CARLO CRACCO ... “genio e sregolatezza”

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    Cracco testimonial della Scavolini, guarda lo spot




    Fabiana Scavolini, Amministratore Delegato Scavolini Spa e Carlo Cracco, testimonial della nuova campagna pubblicitaria Scavolini, durante la conferenza stampa di presentazione

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    Dalla vasca da bagno alla cucina, lo chef è il nuovo volto della campagna pubblicitaria dell'azienda pesarese


    Dopo Raffaella Carrà e Lorella Cuccarini, Scavolini punta sullo chef Carlo Cracco, in cucina e anche in bagno. Il ‘cattivo’ di Masterchef e Hell’s Kitchen è il protagonista della nuova campagna pubblicitaria dell’azienda pesarese che nel 2015 ha superato i 200 milioni di fatturato.

    Si tratta per Scavolini, che negli ultimi anni si è lanciata nel mercato del living e del bagno, di un cambio di marcia: un ritorno al testimonial sì ma con un volto maschile, un modo per sottrarre la cucina al monopolio femminile e al tempo stesso di spiazzare il pubblico che è abituato a vedere Cracco ai fornelli e che questa volta se lo ritrova anche nella vasca.

    A Cracco è stato affidato il compito di raccontare la nuova Scavolini: non più identificazione con la cucina, ma anche azienda protagonista nel mondo living e bagno.

    “Siamo entusiasti di avere al nostro fianco un ambasciatore del food e del Made in Italy come Carlo Cracco - ha commentato Fabiana Scavolini, amministratore delegato Scavolini - È sicuramente uno degli chef italiani più conosciuti a livello internazionale, un interprete eccellente della nostra cucina e quindi perfetto rappresentante di quei valori da sempre parte nel nostro DNA”.

    (Pesaro, 14 gennaio 2016)

    www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cra...olini-1.1645202


    Video



    FONTE:
    © www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cra...olini-1.1645202,
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    Lo chef stellato che si è ammazzato.
    Cracco: "Io so perché si è ucciso"



    La morte dello chef pluristellato Benoit Violier ha sconvolto il mondo della cucina internazionale. Lo chef franco-svizzero di 44 anni con tre stelle Michelin e numerosi premi già in bacheca, si è sparato con un colpo d'arma da fuoco a poche ore dal verdetto annuale sui riconoscimenti della Guida Michelin. Il suo ristorante all'Hotel de Ville di Crissier si era classificato come il migliore al mondo, secondo autorevoli guide, era all'apice della carriera e probabilmente questa pressione per lui è stata fatale. Il sospetto inevitabile è venuto anche allo chef Carlo Cracco, intervistato dal Giorno, che ha ammesso subito: "Il nostro non è un mestiere facile. Hai a che fare con il pubblico e quindi sei continuamente sottoposto a un giudizio, che può essere negativo o positivo, ma resta comunque un giudizio che bene o male devi affrontare. Non è semplice gestire queste emozioni - ha detto - ma bisogna imparare a farlo".

    I verdetti - Il pubblico televisivo è abituato a vedere Cracco serissimo e imperturbabile come giudice di Masterchef, i giudizi spesso duri generalmente li dà lui. Ma anche lui ha i suoi giudici oltre ai clienti del suo ristorante: gli esperti della temutissima Guida Michelin: "La apri col cuore in gola - ha raccontato al Giorno - e speri di non trovare il tuo nome tra i bocciati. Una volta ti osannano, un'altra dicono che non sei capace di far da mangiare, mettendo anche a rischio la tua attività. È un confine molto sottile, ed è facilissimo passare da una parte all'altra. Potete immaginare quale sia lo stress a cui siamo sottoposti". Ci sono però giudizi inaccettabili, secondo Cracco, quelli che fanno più male è quando manca la "buona fede. Subire dei giudizi che non hanno niente a che fare con la cucina e la ristoranzione ti fa sentire indifeso. Non c'è modo di rimediare. Capita che ci sia qualcuno che ti critica anche se fai tutto benissimo perché proprio non ti sopporta. E cosa puoi fare? Mandi giù e stai zitto".

