ANTONINO CANNAVACCIUOLO ... “un cuoco di peso”

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    Chef Cannavacciuolo riapre le sue “Cucine da Incubo”


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    di Andrea Parrella


    Ripartirà presto il programma in cui lo chef napoletano rimette a nuovo locali e ristoranti sull'orlo di una crisi: la prima stagione è stata un successo, sarà così anche per la seconda?




    Cucine Da Incubo - Bravo a Pasquale!


    Dopo una prima stagione della versione italiana del programma, molto amato dai telespettatori di Fox Life, torna con la seconda stagione Cucine da incubo, il programma che vede ristoranti e locali sull’orlo di una crisi per disorganizzazione interna essere rimessi a nuovo da un personaggio che ha improvvisamente fatto capolino nell’immaginario collettivo al di fianco dei tre giudici di Masterchef: Antonino Cannavacciuolo, due stelle Michelin e proprietario della lussuosa Villa Crespi sul lago d’Orta. Lo chef, che noi siamo andati a trovare con la telecamera del nostro Saverio Tommasi, ha dimostrato sin dall’inizio di avere il carattere adatto per assolvere a quei criteri di severità e decisione che potessero indirizzare gli staff dei ristoranti in via d’estinzione ad ascoltarlo e predisporsi alla gestione rinnovata. Saranno dunque le sue doti culinarie e quelle manageriali ad invadere i nuovi locali che chiederanno il suo aiuto per risollevare le proprie sorti. Il programma riprenderà il via a partire dall’inizio dell’anno prossimo, i ristoranti italiani sono ancora in tempo per presentare le proprie domande.

    (1 ottobre 2013 20:24)



    Fonte:tv.fanpage.it,www.leifoodie.it,FoxTV,www.youtube.com,web
     
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    Antonino Cannavacciuolo
    all'inaugurazione del nuovo spazio Cargo etc alla Coin























    26 settembre - L'inaugurazione ufficiale del nuovo spazio Cargo etc nello store Coin di Milano in Corso Vercelli. Per l'occasione, lo chef Antonino Cannavacciuolo ha presentato il suol libro "In cucina comando io" edito da Mondadori Electa e disponibile a partire dal 22 Ottobre 2013 nello spazio Cargo Etc in Corso Vercelli e in tutte le librerie..



    Fonte:www.facebook.com/coinstore
     
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    Chef mi fa un caffè?



    (4 giorni fa | di Maddalena Fossati)


    Sul set del nuovo calendario Lavazza c’erano i cuochi più bravi del mondo, qualche gallina, una sirena, delle mondine... A fine ottobre vedremo il risultato, intanto i protagonisti ci parlano di moke, espressi... E ci danno qualche suggerimento [....]


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    Antonino Cannavacciuolo


    Come lo beve?
    «Doppio e rigorosamente amaro».

    Il migliore della sua vita?
    «Davanti al Vesuvio con il mio amico Ilario Vinciguerra».

    Il peggiore?
    «A New York».

    Il primo della vita?
    «Intorno ai dieci anni. Era proibito, come sigarette e Nutella».

    Il bar del cuore?
    «Si chiama Vado Pazzo ed è a Ticciano, una frazione di Vico Equense».

    Uno che a casa non ti offre un caffè è...
    «Un braccino corto!».

    Come renderlo più buono?
    «Mettendoci amore e passione».

    Una ricetta?
    «Pane, burro, acciughe e polvere di caffè».



