ROSE E ROSETI...

tutto quello che c'e da sapere..

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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 00:42
     
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    La rosa, della famiglia delle Rosaceae, è una pianta che comprende circa 150 specie, numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell'Europa e dell'Asia, di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio conutenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30 di cui ricordiamo la R. canina la più comune, la R. gallica poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi, la R. glauca frequente sulle Alpi, la R. pendulina comune sulle Alpi e l'Appennino settentrionale e la R. sempervirens.
    Il nome, secondo alcuni, deriverebbe dalla parola sanscrita vrad o vrod, che significa flessibile. Secondo altri, invece, il nome deriverebbe dalla parola celtica rhood o rhuud, che significa rosso


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    Già nell'antichità la coltivazione della rosa era diffusissima, sia come piante ornamentali che per le proprietà officinali ed aromatiche con l'estrazione degli oli essenziali.
    Sono state le specie spontanee che hanno fornito nel passato le prime varietà coltivate; come la R. canina arbusto con fiori semplici di colore rosa-pallido e steli ricoperti di spine uncinate; e la R. gallica di piccole dimensioni con rami poco spinosi, con fiori semplici color rosa-intenso, che diedero origine a forme dal fiore doppio, non rifiorenti.
    Alla fine del 1700, fu introdotta in Europa la R. semperflorens nota come Rosa del Bengala dai fiori piccoli e riuniti in mazzetti, rifiorente, con varietà a fiore semplice o semi-doppio di vari colori.
    All'inizio del 1800 fu introdotta in Europa la R. indica var. fragrans nota col nome di Rosa Tea originaria della Cina e nota anche come R. chinensis dai fiori doppi e rifiorenti.
    Dagli incroci tra R. gallica e R. indica var. fragrans si ottennero nel 1840 gli ibridi rifiorenti, che sostituirono rapidamente le varietà fino ad allora coltivate, con fiori grandi, pieni, rami lunghi e forti con grosse spine, rustiche, alcune varietà di questo gruppo vengono ancora oggi coltivate, mentre le varietà meno rustiche poco resistenti al freddo, con chioma troppo fitta e steli deboli non in grado di sopportare il peso dei fiori, della R. indica fragrans furono presto abbandonate.
    Le varietà di R. indica incrociate con gli 'ibridi rifiorenti' diedero vita a nuove varietà inserite nel gruppo degli Ibridi di Tea, piante molto fiorifere rispetto agli 'ibridi rifiorenti', e più rustiche della 'rosa tea', con un portamento intermedio tra le specie d'origine; ancora oggi vengono coltivate alcune varietà di questo gruppo, dai fiori molto colorati con o senza profumo.
    Sempre nei primi anni dell'Ottocento, da un incrocio occasionale tra R. indica e R. gallica ebbe origine la R. borbonica, oggi praticamente scomparsa, pianta vigorosa, rustica, con rami poco spinosi, fiori grandi a forma appiattita, con petali più corti al centro.


    Nel 1900 un floricoltore di Lione (tale Pernet Ducher) ottenne, incrociando gli 'ibridi rifiorenti' con la R. lutea, specie spontanea del medio-oriente, arbusto dai fiori semplici di colore giallo, che sbocciano a giugno, coltivato da secoli nel mediterraneo, un ibrido che riuniva le caratteristiche delle specie originarie, con rami rifiorenti, lunghi e vigorosi, molto spinosi, foglie lucenti e dentate, fiori non molto grandi, doppi, di colore variabile tra il giallo e l'arancio, incrociando questi ibridi di R. lutea con gli 'ibridi tea', si ottenne un gruppo di rose denominate Ibridi di Lutea o R. pernetiana, ancora oggi coltivati.
    Non è certa invece l'origine delle Rose Polyantha cespugliose e di modesto sviluppo, con fioritura durante tutto il periodo vegetativo, probabilmente frutto di un incrocio occasionale tra la R. multiflora una specie sarmentosa non rifiorente, originaria di Cina e Giappone, e gli 'ibridi tea'. Le rose polyantha hanno goduto di una notevole diffusione nei giardini per aiuole e bordi, grazie all'abbondante e continua fioritura.


