CARLO CRACCO ... “genio e sregolatezza”

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco a Genova:
    «Pesto e cima prove da sofisticati chef»


    be40bc651006260641b02027b1d73829

    Carlo Cracco stasera a Genova per l’onlus Aistmar a palazzo della Meridiana


    Genova - Ambasciatore del gusto della Regione Lombardia all’Expo 2015 il pluristellato chef Carlo Cracco sarà a Genova stasera a Palazzo della Meridiana. Il cuoco-star, vicentino 48 anni, firma la cena a favore di AISTMAR, onlus impegnata nell’assistenza domiciliare ai bambini nati prematuri della clinica Mangiagalli di Milano. Sulla pagina Facebook di Cracco, oltre 350mila “mi piace”, l’evento genovese è in primo piano, con un suo messaggio personale: “Vi aspetto”.

    Chef, è papà per la quarta volta da poche settimane. Per questo ha così a cuore l’evento genovese pensato per i bambini?

    «Forse. Ma trattandosi del quarto figlio avrei dovuto pensarci prima. Con AISTMAR collaboro da tempo, ma non abbastanza come vorrei».

    Allora non è cattivo come sembra in televisione, temutissimo sia a Masterchef che a Hell’s Kitchen Italia…

    «Sono solo severo. In cucina, come nella vita, ci vuole serietà, impegno e costanza. I ragazzi devono capire che non si può perdere concentrazione solo perché c’è una telecamera. Sia chiaro, questi programmi non sono un gioco a premi: cerchiamo di fare capire quanto sia importante conoscere ciò che si mangia».

    Una “mission”, la sua, che si prefigge anche con la onlus “Maestro Martino” nata per la salvaguardia della cucina tradizionale?

    «Sono convinto che sia importante conoscere per valorizzare. Le ricette, ma anche i prodotti».

    In Liguria ad esempio?

    «La vostra è una regione speciale. Lo dico davvero. È piccola ma affacciata su un lungo arco di costa, così da essere unica per la varietà e la ricchezza della cucina. Per non parlare dei prodotti: alcuni pesci mi arrivano solo da lì. I vostri gamberi, per esempio, sono speciali».

    La nostra è una cucina semplice? La conosce?

    «L’ho studiata. Non è per niente facile. Alcuni piatti sono molto sofisticati. Le pare semplice fare una buona cima? Per il pesto, dico una banalità, ci vuole il basilico giusto, altrimenti sa di menta e diventa una salsa completamente diversa».

    Però viene spacciato per pesto in tutto il mondo...

    «Questo è uno dei problemi di oggi in tanti settori dell’alimentazione. Non c’è rigore nel distinguere i prodotti di qualità da quelli standard. Non dico che ci vogliano solo prodotti cari, ovvio, perché non tutti possono permettersi qualsiasi cosa. Ma l’importante è che ci sia chiarezza nell’informare il consumatore».

    Vale anche per i ristoranti? Non le pare che ci sia confusione tra i giudizi della guida Michelin e quelli di TripAdvisor?

    «In questa nuova frontiera dei social e di internet bisogna stare attenti. TripAdvisor riporta giudizi che sono sostanzialmente anonimi e che non spiegano, per esempio, quando è avvenuta l’esperienza. Quindi non sono costruttivi perché uno chef non può capire dove ha sbagliato. Senza parlare del fatto che alcuni sono proprio falsi. Lo sa che alcuni fornitori per essere scelti propongono di fare qualche commento buono su TripAdvisor?».

    Per essere pubblicato in una guida con un giudizio buono le hanno mai chiesto soldi?

    «Questo no. C’è più serietà. Senza contare che i critici coinvolti sono professionisti seri».

    È così importante avere una stella Michelin? Baldin di Luca Collami a Genova quest’anno l’ha persa e in molti sono rimasti stupiti.

    «Se non hai la stella non vuole necessariamente dire che non sei un bravo chef e che il tuo ristorante non sia valido. Averla aiuta, perché in un’attività con il pubblico tutto fa. Ma non è fondamentale. Non credo sia questo l’obiettivo da inseguire».

    A che cosa punta allora un buono chef?

    «Oggi c’è una frattura troppo netta tra la fascia alta e quella bassa nel campo della ristorazione. Si è perso il livello medio. Credo si debba puntare all’equilibrio tra qualità e prezzo. Se lo si raggiunge non si avranno problemi. Bisogna avere i piedi per terra, oggi più di prima. E poi, volare con le idee».

    Che cosa significa avere creatività in cucina?

    «Usare con perfetto equilibrio il gusto, la vista e l’olfatto».

    Domani presenterà i suoi piatti nello spettacolare salone di un palazzo cinquecentesco. Ci anticipa qualcosa del menù?

    «Posso solo dire che sarà un bel menù. E poi ci sono io. Cosa volete di più?».

