti album "E tu "
    Testi di Claudio Baglioni; musiche di Claudio Baglioni e Antonio Coggio; arrangiamento di Vangelis Odysseas Papathanassiou; realizzazione di Antonio Coggio; tecnico del suono William Flageollet; assistenti Alain Aubert e Alain Testu; studio A + Mix Davout Parigi; foto Lucky

    image
    http://www.baglionifansite.com/images/stor..._pomeriggio.jpg

    LATO A
    01. Aspettare... - 2:27
    02. Carillon - 4:07
    03. Alzati Giuseppe - 4:44
    04. Poster - 5:09
    05. Tutto qua! - 1:54
    06. Doremifasol - 3:03
    LATO B
    07. Lampada Osram - 4:16
    08. 2 1 X - 2:56
    09. Sisto V - 4:02
    10. Il Lago di Misurina - 3:22
    11. ...ed aspettare - 2:23
    12. Sabato pomeriggio - 5:36


    Release date - ? Luglio 1975
    Casa Editrice - RCA

    Claudio Baglioni - Voce, chitarra
    Luis Enriquez Bacalov - Piano, sintetizzatore, organo Hammond
    cembalo, piano elettrico, celesta, spinetta, campanelli,
    piano stonato, macchine da scrivere, telefono ed altri strumenti
    Massimo Buzzi - Batteria, percussioni
    Ciro Cicco - Tumbe, bonghi, tamburelli, batteria, grancassa
    Luciano Ciccaglioni - Chitarra classica, elettrica, folk,
    12 corde, mandola, mandolino
    Enrico Ciacci - Chitarra classica, folk, 12 corde
    Piero Ricci - Basso elettrico
    Antonio Coggio - Organo
    I Cantori Moderni di Alessandroni - Coro

    Crediti album "Sabato pomeriggio"
    Testi di Claudio Baglioni; musiche di Claudio Baglioni e Antonio Coggio; arrangiamenti di Luis Enriquez Bacalov; realizzazione di Antonio Coggio; fonico Franco Finetti
    Coro A.N.A. diretto da Lamberto Pietropoli per "Il Lago di Misurina"; voci della Schola Cantorum per "Aspettare..."; Gianni Oddi flauto e Franco Finetti cuica per "2 1 X"; Mario Scotti basso per "Sabato pomeriggio" e "Poster"
    Grazie a Annapaola, Maura, Manuela e Giovanni per aver giocato in "Tutto qua!"
    Copertina di Antonio Dojmi da un'idea di Paola Massari
    image

    solo
    LATO A
    01. Gagarin - 5:27
    02. Duecentolire di castagne - 3:53
    03. Solo - 5:03
    04. Romano male malissimo -3:10
    05. Gesù caro fratello - 4:37
    LATO B
    06. Nel sole, nel sale, nel sud - 5:23
    07. Strip-Tease - 3:48
    08. Il pivot - 4:03
    09. Quante volte - 5:29
    10. Puoi? - 3:27


    Luciano Ciccaglioni - Chitarra classica
    Enzo Restuccia - Tumbe, cabaza, maracas
    batteria, marimba, bongos
    Gianni Oddi - Sax contralto, san baritono
    sax soprano, bass-synthesizer
    Paola Massari - Fischio, coro
    Mario Schilirò - Chitarra elettrica, buzuki
    Nicola Samale - Archi, flauti
    James Sampson - Sax tenore
    Rita Mariano, Isabella Sodani
    Claudio Mattone e
    I nuovi interpreti del folk - Coro
    Daniela Casa - Voce solista

    Release date - ? Gennaio 1977
    Casa Editrice - RCA

    Claudio Baglioni - Voce, chitarrino, percussioni
    chitarra classica, chitarra 12 corde, ukulele
    chitarra folk, pianoforte
    Toto Torquati - Pianoforte, piano FENDER, armonica
    2006 ARP synthesizer, flanger-piano, celesta
    RMI Keiboard computer, mellotron, clavicembalo
    pianoforte a puntine, farfisa syntorchestra
    HOHNER Clavinet, organo HAMMOND B3
    Mario Scotti - Percussioni, effetti suoni
    contrabbasso elettrico
    Giovanni Unterberger - Mandolino elettrico
    percussioni, effetti suono, chitarra-slide
    pedal steel guitar, chitarra leader
    Roberto Rosati - Chitarra elettrica, buzuki
    chitarra folk, cavaquinho, percussioni
    mandoloncelli, chitarra classica
    effetti suono, mandola, chitarra 12 corde
    Carlo Felice Marcovecchio - Batteria
    campanaccio, pandeiro, congas, timpani
    surdo, wash-board
    Rodolfo Bianchi - Flauto basso, tenore, contralto
    soprano, sax tenore, coro, percussioni

    Crediti album "Solo"
    Testi e musiche di Claudio Baglioni; arrangiamenti di Claudio Baglioni e Toto Torquati; copertina di Paola Massari, Francesco Logoluso e Antonio Dojm;
    realizzazione di Rodolfo Bianchi; produzione di Claudio Baglioni; tecnico della registrazione e del missaggio Franco Finetti; assistente tecnico Luigi Notte; studi Quattrouno di Roma; foto di Lucky
    Grazie a Rodolfo Bianchi, Franco Finetti, Carlo felice Marcovecchio, Paola Massari, Roberto Rosati, Mario Scotti, Toto Torquati, Giovanni Unterberger (per cortesia della WEA).
    A Clemes, Laura, Roberto, Gigi e Demis Ballis, Daniela Casa, Luciano Ciccaglioni, Ruggero Cini, Ezio, Gepy, Luciano e Claudio Grassi, Lucia, Rita Mariano, Fiorenza Massari, Claudio Mattone, Luigi Notte, Franco Novaro, I nuovi interpreti del folk, Gianni Oddi, Gabriele Pica, Lamberto Pietropoli, Patrizia Pini, Enzo Restuccia, Roberto, Roger, Romano, Tony Rutherford, Nicola Samale, James Sampson, Mario Schilirò, Isabella Sodani, Stefano Taccaliti, Libero Venturi.
    Al Centro Musicale Roma di Piero Rizzi che ha messo gentilmente a disposizione l'RMI KEIBOARD COMPUTER.
    image
    e tu come stai.?..

