Riassunto sulla vita di Manzoni

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    Riassunto sulla vita di Manzoni

    Uno degli esponenti italiani di maggior rilievo del panorama italiano romantico è Alessandro Manzoni. Nato nel 1785 da Giulia Beccaria, (nipote dunque del letterato milanese Cesare Beccaria) e dal conte Pietro Manzoni, dopo la separazione dei genitori viene istruito in collegio e ventenne raggiunge la madre a Parigi. Lì incomincia a frequentare un ambiente intellettuale molto vivace e si sposa con Enrichetta Blondel. Uno dei momenti salienti della sua vita è la conversione al cattolicesimo avvenuta nel 1810, di grande importanza perché la fede religiosa diventa una componente fondamentale della sua vita.
    Rientrato a Milano compone alcune delle sua opere più famose: gli Inni sacri, che però non porterà mai a compimento, Marzo 1821,in cui cerca di interpretare il sentimento patriottico lombardo, Il cinque Maggio,in cui esprime la sua ammirazione e la sua tristezza per la morte di Napoleone, le tragedie Adelchi e il conte di Carmagnola.
    Infine la sua opera più nota: il romanzo storico i Promessi Sposi, di cui inizia la stesura nel 1821 con il titolo di Fermo e Lucia. Il romanzo subirà vari rimaneggiamenti, in particolare nella revisione del 1824, permane il problema della lingua, che è ancora un insieme di forme illustri e letterali e di modi parlati e dialettali, con propensione per l'uso toscano.
    L’edizione definitiva uscirà a Milano tra il 1840 e il 1841, e dopo la divina commedia di Dante, Manzoni è tra i primi ad aver scritto in una lingua che potesse essere compresa da tutti gli Italiani, ad aver prodotto un intero romanzo nella lingua ufficiale di uno stato che stava difficilmente nascendo. È questa l’innovazione principale di Manzoni, ed è questo che lo rende uno degli autori principali del risorgimento Italiano.
    “I promessi sposi” è un romanzo storico che rispecchia la visione umana di Manzoni, volta al confronto degli oppressi e degli oppressori del ‘600, periodo in cui è ambientato il romanzo, con quelli dell’’800, periodo in cui è stato scritto, come gli oppressori stranieri sull’Italia nascente.

    Nel 1861 è nominato senatore del regno d’Italia e viene poi incaricato di presiedere la commissione per l’unificazione della lingua italiana. Muore a Milano nel 1873.
    Per Manzoni la poesia e la letteratura devono avere “l’utile per scopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo”, servono quindi a educare il cittadino ad un senso di appartenenza ad un popolo, a mettere in luce la verità della storia arricchendola con la visione di singoli personaggi.
    Pur scrivendo opere di generi diversi, Manzoni esprime alti sentimenti patriottici: egli pensa infatti che la ricerca della verità possa essere utile alla formazione e all’unità del popolo, e sceglie tematiche di carattere storico e pubblico che risvegliassero nel lettore il sentimento di appartenenza alla nazione e di adesione agli ideali religiosi e civili di essa. Diventa dunque un ispiratore del Risorgimento nazionale al contempo, con i Promessi Sposi, mette le basi per l’italiano moderno e unificato.

     
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    funerale_manzoni


    Il 29 maggio 1873 andarono in scena i solenni funerali di Alessandro Manzoni. Questa stampa uscita poco dopo, mostra la folla in corteo lungo corso Vittorio Emanuele.
    Il percorso completo è stato da piazza Duomo, lungo corso Vittorio Emanuele, via Monte Napoleone, via Alessandro Manzoni, via S.Giuseppe (dove ora c'è il monumento a Sandro Pertini), via dell’Orso e corso Garibaldi, conduce al Cimitero Monumentale, dove la salma restò due anni, in attesa che si costruisse lo spazio nel Famedio.

     
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