FRIULI VENEZIA GIULIA ... 1^ Parte

..TARVISIO..UDINE..TRIESTE..

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  1. tomiva57
     
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    Muggia


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    Muggia in provincia di Trieste, sul mare, si trova a sud-est del capoluogo; in antichità, al tempo dei Romani, fece parte del patriarcato di Aquileia. Appartenne alla Repubblica veneta fino all'annessione all'Austria. Ancora visibile l'impronta veneta nell'architettura di palazzi e case. È cinta dalle antiche mura che si estendono dal colle dominato dai resti del castello fortificato al piccolo porto pieno di imbarcazioni.

    Nel centro, l'attuale piazza Marconi, antico nucleo di Muggia, sulla quale si afacciano il duomo, il palazzo dei Rettori, le facciate delle case abbellite di trifore.

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    Il duomo, costruito nel XIII secolo, restaurato nel XV ha la facciata in pietra in stile Gotico veneziano.
    Nella piazza di Muggia si eleva l'attuale duomo sorto al posto della primitiva chiesetta che sorgeva nell'allora Borgolauro. Consacrato nel 1263 dal vescovo di Trieste Arlongo da Votsperg, il duomo di Muggia è costruito con blocchi rettangolari di pietra bianca d'Aurisina.

    La sua facciata è di stile gotico-rinascimentale, sopra il portale si nota una scultura raffigurante la Trinità in trono adorata dai due Santi Patroni Giovanni e Paolo inginocchiati e da due angioletti.


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    Per dar luce all'interno del duomo si apre il grande" il grande rosone finemente lavorato sia nella cornice che delimita la sua circonferenza sia nelle esili colonne che si dipartono in sedici raggi formanti verso l'esterno tutto un leggiadro merletto mentre, con disegno petaloideo, convergono al centro tenuto da una patera raffigurante, in bassorilievo, la Vergine ed il Bambino.

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    Il campanile, quadrato alla base, è di forma evidentemente veneziana.

    All'interno del duomo, che spicca per le sue linee equilibrate e semplici, la navata centrale è separata dalle due laterali minori da quattro archi a tutto sesto poggianti su bassi pilastri rettangolari.
    Il palazzo dei Rettori è un edificio del XV secolo sulla cui facciata è rappresentato leone di San Marco.


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    Famoso il suo carnevale: Carnevale di Muggia che ha origini nel lontano 1400. Due secoli più tardi comincia la tradizione del Ballo della verdura, ancor oggi parte integrante della festa. È questa una danza a coppie, che si svolge il giovedì grasso.

    La domenica sfilano i carri allegorici, preparati dalle Compagnie del Carnevale. I carri e le maschere, partecipano a un concorso, mettendo a dura prova la giuria. Il lunedì si svolge la tradizionale Questua delle uova, per la preparazione di un'enorme frittata di 20mila uova e oltre tre quintali tra cipolla e pancetta, cotta in una padella di tre metri e mezzo di diametro.

    Il mercoledì delle Ceneri si svolge infine il funerale del Carnevale, con un bamboccio bruciato e uno gettato in mare.





    Le località da visitare in Friuli



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    E possibile visitare a Trieste, nella vecchia stazione di Campo Marzio, il Museo Ferroviario, che raccoglie la storia del trasporto sui treni ed espone locomotive a vapore, elettriche e diesel, carrozze passeggeri, tram a cavalli ed elettrici. Attraverso un trenino d'epoca vengono organizzati anche giri intorno alla città.


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    Sempre a Trieste è presente il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, che descrive il sistema delle comunicazioni quando radio e televisione non esistevano. È diviso in settori: la posta, la filatelia e la telegrafia. Vi è anche riprodotto un ufficio postale di età imperiale con i suoi arredi.

    Prata di Pordenone

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    Nel Museo della Miniera di Prata di Pordenone sono ricorstruiti gli ambienti di lavoro di quando i Friulani erano emigravano all'estero per lavorare, soprattutto in Belgio come minatori. Sono visibili la locomotiva, i carrelli usati per trasportare il carbone, fotografie e altra documentazione.

