MITOLOGIA EGIZIA

7 LUGLIO 2010

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted



    OSIRIDE





    Dio di Busiride.E' il dio-re dell'Egitto,lo sposo-fratello di Iside e il padre di Horus.
    Dopo la morte regna sull'aldilà dove, oltre che sovrano, è giudice supremo.
    Come dio della vegetazione viene spesso rappresentato in forma di mummia da cui germogliano delle piante.

    Osiride comparve per la prima volta a Busiris, dove prese il posto del dio-pastore Andjeti assimilandone tutti gli attributi.
    La più antica versione delle gesta osiriane si trova nei Testi delle Piramidi dove il dio viene integrato all'Enneade eliopolitana e presentato come figlio di Geb e di Nut e fratello di Iside, Seth e Nefti. Seth, aiutato da Thot, fa morire Osiride, succeduto a suo padre Geb, per usurpagli il trono celeste. Allora Iside e Nefti cercano il corpo del fratello e, ritrovatolo, lo consegnano ad altri dei perchè gli restituiscano la vita.
    Alcuni elementi della leggenda osiriana appaiono comunque in epoca più tarda, tra questi l'imbalsamazione ad opera di Anubis di cui si parla in uno dei Testi dei Sarcofagi ( Medio Regno ). Tuttavia, dal momento che i Testi delle Piramidi non pretendono di riportare la leggenda nel suo insieme, ma si limitano ad accennare ad alcuni dei suoi episodi, sembra che numerosi elementi, reperibili unicamente nel mito riportato da Plutarco ( trattato su Iside ed Osiride), debbano risalire ad un epoca più antica. Nell'opera plutarchiana, Geb e Nut hanno, oltre ai quattro figli di cui parlano i Testi delle Piramidi, un quinto figlio, Haroeris ( Horo il primogenito ) e i cinque parti divini avvengono uno dopo l'altro nei cinque giorni epagomeni. Presto Osiride succede la padre Geb e regna al fianco della sua sposa sorella-sposa Iside, apportando agli uomini la conoscenza dell'agricoltura e delle pratiche religiose. Geloso del regno benefico del fratello, Seth, assieme a sessantadue congiurati, richiude Osiride in un baule, nel corso di un banchetto, e lo getta nel Nilo. Iside parte alla ricerca della bara, che le onde hanno spinto fino alle sponde fenicie di Byblos dove un'erica vi ha germogliato. Il re di Byblos fa trarre dalla bella pianta un pilastro e Iside, giunta nella città, se lo fa offrire in dono insieme alla bara da cui l'erica era spuntata e lo porta con sè nelle paludi di Chemnis, presso Buto, dove ella dà alla luce Horo. Seth, essendo venuto al corrente dei fatti approfitta di una assenza di Iside per impossessarsi della bara, ridurre il corpo di Osiride in quattordici pezzi e spargerli per tutto l'Egitto. Iside, ricomincia il suo viaggio alla ricerca delle membra del suo sposo e ogni volta che ne trova un pezzo lo seppellisce sul posto e vi fa erigere dei santuari. A questo punto la leggenda conosce la possibilità di due epiloghi diversi: l'uno vuole che Osiride rimanga nel regno dei morti e ne diventi il sovrano; l'altro, che Thot, Anubi, Iside e Nefti riuniscano i pezzi del suo corpo smembrato e lo rendano immortale attraverso la mummificazione. Le due versioni, hanno fatto in modo che si costituisse la leggenda di un Osiride sovrano divinizzato ma, a questo punto, è intervenuto un fattore determinante: il sovrano Osiride comincia a distinguersi per il forte contrasto che intercorre tra la sua condotta in vita e l'efferatezza della sua morte, ed è esattamente questa