    Le varietà di 'rose sarmentose' derivate dalla R. multiflora hanno mantenuto il carattere non rifiorente della specie originaria, sono piante forti, decorative, con abbondante fioritura, fiori piccoli, doppi, riuniti in mazzetti che ricoprono totalmente i rami, particolarmente sensibili all'oidio.
    Molto simili sono gli ibridi originati dalla R. wichuraiana originaria dell'estremo oriente, che si distinguono per il fogliame più liscio e brillante.


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    Dall'incrocio di questi ibridi con varietà a fiori grandi, si sono ottenuti 'ibridi sarmentosi' a fiori grandi, talvolta profumati, rifiorenti o meno, poco rustici, derivano dalle specie che hanno dato origine alle rose cespugliose a fiori grandi, cioè la R. indica fragrans, la R. lutea, la R. semperflorens, la R. gallica etc., da alcune varietà di 'rose cespugliose' sono state selezionate 'rose sarmentose' con fiore simile all'originale, che vengono chiamate Rose Climbing.
    Sempre tra le 'rose sarmentose' citiamo quelle ottenute da Filippe Noisette all'inizio del 1800 incrociando la R. muschata e la R. indica fragrans chiamate Rose Noisette, sono piante vigorose, rifiorenti, sufficientemente rustiche, con fiori profumati di medie dimensioni, spesso riuniti in vistosi mazzi.
    Da ultimo citiamo due specie originarie di Cina e Giappone: la R. banksiae , sarmentosa, adatta alle zone con clima temperato, in quanto resiste poco al gelo, ha lunghi rami ricurvi, ricoperti in primavera da piccoli fiori profumati riuniti in mazzetti; e la R. rugosa, caratterizzata da fusti con moltissime spine lunghe e sottili, piante vigorose, a foglie composte da molte foglioline di colore verde brillante superiormente, grigiastre sulla pagina inferiore, i fiori semplici, semidoppi e doppi, a seconda della varietà, molto profumati..
    Le numerosissime cultivar oggi in commercio sono state ottenute da complesse e spesso segrete operazioni di poli-ibridazione che ne rendono difficile la classificazione anche dal punto di vista florovivaistico.


    Come pianta ornamentale nei giardini, per macchie di colore, bordure, alberelli, le sarmentose o rampicanti per ricoprire pergolati, tralicci o recinzioni, le specie nane dalle tinte brillanti e con fioriture prolungate per la coltivazione in vaso sui terrazzi o nei giardini rocciosi.
    Industrialmente si coltivano le varietà a fusti eretti e fiori grandi, per la produzione del fiore reciso, che occupa in Italia circa 800 ettari, localizzati per oltre la metà in Liguria, il resto in Toscana, Campania e Puglia.
    I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali, per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticceria e liquoristica. È una delle basi immancabili più utilizzate in profumeria.
    Come pianta medicinale si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.
    In aromaterapia vengono attribuite all'olio di rosa proprietà afrodisiache, sedative, antidepressive, antidolorifiche, antisettiche, toniche del cuore, dello stomaco, del fegato, regolatrici del ciclo mestruale
    Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un té di rosa


    Si adatta a qualunque tipo di terreno purché lavorato in profondità, ben concimato con stallatico maturo. Le piante vengono collocate a dimora in autunno o alla fine dell'inverno nelle zone con forti geli, la concimazione si effettua all'inizio della ripresa vegetativa, incorporando nel terreno letame maturo.
    La potatura delle piante è importantissima per una buona fioritura.
    Le varietà rifiorenti non destinate alla forzatura, si potano alla fine dell'inverno o inizio primavera, togliendo i rami vecchi e accorciando quelli nuovi lasciando da 2 a 6 gemme per ramo a seconda del vigore e varietà, generalmente le potature energiche favoriscono la fioritura ad esclusione delle varietà molto vigorose per cui vale la regola contraria.
    Nelle specie rifiorenti si eliminano man mano i rametti che hanno già fiorito per stimolare la produzione di nuovi fiori.
    Le rose Polyantha vanno potate a fine inverno, dopo la prima fioritura di maggio e nelle fioriture successive fino all'autunno.
    Le 'rose sarmentose' non rifiorenti, come gli ibridi di R. wichuraiana che hanno forti cacciate, lunghe anche alcuni metri, richiedono l'eliminazione dei rami di 3 anni, la curvatura delle cacciate di 1 anno, che fioriranno nell'anno successivo.
    Le 'rose rampicanti' rifiorenti, vanno potate in base al vigore vegetativo, asportando i rami vecchi (legno vecchio) e raccorciando i rami nuovi.
    La moltiplicazione avviene di norma per talea di getti dell'anno già lignificati e piantati in cassone a fine estate, o per innesto ad occhio vegetante in primavera estate.
    Nelle coltivazioni industriali con le varietà coltivate per il fiore reciso, viene praticato l'innesto su soggetto R. indica var. major che fornisce al nesto il giusto vigore.
    Per avere piante resistenti alla siccità o al gelo si utilizza come soggetto la R. canina ottenuta con la semina, ottenendo però oggetti poco vigorosi e a scarso sviluppo.




