CROAZIA.....

il paradiso di gina e apek

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  1. gheagabry
     
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    da gina


    Come arrivare in CROAZIA..Come arrivare in Croazia | Kako doći do Hrvatske..

    Ecco una sintesi delle opzioni per arrivare in Croazia con mezzi non propri. Per andare invece in Croazia con la propria barca, vi raccomandiamo di informarvi attentamente sulle norme doganali.
    Linee internazionali di navi-traghetto:
    Zadar – Ancona
    Korčula – Stari Grad/Hvar – Split -Ancona
    Split – Ancona
    Split – Stari Grad/Hvar – Pescara
    Split – Pescara;
    Rijeka – Split – Stari Grad (Hvar) – Korčula – Sobra (Mljet) – Dubrovnik – Bari
    Dubrovnik-Bari (linea diretta)
    Vis-Ancona.
    Oltre alle navi-traghetto, esistono collegamenti internazionali con aliscafi veloci.
    Linee di traghetti lungo la costa: Rijeka – Split – Stari Grad/Hvar – Korčula-Dubrovnik.
    Vi sono, inoltre, linee locali di navi-traghetto che collegano la terraferma alle isole di: Cres, Lošinj, Rab, Pag, Ugljan, Pašman, Olib, Silba, Premuda, Ist, Molat, Sestrunj, Rivanj, Žirje, Kaprije, Zverinac, Rava, Zlarin, Dugi otok, Iž, Šolta, Brač, Hvar, Vis, penisola di Pelješac, Korčula, Lastovo Mljet e Šipan; tante sono, inoltre, le isole abitate, ma prive di traffico automobilistico, collegate da altre linee di traghetti e da aliscafi.
    Linee marittime veloci (collegamento con la terraferma o tra le isole)
    Distretto di Rijeka: Lošinj, Susak, Unije, Cres, Ilovik, Pag, Rab;
    Distretto di Zadar: Ist, Molat, Dugi Otok, Zverinac, Sestrunj, Rivanj, Olib, Silba, Premuda, Vrgada;
    Distretto di Split: Brač, Hvar, Šolta, Lastovo, Korčula, Vis, Biševo;
    Distretto di Dubrovnik: Mljet, Šipan, Korčula, Lastovo.
    Provincia di Šibenik (Sebenico) – Žirje, Kaprije
    Linea stagionale: Pula-Unije-Mali Lošinj-Ilovik-Zadar
    Linee navali che collegano le isole con la terraferma o tra loro:
    Distretto di Rijeka: Lošinj, Srakane, Unije, Ilovik, Susak;
    Distretto di Zadar: Dugi otok, Iž, Rava;
    Distretto di Šibenik: Prvić, Zlarin, Žirje, Kaprije;
    Distretto di Split: Drvenik Veli e Mali;
    Distretto di Dubrovnik: Šipan, Lopud, Koločep.
    Jadrolinija
    È la più importante compagnia marittima croata per il trasporto passeggeri, con il maggior numero di collegamenti locali, nazionali ed internazionali con navi-traghetto, navi passeggeri, aliscafi ecc. La sede della compagnia è a Rijeka (Fiume) (tel.: +385 51 666 111, +385 51 666 100),
    www.jadrolinija.hr
    Altre compagnie di trasporto marittimo:
    Rapska plovidba d.d.: www.rapska-plovidba.hr
    Lošinjska plovidba – brodarstvo d.d.: www.losinjska-plovidba.hr
    Mediteranska plovidba d.d.: www.medplov.hr
    Split tours: www.splittours.hr
    SNAV: www.snav.it
    Miatours: www.miatours.hr
    Venezia lines: www.venezialines.com
    G&V line: www.dubrovnik4u.com/garbin
    Ivante d.o.o: www.ivante.hr
    Alpex: www.alpex.hr
    Kapetan Luka: www.krilo.hr
    Linee di traghetti lungo la costa: Rijeka – Split – Stari Grad/Hvar – Korčula-Dubrovnik.

    Vi sono, inoltre, linee locali di navi-traghetto che collegano la terraferma alle isole di: Cres, Lošinj, Rab, Pag, Ugljan, Pašman, Olib, Silba, Premuda, Ist, Molat, Sestrunj, Rivanj, Žirje, Kaprije, Zverinac, Rava, Zlarin, Dugi otok, Iž, Šolta, Brač, Hvar, Vis, penisola di Pelješac, Korčula, Lastovo Mljet e Šipan; tante sono, inoltre, le isole abitate, ma prive di traffico automobilistico, collegate da altre linee di traghetti e da aliscafi.
    Linee marittime veloci (collegamento con la terraferma o tra le isole)

    Distretto di Rijeka: Lošinj, Susak, Unije, Cres, Ilovik, Pag, Rab;

    Distretto di Zadar: Ist, Molat, Dugi Otok, Zverinac, Sestrunj, Rivanj, Olib, Silba, Premuda, Vrgada;

    Distretto di Split: Brač, Hvar, Šolta, Lastovo, Korčula, Vis, Biševo;

    Distretto di Dubrovnik: Mljet, Šipan, Korčula, Lastovo.

    Provincia di Šibenik (Sebenico) – Žirje, Kaprije

    Linea stagionale: Pula-Unije-Mali Lošinj-Ilovik-Zadar

    Linee navali che collegano le isole con la terraferma o tra loro:

    Distretto di Rijeka: Lošinj, Srakane, Unije, Ilovik, Susak;

    Distretto di Zadar: Dugi otok, Iž, Rava;

    Distretto di Šibenik: Prvić, Zlarin, Žirje, Kaprije;

    Distretto di Split: Drvenik Veli e Mali;

    Distretto di Dubrovnik: Šipan, Lopud, Koločep.
    Jadrolinija

    È la più importante compagnia marittima croata per il trasporto passeggeri, con il maggior numero di collegamenti locali, nazionali ed internazionali con navi-traghetto, navi passeggeri, aliscafi ecc. La sede della compagnia è a Rijeka (Fiume) (tel.: +385 51 666 111, +385 51 666 100),

    www.jadrolinija.hr

    Altre compagnie di trasporto marittimo:

    Rapska plovidba d.d.: www.rapska-plovidba.hr

    Lošinjska plovidba – brodarstvo d.d.: www.losinjska-plovidba.hr

    Mediteranska plovidba d.d.: www.medplov.hr

    Split tours: www.splittours.hr

    SNAV: www.snav.it

    Miatours: www.miatours.hr

    Venezia lines: www.venezialines.com

    G&V line: www.dubrovnik4u.com/garbin

    Ivante d.o.o: www.ivante.hr

    Alpex: www.alpex.hr

    Kapetan Luka: www.krilo.hr


    La patente nautica in Croazia | Dozvola za plovidbu brodice u Hrvatskoj

    A seguito di alcune richieste fatte da diversi utenti (ad esempio fra i commenti al post Navigare in Croazia), riepiloghiamo alcune indicazioni fondamentali sull’obbligo di Patente Nautica (anche per chi va a motore) per non incorrere in sanzioni che rischierebbero come minimo di rovinarvi la vacanza.

    I possessori di patente nautica rilasciata da una capitaneria di porto italiana (o di equivalente licenza di altro paese) vedranno il loro titolo riconosciuto anche in Croazia.

    Chiaramente le patenti nautiche valide “entro le 12 miglia” vi obbligano a raggiungere le acque croate navigando sottocosta.

    Per chi invece in Italia guida senza patente il proprio natante, ad esempio un gommone con potenza del motore inferiore ai 40CV, sappia che la stessa norma non vale in Croazia, ove vige l’obbligo di patente per condurre qualsiasi imbarcazione di lunghezza superiore ai 3 metri e di potenza superiore ai 4kW (circa 6 CV).


    Previsioni Meteo in Croazia | Vrijeme u Hrvatskoj

    Ogni crociera che si rispetti non si può pianificare senza dare un’occhiata (e anche qualcosa di più) al meteo.

    Mentre per lo skipper è fondamentale controllare le carte sinottiche per verificare la posizione di basse ed alter pressioni, scongiurando il rischio di violente perturbazioni sul proprio percorso, per il crocierista può essere molto utile verificare le condizioni di nuvole e pioggia.

    Sono diversi i servizi a disposizione. Uno di questi è quello offerto dal Servizio Metereologico Croato. Nell’immagine un esempio delle informazioni relative alle previsioni su Šibenik (Sebenico) nei prossimi sette giorni.

    Ecco le altre stazioni per cui è disponibile la previsione:


    Previsioni Meteo a Sibenik, Croazia

    Beli Manastir
    Bilogora
    Bjelovar
    Čakovec
    Daruvar
    Delnice
    Dubrovnik
    Gospić
    Gračac
    Gradište
    Imotski
    Karlovac
    Knin
    Koprivnica
    Krapina
    Križevci
    Krk
    Makarska
    Nin
    Ogulin
    Osijek
    Pag
    Pazin
    Plitvička jezera
    Ploče
    Poreč
    Požega
    Pula
    Rijeka
    Sinj
    Sisak
    Slavonski Brod
    Split
    Šibenik
    Varaždin
    Virovitica
    Vukovar
    Zadar
    Zagreb


    Aereoporti in Croazia

    Raggiungere la Croazia in aereo è abbastanza semplice, anche se un po’ costoso, specie nei mesi estivi.

    La disposizione degli aeroporti è particolarmente azzeccata per chi cerca le tipiche destinazioni del turismo nautico.
    Aeroporto di Dubrovnik (Ragusa)
    Sito web: www.airport-dubrovnik.hr
    Telefono: +385 20 773333

    Aeroporto di Pula
    Sito web: www.airport-pula.hr
    Telefono: +385 52 530140

    Aeroporto di Rijeka
    Sito web: www.rijeka-airport.hr
    Telefono: +385 51 842134

    Aeroporto di Split (Spalato)
    Sito web: www.split-airport.hr
    Telefono: +385 21 203555

    Aeroporto di Zadar (Zara)
    Sito web: www.zadar-airport.hr
    Telefono: +385 23 205800

    Aeroporto di Zagreb (Zagabria)
    Sito web: www.zagreb-airport.hr
    Telefono: +385 14 562222

    I Marina in Croazia:

    Come ogni anno l’ACI Marina pubblica sul suo sito web i prezzi ufficiali, suddivisi per periodo e per dimensione della barca, degli ormeggi per tutti i suoi marina.

    Personalmente la trovo una cosa estremamente civile, e di grande rispetto verso il turista.

    I prezzi non sono dissimili dagli scorsi anni. Il prezzo per i mesi di Luglio ed Agosto è più elevato del 10% e in alcuni casi anche del 20% rispetto ai prezzi che trovate in tabella. Gli stessi prezzi invece scendono (del 25 o del 50%) nei mesi invernali (in alcuni casi da Settembre, in altri da Novembre).

    Come per gli anni scorsi, i prezzi sono – almeno confrontati con quelli italiani – incredibilmente vantaggiosi. Facciamo un esempio…

    Prendiamo il marina di Palmižana che si trova in una meravigliosa baia naturale sull’isola di Sv. Klement (arcipelago delle Pakleni), esattamente di fronte a Hvar. Stando alla tabella dei prezzi, il costo di ormaggio per un giorno per una barca di 13 metri (il nostro Ocenais 423 del 2007) è di circa 72 Euro. Questo nella settimana di Ferragosto!

    Consultando l’elenco dei marina croati che abbiamo già pubblicato, potrete trovare indicazione di tutti i prezzi. Fate click sul nome del marina di vostro interesse.

    Se volete potete consultare drettamente il listino prezzi dei marina aci 2008 in italiano, oppure quello aggiornato al 2009, in inglese.


    Turismo nautico in Croazia: i Marina – Nautički turizam u Hrvatskoj: Marine

    Ci sono diversi motivi per amare la Croazia. Ma per i velisti ce ne sono molti di più!

    In cima alla lista, uno: i Croati l’hanno capita!

    Nel senso che hanno capito il senso, hanno colto il significato, e fatto di tutto per cogliere anche la conseguente opportunità. Hanno capito il senso del mare, la sua bellezza, la sua importanza, e hanno capito quanto sia fondamentale attirare questo tipo di turismo. L’Italia invece…beh, diciamo che arranca un po'…basta far parlare i numeri!

    I Marina Croati

    La Croazia dispone di circa 50 moderni marina, dei quali circa la metà fa parte della rete ACI, per un totale di circa 6000 ormeggi, 5000 dei quali distribuiti nelle isole. Aggiungete i marina privati e non, e la capacità sale a circa 16.000 (sedicimila!), che raddoppiano quasi (per arrivare a ben 30.000 posti barca) se aggiungiamo i porticcioli sportivi adattati alle esigenze del turismo nautico.

    In tutti i marina principali sono presenti sedi di società di charter e scuole di vela, oltre che i comuni servizi di rimessaggio ed assistenza.

    Per avere ulteriori informazioni potete rivolgervi all’Associazione dei Marina Croati ([email protected]), o alla Camera di Commercio Croata (Telefono +385(0)1 456-1555), contattabile anche via sito web in inglese, che però ha molte meno informazioni di quello croato, oppure potete rivolgervi all’ACI Club (il cui sito web i 4 lingue sarà certamente fonte di preziose informazioni). Di seguito i link alle pagine informative dei principali marina ACI.
    ACI Umag
    ACI Rovinj
    ACI Pula
    ACI Pomer
    ACI Opatija
    ACI Cres
    ACI Supetarska Draga
    ACI Rab
    ACI Šimuni
    ACI Žut
    ACI Piškera
    ACI Jezera
    ACI Vodice
    ACI Skradin
    ACI Trogir
    ACI Split
    ACI Milna
    ACI Vrboska
    ACI Palmižana
    ACI Korčula
    ACI Dubrovnik

    Amici velisti, benvenuti nel vostro paradiso!


    La Croazia nell’Unione Europea – Hrvatska u Europskoj Uniji

    Sarebbe davvero un bel colpo se la Croazia entrasse presto a far parte della UE…

    La Croazia ha chiesto di entrare a far parte dell’Unione Europea nel 2003. I negoziati per l’ingresso sono iniziati solo nel 2005. Oggi il presidente del consiglio italiano, al termine di un incontro con il suo omologo croato, Ivo Sanader, ha dichiarato il totale sostegno dell’Italia alla candidatura della Croazia, augurandosi che l’ingresso di quest’ultima nella UE possa avvenire nel 2010.

    In ogni caso oggi per entrare in Croazia è sufficiente la Carta d’Identità (non serve il passaporto), grazie ad accordi internazionali.



    L’unico significativo ostacolo all’ingresso della Croazia nella UE sembra essere l’opposizione della Slovenia, per una questione che non è esattamente “di principio”. Pare infatti che i due paesi confinanti si contendano il possesso del Golfo di Pirano. Questo splendido scorcio di costa adriatica comprende la cittadina slovena di Portoroz (ai velisti più agonisti nota per la recente RC44 Cup), nonchè un paio di località turistiche croate.


    Voli per la Croazia – Za Hrvatsku avionom

    Arrivare in Croazia tramite aereo è piuttosto semplice, dato il buon numero di collegamenti attivi dirante la stagione estiva. Tuttavia sappiate che – come del resto succede per i traghetti che attraversano l’Adriatico – il costo dei biglietti durante i mesi di Luglio e Agosto cresce in maniera spropositata rispetto al resto dell’anno, e che almeno per il momento poche compagnie low cost garantiscono i collegamenti con la nostra destinazione preferita.

    Oltre alla Croatia Airlines – compagnia di bandiera croata, e regional member della Star Alliance – che collega la Croazia con Roma e con le principali capitali europee, potete viaggiare con diverse altre compagnie: Aeroflot, Air France, Alitalia, Lufthansa, Airone, LOT, Malev, British, …senza dimenticare le low cost cui si accennava prima: Ryan Air e Easy Jet. Se passate per la Germania (che è incredibilmente ben collegata con la Croazia!) potete anche viaggiare con TUIFly (che oggi comprende anche le vecchie offerte di HLH.com).

    Qui sotto trovate un elenco dei principali Aeroporti della Croazia con i relativi recapiti.


    Voli per la Croazia - Foto di A.Schwenke

    Aeroporto di Dubrovnik (Ragusa)
    Sito web: www.airport-dubrovnik.hr
    Telefono: +385 20 773333

    Aeroporto di Pula
    Sito web: www.airport-pula.hr
    Telefono: +385 52 530140

    Aeroporto di Rijeka
    Sito web: www.rijeka-airport.hr
    Telefono: +385 51 842134

    Aeroporto di Split (Spalato)
    Sito web: www.split-airport.hr
    Telefono: +385 21 203555

    Aeroporto di Zadar (Zara)
    Sito web: www.zadar-airport.hr
    Telefono: +385 23 205800

    Aeroporto di Zagreb (Zagabria)
    Sito web: www.zagreb-airport.hr
    Telefono: +385 14 562222

    Navigare in Croazia (Navigacija u Hrvatskoj)

    La Croazia offre al diportista nautico alcuni fra gli scorci più belli del Mediterraneo, in condizioni che sono obiettivamente fra le più sicure. Fra i punti a favore del paese balcanico va citata anche la chiarezza e la trasparenza con cui i turisti vengono informati sulle leggi che regolano il traffico marittimo nelle acque territoriali croate. Di seguito trovate una serie di indicazioni sintetiche, che vi aiuteranno ad organizzare la vostra vacanza senza rischiare di incappare in qualche multa!

    L’ingresso in acque croate e la Vignetta

    La navigazione da diporto in Croazia è regolata dalla nazionale Legge Marittima. Ogni unità battente bandiera straniera che si trovi in acque territoriali croate deve avere a bordo il “pass nautico”, che qualcuno chiama vignetta. Inoltre deve esserci una crew list, con l’indicazione delle persone a bordo e di tutte quelle che, durante il soggiorno dell’imbarcazione in Croazia, possono salire o scendere dalla barca. Il numero complessivo delle persone che possono essere segnate su questa lista è pari al doppio, maggiorato del 30%, del numero massimo di passeggeri che l’imbarcazione può trasportare. Nel numero non vengono conteggiati i minori di 12 anni.