    LATO A
    01. Con te - 3:53
    02. Signori si chiude - 3:43
    03. Ti amo ancora - 4:01
    04. Giorni di neve - 3:18
    05. Loro sono là - 4:16
    LATO B
    06. E tu come stai? - 5:32
    07. Un po' di più - 4:31
    08. Quando è così - 3:58
    09. Ancora la pioggia cadrà - 6:07

    Michel Cantin, Jean Paul Gantiez, Andre Fournier
    Michel Baroville, Jean Cussac, Jean Claude Briodin
    Bernard Houdy, Jose Germain, Jean Stout
    Danielle Bartoletti, Henri Tallourd, Christiane Cour
    Alice Herald, Claudine Meunier, Françoise Walle
    Danielle Licari, Graziella Madrigal, Anne Germain
    e Jo Novés - Coro

    Release date - ? Dicembre 1978
    Casa Editrice - CBS

    Claudio Baglioni - Voce, autoharp
    Massimo Buzzi - Batteria, congas, triangolo
    claves, cabaza, castagnette
    Wilfrid Fournier - Corni
    Luciano Ciccaglioni - Chitarra elettrica, arpavatar
    chitarra acustica, chitarra acustica 12 corde
    mandovox, mandolino, mandola, arpavatar
    Ruggero Cini - Pianoforte Steinway, Fender Rhodes
    piano elettrico Yamaha, Honner Clavinet, organo
    Hammond C3, omniarp, fisarmonica
    Pierre Francis - Arpa
    Fabio Pignatelli - Basso
    Rodolfo Bianchi - Sax tenore
    Jacques Chambon - Oboe
    Paola Massari - Voci
    Jean Claude Evreux - Orchestra d'archi
    Benoit Widemann - Oberheim e minimoog

    Crediti album "E tu come stai?"
    Testi e musiche di Claudio Baglioni; arrangiamenti di Ruggero Cini; realizzazione grafica di Luciano Tallarini; coordinamento di Fabrizio Intra; produzione e realizzazione di Rodolfo Bianchi; ingegnere del suono Christophe Bonno
    Remix di Christophe Bonno, Rodolfo Bianchi, Ruggero Cini; mixaggi: "Le Château Herouvillé", Studio "L'Acquarium" Parigi; Transfert: Christian Orsini - "Translab" Parigi; Photo: Lucky
    Grazie a: Laurent Thibault, Pierre Calamel, Aline Edwards, Patrice, Anik, Didier, Philippe, Brigitte, Jean Claude, Patrice Fabien, Didier Lozahic, Filippo, Libero Venturi, Cesare Pierleoni
    image

    strada facendo


    LATO A
    01. Uno - 1:39
    02. Via - 5:14
    03. I vecchi - 5:44
    04. Due - 1:31
    05. Notti - 4:21
    06. Ragazze dell'est - 5:25
    LATO B
    07. Strada facendo - 5:36
    08. Tre - 0:54
    09. Fotografie - 7:48
    10. Ora che ho te - 4:35
    11. Quattro - 1:43
    12. Buona fortuna - 3:59


    Release date - 6 Giugno 1981
    Casa Editrice - CBS

    Claudio Baglioni - Voce, Chitarra (01, 04, 08, 11)
    Geoff Westley - Piano e sintetizzatori (02, 05, 06, 09, 12)
    Piano e organo (07, 10), Archi (03, 09), Piano (03)
    Piano sintetizzatori e voci (05)
    Stuart Eliott - Batteria (02, 03, 05, 09)
    Andy Brown - Basso (02, 03, 05, 06, 07, 09, 10)
    Frank Ricotti - Percussioni (02)
    Paul Keogh - Chitarra (03)
    Orchestra di Ruggero Cini - Archi (03)
    Ray Russel - Chitarra (05)
    Pete Van Hooke - Batteria (07, 10)
    Paul Keogh - Chitarra acustica (07)
    Phil Palmer - Chitarra elettrica (07, 10), ch. acustica (09)
    Paola Massari - Coro (07)

    Crediti album "Strada facendo - Canzoni e una piccola storia che continua"
    Scritto da Claudio Baglioni; arrangiato e prodotto da Geoff Westley; registrato da Richard Manwaring a "The Manor" - Oxford; trasferito su disco da Ian Cooper a "The Town House" - London; fotografato da David Bailey; hanno collaborato alle registrazioni: Marlis Duncklau, Geoff Calver, Steve Prestage, Steve Tayler, Chris Dibble
    Grazie a Paola Massari

    image


    la vita e' adesso..