    Avversità

    Insetti

    Emitteri
    Afide grande - adulti e neanidi di Macrosiphum rosae attaccano le parti più tenere della pianta, in special modo i boccioli
    Bianca rossa - la specie Chrysomphalus dictyospermi attacca in numerose colonie rami e foglie, insediandosi lungo le nervature della pagina inferiore delle foglie causandone il disseccamento e la caduta.
    Ceroplaste - adulti e larve di Ceroplastes rusci provocano grave deperimento di rametti e foglie con vistosi cali produttivi.
    Cicalina - gli adulti di Typlocyba rosae determinano con le loro punture macchie disseccate
    Cicalina verde - la femmina di Cicadella viridis danneggia i rametti incidendoli per l'ovideposizione
    Cocciniglia - le piante dalla chioma troppo fitta vengono facilmente attaccate dalle femmine di Eulecanium corni che ricopre totalmente rami, getti e talvolta anche le folgie
    Cocciniglia bianca - gli adulti di Aulacaspis rosae ricoprono quasi totalmente i rami
    Cocciniglia gialla della Camelia - le femmine di Hemiberlesia camelliae ricoperte da uno scudetto giallastro, vive sulle foglie e sul fusto
    Cocciniglia rossa forte - gli adulti di Aonidiella aurantii vivono sui rami
    Cocciniglia di S. Josè - la specie Quadraspidiotus perniciosus infesta tutte le parti della pianta con una predilizione per i rami, che ricopre con una crosta fittissima di scudetti; le sue punture provocano macchiolione rossastre sulla parte colpita, e un progressivo deperimento della pianta.
    Cocciniglia violetta - nelle regioni meridionali d'Italia la Parlatoria oleae si fissa sugli organi epigei della pianta rivestendoli di scudetti di 1-2 mm
    Iceria - vengono attaccati da Icerya purchasi la pagina inferiore delle foglie e i giovani rametti
    Lecanio a barchetta - gli adulti di Eulecanium persicae infesta le parti meno soleggiate della chioma, disponendosi in lunghe file lungo i rami.
    Pulvinaria - le larve di Pulvinaria vitis invadono foglie e giovani rametti, mentre gli adulti preferiscono i rami più grossi
    Coleotteri
    Agrilo verde - le larve di Agrilus viridis scavando numerose gallerie nel fusto portano ad un rapido deperimento della pianta; mentre gli adulti si cibano di foglie e fiori
    Bostrico - le larve e gli adulti di Sinoxylon sex-dentatum scavano gallerie in ogni direzione che possono interessare tutto lo spessore del ramo che facilmente si spezza
    Buprestide - gli adulti di Coroebus rubi rodono le foglie mentre le larve scavano gallerie nel fusto e nelle radici
    Carruga - le larve di Phyllopertha horticola si nutrono di erodendo le radici
    Cetonia dorata - gli adulti di Cetonia aurata erodono i petali e gli organi della riproduzione devastandoli
    Cetoniella pelosa - l'adulto di Oxythyrea funesta divora i fiori
    Gracilaria piccola - le larve di Gracilia minuta scavano gallerie irregolari nei rami
    Vermi del Lampone - le larve di Byturus fumatus e Byturus tomentosus rodono gli organi interni, i petali e a volte i frutticini
    Lepidotteri
    Bombice antico - le larve pelosissime di Orgyia antiqua di colore grigio-brunastro rodono le foglie e i frutti
    Bombice dispari - la larva di Lymantria dispar si nutre del lembo fogliare e delle gemme
    Brotolomia - le larve di Brotolomia meticulosa attacca le foglie
    Crisorrea - le larve nerastre di Euproctis chrysorrhoea vivono gregarie a spese delle foglie e dei fiori
    Portesia - le larve nerastre di Porthesia similis si nutrono delle foglie
    Tortricide - le larve di Agryrotoxa bergmananani riuniscono con fili sericei le foglie dei germogli costruendo dei nidi nei quali si cibano del parenchima fogliare
    Imenotteri
    Megachile - la femmina di Megachile centuncularis taglia porzioni circolari di foglia per la costruzione di nidi scavati nel terreno
    Monofadno - le femmine di Monophadnus elongatulus depogono le uova alla base dei nuovi getti primaverili, producendo nel punto di introduzione un rigonfiamento, le larve maturando scavano gallerie per nutrirsi del midollo, risalendo verso l'alto, lasciandosi poi cadere al suolo per l'imbozzolamento