    Fonte:www.vanityfair.it,www.roadtvitalia.it,web
     
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    In cucina comanda… Antonino Cannavacciuolo!





    di Camilla Titomanlio


    Al quinto pianto della Coin di Corso Vercelli a Milano, lo Chef campano di Cucine da incubo Italia, Antonino Cannavacciuolo, già noto e premiato per le sue perle il Relais & Châteaux Villa Crespi a Orta San Giulio e Laqua Spa & Terrace Suites a Meta di Sorrento, ha presentato il suo libro intitolato “In cucina comando io”, edito da Mondadori e in vendita dal prossimo 22 ottobre.
    La partecipazione dello chef si sposava perfettamente con l’altro evento di cui Coin si è occupata: l’inaugurazione del nuovo laboratorio interamente dedicato alla cucina, di ben 160mq firmato Cargo Etc e realizzato grazie alla collaborazione dell’azienda Hightech, già in pista dal 1981 e nota sul commercio per la produzione di oggetti e arredi domestici.
    Tra grandi risate e domande dei più curiosi, le ore trascorse presso lo shop di Corso Vercelli si coloravano di ricordi d’infanzia e di esperienze vissute del grande chef, amato per la sua colorata e prorompente personalità.
    All’evento erano presenti: Antonino Cannavacciuolo, Simone Dominici, Direttore Generale Coin Mauro Bacchini, Presidente Hightech srl, e Stefano Peccatori, Direttore Generale Libri Mondadori Electa.
    Con l’occasione ricordiamo che la prossima edizione di Cucine da incubo Italia ripartirà dalla prossima primavera e che in attesa della nuova stagione, su Cielo saranno riproposte le puntate della serie appena conclusa.

    (Milano, 26 settembre 2013)




    Coin Cargo etc - special guest Antonino Cannavacciuolo



    Fonte:www.scenariomag.it,di Antonino Cannavacciuolo,www.youtube.com,
     
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    Antonino Cannavacciuolo
    “In cucina comando io”


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    Un volume che racconta come tenacia, costanza e talento abbiano trasformato un semplice ragazzo del sud Italia, dal temperamento forte e determinato, in uno dei più grandi e affermati Chef Stellati dell'ultima generazione.



    Uno degli chef che ha folgorato il Re degli chef Ferran Adrià.

    Antonino Cannavacciuolo è stato selezionato tra tutti gli chef nazionali per rappresentare il volto di Gordon Ramsay italiano nella trasmissione televisiva "Cucine da incubo" ispirata al modello inglese di "Kitchen Nightmares", presto in onda su Fox Life (Canale 114 Sky) con la seconda stagione.

    In Cucina comando io, Antonino Cannavacciuolo ripercorre i momenti più significativi della sua carriera professionale, dagli esordi a Vico Equense, terra di eccellenze culinarie, alle esperienze internazionali che gli hanno permesso di approfondire le sue conoscenze negli ambiti più qualificati della grande ristorazione, fino all'approdo a Villa Crespi "un sogno ad occhi aperti", ristorante incastonato nello scenario suggestivo del Lago d'Orta nel quale ha definitivamente suggellato la sua fama, conquistando ben due stelle Michelin.

    Sintesi perfetta tra semplicità e successo, Cannavacciuolo gode della stima dei migliori critici gastronomici italiani che vedono in lui un protagonista indiscusso dell'attuale e futuro panorama enogastronomico del nostro Paese. Quando parla di cucina la sua è una parola credibile. Comprovata. Esperta. Autorevole. E innamorata. È la parola di chi ha dedicato la vita a una passione assoluta. Questo libro è nato per raccontare al lettore come nasce un amore così totalizzante. E come un bambino goloso di ragù può diventare un grande chef.



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    Volete partecipare alla nuova stagione di "Cucine da incubo"? Candidatevi qui:
    http://bit.ly/17jBiM5



    Fonte:www.librimondadori.it,www.facebook.com/foxlifeitalia,www.facebook.com/pages/Antonino-Cannavacciuolo,web
     
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    Antonino cerca Cucine da incubo




    (da Visto)

     
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    Antonino Cannavacciuolo
    da Cucine da incubo al presepe!



    Creato dai maestri artigiani di San Gregorio Armeno a Napoli, nel presepe, con Cannavacciuolo, i più grandi nomi della cucina italiana tra cui Marchesi, Scabin, e Cracco.