    Andreis

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    Il Museo dell'Artigianato e del Lavoro Contadino di Andreis in provincia di Pordenone racconta il lavoro nei campi e nei boschi: comprendendo attrezzi, prodotti tipici, pantofoline nere tradizionali, le "scarpetes", ed oggetti d'osso come pettini e tabacchiere.


    Maniago

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    Nel Museo della Lavorazione del Legno e del Ferro e Museo della Coltelleria di Maniago in provincia di Pordenone, sono riprodotte le tecniche di lavorazione del metallo e riproposte le arti per cui sono famosi i coltellai maniaghesi. Vi sono esposti gli strumenti essenziali per il loro lavoro, compresa una grande ruota azionata dall'acqua, stampi e numerosi modelli di coltelli.

    Spilimbergo

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    A Spilimbergo in provincia di Pordenone è presente la Scuola dei Mosaicisti del Friuli che ci fa conoscere le tecniche usate dall'antichità ad oggi per realizzare i bellissimi mosaici che rendono nota una località come Spilimbergo. Si può accedere inoltre nei i laboratori ed osservare i mosaicisti al lavoro.

    Croci e delizie

    Il Friuli Venezia Giulia è una regione profondamente religiosa, e vive di tradizioni legate alla vocazione. Tradizioni medioevali e liturgie si fondono in un insieme molto suggestivo. Tra falò, danze e colpi di spada, si svolgono le feste e le tradizioni in tutta la regione.

    La messa dello Spadone


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    Particolare rilievo è necessario dare alla Messa dello Spadone, che si svolge nel giorno dell'Epifania a Cividale del Friuli: il sindaco porta con sé una spada, sulla quale sono incisi il nome di Marquando von Radeck, e la data del 1366, anno in cui questi venne eletto Patriarca. Il Patriarca in quel tempo governava sul territorio e spesso doveva combattere; la spada dunque era simbolo di difesa e benedizione.

    La messa si celebra nel duomo di Cividale con scenario molto suggestivo: un diacono indossa, un grande elmo con piume multicolori, afferra lo spadone e lo alza al cielo in segno di saluto verso i fedeli. La messa, celebrata col rito romano, è contornata da suggestivi canti e termina con la benedizione impartita con la spada.

    Sempre il 6 gennaio, a Gemona, un corteo storico in costumi medioevali procede accompagnando il sindaco al duomo, dove ha luogo la messa. Durante le offerte il sindaco da al prete una moneta antica, un tallero d'argento riprendendo una tradizione medioevale di incerto significato.

    Tarcento

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    Anche a Tarcento nel giorno dell'Epifania si svolge una festa di origine pagana. Alla sera un corteo di nobili, dame e paggi, con le fiaccole, attraversa la città. Seguono i popolani, che portano i prodotti tipici del luogo. Il Vecchio Venerando guida il corteo, al quale si aggiungono i Re Magi. Ci si dirige verso il "pignarul grant", il falò grande. Al accensione del "grande fuoco": si accendono tanti altri "pignarui" sui colli vicini, creando uno straordinario colpo d'occhio. I "pignarulars", coloro che preparano e accendono i falò, si sfidano poi in una "corsa dei carri infuocati", per aggiudicarsi il palio.

    Zuglio

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    Il giorno dell' Ascensione, Tutte le croci delle chiese della zona di Zuglio, vengono addobbate con i nastri delle spose dell'anno, e portate in processione all'antica pieve di San Pietro in Carnia, attraversando i sentieri che portano alla cima. Quando si passa di fronte alla croce della pieve, vengono fatte inchinare per un bacio di devozione e, successivamente disposte in cerchio sul "prato dei vincoli" dove vengono benedette.



    Edited by tomiva57 - 7/9/2014, 11:38
     
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