    Rodite - la Rhodites rosae provoca ammassi di piccole galle rotonde, a volte anche di notevole dimensione, dure, legnose, che avvolgono il ramo come un manicotto, che presenta all'esterno lunghi filamenti muscosi di colore verdastro con sfumature rossastre
    Tentredine - le larve grigio-verdastre di Arge rosae vivono gregarie sulle foglie divorandole, danneggiano anche i giovani rami; dannose anche le ferite prodotte dalle femmine all'atto dell'ovideposizione
    Tentrenide arrotolatrice - le larve di Blennocampa pusilla arrotolano il lembo fogliare erodendolo all'interno
    Tentrenide minatrice - le larve di Ardis brunniventris penetrano nei getti e scavano gallerie verso il basso, aprendo successivamente un foro per lasciarsi cadere sul terreno, provocando il disseccamento della porzione di ramo al di sopra della galleria
    Tentrenide nera - la larva di Cladius pectinicornis divora la pagina inferiore delle foglie, lasciando solo le nervature più grosse
    Funghi
    Antracnosi - le foglie attaccate da Sphaceloma rosarum presentano macchie circolari di colore brunastro o porpora, con i margini più chiari, successivamente cadono
    Cancro bruno - il fusto colpito da Cryptosporella umbrina presenta delle tacche brune al centro e porpora-scuro ai margini; anche le foglie colpite mostrano macchie più o meno grandi di colore porporino
    Cancro comune dei rami - la Leptosphaeria coniothyrium provoca sui rami lesioni giallastre con sfumature rossastre che nel tempo si approfondiscono screpolandosi e schiarendosi
    Cancro d'innesto - il punto d'innesto colpito dal Cylindrocladium scoparium presenta la corteccia di aspetto edematoso, con possibile morte della parte superiore
    Cercosporiosi - i tessuti interessati dall'attacco di Cercospora rosicola presentano macchie bruno-giallognole rotondeggianti isolate che col tempo confluiscono assumendo una colorazione giallo-ocra, cosparse di puntini nerastri fuliginosi; successivamente i tessuti disseccano
    Maculatura nera - le foglie attaccate da Diplocarpon rosae presentano macchie nere tondeggianti o rotonde, isolate o confluenti, sfrangiate, con la caduta precoce delle foglie e la compromissione della vegetazione e fioritura
    Marciume dei boccioli - i boccioli attaccati dalla Sclerotinia libertiana si ricoprono copiosamente di muffa grigia, che ricopre petali, calice e pedicello floreale, con conseguente imbrunimento e piegatura dei boccioli; l'infezione è favorita dal clima umido
    Marciume dell'innesto - la Chaloropsis thielavioides danneggia gli innesti ricoprendo la superficie del taglio con uno strato fungino inizialmente bianco-grigiastro che nel tempo assume un colore olivastro e infine nero; a volte danneggia le radici delle rose stoccate nei magazzini
    Marsonina - le foglie attaccate da Marssonina rosae presentano macchie nerastre tondeggianti, isolate o confluenti, sfrangiate, con la caduta precoce delle foglie e la compromissione della fioritura e vegetazione
    Oidio - l'attacco di Sphaerotheca pannosa provoca malformazioni delle foglie che presentano aree clorotiche, spesso ricoperte da una polvere biancastra; dei nuovi getti che presentano sviluppo stentato ricoperti da uno spesso feltro miceliale.
    Peronospora - l'infezione di Peronospora sparsa causa macchie a forma variabile di colore bruno con orli più scuri, sulla pagina superiore delle foglie, e in corrispondenza sulla pagina inferiore si sviluppa una muffa bianca che può espandersi sul peduncolo e i boccioli, facendo disseccare rapidamente i sepali, con una vegetazione stentata e fioritura compromessa
    Ruggine - l'attacco di Phragmidium subcorticium provoca sulla lamina fogliare macchie gialle dai contorni netti, spigolosi e confluenti, con comparsa sulla pagina inferiore di pustoline giallastre che via via imbruniscono con un aspetto polverulento; su rami e germogli provoca invece macchie larghe, bollose di colore giallo-rossastro
    Virus
    Mal della striscia - causa strisce giallastre sinuose sulla lamina fogliare, provoca frequentemente anche una maculatura clorotica irregolare o uno scolorimento dei tessuti clorenchimatici adiacenti alle nervature.