    Il primo presepe al Mondo fatto con i volti dei grandi chef italiani: da Massimo Bottura a Davide Scabin passando per Gualtiero Marchesi e Alfonso Iaccarino fino ad arrivare a delle star – con tanto di stelle Michelin - non solo in cucina ma anche in tv come Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco.

    Realizzato a mano dal maestro artigiano Marco Ferrigno erede di una famiglia che, dal 1836, firma piccole opere d’arte in terracotta nella celebre strada napoletana dei presepi, via San Gregorio Armeno, il Presepe degli Chef nasce dall’idea di Maurizio Cortese food writer e gastronomo napoletano. Secondo l’antica tradizione partenopea, questo singolare presepe si presenta come una guida gastronomica tridimensionale con 27 statuine che hanno i volti dei grandi cuochi della cucina italiana, in cui i classici pastori lasciano il posto ai volti noti della cucina italiana ritratti in giubba da cuoco, ciascuno con un dettaglio significativo.

    Al banco della carne e munito di mannaia, non poteva di certo mancare lo chef Antonino Cannavacciuolo, due stelle Michelin per la sua Villa Crespi sul Lago d’Orta e star indiscussa di Cucine da Incubo in onda su FoxLife (Sky, 113), che proprio in questi mesi è a caccia di nuovi ristoranti da salvare nella seconda stagione del programma. Accanto a lui, altri grandi nomi della cucina italiana come Ciccio Sultano, Antonello Colonna, Heinz Beck, Massimiliano Alajmo e Nadia Santini, tutti ritratti “al lavoro” tra il banco del pesce e quello dei formaggi, la vecchia osteria e la cucina. Come in una vera guida gastronomica, ogni anno il presepe sarà aggiornato con l’aggiunta o la fuoriuscita di qualche chef.

    (23/10/13 su Cucine da incubo)



    Fonte:www.foxlife.it,web
     
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    Da "incubo" degli chef a protagonista
    del calendario Lavazza: ecco Antonino Canavacciuolo


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    Video - Nel backstage del Calendario Lavazza 2014 - clicca qui


    di Enza Petruzziello


    Il giovane cuoco originario di Vico Equense
    è stato ritratto insieme ad altri celebri colleghi


    youfeed-le-cucine-di-cannavacciuolo-non-sono-da-incubo-video


    Basta femme fatele. Addio a bicipiti scolpiti e muscoli in bella vista. Adesso le star sono loro: gli chef. E si sa, di “stelle” se ne intendono al punto da meritare dodici mesi tutti per loro. Sarà pronto a fine ottobre il celebre calendario Lavazza che quest’anno ha deciso di rendere omaggio ai migliori cuochi del mondo. Al centro di tutto naturalmente il caffè: come lo bevono, come lo cucinano, come lo amano. Non solo ingrediente puro da bere, ma protagonista della cucina a 360 gradi.

    Un calendario, quello firmato Lavazza, diventato nel corso degli anni un oggetto di culto grazie alla maestria di fotografi come Helmut Newton (autore del primo nel 1993), al genio creativo dell’agenzia Armando Testa e alla nuova energia data da Francesca Lavazza direttore Corporate e ideatrice del progetto.

    A ritrarre gli chef nelle loro cucine quest’anno sarà il fotografo tedesco Martin Schoeller celebre per gli intensi ritratti. Sua la copertina provocatoria di Times dedicata all’attaccamento genitoriale in cui è ritratta una donna a seno scoperto mentre allatta un bimbo di tre anni.

    Dodici i cuochi immortalati: i più televisivi Carlo Cracco e Davide Oldani, lo spagnolo e inventore del caffè solido Ferran Adrià, il maestro Massimo Bottura e il napoletano doc Antonino Canavacciuolo. Per tutti immagini dal sapore ludico e patinato, quasi fiabesco. E proprio lo scatto che ritrae lo chef campano a darci un’idea delle atmosfere del nuovo calendario. Il giovane cuoco originario di Vico Equense è ritratto in cucina pronto a “mettere” le mani su una sirena. Scopriamo così che il suo bar del cuore è Vado Pazzo a Ticciano. Per lui il caffè deve essere rigorosamente doppio e amaro. Da prendere possibilmente davanti al Vesuvio in compagnia dell’amico chef Ilario Vinciguerra. E per renderlo più buono: «ci vuole amore e passione, ingredienti da utilizzare anche con pane, burro, acciughe e polvere di caffè».

