LOMBARDIA 6° parte

milano.......

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  1. gheagabry
     
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    da rino


    Castello Sforzesco, Torre del Filarete


    Castello Sfozesco. Torre dei Carmini


    Chiesa di S.Babila




    da me

    APRO UNA SOTTO RUBRICA


    A MILANO SI DICE..................


    - Va a cà a petanatt (vai a casa a pettinarti) cioè vai a fare quello che vuoi, basta che ti togli di mezzo!


    - Va a Bagg a sunà l'orghen (vai a Baggio a suonare l'organo): nella vecchia chiesa di Baggio l'organo è solo dipinto sul muro .. il senso è quello del detto precedente!




    Piazza della Scala....invasa

    ...il bambino sembra dire "dai nonno..
    posso portarla a casa..un posticino nella mia cameretta
    lo trovo!!!!




    da raff






    da lussy

    .image.MILANO..S.LORENZO DI NOTTE...

    image..GALLERIA DUOMO....

    da rino


    Palazzo di Storia Naturale


    Palazzo Dugnani e giardini pubblici




    da lussy


    image..IL PARCO..SEMPIONE..E LE LUCI DELLA CITTA'..

    RAFFA..CHE BELLO..SEI UN CAGNOLINO...SI..MI PIACE....GABRY..POI FACCIAMO UN PO'..IL RIEPILOGO....image.IL MONUMENTALE...

    [IMG]http://www.anticacredenzasantambrogiomilano.org/milanooggi/immagini/cadorna1.jpg[/IMGi tornanti di via Curie, sopra alle Ferrovie Nord

    image



    da rino



    Giardini Pubblici Montanelli


    Giardini Pubblici Montanelli


    Planetario

    .......e poi dicono che a Milano non c'èil verde :huh: :huh:

    da lussy

    image.UN INSOLITA VISTA NOTTURNA DEI BINARI DI CADORNA.....



    da raff

    Piazza XXIV Maggio...





    A MILANO DI DICE....



    - Mort impruvisa (morte improvvisa) detto di chi ha il viso stravolto .....


    - Quand pioeuvv, gotta i tecc (quando piove gocciolano i tetti) rivolto a chi dice banalità e cose ovvie




    da lussy

    image.NOTTURNO..DEL PARCO SEMPIONE



    image.CASTELLO SFORZESCO...




    la filastrocca è così...

    Ti che te tachet i tac
    tacum i tac a mi
    mi tacat i tac a ti
    ti che tachet i tac
    tacheti ti i to tac
    ti che te tachet i tac.



    da augusto


    Vèss tra 'l gnacch e 'l petàcch = stare così così, essere indisposti, o anche essere indecisi

    Te ghè inscì de cur = ne devi ancora fare di strada (per essere o per diventare ...)

    Scarliga merlüss che l'è minga el tò üss = vai altrove che qui non è aria

    Per pacià el paciotta per bev el bevòtta l'è a laurà ch'el barbotta= detto di uno sfaticato

    Fà e desfà l'è tt un laurà = un modo di lavorare assurdo, senza organizzazione insomma

    Restà cumpagn de quel de la mascherpa = restare di stucco

    poi ce ne sono un paioche mi ha insegnato mio nonno da bambino che non posso riportare....
    a dopo





    da me


    Dal Dialetto milanese...

    O Signur,
    damm la vita e l'unur,
    al coor cuntent
    e l'umet d'arent.

    Ovvero...
    O Signore, dammi la vita e l'onore, il cuor contento e un uomo accanto.






    A MILANO SI DICE...



    - Tri donn e un coo d'ai, el mercà l'è belle che fai! (tre donne ed una testa d'aglio ed ecco fatto il mercato): detto sulla loquacità delle donne ...

    - Mej un ratt in buca al gatt che un cristian in man a un aucat (meglio un topo in bocca ad un gatto che un uomo in mano ad un avvocato)

    - Chi spera in dal lot, sa l’è vistì, al va a cà biot (chi confida nelle vincite al lotto, se è vestito torna a casa nudo): mette in guardia sui pericoli del gioco d'azzardo





    da rino


    Cavallo di Leonardo


    il "Pirellone"



    Ti che te tachet i tac


    tacum i tac a mi
    mi tacat i tac a ti
    ti che tachet i tac
    tacheti ti i to tac
    ti che te tachet i tac.


    TRADUZIONE

    te che attacchi i tacchi
    attaccami i tacchi a me
    e io li attacco a te
    te che attaccchi i tacchi
    attaccati i tuoi tacchi
    te che attacchi i tacchi



    lussy è uno scioglilingua.....non ha molto senso



    A MILANO SI DICE..


    - Scuà il mar cunt la furcheta (scopare il mare con la forchetta) fare qualcosa di inutile ed impossibile


    - l'ha pitturaa el ciel de l'Arèna (ha dipinto il soffitto dell'Arena): l'Arena, grande anfiteatro costruito nell'epoca napoleonica dall'architetto Canonica, non ha soffitto; si dice a chi si vanta di grandi imprese

    - Al ta da gnanca la pell d'un pioeuc (non ti regala neanche la pelle di un pidocchio) .... dicesi di persona molto avara!