    Dopo l’ingresso in acque croate bisogna recarsi per la via più breve al più vicino ufficio doganale presso il valico marittimo, e lì acquistare il pass nautico, che – vi ricordo – è valido un anno dall’emissione. Questo vuol dire che se non siete i primi della stagione a noleggiare la barca, magari il pass è già fatto. Tuttavia bisogna comunque recarsi in Capitaneria di Porto per farsi vidimare la crew list, che deve essere conservata sempre a bordo dell’imbarcazione per tutto il periodo di permanenza.

    Uffici Doganali

    Entrati in Croazia con la propria barca bisogna entrare in uno dei porti dove sono operativi gli uffici doganali. Qui verranno controllati i documenti e sbrigate le formalità.

    Ente Turistico Croato

    Umago (Umag)
    Parenzo (Porec)
    Rovigno (Rovinj)
    Pola (Pula
    Rasa-Brsica
    Fiume (Rijeka)
    Lussino Piccolo (Mali Losinj)
    Segna (Senj)
    Zara (Zadar)
    Sebenico (Sibenik)
    Spalato (Split)
    Ploce
    Vela Luka
    Curzola (Korcula)
    Ubli a Lagosta (Lastovo)
    Ragusa (Dubrovnik)

    Solo d’estate (Aprile-Ottobre) sono inoltre aperti:
    ACI Marina Umago
    Cittanova d’Istria (Novigrad)
    Sali e Bozava sull’Isola Lunga (Dugi Otok)
    Capocesto (Primosten)
    Lesina (Hvar)
    Stari Grad Lissa (Vis)

    Il Noleggio in Croazia

    L’attività di Charter (noleggio o locazione di imbarcazioni) in Croazia può essere svolta esclusivamente con imbarcazioni battenti bandiera croata, e per certi versi noleggiare la barca lì conviene, non solo per i costi leggermente più bassi rispetto all’Italia. I charter croati hanno delle basi molto ben attrezzate, e vi assistono nel disbrigo delle pratiche formali come la compilazione della crew list. Unico accorgimento: assicuratevi che la società dalla quale affittate sia registrata ed abilitata allo svolgimento dell’attività, e che a bordo dell’imbarcazione ci sia il “permesso di concessione”, oltre alla lista dell’equipaggio.

    Molto presto troverete su questo sito un elenco di società di charter in Croazia.

    Ulteriori Informazioni e Link Utili

    Come dicevo le autorità Croate fanno un buon servizio di informazione, Trovate un sacco di informazioni sul sito dell’Ente per il Turismo della Croazia (www.htz.hr o www.croatia.hr), su quello del Ministero per la Marineria (scegliere la versione Inglese, poi sea e quindi nautics.




    da ivana


    GRAZIE GINA PER LE INDICAZIONI ...MOLTO UTILI







    da tappi


    GRAZIE


    da gina

    prego..ivana! cosi qualcuno si decide a last minut..aaahhhhaaa


    da arca


    Grazie Gina......










    Isola di Drvenik ,Croazia Drvenik Veli è un’isola nella Dalmazia centrale, situata a nord-ovest dell’isola di Šolta, tra i canali Drvenik e Šolta. Appartiene al gruppo insulare dell’arcipelago della Dalmazia centrale. Il paese più grande è Drvenik Veli e si trova al lato nord-occidentale dell’isola. Le occupazioni principali degli abitanti di quest’isola sono l’agricoltura, la viticoltura, la coltivazione d’olive e la pesca, queste attività costituiscono la base economica di quest’isola.

    La vegetazione di quest’isola è costituita principalmente da pini, fichi, agrumi vari che rappresentano il simbolo dell’autentico paesaggio dalmata e del suo ambiente speciale. Questo posto è inoltre ricco di monumenti storico-culturali come la chiesa di Sv.Juraj all’interno della quale è possibile vedere mobili preziosi in stile barocco accompagnati da quadri del pittore veneto Antonio Grapinelli.
    La costa di questa bellissima isola è rimasta intatta ed è costituita da numerose insenature e meravigliose spiagge di sabbia e ghiaia. Dall’isola Veli Drvenik si stende la vista su Mali Drvenik e l’isolotta Arandel. Le insenature più grandi di quest’isola sono Solinska, Drvenik e Mala luka. Drvenik veli è una destinazione ideale per vacanze serene e gradevoli, specialmente per pesca e sport acquatici.Le isole di Drvenik Veliki e Drvenik Mali sono proprio bellissime, ricche di una rigogliosa vegetazione mediterranea e delle spiagge meravigliose, circondate dalle acque cristalline del Mar Adriatico e perciò adatte ai Robinsoni moderni. Drvenik Veliki è situata nella Dalmazia centrale, a nord-ovest dell'isola di Šolta, tra il Canale di Drvenik e la Šolta.

    Il punto più alto dell'isola è Buhalj, situato nella parte orientale dell'isola. La città più grande dell'isola è Drvenik Veliki (Veli Porat), sul lato nord-ovest dell 'isola. Le occupazioni principali degli isolani sono l'agricoltura, la viticoltura, l'olivicoltura e la pesca. Drvenik Mali è perfetto per chi desidera una bellissima natura incontaminata, mare pulito e rilassazione.

    Drvenik è la destinazione ideale per coloro che si aspettano molto dalle loro vacanze in Croazia: quì troverete la pace e la tranquillità, il puro piacere della natura, il mare pulito, la ricca vegetazione mediterranea e le spiagge bellissime. Non è possibile arrivarci in macchina (potete lasciarla a Trogir). Ci sono due isole di Drvenik: Drvenik Mali e Drvenik Veli.

    Trasporto marittimo a Drvenik: Trogir-Drvenik e Seget Donji- Drvenik






    Isola di Susak,Croazia L'isola di Susak è l’isola più caratteristica e famosa dell'arcipelago del Quarnaro. Le peculiarità di quest'isola hanno sempre attirato molti scienziati.



    I linguisti studiano il dialetto degli abitanti di Susak, molto diverso dagli altri dialetti croati; i vinai cercano il segreto del famoso vino di quest’isola; i periti edili studiano come gli abitanti di Susak, attraverso i canali di sabbia, filtrano l’acqua marina trasformandola in acqua salmastra; i biologi studiano la ricca e rara vegetazione di quest’isola, mentre i geologi cercano di scoprire il segreto della creazione dell’isola.


    Gli abitanti di Susak poco a poco sono emigrati in gran numero e ciò ha creato un altro problema per i linguisti, perché a Susak si parla un dialetto pieno di americanismi. C’è ancora una particolarità che distingue quest’isola da tutte le altre. Al posto dei ben noti muri di sassi o muri a secco a Susak si usano le canne per dividere i poderi dell’isola. Le canne si tagliano in modo da farle crescere tra i campi a guisa di muro, proteggendo nello stesso tempo la vegetazione dal vento e dal sale che il vento porta dalle creste frangenti delle onde. Sulla vetta più alta dell’isola si trova un faro con luce di grande portata, uno fra i tre più potenti fari dell’Adriatico. Di notte, a regolari spazi di tempo, la sua luce illumina l’isola, e salendo sulle alture durante le notti ventose si ammira uno straordinario gioco di luce con le canne che crescono tutt’intorno.
    Gli abitanti di Susak sono noti per i loro costumi popolari. Molte giovani coppie tornano dall’America nell’isola di Susak per sposarsi e in questo modo rendono onore al loro paese di provenienza.Isola sabbiosa dell’arcipelago adriatico, ricca di curiosita naturali e di un grande patrimonio culturale.

    E la piu esterna delle isole dell'Arcipelago e si distingue dalle altre in quanto e formata da depositi di sabbia che raggiungono nella parte settentrionale, la piu alta, i 98 metri.

    Qui e sorto anche l'abitato piu antico attorno al convento di S. Nicola (XI secolo) mentre il borgo sottostante, vicino al mare e al porticciolo, e piu recente.

    Gli abitanti, nel loro isolamento, conservano ancora l'antica parlata orginaria, i caratteristici costumi, specie quelli femminili, unici lungo tutta la costa, e mantengono un collegamento costante, non solo affettivo, con i loro parenti emigrati in America.

    L'isola e ancora caratteristica per i suoi canneti e per la disposizione del terreno a terrazzi e orti dove si coltiva prevalentemente la vite. Se ne ricava un vino generoso, particolare, che vi ricorda il profumo del mare e nasconde altri aromi esotici che provengono qui portati dal vento.

    L’isola offre numerose spiagge sabbiose, stazioni balneari rocciose e un mare limpido ricco di pesci.

    Sull’isola vivono persone che parlano un dialeto antico e arcaico, con delle tradizioni e con dei costumi particolari, abili vinai e pescatori.

    Qui e molto gradevole un soggiorno anche fuori stagione presso gli affittacamere del luogo. Un vaporetto mantiene un collegamento giornaliero con la terraferma come del resto avviene con tutte le altre isole dell'Arcipelago.




    da susacrie



    questa isola ha un nome particolare che assomiglia parecchio a quello di qualcuno...comunque bei posti...grazie :) :) :)


    da ivana


    GRAZIE GINA


    da gina

    E si anche la mia nipote preferita..ssshhh non dire ad altre..ha il nome susa..aaahhhaa










    Isola di Cres,Croazia L'isola di Cres (in italiano Isola di Cherso) è la più grande delle isole croate e si trova nella parte settentrionale della baia del Quarnero. È un'isola piuttosto montagnosa, magari non mancano anche valli meravigliose, di lunghezza totale di 248 chilometri, con molte spiagge di ghiaia fine e insenature, piu nella parte sudovest che nordest, che ha una costa rocciosa e ripida. L'isola è famosa anche per la sua popolazione di grifoni, specie a rischio d'estinzione. A Beli opera il centro ecologico “Caput Insulae”, parco naturale e riserva per la protezione del grifone. L'isola è conosciuta, anche internazionalmente, per il fenomeno di Vransko jezero (Lago di vrana, cioè il “Lago della cornacchia”). Si tratta di un lago di acqua dolce che secondo una classifica dell'Unesco occupa l' ottavo posto nel suo genere. Nel lago si raccoglie l'acqua piovana dalla superficie e dal sottosuolo tramite canali provenienti dalla costa. La superficie del lago è a 13 metri d'altezza sopra il livello del mare e la profondità massima è a 60 metri sotto il livello di mare. I luoghi dell'isola di Cres interessanti par i turisti sono: la città di Cres, Beli, Dragozetici, Lubenice, Martinscica, Merag, Orlec, Pernat, Porozina, Predoscica, Valun...

    Immagini di Isola di Cres

    Spiaggia

    Spiaggia di Cres

    Valun

    Lubenice


    Merag

    Predoscica

    Osor

    Porta antica in Cres

    Il traghetto da Brestova nell'Istria a Porozina in Cres, naviga giornalmente in termini sufficienti, in caso di necessità anche fuori orario. Il viaggio col traghetto dura circa mezz'ora minuti.
    L'isola di Cres è collegata anche a Krk; da Valbiska nell'isola di Krk a Merag nell'isola di Cres potete arrivare in venti minuti.
    Se non viaggiate con l' automobile, a Cres potete venire col catamarano che parte giornalmente dal porto di Rijeka.

    Storia di Isola di Cres

    L'isola era abitata già agli inizi dell'età della pietra. Sotto il governo dei Romani, l'isola era nota come "Res Publica Crepsa" . La continuità della vita sull'isola testimonia una ricca eredità storico-culturale che include piazze, chiese e chiesette dell'inizio del periodo cattolico , monasteri, castellieri dei Liburni, resti delle città antiche, resti delle città del periodo della Serenissima ma anche i monumenti odierni. Il regno della Repubblica di Venezia, la Serenissima, ha influenzato molto l'architettuta dell'isola e lasciato molti monumenti e edifici interessanti su tutto il territorio dell'isola di Cres. Nel 1797, Cres passò dalla Repubblica di Venezia all'Impero Asburgico. Con la fine della prima guerra mondiale fu assegnata con tutta l'Istria all'Italia . Nel 1947fu ceduta alla Jugoslavia per poi entrare a far parte della Croazia.
    Luoghi da visitare in Isola di Cres
    La città di Cres

    La cittadina di Cres è situata nella parte nord-est dell'isola. Fino alla fine del periodo della Repubblica di Venezia la città era confinata dalle mura cittadine, mentre fuori da queste erano situati soltanto due monasteri. La Piazza Franjo Petric rappresenta il centro della città nel quale si trova la loggia cittadina con il palo della vergogna. La Chiesa di Santa Maria delle Nevi del XVI secolo con il campanile del XVIII secolo è un esempio interessante della chiesa gotico rinascimentale. Il palazzo della famiglia Petric del XV secolo ospita anche il museo con la ricca collezione delle icone, lapidi e monete antiche. Porta Marcella, dal 1593, ai tempi del governo veneziano faceva parte dalla muraglia che circondava la città. Passando per la Porta Bragadina, arriverete nel centro della città con numerose piccole piazze. Nel sud della città si trova il monastero francescano risalente intorno all'anno 1300 con la chiesa di San Francesco del XIV secolo ed il campanile del XVIII secolo. Il museo e il chiostro sono aperti per visite, su appuntamento (051/571-217).
    Valun

    Valun è situata nella parte meridionale della baia di Valun, a distanza di circa 8 chilometri dalla città di Cres. Il piccolo villagio dei pescatori, Valun è prevalentemente una pittoresca località marina al campeggio ed al turismo di carattere familiare. A Valun, visitate la chiesa di San Marco e la famosa "Lapide di Valun" ("Valunska ploca") dell'XI secolo.
    Lubenice

    Lubenice, una delle più antiche località, si trova a circa 5 chilometri da Valun. Eretta su di una roccia a 387 m a livello del mare, Lubenice è una piccola cittadina medievale, con bellissime pittoresche case, con la piazza, il campanile e la chiesa di Sant'Antonio Eremita in stile gotico del XV secolo. Durante l'estate si svolgono le Serate musicali di Lubenice, ogni venerdì di luglio, con un interessante repertorio di musica classica.
    Martinscica

    Martinscica è situata accanto al vasto golfo aperto verso sud-ovest, vicino al Vransko jezero (Lago di Vrana, cioè il “Lago della cornacchia”). Questa località ricca di folta vegetazione mediterranea è orientata soprattutto verso il turismo di carattere familiare e verso il campeggio.
    Beli e il centro ecologico “Caput Insulae”

    Beli, situata su di una collina alta 130 m sopra la costa orientale della parte settentrionale dell'isola, è una delle località più antiche e nel passato una delle più importanti dell'isola. Visitate il centro ecologico Caput Insulae (aperto ogni giorno 9-19). Troverete più informazioni su [www.essentialcroatia.com] o sull'e-mail [email protected]. Il centro ecologico "Caput Insulae", fondato negli anni 80 del secolo scorso allo scopo di tutelare e proteggere il patrimonio naturale e culturale della parte settentrionale dell'isola di Cres, Tramuntana, si occupa soprattutto dei programmi riguardanti la conservazione delle diversità naturali e la protezione del grifone. È di particolare interesse per gli specialisti ed i curiosi la visita al “Rifugio dei grifoni feriti e ammalati”.
    Dove soggiornare a Isola di Cres
    Alberghi in Isola di Cres

    nella città di Cres
    Albergo Kimen a Cres
    Albergo Cres a Cres

    in altri luoghi dell'isola di Cres
    Albergo Zlatni Lav a Martinscica (Martinscica)
    Campeggi in Isola di Cres
    Camping Baldarin Punta Kriza
    Camping Bijar Osor
    Camping Brajdi Beli
    Camping Kovacine Cres
    Camping Slatina Martinscica Sport e attività libere in Isola di Cres

    Questa bellissima isola offre ai turisti ed ai visitatori una vacanza attiva, varia e di qualità, piena di dinamismo ed attività sportive. Coloro che desiderano una vacanza dinamica avranno la possibilità di goderselà, perché qui è possibile praticare quasi tutti gli sport: tennis, mini-golf, pallavolo sulla spiaggia, tennis da tavolo, pallacanestro e calcio. Numerose spiagge sono situate accanto ai centri urbani con tanti impianti alberghieri e vi offrono il noleggio di sandolini, di pedalò, di ombrelloni e di lettini, ma anche la possibilità di praticare gli sport acquatici come vela, immersioni subacquee, pesca subacquea etc.
    Spiagge di Isola di Cres

    Cres può vantarsi delle sue bellissime spiagge tranquille e attraenti. Fra le spiagge più famose ricordiamo Valun, Lubenice – Sveti Ivan, Meli, Mali Bok e altre. La maggior parte delle spiagge si trova sulla costa occidentale, tra St Blaz (San Biagio) e la baia Ustrine. Circondate dagli abeti verdi e dagli ulivi, si trovano all'ombra del rosmarino e dalla menta.
    Dove mangiare in Isola di Cres

    Nell'isola di Cres troverete le specialità locali che appartengono alla tipica cucina mediterranea, a base di pesce, cozze, gamberi e cefalopodi, ma anche di agnello insulare, pasta, frutta e verdura mediterranea, erbe aromatiche e l'olio di oliva.
    Ristorante "NA MORU", Valun - "Na moru” significa “Al mare. Qui potete mangiare la pesce fresca che potete scegliere dall'acquario del ristorante.
    Taverna "HIBERNICIA", Lubenice-squisiti piatti locali.
    Taverna "MALI RAJ", Vidovici-famoso agnello locale.
    Trattoria "TRS", Krcina- ottimo agnello locale alla griglia.
    Trattoria "BUKALETA", Loznati
    Trattoria "MARETA", Miholascica- cucina locale e specialità di frutti di mare.
    Trattoria "Maris", Osor –specialità locali..
    Pasticceria “Baccio”- deliziosi dolci e eccellente gelato.
    Pizzeria “Palada”-deliziose pizze e paste.
    Nightlife e divertimento in Isola di Cres

    Siccome nell'isola di Cres troverete vasta gamma di diversi avvenimenti notturni, ognuno potrà trovare un divertimento per sé; dalle serate con musica dal vivo in terrazza, feste cittadine, concerti di musica classica oppure notti folli in discoteca e nei “beach parties”. Per i giovani ci sono le discoteche e i club che vi assicurano il divertimento per tutta la notte:
    Discoteca “Štala”- informazioni ulteriori troverete sul sito www.cresnet.averi.hr
    Party sulla spiaggia“Sveti Blaž” .
    Bar "Timun" – che offre il divertimento all'aria aperta; campeggio Slatina a Martinscica.
    Eventi culturali in Isola di Cres

    Durante la stagiona estiva l'isola di Cres offre ai visitatori diversi appuntamenti e manifestazioni di rilevante interesse.
    Celebrazione di San Isidoro (il patrono della città di Cres) il 2 gennaio.
    L'anniversario del filosofo Franjo Petric, originario di Cres: celebrazione il 25 aprile.
    Festivale estivo di Cres: fiere del cibo, eventi culturali, concerti, eventi sportivi: tornei del pallacaestro e del calcio (3 - 5 agosto)
    Festa di San Antonio a Orlec e a Beli, il 17 gennaio.
    Festa di San Filippo e San Giacomo, il 3 maggio
    Festa di San Giovanni Battista, il 24 giugno.
    Festa della Santa Maria delle Nevi a Cres, il 5 agosto.
    Escursioni nei dintorni di Isola di Cres

    Se avete scoperto tutte le bellezze naturali e culturali dell'isola, potete facilmente visitare Krk o Losinj, o la penisola dell'Istria. Durante l'estate sono organizzati i traghetti da Venezia a Zadar, circa sei volte al giorno. Si fermano a Pula e a Mali Losinj. Il viaggio da Venezia dura circa 11 ore e da Pula circa 4 ore. Direttamente con l'autobus le isole Cres-Losinj si possono raggiungere in piu termini giornalieri dalle citta di Zagreb (circa 7 ore di viaggio) e Rijeka (circa 3,5 ore di viaggio). L'autobus parte quasi ogni ora da Veli Losinj a Mali Losinj, procedendo per Osor e per la città di Cres a Merag per l'isola di Krk.



    da tappy

    GRAZIE GINA


    da giuliascardone


    grazie gina








    Isola di Unije,Croazia Un'isola con un villagio costiero omonimo (44º 38' N e 14º 15' E) nel Quarnero, al nord ovest di Lussino, di 16,77 km² di area e 90 abitanti (nel 1991), Unije e una delle isole adriatiche piu occidentali nella catena di piccole isole che si trovano in alto mare: Zeča, Srakane, Susak. L'isola e coperta di monti (Kalk di 138 m e la cima piu alta) di calcare. Al nord – ovest verso il mare alto c'e la costa ripida (Vele e Male Stijene), mentre al sud – ovest ci si stende la piccola peninsula Polje, con la terra fertile e una fonte di acqua potabile. Da recente Polje serve come un aeroporto sportivo. Il resto dell'isola e prevalentemente coperto di macchia e di terreni trascurati o coltivati (per la maggior parte si tratta di uliveti).