    01. Un nuovo giorno o un giorno nuovo - 4:26
    02. L'amico e domani - 3:45
    03. Uomini persi - 5:14
    04. La vita è adesso - 5:25
    05. Tutto il calcio minuto per minuto - 7:21
    06. Andiamo a casa - 4:29
    07. Amori in corso - 5:32
    08. E adesso la pubblicità - 4:53
    09. Un treno per dove - 4:21
    10. Notte di note, note di notte - 6:16


    Release date - 8 Giugno 1985
    Casa Editrice - CBS

    Claudio Baglioni - Voce
    Pete Van Hooke - Batteria
    Pete Van Hooke - Batteria Roland
    Mo Foster - Basso
    Trevor Bastow - Piano
    Derek Austen - Tastiere
    Paul Keogh - Chitarra acustica
    Phil Palmer - Chitarra elettrica
    London Symphony Orchestra
    registrati da Peter Mew - Archi

    Crediti album "La vita è adesso - Il sogno è sempre"
    Scritto e cantato da Claudio Baglioni; composto con Paola Massari; arrangiato e realizzato da Celso Valli; prodotto da Claudio Baglioni
    Registrato e mixato da Owen Davies; trasferito su disco da Ian Cooper; fotografato da Toni Thorimbert; busta realizzata dall'Ufficio Grafico CBS
    Hanno collaborato Marco Ferrari, Walter Savelli, Gavin Mackillop, Mark Saunders, Ben Kape, John Brough, Noel Harris, Rory Longmore

    image
    oltre

    Disco 1
    01. Dagli il via - 5:47
    02. Io dal mare - 5:26
    03. Naso di falco - 5:40
    04. Io lui e la cana femmina - 4:16
    05. Stelle di stelle - 3:21
    06. Vivi - 4:21
    07. Le donne sono - 4:41
    08. Domani mai - 5:10
    09. Acqua dalla luna - 4:29
    10. Tamburi lontani - 5:50
    Disco 2
    01. Noi no - 5:14
    02. Signora dalle ore scure - 4:50
    03. Navigando - 4:02
    04. Le mani e l'anima - 5:22
    05. Mille giorni di te e di me - 5:37
    06. Dov'è dov'è - 4:57
    07. Tieniamente - 3:43
    08. Qui Dio non c'è - 5:38
    09. La piana dei cavalli bradi - 4:55
    10. Pace - 5:41


    Release date - 16 Novembre 1990
    Casa Editrice - CBS

    Claudio Baglioni - Voce
    Manu Katche, Steve Ferrone, Charlie Morgan - Batteria
    Pino Palladino, Tony Levin, John Giblin - Basso
    Simon Clark, Danilo Rea - Piano; Celso Valli,
    David Sancious, Nick Glennie Smith - Tastiere
    David Rhodes, Phil Palmer, Paolo Gianolio,
    Paco De Lucia - Chitarre; Frank Ricotti, Danny Cummings,
    Ghironda M. Bono, Hossan Ramzy - Percussioni
    Michael Gaucher, Isobel Griffiths Brass and Woodwind
    Antoine Russo, Pierre Dutour diretti da C. Valli - Fiati
    Unione Musicisti di Roma diretti da Celso Valli - Flauti
    Richard Galliano - Fisarmonica; Danny Thompson - Contrabbasso
    Walter Savelli - Pianoforte; Didier Lochwood - Violino
    Cesare De Natale, Livio Macoratti, Claudio Mattone,
    Matteo e Piero Montanari, Franco Novaro, Danilo Rea,
    Massimiliano Savaiano, Walter Savelli, Susan Duncan Smith,
    Roberta Longhi, Paola Massari, Rossella Corsi, Ida Baldi,
    Orchestra di archi e mandolini, archi oboe e fagotto:
    Unione dei Musicisti di Roma diretta da Celso Valli - Coro
    Celso Valli - Tastiere e programmazione ritmica
    Mia Martini, Youssou N'Dour, Oreste Lionello,
    Silvia e Riccardo Baglioni, Mario Pescetelli,
    Teresita Lastoria - Voci; Manu Katche - Batteria e percussioni

    Crediti album "Oltre - un mondo uomo sotto un cielo mago"
    Ideato, scritto e cantato da Claudio Baglioni; arrangiato e diretto da Celso Valli; prodotto da Claudio Baglioni
    Seguito e realizato da Pasquale Minieri; curato da Susan Duncan Smith, Roberta Longhi, Paola Chamberlain, Graham Dickson, Claude Grilles, Maurizio Moggi, Sergio Marcotulli, Paul Mortimer, Eddie Offord; mixato da Graham Dickson e Pasquale Minieri; trasferito su disco da Tim Young; studi di registrazione: Real Word Bath Westside Londra; Town House, Londra; Grande Armée, Parigi; Forum, Roma; Pick up, Reggio Emilia; Studio Emme, Firenze; Easy Records, Roma; Heaven, Rimini; Great Linford MiltonKeynes; programmazione computer Paolo Gianolio; mixaggi addizionali Mark Chamberlain; progetto d'immagine Venezia Projects; fotografie Guido Harari; realizzato presso SBP, Roma; videodesigner Vittorio Venezia; impaginazione grafica e coordinamento esecutivo Lapislapis

    Un particolare ringraziamento a: Pino Daniele per cortesia della CGD; Paco De Lucia per cortesia della Polygram; Oreste Lionello; Didier Lockwood per cortesia della Le Sphinx Cream Records; Mia Martini per cortesia della Fonit Cetra; Youssun N'Dour per cortesia della Virgin; copertina di Antonio Dojmi da un'idea di Paola Massar
    image

    io sono qui

    01. Inizio - 0:52
    02. Io sono qui - 5:13
    03. Primo tempo - 1:17
    04. Le vie dei colori - 6:11
    05. Reginella - 5:49
    06. Secondo tempo - 1:20
    07. Nudo di donna - 4:58
    08. V.o.t. - 4:55
    09. Acqua nell'acqua - 5:14
    10. Intervallo - 0:41
    11. Terzo tempo - 1:18
    12. Bolero - 5:52
    13. Fammi andar via - 6:58
    14. Quarto tempo - 1:19
    15. Male di me - 5:19
    16. L'ultimo omino - 5:34
    17. Titoli di coda - 6:00
    18. Fine tra le ultime parole d'addio
    e quando va la musica - 4:20