    E non lasciatevi ingannare dalla faccia da scugnizzo, perché Canavacciuolo è anche l’”incubo” di tutti i cuochi italiani. Il pluristellato chef è, infatti, il protagonista della versione italiana di “Cucine da incubo” diventata famosa in tutto il mondo grazie allo scozzese Gordon Ramsey. Andata in onda sul canale FoxLife, la prima stagione ha riscosso molti consensi tanto da metterne in cantiere una seconda. Il tutto senza dimenticare il suo ristorante “Villa Crespi” ad Orta San Giulio che gestisce con sua moglie Cinzia Primatesta dove nei suoi piatti ha portato anche un po’ di Campania.

    (09/10/2013)



    Fonte:www.piueconomia.it,video.d.repubblica.it,www.youfeed.it,web
     
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    Cucine da incubo, in chiaro
    la versione italiana con Antonino Cannavacciuolo




    Guarda i primi infernali assaggi


    Arriva in chiaro dal 25 ottobre ogni venerdì alle 21.00 in prima tv su Cielo (DTT canale 26, Sky canale 126 e TivùSat canale 19), Cucine da incubo Italia, adattamento del famosissimo Kitchen Nightmares condotto dallo chef inglese Gordon Ramsay. Protagonista della versione “made in Italy” troviamo Antonino Cannavacciuolo, uno dei migliori chef italiani e proprietario dell’hotel ristorante a due stelle Michelin Villa Crespi sul lago d’Orta.

    Nel corso delle 10 puntate, lo Chef Cannavacciuolo avrà il compito di risollevare le sorti di altrettanti ristoranti in crisi dove – a differenza della versione inglese – il vero problema non è la sporcizia e il cibo “disgustoso” quanto l’arroganza dei proprietari e l’incompetenza dei cuochi e dello staff di sala.

    (24 ottobre 2013)




    Fonte:www.kataweb.it,www.youtube.com,www.tvblog.it,web
     
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    Antonino Cannavacciuolo - Calendario Lavazza 2014




    Lavazza calendar 2014: Inspiring chefs - Antonino Cannavacciuolo




    The 2014 Lavazza Calendar – July/August – Antonino Cannavacciuolo - Fresh Fish



    Fonte:Lavazza,www.youtube.com,www.facebook.com/Lavazza
     
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    Cannavacciuolo alla Coin di Napoli



    Una nuova giornata all'insegna del gusto e della buona cucina, mercoledì 30 ottobre insieme allo chef Cannavacciuolo nel negozio di Napoli in via Scarlatti!


    Antonino-Cannavacciuolo


    [...] Special guest della giornata, Antonino Cannavacciuolo che nel suo libro “In Cucina comando io” racconta come tenacia, costanza e talento abbiano trasformato un semplice ragazzo, dal temperamento forte e determinato, in uno dei più grandi e affermati chef stellati dell’ultima generazione. Tutte le ricette contenute nel volume restituiscono la magia, la raffinatezza e l’innovazione della cucina di Cannavacciuolo, una cucina ancora fortemente ancorata alla semplicità dei sapori della tradizione mediterranea.
    Sintesi perfetta tra semplicità e successo, lo chef gode della stima dei migliori critici gastronomici italiani che vedono in lui un protagonista indiscusso dell’attuale e futuro panorama enogastronomico del nostro Paese. [...]



    Fonte:www.coin.it,www.roma.eataly.it
     
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    Le ricette di Cannavacciuolo in un libro:
    “In cucina comando io”


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    di Eleonora D Amore


    Antonino Cannavacciuolo ha pubblicato il suo primo libro di ricette che, a dispetto di quanto possano pensare in molti, non promuove l'attuale arte culinaria bensì quella di sua nonna e di quell'amore per i fornelli che l'ha reso famoso in tutta Italia.