    (24 settembre 2014)



    Fonte:
    © http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/0...co_genova.shtml
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco, una macchina da
    soldi: i ricavi da record dello chef pluristellato


    UpkPfA5XLjhtjfGsynfPTmcDEWsT2Lb9VntV9CRvt2w=--carlo_cracco


    Carlo Cracco, star ai fornelli e sul piccolo schermo, è una vera e propria macchina da soldi. Non si tratta soltanto degli incassi "televisivi", dovuti alla partecipazione a Masterchef Italia (insieme alla nobile compagnia di Joe Bastianich e di Bruno Barbieri) e a quella "in solitaria" a Hell's Kitchen. Gli affari delle società del cuoco, come riporta il settimanale l'Espresso, che gli fa i conti in tasca, vanno a gonfie vele.

    Fare lo chef conviene - La società di Cracco, la Cracco Investimenti, ha chiuso l'anno 2013 con un giro di affari di 3.9 milioni di euro, il trenta per cento in più dell'anno precedente. Un'escalation innescata dall'abbondante presenza televisiva del cuoco veneto, che oltre ad aver presentato per il terzo anno consecutivo la versione italiana di Masterchef, nel 2014 ha anche condotto la prima stagione di Hell's Kitchen Italia. Un'ottima pubblicità per il ristorante a due passi dal Duomo di Milano, che la Guida Michelin ha inserito fra i 50 migliori al mondo.

    Cosa comprende il gruppo - La sua holding si occupa della gestione dei diritti d’immagine, di mostre d’arte, libri e pubblicazioni che ingrassano i conti. Inoltre, da tempo, Cracco ha la supervisione di un altro ristorante meneghino di lusso, il Trussardi alla Scala, e in occasione di Expo 2015 il presidente regionale Roberto Maroni gli ha assegnato il ruolo di ambasciatore della Lombardia, altra occasione mondiale per farsi pubblicità. L'unica creazione "cracchiana" che per il momento non sta avendo il successo sperato, è il bistrot low cost Carlo e Camilla, aperto nel 2013 in zona Navigli. I pesanti costi di avviamento hanno fatto perdere allo chef stellato 5 milioni di euro.

    La nuova stagione televisiva - Infine, per chi attendesse il ritorno del reality culinario più seguito del Belpaese, si ricorda che la quarta edizione di Masterchef Italia riprenderà la messa in onda da dicembre 2014, il giorno dopo la finale di X Factor. Per la seconda stagione di Hell's Kitchen bisogna aspettare il 2015; le selezioni, infatti, sono aperte soltanto da luglio.

    (18 ottobre 2014)



    Fonte:
    © http://www.liberoquotidiano.it/news/person...acchina-da.html,
    web
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Navi griffate, su Msc
    corner Trussardi e menù di Cracco


    e5b69e5b0a2b6b450358ad08ac9a9b12


    (ANSA) - MILANO - La maison Trussardi si imbarca sulle navi da crociera della Msc: l'annuncio dell'accordo è stato dato da Tommaso Trussardi e dal Ceo di Msc Crociere Gianni Onorato durante la cena di presentazione del menù che sarà servito sulle navi nel periodo natalizio, a cura dello chef Carlo Cracco. Nel corso della serata, che si è svolta proprio al Cafè Trussardi in piazza della Scala ed alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Michelle Hunziker, da poco sposata con Tommaso Trussardi, Antonio Ricci, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori con la moglie Cristina Parodi, e' stata data la notizia della partnership. A fare gli onori di casa, con Gianni Onorato, l'executive chairman di Msc, Pierfrancesco Vago. "Dal prossimo anno - ha detto Onorato - avremo un corner Trussardi sulle nostre navi. Prosegue la ricerca dell'eccellenza italiana da portare in giro per il mondo, che è parte fondamentale della strategia di Msc".

    Saranno 5 le navi della compagnia sulle quali sarà servito il menù di Cracco: una di queste, la MSC Armonia sarà varata tra pochi giorni dopo una spettacolare opera di allungamento. Dopo il varo, navigherà per tutto l'inverno nelle Canarie. Le altre saranno la MSC Splendida, MSC Fantasia e MSC Sinfonia in viaggio nel Mediterraneo e la MSC Orchestra pronta a esplorare gli Emirati Arabi Uniti. Questi alcune delle pietanze: gamberi rossi accompagnati da spinaci, pere caramellate e frutto della passione per inaugurare il convivio, risotto ai pomodori verdi, con pinoli tostati, gamberi e polvere di barbabietola e filetto di manzo alla Rossini, in salsa al Marsala e sedani per riscoprire i sapori della tradizione mediterranea. Infine, un semifreddo di Natale in salsa al pistacchio e mandorle glassate. Il tutto annaffiato dai vini delle cantine Aneri.