    Release date - 28 Settembre 1995
    Etichetta - Columbia Sony Music

    Claudio Baglioni - Piano, chitarre
    sintetizzatori virtuali
    Vinnie Colaiuta - Batteria
    Paolo Gianolio - Chitarre
    Pino Palladino - Basso
    Danilo Rea - Piano, fisarmonica
    Paolo Costa - Basso
    Gavin Harrison - Batteria
    Elio Rivagli - Percussioni
    Walter Savelli - Piano
    Tommaso Vittorini - Sintetizzatori virtuali

    Crediti album "Io sono quì - tra le ultime parole d'addio e quando va' la musica"
    Un progetto di Claudio Baglioni e Pasquale Minieri con Paolo Gianolio, Tommaso Vittorini e Sergio Conforti, Paolo Costa, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Elio Rivagli
    Ideazione, scrittura e composizione di Claudio Baglioni; realizzazione di Pasquale Minieri; esecuzione delle partiture di Tommaso Vittorini (e Sergio Conforti per "Male di me") dell'Orchestra della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo diretta da Fausto Pedretti e dell'Orchestra dell'Accademia Musicale Italiana di Roma (per "Io sono qui" e "Acqua nell'acqua") diretta da Tommaso Vittorini; interpretazioni vocali dei Baraonna per "Le vie dei colori" e dei Kammerton per "V.o.t.
    Costruzione degli arrangiamenti di Claudio Baglioni con le orchestrazioni e le trascrizioni di Tommaso Vittorini, le sequenze poliritmiche di Pasquale Minieri e le programmazioni di Paolo Gianolio; registrazioni orchestrali di Gaetano Ria e Roberto Rosu; registrazioni e missaggi di Pasquale Minieri, Marti Robertson e Roberto Rosu con l'assistenza di Francesco Leporatti negli studi Quattro 1 di Roma e Mulinetti di Recco
    Postproduzione della voce di Walter Savelli e Tommaso Vittorini; redazione dei testi di Roberta Longhi; organizzazione dell'Ufficio Cosa con Stefano Bonagura, Franco Novaro e Scarlett Franchi; masterizzazione di Dario Bontempi, Pasquale Minieri e Lucio Pescarelli nello studio Eclisse di Milano; prodotto grafico Achilli&Piazza e Associati; fotografie di Armin Linke da un'idea di Claudio Baglioni
    Inizio - registrazione del 4 ottobre 1993- Claudio (piano);
    Fine - registrazione dal vivo del 4 agosto 1995 - Claudio
    (piano e voce), Paolone (chitarra), Paolo (basso), Danilo
    (piano elettrico), Walter (tastiere), Elio (batteria), Tommaso (sax)

    image


    viaggiatore_sulla coda del tempo

    01. Hangar - 5:29
    02. Un mondo a forma di te - 5:58
    03. Sì io sarò - 5:27
    04. Stai su - 4:43
    05. Caravan - 5:53
    06. Mal d'universo - 6:17
    07. Chi c'è in ascolto - 5:09
    08. Opere e omissioni - 5:10
    09. Quanto tempo ho - 4:57
    10. A Domani - 3:59
    11. Cuore di aliante - 5:22
    12. A Clà - 6:03



    Release date - 12 Novembre 1999
    Etichetta - Columbia Sony Music

    Claudio Baglioni - Piano, tastiere e voce
    Corrado Rustici - Chitarre, tastiere
    programmazioni computer
    Benny Rietveld - basso
    Steve Smith - batteria
    Luciano Luisi (piano, synt
    Luca Rustici (programmazioni
    Paolo Gianolio - Orchestrazioni,
    chitarre, basso, tastiere, programmazioni
    Gavin Harrison (batteria
    Lola Feghaly e Moreno Ferrara - Cori
    Antonella Pepe e Silvio Pozzoli - Cori
    Gary Thomas a Angel Recording Studios London
    e Bob Alcivar, Danny Wallin a Capitol Records
    Studios Los Angeles - registrazione

    Crediti album "Viaggiatore sulla coda del tempo "
    Un progetto di Claudio Baglioni, Paolo Gianolio e Corrado Rustici (per la parte musicale), Giuseppe Cesaro e Guido Tognetti (per la parte creativa), Rossella Barattolo e Donella Serafini (per la parte organizzativa); studio e coordinamento immagine di Mimmo Verduci D.V.A.G. - Milano
    Ideazione, testi e musiche di Claudio Baglioni; arrangiamenti e produzioni di Paolo Gianolio (Pick-up Produzioni) e di Corrado Rustici (Infinite Sound Productions); registrazioni e missaggi di Devon "Fepro" Rietveld (Michael Anderson e Ben Conrad, assistenti) a Fantasy Studios e Rockyroad Studios, Berkeley, California di Stephen W. Tayler e Paolo Gianolio con Pino "Pinaxa" Pischetola (Luca Vittori e Emilio Bruna, assistenti) a Fonoprint Recording Studios Bologna, a Pick-up Studio R. Emilia e Stonehenge Studio Milano; masterizzazioni di Antonio Baglio a Nautilus Studio Milano; trascrizioni degli appunti di viaggio di Giuseppe Cesaro
    Realizzazione CD-rom di Multimedia Forcella 13 Milano; coordinamento comunicazione di Andrea Papalia; elaborazioni grafiche di Massimiliano Di Conza, Michelangelo Minchillo, Irene Spanò; collaborazioni di Susan Duncan Smith, Piar Forlani, Fabrizio Intra, Roberto Rossi; foto di Michelangelo Di Battista.
    image

    sono io_l'uomo della storia accanto


    Sono io
    Tutto in un abbraccio
    Grand'uomo
    Mai più come te
    Sulla via di casa mia
    Patapàn
    Quei due
    Serenata in sol
    Tienimi con te
    Fianco a fianco
    Requiem
    Di là dal ponte
    Per incanto e per amore
    Album: Sono io - l'uomo della storia accanto
    Release date: 23 Maggio 2003
    Etichetta: Columbia Sony Music

