MITOLOGIA EGIZIA

7 LUGLIO 2010

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  1. gheagabry
     
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    LA RELIGIONE DEGLI ANTICHI EGIZI





    Gli antichi egizi praticavano una religione politeista, basata sul culto di divinità antropomorfe o zoomorfe, comunque raffigurate in immagini cariche di riferimenti simbolici. Agli dèi appartenenti alla cosmogonia ufficiale si aggiungevano, non meno importanti, alcuni dèi venerati in singole località. Spesso queste divinità, anche allo scopo di evitare contrasti politico-religiosi, finivano col fondersi con gli dèi originari (come Ra e Horus), divenendo culto generalizzato e assumendo su di sè le proprietà attribuite alle divinità originarie. Gli Egizi non ebbero quindi mai un'unica divinità nè una religione ufficiale nazionale.

    L'ORIGINE DEL MONDO


    Le "scuole" religiose di alcuni centri, cercarono comunque di elaborare una dottrina organizzata che spiegasse gli attributi delle divinità e l'origine dell'universo. La prima di queste fu la scuola di Eliopoli. Secondo i suoi sacardoti, al principio di tutto era Nun, l'Oceano primordiale che racchiudeva in sè il principio di ogni cosa. Dalle sue acque emerse una collina sulla quale sorse per la prima volta il Sole Ra o Atum, che generò l'aria, Shu e l'umidità Tefnut . Queste due divinità, a loro volta, generarono la terra, Geb e il cielo, Nut. Da Geb e Nut nacquero quattro dèi: Osiride, Iside, Seth; Nefti. Tutte queste divinità primordiali costituivano la cosidetta "Enneade" (gruppo dei nove dèi).
    A Ermopoli, invece, nel Medio Egitto, la creazione venne spiegata dai sacerdoti con l'azione dell'"Ogdoade", gruppo di otto dèi in quattro coppie che impersonavano aspetti del Caos primordiale.
    A Menfi, il dio creatore era Path, colui che pensò nel suo cuore tutte le creature e diede loro vita con la parola.
    Si ebbero poi divinità locali elevate al ruolo degli dèi principali: Khnum, dispensatore dell'acqua e modellatore dei corpi umani; Min, signore della fertilità.

    LE DIVINITA' DELL'ANTICO EGITTO


    Gli Egiziani raffiguravano i loro dèi in forme che possono stupire: per lo più, essi hanno la testa di animale e corpo umano. Queste immagini, tipiche della religione ufficiale, volevano rappresentare le qualità divine e allo stesso tempo dare un aspetto reale a esseri soprannaturali.




    Amon/Ra





    In origine una delle otto divinità primordiali adorate ad Ermopoli. Diviene poi il dio supremo, la divinità solare Amon-Ra. La città di Tebe è il centro principale del suo culto. Il suo significa "il misterioso", assieme alla moglie Muth e al figlio Khons forma la triade di Tebe. Il suo animale è l'ariete, come si può intuire dal viale cerimoniale del suo tempio principale a Karnak.
    Divinità solare. Era simbolo di rinascita e rigenerazione. Il sole veniva chiamato KHEPRI all’alba, RA a mezzodì, ATUM di sera e assumeva forme diverse. Atum era raffigurato con aspetto umano con una corona doppia sul capo, Khepri aveva la forma di uno scarabeo sacro, mentre RA veniva rappresentato da un uomo con la testa di falco, sormontata da un cobra e dall’ureo. Ra veniva identificato anche con il dio Horus. In questa forma il dio era l’abitante dell’orizzonte e all’alba solcava il cielo a bordo della sua barca solare. Ra era presente nella cosmogonia di Eliopoli nella forma di Atum. Secondo alcuni miti PTAH aveva creato l’uovo da cui era nato Ra, mentre in altre leggende Ra era emerso dal caos delle acque primordiali. Il dio aveva generato a sua volta GEB, la terra, e NUT il cielo, da cui erano nati Osiride, Seth, Iside e Nephthys. Le fasi della luna segnavano il risanamento nell’arco di un mese dell’occhio di Ra, che divenne assieme all’occhio di Horus uno dei più noti simboli dell’antico Egitto. Durante il Nuovo Regno il dio Amon fu unito a Ra, creando così la divinità più potente del pantheon egizio.