    05be94d4dfe9a782557d2caf675980e8



    Fonte:
    © www.ansa.it/lifestyle/notizie/lusso...fa00875ba5.html
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco per la Coop








     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    A casa la Masterchef è mamma







    (Fonte: Visto)

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco: “In cucina bastano un fornello
    ed una pentola, oltre a un pizzico di curiosità,
    per creare qualcosa di magico”



    di Redazione 11 novembre 2014


    Intervista al giudice di MasterChef
    per l’uscita del suo nuovo libro : “Dire, fare, brasare”


    Grembiule a quadretti, barba sale e pepe, sorriso divertito: si apre con questo solare ritratto di Carlo Cracco, il nuovo libro del severo giudice di MasterChef (la nuova serie dal 18 Dicembre, ogni giovedì alle 21.10 su SkyUno HD, canale 108 di Sky) dall’accattivante titolo “Dire, fare, brasare” (Rizzoli, pag. 228, euro16,90).

    Un volume in cui in 11 lezioni e 40 ricette, lo chef fa una summa delle principali tecniche per destreggiarsi in cucina: pagine da leggere non necessariamente in ordine progressivo, ma spizzicando qua e là, “alla bisogna”, anche se i realtà sono intelligentemente ordinate a seconda delle tecniche necessarie per ciascuna (fino al Risotto con asparagi bianchi e polvere di prezzemolo che ne include ben nove: lessare, filtrare, arrostire, brasare, tostare, sfumare, infornare, frullare, mantecare).Ogni tecnica, oltre che essere descritta a parole, è illustrata per step da scatti fotografici, corredata di consigli, accortezze e rimandi alle ricette per metterla in pratica.Attualmente impegnato nelle riprese della nuova stagione di Hell’s Kitchen Italia , Carlo Cracco racconta ad OGGI la sua ultima fatica editoriale.

    Titolo molto divertente e accattivante. Farina del suo sacco o di un copy eccellente?
    La mia idea era quella di dare un titolo diretto, immediato. “Dire” perche spiego e racconto storie ed aneddoti, “fare” perché in una cucina inevitabilmente si deve “fare” e “brasare” per dare già nel titolo un’anticipazione di ciò che si troverà all’interno del libro, ovvero tutte le principali tecniche di cucina.

    Con che spirito è nato questo libro, che sicuramente non deve essere l’ennesimo ricetterio? In che cosa pensa si differenzi dagli altri dei colleghi?
    Questo è il mio terzo libro: il primo era un primo approccio alla cucina attraverso delle mie ricette divise per difficoltà; nel secondo ho raccontato un “viaggio” tra i sapori delle regioni italiane; nell’ultimo mi sono concentrato sulle tecniche di base necessarie per la buona riuscita di un piatto senza tralasciare segreti ed aneddoti della mia cucina.

    A chi consiglia questo libro?
    Il mio obiettivo è riuscire ad arrivare anche a chi crede di non essere in grado. In cucina può bastare un fornello ed una pentola per creare qualcosa di magico. Di certo non deve mancare un pizzico di curiosità.

    Con tutte le attività che segue, ci siamo chiesti anche come e dove abbia trovato il tempo di scriverlo… Come ama scrivere chef Cracco?
    Il tempo è sempre meno quindi registro tutti i miei pensieri e le mie ricette al microfono che poi viene sbobinato. Alla fine rileggo e diamo vita al libro.

    Scrive che per lei cucinare è “cultura, scoperta, passione, arte (perchè no?), condivisione”. Che cosa intende con “arte”?
    Noi cuochi siamo degli artigiani “del gusto” che creiamo in continuazione nelle nostre cucine dopo tanti esperimenti, ricerche e prove continue per arrivare a ciò che riteniamo perfetto e che ci rappresenti. Ci lasciamo ispirare da odori, colori, esperienze, viaggi in cui assimiliamo nuovi input e li cataloghiamo nella nostra mente e nel nostro “gusto”. Non è questa arte?

    Scrive anche che “grazie alla televisione, cucinare è diventato una moda”, moda a cui lei non si è sottratto. Che cosa si è portato dell’esperienza di MasterChef (è alle porte la quarta edizione italiana) nello scrivere il libro?
    Sicuramente il successo di MasterChef sta nel fare immedesimare la gente a casa e spronarla a mettersi alla prova. D’altronde come dicevo prima, chiunque in casa ha un fornello e una pentola; sempre più spesso le persone che incontro mi dicono che provano a riprodurre quello che vedono a volte con buoni risultati, altre un po’ meno…ecco perchè nasce il desiderio di scrivere un libro dove spiegare in modo semplice ed alla portata di tutti alcune regole da seguire in cucina.

    Stanno per iniziare anche le riprese del nuovo Hell’s Kitchen. Regala ad Oggi un’anticipazione?
    Abbiamo appena iniziato le nuove registrazioni, la squadra è molto forte ed eterogenea e sono sicuro che ci regalerà grandi sorprese. Sono entusiasta del lavoro svolto fino ad oggi e sono sicuro che grazie all’esperienza dell’anno scorso quest’anno andrà ancora meglio!

    La prima presentazione del libro avrà luogo a Milano durante Bookcity , sabato 15 novembre alle h 17 nella Sala Affreschi della Società Umanitaria.