    (02 Febbraio 2016)

    http://www.liberoquotidiano.it/news/spetta...s-suicidio.html


    FONTE:
    © http://www.liberoquotidiano.it/news/spetta...s-suicidio.html
     
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    In privato, il "duro" delle cucine, è un tenero papà


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    (Fonte: Vero TV)

     
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    Masterchef, Carlo Cracco
    denunciato per colpa di un piccione



    di Redazione Tvzap


    L’Aidaa ha presentato denuncia contro lo chef perché durante una puntata di Masterchef ha cucinato “un piatto a base di carne di piccione che è un animale protetto dalla legge”. Ma il presidente del Consiglio regionale del Veneto sottolinea “La normativa impedisce l’abbattimento del piccione selvatico, non quello di allevamento”


    Carlo Cracco denunciato alla procura di Milano per “Violazione della legge nazione di tutela della fauna selvatica e della direttiva europea 147/2009 e istigazione a delinquere avendo lo stesso, con la diffusione di tale filmato criminoso, istigato altri cittadini a compiere tali crimini”. Ma cosa avrà mai fatto lo chef? Ha cucinato il piccione durante la puntata di Masterchef del 14 gennaio il piccione.

    A denunciarlo il presidente dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, Lorenzo Croce come si legge sul sito dell’associazione Aidaa annunciando il documento anticipato via fax domenica 28 febbraio.

    “Nessuno discute che Carlo Cracco sia un grande chef ma il fatto che vada in tv a presentare un piatto a base di carne di piccione che è un animale protetto dalla legge nazionale ed europea rappresenta un reato penalmente rilevante che non potevamo far finta di non vedere per questo motivo proprio oggi ho firmato ed inviato la denuncia alla procura di Milano per violazione della legge nazione di tutela della fauna selvatica e della direttiva europea 147/2009″.

    Secondo quanto si legge nella denuncia il cuoco si sarebbe inoltre macchiato di “istigazione a delinquere avendo, attraverso la diffusione del filmato (IL VIDEO INCRIMINATO), istigato altri cittadini a compiere tali crimini in violazione delle normative europee e nazionali a tutela della fauna selvatica”.

    In difesa di Cracco arriva Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto che fa chiarezza sulla normativa “Gli animalisti hanno denunciato Cracco perché ha presentato un piatto a base di piccione. Mi sembra una esagerazione. La normativa impedisce l’abbattimento del Piccione selvatico (Columba livia)”, una specie soggetta alla tutela prevista da una direttiva europea, “ma un conto – dice – sono i piccioni selvatici, un altro quelli di allevamento: i primi non si possono cacciare né servire a tavola, i secondi, invece, si acquistano da allevatori specializzati e sono il piatto forte di molte trattorie e ristoranti un po’ in tutta Italia”.

    (29 febbraio 2016)

    http://tvzap.kataweb.it/news/160402/master...one/?refresh_ce


    FONTE:
    © http://tvzap.kataweb.it/news/160402/master...one/?refresh_ce
     
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    Masterchef 5, Cracco: “Animalisti e piccioni? Siate seri”. Bastianich: “Occhio a gabbiani e scoiattoli”




    ...il video - clicca qui...


    Lo chef Carlo Cracco non parla di animali e non raccoglie la provocazione degli animalisti che, a poche ore dalla messa in onda della finale di Masterchef 5 hanno inscenato una protesta davanti al ristorante milanese dello chef, reo di essere un “assassino” di piccioni: “Parliamo di cose serie“. Interviene con ironia invece Joe Bastianich che dice: “Non sottovalutiamo la questione degli animali, ci sono i gabbiani che cagano sulla barca di Antonino e gli scoiattoli sotto il tetto di Barbieri. Sai che piatti che vengono fuori?”

    (4 marzo 2016 | di Alessandro Madron)

    http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/03/04/...iattoli/488989/


    FONTE:
    © http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/03/04/...iattoli/488989/
     
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    Un piccione per Cracco




    (Fonte: Vero TV)

     
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    Carlo Cracco al veleno su Facebook:
    "La mia cena un flop? Mi fate tristezza"




    Carlo Cracco, post al veleno su Facebook


    (clicca sulla foto )


    Carlo Cracco perde le staffe per una notizia del quotidiano Cronaca di Verona, poi diventata virale, secondo la quale la sua cena di gala del Vinitaly sarebbe stata un fallimento. Lo chef ha affidato a Facebook il suo sfogo al veleno, rispondendo colpo su colpo alle critiche: «Oramai parlare male di me o attaccarmi per qualunque cosa è diventato l'hobby più ambito per ottenere più visualizzazioni o più notorietà. Un modo per fare parlare di sè insomma».

    «Che sia un piccione, - continua Cracco nel suo post - una cena che faccio o una frase che dico poco importa: a loro non interessa il cosa, ma il chi. Parlando di me, sanno che faranno parlare di loro. E il frutto di questo loro "lavoro", o accanimento, lo sbandierano pure ai quattro venti e se ne compiacciono. "Grande successo per noi", scrivono loro. "Grande tristezza", penso io. Avanti il prossimo».