    image


    quelli degli altri:tutti qui

    DISCO 1
    Cinque minuti e poi
    Io che amo solo te
    Una lacrima sul viso
    Insieme a te non ci sto più
    Non arrossire
    Che cosa c'è
    Arrivederci
    Fortissimo
    Cento giorni
    Il mio mondo
    C'era un ragazzo
    Un giorno dopo l'altro
    Vengo anch'io! No, tu no!
    L'ultima occasione
    Il nostro concerto
    DISCO 2
    Se non avessi più te
    Il Mondo
    Amore che vieni, amore che vai
    Io che non vivo
    Le strade di notte
    Canzone per te
    Emozioni
    Lontano lontano
    Senza fine
    La canzone dell'amore perduto
    Nel blu dipinto di blu
    Vedrai vedrai
    Se telefonando
    Una miniera
    Il nostro concerto - sinfonica

    Claudio Baglioni, Quelli degli altri: Tutti qui
    Release date: 20-10-2006
    Etichetta: Columbia

    image

    q.p.g.a.2009

    ISCO A
    Ouverture
    Lungo il viaggio
    Piazza del popolo
    Una faccia pulita
    L'incontro
    Nuvole e sogni
    Due universi
    Se guardi su
    Centocelle
    Svelto o lento
    Buon compleanno
    L'appuntamento
    Battibecco
    Con tutto l'amore che posso
    Lungotevere
    Juke-Box
    Che begli amici
    Tortadinonna o goccacorta
    L'ultimo sogno
    Mia libertà
    Cosa non si fa
    Fiumicino
    Il riparo
    La paura e la voglia
    La prima volta
    Un solo mondo
    DISCO B
    Preludio
    Quel giorno
    Io ti prendo come mia sposa
    L'arcobaleno
    Noi sulla città
    Stazione Termini
    Ancora_no
    Buon viaggio della vita
    Sissignore
    Mia nostalgia
    Il rimpianto
    Come sei tu
    Pensione stella
    Questo piccolo grande amore
    Al mercato
    Porta portese
    Fiore de sale
    Quanto ti voglio
    Con tutto il mio cuore
    Il ricordo
    Un po' d'aiuto
    Via di ripetta
    Una storia finita
    Sembra il primo giorno
    Suite
    Niente più

































     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    moderatori
    Posts
    19,944
    Location
    Zagreb(Cro) Altamura(It)

    Status
    Offline
    grazie biondina x tuo claudio...
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    CITAZIONE (ginakarlo @ 21/9/2010, 17:14)
    grazie biondina x tuo claudio...

    ahaha.gina.e si.e' proprio il mio claudio.inimitabile.e lo adoro...

    ........

    image

    image



    image



    .....image
     
    Top
    .
  6. lella06
     
    .

    User deleted




    io mi nascosi in te poi ti ho nascosto
    da tutti e tutti per non farmi più trovare
    e adesso che torniamo ognuno al proprio posto
    liberi finalmente e non saper che fare
    non ti lasciai un motivo né una colpa
    ti ho fatto male per non farlo alla tua vita
    tu eri in piedi contro il cielo e io così
    dolente mi levai imputato alzatevi
    chi ci sarà dopo di te
    respirerà il tuo odore
    pensando che sia il mio
    io e te che facemmo invidia al mondo
    avremmo vinto mai
    contro un miliardo di persone
    e una storia va a puttane
    sapessi andarci io...
    ci separammo un po' come ci unimmo
    senza far niente e niente poi c'era da fare
    se non che farlo e lentamente noi fuggimmo
    lontano dove non ci si può più pensare
    finimmo prima che lui ci finisse
    perché quel nostro amore non avesse fine
    volevo averti e solo allora mi riuscì
    quando mi accorsi che ero lì per prenderti.
    chi mi vorrà dopo di te
    si prenderà il tuo armadio
    e quel disordine
    che tu hai lasciato nei miei fogli
    andando via così
    come la nostra prima scena
    solo che andavamo via di schiena
    incontro a chi
    insegneremo quello che
    noi due imparammo insieme
    e non capire mai
    cos'è se c'è stato per davvero
    quell'attimo di eterno che non c'è
    mille giorni di te e di me...
    ti presento
    un vecchio amico mio
    il ricordo di me
    per sempre per tutto quanto il tempo
    in questo addio
    io mi innamorerò di te...



    Tu sei quel respiro
    che mi toglie ancora il fiato
    il solo nome che mi viene
    come cerco le parole
    e ho visto nubi andare altrove
    e tu sei il cielo che è restato
    la luce che piange negli occhi
    quando piove con il sole

    Tu sei la neve che ha imbiancato
    i giorni grigi di una storia
    la primavera che ha svegliato
    il tuo profumo che ho in memoria

    Sei il senso che ho di me
    quello che fui insieme a te
    tra la gente e il mondo
    Tu sei in cima e in fondo tu
    per prima tu
    e niente più
    niente come prima..

    Tu sarai per sempre
    il mio peccato originale
    in questa corsa per la vita
    tu sei il mio lavoro nero
    ed io non posso farne a meno
    farmi di te
    e farmi male
    far tardi a leggere la notte
    i tuoi pensieri col pensiero

    Tu sei quel cagnolino ignaro
    che ho lasciato per la strada
    e da quel giorno pago caro
    e mi segue ovunque vada


    Tu, sei il senso che ho di me
    quello che fui insieme a te
    tra la gente e il mondo
    Tu, sei in cima e in fondo tu
    per prima tu
    e niente più
    niente più di prima.