    Ecco 3 ricette da provare tratte da Dire, fare, brasare:

    Torta ai lamponi e pistacchi di Bronte

    Nodino di vitello e cipollotti alla brace con salsa barbecue

    Noci di capasanta alla piastra con crema di lattuga, rapanelli e mandorle salate

    Mirta Oregna



    Fonte:
    © www.oggi.it/cucina/news-cucina/2014...cosa-di-magico/
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco, quel
    maestro che mi metteva 4 in cucina



    Elisabetta Stefanelli

    'Dire, fare, brasare', esce il libro mentre arriva Masterchef 4

    (ANSA) - ROMA, 15 NOV - CARLO CRACCO. DIRE, FARE, BRASARE. (Rizzoli, pag. 287, Euro 16,90)

    Un professore dell'istituto alberghiero 'Pellegrino Artusi' di Recoaro Terme gli dava quattro in cucina e lui, a 14 anni, si ritrovò a lavorare il sabato e la domenica per un piccolo ristorante per dimostrare che quel lavoro gli piaceva veramente. E' Carlo Cracco, chef pluristellato, star della ristorazione e della tv, che arriva in libreria per Rizzoli con 'Dire, fare, brasare'. Mentre torna dal 18 dicembre su Sky Uno il nuovo appuntamento (per molti di culto) con Masterchef (il quarto), ed ha appena iniziato a registrare la seconda stagione di Hell's Kitchen Italia che andrà in onda a maggio sulla stessa rete.
    Nel libro, presentato oggi a Bookcity, Cracco insegna a cucinare: ma è possibile? ''A tutti no! Altrimenti chiudo il ristorante!'', dice ridendo al telefono con l'ANSA. ''A parte gli scherzi, una volta i cuochi famosi conservavano gelosamente le ricette che così però non si tramandavano e anzi si perdevano. Ma perche' perdere una ricetta per vanità? Trovo che sia un motivo stupido. La formazione in cucina è fondamentale, il 50% del tempo nelle cucine si passa ad insegnare, è la parte più importante del lavoro. Perché io non posso fare tutto, devi avvalerti di un aiuto, devi formare, insegnare. La stessa cosa a casa e per questo, attraverso il libro, cerco di far capire, spiego. Se infatti ti dico 'rosola la carne poi mettila in forno', non significa nulla se non ti dico che cos'è la reazione di Maillard, perche' avviene. Spiegare è importante''.
    E allora ecco come fare la cottura sottovuoto, la tecnica a bagnomaria, o la cottura nell'argilla, ma anche la marinatura nelle spezie e altre alchimie per realizzare in casa squisitezze come il Tonno di coniglio, l'Hamburger con Asiago al miele, o la Bignolata con mele e calvados. O almeno provarci. Ma Cracco si sente più maestro o più giudice? ''Nessuno dei due, ne' maestro, ne' giudice, ho solo una gran voglia di fare cucina e mi piace farlo bene. A volte posso sembrare un po' rigoroso, magari maniaco, ma in realtà è solo che cerco di farlo al meglio e mi arrabbio quei due secondi... Poi certo se sbagli sempre è inutile ma se scopriamo di essere portati per fare delle cose, se ce le hai nelle corde, lo sai fare, è un dono''.
    Lui, che ha nell'arco molte stelle (ora due della Guida Michelin per il suo Cracco Peck di Milano, ''ma le stelle vanno e vengono'', dice) il dono ce l'ha ma non se ne sono accorti tutti subito e se ha iniziato a lavorare sul serio sotto l'ala di Gualtiero Marchesi e poi con Alain Ducasse e Lucas Carton in Francia, la strada è stata lunga. Quali sono stati all'inizio i suoi maestri? ''Nel mio primo ristorante c'era il proprietario, lo chef Mario, bravissimo, che per primo mi ha insegnato e fatto capire che cosa era questo e quello. Avevo 14 anni e mezzo, ero un ragazzo svogliato e non veloce, mai andato in un ristorante e mi ritrovo in cucina perché un professore mi ha dato 4. Cattivo? A suo modo è stato bravo perché il risultato l'ha ottenuto. A me è servito. I miei genitori mi hanno mandato a lavorare per capire se ero un fannullone o meno, così il sabato e la domenica quando la scuola era chiusa mi dovevo rimboccare la maniche. Alla fine avevo otto. Allora si faceva così, si era più naif''.
    E Cracco cucina per i suoi figli? ''Quello che riesco, ma poi cucino per tutti, quindi anche per i figli. Il fatto è che oggi il rapporto è diverso, una volta si parlava meno e si faceva di piu'. Ora si parla molto ma non sempre il risultato viene''.
    Risultati lui comunque ne ottiene in tutti i campi, a partire dalla tv dove sta per tornare con Masterchef 4, dal 18 dicembre il giovedì su Sky Uno. ''Questa edizione sarà veramente molto bella. Novità? Siamo noi tre (ndr Cracco, Barbieri e Bastianich), il trio consolidato, ma i concorrenti sono bravi e determinati, molti giovani. Questa volta sono più persone che personaggi definiti''. Il riferimento è a Rachida? ''Ecco...
    persone piu' pacate e mature e che vedono il lato della cucina non guardano il resto. E' un'edizione diversa, molto forte, molto intensa''. Qualche voce diceva che sarebbe stata l'ultima per Cracco..''che sappia io no, poi magari non lo so. Non sono io a decidere da solo...ma mi pare vada bene, no?'' A maggio 2015 parte anche la seconda edizione di Hell's Kitchen Italia di cui è assoluto protagonista: ''Il ruolo di cattivo è consolidato, il diavolo lo devo fare per forza. Ma Hell's è più simile alla vita di un ristorante mentre Masterchef è per tutti, a Hell's devi essere cuoco di professione e il ristorante è aperto veramente. E' bello perche' è come vedere da dietro le quinte come funziona un ristorante. E' da una settimana che abbiamo iniziato con la registrazione del programma che andrà in onda a maggio. Comunque la tv per me è un hobby, un secondo lavoro. Mi piace, lo faccio ma quella non è roba mia. Il mio unico lavoro è il cuoco, altre cose poi ben vengano''.
    Il 2015 poi sarà un anno speciale, perche' è l'anno dell'Expo e lui è ambasciatore del Gusto per Expo. ''Io ci credo tantissimo, e poi l'Expo è già iniziato, non sarà dal primo maggio. E' un'occasione unica che va colta''. Ma a parte il lavoro dei due ristoranti milanesi (lo storico Cracco Peck, e il nuovo e già affermatissimo Carlo e Camilla in segheria) cosa farà? ''Ho un paio di progetti ma non posso parlarne ancora, è prematuro, in fase di definizione...''.