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    “Chi vuole avere rose belle nel suo giardino deve avere rose belle nel suo cuore. Deve amarle tanto e sempre…Non soltanto deve avere ardente ammirazione, entusiasmo e passione, ma anche la tenerezza, la sollecitudine, la riverenza e l’accortezza dell’amore…Egli è sempre devoto e leale, nella tempesta come nelle giornate di sole: non solo pronto a correre ad ammirare le grazie splendenti nelle mattine d’estate, ma anche a proteggerle contro il gelo crudele quando cadono le foglie e i venti si fanno freddi.
    Come la donna del suo cuore è sempre bella per lo scapolo pentito o per il compagno costante, così per il vero coltivatore di rose il rosaio deve sempre essere motivo di ammirazione.
    Per gli altri, quando i fiori sono appassiti, può rappresentare giusto una siepe malconcia; per lui è prezioso in ogni sua fase”.
    Questo pensiero è di S. Reynolds Hole.

    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 00:50
     
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    GRAZIE.....ADORO LE ROSE E IN PARTICOLAR MODO QUELLE GIALLE
     
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  4. ringo47
     
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    GRAZIE LUSSY E GABRY
     
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  5. gheagabry
     
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    La rosa: il fiore della primavera

    Il mito collega i suoi colori alla dea Afrodite




    first


    Maggio è il mese delle rose e così, tanto nei giardini, quanto nei fiorai sparsi qua e là per la città si vede un magnifico spettacolo di colori e si percepisce il delicato profumo che questo meraviglioso fiore emana. Anche nelle chiese e vicino alle edicole sacre dei vari quartieri si notano meravigliose rose dall’aspetto superbo, indice della loro ineguagliabile bellezza. Le rose, infatti, sono i fiori con cui più si omaggia la Madonna; ma sono anche i fiori più regalati alle mamme, alle fidanzate, alle amiche.
    Tante sono le storie ed i miti sorti intorno a questo meraviglioso dono della natura, ed …attenzione a quando si regala una rosa perché la tradizione ha attribuito ad ogni colore, un significato diverso, spesso positivo, ma, talvolta, negativo. Si scopre così che la rosa rossa, indica “passione, amore” ed è la più indicata da regalare alla propria compagna; la rosa gialla indica gelosia e, nonostante la sua bellezza, non sempre è opportuno regalarla, soprattutto se chi la riceve è superstizioso. La rosa bianca indica amicizia ed è anche il simbolo di purezza ed innocenza, ed è il tipo di rosa più spesso offerto alla Madonna.
    Quando si decide di regalare delle rose, quindi, è bene ricordare queste attribuzioni di significato, perché se chi le riceve è superstizioso o, comunque, pignolo, si rischia di creare un “discutibile” equivoco.
    A proposito dei colori delle rose, si narra che in origine le rose fossero tutte bianche, sempre bellissime e profumate, ma indiscutibilmente bianche. Accadde un giorno, però, che Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, mentre stava inseguendo uno dei suoi innamorati, inciampò in un cespuglio di rose e, cadendo, si punse alle spine. La dea urlò di dolore ed il suo sangue cadde sulle rose. Da allora nacquero le rose rosse (anche per questa leggenda indicate come simbolo di passione ed amore) e da esse, poi le rose di altre tonalità e colori. Ecco anche perché presso i Greci dell’antichità la rosa era consacrata alla dea Afrodite.
    Oggi abbiamo tanti colori di rose, anche la rosa blu, come ci ricorda il cantante Michele Zarrillo in una delle sue più celebri canzoni. (Dr. Maria Grazia Manna)