    Deificazione del sole visibile, fu adorato in diverse località dell'Egitto prima che se ne prendesse possesso la teologia eliopolitana.
    Il primo aspetto del mito, è il dio che nella sua imbarcazione diurna percorre il cielo durante il giorno, per montare la notte nella barca notturna che percorre allo stesso modo il mondo inferiore. Per conciliare la sua esistenza con quella di altre due divinità solari, lo scarabeo Khepri e Atum, fu al mattino Khepri sotto forma d'un bambino ( ma soprattutto come scarabeo), a mezzogiorno Ra trionfante sotto forma d'un adulto, e la sera Atum, sole calante, sotto forma di un vecchio.
    Si trattava anche in questo caso di un richiamo al mito del regno terrestre di Ra.
    Dio creatore e padre dell'Enneade, Ra regnava sulla terra tra gli uomini e gli dei. Durante il suo regno, conobbe le vicende umane e invecchiò e fu in quel momento che approfittando della sua debolezza, gli uomini gli si rivoltarono contro ed egli dovette difendersi inviando il suo occhio (Hathor e Sekmet) per castigarli.
    Anche Iside approfittò della sua vecchiaia per rubargli la sua potenza magica.
    Stanco Ra si fece elevare al cielo sulla schiena di Nut.
    E' senza dubbio questo regno terreno all'origine dei tempi che giustificò l'appellativo di "Figlio di Ra" (Sa Re) che i faraoni prenderanno a partire da Chefren e che seguirà il loro nome, quinto del titolo.
    Durante tutta la storia egizia, Ra saprà conservare una sorta di preminenza, solarizzando il pantheon; i grandi dei saranno Amon-Ra, Mont-Ra, Khnum-Ra, Sobek-Ra.
    Nel suo destino solare, il re raggiunge Ra nel cielo e questi, prima signore dell'al di là, che attraversa nella sua corsa notturna, troverà il completamento in Osiride, che gli fu rivale.


    Amon: In origine era il dio locale delle tribù della zona di Tebe. Quando poi i principi di Tebe si impadronirono del trono d'Egitto divenne la suprema divinità del pantheon, assimilandosi al dio solare Ra sotto il nome di Amon-Ra. Il più grande tempio di Amon era quello di Karnak. I suoi sacerdoti rivaleggiarono in potenza con il faraone. A lui erano consacrati l’oca (secondo il mito infatti il sole nascerebbe da un uovo primordiale) e l’ariete dalle corna ricurve. Venne raffigurato in forme umane, come sovrano, con due alte piume sul capo, e talvolta con testa d'ariete.





    L'Occhio di Ra, o meglio l'occhio del sole, è un amuleto presente nella mitologia egizia.

    Le leggende relative a questo amuleto risalgono alle prime fasi della storia egizia ed hanno subito notevoli cambiamenti nel corso dei secoli. La tradizione più antica lo mette in relazione con il dio Horo i cui occhi erano ritenuti essere il sole e la luna.
    Quando la città di Eliopoli ebbe il sopravvento religioso su Menfi, Horo fu assimilato a Ra e il sole venne associato all'occhio di quest'ultimo lasciando all'altra divinità l'occhio lunare.

    Una diversa tradizione vuole che che l'occhio fosse stato tolto ad Horo da Seth durante una lotta tra i due. Una volta sconfitto Seth dovette restituire l'occhio che, secondo un'altra versione del racconto, sarebbe invece ritornato da solo ad Horo. L'occhio venne poi reimpiantato dal dio della magia Toth.

    In una forma più recente del mito, forma in cui ad Horo si era sostituito Ra, l'occhio, smarrito per una ragione non nota, sarebbe stato lo scopo di una ricerca affidata a Shu e Tefnet. A causa del protrarsi nel tempo di tale ricerca il dio del sole si sarebbe provvisto di un nuovo occhio che al ritorno del rivale non volle cedergli il suo precedente ruolo. Allora Ra avrebbe trasformato l'occhio in un serpente posto sulla sua fronte, l'ureo.

    L'amuleto, il cui nome significa, essere sano ebbe grande importanza e diffusione nella civiltà e venne posto, di regola, all'interno dei bendaggi che avvolgevano il corpo del defunto, oltre che su amuleti, rilievi, incisioni e papiri, in quanto simbolo di rigenerazione. Graficamente è costituito da un occhio sovrastato dal sopracciglio e sotto da una spirale, per alcuni il tratto residuo del piumaggio del falco, animale del quale Horus prende le sembianze.


    http://it.wikipedia.org/wiki/Occhio_di_Ra



    Edited by gheagabry - 11/7/2010, 01:07
     
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