    (Martedì 19 Aprile 2016, 18:36)

    www.leggo.it/spettacoli/televisione...ok-1680560.html


    FONTE:
    © www.leggo.it/spettacoli/televisione...ok-1680560.html,
    © www.cronacadiverona.com/cronaca-di-verona-weekend-super/
     
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    “Avanti il prossimo”, lo sfogo di Cracco
    dopo le polemiche e i manifesti contro di lui


    cracco-manifesto


    di G.D.


    Lo chef stellato si sfoga su Facebook dopo l'ennesimo attacco nei suoi confronti: "Ormai parlare di me per attaccarmi è diventato l'hobby più ambito".


    Carlo Cracco si sfoga su Facebook dopo l'ennesimo attacco contro la sua persona e la sua professionalità. Dopo le polemiche per la pubblicità delle patatine confezionate, con tanto di manifesti in giro per l'Italia, vandalizzati e derisi, dopo il caso del piccione cucinato a MasterChef, il "Cronaca di Verona" riporta di una serata andata storta nell'ambito di "Veronafiere". Come riporta il giornale locale:

    Menu, qualità del cibo e relative mescolanze sono state per la gran parte dei 400 vip invitati una delusione. Il commento più buono reso è stato “migliori le patatine San Carlo di cui Cracco fa da testimonial”.

    Lo chef stellato non ci sta e scrive una dura invettiva nei confronti di chi lo attaccherebbe "per hobby" solo al fine di ottenere "visualizzazioni" e "notorietà".

    Oramai parlare male di me o attaccarmi per qualunque cosa è diventato l'hobby più ambito per ottenere più visualizzazioni o più notorietà.
    Un modo per fare parlare di sè insomma. Che sia un piccione, una cena che faccio o una frase che dico poco importa: a loro non interessa il cosa, ma il chi. Parlando di me, sanno che faranno parlare di loro. E il frutto di questo loro "lavoro", o accanimento, lo sbandierano pure ai quattro venti e se ne compiacciono. "Grande successo per noi", scrivono loro. "Grande tristezza", penso io. Avanti il prossimo.


    Il caso del piccione a Masterchef

    L'ultimo attacco mediatico che Cracco ha dovuto fronteggiare è arrivato da Lorenzo Croce, presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che lo ha denunciato alla Procura di Milano per aver cucinato un piatto a base di carne di piccione durante una puntata di MasterChef Italia. La motivazione sarebbe nell'aver cucinato un animale, come il piccione selvatico, protetto da una direttiva europea che tutela la fauna selvatica. Ma il pm ha chiesto l'archiviazione perché Cracco avrebbe cucinato un piccione di allevamento, non tutelato dalla norma in questione.[...]

    continua su: http://tv.fanpage.it/avanti-il-prossimo-lo...-contro-di-lui/
    http://tv.fanpage.it/

    (19 APRILE 2016 22:14)


    FONTE:
    © http://tv.fanpage.it/avanti-il-prossimo-lo...-contro-di-lui/
     
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    Le star che dicono no alla violenza sulle donne





    Belen, Cracco, Fiorello, May e gli altri vip che scendono in campo per il Denim Day


    Belen Rodriguez, Beppe Fiorello, Carlo Cracco, Elena Santarelli e Fiona May sono solo alcuni dei volti celebri che compaiono nel video Apri gli occhi, lanciato dalla Guess Foundation Europe per promuovere il Denim Day, l’evento globale contro la violenza sulle donne.
    Nel video, le celebrities si alternano a elencare una serie di cifre che fotografano la tragica diffusione di episodi di violenza sulle donne in Italia. Inizialmente bendati, i protagonisti si liberano uno dopo l’altro della fascia rossa che copre loro gli occhi, simbolizzando la presa di coscienza di un fenomeno che non può essere taciuto.

    Per questo ritorna il 27 maggio l’appuntamento con il Denim Day, promosso da Guess Foundation Europe, in collaborazione con The Circle Italia Onlus, a favore di D.i.Re, Donne in Rete contro la violenza, associazione nazionale di centri antiviolenza gestiti da associazioni femminili.
    Alla sua seconda edizione italiana, il Denim Day è nato negli Usa come segno di protesta verso una sentenza della Corte di Cassazione italiana che aveva assolto uno stupratore con la motivazione che la vittima, sfilandosi i jeans aderenti, aveva dimostrato di essere consenziente.
    Da allora il Denim Day è un appuntamento internazionale dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza di genere.