    © Copyright ANSA

    ROMA
    16 novembre 2014
    15:20



    Fonte:
    © www.ansa.it/sito/notizie/cultura/un...18123bb9af.html
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco: «Vi insegno l'abc»


    cracco-libro_305x380


    di Fabiana Salsi


    Il 15 novembre presenta a Milano il suo nuovo libro - Dire, Fare, Brasare - e nel frattempo ci racconta che cucinare è un po' come il tennis, che uno chef ha bisogno di tecniche base salde, pentole calde e umiltà e perché il prossimo Masterchef sarà bellissimo



    Se avete sempre sognato di averlo con voi, nella vostra cucina, questo è il momento giusto. Perché Carlo Cracco, il volto food televisivo più amato dai telespettatori e il giudice più temuto dai concorrenti di Masterchef e Hell’s Kitchen, il vero creativo della cucina italiana, è pronto ad accompagnarvi tra i fornelli con un corso tutto per voi. È racchiuso nel suo nuovo libro in uscita il 12 novembre: Dire, Fare, brasare (Rizzoli), che racconta tutti i segreti delle tecniche che un bravo cuoco deve sapere mettere in pratica a occhi chiusi.

    Dalla brasatura alla cottura sottovuoto, sono 11 lezioni suddivise in principali e complementari, seguite dalla pratica, con 40 ricette presentate in ordine crescente di difficoltà. Un libro fondamentale se anche voi sognate di arrivare tra i banchi di Masterchef, e utilissimo per preparare cene memorabili. Attenzione però: il libro potrebbe far crollare qualche certezza se già vi sentite esperti. Perché, come spiega lo chef dagli occhi di ghiaccio «è proprio quella che induce a sbagliare».

    Come nasce questo nuovo progetto?
    «È il terzo tassello di un percorso iniziato dopo un libro su un primo approccio alla cucina (Se vuoi fare il figo usa lo scalogno, ndr) e un altro sulla cucina regionale (A qualcuno piace Cracco). In Dire, Fare, Brasare c’è un approccio più legato a come si fanno le cose, all’abc. In questo senso è pensato come una scuola di cucina, e ci sono anche foto che danno un’idea precisa di tutti i passaggi relativi alla tecniche e alle ricette per facilitare l’opera a chi lo leggerà».

    Perché ha deciso di parlare di tecniche e come le ha scelte?
    «Dalla brasatura alla marinatura, sono quelle tecniche che si usano più spesso ma in modo automatico, cioè senza rendersi conto di come si procede. E invece dietro ci sono dei trucchi, dei processi ben precisi che bisogna conoscere per metterle in pratica al meglio».

    Qual è l’errore più comune?
    «Usare le pentole a freddo: mettere la pentola sulla piastra e cucinare senza aspettare che si scaldi. Senza parlare del fatto che si hanno ancora molte difficoltà a montare la maionese e a cuocere al vapore correttamente ad esempio».

    Con la tv, complici i suoi programmi, ci sentiamo tutti un po’ più cuochi. Tornare a parlare di tecniche è un modo anche per ricordare che alla base della grande cucina c’è tanta applicazione?
    «Sì, è un po’ come lo sport: non si impara a giocare a tennis dopo qualche ora sul campo o guardando una partita. Perciò è bello e utile vedere la cucina in tv, offre molti spunti, ma bisogna conoscere basi e regole. Che poi in fondo pensare di essere un bravo cuoco non è sbagliato: aiuta a superare un po’ di difficoltà. È essere troppo convinti l’errore più grave, quello che induce a sbagliare».