componente a decretare la fortuna e la diffusione della sua leggenda. Gardiner ha sottolineato fortemente la relazione che intercorre tra il mito osiriano e il carattere specifico della monarchia egiziana. Infatti, il dio è sempre rappresentato come sovrano dell'Egitto nella sua interezza, nonostante non rechi che la corona bianca del Sud. Egli viene sempre considerato come il re morto che diventa dio, mentre il suo successore è l'incarnazione di Horo, il figlio di Osiride. Le feste osiriane, che si tenevano alla fine dell'inondazione,, assunsero soltanto tardivamente un carattere agrario, in quanto furono da principio celebrazioni della resurrezione del sovrano defunto in suo figlio. Il cerimoniale relativo alle feste di resurrezione dunque, rinnovava la storia mistica di osiride e di Horo, leggenda in cui trovavano la loro giustificazione e le loro radici altri elementi legati al culto osiriano. Osiride è in relazione con le acque del Nilo alle quali il suo corpo dona la forza fecondatrice. In alcune versioni della leggenda infatti, invece di discendere il Nilo in un bara di fortuna, Osiride viene direttamente annegato nel fiume; inoltre, quando Seth lo fa a pezzi, il suo membro virile non viene ritrovato perchè, caduto nel Nilo, è stato divorato dall'ossirinco, pesce che nel nomos omonimo veniva assimilato a Seth. Dio fecondatore, Osiride è anche signore della vegetazione e, come questa, muore nel periodo dell'inondazione per rinascere a primavera, dopo aver soggiornato sottoterra come il grano seminato., Questo specifico aspetto era tenuto in gran conto dagli Egiziani che, in occasione della festa del dio, che aveva luogo prima della semina, riproducevano con il limo un modello del suo corpo e vi ponevano all'interno dei semi destinati a germogliare ricoprendo la statuetta di fitte foglioline. Nelle tombe sono stati ritrovati numerosi esemplari di questo tipo di oggetto votivo. Inoltre, la speculazione eliopolitana ha fatto di Osiride un dio cosmico. Tale concezione si spiega solo se si ammette che, dall'epoca predinastica, il sovrano defunto fosse assimilato ad Osiride. Una simile assimilazione del resto fu subito inserita nel quadro del dogma del destino solare del re: quest'ultimo raggiunge Ra nel cielo, mentre Osiride riveste nello stesso tempo il carattere divino del re morto. Alla fine dell'Antico Regno Osiride venne anche assimilato al "Dio Grande" (dio celeste) come, prima di lui, Horo, Questa concezione è legata inoltre a quella di Osiride dio dei morti. Il re defunto continua a regnare nel mondo interno, che è immagine del mondo terreno, come Osiride morto regna in questo mondo "antipodico". D'altro canto visto che il sole illumina il mondo dei vivi e la luna quello dei morti, Osiride fu identificato anche con la luna (Aah). Sicuramente la dottrina del sovrano che continua a vivere e a regnare nell'al di là fece sì che alla fine Osiride diventasse anche dio dei morti e che venisse identificato con le divinità funerarie delle città egiziane, primo tra tutti Khentiamentiu, "il Signore (colui che presiede) degli Occidentali" ad Abido, nei pressi di This che sarà la culla delle prime dinastie tinite.
    La morte di Osiride e la sua resurrezione conoscevano una riproduzione rituale. La resurrezione in particolare era resa con la rappresentazione del ritorno del dio su di una barca sacra tra il gran giubilo della folla.