    - Hin parent per part de la zuca ne l'ort (sono parenti per parte della zucca dell'orto) .... non hanno legami di perentela





    da lussy












    FILASTROCCHE




    A brascet dal mè umet,
    quant l’hè stuff
    al fa i pét
    quant al mena la pulenta
    al fa girà
    anca al butun dal ventar.


















    intorno a milano




    da augusto


    Case di ringhiera

    La classica casa di ringhiera era composta da
    appartamenti con due stanze, una era la
    "zona giorno", usata per cucinare e mangiare,
    per leggere, discutere o lavare i panni,
    mentre nell'altra, la "zona notte", si dormiva.
    In molte delle case originarie non esisteva
    l'acqua corrente, e molte delle attività si
    svolgevano in pubblico, nel cortile.


    I servizi si trovavano sul ballatoio e non
    all'interno delle case, gli appartamenti
    erano riscaldati con il carbone.


    La vita quotidiana era condivisa, il tempo
    libero veniva spesso trascorso sui ballatoi
    a chiacchierare, le porte di casa erano
    sempre aperte, i bambini giocavano in
    cortile sotto gli occhi di tutti.

    fonte Dott.a Anna Bonalumi



    palazzo reale




    le guglie del duomo





    ciao zialaila....grazie







    A MILANO DI DICE...

    A ta parat la stia pizigheta
    ...Ovvero...Sembri la strega dispettosa..
    Riferito a qualcuno spettinato

    Ai temp del Carlo Cudega e del Toni Tegula
    ...Ovvero...Ai tempi di Carlo Cudega e Toni Tegola..
    Tanto (ma veramente tanto) tempo fa

    Al mond gh'è domà dò disgrazi:
    voeuna l'è quella de podè nò vegh quell che se voraria,
    l'altra... l'è quella de veghel gemò.
    ...
    Ovvero...
    Al mondo ci sono due disgrazie:
    una è quella di non poter avere quello che si desidera.
    L'altra... è quella di averla già.


    Pinacoteca di Brera


    Il Palazzo di Brera


    Il palazzo, sorto su di un antico convento trecentesco dell'ordine degli Umiliati e successivamente passato ai Gesuiti che vi stabilirono una scuola, conobbe l'assetto attuale, solido e austero, a partire dall'inizio del Seicento ad opera di Francesco Maria Ricchini.

    Nel 1773, a seguito dello scioglimento dei Gesuiti, il Collegio di Brera divenne proprietà dello Stato e l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria volle farne sede di alcuni dei più avanzati istituti culturali della città: oltre all’Accademia di Belle Arti e all’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico.


    Incaricato della progettazione e prosecuzione dei lavori fu Giuseppe Piermarini, uno dei protagonisti del Neoclassicismo in Italia.
    A lui si devono la sistemazione della biblioteca (un salone è visibile dalla sala I della Pinacoteca), il solenne portale di ingresso su via Brera, ed il completamento del cortile, al cui centro fu posta nel 1859 la statua bronzea che raffigura Napoleone in veste di Marte pacificatore, fusa a Roma su modello di Antonio Canova.


    Nel corso di tutto il XIX secolo logge, cortili, atri e corridoi furono destinati ad ospitare monumenti che celebrassero pubblicamente artisti, benefattori, uomini di cultura e di scienza legati all'istituzione braidense. Tra gli esempi migliori di questo ricchissimo e poco conosciuto arredo sono i monumenti a Cesare Beccaria di Pompeo Marchesi ed a Giuseppe Parini di Gaetano Monti, visibili sullo scalone di accesso alla Pinacoteca.



    castello sforzesco












    tra le vie di milano



    ..un collage....















    da augusto

    Brera è un quartiere di Milano appartenente alla zona 1.

    La zona si chiama così ricalcando il nome di via Brera. Gli artisti che fin dal XIX secolo gravitavano attorno all’Accademia di Belle Arti hanno trasformato il quartiere in uno dei più caratteristici di Milano. Dopo il periodo bohémien, Brera è oggi un quartiere famoso per lo stile raffinato, soprattutto per i negozi di antiquariato e per il mercatino che si tiene ogni terza domenica del mese in via Fiori Chiari.



    ARCO DELLA PACE

    L'Arco venne ideato da Luigi Cagnola nel 1807 per accogliere in modo trionfale l'arrivo di Napoleone in città. La disfatta napoleonica portò all'interruzione dei lavori, che vennero ripresi per volere di Francesco I d'Austria. L'Arco venne intitolato in onore della pace raggiunta nel 1815. Il completamento dell'opera venne realizzato dal Peverelli e dal Londonio e l'Arco venne inaugurato nel 1838 da Ferdinando I d'Austria. Il monumento è in granito, ornato da diverse statue e rilievi e sormontato da un gruppo bronzeo opera del Sangiorgio, raffigurante sei cavalli che conducono un carro guidato dalla Pace
     
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6 replies since 5/8/2010, 13:15   8322 views
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