    Ma a parte la tecnica, quali sono le qualità che secondo lei deve avere un bravo cuoco?
    «L’umiltà di conoscere, scoprire, provare, sbagliare per arrivare a determinati risultati. Non è che se sbagli non sei bravo, ma poi devi saper analizzare l’errore e trovare la soluzione del problema. E poi umiltà vuole anche dire essere consapevoli del fatto di non essere sempre capaci di arrivare a fare quello che fanno gli altri».

    Siamo alla vigilia di una nuova edizione di Masterchef. Ha notato queste qualità anche nei nuovi aspiranti concorrenti?
    «In realtà certe qualità non si notano subito perché è un processo molto più lungo di quello che può sembrare, che non è semplice da gestire con le telecamere. Spesso è dopo il programma che si capisce chi ha i numeri per andare avanti».

    Vuol dire che chi vince non è il migliore?
    «Chi vince è il più bravo della gara, ma non vuol dire che sia automaticamente il più bravo di tutti, in assoluto (ride, ndr). È dopo che si vede chi ha la stoffa per andare avanti, a prescindere dalla vittoria. Un esempio su tutti è una ragazza romana che ha partecipato a una delle prime edizioni: è uscita molto presto, non le avremmo dato molte possibilità. E invece grazie a Masterchef ha capito che quel lavoro le piaceva tantissimo ed è diventata una panettiera bravissima. In questo senso Masterchef dà un’occasione, un’opportunità. Chi perde, perde lì, ma magari nella vita e dopo il programma mostra di avere tutte le carte le carte in regola per farcela».

    Cosa dovremo aspettarci da questa nuova edizione?
    «Secondo me sarà un Masterchef molto ricco di storie e personaggi molto positivi, uno spaccato dell’Italia attuale con ragazzi giovani e gente matura. Sono persone che hanno davvero voglia e il coraggio di fare questo mestiere. Ecco perché credo che sarà un’edizione bellissima». [...]

    (32 giorni fa)



    Fonte:
    © www.vanityfair.it/vanityfood/foodst...ro-carlo-cracco
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco - Dire, fare, brasare


    3094029-9788817077361


    Titolo - Dire, fare, brasare
    Autore - Carlo Cracco
    Prezzo di listino - 16.90 €<
    Data di uscita - 12/11/2014
    Editore - Rizzoli
    Genere - Cucina
    Formato - 22 x 15
    Collana - CUCINA
    Pagine - 288


    11 lezioni di scuola di cucina di vari livelli e 40 ricette per mettere in pratica i segreti svelati. Dalla pratica alla grammatica – e viceversa – per portare in tavola piatti degni di un grande chef. Anzi, di un grande mago della cucina.



    Dopo il grande successo di Se vuoi fare il figo usa lo scalogno e di A qualcuno piace Cracco, lo chef stellato più famoso d’Italia torna in libreria con questa terza imperdibile lezione. Un libro che ci racconta la magia che si realizza in cucina quando vengono svelati i segreti di tutte le tecniche. La reazione di Maillard o la cottura sottovuoto, la tecnica a bagnomaria o la cottura nell’argilla, o ancora la marinatura nelle spezie altro non sono che alchimie che permettono di trasformare alimenti e ingredienti per ottenere il meglio dalle loro caratteristiche e deliziare il palato con un risultato culinario ineccepibile. Cracco ci spiega nel dettaglio tutte le tecniche, dividendole in principali e complementari, e ci accompagna nella loro messa in pratica attraverso 40 ricette presentate per ordine crescente di difficoltà. Si parte dal Tonno di coniglio in vaso (dove basta saper lessare e filtrare), si prosegue con l’Hamburger con Asiago al miele, pomodori alla piastra e zucchine trombetta in crosta di sale (montare, infornare, cuocere alla piastra e lessare) per arrivare alla Bignolata con mele e calvados (in cui bisogna infornare, montare, sfumare, cuocere a vapore, frullare e glassare!). Un percorso gastronomico con un docente d’eccezione che avrà come risultato di fine corso la soddisfazione di aver imparato ricette strepitose che ci faranno meritare la lode e le lodi dei nostri invitati a cena.


    51lhiiMQO7L



    Fonte:
    © www.rizzoli.eu/libri/dire-fare-brasare/,
    web,itunes.apple.com,www.giuntialpunto.it
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco, papà entusiasta con i quattro figli,
    'mammo senza paura e super chef anche in casa


    1418985993_1cracco

    Carlo Cracco alle prese con il suo famoso risotto allo zafferano


    scritto da Annamaria Capozzi


    Papà felice di quattro figli e chef pure in casa:
    Carlo Cracco si confessa


    Carlo Cracco è lo chef più desiderato di "Masterchef Italia", che proprio ieri ha ripreso il via su Sky Uno. Lui, il cuoco più severo del talent show culinario, in casa è un uomo dolcissimo. Sei anni fa ha incontrato a un cooking show Rosa Fanti, 32 anni, diciassette meno di lui. E' stato colpo di fulimine. Insieme la coppia ha due figli, Pietro, 2 anni, e Cesare, 5 mesi. Carlo Cracco ha pure altre due figlie, Sveva, 12 anni, e Irene, 8, nate dal suo primo matrimonio.