    Osiride: Una delle grandi divinità egizie, era adorato come dio della vegetazione e dell’agricoltura. Il suo centro di culto più importante era Abido. Rappresentato in forme umane, con il volto dipinto di verde, colore della rigenerazione, lo stretto mantello che ne fascia il corpo e gli dà l’aspetto di una mummia. Lo accompagnano i tipici attributi regali: scettro, flagello, pastorale e corona bianca dell'Alto Egitto affiancata da piume. Si credeva che in origine fosse stato un re umano, colui che aveva portato la civiltà in Egitto. Protagonista insieme alla moglie Iside di un famoso mito, divenne re dei morti e giudice degli inferi. Il faraone defunto fu con lui identificato. Il mito è raccontato nelle opere di Plutarco. Il culto di Osiride dava alla gente la speranza di continuare la vita dopo la morte.





    IL MITO DI OSIRIDE


    Numerose divinità erano protagoniste di miti che spiegavano le loro qualità e le loro realzioni. Il mito certo più famoso e rassicurante era quello di Osiride, considerato sovrano dell'Egitto e creatore dell'agricoltura: egli venne ucciso per gelosia dal fratello Seth, che, riuscito con l'inganno a chiudere Osiride in un meraviglioso sarcofago, lo fece gettare nel fiume. Ma, dopo lunghe e faticose ricerche, Iside sposa di Osiride, riuscì a ritrovare il corpo del marito e con la forza dell'amore ne ebbe un figlio,Horus. Horus divenuto grande affrontò il perfido zio Seth in una battaglia terribile e sanguinosa,durante la lotta, Seth tolse via l’occhio sinistro a Horus (eclisse di luna) . Gli dèi infine gli riconobbero il diritto di succedere al padre sul trono dell'Egitto, mentre Osiride divenne signora dell'oltretomba. E' dunque con Horus che si identifica il faraone regnante. Il mito di Osiride serviva a rassicurare gli Egiziani sulla possibilità di una nuova vita dopo la morte: in quanto signore della rinascita, Osiride rivelava la sua vittoria sulla morte nel rinnovarsi delle stagioni e della vita naturale della piante e degli animali. Iside, coraggiosa e sostenuta dalla forza dell'amore, era il simbolo della figura femminile e della maternità. Seth era invece la forza negativa che lotta eternamente col Bene.



    Osiride portò la civiltà agli uomini, insegnò loro come coltivare la terra e produrre il vino e fu molto amato dal popolo. Seth, invidioso del fratello, cospirò per ucciderlo. Egli costruì in segreto una bara preziosa fatta appositamente per il fratello e poi tenne un banchetto, nel quale annunciò che ne avrebbe fatto dono a colui al quale si fosse adattata. Dopo che alcuni ebbero provato senza successo, Seth incoraggiò il fratello a provarla.
    Appena Osiride vi si adagiò dentro il coperchio venne chiuso e sigillato. Seth e i suoi amici gettarono la bara nel Nilo, facendo annegare Osiride. Questo atto simboleggerebbe l’annuale inondazione del Nilo. Iside con l’aiuto della sorella Nefti riportò Osiride alla vita usando i suoi poteri magici. Prima che si potesse vendicare, Seth uccise nuovamente Osiride, fece a pezzi il suo corpo e nascose le quattordici (secondo alcune fonti: tredici o quindici) parti in vari luoghi. Iside e Nefti trovarono i pezzi (eccetto i genitali, che erano stati mangiati dal pesce Ossirinco).
    Ra mandò Anubi e Thot ad imbalsamare Osiride, ma Iside lo riportò in vita. Successivamente Osiride andò negli inferi per giudicare le anime dei morti, e così venne chiamato Neb-er-tcher ("il signore del limite estremo").



    Osiride, il sovrano dell'oltretomba





    All'origine Osiride era un modesto dio della fertilità e dello sviluppo vegetale. Il ciclo annuale della vegetazione che muore quindi riappare, concretizzò l'idea della resurrezione ed egli diventò il dio della morte e del risorgere alla vita eterna. Osiride era il padrone, il protettore ed il giudice del defunto.