    Ha scelto di tornare a casa per promuovere il suo primo libro di ricette, dal titolo “In cucina comando io”. Stiamo parlando di Antonino Cannavacciuolo, lo chef di Cucine da Incubo (Italia edition) che ha presentato il suo ricettario alla Coin di via Scarlatti a Napoli, mercoledì 30 ottobre 2013. Attorniato da fan e massaie, desiderose di carpire i suoi segreti gastronomici, è stato avvicinato dalle telecamere di Fanpage per spiegare come è nata la voglia di portare su carta la sua più grande passione: “Era da anni che volevo fare un libro, un libro che avevo dentro. Non ho voluto fare ricette attuali, ma quelle che appartengono alla mia tradizione di famiglia, di mia nonna e rappresentano il movente principale del mio amore per questo lavoro“.

    Obbligatoria la domanda sul rapporto vigente con Napoli e la sua terra d’origine: “Vivo da 20 anni al nord e sicuramente Napoli la porto nel cuore. Uso prodotti come pasta, formaggi e vini campani proprio per non farmi mancare mai la mia terra. Senza contare che su una ventina di collaboratori, almeno dieci sono napoletani“.

    (31 ottobre 201317:21)



    Fonte:tv.fanpage.it
     
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    Antonino Cannavacciuolo,
    gli ingredienti segreti dello chef della TV










    In occasione della presentazione del libro 'In cucina comando io' Cannavacciuolo fa un appello ai suoi concittadini: 'il riscatto deve partire dai napoletani'



    Serena Bonamassa


    Da chef a scrittore il passo è breve per Antonino Cannavacciuolo, protagonista di Cucine da incubo su Fox Life e ora autore di In cucina comando io.

    L’abbiamo incontrato a Napoli durante la presentazione del suo primo libro, qualcosa a cui pensava da anni, come ha dichiarato in esclusiva a BlogLive, per lanciare un messaggio a quanti si cimentano nel lavoro di cuoco. Bisogna imparare la tradizione, apprezzare le ricette della nonna, amare gli ingredienti: questi i primi passi da compiere prima di dare una linea alla propria cucina.

    Ai nostri microfoni, lancia anche un appello ai suoi concittadini, partendo dalla questione della Terra dei Fuochi.

    “Chi può deve intervenire– ha detto Cannavacciuolo – anche se non possiamo aspettare sempre che siano gli altri a fare qualcosa per la nostra città, dobbiamo essere noi i primi a voler bene a Napoli. Siamo noi a dover agire, a dover raccogliere ad esempio la carta da terra, dobbiamo diventare un modello, lanciare un esempio”. “Napoli ha delle potenzialità immense, io giro il mondo e me ne rendo conto, dobbiamo ripartire da qui” ha concluso il noto chef.

    Umiltà e passione, ciò che bisogna trasmettere nel lavoro, come nella vita per Antonino Cannavacciuolo, chef pluristellato di ultima generazione che, nonostante sia diventato un personaggio – come si definisce – non ha perso di spontaneità e genuinità. A sorpresa, durante la presentazione a Napoli, è arrivato anche il dono del maestro artigiano Marco Ferrigno: un pastore che omaggia Cannavacciuolo, in piena tradizione napoletana.

    Tanti i retroscena del suo programma che ci ha svelato: dal dietro le quinte delle cucine che trasforma, a come avviene la scelta dei ristoranti, fino alle differenze con Gordon Ramsey, conduttore della versione americana di Cucine da incubo.

    Ecco il protagonista dell’enogastronomia italiana nell’intervista ascoltabile in esclusiva per BlogLive.

    (31 ottobre 2013)





    Intervista ad Antonino Cannavacciuolo



    Fonte:www.youtube.com,Bloglive,web,

    © http://www.bloglive.it/antonino-cannavacci...sta-127818.html
     
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    Antonino Cannavacciuolo:
    «In cucina comando io!»