    Papà entusiasta, Carlo Cracco pensa che i figli "siano la cosa più naturale", come ha confessato intervistato da Vanity Fair. Ne vorrebbe dieci: "Vengo da una famiglia dove eravamo quattro fratelli, mi piace l’idea che in casa ci sia sempre casino". Cesare, il suo quarto figlio, non ha alterato gli equilibri familiari: "Nella gestione delle nostre vite non ha cambiato quasi niente, continuiamo a viaggiare e ce li portiamo dietro; l’unico problema è che non ci stiamo più in macchina, dobbiamo prenderne due". Le sue femminuccie, più grandi "fanno le mammine, meno male che le grandi sono femmine e i piccoli maschi".

    Carlo Cracco, lo chef 'bel tenebroso' della tv, più che un papà, è un vero e proprio 'mammo' tra le quattro mura. A casa non gli dispiace cambiare pannolini, dare il biberon, mettere il pigiamino ai figli e portarli a letto. "Lavoriamo tutti e due, si cerca di darci una mano a vicenda. Anche perché lavoro tanto, spesso sono all’estero: quando ci sono, è giusto che faccia io". E cucina. Rosa, la sua compagna, ha raccontato al settimanale che, quando si sono conosciuti, al primo appuntamento, trovando il frigo di casa sua vuoto e desolato, le fece personalmente la spesa e le disse: "Non toccherai più un fornello in vita tua". Lo chef ha tenuto fede alla promessa.

    "E' tradizione, in casa nostra, svezzare tutti al sesto mese con il piccione - ha spiegato Carlo Cracco sempre più felice della sua vita da papà - E' carne rossa però magra, la migliore per i bambini, perché non è pesante. Toccherà anche a Cesare, in gennaio". Ai figli fa assaggiare qualsiasi cosa: "L’altro giorno ho provato con il vitello tonnato, ma Pietro non l’ha gradito molto". Anche il salame: "Se è di buona qualità, fa benissimo". E vuole che i pargoli e Rosa annusino tutto: "Dal vino alla cipolla. E' il modo migliore per conoscere e apprezzare il cibo". Del resto nella sua famiglia la buona cucina non è certo un optional...

    (19/12/2014)


    1418986009_2cracco

    Chef sopraffino, amatissimo in tv, è un cuoco super anche a casa sua con la compagna e i suoi 4 figli



    Fonte:
    www.gossip.it/news/carlo-cracco-pap...-casa-news.html
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    OTTO CHEF DI FAMA INTERNAZIONALE
    TESTIMONIAL D'ECCEZIONE PER EXPO 2015


    20141120_768.jpg.pagespeed.ce.-XukzQ71Hv


    di Daniela Uva


    È l'evento mondiale dedicato all'alimentazione. E quindi non potevano che essere otto grandissimi chef gli ambasciatori Expo.
    Sono stati scelti per essere non solo portavoce dell'evento, ma anche per mettersi in gioco in prima persona, interpretando il tema dell'Esposizione universale - Nutrire il pianeta, Energia per la vita - attraverso un ingrediente tipico della loro cucina.

    Questi testimonial della cucina italiana sono Carlo Cracco, Davide Oldani, Ugo Alciati, Enrico Bartolini, Cesare Battisti, Ernst Knam, Moreno Cedroni e Pietro Leemann. Sono stati denominati Chef Ambassador, e in questo ruolo così cruciale si affiancano a scrittori, sportivi, filosofi, attori, creativi, architetti e designer.

    Uno a uno gli chef sono stati intervistati all'interno della loro cucina: hanno spiegato cosa s aspettano da Expo e qual è, secondo loro, l'ingrediente che meglio rappresenta l'evento. Ce n'è davvero per tutti i gusti: si spazia dall'uovo di Cracco allo zafferano di Oldani. Ma ci sono anche il latte (Alciati), la melanzana (Bartolini), il riso (Battisti), il cacao (Knam), l'olio extravergine di oliva (Cedroni) e il grano saraceno (Leemann).

    Il progetto è nato durante il semestre europeo della Ue a Milano, quando gli chef sono stati chiamati a preparare i pranzi tematici per i vari appuntamenti dei vertici, così come ha ricordato Paolo Marchi, in rappresentanza di Identità Golose.
    Gli otto super chef si aggiungono ai quasi 70 nomi illustri già coinvolti da Expo quali portavoce del messaggio della manifestazione.