    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 00:58
     
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    rosa+damascena+coccinea




    Con l' avvento del Cristianesimo la rosa subì un declino fino all'anno 1000 , quando Papa Urbano ne fece un simbolo di benedizione.
    A San Pietro nel 1096 , alla fine del Concilio di Tours, papa Urbano II benedisse per la prima volta una rosa, donandola al principe che si era maggiormente distinto nei confronti della Chiesa. Si trattava di un ramo, o cespo, con più rose in oro e pietre preziose che in seguito fu donato, sempre nell'ambito della stessa cerimonia, a re e regine meritevoli e rappresentava il Cristo.

    La massima diffusione delle rose in Europa si ebbe nel XIII secolo, quando si siniziò ad utilizzarle per farne ghirlande. La richiesta fu così grande da far nascere il mestiere di fiorista.
    Nei secoli successivi ricomparvero molte specie botaniche, tra cui la favolosa rosa di Damasco.
    I trovatori medievali s'ispiravano alla rosa , Dante paragonava l'amore paradisiaco al centro di una rosa.
    Dal XVI secolo la coltivazione particolareggiata dei roseti divenne di moda, e furono i collezionisti a contribuire alla produzione e diffusionedi nuove specie .
    Nella ricchissima simbologia medievale, la rosa ha un ruolo di primo piano, tanti erano i significati esoterici o popolari, religiosi o letterari che era chiamata a incarnare tramite l'evocazione delle sue più diverse qualità: colore, profumo, petali, spine.

    Intorno alla rosa si intrecciano i sentimenti dell'amore cortese e di quello religioso, e da un punto di vista più strettamente musicale i linguaggi delle laudi devozionali popolari e della raffinatissima cultura musicale dell'Ars nova come pure le composizioni trobadoriche, ricche di sensualità o quelle di Hildegard von Bingen, visionarie e mistiche.





    Edited by gheagabry1 - 9/9/2018, 12:48
     
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    Bulgaria : la terra delle rose dal dolce profumo



    Esistono oggi due regioni principali in cui vengono coltivate le rose dalle quali si

    ricavano le essenze. La prima si trova in Bulgaria e Turchia, dove si coltiva

    soprattutto una versione perfezionata della Rosa damascena, la seconda comprende il

    Sud della Francia e il Marocco, dove si coltiva soprattutto la Rosa centifolia.


    Tra queste, la rosa bulgara è nota soprattutto per la qualità superiore, poiché si ritiene

    che il suolo e le condizioni climatiche della Bulgaria siano ideali per coltivare le rose.


    La Bulgaria è il maggior produttore di rose per essenze e esporta più di 1300-1400

    chilogrammi di oli essenziali all'anno.


    Sono necessari 1400 fiori per ottenere 1 grammo di prezioso olio essenziale che

    rappresenta il distillato naturale di rosa. Per ottenere 1 chilogrammo di olio essenziale

    sono necessarie 3 tonnellate di rose.


    Quando arriva la stagione della raccolta dei fiori, a giugno e luglio, si chiudono le

    scuole e tutta la famiglia si reca nei campi a raccogliere i preziosi fiori. La raccolta

    inizia alle 4 del mattino e continua fino alle 10. Una sola persona può raccogliere circa

    30-50 chili di rose in sei ore. La raccolta inizia al mattino presto per ridurre al minimo

    la perdita di componenti profumati dovuta all'esposizione al sole, che influisce sulla

    qualità delle rose. I fiori raccolti vengono trattati con vapore ad una temperatura di

    circa 120°C e vengono distillati per 3 ore per ricavare sia l'olio essenziale di rosa che

    l'acqua di rosa.