    Osiride, Nefthi ed IsideOsiride era il primo figlio di Nut e Geb, il fratello di Seth, Nefthi ed Iside, che era anche sua moglie. Con Iside generò Horo e, secondo alcune leggende, Nefthi sotto forma di Iside, lo avrebbe sedotto e della loro unione sarebbe sorto Anubi.
    Osiride aveva numerosi nomi come, ad esempio, Ounennéfer o Ounnéfer che significa "essere perfetto" ed anche sotto questo nome che regnò e portò la pace e la prosperità al suo popolo, affiancato dal dio delle arti e della scienza Thot, inventò i segni della scrittura e si adoperò per civilizzare il resto del mondo, lasciando al governo dell’Egitto la moglie Iside.
    Bisogna ricordare, a questo punto, la leggenda del MITO DI OSIRIDE che ci è stata tramandata, sotto forma di un resoconto omogeneo, da Plutarco verso 100 d.C., poiché gli scritti egiziani contengono soltanto allusioni.
    Secondo questa versione, Geb e Nut misero al mondo, come riferisce la cosmogonia di Eliopolis, Osiride, Seth, Nefthi ed Iside, come Haroeris, che proveniva già da una relazione prenatale tra Osiride ed Iside.
    Osiride sposò sua sorella Iside e ricevette da Geb la valle ricca del Nilo mentre Seth e Nefthi ereditarono i vasti deserti circostanti. Diventato re, Osiride portò la civilizzazione agli egiziani. Insegnò loro a coltivare i campi e diede loro le prime leggi. Suo fratello e nemico, Seth, non poteva spodestarlo dal trono, poiché Iside sorvegliava attentamente il regno del suo coniuge.





    Seth ordì un inganno: con settantadue cospiratori, preparò una cassa splendida esattamente alle misure di Osiride. Durante un banchetto, promise di offrire la preziosa cassa a chiunque fosse riuscito ad entrarci del tutto. Nessuno dei partecipanti soddisfece a questa condizione, allora Osiride stesso si mise nella cassa.




    Immediatamente, Seth ed i suoi chiusero il coperchio, inchiodarono la cassa e lo gettarono nel fiume. Dopo lunghe ed inutili ricerche, Iside finisce per trovare la cassa a Biblos, riportò il corpo in Egitto. Seth lo scoprì in un momento di distrazione di Iside, tagliò il corpo di Osiride in quattordici (o sedici) pezzi che sparse per tutto l'Egitto. Dopo la morte divenne il sovrano dell'oltretomba e simboleggiava la continuazione della vita dopo la morte. Seth prese il potere ed il trono.

    In barche di papiro, Iside e Nefthi navigarono nelle paludi alla ricerca dei pezzi del corpo che raccolsero poco a poco. Ogni città rivendicava un pezzo di Osiride: così a Philae, si trovava una gamba, l'isola di Biggeh riparava una tomba di Osiride, Busiris possedeva la colonna vertebrale (pilastro djed), la spalla sinistra si trovava a Letopolis, ed a Abydos si trovava la sua testa. Eccetto il fallo che era stato gettato nel Nilo ed inghiottito dal pesce, Oxyrhynchus.
    Iside fabbricò la prima mummia quindi, grazie alla magia, riuscì a renderle la vita agitando le sue ali di falcone sopra di essa. Quindi scese sul corpo del coniuge il tempo necessario per concepire il loro figlio Horus.
    Dinanzi alle persecuzioni incessanti di Seth, Iside si nascose con il figlio nelle paludi del delta ed ivi lo allevò. Esortò Horus, una volta adulto, a vendicare suo padre e raccogliere l'eredità reale.

    Osiride è rappresentato avvolto di una coltre bianca dalla quale solo le mani e la testa emergono; il colore della sua pelle è sia verde per ricordare la sua azione sulla vegetazione sia nera come il colore delle mummie. Tiene in mano il flagello e lo scettro.

    Il culto di Osiride, originario di Abydos, dove si diceva che stava la sua tomba leggendaria, si sparge in tutto l'Egitto nel corso. La figura del dio si arricchisce secondo la sua estensione geografica. Osiride assimila gli attributi degli dei che man mano sostituisce e le sue concezioni funerarie eclissano gradualmente tutti gli altri.
    Da sempre nella storia egiziana, preghiere e suppliche sono state indirizzate ad Osiride nella speranza di garantire la sua benedizione ed entrare così nella vita ove regnava il dio. La sua popolarità aumentò considerevolmente nel corso del tempo. A partire dalla XVIII dinastia era, probabilmente, il dio maggiormente adorato in Egitto. La sua popolarità rimase fino alle ultime ore della storia egiziana; ed anche degli imperatori romani, conquistatori dell'Egitto, affascinati dai costumi tradizionali dei faraoni, gli fecero ancora offerte nei suoi templi.
    Le feste religiose in di Osiride erano molto popolari. Si tenevano in Abydos, ogni anno, nel corso del quarto mese della stagione dell'inondazione nel momento in cui ci si prepara a seminare i campi.