    1 giorno fa | di Sara Tieni


    Un libro in cui si racconta a 360°, il ritorno in Tv con una nuova serie di Cucine da Incubo e un nuovo ristorante a Mosca. Il Bud Spencer della cucina, ci racconta. Moglie vegana, compresa



    La voce è possente, il physique du role, c'è tutto. Non c'è da stupirsi se Antonino Cannavacciuolo, chef-star della cucina italiana ha intitolato il suo primo libro In cucina comando io (Mondadori Electa). Dentro, tutto il mondo del gigante buono e geniale dei fornelli, nato 38 anni fa a Vico Equense, Napoli (quest'anno è finito, in formato statuetta, addirittura nei famosi presepi, ritratto da un artigiano di Via San Gregorio Armeno accanto ad altri grandi come Bottura, Cracco e Scabin), e oggi animatore e re indiscusso dell'hotel e ristorante Villa Crespi, sul Lago d'Orta.







    Iperattivo, il libro pubblicato in attesa di tornare in Tv con la seconda serie di Cucine da Incubo, che andrà in onda su Foxlife (la prima serie intanto si può rivedere ogni venerdì alle 21.00 in prima tv in chiaro su Cielo ,TT canale 26, Sky canale 126 e TivùSat canale 19), «girata durante i tre mesi di chiusura del ristorante», precisa lui, ripercorre la sua storia dall'infanzia «quando andavo a caccia di polpi sulla Costiera amalfitana».

    Già perché se lui ormai guarda fuori Italia (a dicembre inaugurerà un ristorante a Mosca) e da 14 anni stia al Nord, Cannavacciuolo non ha mai dimenticato le sue origini e i suoi sapori «se chiudo gli occhi vedo il Vesuvio».

    Questo libro non è un semplice ricettario: sembra un menu «sentimentale»
    «Cucinare è la mia vita. La prima ricetta di cui ho memoria è quella del ragù. Mi svegliavo, la domenica, con questo profumo meraviglioso nelle narici. Quella carne che cuoceva, lentamente, per ore, era una poesia. Se non sentivo quel profumo non era domenica. Era la sveglia della felicità».

    Che cosa vuol dire «In cucina comando io»?
    «Non è una minaccia. E' solo un incitamento per chi ha la passione per questo mestiere e che, prima di tutto, deve avere fiducia in se stesso. Quando si sta ai fornelli bisogna saper essere leader, prendere in mano la situazione. Non è un messaggio dittatoriale: devi credere in quello che ti piace mangiare e preparare. L'ho insegnato anche a tanti ristoratori in difficoltà che ho incontrato durante la registrazione di Cucine da incubo».

    Quali sono i suoi piatti-icona oggi?
    «Quei due-tre che meglio mi rappresentano: la scarola liquida, la linguina di Gragnano con calamaretti e zuppa di pane di segale allo spezzatino…sono creazioni dove cerco sempre di abbinare Nord e Sud».

    Nel libro racconta che all'inizio non è stato facile farsi accettare. Per esempio la pasta secca non era molto ben vista…
    «Sì, c'era una certa mentalità per cui, il cuoco bravo, la pasta la faceva solo fresca. E' stato bello vedere i miei clienti cambiare idea, poco a poco».

    Gli chef oggi sono sempre più delle star: come si rimane con i piedi per terra?
    «Con piccoli gesti quotidiani: se c'è una carta per terra, penso io, raccoglila. E poi tenendo bene aperti gli occhi. Soprattutto sulla realtà che ci circonda. Oggi, per aprire un ristorante, bisogna essere anche manager di se stessi. Ci sono dei costi e dei sacrifici insospettabili. Lo sa, per esempio, che una lavastoviglie costa 20 euro a lavaggio?».