    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 00:59
     
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  11. ZIALAILA
     
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    ROSA CENTIFOLIA

    Rosa-Centifolia-Bullata



    Nel XV e nel XVI secolo, l'Olanda si caratterizzò per una intensa e profiqua attività di ricerca nel campo della botanica. Fu così che dall'assidua attività di ibridatori e vivaisti scaturì la Rosa Centifolia, capostipide del suo gruppo, un incrocio tra Alba e Damascena come recentemente dimostrato da studi genetici del dna. I grandi fiori doppi, pieni e globosi della R. Centifolia furono ampiamente rappresentati in nature morte Fiamminghe nel XVII sec. tanto da essere comunemente chiamata la Rosa dei Pittori o Rosa di Olanda. Le rose di questo gruppo formano un arbusto a portamento aperto e allargato, con spine grandi e piccole, foglie arrotondate e ampie, le corolle sono pesanti e di forma globosa, ricche di petali. Il profumo è spesso deciso e inebriante. La R.Centifolia viene coltivata in Provenza e in Marocco per l'estrazione dell'essenza.


    ROSA DAMASCENA

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    Le rose di questa classe furono coltivate dai Persiani, dai Greci e dai Romani. Successivamente importate dal Medio Oriente in Europa tra i secoli XII e XIII, si distinsero per essere di grande qualità e per il profumo inebriante di rosa antica. Sono arbusti di bella forma aperta, con rami arcuati e foglie di colore grigio-verde molto tenere. Queste rose sono molto spinose, i fiori sono portati in mazzi e alcune varietà sono rifiorenti. Ancora oggi, viene utilizzata la Damascena Katzantik o Rosa Bulgara per l'estrazione dell'essenza.

    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:02
     
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    ROSA GALLICA


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    Questo gruppo comprende alcune delle rose più antiche coltivate. Conosciute già dai Greci e dai Romani fu a partire dal XVII secolo che furono create nuove varietà e coltivate su larga scala per la loro bellezza. Sembra addirittura che l’imperatrice Giuseppina agli inizi del secolo scorso ne avesse una collezione superiore alle 150 varietà. Le galliche sono veramente rose superbe, dai grandi fiori che lasciano intravedere un cuore di gialli pistilli , il colore delle corolle va dal cremisi al porpora fino al rosa. La loro forma varia da semplice a stradoppia ed hanno un forte profumo. Solitamente di dimensioni modeste, sono quasi prive di spine e rigogliose.


    ROSA ALBA

    suaveolens



    Ancora tra le rose antiche le Alba risalgono quasi sicuramente al Medioevo. La loro origine è incerta, da recenti studi pare che ci siano la Rosa Villosa e la Rosa Gallica come genitori . Poche altre rose possono competere con le Alba per la bellezza e la qualità del loro profumo. Sono arbusti alti e voluminosi e furono chiamate per questo motivo ‘’Tree Rose‘’, Rose albero. Il loro colore va dal bianco puro al rosa incarnato che contrasta con il fogliame color grigio verde creando un effetto veramente stupendo.Secondo la leggenda sarebbero nate dalla spuma del mare assieme a Venere e si riconoscono in molti quadri quattrocenteschi . Le rose Alba sono molto resistenti al freddo e sono adatte anche per la coltivazione in mezz'ombra. .

    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:04
     
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  13. ZIALAILA
     
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    ROSA BOURBON

    louise-odier



    Queste rose antiche , signore di tutti i giardini ottocenteschi , prendono il nome dall' isola di Bourbon oggi Reunion , nell' oceano Indiano dove nacquero le prime varietà : grandi arbusti o rampicanti vigorosi , incantano con soffici fiori tondeggianti nei toni del bianco e del rosa .Venivano usate per fare siepi divisorie e hanno un profumo inebriante e un'ottima rifiorenza.

    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:06
     
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  14. tappi
     
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    GRAZIE ANTONELLA
     
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    "...dalla sporgenza del caminetto
    cadevano i petali di una rosa bianca
    che si disfaceva a poco a poco,
    languida, molle, con qualche cosa
    di femminino, direi quasi
    carnale."

    Gabriele D'Annunzio, Il Piacere.




    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:08
     
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