    Se torni qui
    tu non tornare
    siamo frecce
    da non voltare
    foglie sul viale
    che non puoi ridare
    al loro ramo
    il passato è sale
    si scioglie
    a dar sapore al futuro
    quello che più
    non si perde
    non perdere
    quel che c'è oltre il muro

    Tu, sei il senso che ho di me
    quello che fui insieme a te
    tra la gente e il mondo
    Tu, sei in cima e in fondo tu
    per prima tu
    e niente più
    niente dopo e prima
    tu che non fai rima tu
    niente più.
    niente più..
    niente più....
     
    Top
    .
  7. tappi
     
    .

    User deleted


    GRAZIE
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    I..LIBRI PUBBLICATI DA CLAUDIO
    image


    Prezzo online:€ 17,00
    Autore: Baglioni Claudio
    Editore Mondadori
    Collana Arcobaleno
    Anno 2009
    Pagine 180
    Lingua Italiano
    EAN 9788804583639


    he enorme fatica diventare classici
    Pubblicato da Senzamusica su 31 Marzo 2009

    Il piccolo fratello di Paolo Di Stefano
    Nei retrobottega dell’editoria è sempre successo di tutto. Lo racconta Giovanni Ragone in un bel libro intitolato Classici dietro le quinte
    (Laterza). Dove si ripercorrono le tormentate storie di grandi opere (anche più utili del Ponte di Messina) dal Medioevo al Novecento. Per esempio si ricorda che l’inesausto lavorio alle tre diverse edizioni dell’Orlando furioso non risparmiarono all’Ariosto dispiaceri enormi dovuti alle copie pirata. L’ultima edizione, poi, voluta dall’autore nel 1532, gli procurò anche un dissesto finanziario mica da ridere, poiché il poeta volle acquistare in proprio 400 risme di carta prevedendo una tiratura eccezionale per il periodo, tra le 2650 e le 2900 copie, i tre quarti delle quali rimasero invenduti.
    Le Ultime lettere di Jacopo Ortis, che Ugo Foscolo riscrisse più volte, produssero un secondo intricato romanzo, che coincide con le disavventure editoriali del libro. A cominciare da quando il poeta, in Toscana nel settembre 1800, si imbatté in una Vera storia di due amanti infelici,
    mediocre rifacimento del suo libro, che costrinse l’autore a pubblicare una diffida urbi et orbi. I tormenti del Manzoni, nel passaggio dal Fermo e Lucia ai Promessi sposi,
    sono noti: anche il Gran Lombardo, per l’edizione ‘27, è attanagliato da preoccupazioni tipografiche, fa la spola tra casa e lo stabilimento Ferrario, ritira le bozze, corregge, riconsegna, interrompe le operazioni, fa smontare le pagine. Dalla fortuna del romanzo, Manzoni non trarrà alcun beneficio economico, a causa della pirateria che impazza, ma pochi giorni dopo l’uscita parte per la Toscana per riscrivere il libro. La cosiddetta «quarantana» prevede 108 dispense messe in vendita per abbonamento dal dicembre 1840: due anni dopo delle 10 mila copie stampate solo 4600 sono state vendute. Così, il povero Manzoni, che ha anticipato 80 mila lire di tasca propria, non rientrerà mai nelle spese. Un altro capolavoro, La cognizione del dolore, ebbe disavventure ventennali causate da quel cacadubbi di Carlo Emilio Gadda in persona. Il quale, dopo la prima uscita su rivista tra il 1938 e il ‘41, promise il volume a destra e a manca: nel ‘42 alla Sansoni, nel ‘52 all’Einaudi, nel ‘57 alla Ricciardi di Mattioli. E nel ‘49, l’ingegnere scriveva al suo amico Contini: «gli editori (Longanesi, Mondadori, Bompiani) mi ballano intorno la tragica giga dell’opzione». Sarà l’Einaudi a spuntarla nel ‘63 pubblicando il romanzo sia pure incompiuto.
    Tante storie editoriali mostrano come in qualche caso il futuro classico abbia avuto un successo immediato: insomma, in passato la «classifica» non decretava necessariamente la bassa qualità, come si tende a credere oggi. C’è però un filo che accomuna i testi in questione: l’eterna insoddisfazione degli autori, i tormenti, i continui ripensamenti. Esattamente come è successo di recente a Claudio Baglioni, che a distanza di oltre trent’anni ha riscritto la sua canzone «Questo piccolo grande amore» in forma di romanzo (Mondadori). Riscritto con gioia? «No, con gran tormento», ha detto in Tv a Fabio Fazio. È già in classifica, ma che fatica! QPGA entrerà accanto a Dante, Ariosto e Pasolini nella nuova edizione dei Classici dietro le quinte. Sicuro.
    I tormenti editoriali da Ariosto a Manzoni. Fino a Baglioni

    image

    Parola mia, mi rimetto in gioco.
    di Claudio Baglioni
    (tratto da il messaggero del 17/03/2009)