    Oggi Unije e un'isola che offre la natura pura pefettamente conservata. Grazie alla sua posizione in alto mare, il mare che la circonda e di una straordinaria purezza. Oltre alla popolazione locale, l'isola sta diventando sempre piu popolata di quelli che s'innamorano della sua bellezza magnifica.

    Su Unije non c'e traffico automobilistico.
    IL NOME

    Il nome di Unije deriva dalle parola greca heneios (neios, nia), che significa 'il campo'. Quindi era il suo terreno a darle il nome. Se si volesse croatizzare il suo nome, l'isola si chiamerebbe Upolje – "nel campo".
    LA PRIMA NOMINA

    Le prime informazioni su Unije vengono del gesuita veneziano, Alberto Fortis, nella sua nota opera Il viaggio in Dalmazia del 1774: Unije (Onie) hanno pochi abitanti e tutti molto poveri. Il loro prodotto principale e la legna per il fuoco, perche l'isola e prevalentemente boscosa. Potrebbero produrre anche grandi quantita di miele e di cera, e allevare del bestiame, ma non lo fanno. Il mare intorno a Unije abbonda di pesce, per lo piu di tonno, scombro e sardine, ma la popolazione povera non ne cava nessun profitto. Percio, ci vengono degli stranieri e si portano via i pesci sotto il loro naso.
    ZAJAVORI, MARAČOL, KAMBUNARA...

    Che nomi strani! Pero, se si analizza un po' l'origine dei nomi di queste localita che si trovano sull'isola – tutto diventa chiaro! Zjavori vuoldire un bosco di lauro (javor e un termine locale per il lauro). Maračol, un' insenatura bassa, deriva dalla parola italiana marazzo, mentre Kambunara provviene dal provenzale cambon (campo).
    ERBE MEDICINALI E AROMATICHE

    La conservata vegetazione naturale abbonda di molte erbe aromatiche e medicinali. Tra le altre ci sono in particolare finocchio, millefoglio, salvia, mirto ed erica.
    LA POPOLAZIONE

    Unije era la piu popolata nel 1921 (783), dopd di che molti emigrarono, principalmente negli Stati Uniti. Gli emigrati di Unije si erano concentrati per lo piu a New York e al vicino Hoboken. Molti di loro si stabilirono nelle altre parti di Croazia, oppure sul vicino Lussinpiccolo. Oggi gli abbitanti di Unije (e molti di loro sono ritornati dagli Stati Uniti) vivono prevalentemente di agricoltura e turismo.
    COMUNICAZIONI DI TRAFFICO

    Ogni giorno la nave "Ozalj" arriva da Lussinopiccolo (che dista 14 migli nautici). L'isola e collegata anche con il catamarano "Judita" ( la linea di Fiume – Lussino). L'isola di Unije si puo raggiungere anche con l'aereo sportivo da Lussino, Orsera e Medulino.

    LE TEMPERATURE DI ARIA MEDIE PER MESIgennaio 7,5ºC maggio 17,7ºC settembre 21,3ºC
    febbraio 7,6ºC giugno 21,8ºC ottobre 16,1ºC
    marzo 9,8ºC luglio 24,6ºC novembre 12,1ºC
    aprile 13,7ºC agosto 24,3ºC dicembre 9,3ºC


    Unijana per voi, a voi.

    Sull' isola di Unije, nel piccolo paradiso della natura, senza automobili, a due passi dal mare, nella macchia mediterranea, immersa nel profumo delle erbe aromatiche, si trova "Unijana", una piccola pensione familiare e centro agrituristico.
    Nella casa di pietra, rustica, arredata secondo le tradizioni locali, possiamo accogliere una ventina di ospiti tutto l' anno.

    Venite come quando andate a casa vostra oppure come una volta vi affrettavate gaiamente nel rifugio della casa di nonna. Se avete una famiglia grande venite pure. Portate anche quelli che non vedete da diverso tempo, oppure semplicemente venite da soli e fate conoscenza di amici nuovi. Tornate a far parte della famiglia planetaria.

    Se desiderate arricchirvi di nuovo sapere oppure con il vostro sapere desiderate ricompensare gli altri, Unijana è il posto giusto per voi.
    Se avete bisogno di semplicità e di pace, vi stiamo aspettando. Già da anni siamo in vostra compagnia preparandovi specialità gastronomiche nostrane. Tra queste ci sono: pecorino isolano nell' olio d' oliva spece autoctona, calamari adriatici in padella, pasti vegetariani, dolci della nonna, vini dell' arcipelago del Quarnero e grappe casalinghe. Siamo particolarmente fieri per la creazione della "biblioteca energetica'' dove ogni libro regalato ha cambiato il donatore e con questo ha contribuito alla creazione di una unione nella diversità.
    PROPOSTA GASTRONOMICA

    Cucina mediterranea, pesce adriatico del mare locale, specialità vegetariane.
    PROPOSTA

    Ristorante, TV, telefono, biblioteca.
    LINGUE

    Italiano, francese, inglese, tedesco.
    ANIMALI

    Benvenuti nostri piccoli amici.
    ATTIVITA'

    Seminari: biodanza, yoga, meditazione, rei-ki, sono benvenuti i seminari e gruppi formati fuori Croazia.
    LOCALITA' VICINE DA VISITARE

    Gite in barca e nave sulle isole vicine Cres, Mali Lošinj, Srakane, Susak. Voli panoramici.



    da giuliascardone

    GRAZIE GINA

    da tappi

    GRAZIE GINA


    da arco

    Grazie gina









    Isola di Rab,Croazia Rab Feliks Arba

    Benvenuti sull’isola di Rab, città e isola di una diversità paesaggistica meravigliosa, delle bellissime spiagge di vari tipi, in un ambiente culturale contrasegnato dalle sagome di quattro campanili sin dai tempi preromani, nella città del ricco patrimonio storico che la nobilita e aiuta a creare un’esperienza veritiera, nella città di passeggiate lunghe e rilassanti, su un’isola con 120 anni di tradizione in attività turistica organizzata, isola di gentilezza, ospitalità e diligenza del popolo isolano.
    Un mare abbondante, la ricchezza delle erbe medicinali, campi fertili, vigne, uliveti, ma soprattutto la gente, gli abitanti di Rab, sempre allegri a ricevere ciascun ospite accogliendolo come un caro amico, sono quello che rende quest’isola una località moderna, ideale per vacanze in qualsiasi periodo dell’anno nonché una riconoscibile destinazione mediterranea dell’Adriatico, sempre “di moda”.
    un po' di storia
    L'isola di Rab si trova a 180 km da Trieste ed è collegata alla terraferma da una linea frequente di traghetto da Jablanac e da giugno a settembre all'isola Krk con la linea Baska - Lopar (molto meno frequente).
    Deriva il suo nome dal latino "rabus" - villaggio - anticamente era un villaggio di pescatori. Singolare e impressionante il contrasto ceh caratterizza il territorio dell'isola, quasi completamente brulla e lunare a sud, verde e lussureggiante di vegetazione mediterranea a sud.

    torre lungo le mura La città di Rab, nasce nel 1443 e si sviluppa attorno alla piazza principale dove sorge la basilica gotica di s.Marija il cui rosone centrale ispira i famosi merletti - uno dei prodotti caratteristici dell'isola.
    La baia sulla quale si affaccia il piccolo porto ospita una delle spiagge più grandi (ghiaia), mentre altre spiagge più piccole si affacciano lungo la costa (ghiaia e roccia) e sono raggiungibili grazie a sentieri o scalinate cementate.
    Sul lungomare si incontrano bar e ristoranti; altri ristoranti piccoli bar e negozi di alimentari si trovano nella parte interna, percorrendo i suggestivi vicoli lastricati. Kampor e la sua "spiaggia": si trovano 3km a sud-ovest del paese Rab. Lopar: il litorale è un susseguirsi di spiagge sabbiose con acque basse ideale per famiglie con bambini che, solitamente, in agosto sono molto affollare (soprattutto la spiaggia "principale" - Spiaggia Paradiso - mentre nella parte nord-orientale (spoglia e scoscesa) ci sono alcune spiagge naturiste. Le spiagge di Rab paese: sono antistanti al parco Komrcar - terrazze di cemento e mare con fondale sabbioso.






    da susacrie


    grazie :36_1_55.gif:



    da gliliascardone

    GRAZIE


    da gina

    di niente..sono felice farvi conoscere le belleze delle isole croate..





    da rino


    Grazie Gina







    Isola di Korcula,Croazia Korčula deve il suo nome ai greci, che la chiamarono Korkyra Melaina in virtù dei suoi boschi fitti e neri. Anche oggi è una delle isole più verdi dell’Adriatico ed una delle più famose grazie soprattutto al fascino del suo centro principale, Korčula (città), dotata di fortificazioni che si protendono sul mare dandole l’aspetto di un gigantesco castello di sabbia. Centro medievale per eccellenza, Korčula per la sua posizione strategica fu una delle prime roccaforti dell’Adriatico a venire conquistata dai veneziani, che la tennero per quasi ottocento anni. Decaduta profondamente a partire dal XIX secolo, Korčula solo a partire dagli anni ’70 ha cominciato a conoscere il turismo di massa, che ora è diventato (insieme alla pesca ed alla cantieristica) la principale attività economica dell’isola.
    Centri principali:
    Lumbarda è a 7 km da Korčula città ed è una località sostanzialmente moderna dotata di buone attrezzature turistiche; Blato, 40 km ad ovest, è sicuramente il più bello tra gli insediamenti dell’entroterra, dato che sorge al centro di una zona vitivinicola, circondato da tigli; Vela Luka, ha un bel lungomare e qualche palazzo antico, ed è il secondo centro dell’isola. Dall' isola di Curzola si possono organizzare gite brevi o più lunghe ma tutte interessanti. Lo sono soprattutto quelle per mare servendoci delle regolari line di traghetto, di motonavi, di navi a vela, di aliscafi, di taxi del mare, di semplici barche. Si va sulle isolette antistanti la città di Curzola per fare i bagni, per sport (a Badija), per passeggiate, oppure per visitare i luoghi archeologici (Majsan, Lucnjak,
    Vrnik
    Sutvara).
    Vrnik
    Sull' isolotto di Vmilc si va sia per fare i bagni che per passeggiare, passando dall' una all' altra delle cave di marmo abbandonate; risalgono al Medio Evo.


    spiaggia sull isola Proizd
    Da Vela Luka si raggiungono gli isolotti di Proizd e Osjak e le vicine insenature. Col traghetto o con barche, partendo da Curzola, in quindici minuti si arriva a Orebic, pittoresca cittadina che fu il nido di valorosi capitani, immersa in una lussureggiante vegetazione. Si consiglia di visitarvi il Museo del Mare. Una romantica pas seggiata lungo la costa attraverso una fitta pineta ci porta alle spiagge sabbiose ed agli alberghi.


    spiaggia vicino Vela Luka
    Da Orebic, sempre passeggiando oppure in auto, si può raggiungere il Convento francescano e la Chiesa della Madonna degli Angeli. Belle gite con barche e in auto sono quelle che ci portano alle altre località della costa di Peljesac/Sabbioncello: Kuciste, Viganj e Loviste che vantano magnifiche spiagge e profumate pinete.


    Orebic (Peljesac)
    Seguendo la strada della penisola in direzione Est, si attraversano vasti vigneti e pittoreschi abitati, arrivando fino alla cittadina di Ston/Stagno Piccola e Grande. E' una città antica circondata da alte mura di difesa fatte costruire dalla Repubblica di Ragusa nel XV e XVI secolo. La città fu costruita secondo un piano, la sua principale risorsa erano le saline che tuttora sono attive insieme all' allevamento di cozze ed ostriche.


    Ston (Peljesac)
    Da questo punto, continuando lungo la costa dalmata verso il Sud, si arriva nella favolosa Dubrovnik , l'antica Ragusa (dista da Curzola tre ore); oppure si prosegue verso il Nord fino alla foce del fiume Neretva dove troviamo la riserva naturale di Hutovo Blato.


    parco nazionale Mljet
    Line di traghetto o motonavi per gitanti (aliscafi) ci portano a Dubrovnik e all' isola di Mljet /Meleda gran parte della quale è Parco Nazionale. Da Vela Luka, col traghetto, si raggiunge l' isola di Lastovo (Lagosta) particolarmente attraente per la sua natura incontaminata e'per il modo di vivere tradizionale della sua popolazione.






    da tappi


    GRAZIE GINA


    da giulia

    GRAZIE


    da sandro


    Grazie Mamy


    da arca


    grazie gina






    Isola di Lopud,Croazia Lopud (Croazia, Dalmazia Meridionale, Isola di Lopud) è un'isola del Mediterraneo e lussureggiante vegetazione subtropicale, piena di bellissimi giardini, spiagge, parchi... Lopud è isola più sviluppati per il turismo tra le molte isole a Dubrovnik regione. E 'stato isola di capitani, in passato. Lopud fornito molti marinai e capitani per la marina Repubblica di Dubrovnik. Miho Pracar, famoso velista e armatore, è anche da Lopud.


    Razzi, Dubrovnik storico, Lopud clames che aveva 30 chiese nel 16 ° secolo, così come molte residenze estive, alcuni monasteri... Nel 16 ° secolo, Lopud avuto molti più abitanti di oggi. L'isola è possibile se rovine di chiese medievali, residenze estive e fortezze. Nel 1483 hanno costruito monastero francescano che ha torri di difesa e pareti. Inoltre, è stato vicino chiesa di Santa Maria di Splica. Chiesa conserva pregevoli arte; il trittico di Bozidarevic Nikola, polittico di Pietro De Giovanni e Girolan da Santacroce, maestro fiammingo Bassan dipinti e molto altro ancora... Chiesa di Nostra Signora di Sunjaz dal 15 secolo detiene dipinti di Palma il Vecchio, Juncic Mateja, Natalino de Murano... Chiesa è molto prezioso monumento culturale. Isola di Lopud è ben collegato a Dubrovnik `s porto Gruz, più volte al giorno.


    Isola di Lopud, contiene città dello stesso nome. Lopud è parte del Elafiti arcipelago. Lopud città è situato nel centro di un'ampia insenatura con molte ampie spiagge di ghiaia. Vecchie case in pietra sono costruite tra le palme, cipressi e agrumi Tress, giardini con piante subtropicali.

    Potrai rimanere in alloggi privati, camere o appartamenti, o in due alberghi. Questo è molto qiuet isola. Lopud è un posto migliore per coloro che vogliono rilassarsi e avere una vacanza in pace e tranquillità e godere in bellezze naturali e del paesaggio beutiful.







    da gina


    a lopud non ci sono i automobili..camminare..si deve camminare..aaahhhaa..ma si mangia benissimo e ce una ottima gelateria..









    Isola di Vis,Croazia Uno dei luoghi di vacanza più belli della Croazia e direttamente collegati con l'Italia , è la bella Isola di Vis. Ex base navale dell’esercito l’isola è stata off limits fino al 1989, il che ha permesso di preservarsi nella sua naturalità, andando via i sottomarini sono arrivate i yachts. Uno dei luoghi più ricercati dai turisti in cerca di pace e tranquillità. L'isola di VIS è vacanza ideale per coloro che amano la buona tavola e il buon vino. Oltre all'ottima cucina di pesce, l’interno è coltivato a vigneti per la produzione di vino: Vugava bianco e Plazac rosso. Oltre i vigneti i terreni sono coltivati a ulivo, fichi, limoni, carrubi, alberi da frutta come pesche, albicocche e ciliegie. Una Vacanza a chilometri zero, che si può fare lasciando l'auto a casa e prendendo il traghetto da Ancona. In qualsiasi caso da Spalato partono traghetti tutti i giorni per le isole.