    (giovedì 20 novembre 2014)



    Fonte:
    http://www.leggo.it/NEWS/MILANO/chef_testi...e/1021165.shtml
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Carlo Cracco - Expo Milano 2015 Chef Ambassador




    (di © EXPO MILANO 2015 WORLD’S FAIR)



    Fonte:www.youtube.com
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Natale a casa Masterchef
    - Brindiamo al Natale (e al nostro talent) -












    (Fonte: sorrisi e canzoni TV)

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Gossip news vita privata Carlo Cracco:
    'se fosse per me farei dieci figli'


    carlo-cracco-con-la-compagna-rosa-fanti_155071


    LETIZIA LO SAVIO


    Versione "mammo" per Carlo Cracco felicissimo e tranquillo con Rosa Fanti

    Carlo Cracco e la pazienza: 'è la sua virtù principale' afferma la compagna Rosa Fanti dalla quale lo chef più affascinante della tv italiana ha da poco avuto il secondo figlio.
    Simpatici anche i retroscena di vita familiare svelati nell'intervista che Carlo Cracco e Rosa hanno rilasciato a Vanity Fair: il quadretto che viene dipinto è quello di famiglia tranquilla e felice nella quale Cracco veste spesso il ruolo di "mammo". Per il giudice più cattivo e avaro di complimenti di Masterchef Italia certo non è facile essere presente nella vita dei figli, ma lo fa sempre - per quanto gli è possibile compatibilmente con gli impegni di lavoro che lo vedono spesso all'estero - non appena è a casa.

    Carlo Cracco: se fosse per me farei 10 figli

    "Mi piace che in casa si faccia casino" afferma lo chef di origine veneta che arriva da una famiglia nella quale erano ben 4 fratelli. E lui effettivamente ora è a quota 4 figli: Sveva e Irene - due belle bambine avute dal primo matrimonio - e i due figli minori Pietro e Cesare avuti dalla nuova compagna Rosa Fanti. Le figlie maggiori si sarebbero affezionate a tal punto ai piccoli di casa che quando sono insieme si comportano da "mammine".

    Rosa Fanti è la nuova - si fa per dire - compagna di Carlo Cracco anche se per la verità stanno insieme già da sei anni: galeotto fu un cooking show nel quale Rosa lavorava per il locale nel quale lo show si svolse. Il primo approccio nei confronti di Rosa fu proprio effettuato da Carlo che tornò nel locale con una banale scusa qualche giorno dopo lo spettacolo. E al primo appuntamento? Frigor di Rosa vuoto, Cracco le fa la spesa e le promette che non le farà mai più toccare un fornello in vita sua. Neanche per lo svezzamento a quanto pare: in casa Cracco è tradizione svezzare a sei mesi con carne di piccione.

    Allo chef stellato tiene testa la suocera che dopo aver ricevuto da Carlo i complimenti per i piatti cucinati confessa che le ricette sono della Parodi! Certo che questo inedito Cracco ci piace: forse un po' di più del forzatamente cattivo chef che interpreta in Hell's Kitchen.[...]

    (Pubblicato il:20 dicembre 2014)



    Fonte:
    © http://it.blastingnews.com/tv-gossip/2014/...i-00210017.html
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    moderatori
    Posts
    43,236

    Status
    Offline

    Hell’s Kitchen Italia, sbarca su
    Cielo la prima edizione con Carlo Cracco


    Hells-Kitchen-Italia_Cielo


    Felice Catozzi


    Dal 13 Gennaio, ogni martedì alle 21.10 su Cielo (DTT 26, Sky 126) arriva in prima tv in chiaro la prima stagione di Hell’s Kitchen Italia, il format portato al successo negli USA dal famoso Gordon Ramsay: padrone di casa dell’edizione italiana lo chef Carlo Cracco -già giudice di MasterChef da 4 anni insieme a Bruno Barbieri e Joe Bastianich- con le sue occhiatacce e i suoi rimproveri al veleno pronto a mettere sotto pressione i 16 concorrenti che si sfideranno nella cucina infernale l’ambito ruolo di Executive Chef presso il primo ristorante al mondo di Hell’s Kitchen, inaugurato al Forte Village in Sardegna.

    I 16 aspiranti Executive Chef (8 uomini e 8 donne) a Hell’s Kitchen Italia si dovranno sudare il premio in palio combattendo contro l’ansia, gli implacabili giudizi di Carlo Cracco e le notti insonni: divisi in due squadre, la rossa e la blu, i concorrenti dovranno fronteggiare prove di cucina e di servizio per gli ospiti presenti nella sala del ristorante di Hell’s Kitchen che, come nella versione americana, è adiacente alla cucina; oltre che clienti della cucina infuocata di Cracco, saranno anche spettatori di ciò che succede dietro ai fornelli.

    ( 13 gennaio 2015)



    Fonte:
    © http://www.cinetivu.com/programmi-tv/talen...n-carlo-cracco/
     
    Top
    .
198 replies since 1/2/2013, 17:31   15890 views
  Share  
.