    QUELLA delle parole è una scienza esatta. E la parola, forse, la materia più difficile da plasmare e animare. Perché le parole non vengono incontro come le note.
    E, mentre le note parlano da sole, le parole non suonano. Anzi, spesso,suonano male. Per questo ho sempre avuto rispetto e ammirazione particolari per chi riesce a rivelarne forza, magia, incanto. E per questo ho aspettato così tanto prima di rivarle del sostegno delle note e vedere se riuscivano a stare in piedi e camminare da sole. Come quando insegniamo a un bambino ad andare in bicicletta e non ci decidiamo mai a mollare il sellino e lasciarlo andare. In questi anni decisamente fortunati, molte volte le parole mi hanno chiesto di farle uscire dal recinto della canzone. Soffrivano sempre di più la gabbia del verso e del suono. l testi, infatti, nascono per suonare, più che per significare. Per essere cantati, non letti. Erano cresciute. Avevano bisogno di uscire di casa. Incontrare posti,idee e pensieri nuovi. Fare la loro vita, insomma.
    Quella che le canzoni non sono,né saranno mai in grado di offrire. Un grande rischio. Lo so. Ma so anche che l'unico modo che un artista ha per provare a restituire almeno una piccola parte di ciò che ha ricevuto dalla dea bendata, sia rimettersi in gioco.
    Davvero. E fino in fondo. Ho deciso, quindi, di farlo raddoppiando la posta. Rendendo romanzo-“QPGA”,che esce oggi per i tipi di Mondadori - la storia raccontata in uno dei miei dischi più fortunati. L'ho fatto perché, da molto tempo, sentivo il bisogno di parlare di Giulia e Andrea, in un modo nel quale nessuna altra forma narrativa mi avrebbe consentito di farlo. Solo negli spazi aperti e nelle profondità della scrittura, infatti, quel piccolo grande amore poteva diventare occasione di confronto col passato, riflessione sul presente e ispirazione per il futuro. Per questo la vicenda non è più racchiusa nei primi anni ’70. Ma parte dal e ritorna al nostro presente, distribuendosi tra due mondi reali e simbolici insieme: Roma e Parigi. Dopo la laurea in architettura, Andrea si è trasferito nella capitale francese.
    E' un professionista stimato e di successo. Il sognatore di periferia non c'è più. Al suo posto, un professionista cinico e disincantato. Un uomo arido e incapace di amare che una giornata di accadimenti imprevedibili, costringerà a fare i conti con passato, presente e futuro. Nei tre movimenti del romanzo – “La ragazza di Panela”, “Solstizio d'inverno” e “Beati gli ultimi” - la vicenda di Giulia e Andrea si trasforma, così, in una riflessione sulla distanza incolmabile tra un passato di grandi idealità e un presente privo di sogni. Presente nel quale la fine del piccolo sogno dei due ragazzi diviene metafora dello spegnersi del grande sogno di un’intera generazione. Quella che si era addormentata nell’incanto della summer of love e che si sarebbe risvegliata nel cuore degli anni di piombo. Un risveglio che costituirà l’inciampo inatteso che farà uscire dai binari il presente senz’anima di Andrea, per consegnarlo aunfuturo inaspettato e sorprendente.Per lui, per me e, mi auguro, anche per voi.

    ROMA- “Questo piccolo grande amore” la celebre canzone di Claudio Baglioni, diventa un romanzo (Mondadori, Pagine 264, euro 17,00, in vendita da oggi). Baglioni, alsuoesordio narrativo,immortala una storia d’amore forte e simbolica che già in musica aveva segnato l’immaginario
    di diverse generazioni. Nel romanzo ritroviamo Andrea, il protagonista della canzone, vent’anni dopo. Ora vive a Parigi ed è diventato un architetto di fama internazionale. Durante un viaggio di lavoro a Roma Andrea compra un libro misterioso in cui ritrova il racconto
    dettagliato del suo primo amore. Parte da qui la ricostruzione in flashback della magnifica storia di quel piccolo grande amore tra Giulia e Andrea, due ragazzi pieni di sogni e ideali che si incontrano nella complicata Italia anni ’70...










    Claudio Baglioni, sopra in una foto degli anni Settanta, dopo il musical e il film ispirati a ”Questo piccolo grande amore” ha scritto anche un libro sulla celebre canzone.
    image


    Claudio Baglioni
    Questo piccolo grande amore
    "L'amore si smarrisce come un ombrello, un mazzo di chiavi o un portafogli. Come una parola che avevamo qui, sulla punta della lingua e che, adesso, non troviamo più. Perché come le parole, l'amore viene quando vuole lui. Ci tornerà in mente all'improvviso. Quando non ne avremo più bisogno."
    Ad Andrea, architetto di fama internazionale, il primo amore si ripresenta di colpo alla mente quando, dopo tanti anni, torna nella sua Roma, e un libro lo fa rituffare nel passato.
    Nel 1970 Andrea è al primo anno di università, e protesta nelle piazze perché non vuole "arrendersi all'infelicità". Giulia lo incontra dopo una manifestazione e si innamora del suo sguardo, "lo sguardo di chi cerca il cielo, e cercare il cielo è già volare". Anche Andrea si innamora di Giulia, perché ogni volta che lei ride sembra domenica, "quando l'aria sa di aria, l'acqua di pace e la vita di ciò che dovrebbe essere la vita". Tutte le differenze sociali che li dividono sembrano scomparse, mentre fuggono verso il mare sopra una due cavalli di mille colori e fanno l'amore dentro un capanno sulla riva: "Chi arriva prima a quel muro"... "non sono sicuro se ti amo davvero"... Poi Andrea deve partire militare, e la lontananza rende tutto così dannatamente difficile, "perché l'amore è così, comincia quando ci si capisce senza parlare e finisce quando ci si parla senza capirsi".
    Questo piccolo grande amore, la canzone d'amore più bella della musica leggera italiana, diventa un romanzo. Un romanzo vero, perché Claudio Baglioni si dimostra un vero scrittore. "L'amore" scrive "è un donatore universale. Può donare a tutti, ma può ricevere solo da quelli del suo stesso gruppo." Ecco, Baglioni parla la stessa lingua dell'amore. Lo sa ascoltare, capire, raccontare. Lo affronta a viso aperto, senza il pudore che le parole cariche di sentimento possano suonare ingenue. Perché sa bene che questo è il destino che capita a tutti gli innamorati.