    L'isola di Vis offre un mare molto bello di un blu intenso ma è ricca di storia dai tempi antichi fino ai tempi recenti, i monumenti sono testimoni del tempo. Le rovine della città antica, le terme romane, la necropoli greca di Issa, le ville rinascimentali e le chiese, sono testimonianze di un passato di grande ricchezza e fascino. Il Famoso fenomeno naturale della Grotta Azzurra sull’isola di Biševo attrae durante estate i turisti da tutto il mondo. La Grotta Verde su Ravnik e la Grotta della regina su Vis aspettano che la loro bellezza venga scoperta e apprezzata. La maggior parte delle spiagge sono di ciotolo e non di sabbia.

    Per coloro che che vogliono passare le vacanze attive ci sono molte attività sportive e tante diversi circuiti da fare in bicicletta o a piedi. Durante l'estate è organizzato un ricco programma culturale: concerti della musica classica, jazz, rock o pop, gli spettacoli presentati dalla locale compagnia di filodrammatici o potete godere ascoltando concerti a cappella. I concerti e gli spettacoli sono maggiormente tenuti all'aperto, nelle piccole piazze, nel cortile della veccia fortezza, Bataria e concerti della musica jazz e rock davanti ai bar del lungomare di Vis.

    Per Arrivare dall'Italia in traghetto : bisogna controllare i siti delle compagnie di navigazione perchè cambiano spesso orari e approdi, in genere da Ancona, Pescara e Giulianova partono costantemente traghetti diretti a Spalato i collegamenti diretti sono assicurati nella stagione estiva con : adrolinija www.blueline-ferries.com (unico che assicura collegamenti diretti con Vis), i prezzi vanno da 44 euro posto a sedere ai 100 euro cabina VIP, il viaggio dura nove ore che possono essere utilizzate come crociera, partenza giorni prefissati, mattino o sera.

    Ufficio turistico: Croatia, Isola di Vis Agenzia di viaggi www.darlic-travel.hr Diving center: Anma, dodoro-diving, Sailing Center: Yc Host, Hotel: Vis Hoteli, Hotel Paula; Case e appartamenti: info-vis , Ipc Croatia, Ristorante Villa Kaliopa un luogo particolarmente romantico all'interno dei giardini esotici di Palazzo Gariboldi ambiente romantico.







    CITAZIONE (arca1959 @ 19/8/2010, 19:59)
    Grazie gina...la barca e pronta per salpare per questa meravigliosa isola....

    Oh finalmente arca..siamo già su sesta isola di croazia..e vai..






    Isola di Pago Croazia L'isola di Pag si trova a 180 km da Trieste ed è collegata alla terraferma da una linea di traghetto da Prizna e da un Ponte al litorale che conduce alla città di Zara.
    Situata di fronte alla costa della Dalmazia nord occidentale si estende per circa 60km e presenta una costa molto articolata ricca di baie e con un retroterra verde e collinoso. E' posta a sud dell'isola di Rab, ed è l'isola degli uliveti, delle saline e dei pizzi. Deriva il suo nome dal latino "pagus" - villaggio - anticamente era un villaggio di pescatori. Singolare e impressionante il contrasto che caratterizza il territorio dell'isola, quasi completamente brulla e lunare verso la terraferma, verde e lussureggiante di vegetazione mediterranea dalla parte opposta.
    La città di Pag, nasce nel 1443 e si sviluppa attorno alla piazza principale dove sorge la basilica gotica di s.Marija il cui rosone centrale ispira i famosi merletti - uno dei prodotti caratteristici dell'isola.
    La baia sulla quale si affaccia il piccolo porto ospita una delle spiagge più grandi (ghiaia), mentre altre spiagge più piccole si affacciano lungo la costa (ghiaia e roccia) e sono raggiungibili grazie a sentieri o scalinate cementate.
    Sul lungomare si incontrano bar e ristoranti; altri ristoranti piccoli bar e negozi di alimentari si trovano nella parte interna, percorrendo i suggestivi vicoli lastricati.Il costume tradizionale degli abitanti di Pag è molto colorato ed è di origine veneziana. Il costume maschile è semplicissimo: una camicia e calzoni bianchi e una giacca corta nera e l’ unico ornamento è costituito da un fazzoletto di seta di un colore vivace e un berretto rosso. Il costume femminile al contrario è molto elaborato ed è costituito da un vestito con tantissime piccole pieghe, una camicia ornata con pizzo, e gioielli. Invece di un fazzoletto, la donna di pag indossava la “pokrivaca”, una tela inamidata che veniva avvolta attorno alla testa a forma di triangolo il cui bordo viene ornato con pizzo ed è fissato al capo con due spilloni d’ oro. Le donne indossavano anche orecchini, anelli, collane e crinali. Gli orecchini cavi, composti di tante particelle a forma di goccia allungata si indossavano per le feste (sposalizi e battesimi). Quasi tutte le donne di Pag avevano almeno un paio di questi orecchini la cui misura era determinata dalla ricchezza materiale della famiglia, ma che oggi hanno perso il loro simbolismo e costituiscono solo una parte del costume nazionale tradizionale. Le collane d’oro più spesso erano fatte di lamine sottilissime a forma romboidale, e il ciondolo preferito era la croce. Gli anelli erano di diversa fattura, a seconda dalla ragione per la quale si indossavano. I padrini di cresima di solito regalavano ai loro figliocci anelli d'oro scuro, senza alcun ornamento. Gli anelli di fidanzamento erano sottili,ma quello da donna poteva avere anche una pietra preziosa. Gli anelli erano spesso una parte della dote che per generazioni passava da madri alle figlie,erano decorati con monogrammi e gemme ed erano considerati i più preziosi. Dopo il matrimonio le donne toglievano l’anello di fidanzamento e indossavano quello matrimoniale, insieme all’ anello ereditato che simboleggiava il loro collegamento alla casa nativa. Il valore materiale dell’oro era grande, e le famiglie lo custodivano in scrigni che venivano tenuti dalla donna più anziana della famiglia. I gioielli venivano tolti dagli scrigni solo per le festività e tranne che per i crinali, la maggior parte di questi gioielli si usa ancora.
    Un tipo di gioiello che si indossava esclusivamente come ornamento nel costume nazionale erano i peružini e potevano essere fatti d’oro o di platino, ma più spesso erano d’argento e consistevano di una pallina lavorata a filigrana, con piccole decorazioni. Si poteva trovare sotto forma di orecchini o di collana, ma oggi esistono solo come collana. I peružini sono di epoca rinascimentale e giunsero a Pag nel XV secolo da Venezia.
    Dalla fine del XX secolo gli orafi di Pag hanno ricominciato la produzione artigianale dei peružini tradizionali.
    Va comunque specificato che gli abitanti di Pag non erano orefici, infatti di questo mestiere si occupavano i forestieri – gli abitanti di Pag erano soliti recarsi in Italia a comprare gli ornamenti d’ oro, fino al XX secolo a Venezia, e più tardi a Trieste.
    L’ oro significava sicurezza materiale, e lo indossavano solo le donne; gioielli d’argento erano rarissimi e d'argento venivano fabbricati i grandi crocefissi di filigrana che costituivano parte del patrimonio delle famiglie.



    Una delle manifestazioni culturali più importanti è il carnevale estivo dell'isola di Pag durante il quale sulla piazza Petar Krešimir IV l`orchestra comunale suona musiche tipiche, si cantano canti popolari, si tiene il ballo mascherato, e viene dato uno spettacolo teatrale popolare “Robinja“(La serva). L’edizione classica autentica, e cioè quella che precede l’inizio della quaresima, che è la manifestazione originaria si tiene dalla metà di gennaio (primo sabato dopo l’epifania) fino al digiuno di inizio quaresima (martedì alla vigilia delle Sacre ceneri). A scopo turistico il carnevale di Pag viene replicato anche a fine luglio. Durante il carnevale ogni sabato negli alberghi e nei ristoranti ci sono feste mascherate, che culminano gli ultimi tre giorni nella festa in maschera in Piazza Petar Krešimir IV. Il giorno delle Ceneri - ultimo giorno di carnevale - si brucia il pupazzo Marko, colpevole di tutte le miserie e il male occorso nell’ anno precedente.
    Molto importante è anche l'sposizione della pecora e del formaggio di Pag che viene organizzata dal 2001 ogni prima settimana di luglio, e si articola in diverse competizioni durante le quali vengono assegnati premi per la migliore pecora dell’isola, per il miglior formaggio con assaggio finale. E da non dimenticare la Festa delle olive di Lun, tradizione iniziata nel 2005 viene replicata ogni anno in primavera. Altre manifestazioni importanti sono:
    - La Colazione di Pasqua – si organizza dal 2001 il lunedì dell'Angelo nelle ore mattutine nella piazza principale della città e con accompagnamento di musica e canzoni tipiche;
    - Festa di maggio – festa gastronomica organizzata per la festività del primo maggio con ampia offerta di cibi tipici e specialità dell’isola;
    - Novaljski fuštan – sfilata di moda con elementi etnografici (fuštan = una parte dell’abbigliamento femminile di Novalja). La manifestazione si organizza dal 2004 nella seconda metà di maggio;
    - festa dell`Assunzione - viene celebrata il 15 agosto con una processione solenne e con una ripresa del Festival della canzone nakanat che ha la sua celebrazione originale a novembre durante la festa di Santa Caterina.
    - Festival della canzone nakanat dell’isola di Pag – si organizza dal 2003 nel periodo della festa di Santa Caterina – protettrice della parrocchia di Novalja (il 25 novembre). Il canto nakanat è il canto popolare tradizionale a due voci e vi partecipano cantautori di tutta l’isola.
    - Novaljski raspivani Božic (Natale cantato di Novalja) – si organizza dal 1997 tra Natale e Capodanno e vi partecipano gruppi corali e cori isolani ed esterni.



    L'isola è anche fonte di numerose leggende, una delle quali riguarda dei misteriosi passaggi sotterranei.
    Sotto la città di Pag esisterebbero infatti numerosi cunicoli che in passato sono serviti per comunicazioni segrete tra gli organi del governo politico, ecclesiastico e civile della città, ma anche come via di fuga in caso di necessità. Si pensa che si diramino dalla torre Skrivanat, sotto il monastero Benedettino, alla chiesa dell’ Assunzione di Maria, e che una parte dei cunicoli porti al Palazzo ducale e al cortile parrocchiale.
    Una seconda teoria sostiene che il centro dei passaggi sia sotto la piazza Petar Krešimir IV, da dove si possono raggiungere anche il cortile parrocchiale, il monastero Domenicano, palazzo Matasovic, la chiesa dell’ Assunzione di Maria e la torre Skrivanat. La reale esistenza di questa serie di passaggi collegati tra loro non è ancora stata provata, ma sono stati scoperti un ingresso interrato nel cortile di palazzo Matasovic, un passaggio abbastanza lungo sotto piazza Petar Krešimir IV, nel Palazzo episcopale, e l’ uscita al mare nella parte occidentale della torre Skrivanat.
    Un'altra antica leggenda riguarda il pozzo del monastero benedettino.
    Secondo questa leggenda Pag venne colpita da una terribile siccità che minacciava la sopravvivenza dei cittadini di Pag i quali pregarono la Madonna della Città Vecchia e in risposta ottennero che il pozzo del monastero si riempisse d’acqua al punto che quale che fosse la quantità d’acqua prelevata il pozzo non si svuotasse mai. Alcune settimane dopo, la pioggia tornò a cadere sull’isola e l’acqua nel pozzo del monastero tornò al livello usuale, al quale, dice la leggenda, si mantenne per sempre. Un capitolo a parte deve essere dedicato alla gastronomia dell'isola. Oltre al famoso agnello, e alla varietà di pesce freschissimo bisogna ricordare anche:
    - il tipico formaggio di Pag – formaggio fresco si acquista negli ultimi mesi d’inverno e nei primi mesi della primavera; il formaggio stagionato viene usato come condimento di molti piatti. Conservazione: il formaggio di Pag deve essere conservato ben oliato in un telo posto in un luogo buio e asciutto.
    - il prosciutto – si produce soprattutto nella parte meridionale dell’isola, per la salatura viene utilizzato il sale dell’isola, viene affumicato e asciugato alla bora invernale;
    - le sardine salate - la salatura del pesce rivestiva una grande importanza economica ed era praticata solo da alcune famiglie, che davanti le loro porte tenevano le “mujace”, vasi speciali di legno, simili a botti, nelle quali veniva conservato il pesce salato – sgombri, sardine e merluzzi. La tradizione della salatura del pesce sopravvive ancora nella parte occidentale dell’isola a Zubovici, Kustici e Metajna. Altra attività tipica ma sempre più rara è l’affumicatura del pesce – si affumicano polpi e merluzzi.
    - la pagnotta con le bietole - viene preparata con pasta di pane. Mentre la pasta lievita si prepara il ripieno con bietola lessata in acqua leggermente salata; una volta cotta la bietola si aggiungono finocchio selvatico, sale, pepe, e spezie secondo il proprio gusto. Si divide la pasta di pane in due dischi alti circa 4/5 cm si riempie con il ripieno e si cuoce in forno, oppure secondo tradizione nella campana di ferro.
    - baskotini - panini secchi aromatici da mangiare da soli o inzuppare, prodotti nella città di Pag dalle suore del monastero di S.Margarita. Nella parte sud-ovest della città di Pag si trova Lokunja con i suoi fanghi ritenuti terapeutici e usati per malattie reumatiche e dermatologiche – di colore grigio verde asciugando all’aria il pango diviene bianco e ha un forte odore pungente al quale è comunque facile abituarsi.
    Nei terreni bassi, protetti dalla bora, da Šimuni a Tovarnele, la vegetazione è rigogliosa. Crescono pini, ginepri, abeti, gelsi, e sul promontorio di Lun ci sono numerosi oliveti secolari. Le querce crescono a Bošana e Dubrava. Crescono inoltre varie erbe basse, resistenti alla bora più forte e agli inverni freddi tra cui salvia, asparagi, iperico, ortica, finocchio selvatico, lavanda, assenzio nelle pianure della parte sud dell’isola, rosmarino e melograno. Oltre agli animali mediterranei tipici a Pag sulla cima del monte Sveti Juraj e nella parte meridionale della baia Slana, vive il grifone, grosso uccello rapace protetto.
    Nella parte settentrionale e occidentale di fronte al Velebit si può avvistare l’aquila reale, mentre nella parte sud dell’isola nei terreni intorno ai paesi Gorica, Dinjiška e Miškovici, dimora il gufo comune. In prossimità della città vecchia e di Stara Poljana nidifica il falcone, mentre sulle colline da Julovica a Dinjiška vivono le lepri. In tutta l’isola poi si possono trovare conigli selvatici, quaglie e fagiani, serpenti non pericolosi, lucertole, ricci, pettirossi, usignoli e upupe, gallinelle selvatiche e anitre. Dalla strada principale che percorre l'isola di Pag in tutta la sua lunghezza, si avvistano baie e calette con un mare dal colore che passa dal turchese all'acquamarina allo smeraldo al blu profondo, e quasi sempre questo è sinonimo di fondale sabbioso e spiaggia di sabbia o ciottoli bianchi. Ma ci sono anche baie con scogliere che sembrano tagliate con l'accetta dove appollaiarsi col proprio asciugamano ed entrare con un balzo nell'acqua, immerse nella solitudine e nel silenzio più assoluto. Ovunque abbondano le spiagge libere, mentre dalle parti di Novalja, forse per la maggior "turisticità" della zona si trovano alcune delle baie più belle sabbia-ciottoli-ghiaia, raggiungibili con strade sterrate a pedaggio (5/7 kune) in auto (che praticamente è il costo dell'ingresso nella zona della spiaggia) a piedi in bici... Con tutta questa varietà la spiaggia "sotto casa" perde molto del suo fascino: certo è bellissimo avere il mare sotto la finestra, ma non scorazzare in lungo e in largo passando ogni giorno in un posto diverso è un vero peccato! Allo stesso modo diviene peccaminoso tornare e ritornare nell'angolino segreto scoperto il giorno prima per coccolarsi con l'assoluto possesso di quella spiaggia, quell'angolo di mare, quel fondale da esplorare...
    Elenchiamo le spiagge principali, più conosciute, più frequentate dell'isola, volutamente tralasciando quelle "cittadine" comunque godibilissime. Ovviamente l'elenco tralascia anche molti "angolini privati" e senza nome scoperti per un giorno o ancora da scoprire, ma è una lista "aperta" e contiamo di aggiornarla...


    Straško
    La spiaggia di Strasko, con l'omonimo campeggio, è situata a sud di Novalja, in una larga insenatura rivolta al mare aperto. La lunghezza della spiaggia è di 2 chilometri, l'entrata in mare è di sassolini ma più avanti si arriva ad un fondale sabbioso.
    Alla spiaggia è collegato uno dei campeggi più grandi e più belli dell'Adriatico (una parte del campeggio è riservata ai nudisti) il quale dispone di una vasta offerta gastronomica, d'intrattenimento, sportiva e di campi sportivi per bambini. L'intero territorio è ricoperto dal bosco. Alla spiaggia di Straško è stata assegnata la Bandiera Blu. Branicevica
    Branicevica è una spiaggia molto lunga situata nei pressi di Straško, circondata dall'abitato di Gajac. Dispone di una vasta offerta gastronomica ma anche di programmi di ricreazione. Tutti le altre infrastrutture turistiche si trovano a soli 10 metri dalla spiaggia e fanno parte integrante del villaggio turistico.
    Lokunje
    Lokunje è la spiaggia pubblica di Novalja, situata nella parte meridionale dell'insenatura di Novalja. E' formata da di sabbia mista a ghiaia, il fondale marino è poco profondo ed è circondata da una fascia di verde che la rende piacevole ed adatta ad una vacanza tranquilla nel periodo estivo.



    Planjka
    Planjka - si trova a nord di Novalja, sulla costa sud-orientale dell'insenatura di Stara Novalja. E' costituita da sabbia fine, è ben sistemata e data la poca profondità dell'acqua il mare è più caldo che altrove. Dispone di una ricca ricca offerta gastronomica, di programmi di ricreazione e d'intrattenimento e ha la Bandiera Blu oltre ad essere stata premiata numerose volte come la spiaggia più bella e più accogliente dell'Adriatico.