    “Il 27 maggio è il Denim Day. Indossa i tuoi denim e aiutaci a fermare la violenza”. E’ questo l’appello di Belen, Cracco e gli altri che invitano a veicolare la campagna sui social con gli hashtag #DenimDay, #GuessForProgress e #StopSexualViolence.

    (18 maggio 2016)

    http://lookdavip.tgcom24.it/le-star-che-di...-donne/#content


    FONTE:
    © http://lookdavip.tgcom24.it/le-star-che-di...-donne/#content
     
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    Carlo Cracco si racconta:
    “Da bambino avevo sempre fame”. I suoi consigli
    per conquistare i più piccoli



    Nicole Persico


    Carlo Cracco ha lanciato Doremi Chef, corsi di cucina per bambini sulle navi Msc


    Circondato da 20 ragazzini impegnati in uno spassoso show cooking c’è lui, Carlo Cracco.

    L’evento nel ristorante Carlo e Camilla in Segheria, a Milano, ha lanciato Doremi Chef, corsi di cucina per bambini sulle navi Msc, patrocinati dallo chef. Abbiamo colto l’occasione al volo e lo abbiamo intervistato. Guarda la FOTOGALLERY

    Lei amava la cucina giò da piccolo? «Io amavo mangiare, leccavo le pentole, avevo sempre fame»

    Sua mamma le dava dei consigli? «No, avevo un’attenzione limitata; non capivo quale fosse il segreto delle sue torte, ma m’interessava arrivare quando era tutto pronto»

    E lei dà consigli ai suoi figli? «I più piccoli, Pietro, 4 anni, e Cesare, quasi 2, accettano quasi tutto, e io li spingo ad assaggiare ogni cosa. È quando crescono che iniziano le preferenze. Sveva, 13 anni, e Irene, 9, già scelgono di preparare i dolci: perchè è più facile e si vede bene il risultato».

    Cosa suggerisce ai genitori? «Primo: i bambini devono prendere confidenza con gli ingredienti. Davanti a una fetta di salame devono prima sentirne il profumo, poi mangiarla. Di un pomodoro devono ammirare il colore. Non propinate loro sapori troppo forti, ci arriveranno da soli. Spiegate da dove vengono gli alimenti: la cipolla nasce sotto terra, la mela appesa a un ramo… »

    E come si fa con le verdure? «Portatene in tavola almeno tre o quattro; di solito una funziona, se va bene ne assaggia due. Magari scopri che una la preferisce cotta, l’altra cruda o cremosa. Non sono capricci, ma gusti. L’importante è non proporre mai un solo piatto».

    (27 maggio 2016)

    http://www.oggi.it/cucina/scuola-di-cucina...-i-piu-piccoli/


    FONTE:
    © http://www.oggi.it/cucina/scuola-di-cucina...-i-piu-piccoli/
     
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    «E' l'ora del latte», al via la
    campagna del Ministero con Cracco e la Parodi



    Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che da oggi parte la campagna istituzionale promossa dal Mipaaf per la promozione e la valorizzazione del latte fresco.


    L’iniziativa si inserisce nel piano di azioni strategiche messe a punto dal Ministero, in collaborazione anche con le organizzazioni agricole, le cooperative, l'industria e la Grande distribuzione organizzata, a sostegno del comparto lattiero caseario in una fase delicata come quella determinata dalla fine del regime europeo delle quote latte.

    L’obiettivo è favorire il consumo di questo alimento, promuovendo la conoscenza delle sue qualità nutrizionali e organolettiche.
    I testimonial sono Carlo Cracco, Cristina Parodi, Demetrio Albertini e Giorgio Calabrese.
    Lo spot sarà accompagnato anche da una campagna pubblicitaria su tutto il territorio nazionale e sui social network con l’hashtag #oradellatte.
    «Scegliere la qualità del latte fresco – afferma il Ministro Maurizio Martina – per i consumatori di ogni età vuol dire saper riconoscere e apprezzare tutto ciò che c’è dietro: l’impegno di chi lavora nella filiera, ma anche le sue proprietà nutritive. Per questo abbiamo voluto fortemente una campagna istituzionale per rilanciare i consumi di questo prodotto che fa parte della nostra tradizione alimentare. I consumatori potranno così aiutare sempre di più gli allevatori italiani ad uscire da una crisi strutturale, che vede tante aziende in sofferenza. Bere latte fresco, oggi, assume un significato ancora più importante».

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    (Giovedì 26 Maggio 2016, 15:06)

    http://salute.ilmessaggero.it/alimentazion...ro-1757755.html