    È il 1972 e un giovanissimo Claudio Baglioni si inventa e scrive il primo concept disc italiano. Si chiama "Questo piccolo grande amore", contiene l'omonima canzone e venderà 18 milioni di copie. Una specie di bene pubblico del lessico sentimentale del paese. Quindici canzoni e un'unica storia d'amore che inizia da una carica della polizia a Piazza del Popolo, una faccia pulita, battibecco, con tutto l'amore che posso, che begli amici, mia libertà, la prima volta, Porta Portese, quanto ti voglio, fino all'apoteosi di Questo piccolo grande amore, la canzone manifesto delle intermittenze del cuore di tante generazioni di innamorati italiani. Canzoni per musica e parole, con un repertorio di immagini e di segni da cui hanno attinto, come è evidente, anche alcuni campioni della scrittura sentimentale contemporanea.
    Fonte: Feltrinelli


     
    Top
    .
  9. tappi
     
    .

    User deleted


    GRAZIE LUSSY
     
    Top
    .
  10. tomiva57
     
    .

    User deleted


    GRAZIE LUSSY.. :36_3_15.gif:

    una delle mie preferite





    o ti prendo come mia sposa
    davanti a Dio e ai verdi prati
    Ai mattini colmi di nebbia,
    ai marciapiedi addormentati
    Alle fresche sere d'estate,
    a_un grande fuoco sempre acceso
    Alle foglie gialle d'autunno,
    al vento che non ha riposo
    Alla luna bianca signora
    al mare quieto della sera
    Io ti prendo come mia sposa
    davanti ai campi di mimose
    Agli abeti bianchi di neve,
    ai tetti delle vecchie case
    Ad un cielo chiaro e sereno,
    al sole strano dei tramonti
    All'odore buono del fieno,
    all'acqua pazza dei torrenti
    Io ti prendo come mia sposa davanti a Dio......

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    Film

    Fratello sole, sorella luna - 1972, di Franco Zeffirelli
    Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico - 1972, di Leandro Castellani
    Questo piccolo grande amore - 2009, di Riccardo Donna (colonna sonora e sceneggiatura)

    Tournée

    Tour 1977 - 1977
    Tour 1981 - 1981
    Alè-oò - 1982
    Notte di note - 1985
    Assolo - 1986
    Oltre una bellissima notte - 1991
    Oltre il concerto - 1992
    Ancorassieme - 1992
    Tour giallo - 1995
    Tour rosso - 1996
    Tour giallo elettrico - 1996
    Da me a te - 1998
    Tour blu - 1999
    Sogno di una notte di note - 2000
    Incanto tra pianoforte e voce - 2001
    Tutto in un abbraccio - 2003
    Crescendo - 2003
    Cercando - 2004
    Tutti qui - 2006
    QPGA il concerto - 2008
    Gran concerto - 2009 (in programma dal 12 giugno)

    Raduni "ClaB"

    28 dicembre 1995 - Palazzetto dello Sport - Roma
    6 luglio 1996 - La Casella - Ficulle (TR)
    7 giugno 1997 - Nuovo stadio del Tennis - Roma
    5 giugno 1998 - Stadio Olimpico - Roma
    12 giugno 1999 - Cinecittà - Roma
    10 giugno 2000 - Palaeur - Roma
    6 ottobre 2001 - Foro Italico - Stadio della Pallacorda - Roma
    8 dicembre 2002 - Gran Teatro - Roma
    20 dicembre 2003 - Palaghiaccio - Marino (RM)
    12 settembre 2004 - Prato Giardino - Viterbo
    17 dicembre 2005 - Palazzetto dello Sport - Firenze
    29 ottobre 2006 - Palazzetto dello Sport - Rieti
    30 marzo 2008 - Fiera di Roma - Roma - (valido per l'anno 2007)

    wikipedia

     
    Top
    .
  12. tomiva57
     
    .

    User deleted


     
    Top
    .
  13. tappi
     
    .

    User deleted


    GRAZIE IVANA
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    moderatori
    Posts
    19,944
    Location
    Zagreb(Cro) Altamura(It)

    Status
    Offline
    grazieeee
     
    Top
    .
  15. tomiva57
     
    .

    User deleted




    cosi' vai via
    non scherzare no...
    domani via
    per favore no...
    devo convincermi pero'
    che non è nulla
    ma le mie mani tremano...
    in qualche modo io dovrò
    restare a galla...
    e cosi' te ne vai...
    cosa mi è preso adesso?
    forse mi scriverai
    ma si è lo stesso
    cosi' vai via
    l'ho capito sai...
    che vuoi che sia
    se tu devi vai...
    mi sembra già che non potrò
    più farne a meno
    mentre i minuti passano...
    forse domani correrò
    dietro il tuo treno
    tu non scordarmi mai...
    com'è è banale adesso...
    balliamo ancora un po'...
    ma si è lo stesso
    amore bello come il cielo
    bello come il giorno
    bello come il mare amore...
    ma non lo so dire.
    amore bello come un bacio
    bello come il buio
    bello come Dio
    amore mio
    non te ne andare...
    perché è cosi'
    no non è giusto
    se è cosi' se te ne vai
    se te ne vai...perché è cosi'
    perché finisce tutto qui
    tra poco andrai...
    un lento, l'ultimo oramai...
    e fare finta, che ne so
    di essere matto
    piangere urlare e dire no...
    non serve a niente, già lo so
    è finito tutto...
    e se tu caso mai...
    ma non mi sente adesso...
    balliamo ancora dai...
    ma si è lo stesso..
    amore bello come il cielo
    bello come il giorno
    bello come il mare amore...
    ma non lo so dire.
    amore bello come un bacio
    bello come il buio
    bello come Dio
    amore mio
    non te ne andare...
    vai via cosi'
    no non è giusto se è cosi'
    sei bella sai...
    sei bella sai...
    vai via cosi'
    finisce allora tutto qui
    fra poco andrai...
    un lento, l'ultimo oramai...

     
    Top
    .
191 replies since 21/9/2010, 14:36   10302 views
  Share  
.