    Babe
    la spiaggia Babe si trova in una insenatura poco profonda, situata a ovest di Novalja. E' la spiaggia con fondala marino di minor profondità con fondale di sabbia fine che la rende la più calda delle spiagge di Novalja. La spiaggia è raggiungibile solo a piedi e non dispone di infrastrutture sportivo-ricreative nè gastronomiche. Zrce
    La spiaggia di Zrce si trova a sud-est di Novalja. E' la spiaggia più conosciuta di Novalja da cui dista circa 2 chilometri, dispone di un grande parcheggio e durante i mesi di luglio ed agosto è collegata a Novalja con una linea di mezzi pubblici.
    La sua parte costiera è formata da sabbia e ciottoli,e nel periodo estivo può accogliere diverse centinaia di bagnanti. L'ingresso in acqua è di sabbioso, ma più avanti il fondale precipita vertiginosamente. Sulla spiaggia sonpo presenti con diversi impianti sportivi e d'intrattenimento, ma anche una vasta offerta gastronomica. Alcuni locali protraggono la propria offerta d'intrattenimento durante tutta la notte. Nel 2002 la spiaggia di Zrce è stata eletta secondo l'ente per il turismo della Croazia la spiaggia più bella e più accogliente dell'Adriatico, nell'estate del 2003 è stata premiata con la bandiera Blu.



    Metajna
    Metajna è situata nella parte orientale dell'isola, a stretto contatto con vento, roccia e mare. Tra le varie insenature-spiagge spicca quella di Rucica, che si può raggiungere attraversando la zona denominata Kanjon. Durante il periodo estivo a Metajna vengono spesso organizzate serate dedicate alla pesca.

    Cista
    Cista vicino a Novalja, si raggiunge con una strada sterrata dalla principale, l'ingresso come per Sveti Duh è a pagamento in alta stagione. La spiaggia è parzialmente attrezzata, ma essendo abbastanza capiente gli ombrelloni fissi presenti non disturbano chi preferisca scegliere da solo dove prendere il sole e attrezzarsi in autonomia.

    Simuni
    spiaggia di ciottoli e scogli, attrezzata nella zona dell'autocampeggio con presenza di pineta. Sveti Duh
    Sveti Duh si trova nelle vicinanze di Novalja, è divisa in due parti una zona tessile e una zona per naturisti ed è formata per lo più da ghiaia mista a sabbia e piccole insenature rocciose. Si raggiunge in auto percorrendo una stretta strada sterrata e in alta stagione l'ingresso è a pagamento (5 kune). Una passeggiata lungomare la collega alla spiaggia Cista.

    Mandre
    Le spiagge di Mandre sono distribuite lungo tutta la baia e sono principalmente di ciottoli - vi si arriva comodamente in auto che si può parcheggire vicino al luogo scelto per stendere l'asciugamano facilitando moltissimo il trasporto dell'attrezzatura da mare... sopratutto se si hanno bambini e tale attrezzattura è particolarmente abbondante! La strada è comunque poco trafficata. E mia isola preferita..si mangia cosi bene...che torno a casa sempre con qualche etto di più..



    da ivana

    grande gina ..grazie :36_1_55.gif: .

    da susacrie

    :36_1_11.gif:

    da gina

    il pane..formaggio..prosciutto..e un bicchiere di vino..e vai.pag e bellissimo..




    CITAZIONE (loveoverall @ 19/8/2010, 11:22)

    Ahahaahahaah ... Gina sorellona mia ... che belle immagini e che luoghi fantastici ... sai, li conosco molto bene perchè miei amici fraterni hanno queste origini ... GRAZIE SORELLONA MIA ... SEI COME SEMPRE LA NUMERO 1 ... TI ABBRACCIO FORTE FORTE!!!


    sei tu mio maestro sorellone..e il nemero 1...grazie pusaaaaa :rolleyes:










    Isole Brioni di CroaziaLe isole Brioni (in croato Brijuni) sono un piccolo arcipelago croato nel Mare Adriatico, composto da quattordici isole che si estendono complessivamente per 8 km².

    Storia

    Come testimoniano i resti delle antiche ville, le Brioni ospitarono insediamenti dei romani che le utilizzarono principalmente per l'estrazione di materiali da costruzione.

    La storia delle isole Brioni è sempre stata collegata a quella della vicina Pola. Appartennero fin dal Medioevo alla Repubblica di Venezia e la pietra proveniente dalle isole fu impiegata per erigere ponti e palazzi a Venezia.

    Nel 1797 l'arcipelago venne annesso all'Impero Napoleonico per un breve periodo, fino alla cessione delle Province illiriche all'Impero d'Austria, avvenuta nel 1815.
    Soltanto a partire dalla prima metà dell'Ottocento le Brioni iniziarono a ospitare abitanti di etnia croata, anche se la popolazione delle isole rimase per la maggior parte di lingua italiana fino alla Seconda guerra mondiale, quando iniziò l'esodo.
    In questo periodo le cave presenti nell'arcipelago fornirono materiali per Vienna e Berlino e con la costruzione di una base navale nel porto di Pola, gli austriaci eressero un'imponente fortezza a Brioni Minore, insieme a fortificazioni minori nelle altre isole.

    La marina Austriaca (poi austro-ungarica) abbandonò la fortezza e nel 1893 il magnate viennese Paul Kupelwieser acquistò l'intero arcipelago e creò un esclusivo complesso alberghiero. La tenuta comprendeva alberghi di prima classe, ristoranti, spiagge turistiche, un casinò, un porto per gli yacht e divenne un punto nevralgico della vita sociale nella Riviera austriaca. Egli, inoltre organizzò regate, corsi di golf e, di pari passo con la fioritura della cultura austriaca, anche vari concerti musicali e concorsi letterari.
    Le isole Brioni divennero una prestigiosa meta turistica per gli austriaci più facoltosi e furono visitate da membri della famiglia imperiale e da élites aristocratiche europee.

    Nel 1918, in seguito alla Prima guerra mondiale le Brioni divennero parte dell'Italia: dal 1921 al 1947 furono incluse nella Provincia di Pola.
    Karl Kupelwieser tentò di mantenere lo splendore originale ma, quando, nel corso della crisi del 1929, la tenuta entrò in bancarotta, il fondatore si suicidò. Così, nel 1930 le isole vennero acquistate dallo Stato Italiano.

    Durante la seconda guerra mondiale l'arcipelago fu sede di un distaccamento della Xª Flottiglia MAS e nel 1945 venne ceduto alla Jugoslavia.
    Nel secondo dopoguerra l'arcipelago divenne la sede preferita di vacanza del presidente jugoslavo Tito: l'architetto sloveno Jože Plečnik progettò un padiglione in onore del Maresciallo. Almeno 100 capi di stato esteri e diverse star del cinema (come Elizabeth Taylor, Richard Burton, Sophia Loren, Carlo Ponti e Gina Lollobrigida) visitarono la tenuta di Tito. Tre anni dopo la morte del Presidente, nel 1983, le isole vennero dichiarate Parco nazionale della Jugoslavia.

    Con la dissoluzione della Jugoslavia, nel 1991, le isole Brioni passarono sotto l'amministrazione croata ed entrarono a far parte della regione istriana. Il nuovo stato indipendente vi ospitò un Centro Conferenze Internazionali e con l'occasione vennero riaperti quattro alberghi di Brioni, insieme al Parco Safari, dove trovano posto anche gli animali donati a Tito, fra i quali due elefanti indiani che ricevette da Indira Gandhi. Il Torneo Internazionale di Polo, avviato nel 1924 da Karl Kupelwieser, è stato ripreso nel 2004.
    Le isole
    L'isola più grande è Brioni Maggiore (Veliki Brijun), (5,72 km²[1]) che dista 2 km dalla costa croata.
    L'altra isola visitabile è Brioni Minore (Mali Brijun), che ricopre un'area di 1,07 km².

    Le rimanenti isole che compongono l'arcipelago sono:
    Cabula (Kabula),
    Cadulia (Kadulja),
    Cosada (Kozada o Kotež),
    Gallia (Galija),
    Gazza (Gaz),
    Gronghera (Grunj),
    Madonna del deserto (Madona o Pusti),
    Orsera (Vrsar),
    San Gerolamo o Capraria (Sv. Jerolim),
    San Marco (Sv. Marko),
    Toronda (Okrugljak o Obljak),
    Vanga (Vanga o Krasnica),
    Zumpin grande (Supin),
    Zumpin piccolo (Supinić).
    Luoghi d'interesse

    Sulle isole Brioni sono presenti diversi siti archeologici e culturali: è possibile visitare il museo archeologico, i resti di due ville romane del II secolo d.C., le rovine di un castello bizantino e la chiesa di Santa Maria, risalente al XIII secolo, che fu costruita dai templari.
    Inoltre vi sono delle fortificazioni dell'Età del Bronzo che testimoniano un antico insediamento nell'isola riconducibile al XIV secolo a.C..
    Oltre a ricche esposizioni di reperti archeologici, nei pressi di questi siti sono state allestite mostre di storia naturale e di arte.

    Veduta di Brioni Maggiore dal porto di Fasana
    Il Parco nazionale di Brioni

    L'arcipelago, famoso per le bellezze naturali delle sue isole, è dal 1983 parco nazionale (Parco nazionale di Brioni), che comprende le isole e le acque circostanti.

    Nell'isola di Brioni Maggiore sono state scoperte oltre 200 impronte di dinosauri in quattro siti: tali testimonianze risalgono al periodo Cretaceo, dal quale prende il nome il Parco Cretaceo delle Brioni.

    A Brioni Maggiore si possono osservare numerose specie di piante mediterranee o esotiche (tra cui numerose mangrovie), oltre ad una fauna piuttosto varia composta tra l'altro da daini, mufloni, scoiattoli, lepri.







    Isola di Krk CroaziaBenvenuti sull’isola di Krk!

    Siete di quelli che ambiscono sempre al meglio? Non vi resta che scegliere l’isola di Krk per le vostre vacanze, un’isola di cui non si può che parlare “al superlativo”. Infatti Krk è

    - la maggiore isola dell’Adriatico
    - la più settentrionale isola dell’Adriatico
    - la più accessibile isola dell’Adriatico
    - la più eterogenea isola dell’Adriatico
    - la più visitata isola dell’Adriatico

    Con una superficie complessiva di 410 km2 ed un perimetro di 190 km di costa frastagliata, Krk è la maggiore isola dell’Adriatico.

    Così facilmente accessibile ...

    La posizione geografica dell’ isola di Krk, posta com’è all’estremità settentrionale dell’Adriatico, ne fa la “prima” isola” di questo mare, ovvero quella più vicina a tutti coloro che, provenienti dal continente europeo, desiderano trascorrere le vacanze in un ambiente tipicamente mediterraneo.

    A parte la sua straordinaria posizione geografica, negli anni 80’ del secolo scorso l’isola è stata dotata d’una struttura architettonica di grande importanza strategica: Ponte di Krk - un ponte che la collega alla terraferma.

    Dall’alto della sua accessibilità, l’isola di Krk si propone come la scelta ideale per i turisti in fuga dalla calca, dalla frenesia e dallo stress delle grandi città.

    Che cosa Krk può offrire ai suoi ospiti?

    L’isola offre una sequela di splendide insenature solitarie adatte alla balneazione, senza dimenticare le attrezzatissime spiagge cittadine. L’isola di Krk è una località privilegiata per entrare in contatto con il patrimonio storico-culturale nazionale. In questo senso, vi consigliamo di visitare i piccoli centri abitati dell’isola: Baska, Vrbnik, Punat, Malinska, Njivice, Silo e Cità di Krk.

    Tutto ciò considerato, è assolutamente comprensibile come tantissimi turisti ogni anno scelgano l’isola come meta delle loro vacanze. Da un punto di vista turistico, Krk ha dimostrato grande abilità nel comprendere le tendenze del mercato turistico, alle quali ha saputo adattare tempestivamente la propria offerta al fine di soddisfare le nuove esigenze dei turisti.

    Dove alloggiare

    Oggi l’isola di Krk conta ogni anno 500,000 arrivi, per un totale di 3,000,000 presenze.

    Varie sono le possibilità d’alloggio sull’isola di Krk: grandi alberghi, piccoli hotels a conduzione familiare, pensioni, camere ed appartamenti in affitto, campeggi. Le strutture ricettive ubicate sull’isola sorgono, di norma, sui punti più suggestivi di ogni singola località turistica.

    Ciò riguarda, innanzitutto, gli hotels ed i campeggi che, normalmente, sorgono in riva al mare ed all’ombra di fitte pinete.

    In questo genere d’ alloggio, il piacere è davvero completo: godrete, infatti, della vista sul mare a due passi dalla riva, e dei piaceri del mare e del sole, il tutto completato dal ristoro della cucina del ristorante dell’hotel.



    I piccoli alberghi a conduzione familiare, a tutto ciò aggiungeranno quella sensazione d’intimità e d’ambiente familiare che è tipico di questo genere di strutture ricettive.

    Anche le camere e gli appartamenti in affitto propongono una sistemazione di qualità: immaginate di soggiornare in una casa familiare di nuova costruzione, il cui proprietario abbia arredato gli spazi in modo tale da dare di sé l’idea del buon padrone di casa, tutto intento a darvi il più cordiale dei benvenuti ed a garantirvi un soggiorno il più confortevole possibile.Le spiagge dell'isola di Krk coprono a ventaglio tutta la varietà delle spiagge che è possibile incontrare in Croazia.
    Le spiagge di Krk paese variano dalle terrazze cementate, alla spiaggia di ciottoli più o meno grossi, allo scoglio; Sono vicine alla città e offrono un minimo di servizi (es.doccia, chioschi e bar per spuntini improvvisati e bibite, toilettes, noleggio imbarcazioni e pedalo', centri sub...).

    Altrove sull'isola si incontrano scogli a picco sul mare dove appollaiarsi come aquile nel nido e che offrono accessi molto interessanti al mare, ma risalite piuttosto impegnative come ad esempio, a Malinska, oppure le inattese e bellissime spiagge di ghiaia di Stara Baska (si parcheggia sulla strada e si scende lungo un sentiero da capre fino alla spiaggia).
    A nostro parere le spiagge più adatte alle famiglie con bambini sono quelle di Baska (spiaggia di ghiaia e fondale marino di sabbia bianca), di Punat (spiaggia di ghiaia con alberi sparsi), e quelle di Krk (piccole baie artificiali con fondale degradante).
    Le spiagge dell'isola sono generalmente molto diverse tra loro, ma proprio per questo meritano di essere viste tutte quante.
    E finalmente...

    ...se opterete per l’isola di Krk come meta delle vostre vacanze, a prescindere dal genere d’alloggio che sceglierete, vi garantiamo sin d’ora che trascorrerete indimenticabili momenti di vera vacanza.
     
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  2. tomiva57
     
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    BEL LAVORO GABRY...E GRAZIE A GINA
     
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  3. gheagabry
     
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    Isola di Brac,Croazia Il veleggio nel canale davanti Zlatni rat a Bol; il windsurfing dal monte Vid; la caccia nelle zone superiori dell’isola; le escursioni alpine nella Grotta del Dragone e nel deserto glagolitico Blaca; le passeggiate da Splitska alle cave antiche di Skrip, lungo gli uliveti conservati magnificamente; il veleggio da una all’altra insenatura; la possibilità di andare a fare il bagno nelle bellissime spiagge sia quelle rocciose sia quelle di sabbia; le vacanze negli appartamenti e nelle case di riposo, il sicuro ancorare in una delle insenature profonde (Milna, Bobovisca, Pucisca); scattare delle foto dei fenomeni carsici in tutte le parti dell'isola; rilassandosi in una delle trattorie familiari o quelle pastorali all'interno dell'isola godendo di tranquillità e di diversi prodotti come il famoso formaggio di Brac, la carne d'agnello, il pesce, l'acquavite o i vini locali come il famoso Plavac - tutto questo rimane nella nostra memoria come un'immagine incancellabile portata da questa isola molto speciale, l'isola di Brac.

    A differenza delle altre isole adriatiche che sembrano come accette conficcate dentro il mare, l'isola di Brac è caratterizzata da una fauna e da una flora molto ricca e dai passaggi delle diverse stagioni molto particolari. Tutta l'isola dovrebbe essere proclamata parco naturale e storico-culturale, soprattutto la parte meridionale, quella che collega, il monte Vid, la spiaggia Zlatni rat con il deserto Blaca, creando così un paesaggio unico. Questa zona unisce tutte e tre le funzioni produttive dell'isola di Brac cioè quella della pesca, quella pastorale e in fine quella della agricoltura; inoltre offre molti luoghi per godere la solitudine e la quiete e altri per svolgere attività ricreative come danza, musica e sport.
    Si crede che il suo nome, antico e illirico, proviene dal fatto che l'isola di Brac era conosciuta per le capre, a quel tempo animale rituale, allevate dagli abitanti locali. Secondo una tradizione antica Antenor, l’eroe troiano (il leggendario fondatore di Padova e dell’isola di Korcula) dopo la caduta di Troia, arrivò dalla grecia Ambracia all’isola di Brac. Insieme a lui venne il pastore Brah, l’agricoltore Silen e il marinaio Elaf. La vita è stata basata sull’allevamento del bestiame, sulla viticoltura e sull’industria della pesca e delle olive. Alla fine del XVIII secolo, l’isola conteneva più di 500.000 ettari di ulivi e alla fine del XIX più di 12.000 ettari di vigneti. Però le malattie della vite, filossera e pernespera, che ammalarono i vigneti dalmatici e la prima guerra mondiale hanno costretto gli Brazzani a lasciare la loro isola e a immigrare in Australia e negli Stati Uniti d'America.

