Il mistero delle pietre che si muovono da sole

– Sailing Stones -

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  1. gheagabry
     
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    CURIOSITA’


    Il mistero delle pietre che si muovono da sole
    – Sailing Stones -


    Sicuramente moltissimi tra voi conosceranno già questo stranissimo fenomeno, altri magari è la prima volta che ne sentono parlare, in ogni caso il mistero delle pietre mobili rimane uno dei più affascinanti misteri del nostro pianeta. Da ormai tantissimi anni, studiosi di ogni campo cercano di dare una risposta alle cosidette Sliding Rocks o Sailing Stones del lago Racetrack Playa in California. In questo luogo, situato nella Death Valley avviene un fenomeno stranissimo che fa in modo che le rocce presenti, pesanti anche centinaia di chili, si muovano lungo traiettorie irregolari attraversando anche tutta la valle e lasciando dietro di se una lunghissima scia a testimonianza del loro passaggio. La valle piatta è stata formata da un lago che per granparte dell’anno è secco. Il Racetrack Playa è largo 4 chilometri per 2 e al suo interno è ricoperto da uno strato di argilla, che le poche volte in cui piove si trasforma in un’immensa fanghiglia. In questo panorama si collocano le nostre pietre vaganti, rocce con una grandezza che varia da pochi grammi a centinaia di chili, ognuna di esse con un percorso proprio e indipendente dalle altre. Alcune pietre si muovono solo qualche metro, altre girano in tondo, altre ancora vanno dritte per la propria strada e poi, dopo centinaia di metri magari cambiano direzione improvvisamente. Un fanomeno assai arduo da spiegare da parte degli scienziati. Appostamenti, osservazioni e quant’altro, non sono stati sufficienti a risolvere il grande mistero. Quel che più lascia perplessi di questo fenomeno non è tanto il fatto che le pietre si muovano, ma quanto più che due pietre l’una accanto all’altra della stessa dimensione, possano muoversi in direzioni diverse, oppure che pietre più grosse vicine ad altre più piccole e ferme, si mettano in movimento. Gli studi più avanzati condotti nella zona, arrivarono alla conclusione che le rocce si muovevano in determinate condizioni atmosferiche in cui l’argilla diventa scivolosa e il vento e la pioggia spingono le pietre facendole scivolare lungo tutta la valle, inoltre per qualche inspiegabile ragione, le pietre si muovono quasi sempre durante la notte e in condizioni di brutto tempo, anche se alcuni affermano che questo non sia vero. Anche se nessuno ha mai visto una pietra muoversi, il Dottor Robert Sharp afferma di aver studiato negli anni 70 il movimento di ben 30 rocce e dichiara di aver registrato movimenti rapidi anche un metro al secondo. A giudicare dai segni lasciati dalle rocce, si può presumere che esse si muovano quando la valle è ricoperta di fango, inoltre l’assenza di altri segni, esclude la possibilità che a muoverle possa essere l’uomo o un animale. La teoria più accreditata è che a far muovere le pietre sia il vento che soffia prevalentemente da Sud ad Est e da Nord ad Est e infatti parte delle scie delle pietre coincidono con queste direzioni. Altre teorie affermano che tutto possa essere provocato dal ghiaccio coadiuvato dal vento. Ad infittire il mistero, il fatto che durante lo studio del dottor Sharp alcune pietre si sono mosse nonostante dei paletti fossero stati posizionati attorno ad esse. E ancora più inspiegabile, 7 delle 30 pietre che all’epoca venivano studiate, a seguito di una forte tempesta scomparvero nel nulla senza lasciare traccia o scia. Ad oggi ancora nessuno è riuscito a dare una spiegazione razionale a tale fenomeno, voi cosa ne pensate? Cosa potrebbe farle muovere?



     
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    Il mistero delle pietre che camminano

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    Da decenni, le rocce mobili della Valle della Morte sconcertano gli scienziati. Ma oggi una ricerca della NASA potrebbe aver risolto l'enigma


    Tracce nel deserto
    Fotografia per gentile concessione di Cynthia Cheung, GSFC/NASA

    Una delle misteriose pietre che "camminano” nel Death Valley National Park (la Valle della Morte tra California e Nevada) lascia dietro di sé la scia del proprio passaggio.

    Le pietre si trovano nel Racetrack ("pista da corsa”), il letto di un lago asciutto nella Valle della Morte, e rappresentano un fenomeno che sconcerta gli studiosi fin dagli anni Quaranta del Novecento.
    Benché si ritenga che le pietre si muovano alla stessa velocità di un uomo in cammino, nessuno le ha mai viste in movimento. Gli studi condotti in passato hanno escluso che la gravità o i terremoti possano essere annoverate fra le cause degli spostamenti.

    Ora però uno studio condotto dal Goddard Space Flight Center della NASA sembra avvalorare l'ipotesi che, durante l'inverno, le pietre possano scivolare su piccoli "collari” di ghiaccio. Secondo Cynthia Cheung, primo ricercatore del progetto, questi si formerebbero attorno alle rocce quando l'acqua scende dalle colline circostanti e si ghiaccia sul letto del lago. Più acqua che scorre potrebbe consentire alle pietre di "galleggiare”.

    Una squadra composta da laureandi e dottorandi si occupa di studiare i dati prodotti da minuscoli sensori posti sotto la superficie del suolo per monitorare i flussi dell'acqua. È stato così scoperto che i sensori registrano temperature di congelamento in marzo, le quali fornirebbero le circostanze adatte alla formazione dei collari di ghiaccio.

    Cionostante, la teoria dei collari di ghiaccio è tutt'altro che consolidata, sottolinea Cheung: "Le difficili condizioni dei vari microclimi del deserto comportano che ogni roccia possa essere mossa da una forza diversa, e potrebbe esserci più di un'ipotesi che spiega gli spostamenti".


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