    Antonio Crasto ha scritto

    Nell'antico Egitto non era consentito parlare di Osiride. Erano i così detti misteri del grande dio.
    Io ritengo che il mito di Osiride abbia avuto varie valenze: una cosmogonica, una seconda allegorica e una terza mitologica.
    La prima è molto complessa e non viene quasi mai discussa. La seconda è, a mio parere, legata al "diluvio" del 5500 a.C. mentre la terza riguarda un mito costruito per far prevalere il bene sul male e creare una divinità dinastiaca che unisse tutto l'Egitto. Tutti i faraoni, tranne uno, furono infatti incoronati come nuovo Horus.
    Il mito di Osiride prevede l'eccezionale morte di un dio, la sua mummificazione e la sua rinascita come dio del Duat e dio dei morti.
    Il mito considerava che la mummia del dio fu suddivisa in quattordici pezzi dal fratello Seth e che questi pezzi furono sepolti in altrettante località.
    Ognuna di queste località divenne un luogo sacro a Osirde. Fra le località principali bisogna ricordare Abydos, dove si riteneva fossa stata sepolta la testa del dio, e Denderah, sul cui tempio furono realizzate sul terrazzo sei cappelle celebrative dei misteri del dio. In una di queste cappelle fu scolpito il famoso zodiaco circolare.



    28 luglio - Nascita di Osiride

    Nel primo dei giorni creati da Thot, nacque Osiride (Ws-ir per gli egizi; quello che noi conosciamo è il nome greco). Il suo nome, Trono dell'Occhio, riflette la sua autorità regale, come discendente di Atum e primo faraone d'Egitto.

    Il suo culto intreccia strettamente la credenza teologica del ciclo vita - morte - rinascita con il ciclo della vegetazione, come per altre divinità mediterranee (vedi Attis e Adone).
    Fu lui ad insegnare agli uomini la coltivazione dei cereali e della vite; il fratello Set, invidioso, lo uccise e usurpò il suo trono. La sorella e moglie Iside, aiutata da Nefti e da Anubis (che secondo alcune versioni sarebbe figlio dello stesso Osiride, avuto da Nefti) lo resuscitò creando la prima mummia e concependo con lui Horus, il figlio che lo avrebbe vendicato e che avrebbe ereditato il suo titolo. Osiride sarebbe poi diventato il sovrano e giudice del mondo dei morti; nell'Antico Regno, però, questo ruolo era assegnato ad Anubis, che perde d'importanza e diviene un subordinato di Osiride quando la città di Heliopolis (in cui si venerava l'Enneade) diviene più importante di Hermopolis (e dell'Ogdoade).

    Suoi attributi: la pelle di colore verde, simboleggiante la rinascita; porta il copricapo Atef, cioè la corona bianca dell'Alto Egitto affiancata da due piume di struzzo; in mano ha il flagello e lo scettro, simboli di regalità; la sua veste bianca prosegue fino ad avvolgere i piedi, come le bende di una mummia.

    La vicenda della sua morte e resurrezione veniva celebrata e rappresentata ogni anno, con varie feste divise tra novembre (il tempo della semina, in cui Osiride entrava nel mondo della morte) e la primavera (in cui si celebrava la rinascita della vegetazione come quella del dio.)

    Tra i greci il suo culto si fuse con quello di Dionisio, mentre nei regni ellenistici e tra i romani la sua figura si sovrappose con quella del bue Apis e con l'iconografia di Giove e Plutone, creando così Serapis (Serapide).




    Edited by gheagabry - 12/7/2010, 23:31
     
    Top
    .
43 replies since 7/7/2010, 23:08   29049 views
  Share  
.