    Nel primo rinascimento sono state riaperte le antiche cave di pietra vicino a Pucisca dove venivano formate tutte le dinastie degli scalpellini dal periodo rinascimentale e barocco fino ad oggi. In queste cave di pietre accanto a Juraj Dalmatinac, Nikola Firentinac e Andrija Alesi ci scalpellavano decine di altri scalpellini. Questa pietra valente ha reso possibile eccellenti costruzioni che hanno arricchito il periodo romanico, il rinascimento e il barocco, ma anche il XIX secolo, un periodo molto vigoroso per i Brazzani. Questo secolo era caratterizzato da tendenze, realizzate meglio proprio su quest'isola, di abbellire l'architettura degli edifici con muratura anche nelle abitazioni più modeste. Nel XX secolo il marmo curzolano è stato usato per costruzioni prestigiose come il parlamento di Budapest, quello traurino per il Reichstag di Berlino, e la pietra brazzana è stata utilizzata all'interno della Casa Bianca a Washington.

    Oggi l'isola di Brac- sta cercando di farsi strada e il suo sviluppo è orientato per lo più sul turismo grazie anche al contributo dell'isola intera con il suo paesaggio pieno di varietà e ai suoi abitanti, possibilmente un popolo più costruttivo, più diligente e più economo. Grazie a tutto questo, l'isola è diventata una zona unica, storico-culurale e naturale.

    Vi invitiamo a conoscere insieme a noi il fascino di quell’isola unica, con la sua natura intatta e la ricca eredità culturale e storica.Bol e Supetar, due perle dell'isola di Brac
    La città di Bol è la più antica delle località costiere di Brac (Brazza) e si trova in una splendida posizione geografica, nella zona sud dell’isola, dove decine di spiagge meravigliose si susseguano in un ambiente fantastico. E’ indubbio che la maggior parte della fama balneare di Bol sia dovuta alla spiaggia della punta d’oro, meglio conosciuta come Zlatni Rat ovvero la spiaggia più bella dell’Adriatico ma estendere il primato a tutto il Mediterraneo non sarebbe poicosì azzardato.

    Cosa è Zlatni Rat? Semplicemente una barra sabbiosa, una lingua sabbiosa che si allunga per oltre 600 metri nel blu e turchese del mare veruna larghezza di circa 300 metri, la cui forma mutevole asseconda il gioco delle correnti in una danza continua di movimenti verso oriente ed occidente. Se poi si sale sul monte Vidova, a quasi 800 m di altezza, il panorama su Zlatni Rat è davvero da brividi e giunge fino all’isola di Hvar. Se vogliamo l’unico punto negativo di questa spiaggia da sogno è proprio la sua immensa popolarità. Nel mese di Agosto la spiaggia letteralmente scompare sotto l’afflusso dei turisti e piantare l’ombrellone da qualche parte può risultare una “mission impossible” .

    Fortunatamente l’area di Bol ha molte altre, splendide spiagge che vi aspettano. Bol è però anche arte e architettura, ed è piacevole passeggiarvi la sera in cerca di un refolo di brezza fresca. Ci si trovano interessanti monumenti che riassumono della complessa storia passata: la piscina romana; alcuni sarcofaghi di epoca cristiana; la chiesa romanica di San Giovanni e Tudor.), il rinascimentale convento dominicano (che ospita un prezioso Tintoretto, la "Madonna con il bambino e i santi") ma anche villa fortificata in stile e le due chiese della Madonna della e della Madonna di Carmela.

    Interessante è anche la visita di Supetar il capoluogo dell' isola di Brac, che si trova in direzione opposta a Bol, sulla costa settentrionale. In genere i turisti scoprono per prima questa cittadina in quanto qui, nella baia di San Pietro – che da il nome alla città – arrivano i traghetti che provengono da Split (Spalato) Anch’essa è famosa per le spiagge e il mare limpido, con un contorno di pinete e vegetazione mediterranea che aumenta la suggestione. Anche la vita notturna è interessante con numerosi locali notturni e ristoranti dove apprezzare la saporita e tutto sommato economica cucina croata.




    Isola Lussino&Losinj di CroaziaLussino (in croato Lošinj, in veneto Lussin) è un'isola della Croazia nell'alto Adriatico. Situata nella parte meridionale dell'arcipelago del Quarnero, appartenente alla regione fisica italiana, è oggi parte della regione litoraneo-montana (in croato: Primorsko-goranska županija), con capoluogo Fiume (in croato: Rijeka).

    Centri abitati

    I principali centri abitati dell'isola sono (da nord a sud e con il corrispettivo nome in croato tra parentesi): Neresine (Nerezine), San Giacomo di Neresine (Sveti Jakov), Chiusi Lussignano (Ćunski), Artatore (Artatore o Artaturi), Lussinpiccolo (Mali Lošinj), Lussingrande (Veli Lošinj) e Rovensca (Rovenska).

    I nomi di Lussingrande e Lussinpiccolo non debbono trarre in inganno: il primo (il più antico) è oggi un centro minore per dimensione ed importanza rispetto al secondo (di più recente fondazione ma di maggior sviluppo, ed ora capoluogo dell'isola). I due toponimi rivelano anche l'antica denominazione veneziana dell'isola ("Lussìn"), che per secoli e fino agli inizi del Novecento è rimasta in uso anche a livello cartografico, venendo poi scalzata dalla versione italianizzata "Lussino"
    Collegamenti

    Un'unica strada carrozzabile percorre l'isola per tutta la lunghezza, con poche brevi deviazioni laterali. L'isola di Lussino è collegata a nord con quella di Cherso (Cres) da un ponte girevole sul canale della Cavanella (scavato in epoca romana, quando le due isole erano collegate da una sottile e minuscola lingua di terra); appena al di la del ponte si trova il borgo di Ossero (Osor). Da qui la strada prosegue attraverso l'isola di Cherso fino all'omonima città dove si biforca in direzione di Faresina (Porozina) e di Smergo (Merag), attracco delle due linee di traghetti di collegamento alla terraferma.

    Via mare vi sono collegamenti stagionali tra il capoluogo Lussinpiccolo e Venezia con aliscafo; e Lussinpiccolo e Pola e Zara con il catamarano della compagnia "SplitTours". Una linea "postale" effettua giornalmente il servizio circolare di collegamento tra il capoluogo e alcune isole minori dell' arcipelago: Sansego (Susak), Asinello (Ilovik) e Unie (Unije).

    In prossimità della località di Artatore (Artaturi) si trova l'aeroporto (coordinate: ARP 44 33 57 N 014 23 35 E RWYs 02/20 2953 FT ), con un'unica pista in tartan, abilitato al traffico nazionale ed internazionale di piccoli velivoli. Esiste un unico servizio costante di trasporto di linea per la vicina isola di Unie (Unije); sporadici collegamenti con aerei da turismo e privati con Italia, Austria, Slovenia.
    Popolazione

    L'isola di Lussino, da sempre abitata prevalentemente da italiani, ha visto nel 1945 un vertiginoso, forzato e sofferto cambiamento etnico dovuto alla pulizia etnica slava; nonostante la maggior parte degli italiani abbia lasciato la città ne sopravvive una piccola parte, riunita nella comunità degli italiani di Lussinpiccolo (Zajednica talijana Mali Losinj).

    L'isola di Lussino conta 8.388 abitanti; nell'ultimo censimento gli italiani risultano 522 (6,1% della popolazione) anche se alcuni ritengono che tale dato sia ancora sottostimato. Prima dell'indipendenza della Croazia la comunità italiana risultava, secondo i censimenti ufficiali, costituita dall'1,5% della popolazione (1991) e ancora prima dall'1,0% (1981).Nel passato esisteva solamente come un’unica isola, invece oggi con un ponte di 11 metri collega Lussino e Cherso, essi offrono ai suoi visitatori un clima mite, una architettura mediterranea, buon vino e gustose specialità.

    Lussino è conosciuto per la sua ricca vegetazione, una ricca offerta di pesci, l’intatta natura e più di 1200 specie di piante. Tutto ciò grazie al suo clima mite. I villaggi più grandi dell’isola sono Nerezine, San. Giacomo, Cunski, Grande e Piccolo Lussino.

    Il clima è mite, con l’inverno caldo; la temperatura media a Gennaio è di 7,3 gradi celsius, a Luglio è di 24,7 gradi; la temperatura annuale è di 15 gradi. Dal 1892 Lussino Grande e Piccolo sono stati dichiarati luoghi di medicamento.

    Importante da menzionare è il fatto che nell’isola è presente un clima mite che ha favorito l’intensificazione turistica. I delfini sono il simbolo dell’isola poiché sono i suoi continui 'ospiti'.






    CITAZIONE (tomiva57 @ 15/8/2010, 13:54)
    grazie gina

    di niente ivana mi fa tanto piacere...in croazia si puo passare 10 giorni di vacanze con 300 euro viaggio compresso..niente male..e ce di tutto.!



    CITAZIONE (susacrie @ 15/8/2010, 21:33)
    grazie gina...croazia ha tanti turisti anche per questo...perchè è molto economica!!!

    si susa..anche x i servizio e la pulizia terrestre e acquatica..












    Isole di Croazia La Croazia possiede ben 1.185 isole, di cui solo 50 abitate.ISOLA DI HVAR
    Isola di Hvar - Il mare azzurro cristalizzato, l'insenature mreavigliose, la clima moderata, la vegetazione esuberante, i vigni, le pianure di olive, infiniti campi di lavanda, i monumenti istorici e culturali sono quello che fa Hvar sicuramente uno delle isole più belle...
    Nel 1997. la rivista Traveller ha inserito Hvar tra 10 isole più belle al mondo.
    Grazie a sua posizione aperta al mondo,sull'antica via navigabile, era il posto di contatto delle culture diverse reciprocamente penetrate, influite una all'altra e finalmente lasciato la traccia fin'oggi...
    La clima piacevole, tanto sole, diversa offerta alberghiera e sportiva, attirano i turisti di venire all'isola come all'estate così nell'inverno, e grazie alle favorevoli caratteristiche climatiche si è svillupato anche il turismo di cura. Gastronomia

    Passeggiate sull'isola più solare del Mediterraneo e godatevi i profumi delle spezie e i gusti dei frutti che le mani di valore dei lesiniani hanno nobilitato nella richezza dei gusti della cucina tradizionale mediterannea..... Autenticità e la natura non contaminata dell'isola di Hvar danno la garanzia ai prodotti d'alta qualità e nello stesso tempo anche la benedizione al sviluppo della cucina tradizionale mediterannea. Con tanto amore a questa richezza naturale e con un pò di creatività un pasto di comune si trasforma in un rituale èdonistico..... Buon apetito! (più di culinaria)

    La cucina tradizionale dell'isola di Hvar e la cucina dalmata in generale, è infatti la cucinaria riconosciuta dai standard moderni nutritivi.
    La cottura moderata, la pesce frescha e i frutti di mare, l'olio di oliva extra vergine, la verdura e la pianta spontànea dalla clima non contaminata con i tossini, sono i normativi veri del teorema d'Ipòcrato che dice “Che l'alimente sia il medico tuo e il medico tuo che sarebbe l'alimente”.



    Frescha pesce di mare (zùbaca, branzino, orata, cernia, sgombro, sardina) preparata ai ferri, cucinata o marinata; i calamari, le seppia, le polpe, i gamberi (scampi e l'aragosta ), le conchiglie(cozze,òstriche, mitilo) cotte nel brodo di pesce o come risotto,
    prosciutto (il prosciutto di maiale fumato brevemente e secchata alla bora) servito con il formaggio pecorino fresco o secco, con le olive verdi o nere, con i capperi e le pia,
    carne d'agnello cotto o fritto al fuoco aperto,il pasticcio con i gnocchi... sono solo alcuni dei piatti quali potete godere nei numerosi ristoranti di Hvar.
    La verdura cotta è il piatto preferito (biètola con patate, sugo del pomodoro).
    Questo è spesso il misto della verdura coltivata e della pianta spontànea, condito con l'olio d'oliva e l'aceto balsamico, e servito con il carne d'agnello cotto.

    I dessert lesiniani tipici conquistano i cuori con la loro semplicità e la richezza del gusto nel stesso tempo. L'ingrediente abituale è la frutta mediterranea
    (i fichi secchi, l'uva seccha, le mandorle) il miele ed uova fresca, e rafioli, mandulati, smokvenjaci, paprenjaci e rožate (i nomi tradizionali dei dolci) sono migliori con la richezza del gusto di prosecco, il nome del prodotto dolce di vino

    I piatti diversi preparati al modo tradizionale, l'olio extra vergine d'oliva e i vini di qualità – sono le sfide alle quali non potreste resistere, ae vi garantiranno un'esperienza gastronomica indimenticabile.
    Enologia

    Come tutte le isole dell'Adriatico centrale e sud la isola di Hvar è riccha delle sorte autòctone d'uva da quali si, al modo tradizionale, producono i vini di alta qualità. Lavorazione manuale, senza uso dei prodotti chimici, e il provento piccolo alla vite, e il chicco d'uva diventa la goccia dorata... (più d'enologia...)

    Durante la collonizazione della isola di Hvar, i Grechi nel 4. secolo ante Cristo hanno cominciato con una produzione organizzata della vite. L'inizii erano nella pianura di Starigrad in vicinanza della città commerciale ed amministrativa di Pharos.



    Due secoli dopo, dopo aver conquistato l'isola, i Romani allarghano le superfici di viticoltura a tutte le parti fèrtili, e perfezionano la produzione dei vini. Da quel tempo fin oggi la vite influisce direttamente ai tutti i corsi della civiltà sull'isola e rimane l'accompagnatore importante dell'uomo servendoli come l'alimentazione, il bere e la gioia.
    Non è casualità che nell'isola di Hvar la vinicoltura si è incredibilmente sviluppata. Nella isola di Hvar c'è la clima adriaticha con grande l'influenza del Mediteranneo, l'inverni moderati, l'estate caldi con grandi insolazioni. L'ordinamento favorevole delle precipitazioni annuali e l'umidità relativamente bassa nel periodo della créscita e dell'intuizione dei chicchi influiscono favorevolmente al sviluppo dell'uva e sfavorevole allo sviluppo delle malattie vegetali. In nessun Island Hvar - Island Brac - Splitposto di questa parte d'Europa non esiste la somma totale delle temperature annuali così alte durante la vegetazione come sull'isola di Hvar (294 gorni di vegetazione x 20,4°C della temperatura media = 5936). Sulla isola di Hvar c'è anche l'insolazione molto alta che è favorevole per la crescita dei viti.
    I vini di qualità si producono dal plavac mali dai pendi balzi meridionali di Hvar. La raccolta d'uva su queste posizioni è al massimo 0,7 kg al vite. Il vino di qualità plavac si distingue con il colore di rubino rosso scuro intensivo, l'estratto riccho, livello d'alcool abbastanza alto, l'acidità moderata (freschezza), pienezza e l'armonia del sapore.
    I vini di qualità plavac si producono dall'uva dalle posizioni enologiche dalla parte media dell'isola. Questi vini sono anche meravigliosa, con il colore di rubino rosso scuro intensivo, piacevoli, frescha e armoniosa.
    Eccetto i vini di qualità plavac, sull'isola Hvaru si producono anche i vini da dessert (prošek) e i vini di tipo porto da 17 a 19 percenti vol. d'alcool.



    Turismo di cura

    Il turismo di cura sull'isola di Hvar ha una tradizione lunga. Grazie alla clima piacevole con tanto sole, l'estati moderate e l'inverni modesti, il turismo di cura sull'isola si è sviluppato già nel 1868.

    Nel questo periodo era fondata L'ASSOCIAZIONE IGIENICA IN HVAR che per lo scopo aveva la promozione dell'attività turistica ed alberghiera. Quest'associazione sviluppava il turismo di cura e il turismo invernale, prima di tutto per la clima favorevole. Nello stesso tempo era anche la prima associazione turistica in Europa.

    Oggi, questa tradizione continua. Il mare azzuro cristalizzato, l'oasi della natura intatta, il profumo di lavanda e i benefici dei raggi di sole sono gli argomenti inoppugnabili del turismo di cura a Hvar...




    L'erbe sono l'aiutanti delicati della nostra salute, però delicati solo a vista, loro hanno un'influenza fortissima al nostro organismo.
    Durante una passeggiata piacevole, ai visitatori si fa conoscere la flora della isola di Hvar, specialmente con le specie eteriche erbali (salvia, camommilla, timo, finocchio, ravo, lavanda, rosmarino) che nella isola di Hvar sono molto disperse.

    Naturismo

    La isola di Hvar grazie alla sua costa articolata, alle numerose baie nascoste e alle isolette vicini è un vero paradiso per gli naturisti (nudisti)...
    Questo non sono solo le spiaggie conosciute come specialmente naturistiche ma anche le numerose baie isolate la quale bellezza non vi lascierà indifferenti e che Vi aspettano...

    Isoletta Zecevo – situata nella propria entrata di Jelsa. La natura intatta, le spiaggie ghiaiose nell'onbra del pino, distante solo 15 minuti di viaggio con la taxi –nave che parte giornalmente da Jelsa...
    Al fronte d'isoletta è situata la penisola Glavice, molto conosciuta come tra i naturisti cosi anche tra gli altri bagnanti. Su questa penisola ognuno può trovare il suo angolo tranquillo, lontano di folla delle spiaggie riempite.. Nella vicinanza di Glavice, proprio nella costa, si trova il campeggio naturistico (nudistico) NUDIST - Vrboska.

    Davanti al porto di Hvar si trovano i Pakleni otoci, l'archipelago composto da 21 isoletta. La destinazione dei molti gitanti chi vogliono rilassarsi circondati con la natura intatta e il mare azzuro cristalizzato... Ai Pakleni otoci potete arrivare con i taxi-nave che giornalmente partono dalla città di Hvar.
    Jerolim, Stipanska i Palmižana sono le spiaggie naturistiche più preferito dei Pakleni.

    Le usanze

    La processione "Za Križen"

    Delle usanze popolari le più impressive sono le processioni isolane nella Grande Settimana in Hvar, specialmente la Processione “Za Križen” che si sostiene nella notte tra giovedì santo e il venerdì santo in circolo delle sei parrocchie: Jelsa, Pitve, Vrisnik, Svirce, Vrbanj e Vrboska.

    È stata formata come una processione penitenziale all'iniziativa d'un avvenimento magnifico col st. Crocetto (sv. Križic) quale ha sanguinato nel 1510. in Hvar.
    Le processioni da tutte le sei parrochhie cominciano precisamente a mezzanotte in direzione del circolo solare, così non si incontrano mai – che dala fede civica signiferebbe il segnalazione di una disgrazia grande.