    Un altro aspetto della vita dello chef è una vita privata molto ridotta: come fa con sua moglie Cinzia?
    «Ci dicono che siamo fatti l'uno per l'altro. Abbiamo due cuccioli meravigliosi e stiamo mettendo in piedi una bella famiglia. Penso che io e Cinzia siamo come il vino: più invecchiamo e più miglioriamo».





    Ma la sera, a casa, chi cucina di voi due?
    «Facciamo a turno e sempre cose semplici. Da uno spaghetto al pomodoro all'insalata…in menu non c'è mai nulla di complicato. Di solito mia moglie cucina quando io voglio uscire e lei non ne ha voglia. Allora mi dice "No, dai amore, questa volta ci penso io"».

    Sarà, ma come fa con una dolce metà vegana? Non c'è il rischio di litigare con uno come lei?
    «No perché Cinzia ci è arrivata dopo un lungo percorso. Lei è molto equilibrata. Fa yoga, si nutre in modo sano. In questo siamo concordi e complementari. La rispetto molto per le sue convinzioni. Oltretutto penso che crudismo e i cibi bio siano una delle tendenze culinarie del futuro. Certi cibi, come il pesce, perdono molto con cotture eccessive».

    In cucina, da buon napoletano, ha dei riti scaramantici, fa scherzi?
    «Niente scaramanzia ma tanti scherzi. Abbiamo un metre che è un po' timoroso nei miei confronti così c'è sempre chi trova il modo di fargli prendere, per scherzo, qualche spavento».

    Ma a lei gli scherzi li fanno?
    «No (ride, ndr), perché di me hanno paura».

    Come si fa a tenere unita la brigata di cucina?
    «Con la musica a palla, per esempio. Io li incito come prima di un incontro di calcio. quando arriva la prima comanda, sento ruggire dei leoni».

    Tra poco inizieranno le riprese di Cucine da Incubo 2: quali saranno le novità?
    «Vorrei che ci fossero più ricette. E vorrei far capire meglio alla gente l'importanza degli ingredienti e dei fornitori giusti. Magari facendo un salto in mare a prendere, per esempio, il pesce direttamente dal peschereccio».

    E' vero che pescare è il suo hobby?
    «Certo, è il mio yoga. Quando posso mi distraggo proprio così: pesco con canne lunghe e sottili, sul lago. E recupero tutte le energie».




    Il presepe con i più importanti chef italiani realizzato
    da un artigiano napoletano: dentro, anche chef Cannavacciuolo





    Fonte:www.vanityfair.it,web
     
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    Pavia, chef Cannavacciuolo
    cucina per i poveri alla mensa del Fratello




    VIDEO - Chef alla mensa del Fratello, Antonino Cannavacciuolo


    di redazione Blitz


    PAVIA – Risotto al midollo per i poveri della Mensa del Fratello dell’Oratorio di San Mauro a Pavia. Il piatto prelibatissimo e griffatissimo è stato cucinato per loro dallo chef Cannavacciuolo in persona.
    Il titolare del ristorante Villa Crespi di Porto San Giulio sul Lago D’Orta e protagonista del programma Cucine da incubo in onda su Fox Life, è uno degli chef più conosciuti e apprezzati d’Italia.

    Antonino Cavacciuolo, due stelle Michelin, il Gordon Ramsay italiano oggi è stato il cuoco dei poveri di Pavia. A promuovere l’iniziativa Maurizio Niutta, direttore generale dell’Asp (l’Azienda servizi alla persona di Pavia), insieme ad alcuni suoi amici che hanno collaborato alla preparazione della cena, nel corso della quale sono stati serviti anche 200 stinchi con patate, vini di qualità adatti al menù e, per finire, delle ottime crostate.

    “Ci sentiamo fratelli tra altri nostri fratelli, meno fortunati di noi – ha commentato Niutta – Ho proposto l’idea ad Antonino, e lui ha aderito con grandissimo entusiasmo”.

    “Per me – ha aggiunto il famoso chef – una serata come questa procura molta più emozione di tanti altri appuntamenti con personaggi più blasonati”.

    (11 novembre 2013 20.55)




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