    La processione di ogi parrochia capitano i portacroci scelti che camminano ai piedi nudi, e portano i vestiti bianchi di fratellanza proprio come i membri di séguito.
    Nella processione si canta il " Gospin plac" della linea melodica impressionante fondate nel 15. secolo.
    La storia

    La storia dell'isola arriva lontano alla praistoria, di cosa testimoniano le scoperte dalle due grotte più importanti d'isola: La Grotta di Marco (Markova špilja) e La Grotta di Grapce (Grapceva špilja) che danno la prova d'esistenza della vita sull'isola già 6000 anni fa. Le scoperte caratteristiche di ceramica colorata definiscono la separata cultura lesiniana (3500 - 2500 ante cristo). La presentazione più vecchia d'un nave in Europa è trovato nel frammento di una vase di ceramica dalla Grotta di Grapce.
    385 ante Cristo, Parani – i greci di Ionico, fondano la città di Pharos, una colonia particolarmente agraria. La divisione catastale dello campo di Starigrad da 2500 fa, viene da quel periodo. Oggi è uno di tre campi più vecchi d'Europa con protetta divisione greca.

    Dopo il disastro della Siracusa a metà di 4. secolo ante Cristo, Pharos rimane senza protezione e lo prendono l'Illiri. Nel 219. ante Cristo i Romani conquistano il Pharos e cambiano il suo nome a Pharia. Nel periodo romano, su tutta la isola si costruivano le ville rustiche, con la concetrazione maggiore in Hvar, Starigrad e ai dintorni di Jelsa d'oggi.
    Ai primi anni di Medioevo a Hvar sono venuti i Croati chi si sono legati alle esistente aquisizioni culturale. Nel 1420 Hvar conquistano i Veneziani fino al disastro della loro Repubblica nel 1797.
    Hvar è diventato il porto veneziano più importante sulla costa orientale dell'Adriatico. I periodi posteriori sono nel segno di Austria (1797.) e Francia (1806.), e le loro lotte per il Hvar.


    Hvar nella seconda metà di 19. secolo e all'inizio di 20. vive una nuova prosperità dopo la nuova conquistazione degli Austriaci. In quel periodo sono sistemati tutti i porti dell'isola. La sua importanza diventa molto grande anche nel senso nautico e turistico, così giaà in quel periodo nella città di Hvar si potevano trovare 4 consolati esteri: greco, parmigiano, papale e napoletano. Nel 1858. nel convento di st. Veneranda in Hvar, si apre la prima stazione meteorologica croata. La conoscenza delle condizioni climatiche ha aiutato al promovimento del turismo lesiniano. Il risultato era la fondazione della prima Associazione turistica in Europa, nel 1868.
    Nel 1918. l'isola di nuovo viene conquistata dai Italiani fino alla 1921 quando Hvar ha, insieme con il resto della Croazia entrato nel ramo, primo del Regimento Jugoslavo e poi - Splitdella Repubblica Jugoslavia, dopo la seconda guerra mondiale.
    Con l'accetazione finale dell'indipendente paese croato (nel 1992), Hvar ha preso un ruolo nuovo nella reorganizzazione territoriale di Croazia..
    I palazzi e le chiese reppresentative, i dipinti e le statue di valore, le opere letterarie e musicali di valore che nascevano dai più presti tempi praistorici fin'oggi, sono il risultato d'inspirazione inesauribile che da l'isola riflettendo la sua bellezza e i monumenti...
    Hanibal Lucic, Petar Hektorovic, Vinko Pribojevic, Mikša Pelegrinovic… sono solo dei alcuni protagonisti della cultura croata che abitavano e lavoravano sull'isola.

    Cose interesanti

    HVAR

    è l'isola di più ore solari in Europa – 2700 ore all'anno.


    L'ORIGINE DEL COGNOME TUDOR IN MILNA

    Come dice la legenda, il nave inglese da guerra ha colato a fondo in vicinanza di Hvar e un membro della famiglia inglese reale ha riuscito di salvarsi nuotando fino alla costa. Probabilmente poteva tornare all'Inghliterra però non poteva lasciare la bellezza e i benefizi di Hvar...


    IL NOME DELL'ISOLA

    è d'origine greca (Pharos) dal quale i romani hanno derivato il nome Pharia. I Romani hanno,sotto l'influenza del pronunciamento dalmato nei documenti medioevali, denominato Hvar a Quara. Nel 11. secolo Italiani l'hanno nominato Lesina. L'interpretazione di quel nome è collegato con la parola les che in croato anticho significa l'albero. I Veneti chiamavano l'isola Liesna che significa lèsina. Probabilmente l'hanno dato quel nome per la forma di lèsina con quale finisce la parte est dell'isola....


    STARI GRAD

    è la città più vecchia fondata dai Grechi dall'isola di Paros nell'anno 384 ante Cristo.


    TAURIDA ROMANA

    era situata sull'isoletta Šcedro d'oggi. Nel anno 47 ante Cristo, proprio davanti quell'isoletta si è svoltata la lotta decisiva per l'Adriatico in quale la flotta di Cesare ha superato alla flotta di Pompei...


    LA PRESENTAZIONE PIÙ VECCHIA D'UN NAVE

    in Europa è stato trovato nel frammento di una vase ceramica dalla Grotta di Grapceva. Alcuni pensano che la Grotta di Grapceva era il posto d'un combattimento tra l'Ulisse e il Ciclòpe. Un brano di leggenda: «…Questo era la terra del Ciclòpe di quale l'Ulisse non sapeva niente. Si è solo ormeggiato con la sua barca alla terraferma.Vicino la costa scòrge una grotta alta ombreggiata d'un cespuglio d'alloro e davanti a lui una cinta di pietra alta. Qui abitava l'Ulisse, completamente solo...»


    Nel 1858. si apre la prima stazione meteorologica in Croazia. Era situata nella torre del convento Veneranda. Oggi nello spazio di Veneranda si trova uno dei più belli disco-club nell'Adriatico...


    IVAN VUCETIC

    l'impiegato di polizia da Hvar, era il primo chi ha perfezionato la dattiloscopìa, un metodo d'identificazione, la base del lavoro di tutte le instituzioni giudiziario-mediche.


    MISTERIOSA ÈRACLEA

    si, all'opinione dei alcuni archeologi,trovava nel territorio di Hvar d'oggi. Di questo testimoniano le monete con il nome di quella città....


    HVAR

    ha l'osservatorio astronomico. Si trova nel fortificazione che ha, nel 1811, costruito il Napoleone...


    Il teatro più vecchio d'Europa è stato costruito nel 1612 in Hvar...


    LE SUORE BENEDITTINE

    di Hvar sono conosciute per la loro lavorazione di merletti dei fili di àgava. Si crede che l'uomo primitivo neolitico che abitava nella Grotta di Grapce, pescava con le reti fatte con questi fili...


    LA PRESENTAZIONE DELL'ULTIMA CENA

    dal 17 secolo, è un opera d'arte del pittore veneziano che veniva dal circolo dei pittori, Palma Minore (Palma Mladi). Nella collezione di convento francescano si trova l'atlante di Ptolomeo dal 1525...


    LA TRADIZIONE DEL TURISMO

    della isola di Hvar ha già 130 anni. Il primo albergho si è aperto nel 1903. Si chiamava la Regina Elisabeta, oggi l'albergho Palace...


    DURANTE IL PERIODO INVERNALE,

    nel caso di neve sull'isola, gli ospiti hanno il soggiorno gratuito nei giorni di nevica...


    PER LA PROMOZIONE DEL TURISMO DI CURA

    nell'isola, nel 1868 è stata fondata l'Associazione Igienica di Hvar – la prima associazione turistica in Europa.







    da ispa

    Croazia: i vini dei migliori produttori
    Dal sole dell'Adriatico ai monti della Slavonia





    La Croazia (la cartina della Croazia) ha la forma della punta di una freccia orientata verso il centro dell’Europa. Nulla di più facile che sia la freccia di un amorino, perchè in quanto a vini... con l’Europa l’innamoramento è già in corso e non soltanto da oggi. A tutti i concorsi internazionali cui partecipano, i vini croati bianchi del Nord-Est e quelli rossi delle coste dalmate ottengono punteggi molto alti negli assaggi alla cieca, quelli che sfuggono anche ad eventuali manovre di corridoio. Fra i bianchi sono particolarmente apprezzati il Malvasia, specialmente quello dolce, il Moscato Rosa da dessert, ma anche il Moscato Bianco. Si bevono di buon grado Pinot Blanc, Moscato Ottonel e Chardonnay. Il Malvasia è un vino bianco particolarmente gradevole, di colore giallino, aroma discreto e si adatta facilmente a molti cibi. Accompagna molto bene pesce, volatili, varie minestre, spezzatino, lumache, agnello e lombo di maiale. Quello dolce, come anche il Moscato, soprattutto quello rosa, accompagna meravigliosamente i dolci. La famiglia dei Pinot, in Istria, offre dei vini raffinati e di alta qualità, da quelli secchi e delicati, raccomandati con insalate e risotti di frutti di mare, pesci, sughi di pesce, fusi con tartufi, fino a quello tipicamente abboccato e ben maturato della Slavonia.
    Dal profondo Est che confina con l’Ungheria viene un vino entusiasmante e che merita una nota particolare, un tipo di Pinot Bijeli che si distingue da tanti altri, un bianco abboccato sui 12,5 gradi alcool con ben cinque anni di maturazione ed affinamento, prodotto in Slavonia dalla Vinarija di Sveti Kriz Zacretje nella zona Fericanci Nasice, giallo dorato e con un bouquet eccezionale, che non perde freschezza per molti anni, un vino meraviglioso e che predilige i piatti della cucina europea più raffinata.

    Fra i rossi si bevono volentieri Terano, Gamay, Merlot e Cabernet Sauvignon. Il Gamay è un vino rosso leggero da consumarsi giornalmente, che potrebbe essere vinificato come vino novello sul tipo dei Beaujolais nouveaux. È molto beverino e leggero, va molto bene con una serie di piatti, dalle paste con sughi di carne al prosciutto ed ai formaggi. I vini rosati istriani e dalmati possono accompagnare gli stessi piatti previsti per i vini bianchi e rossi leggeri. Il Terano, dal colore del sangue di coniglio, è l’accompagnamento quasi d’obbligo per il prosciutto istriano ed i formaggi di pecora, ma predilige gli arrosti e le grigliate di carne e di salsicce istriane. Il Merlot e il Cabernet Sauvignon sono vini rosso carico, che esigono cibi forti, carni scure, arrosti di maiale, selvaggina, come pure certi pecorini istriani piccanti, nonché le olive insaporite. E poi ci sono le meraviglie dalmate, i vini rossi da uve autoctone Plavac Mali, e non ci si stupisca se qui usano consigliarli anche con le grigliate di pesce e di calamari oltre che con le carni arrosto e la selvaggina. Certi fuochi di mare in gola i delicati bianchi della Slavonia non li possono spegnere e la gente del posto sarà anche rude, ma non è tonta.
    piatti tipici istriani
    Per via del crescente successo turistico delle coste croate, sono già molto noti alcuni produttori che offrono vini di ottima qualità come:
    PER I VINI BIANCHI: Ivan Enjingi a Hrnjevac con i suoi Traminac, Vlado Krauthaker a Kutjevo con Sivi Pinot, Grasevina e Zelenac, Drago Rezek a Jastrebarsko con Zeleni Silvanac, in buona compagnia con i vini di Anton Adzic a Kutjevo, Stjepan Jarec a Sveti Ivan Zelina, Davor Zdjelarevic a Brodski Stupnik e Kutjevacki Podrun a Kutjevo, ma anche con i brut di Lidija Turk Volovec a Senkovec e di Ivex a Fiume.

    PER I VINI ROSSI: Zlatan Plenkovic a Sveta Nedjelja con i suoi Plavac, Moreno Degrassi a Savudrija con i Cabernet, in buona compagnia con Badel 1862 a Zagabria, Miljenko Grgic a Trstenik, Pavo Milicic a Potomje, PZ Cara a Cara e Agrolaguna a Parenzo con i suoi migliori barricati, famosi specialmente all’estero.

    È veramente un peccato poter citare soltanto i più noti, quelli che hanno maggiori capacità commerciali e che non producono soltanto un tipo di vino in partite limitatissime. In Croazia il livello di padronanza delle tecniche del vigneto e delle moderne tecnologie di cantina non è da tutti, inoltre le botti costano un occhio della testa ed i vini non possono costare altrettanto, perchè la gente è più povera che in Italia, e il Paese è in via di sviluppo perchè soltanto da poco ha potuto liberare le sue risorse dal giogo dell’occupazione serba.

    Oltre a quelli citati, fra i produttori di vini della Croazia estremamente interessanti ci sono anche le cantine più famose della zona dalmata, i vini delle quali è più facile reperire ed assaggiare e che in loco sono molto popolari perchè prodotti da uve autoctone in stile tradizionale. Le più importanti sono:


    PZ Jedinstwo Smokvica di Smokvica e Korcula. Questa cantina è specializzata nei vini bianchi i più rappresentativi dei quali sono: - Rukatac Smokvica. È un vino bianco secco superbo e molto fine prodotto dall’uva Marastina, una varietà originaria della boscosa isola di Korcula, che trova condizioni ideali nei vigneti di Cara e Smokvica, dove è capace di accumulare oltre il 24% di zuccheri. Colore giallo leggermente dorato, di pieno corpo e ben bilanciato, dagli aromi pronunciati, fragranti e persistenti, alcool da 12 a 13%. Per frutti di mare e carni bianche a 10°C.
    - Posip Smokvica. Vino bianco secco di tradizioni centenarie prodotto da uve locali Posip dei vigneti dai suoli scuri e sabbiosi dell'isola di Korcula, nel rispetto più assoluto degli standard ecologici, è il gioiello dei vini bianchi dalmati. Giallo dorato con un aroma varietale molto pronunciato, si distingue per la pienezza e una nota leggermente amarognola, tipica del vitigno, arricchita da un bouquet floreale assai equilibrato, è molto fragrante per la fermentazione a freddo, ha una certa acidità che gli consente una buona freschezza anche dopo moderato invecchiamento, alcool da 12 a 13%. Ideale per scampi e crostacei, zuppe di pesce, ma anche per arrosti di pollame, da bere a temperatura di 10°C.
    - Posip Korcula. Sempre dalle uve locali Posip coltivate però in microclimi più adatti a farlo assomigliare molto ai prosecchi, tanto che in passato se ne producevano dei buoni bianchi da dessert, terreni che oggi si trovano più sulle vicine coste che sull’isola, ma che sono aree controllate e protette e perciò autorizzate anch’esse alla denominazione Korcula. è un vino leggermente secco di aroma caratteristico, ben pronunciato e con un meraviglioso apporto di acidità, di buon corpo e alcool tra 12 e 12,5%. Accompagna molto bene risotti e brodetti di pesce, pesci azzurri e bianchi grigliati, bere a 10°C.



    PZ Bol di Brac. Un ottimo rosato e due grandi vini rossi per questa cantina dell’isola di Brac: - Bolski Opolo. È un vino rosato eccezionalmente gentile dal finale mandorlato, prodotto dalle autoctone uve Plavac Mali in prevalenza, molto mature per liberare il mosto praticamente senza spremitura, con un breve periodo di macerazione. Colore rosato corallo dai riflessi rossi, un bouquet discreto, alcool da 11,5 a 12%, va servito tra i 12 ed i 14°C con prosciutti e salsicce, acciughe, antipasti e verdure.
    - Bolski Plavac. Vino rosso di alta qualità prodotto da uve Plavac Mali dei vigneti di Vidove Gora, la montagna più alta delle isole adriatiche dalmate. Colore rosso molto scuro, si distingue per l’aroma varietale intenso e ben marcato, il sapore pieno, di carattere mascolino con una caratteristica rotondità, acquisiti con un prolungato periodo di permanenza in botti di rovere, alcool tra 12 e 12,5%. Per carni scure e pesci azzurri arrostiti, servire a 18°C.
    - Bol. Vino rosso di grande armonia e rotondità di gusto, acquisite solo dopo maturazione per lungo periodo in grandi botti di rovere, nasce dalle uve Plavac Mali dei vigneti dei terreni pietrosi, fra le pinete e sulle terrazze che spiccano sul mare di Brac. Suoli poveri ma preziosi che estraggono dalla natura dei mosti di gran carattere, scurissimi e con riflessi ramati, dal bouquet ben pronunciato e dal sapore secco ed avvolgente, alcool tra 12 e 13%. Molto popolare fra pescatori e pastori, consigliato con pesci grigliati e formaggi pecorini, da bere a 18°C.



    PZ Svirce di Hvar. Un rosato di grande talento e due ottimi rossi dall’isola di Hvar: - Hvarski Opolo. Nonostante sia prodotto nell’isola che detiene il record delle giornate di sole, questo rosato è molto fine e leggero ed incontra parecchi consensi. Prodotto dalle varietà locali Plavac Mali e Drnekusa nei vigneti delimitati di Starigrad-Jelsa, ha un colore rosso chiarissimo con riflessi brunati, un aroma discreto con note di selce, buon corpo ed un ottimo equilibrio, alcool 12%. Davvero un gioiello, viste le dure condizioni di coltivazione della vigna e le uve assolutamente non facili da vinificare in rosa. Ideale per i prosciutti, le sardine arrosto e i più svariati frutti di mare, a temperature tra 12 e 14°C.
    - Hvarski Plavac. Vino rosso prodotto da uve Plavac delle località più inaccessibili, è rinomato per le caratteristiche aromatiche varietali ottimamente sviluppate in un bouquet estremamente bilanciato. Colore rubino scurissimo e buon corpo, accompagna bene brodetti e grigliate piccanti di pesce e di carne, alla temperatura di 18°C.
    - Ivan Dolac. È uno dei vini rossi più stupendi della Croazia, prodotto dalle uve Plavac Mali dei vigneti isolati sopra la spiaggia Hvarska Plaza. Le condizioni di insolazione, i riflessi della luce solare sulle onde, nonché l’ambiente isolato e pulito conferiscono a questo vino delle qualità straordinarie. Un vino nobile, che brilla nel bicchiere come un vero rubino, secco al palato ma di una incredibile armonia, un bouquet sontuoso, sapore caldo ed avvolgente, alcool da 12 a 13%. Ideale per selvaggina e carni scure arrostite, ma anche granchi ed astici grigliati, da bere a 18°C.




    PZ Dingac i vinarija di Potomje i Peljesac. Dalla penisola di Peljesac dei superbi rossi di grande personalità:
    - Peljesac. È un vino rosso abboccato prodotto dall’uva Plavac Mali coltivata nelle ristrette località dei vigneti di Janjina, dai suoli calcarei su rocce dolomitiche e sabbie, le cui uve sono selezionate a mano, con basse rese ed ottima maturazione. Possiede un pronunciato aroma ed un bouquet pieno, è allo stesso momento secco e dolce, ma con un equilibrio tanto ben raggiunto che risulta senza nessuna asperità e molto piacevole, alcool 12%. Predilige agnello e coniglio, da bere a temperature 17/18°C.
    - Postup Potomje. Vino rosso eccezionale, è il fratello più giovane del celebre Dingac, emerso con forza fino a conquistarsi nel ’67 la denominazione, nasce nel sud della penisola tra Mokal e Trstenik, nei suoli carsici poveri e fra grandi fatiche, viti ad alberello basso, alta insolazione, resa molto bassa. È un vino scurissimo, di pieno corpo, molto armonioso nel suo carattere secco e vellutato, frutto della prolungata maturazione in botti di rovere e suscettibile di lungo invecchiamento, un poco più leggero del Dingac nonostante una maggior potenza, alcool da 13 a 14%. Da carni scure e selvaggina a 16/17°C.
    - Dingac. È il più splendido dei rossi, protetto dal ’61 perfino da una delle Convenzioni di Ginevra, nasce dai vigneti delle più ripide erte esposte a meridione della regione di Dingac, la patria dell’uva Plavac Mali, con il più alto livello di insolazione e con i riflessi del sole sulle acque del mare che determinano le qualità fondamentali dei mosti. Aree strettamente delimitate, selezione manuale delle uve, si può affermare che sia un vino ecologicamente puro, molto scuro, dal bouquet sontuoso e distinto, unico per la pienezza degli aromi, di gusto leggermente secco, superbamente equilibrato e deliziosamente caldo. Tenore d’alcool da 13 a 14%, ma più spesso 15%, è vino da carni scure e selvaggina, bere a 18°C.
     
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    grazie special ghea..hai perso tanto tempo x sistemare i miei pasticci..pusaaa..

    grazie ispa..x tuo impegno e volontà di farci conoscere vini croati..pusaaa
     
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  6. ZIALAILA
     
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    grazie gabry
     
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    Isola di Silba,Croazia Silba è un'isola che fa parte dell'arcipelago di Zadar, a sud-est dell'isola di Losinj.

    L'isola appartiene alle isole più assolate dell'Adriatico. La sua economia si basa sull'agricoltura, viticoltura, allevamento, pesca e turismo. Le linee di traghetto collegano l'isola con Zadar, Mali Losinj, Pula, Venezia e le isole circostanti.
    Silba

    Silba è un villaggio isolano, il piccolo porto che condivide il nome dell'isola intera. Questo tranquillo centro turistico è caratterizzato dalle belle spiagge di ghiaia e di sabbia bagnate da un limpido mare cristallino. Gli abitanti dell'isola vivono di allevamento, pesca e turismo. La danza tradizionale dell'isola si chiama "tanac" ed è l'unica tradizione perservata ancor'oggi.Image and video hosting by TinyPic Storia di Isola di Silba

    Silba fu colonizzata già nel periodo romano e poi colonizzata dai Croati nell’VIII secolo. Le prime colonie permanenti si stabilirono alla fine del XV e all’inizo del XVI sec. Silba fu menzionata per la prima volta nella storia dall’imperatore Constantino Porfirogeneto. Lui utilizzò il nome Selbo (da silva, la parola latina per bosco). Dall' 827 Silba appartenne al municipio di Zadar. Nel 1073. il rè croato Petar Kresimir, su richiesta di sua sorella, la badessa Cika, diede in dono l’isola al monastero di Santa Maria di Zadar. L’isola poi venne sotto il governo della Repubblica di Venezia la quale la vende al capitano Fani Soppe nel 1639. Piu tardi Silba divenne la proprietà della famiglia veneziana Morosini, la quale ne rimase proprietaria fino al primo quartale del XIX sec. Nel 1838 i Morosini venderono l'isola al ricco rimpatriato dall’America, Mark Ragusin, da Veli Losinj. Dopo 13 anni Ragusin decise di vendere l’isola agli abitanti. La vendite si svolse in modo che ognugno pagasse in proporzione alla propria proprietà. La notizia di compera arrivo sull’isola il 19 marzo 1852 per la festa di San Giuseppe che si celebra ogni anno da quel giorno. Isola di Silba|Silba visse la sua prosperita nel XVII e XVIII secolo come località di marinai e proprietari di centinaia di barche a vela. L’isola di Silba oggi e sotto l’amministrazione della citta di Zadar.
    Luoghi da visitare in Isola di SilbaImage and video hosting by TinyPic
    Toreta- simbolo di Silba,Image and video hosting by TinyPic la torre Toreta con una esteriore scalinata a forma di spirale, che oggi serve come belvedere. La sua altezza di 30 metri vi permetterà di godere la vista sull’intera isola e sull’arcipelago vicino.Image and video hosting by TinyPic
    “L' antico mulino” – i resti del mulino si trovano a 5 minuti dal centro di Silba.
    Il vecchio pozzo – ormai quasi tutto coperto dalla ricca vegetazione, il pozzo fa ricordare i tempi quando era l'unica fonte dell'acqua. Image and video hosting by TinyPic
    Jedra – la scultura del 1997, costruita in onore dei tanti marinai che hanno perduto la loro vita al mare.Image and video hosting by TinyPic
     
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  9. tomiva57
     
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    Isola di Dugi Otok,Croazia
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    Dugi Otok ("Dughi Otok"; Isola Lunga) è l'isola più grande dell'arcipelago zaratino. E' lunga 45 km e larga in media 5 km. L'isola è poco abitata (3000 residenti concentrati in dieci paesi) ed anche d'estate offre pace e tranquillità. Dugi Otok è meta ideale per chi preferisca trascorrere le proprie vacanze navigando con la barca ogni giorno in un posto diverso, alla ricerca di angoli incantevoli e particolari, o di una spiaggia tutta per se'. Intorno a Dugi Otok ci sono decine d'isole ed isolotti; il Parco Nazionale delle Kornati (Incoronate) con sue 147 isole è praticamente attaccato alla parte sud-est dell'isola.
    Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic Sull'isola Dugi Otok si arriva con il traghetto da Zara con 3-5 linee giornaliere (il traghetto porta anche le macchine) in un ora e mezzo di tragitto. L'isola è percorsa per tutta lunghezza da un ottima strada che collega tutti i paesi (mappa) così che anche chi viene senza la barca, girando in macchina può visitare e vedere molto (o può sempre noleggiare una barca dai pescatori).
    Presentando da un punto all'altro notevole diversità morfologica con dislivelli di oltre 300m sopra il mare, l'isola è interessante anche per gli amanti del trekking o, semplicemente, per chi volesse concedersi lunghe passeggiate alla scoperta di luoghi diversissimi tra loro.
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    La maggior parte del territorio è coperta da una intensa vegetazione - macchia mediterranea, boschi di pini marini e di ulivi nei pressi dei centri abitati. Nella parte sud dell'isola si estende la profonda baia di Telascica (8 km) con l'omonimo Parco naturale raggiungibile in barca, oppure a piedi. Attrazioni del Parco sono il lago salato, un bacino lungo circa 2 km pieno di acqua tiepida dalla concentrazione salina estremamente elevata, e la roccia bianca nella parte rivolta verso il mare aperto che, dopo un volo di di 100 metri, sprofonda nel mare. Sull'altro alto dell'isola c'è l'incantevole Saharun, situata nella parte nord di Dugi Otok - una spiaggia di sabbia bianchissima (l'unica di sabbia sull'isola), e, sul vicino promontorio, il faro di Veli Rat.
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    Dugi Otok non è la destinazione "per tutti": chi cerca il minimo del divertimento, non si troverà bene (non c'è niente), chi pensa di alloggiare nei campeggi (non ci sono), altrettanto.
    Dugi Otok è uno dei posti d'una volta che si pensa spesso che non esistano più, dove si può ancora trovare la pace e la tranquillità. Chi ci soggiorna preventivare di non trovare, magari, sempre tutti gli articoli nei negozietti dell'isola, o che a causa della distribuzione autonoma dell'acqua farà una doccia in meno di quanto vorrebbe, ma basta solo dare un'occhiata ai panorami dell'isola per avvicinarsi all'idea della "ricompensa" che Dugi Otok può offrire.
    Racconti di chi è già stato a Dugi Otok

    - ... per chi può immaginare che esistano ancora posti che sembrano "di 50 anni fa", per chi trovatosi da solo su uno scoglio e con acqua cristallina sotto i piedi non chiede: "dove si noleggiano le sdraio?" ed innanzitutto, per chi sogni per sè (e il suo gommone parcheggiato da anni in garage) finalmente una baia tutta sua, Dugi Otok è un paradiso, uno di quei pochi posti che, per fortuna, esistono ancora e dove è un piacere tornare...
    - Franca 2004 ... Voglio solo dirvi che quest'isola e le sue numerose sorelle non sono per chi ama la calca, la ressa e il rumore (tipo Rimini e Riccione) ma sono fatte per gli amanti del mare del sole e del silenzio. ...
    - Paola e Riccardo 2001 ... abbiamo prima girato una piccola parte di Kornati e del parco di Telascica con Vlade (barcaiolo del porto), poi abbiamo girato tantissimi isolotti deserti.... abbiamo visto i delfini!...

    Ristoranti segnalati nella zona

    Ristoranti - Nord Dalmazia

    Consigli di chi è già stato a Dugi Otok

    ... in sette giorni è un'isola che si fa vedere e vivere; abbiamo mangiato spesso fuori, in ristoranti più o meno quotati e, reduci dall'Isola d'Elba l'anno scorso, siamo riusciti a godere molto molto di più senza rinunciare ad uno spettacolo naturale che ci ha ricordato la Sardegna più selvaggia ...

    ... L'isola è particolarmente adatta a chi ha un buon gommone, perché c'è molto da girare. Purtroppo noi n'eravamo sprovvisti e le barche che fittavano (soltanto a Sali) avevano piccoli motori di 4 cavalli e ciò non ci ha permesso di godercela completamente.

    ... Dugi Otok, sopratutto in giugno, è la dimostrazione che esistono anche nella "civilizzata Europa" dei posti ancora intatti e tranquilli come non ci si potrebbe immaginare. Noi siamo andati con la moto da enduro ed è stato un vero spasso ...
     
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  13. neny64
     
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    Isola di Lastovo,Croazia

    L’isola di Lastovo , è una delle isole più a sud della Croazia, ha una superficie di 50 kmq, una costa frastagliata con spiagge di sabbia e ciottoli ed è circondata da alcuni isolotti facilmente raggiungibili. L’abitato principale di quest’isola delle pinete secolari è l’omonimo Lastovo.
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    L’isola di Lastovo è una perla immersa in un paradiso azzurro
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    Le case sono costruite su terrazze che degradano verso il mare, sicché tutte possono godere di una superba vista sull’Adriatico. A Occidente di Lastovo si trovano gli isolotti Mrcara e Prezba. Prezba è talmente vicina a Lastovo che il mare che le divide forma due insenature che vengono chiamate Malo Jezero (Lago minore) e Velo Jezero (Lago maggiore).
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    Le coste dell’isola sono protette dal vento e offrono molti approdi e spiagge facilmente accessibili. Tra la miriade di isolotti disabitati che circondano Lastovo e nelle cui insenature potrete trovare un luogo ideale per trascorrere una giornata di sole e di mare.
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    L'isola delle vacanze con la natura intatta come nei tempi passati, con l'architettura tradizionale Romana e Veneziana, vacanze nella natura con cibi freschi e sani di campagna e di mare, annaffiati con vino gennuino bevuto dagli antichi Romani. Lastovo.
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    Storia di Isola di Lastovo

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    Il nome di Lastovo deriva dall'epoca in cui era conosciuta come Ladesta nel IV secolo A.C. Per i Romani era nota come Augusta Insula cioe come isola dell'imperatore. In seguito cambio il nome in Ladeston e infine in quello di Lastovo. Come il resto dell'antica provincia romana della Dalmazia fu colonizzata dagli Iliri, che conquistarono e colonizzarono l'intera area riprendendo il controllo dopo l'invasione degli Avari e le emigrazione delle tribù slave nel VII secolo d.C. Intorno l'anno mille la Serenissima attacò e distrusse gli abitati dell'isola a causa dei frequenti atti di pirateria cui gli abitanti si davano spesso in tutte le coste dell'Adriatico orientale. Nel XIII secolo Lastovo si unì alla Repubblica di Dubrovnik (Ragusa) e per alcuni secoli riuscì a godere di una certa autonomia fino alla finale conquista francese ad opera di Napoleone. Occupata dagli italiani dal 1918 al 1943, diventò come la vicina isola di Vis un'importante base militare. Dal 1976 al 1992 la marina Jugoslava chiuse l'isola per ragioni strategiche. L'arcipelago di Lastovo è stato nominato il parco naturale nel 2006.

    Luoghi da visitare in Isola di Lastovo

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    I luoghi maggiori sono Ubli e Lastovo.
    Ubli è il principale porto sull’isola
    Lastovo rappresenta il capoluogo dell'isola e una località interessante e una destinazione ideale per gli amanti di vela e pesca, ma anche per i buongustai e appassionati di buon vino (dovreste degustare la Lastovska Marastina, vino secco). Visitate anche la Chiesa di San Giovanni, il più vecchio monumento architettonico a Lastovo. La Chiesa di San Cosimo e Damian data dal XIV secolo e la Chiesa di San Biagio data dal XII secolo.
    Skrivena Luka è una delle più belle baie dell'isola di Lastovo, situata sulla costa meridionale dell'isola, ben riparata da tutti i venti. Una strada lunga 7 km la collega con il paese di Lastovo, mentre dista 17 km dal porto di Ubli. La zona è ricoperta da pini, ulivi selvatici e folta vegetazione, soprattutto nella sua fascia litorale.

    Sport e attività libere in Isola di Lastovo

    L'isola di Lastovo offre numerose strutture sportive fra le quali molti campi di calcio, di pallacanestro, di pallavolo, di tennis, di golf, oltre agli sport acquatici. Inoltre il bagno nel mare pulito e soleggiamento potete scoprire le bellezze con la barca, la bicicletta o motorini i quali potete noleggiare dai numerosi affittatori. Visitate il centro subacqueo "Diving Paradise" che si trova a Lastovo. Gli amanti di sub possono scoprire tutta la bellezza del fondo sottomarino nelle grotte sotto acqua e nel loro variopinto mondo della flora e della fauna.
    Spiagge di Isola di Lastovo

    Lastovo vanta una costa frastagliata con spiagge di sabbia e ciottoli ed è circondata da alcuni isolotti facilmente raggiungibili. Pasadur si trova sulla parte occidentale dell’isola ed è caraterizzato dalle spiagge di ghiaia con dei posti di cemento davanti alle case.
    Dove mangiare in Isola di Lastovo

    Sull' isola ci sono dei numerosi ristoranti che offrono specialità originali di Lastovo.
    Taverna “AMFORA”, Lastovo
    Taverna “ARAGOSTA”, Zaklopatica
    Ristorante “AUGUSTA INSULA”, Zaklopatica
    Taverna “BACVARA”, Lastovo
    Taverna “BRAIN”, Zaklopatica
    Ristorante “MALO LAGO”, Pasadur
    Taverna “PASADUR”, Lastovo
    Ristorante “PORAT 1”, Skrivena Luka
    Ristorante “PORTO ROSSO”, Skrivena Luka
    Taverna “TRITON”, Zaklopatica
    Nightlife e divertimento in Isola di Lastovo

    Lastovo è una destinazione ideale per tutti che preferiscono tranquillità e la sensibilità dell'essere a parte dalla civiltà. Durante l'estate nella citta di Lastovo sono organizzati molti concerti di musica jazz, e danze folcloristiche, specialmente quela di danza tradizionale di Lastovo. Se andate a fare una passaggiata alla sera potete ascoltare i suoni dei musicisti per le strade. Ogni anno, ai primi giorni di augusto, sull'isola si svolge il festival “Lastovo, isola della musica”. Al festival performano i musicisti di etno, jazz e rock croati ed internazionali.


    Eventi culturali in Isola di Lastovo

    L'evento più interessante dell'isola di Lastovo e il carnivale, che ricorda un fatto storico, quando i pirati provenienti dalla Catalogna assalirono Korcula. La popolazione di Lastovo non volle arrendersi, tanto che le madri, presi i bambini, si recarono in pellegrinaggio nella chiesa di San Giorgio per implorare il suo aiuto. Una provvidenziale e improvvisa tempesta distrusse la flotta della Catalogna..
    Escursioni nei dintorni di Isola di Lastovo

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    Dall'isola di Lastovo vengono organizzate moltissime gite interessanti. Col traghetto o con barche, in poco tempo si arriva a Orebic, pittoresca cittadina famosa per i suoi valorosi capitani, immersa in una lussureggiante vegetazione. Da Orebic, sempre passeggiando oppure in auto, si può raggiungere il Convento francescano e la Chiesa della Madonna degli Angeli. Seguendo la strada della penisola di Peljesac in direzione Est si arriva fino alla cittadina di Ston. Non è lontana neanche la favolosa Dubrovnik, l'antica Ragusa. Linee di traghetto o motonavi per gitanti (aliscafi) portano i visitatori all'isola di Mljet gran parte della quale è Parco Nazionale. Da Lastovo, col traghetto, si raggiunge l'isola di Korcula (Vela Luka) particolarmente attraente per la sua natura incontaminata.
     
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  15. tomiva57
     
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    grazie gina sto conoscendo sempre di piu' il vostro bellissimo paese
     
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189 replies since 29/8/2010, 18:02   29859 views
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